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Autore: Malanova    10/07/2017    1 recensioni
Storiella nata principalmente per noia XD
Questa è la mia versione del perché K abbia detto quelle parole a Jin (scusate ma non credo che Cassian glielo abbia ordinato).
Vi auguro buona lettura!
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: K-2S0
Note: Movieverse, OOC | Avvertimenti: nessuno
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K2-SO seguiva con passo lento il gruppo di Ribelli, rimanendo debitamente a distanza in modo da poter osservare Cassian senza che se ne accorgesse. Non ci voleva un super computer targato HR-DDL per capire che il sicario aveva qualcosa che non andava: il corpo in continuo e, impercettibile dai suoi nuovi compagni, tremito che lo costringeva a mettere la mano destra dentro la tasca del logoro mantello color cammello; il sorrisetto da ebete che rivolgeva a tutti sfacciandolo per un gesto d’ottimismo mentre i suoi occhi vagavano un po’ irrequieti per l’area come alla ricerca di qualcosa o… qualcuno.

L’ultima parola si materializzò nella sua mente elettronica con parecchio scetticismo quasi umano. Quella ragazza… Jin… Se fosse stato capace di respirare gli sarebbe sfuggito un sospiro d’esasperazione. Da quando l’avevano salvata dal cargo dei prigionieri dell’Impero che aveva notato che Cassian si comportava come un giocattolo a molla.

Distolse lo sguardo appena in tempo. L’uomo si era voltato verso di lui con un’espressione esitante ma K2 faceva finta di essere più interessato al ciuffetto di capelli rossi incredibilmente soffici e vaporosi sulla testa ovoidale dell’alieno che stava davanti a lui. Davvero, non riusciva a capire perché Cassian si comportasse così… lui era programmato solo per eseguire calcoli e strategie.

Il gruppo si fermò nell’aria di pilotaggio, a pochi passi da quell’umana che in così poco tempo aveva stravolto le loro vite. A suo malgrado, anche il gli occhi luminescenti del droide si posarono su di lei. Fu allora che il suo corpo metallico ebbe quello che la sua banca dati chiamò sussulto.

Jin si era voltata verso di loro e… la luce solare che schiariva i capelli castani rendendoli di un gradevole color rame che le ricadevano ai lati del viso provato… gli occhi grigio scuro che guardavano Cassian con un misto di rimprovero e bisogno di comprensione lievemente lucidi di lacrime... quelle spalle che tremavano all’unisono con quelle del sicario… quelle labbra rosee che pronunciavano frasi a cui non stava prestando minimamente ascolto…

Senza essersene accorto, il gruppo si era sparso in tutte le direzioni e lui era rimasto lì come uno stoccafisso. La ragazza lo guardò con un’espressione interrogativa. Era una fortuna per il droide essere incapace di arrossire. Era rimasto lì per qualche secondo, incapace di muovere un passo. Ora doveva dire qualcosa altrimenti l’umana si sarebbe chiesta perché lui continuava a fissarla.

Alzò la mano e disse “Jin… per te ci sarò sempre”. Gli angoli della bocca della ragazza si piegarono lievemente in un sorrisetto divertito e uno dei sopraccigli si era leggermente inarcato. Il droide ringraziò di nuovo la sua incapacità di arrossire perché se lo avesse fatto avrebbe fatto concorrenza con le rocce del deserto della luna di Jeeva. Si affrettò ad aggiungere “Me l’ha ordinato Cassian!” e scappò via.

Decisamente, ne aveva avuto abbastanza di sentimenti umani.

  
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