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Autore: Soul Mancini    11/07/2017    4 recensioni
[Storia momentaneamente sospesa.]
Hoginery, anime in armeno.
Quante anime avete incontrato durante il tour della vostra vita? Eppure con alcune ci si sente immediatamente a casa, ci si avvicina e ci si conosce inevitabilmente. Ci si scontra anche, perché le anime sono tutte diverse e non possono essere sempre d'accordo.
E allora che importanza ha far parte di una famosa metal band losangelina?
DAL TESTO:
«Serj e John stavano intrattenendo una conversazione con una ragazza dai capelli castano chiaro legati in una crocchia.
Un'altra, quasi identica a lei ma leggermente più bassa e più formosa, girovagava per la stanza come una trottola, aggirando i divanetti disseminati sul pavimento con un vassoio di polistirolo in mano.»
Piccole note sulla storia:
- In ogni capitolo troverete una colonna sonora; potrà trattarsi di una canzone dei SOAD o dei progetti paralleli dei componenti.
- Nella storia appariranno alcuni membri di un'altra band, ovvero i Dub Inc, gruppo reggae francese. Non considero comunque questa storia una multiband perché i Dub Inc non saranno protagonisti e appariranno solo in alcuni capitoli. Comunque potrete trovare anche delle loro canzoni nei capitoli.
- Cambierò spesso POV all'interno dei capitoli, ovviamente specificandolo.
Buona lettura :3
Genere: Comico, Sentimentale, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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ReggaeFamily

Accidents happen...


System Of A Down - Kill Rock N' Roll




♫ Jacob ♫


Dolcezza, posso farti una domanda? Ma vai in giro con il foulard al collo pure d'estate?!”

Non appena Daron aprì la porta della sala prove e si ritrovò di fronte Ellie, senza nemmeno preoccuparsi di salutare, se ne uscì con quella domanda.

Scoppiai a ridere. “Bravo fratello, è la stessa cosa che mi chiedo anch'io!”

Jake, stai zitto. Daron, io e te oggi cominciamo proprio con il piede sbagliato con quel dolcezza!” si difese subito lei con ironia.

Beh chitarrista, che dobbiamo fare? Ci lasci entrare o dobbiamo stare qui a prendere polvere?” intervenne Johanna, intrufolandosi nello spazio tra Daron e lo stipite della porta.

Allora lui indietreggiò di qualche passo e, accennando un piccolo inchino, ci accolse: “Ladies and gentlemen, vi do il benvenuto nel nostro modesto cantuccio!”

Comunque: ciao Daron, stiamo tutti molto bene, grazie per avercelo chiesto!” lo punzecchiò ancora la batterista.

Ellie, non hai risposto alla domanda!” feci notare, mentre raggiungevo Daron e gli mollavo una pacca sulla spalla in segno di saluto.

Appunto, io sono curioso!” aggiunse lui.

Mi guardai attorno: dopo aver varcato la porta ci eravamo ritrovati in un breve e stretto corridoio immerso nella penombra. A qualche metro da noi si apriva l'ingresso in quella che doveva essere la vera e propria sala prove, da dove proveniva un leggero vociare e una forte luce.

Malakian, cosa stai combinando con i nostri ospiti?” gridò a un certo punto Shavo.

Così lanciai un'occhiata complice a Noah e, appiattendomi contro il muro per superare il chitarrista, mi diressi verso gli altri tre, infilando le mani nelle tasche dei jeans e fischiettando serenamente. “Allora ragazzi, come butta? Vi siete ripresi dalle sbronze del tour?” esordii con un sorriso.

Dovetti trattenermi per non restare a bocca aperta a osservare la magnifica stanza in cui mi trovavo: aveva le pareti scure, di una tonalità porpora, probabilmente rivestite in velluto; la luce, diffusa da numerose lampade sparse ovunque, era calda e dolce. Accanto alla maestosa batteria, la Tama di John che conoscevo bene, giacevano alcuni amplificatori; sulla parete opposta era addossato un grande e capiente divano. A pochi metri dalla porta invece regnavano una tastiera e un mixer, il tutto con talmente tanti bottoni e levette che pareva provenire da un film di fantascienza.

