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Autore: Caskett_Always    10/07/2017    1 recensioni
Clare è una ragazza che ama la musica e che si è trasferita da poco a LA; con la sua migliore amica Jade decide di andare a un concerto dei Guns n Roses.
Da quel momento la vita di Clare sarà segnata, forse in positivo o forse in negativo.
Dipende dai punti vista.
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Axl Rose, Duff McKagan, Quasi tutti
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Ero seduta su divano di casa mia, un po’ pensierosa e annoiata. Non sapevo cosa fare la sera, era da poco che vivevo a Los Angeles e non ero ancora a conoscenza di tutti i migliori locali per passare una bella serata, quando di colpo mi venne in mente quel volantino che mi avevano dato il giorno prima per strada; parlava di una serata al Roxy, dove avrebbero suonato i Guns n Roses, un gruppo emergente di Los Angeles, di cui avevo già sentito parlare.

Composi subito il numero di Jade per invitarla.

“Ehi ciao Jade, sono Clare. Ascolta, questa sera suonano al Roxy i Guns n Roses, un gruppo molto figo, ti va di venire con me?” chiesi entusiasta.

“Certo, stavo proprio cercando qualcosa da fare! A che ora?”

“Passo a prenderti per le 9, non farti aspettare come tuo solito” le risposi ridacchiando prima di mettere giù la telefonata.

Iniziai a prepararmi, cercando di capire cosa indossare e alla fine optai per dei pantaloni di pelle neri, un top con su raffigurati i simboli dei Led Zeppelin e ai piedi gli anfibi neri.

Indossai il chiodo, cercai le chiavi della macchina e, non appena le trovai, corsi giù per le scale pronta ad andare a prendere Jade.

Conoscevo Jade ormai da una decina di anni, avevamo frequentato le scuole insieme, ma solo negli ultimi due anni la nostra amicizia si era fatta così forte; condividevamo tutto, solo con lei mi potevo veramente aprire e sentire me stessa e fra poco saremmo anche diventate coinquiline.

Arrivai sotto casa sua e suonai il campanello.

“Sii?” gracchiò la voce dal campanello.

“Sono io muoviti” risposi.

“Scendo subito”

Sapevo che sarebbero passati almeno cinque minuti così decisi di rollarmi una sigaretta nell’attesa; feci appena in tempo a spegnerla quando scorsi la figura di Jade scendere dalla scale.

Entrammo in macchina e iniziammo il nostro breve viaggio verso il locale, che distava circa 20 minuti da casa sua.

Non appena arrivati davanti all’entrata del Roxy iniziammo a sentire quell’odore di alcool misto fumo che contraddistingueva quel genere di locale.

Adoravo questo genere di posti, mi facevano sentire me stessa, potevo vestirmi come preferivo senza venire additata e potevo ballare la musica che amavano con altre persone che condividevano i miei gusti.

Come immaginavo il Roxy era già pieno, così dopo aver ordinato due birre medie cercammo di farci strada fino ad arrivare alla seconda fila sotto il palco, impazienti di vedere quei cinque ragazzi scatenarsi sul palco.

Le luci si spensero e un urlo ruppe il silenzio.

“Do you know where you are? You’re in the jungle baby” gridò il bel cantante e le prime note della canzone iniziarono.

L’avevo già sentita alla radio e mi era piaciuta moltissimo, ma non immaginavo quanto potesse essere bella sentita dal vivo e quanta carica mi potesse dare.

Mentre ballavo in balia di quelle note non potei fare a meno di notare il cantante: aveva un viso così perfetto, degli splendidi occhi verdi, o almeno così mi sembravano, e i capelli rossi; indossava dei pantaloni di pelle talmente attillati che lasciavano veramente poco all’immaginazione, una canottiera tutta strappata, una bandana rossa messa a mo’ di fascia in testa e degli occhiali da sole a goccia. La cosa che però mi ammagliò di più furono i suoi movimenti, così sensuali da lasciarmi a bocca aperta.

Le canzone erano tutte fantastiche e in quello che a me sembrò un attimo il concerto finì, così io e Jade andammo al bancone per ordinarci un coca e jack.

“Bello quel rosso” dissi alla mia amica ridacchiando.

“Io mi sono concentrata più su quel biondone nel bassista, non riuscivo a togliergli gli occhi di dosso” mi rispose.

“Cosa ne dici se provassimo a conoscerli? E magari potremmo farci regalare le loro maglie come ricordo”

“Mi sembra un’ottima idea” disse Jade facendomi l’occhiolino.

Ci girammo per andare in mezzo alla pista quando ci trovammo di fronte proprio il cantante e il bassista che camminavano verso di noi; guardai Jade con sguardo complice, facendole capire che quello era il momento giusto.

“Ehi bellezze bevete con noi?” ci chiese il rosso.

Mostrammo il cocktail che avevamo in mano, facendogli quindi capire che avevamo già da bere.

“Beh vorrà dire che offriremo il prossimo giro. Comunque io sono Axl e lui è il mio amico Duff”

“Piacere io sono Clare e lei è la mia amica Jade” risposi tendendo la mano prima verso il cantante, poi verso il bassista.

“Beh comunque bel concerto, complimenti, mi sono divertita molto” dissi ad Axl.

