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Autore: Lady_Michi1    10/07/2017    5 recensioni
...e se Andre non fosse tornato ?...
Un' ulteriore finale alternativo per la nostra eroina francese
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alain de Soisson, Madame Jarjayes, Marron Glacé, Oscar François de Jarjayes, Rosalie Lamorlière
Note: Lime, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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capitolo 8

Una bellissima sorpresa attese Rosalie al suo rientro a casa, Bernard dopo mesi, aveva raggiunto la moglie.
Dopo qualche momento di commozione ed efusioni amorose, Bernard, all' oscuro degli ultimi avvenimenti
chiese con naturalezza dove fosse Alain e vedendo mutare l' espressione serena delle due donne, capì la 
gravità della situazione.
Rosalie vincendo la contrarietà di Oscar, raccontò al marito di un Alain troppo spregiudicato, seppur pentito
e della sua visita alla taverna.
- " Mi sembra di capire che si è fatto prendere un po la mano. " - 
affermò con leggerezza Bernard ed Oscar lo incenerì con lo sguardo,
- " Madame Oscar posso capire la delusione che provate ma voi avete dato per scontato di aver accanto un 
uomo d' acciaio ! " - 
proseguìl' uomo,
- " Per come l' ho conosciuto è un uomo di grande coraggio e nobili principi morali ma debole ed insicuro.
Ricordo ancora quando vi trovò a casa nostra : cadde sulle ginocchia è scoppiò a piangere come un bambino 
che ritrova la mamma ! " - 
- " È vero Oscar ero presente anch' io. " - 
confermò Rosalie,
- " E credetemi Oscar, Alain è molto legato a voi. Purtroppo noi uomini siamo molto vulnerabili alla bellezza 
femminile figuratevi il povero Alain, lontano così a lungo dalle donne, trovarsi in una situazione simile ! " - 
disse Bernard a difesa dell' uomo che, tra la sorpresa di tutti, entrò in quell' istante.
- " Bernard che sorpresa, fatti abbracciare ! " - 
e dopo una pacca sulla schiena, si voltò ad affrontare Oscar con lo sguardo.
Prevedibilmente la donna, prima gli lanciò uno sguardo torvo, successivamente puntando il pavimento, si 
trasformò in un misto tra rabbia e dissapore.
- " Noi due prendiamo in alloggio una stanza alla taverna, abbiamo necessità di un po di intimità, ci sono molte
cose delle quali dobbiamo parlare. " - 
affermò Bernard dopo un rapido sguardo d' intesa con la moglie, parole dette al vento alle quali nè Oscar nè
Alain prestarono attenzione, impegnati nella loro silenziosa battaglia.
- " Molte cose delle quali dobbiamo parlare ? " - 
lo canzonò Rosalie una volta in strada,
- " Una scusa come un' altra per lasciarli soli e...per rimanere soli . " - 
replicò sornione abbracciandola stretta.

                                                                                                     ********

- " Sono passato a prendere le mie cose, tolgo subito il disturbo ! " - 
affermò risoluto Alain salendo le scale per raggiungere la propria stanza,
- " Sono certa che troverai il soggiorno alla taverna decisamente piacevole rispetto a questa casa ! " - 
chiosò piccata Oscar, tanto che l' uomo ritornò sui suoi passi affrontandola sfacciatamente,
- " Sai che c' è ? Hai ragione è piacevole andare alla taverna perchè oltre lo sfogo del sesso, trovi una donna 
che non ti giudica ! Quando ho dovuto lasciare l' Accademia Militare a seguito della perdita del nostro patrimonio,
ceduto al gioco da mio padre che poi si suicidò, ho fatto il mendicante per le strade di Parigi, poichè nessuno
poteva permettersi di pagarmi per lavorare ed io dovevo portar da mangiare a mia madre e mia sorella. " - 
Oscar impallidì a quella improvvisa confessione,
- " Dopo qualche mese sono riuscito ad entrare nella Guardia Metropolitana e garantire un pasto alla mia famiglia,
ho venduto più volte il mio fucile... già, e sono stato picchiato più volte dai miei compagni d' armi perchè ero figlio
di un nobile decaduto ! Avevo diciannove anni quando sono andato per la prima volta in un bordello e sai cosa ? " - 
Alain aveva le lacrime agli occhi,
- " Sono stato confortato nel corpo e nello spirito, ogni volta mi sentivo rinascere in quella poca serenità che loro
riuscivano a donarmi, senza biasimarmi, compatirmi o farmi sentire sporco ! Ho solo ventinove anni ed ho già perso
tutte le persone care che mi stavano accanto e tutto ciò che potrei essere stato ! No Oscar, non mi considero una
persona orribile solo perchè non ho saputo negarmi un po di felicità ! " - 
Oscar si era sciolta in un pianto silenzioso, la drammacità del racconto di Alain l' aveva colpita al cuore al punto da
riuscire a capire cosa intendesse lui quando le parlava della distinzione tra sesso ed amore.
Bernard aveva ragione, Alain era un uomo solo e fragile che sfogava le sue miserie con alcol e sesso a pagamento,
cercando di riempire il vuoto lasciato dalla perdita delle persone a lui care ed i sogni infranti.