All'improvviso era come se fino a quel momento non avessi mai capito un cazzo di musica e strumenti.

Ciao Jacob!” mi salutarono John, Serj e Shavo. Quest'ultimo era comodamente stravaccato sul divano, mentre il batterista stava rimestando in una sacca nera stracolma di bacchette. Serj, che invece vagava per la stanza con fare inquieto, si avvicinò a me e mi sorrise per poi intrufolarsi nel corridoio.

Noah intanto aveva strabuzzato gli occhi da quando aveva messo piede nella stanza e non era ancora riuscito a spiccicare parola.

Mi avvicinai a lui e gli picchiettai sulla spalla. “Ragazzi, mi sa che questo qui si sta per sentire male” annunciai poi.

Shavo sollevò la testa di scatto, poi ridacchiò.

Ma è un impero! Questo posto è un cazzo di impero!” sbottò allora lui all'improvviso, scuotendo la testa con fare incredulo.

Questo è il nostro regalo di compleanno, mettiamola così. A proposito: auguri!” tentò di sdrammatizzare John, lasciando perdere la sacca e avvicinandosi a noi due per batterci il cinque.

Auguri Noaaah!” presi a strillare, cominciando a girare attorno al mio amico.

Sì, mi piaceva troppo fare l'idiota, era assai divertente.

Auguri!” La voce di Daron riecheggiò dal piccolo andito, poi lo vidi piombare all'improvviso nella stanza con un grido assordante e gettarsi letteralmente addosso a Noah, abbracciandolo amichevolmente.

Oddio Daron, sto soffocando... levati!” protestò lui, scrollandoselo di dosso e tuffandosi sul divano accanto a Shavo per evitare altri attacchi.

Intanto Shavo aveva preso a ridere senza controllo, e le risa aumentarono quando Daron prese di mira John e gli si aggrappò al braccio.

Allora, cosa state combinando?” intervenne Serj, che era finalmente tornato dall'ingresso con le ragazze.

Dopo il solito giro di saluti, Johanna mi si avvicinò. “Jaky, dolce Jaky, cosa ci fai qui impalato? Non la appoggi la tua chit... oh merda, la Tama!” esclamò poi spalancando occhi e bocca.

Si avvicinò allo strumento lentamente, come se si trovasse davanti a chissà quale reliquia egizia, e sfiorò con le dita il bordo di quello che doveva essere un China, ma non ne ero molto sicuro, non me ne intendevo di piatti. Io la affiancai e osservai a mia volta il set che mi trovavo di fronte: le pelli dei tamburi, bianche e pulite, erano solo leggermente consumate al centro.

È strano” osservai.

Cosa?” domandò la mia amica curiosa.

Io pensavo che dopo una sola suonata le pelli di John fossero da buttare, invece queste sono tenute benissimo.”

Te l'ho detto un sacco di volte: anche nel metal, se si suona in maniera controllata, lo strumento non si rovina. Non è necessario pestarci sopra come se si stesse piantando un chiodo” spiegò, facendo scorrere le dita sul bordo di un tom.

Già” concordò una voce dietro di me.

Mi voltai e solo allora mi resi conto che John era arrivato alle nostre spalle; in una mano stringeva un paio di bacchette.

John, la tua Tama è... non lo so!” cinguettò lei con gli occhi che brillavano.

Tieni, suonala” propose lui con semplicità, tendendole le bacchette.

Ma stai scherzando? No, e se te la rovino?”

Puoi anche sfasciarla, ne ho altre. Dai Jo, siamo qui per suonare, no?”

Lei allora non se lo fece ripetere due volte; si fiondò sul seggiolino ed esaminò attentamente la posizione di ogni singolo pezzo.

