“Sono tre giorni che butti via il giornale senza leggerlo.”
Victor sussulta e si volta di
scatto. Pensava che Chris stesse dormendo, maledizione! Si fissano per un
momento, prima che Victor si faccia di lato, e Chris vada a raccogliere il
quotidiano appallottolato e infilato a forza nel cestino della carta. Il titolo
di testa della pagina di gossip gli fa sgranare gli occhi. “La fine della Victuuri, la colpa è di
Christophe Giacometti?” Chris si volta di scatto
verso l’amico che si guarda le scarpe ”Yuuri
non è andato a trovare i suoi, non ti ha creduto, eh?”
Victor si gratta una guancia ridacchiando. No. Gli ha dato un pugno e l’ha
mollato in lacrime davanti al palaghiaccio. Chris sente un nodo di senso di
colpa serrargli la gola, e niente valgono le scuse di Victor. Non avrebbe
dovuto cercare scampo da lui, è stato un dannato egoista. “
Credo che sia meglio che vada ora.” mormora mentre si guarda attorno.
“No, Chris, puoi stare qui, davvero. In qualche modo risolverò con Yuuri.” non ci crede nemmeno lui, Chris lo guarda con
dolcezza, non è mai stato in grado di mentire. Si umetta le labbra “Vitya ti ho già rovinato la vita. Davvero…Basta.”Non può permettere di
trascinarlo a fondo con lui.
Raccoglie le sue cose nella camera degli ospiti, sotto lo sguardo scontento di
Victor. Un Omega gravido, abbandonato dal proprio Alpha, è quanto di più
vulnerabile esista sulla faccia della terra. “ Ascolta
non credi che…” prova a farlo ragionare ancora una volta “… Ok, ti è saltato
addosso durante il calore, ma tu eri consenziente, non ti ha aggredito.”
Chris ride, non è questo il problema. Era più che consenziente. Era felice,
chiunque se ne sarebbe reso conto.
“Oh, non mi dire che…” Chris lo guarda da sopra una spalla e Victor si
copre il viso con una mano. Non serve altro. “Non accetta di essere saltato
addosso ad un uomo.” Bingo! Victor
sospira mentre Chris continua a infilare le sue cose nel trolley schiacciandole
alla rinfusa. “No, tu rimani qui! Ormai il danno è fatto, non puoi andartene in
giro da solo.” Chris riempie la valigia
e Victor la svuota, buttando gli abiti alla rinfusa nell’armadio.
“La smetti, tu rimani qui, e basta!” sbotta tirando all’aria quello che
ha in mano, creando una pioggia di boxer, pantaloni e magliette “ Ho deciso, e
non si discute.” Chris prova a borbottare che non è suo padre, o il suo Alpha,
ma Victor non vuole sentire ragioni. Si fa come dice lui, e basta.
“Ti sei svegliato.”
Yuuri salta via dal letto e si addossa contro la parete. Dove si trova? Che è
successo? Oddio è stato aggredito e
rapito? Non sarebbe la prima volta per un Omega. Di questi fatti, i giornali
sono pieni. Guarda la persona dall’altra parte del letto, è un ragazzo di circa
trent’anni, con i capelli castani e gli occhi celesti. Ha la sensazione di
averlo già visto da qualche parte, ma al momento, non sa dire dove.
“Cosa…” inizia prima di realizzare di botto chi ha di fronte. È Etienne
Lefebvre, l’assistente di Chris. Yuuri si rilassa
visibilmente. È un Alpha, ma in qualche modo, l’idea di conoscerlo, lo
rassicura. Si lascia cadere seduto per terra, le ginocchia al petto. Poi di colpo , stende le gambe. Etienne inarca un sopracciglio
mentre lo guarda. “Sei gravido?” gli chiede sedendosi sul bordo del letto di
fronte a lui. Yuuri abbassa gli occhi di colpo, e il
ragazzo accenna un sorriso “Non c’è nulla di cui vergognarsi.” Anche se deve
ammettere che lo ha portato a casa sua e non in ospedale, proprio per evitargli
qualsiasi tipo di scandalo. Il ragazzo balbetta il suo ringraziamento mentre si
massaggia la pancia con una mano. Si è gravido. Ha fatto il test in un bar, chiuso
in un cubicolo e poi non ricorda che gli è successo.