Non l' aveva consolata dalle sue lacrime, era salito, aveva preso i suoi effetti personali e sulla porta, senza guardarla
le disse : 
- " Ti restituisco la casa ed i terreni, a me non sono mai interessati e non ne ho di bisogno, addio Oscar. " - 
- " Dove stai andando ? " - 
mormorò,
- " Torno a Parigi, mi arruolo nella Nuova Guardia Nazionale di Lafayette, sono un soldato in fondo." - 
e richiuse la porta lasciando Oscar in balia dei suoi pensieri.
La vita aveva messo alla prova più volte Alain sconfiggendolo, indebolendolo e quando si era preso cura di lei,
aveva cambiato stile di vita, adeguandosi ad una vita più tranquilla fatta di piccole semplici cose.
Adesso stava tornando a Parigi, alla vecchia vita del soldato per fingere con se stesso che non ci fosse alcun' altra
possibilità per lui.
Tornare alle origini per dimenticare una sconfitta, era una scelta che in passato aveva compiuto anche lei 
quando lasciò la Guardia Reale per fingere di essere un uomo e cancellare le debolezze dell' amore. 
Lei ed Alain erano molto simili tutto sommato, quel giorno lui aveva aperto l' armatura svelandole interamente una
vita di insoddisfazioni e rimpianti, sicuramente una persona molto diversa da come lo aveva conosciuto in caserma.
Bernard e Rosalie avevano ragione : un uomo così lo si può anche perdonare.

                                                                                         ************

Alain era uscito da quella casa col cuore in gola, per la prima volta in vita sua si era svelato completamente, senza 
remore, le aveva vomitato addosso tutto ciò che era stata la sua miserabile esistenza che, per l' ennesima volta, lo 
trattava a pesci in faccia.
I pochi vestiti di ricambio ed il rasoio, erano racchiusi all' interno di un lenzuolo legato a mò di sacco, portato sulla
spalla e nonostante il clima ancora mite, indossava l' unica giacca che possedeva.
Si recò alla stazione di cambio in attesa della diligenza per Parigi che sarebbe passata da lì a qualche ora.
Era seduto sulla panca d' attesa a gambe larghe con i gomiti appoggiati alle ginocchia e testa bassa, quando vide
due calzature di foggia maschile fermarsi di fronte a lui.
Alzò lentamente la testa e con stupore, incontrò gli occhi azzurri di Oscar che teneva in braccio Isabeau.
- " Cosa ci fate qui ? " - 
le chiese sgomento, 
- " Noi due...vorremmo non partissi. " - 
rispose Oscar,
- " Mi hai cacciato non mi rimane che tornare in caserma. " - 
Isabeau allungò le braccia verso Alain che subito la prese in braccio posandole un tenero bacio sui riccioli castani.
- " Sono qui per darti una risposta. " - 
disse Oscar arrossendo,
- " Risposta ? Di che cosa ? " - 
chiese Alain alzandosi dalla panca,
- " Ieri pomeriggio mi hai chiesto la motivazione dj quel bacio... " - 
Alain rimase in silenziosa attesa col cuore che palpitava, 
- " Stavi per morire e non volevo perderti perchè... sei l' unico uomo che vorrei al mio fianco ! " - 
affermò d' un fiato ! " - 
- " Oh Oscar. " - 
con gli occhi lucidi per l' emozione.
- " Papà . " - 
lo chiamò improvvisamente Isabeau, Oscar ed Alain si guardarono con imbarazzo e vedendo la donna intristirsi,lui
rispose alla bambina :
- " No principessa, io sono Alain ma ti prometto di raccontarti ogni giorno che uomo straordinario fosse il tuo papà. " - 
Parlò con una dolcezza tale che ad Oscar si strinse il cuore.
Dall' alto del suo metro e novantatrè, Alain si chinò a catturare le labbra della donna in  un bacio di riconciliazione.