No, vabbè, ragazzi... devo assolutamente farle una foto!” strillò Ellie, che probabilmente si era accorta solo in quel momento di ciò che stava per accadere.

Sì, la foto con John!” concordò Shavo.

Così il batterista si posizionò al suo fianco con un'espressione seria ed Ellie si adoperò per scattare una foto.

E sorridi una volta nella vita!” lo prese in giro Johanna dandogli leggermente di gomito.

Una rockstar non deve mai sorridere” fece notare Daron in tono solenne.

Ah sì? Vogliamo fare una prova?” lo sfidò Serj improvvisamente divertito.

E noi che facciamo? Non suoniamo?” intervenni allora, portando fuori la mia chitarra dalla custodia che fino a quel momento avevo tenuto su una spalla.

Uh, fai vedere!” esclamò Daron con entusiasmo, prendendo delicatamente l'oggetto dalle mie mani.

Non è un granché... ma suona!”

Adesso vado a prendere la mia e piazziamo un casino! Dai, montiamo tutto!”

Ah, quanto mi sentivo bene! Non sapevo se fosse normale o no, ma con i System Of A Down mi sentivo a casa, si era da subito creato un legame quasi di fratellanza. Per quanto mi riguardava, mi comportavo esattamente come tra amici.

Mentre collegavo la mia figlioletta all'amplificatore, sentii Johanna che si lasciava andare e suonava qualcosa con la batteria. “Vai Jo, facci sognare!” le gridai con un sorriso incoraggiante. “E questa chi la conosce?” chiesi poi, prendendo a suonare il riff iniziale di Kill Rock N' Roll.

Daron, dopo aver ascoltato per qualche istante come lo stavo eseguendo – abbastanza bene, perché mi piaceva e mi ci ero esercitato parecchio – cominciò a dimenarsi ed esultare: “Sì, mi sono svegliato con questa canzone in mente oggi! Spacchiamo tutto!”. Detto ciò, cominciò a improvvisare e strimpellarci sopra con la sua chitarra.

Ma io questa non la so suonare, non mi ricordo bene! John, mi sostituisci?” si lamentò Johanna, battendo le bacchette tra di loro.

Non ci penso nemmeno, ora voglio che suoni tu!”

In quel momento il basso suonato da Shavo esplose nell'amplificatore, cogliendoci alla sprovvista.

Ma come facciamo con due bassi?” domandò Noah perplesso.

Ma dai, e tu ti preoccupi di fare qualcosa di sensato?” lo rassicurò Shavo con una risata.

Basta, ho detto di cambiare canzone!” ci fulminò con un'occhiata la batterista, brandendo minacciosamente le bacchette verso me e Daron. “Oh mio dio, ma qui c'è il doppio! Come si usa quest'aggeggio? John, mi sa che snobberò il tuo doppio pedale!” commentò poi, chinandosi per osservare meglio la sua nuova scoperta.

Un tonante e inaspettato grido di Serj al microfono ci fece sobbalzare e lanciare grida di spavento; quando lo vidi ridacchiare divertito e scambiare un'occhiata complice con Ellie mi rivoltai: “Che bastardi, smettetela di allearvi!”.

Allearci? Ma sei visionario!” si difese la ragazza, anch'essa con un microfono in mano.

Voglio anch'io un microfono!” si lagnò Daron girando in tondo come una trottola.

Oh, ma vogliamo suonare? Non rompere le palle, sono stanca di stare impalata!” si spazientì Johanna, cominciando a suonare un ritmo incalzante e allegro.

Ma io volevo Kill Rock N'...” cercò di protestare Daron, ma fu subito interrotto da uno sbuffo irritato di Shavo.

Le linee di basso diverse sono da paura!” commentai dopo circa un minuto, notando che Shavo e Noah avevano inventato degli accordi sul momento che non avevano nulla a che fare tra loro, ma la loro unione era allucinante.