“Ti ho trovato svenuto in strada. “ risponde
Etienne per lui. Si alza poggiando le mani sulle ginocchia e Yuuri lo trattine strattonandogli i pantaloni ad altezza
delle ginocchia. Si fissano per un secondo, prima che Yuuri
arrossisca fino alla radice dei capelli, e abbassi lo sguardo balbettando che
il suo odore è buono. “ Il tuo odore mi ricorda…” Victor.
Etienne si sfila la maglia e
glie la porge senza dire una parola. È gentile per essere un Alpha, pensa
mentre si porta la maglia al viso.
Tre mesi dopo:
“Yuuri Katsuki fa
coppia con Etienne Lefebvre?”
Victor
lascia cadere la sua copia del giornale. No, dev’essere uno scherzo. Guarda
verso Chris che lo fissa a sua volta con la bocca spalancata. Quei due da
quando si conoscono? Fanno coppia? Com’è possibile! Chris guarda e riguarda la foto che accompagna l’articolo. È
Etienne, il suo Etienne, quello accanto a Yuuri.
Sente la gelosia ribollire mentre Victor, torna da lui con una bottiglia di
Vodka ghiacciata. “Non posso bere, lo s…” non riesce a finire la frase che il
russo stappa la bottiglia coi denti e inizia a bere a grandi sorsi.
“Ecco perché si dice, bere alla russa*” esclama sorpreso.
Dall’altra parte, Yuuri non può fare a meno di
sentirsi in colpa con Etienne. In questi mesi si è appoggiato a lui
praticamente per tutto, e ora la stampa lo ha bollato come suo nuovo fidanzato.
Bisbiglia le sue scuse mentre lo guarda scaricare la spesa, ma questo si chiude
nelle spalle “Non è un problema, davvero.” Non ha idea di cosa Etienne stia
espiando, aiutandolo. E a dire la verità, nemmeno lui.
Non ancora almeno.
Cinque mesi dopo:
Victor sta dormendo quando la porta si spalanca di colpo,
si tira su di scatto, e alza il viso su Chris “Ti si sono rotte le acque?” gli chiede.
Prima di ricordare che manca ancora un mese alla nascita del bambino. Si
strofina gli occhi con il dorso della mano, mentre Chris, apre il giornale che
ha fra le mani, e glie lo porge alla pagina esatta. Guarda la foto. Quella… Quella non è pancia
da ciccia. Alza il viso su Chris, che annuisce. Yuuri
è gravido. Victor allontana le coperte con un calcio, e spingendo di lato Chris con abbastanza
forza da farlo cadere a sedere sul letto, va a tirare giù la valigia, e a
infilare alla rinfusa tutti i panni che gli capitano a tiro.
“Victor?” lo chiama piano questo “Vitya, che diavolo?”
Victor non gli dà retta, e nonostante Chris lo segua da una parte all’altra
della casa, non riesce a trattenerlo. Quando questo si chiude la porta alle
spalle facendola sbarre con forza contro il battente, si gira verso Mekkachin, che ricambia la sua occhiata “Secondo te ha
capito che il figlio è suo e non di Etienne?” gli chiede.
Due giorni dopo, Etienne si ritrova Victor di fronte. Lo sguardo del russo
passa dai capelli a nido d’uccello del giovane svizzero, alla maglietta della
salute che indossa e i boxer celesti piuttosto larghi. “Voglio vedere Yuuri.” esclama.
“Non penso che Yuuri voglia vedere te, però.”
risponde il ragazzo dopo un lungo sbadiglio.
“Senti, non mi faccio dare ordini da uno che ha abbandonato il suo Omega e suo
figlio!” Etienne si ritrova a venire spinto
con forza contro la parete e
a cadere per terra come un sacco. Rimane seduto, le gambe
leggermente larghe, le mani accanto ai fianchi “Fi- Figlio?”
Yuuri lascia cadere la tazza di latte fra le
sue mani quando Victor piomba nella piccola cucina. Si guardano per un momento,
prima che Victor scenda a fissare scioccato il suo pancione, e questo,
stupidamente, cerchi di coprirsi, stirando verso il basso la maglietta.