                                                                                                    ********

Erano tornati a casa ridacchiando sereni come una famiglia felice, Isabeau troneggiava su tutti sopra le spalle di
Alain.
Gli era bastato davvero poco per rivedere le sue decisioni, sentiva il cuore leggero, ogni barriera tra loro era caduta
definitivamente.
Mangiarono e mentre Oscar cullava Isabeau, Alain si rilassò con un bagno caldo e si rasò il viso dalla lieve peluria
del giorno precedente.
- " Oscar preparo la vasca anche per te ? " - 
le chiese cortesemente affacciandosi alla sua stanza,
- " Grazie Alain, ne ho proprio di bisogno. " - 
Scaldò due paioli d' acqua e riempì la vasca appena usata nella sua stanza, per non svegliare la bambina.
Oscar si distese dentro l' acqua provando un immediato senso di sollievo, tutte le tensioni sparirono in un attimo,
l' essenza di lavanda aveva da sempre il potere di tranquillizzarla e riportarla alla sua infanzia quando tutto era più
semplice e comprensibile.
 
Quando Alain dalla stanza accanto, non sentì più lo sciabordio provenire dalla vasca, si affacciò alla porta indossando
unicamente i calzoni leggermente abbassati, ammirando Oscar avvolta in un grande telo bianco, annodato sopra al 
seno, scendendo aderente fin oltre il ginocchio.
Si guardarono a lungo e dopo un lieve cenno d' assenso, l' uomo la raggiunse, cingendola da dietro.
Le scostò i capelli iniziando a baciarle il collo e la spalla nuda.
In tutta risposta Oscar chiuse gli occhi reclinando il capo.
Nessuna parola tra loro, neppure quando Alain sciolse il nodo del telo facendoglielo scivolare sulla pelle di seta, la
prese in braccio stendendola sul letto, baciandole i capezzoli e lambendoli delicatamente con la lingua.
Ogni suo gesto era gentile ed attento, adorava la dea dalla pelle diafana stesa arrendevole al suo fianco.
Alain prese la mano di Oscar posandosela sui robusti pettorali, invitandola ad esplorare il suo corpo, osò, sfilandosi
i calzoni mostrando senza vergogna l' imponente erezione, impaziente di giungere all' amplesso tanto agognato.
Saggiò con le dita l' intimità  di Oscar, strappandole un gemito ma trovandola ancora impreparata ad accoglierlo, 
la stimolò delicatamente con le labbra e la lingua mandandola in estasi, nonostante il lieve imbarazzo ed il senso di 
colpa che saliva in lei.
Raggiunse l' orgasmo affondando le dita trai capelli scuri di Alain che, non riuscendo a trattenersi, ascoltando i 
sospiri di piacere di Oscar, si rialzò scivolando in lei, gemendo assieme in un rapporto quasi straziante.
- " Oscar apri gli occhi, guardami ti prego. "  
le chiedeva spingendosi in lei, temeva che ad occhi chiusi, immaginasse di stare con Andrè.
- " Alain io...io ti amo. " - 
sospirò al culmine di un altro orgasmo.
- " Non sai quanto ti amo io. " - 
rispose al limite della resistenza ed uscendo da lei, si accasciò mugolando il suo piacere tra la spalla ed il collo di Oscar.
Rapidamente la ripulì dal suo seme sparso sull' addome, tornando a stendersi con lei, tenendola stretta da dietro facendo
aderire i loro corpi.
Un leggero scossone dell' esile corpo, fece intuire ad Alain che Oscar stava piangendo e le accarezzò i capelli.
- " Non devi sentirti in colpa, lui non c' è più ma la nostra vita va avanti anche se a volte non riusciamo a concepirne il
senso. " - 
- " Scusami, credo non sia esattamente la reazione che vorresti dopo ciò che è accaduto su questo letto. " - 
rispose tra le lacrime,
- " La sola reazione che voglio è quella che più ti senti di potermi dare, senza menzogne o vergogna. " - 
Oscar fu colpita ancora una volta da Alain, dimostrava di saperla capire come solo Andrè era riuscito a fare e fu colta 
da un senso di tenerezza e di sicurezza tra quelle braccia forti e muscolose,
- " So che non sei daccordo col mio modo di concepire le cose ma voglio dirtelo ugualmente : questa è stata la prima 
volta che ho fatto davvero l' amore. Tu sei la prima donna di cui mi sono innamorato in vita mia. " - 
Oscar si voltò piacevolmente sorpresa sicura più che mai che Alain fosse davvero l' unico uomo che avrebbe voluto
accanto.

                                                                                                      ********

Poco lontano da loro, in un' altra stanza, un' altra coppia scambiava efusioni dopo l' amore :
- " Che pensi Bernard, avremo fatto bene a lasciarli soli ? " - 
- " Ma certo e vedrai che le cose tra loro si sistemeranno." - 
- " Hai ragione si vede da lontano quanto si amano, spero solo che Oscar non si lasci soffocare dal senso di colpa. " - 
disse Rosalie sempre troppo preoccupata,
- " Sono certo che Andrè approverebbe una loro unione, voleva molto bene ad entrambi. " - 
affermò Bernard con sicurezza.
   
 
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