Preso dall'entusiasmo, mi buttai a capofitto sul mio solito levare e Daron iniziò a improvvisare improbabili assoli con effetti altrettanto improbabili.

E noi qui cosa cantiamo?” sentii domandare a Ellie.

Uhm...” Serj adattò alla base il testo di una canzone dei System: non ne ero sicuro, ma mi parve di riconoscere qualche parola di Marmalade.

No, improvvisiamo! Facciamo freestyle!” esclamò la ragazza, per poi prendere a blaterare frasi a caso che spesso non avevano un senso compiuto e provocavano le risa di tutti.


Tu non sai perché protesto,

questo è un libro di testo,

Serj non mi rende il resto!


Nel frattempo il cantante si esibiva in un grido in scream, John rideva come se non ci fosse un domani abbandonato sul divano, Johanna suonava talmente concentrata che aveva messo su una smorfia involontaria e Daron girava come una trottola e ballava mentre vaneggiava con la sua chitarra. Lo imitai e mi esibii nelle mie solite mosse provocanti che facevano sempre scoppiare a ridere le ragazze.

Cambio di programma!” annunciò il mio collega, trasformando il suo assolo improvvisato nel giro di chitarra di She's Like Heroin.

La canzone che non avete mai suonato dal vivo!” osservai, dondolando da una parte all'altra con un sorriso radioso, felice come un bambino.

Ellie lanciò un grido di approvazione. “Sì, amo cantare questa canzone!”

Vai dolcezza!” strillò Daron, saltellando fino alla cantante e regalandole un sorrisetto ammiccante.

Oh, finalmente una canzone che so suonare! Cioè, almeno mi ricordo la struttura... John, dopo questa orribile performance mi toglierai il saluto!” affermò Johanna, per poi iniziare a suonare la parte di batteria dell'intro.

John parve illuminarsi; afferrò un paio di bacchette, si avvicinò alla batteria e si posizionò in piedi esattamente di fronte alla ragazza. “Stiamo facendo casino, e allora facciamolo bene! Suoniamo la batteria in due!”

Tutti scoppiammo a ridere e approvammo l'idea di quel genio di Dolmayan.

Ellie cominciò a cantare, ma alla fine per la stanza si diffuse un coro da stadio generale. Mi stavo divertendo un sacco e poco importava se sbagliavo: nessuno stava facendo la cosa giusta; se qualcuno ci avesse visto dall'esterno ci avrebbe scambiato per una gabbia di matti, ma per noi, musicisti pazzi, quello era il paradiso!

Alla fine tutti ridevamo e non riuscivamo quasi a suonare.

Adesso voglio Kill Rock N' Roll, vi prego!” ci supplicò Daron dopo dieci minuti di puro vaneggio, saltellando e cercando la mia complicità.

Sì, vi prego, è troppo divertente! Io e il mio amichetto Daron vogliamo Kill Rock N' Roll! E poi la mia amata chitarra la vuole suonare, vero figlioletta mia?” concordai, stringendo amorevolmente il mio strumento tra le braccia e accarezzandolo come fosse una bambina.

Ma io non so fare i passaggi, uff! Dai Johnny, sono stanca, sostituiscimi!” si lamentò Johanna, alzandosi e lasciando le bacchette sul timpano.

Ah, lei e la sua mania di trovare nomignoli stupidi! Con Johnny aveva toccato il fondo, o forse il peggiore era Jaky quando si rivolgeva a me.

E va bene, ma poi tu cosa fai?” cedette lui preoccupato.

Ti osservo con ammirazione o canto insieme a Ellie come una pazza o entrambe le cose contemporaneamente” lo rassicurò lei, avvicinandosi all'altra ragazza e circondandole le spalle con un braccio.

Evviva, adesso mi sento completo!” esultò Daron, che finalmente era stato accontentato.

Dovetti ammettere che le mie compagne di band e Serj se la cavavano davvero bene con coretti, armoniche e doppie voci varie, ma venni distratto dalle smorfie impossibili di Daron: non si limitava a storcere la bocca, ma sgranava anche gli occhi e a volte risultava piuttosto strabico.