“È mio.” non è una domanda. Yuuri lo guarda
sorpreso, prima di annuire.
“Vieni a casa con me.” Non vuole sentire ragioni di sorta. Yuuri scrolla la testa cocciuto, e Victor sbuffa
esasperato. “ Quando sei entrato, Chris non stava
parlando di una notte di sesso avuta con me, ma con lui.”
Indica Etienne, sulla porta, con un cenno della testa.” È lui quello che gli è
saltato addosso durante il calore, ed è lui che l’ha ingravidato. Non io.”
“In-Ingravidato?” balbetta il ragazzo.
“Sì, succede quando fai sesso con un Omega in calore. Non te l’hanno spiegato a
scuola?” gli chiede Victor guardandolo da sopra una spalla. Etienne si appoggia
al battente della porta con una mano.
“Ascolta, non so che pregiudizi hai o che problemi ti fai, ma davvero,
Etienne. Se vivi con la paura di quello che gli altri possano pensare di te,
non sarai mai felice.”
Un mese dopo:
Quando Yuuri riprende conoscenza, avverte un piccolo
movimento accanto al viso. Si volta, e sente il cuore saltare un battito. “Oh…”
esclama tirandosi su per abbracciare il piccolo fagottino di coperte azzurre da
cui spunta il faccino imbronciato di suo figlio. Lo stringe al petto e si
volta. Victor sta dormendo su una seggiola, le braccia incrociate sul petto e
la testa a penzoloni all’indietro. Si alza, tenendo fra le braccia il piccolo,
che a contatto col suo corpo smette di piagnucolare. Chissà se…
Quando entra nella camera di Chris, questo sta guardando nella culla come se
non sapesse bene cosa farci. Si avvicina anche lui, la piccola è uno spettacolo
di capelli biondi e guanciotte rosee “Complimenti, da
grande sarà una vera bellezza.” esclama.
“Mia figlia, di certo, non poteva essere brutta.” esclama alzandosi.
Non hanno mai avuto modo di parlare di quanto è successo. Quando è tornato a
San Pietroburgo non c’era più, Victor c’ha messo un po’ a trovarlo, aveva
affittato un appartamento nei pressi della fortezza di Pietro e Paolo * “Mi
dispiace di…”
“Non ti preoccupare, chiunque al tuo posto avrebbe frainteso.” Chris si
alza, e Yuuri prende il suo posto accanto alla culla.
“Etienne non si è fatto sentire?” prova a chiedere. Chris lo guarda da sopra
una spalla, e Yuuri abbassa lo sguardo.
“Mi dispiace.” mormora.
“Non farci caso.” Sapeva che sarebbe
finita così. La porta si apre, e Chris è convinto che sia Victor, alla ricerca
di marito e figlio e invece “ Etienne?”
Il ragazzo sorride imbarazzato mentre Yuuri quasi
lascia cadere Yuliy.
“Tu che diavolo ci fai qui?” gli chiede Chris “ Se ti senti in colpa, non
serve. Non mi serve nemmeno aiuto con la bambina, posso farcela…”
“È una bambina?” lo interrompe Etienne avvicinandosi alla culla.
“Si chiama Anaëlle.” sta per specificare
che ha il nome della sua bisnonna, che Etienne lo mormora mentre le accarezza
una guanciotta con un dito .
“Amavi molto tua nonna....” mormora.
Yuuri sgattaiola in corridoio, mentre l’atmosfera si
fa di secondo in secondo sempre più pesante nella stanza “Si può sapere che ci
fai qui? Non dirò a nessuno che è figlia tua, se la cosa ti preoccupa.” anche se, la prima
cosa che ha pensato, quando l’ha presa in braccio, è che assomigliava a
Etienne in maniera imbarazzante.
“Non mi vergogno di lei.” mormora
Etienne alzando gli occhi.
“Oh beh, mi fa piacere.” risponde Chris venefico “ Glie lo dirò. “
“Non mi vergogno nemmeno di te.” Chris aggrotta la fronte e si volta,
mentre Etienne si passa una mano sul viso. Sta…Sta piangendo? “Perché stai
piangendo?”
“Perché per paura di essere giudicato
strano, diverso… Una checca, guarda che è successo.” mormora tirando su
con il naso “Ti mi odi, e hai ragione.”