“Sono contento di esserti piaciuto” rispose lui ammiccando.

Lo guardai con sguardo interrogativo, anche se in realtà avevo capito benissimo a cosa si stava riferendo, dopotutto non sono riuscita a togliergli gli occhi di dosso per tutto il concerto.

“Dai non fare finta di niente, lo so che guardavi solo me dolcezza, sono il più bello di tutti” mi disse gongolando e facendomi arrossire.

“Ho davanti Mr. Modestia insomma” risposi ridendo.

Nel frattempo con la coda dell’occhio vidi Jade che stava parlando con Duff e pensai che forse quella sera avremmo ottenuto qualcosa in più di una semplice maglietta.

“Usciamo di qui un attimo?” mi chiese il rosso.

“Va bene, fammi solo prendere qualcos altro da bere”

Ordinai un altro coca e jack che volle a tutti i costi offrirmi Axl.

Uscimmo fuori e ci accovacciammo su un muretto accendendo le nostre sigarette.

“Sai non so perché ti ho fatto venire qui fuori, solitamente non amo parlare, soprattutto con chi non conosco. Forse è perché sono ubriaco, non so” mi disse sospirando.

“Beh io sono tutt’orecchie. Potrebbe diventare una piacevole conversazione tra sbronzi” risposi ridendo.

“La mia vita è un casino, non so se avrai ancora voglia di conoscermi dopo quello che ti sto per raccontare. Ho un figlio, Matt, di 3 anni, avuto con una ragazza del mio paese, Lafayette. Lei, dopo avermi tradito, mi ha lasciato e se n’è andata non so dove con mio figlio; così io ho deciso di dare una svolta alla mia vita e di trasferirmi qui con quel cazzone del mio amico Izzy, il chitarrista, e provare a inseguire il mio sogno, ma non riesco a non pensare a Matt.”

Ci fu un attimo di silenzio e poi riprese e io lo lasciai parlare senza interromperlo “non è stato facile appena ci siamo trasferiti. Eravamo qui senza un soldo e abbiamo fatto di tutto per cercare di guadagnare qualcosa, ci siamo sentiti come in una giungla, abbandonati a noi stessi. Forse perché eravamo abituati alla vita a Lafayette, dove più o meno ci si conosceva tutti, ma anche quello aveva dei lati negativi. Sono contento in fondo di essere venuto qui, di essermi lasciato tutto quell’inferno alle spalle, quella stronza di Stephanie e quello stronzo del mio patrigno.

E non so nemmeno perché cazzo ti sto dicendo queste cose, ti sto annoiando con i miei problemi e non ti conosco da nemmeno cinque minuti” finì il discorso sconsolato.

“Axl mi dispiace per questa situazione, non posso nemmeno immaginare che merda sia. Mi dispiace soprattutto per tuo figlio. Vedrai che ce la farai a ritrovarlo” gli risposi sorridendo.

“Lo spero veramente. Nel frattempo ti prego andiamo ancora a bere e poi buttiamoci in pista a ballare, non ci voglio più pensare”.

“E comunque ho ancora voglia di conoscerti, nonostante tutto” aggiunsi e lui mi sorrise.

Si alzò di scatto, mi prese la mano e mi tirò su.

Ordinammo due shot di jack e poi ci tuffammo nella pista per ballare Black Dog che stavano passando in quel momento.

Il suo corpo si fece sempre più vicino al mio e iniziammo a ballare sempre più vicini, quando ad un tratto partì Angie, degli Stones e la tensione fra di noi aumentò sempre di più.

Erano le tre quando riuscì a ritrovare Jade e decidemmo di andare a casa.

“Axl io me ne devo andare, ma prima devo chiederti una cosa”

“Vai, spara”

“Non è che mi daresti la maglietta che avevi durante il concerto? Era molto bella e mi piacerebbe averla come ricordo” dissi facendogli l’occhiolino.

“Dolcezza se vuoi questa maglietta allora dovrai venire a sentirci un’altra volta settimana prossima. Allora sarà tua” mi disse gongolando.

“Ah e questo è il mio numero, chiamami” aggiunse porgendomi un bigliettino.

“E va bene, l’hai vinta tu Axl. buoanotte” risposi.

Aspettai che anche Jade salutasse Duff e ci dirigemmo, un po’ alticce, alla macchina.

“Mi devi assolutamente raccontare tutto!” esclamai non appena salimmo sulla macchina.

“è stato tutto assolutamente perfetto! Abbiamo parlato un sacco e.. Mi ha baciata. C’è solo un problema.. Ha una fidanzata” mi disse

“Beh bisogna dire che però non si è fatto molti problemi a darti un bacio, quindi staremo a vedere” dissi contenta.

“E tu con Axl??”

“Io benissimo, mi ha raccontato un po’ del suo burrascoso passato, abbiamo ballato un sacco... Ah e mi ha invitato ad andare a sentirli settimana prossima, quindi non possiamo mancare!”.



Buonasera a tutti.
​Era da moltissimo che non pubblicavo qualcosa (forse meglio così ahah); comunque dopo molto ho decido di pubblicare questa ff, a cui tengo particolarmente per svariati motivi, quindi spero che vi possa piacere!:)

  
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