“Io non ti odio.” Anche se c’ha provato, Dio se c’ha provato. Etienne tira su
con il naso e Chris sente la speranza sbocciare.
“Se stai facendo una sceneggiata solo perché ti senti in colpa, giuro
che ti ammazzo.” mormora incredulo.
“Non sono mai stato più sincero in tutta la mia vita.”
Diciotto anni dopo:
“Yuliy mi sai ascoltando?”
Yuliy Katsuki guarda il
padre come se si fosse accorto solo ora della sua presenza, e ride, toccandosi
il retro della testa. Victor sbuffa “ Si può sapere che stavi guardando?” chiede alzando lo sguardo. Ci mette poco per
capirlo. Anaëlle Lefebvre sta
facendo riscaldamento a pochi passi da loro, e nonostante non stia facendo
nulla di male, non c’è un maschietto che non la stia guardando con la bava alla
bocca. Victor ridacchia “È uguale a suo padre.” esclama.
La ragazzina si tira su, portando le mani alla schiena, e si gira. “Yuliy!” esclama correndogli in contro e saltandogli al
collo. Il ragazzo non sa dove mettere le mani per reggerla, ma per fortuna la
piccola non è tipo da accettare un rifiuto, e gli si ancora ai fianchi con le gambe.
“Mettiamocela tutta, eh!” esclama felice .
Salta
giù e corre verso i genitori, lasciando Yuliy con le
gambe che tremano e gli occhi spalancati “Papà!” esclama “Non credo di poter
pattinare con lei. La farò cadere, e lo zio Etienne mi ucciderà.”
“Non esagerare.” ci pensa un attimo “No, ok, non è affatto esagerato.”
“Morirò, perché ho accettato di fare coppia con lei?” Perché altrimenti si
sarebbe fiondato Didier Leroy, gli fa notare Yuuri mentre lo aiuta a spogliarsi.
“Dai , è solo un galà, non devi essere così agitato!” Yuliy
annuisce, ok, non deve essere così agitato. È solo un gala, niente di
importante. Anaëlle lo raggiunge in pista, un piccolo
miracolo vestito di verde, e il ragazzo guarda all’indietro verso i genitori in
cerca di aiuto.
“Non ce la farà mai.” esclama Victor ridacchiando.
“È innamorato di lei da … Sempre.” gli fa eco Yuuri.
“Mi ricorda qualcuno...” Yuuri lo guarda corrucciato,
prima di annuire. Già, in questo gli assomiglia davvero tanto. Un unico amore,
e per tutta la vita.
“Speriamo che non sia un tontolone come me.” sospira.
“Oh non ti preoccupare, ci penserà Anna , a sbloccarlo.” In mezzo alla pista,
il povero Yuliy viene sorpreso da un bacio che lo fa
cadere a gambe all’aria. Yuuri si nasconde il viso
fra le mani ridendo “Buon sangue non mente, anche lui ha avuto il suo bacio in diretta
mondiale.”
“Si può sapere da chi ha imparato tua figlia a fare certe cose?”
esclama Chris mentre tamburella il pavimento con il piede. Quando l’esibizione
sarà finita, quella piccola sfacciata lo sentirà. Etienne e Flavien
lo fissano con la medesima espressione sconcertata “ Dici sul serio?” gli
chiede il ragazzo, più giovane della sorella di due anni.
“Chris, amore, tu sei quello che eiaculava in pista, davvero ti sorprende che
tua figlia baci in bocca il ragazzo di cui è innamorata da che aveva il
pannolone?” gli chiede Etienne ridendo “ Già è tanto che non si sia alzata la gonna per …Oh no, troppo tardi…” esclama indicando la
ragazza mentre Flavien ride come un pazzo accanto a
lui.
“Buon sangue non mente.” esclama .
primo esperimento di Omegaverse,
se vi va, fatemi sapere che ve ne pare :)
1) Alla russa: Bere tutto di un fiato.
2) Fortezza di Pietro e Paolo: è la cittadella di San Pietroburgo, edificata
a partire dal 1703 su progetto dall'architetto Domenico Trezzini,
per ordine di Pietro il Grande
NB: Piccola nota, la victuuri ha avuto altri due figli,
una femmina e un maschio. ❤