Mi veniva da ridere talmente tanto che fui tentato di smettere di suonare.

Il pezzo più bello fu quando tutti insieme cantammo:


Eat all the grass that you want,

accidents happen in the dark.

Eat all the grass that you want,

accidents happen in the dark.


Calò il silenzio e Serj pronunciò accidents happen, ma un istante dopo piombammo nella più totale oscurità.

Scoppiai a ridere, seguito a ruota da tutti gli altri. “No ragazzi, questa scena è stata fottutamente epica!”

Oh merda, ma è mancata la corrente?” borbottò Daron. Lo sentii procedere a tentoni e sbattere contro qualcosa per poi imprecare.

Fermo Malakian, per favore, stai fermo!” lo ammonì John, che intanto non riusciva a riprendersi dalle risate e ogni tanto percuoteva qualche parte del corpo non meglio definita contro qualche pezzo della batteria. Se avesse riso un altro po', probabilmente ci si sarebbe direttamente sdraiato sopra.

Facciamo una cosa: lasciamo tutto qui e usciamo, anche perché sto morendo di caldo. Quando tornerà la corrente rimetteremo tutto a posto” decise Serj, sempre con la situazione sotto controllo.

Riuscimmo a uscire dalla stanza solo quando Shavo ci illuminò il percorso con la torcia del suo cellulare. Io mi dovetti affidare a Ellie, dato che al buio non sapevo come muovermi e avrei potuto combinare qualche casino.

Così ci ritrovammo sulla terrazza di fronte alla porta d'ingresso, rialzata dalla strada per mezzo di una piccola gradinata e separata da essa da uno spiazzo, in cui sia noi che i ragazzi avevamo parcheggiato le nostre macchine.

Oh, adesso che siamo qua fuori ce la possiamo anche fumare!” affermò Johanna, portando fuori il suo pacchetto di sigarette e tendendolo anche a Noah. “Jake, tu?”

Scossi il capo. “Non sono un grande fan delle sigarette, lo sai.”

Se vuoi abbiamo roba più pesante qui” annunciò Shavo in tono complice.

Shavo...” lo ammonì Serj.

Grazie socio, ti voglio bene!” accettai, avvicinandomi a lui.

Mentre fumavo in compagnia di Shavo, John e Serj, osservai gli altri quattro che chiacchieravano allegramente.

Daron si divertiva un mondo a provocare le due ragazze perché loro gli rispondevano a tono, ma solo in quel momento mi accorsi dei suoi quasi impercettibili tentativi di avvicinarsi a Ellie. Il chitarrista ogni tanto la osservava da capo a piedi, soffermandosi ovviamente sui punti più importanti.

La verità è che sia lei che la sua gemella erano davvero belle, avevano un fisico da paura e non si accorgevano di essere assai attraenti; io le avevo lasciate subito perdere sotto quel punto di vista perché sapevo che non avrebbero mai accettato e non mi andava di rovinare un'amicizia, del resto potevo trovare tante altre ragazze quando volevo, ma per chi le conosceva da poco doveva essere difficile distogliere lo sguardo da loro.

Già, peccato che Ellie fosse perdutamente innamorata di Noah e in ogni caso non avrebbe mai voluto uno come Daron.

Ridacchiai al pensiero che di lì a poco ne avremmo viste davvero delle belle.

Jake, dai, vieni qui!” mi richiamò Johanna.

Mi avvicinai a loro, dato che avevo finito di fumare e non ne avevo più voglia.

Poverino Rock N' Roll” stava blaterando Daron, ancora in fissa con la canzone che stavamo suonando poco prima.

Ma si può sapere cosa accidenti vuol dire quella canzone? È completamente nonsense, ma quanto avevi fumato quando hai scritto quel testo?” domandai all'improvviso, dando voce a un dubbio che mi ronzava in mente da anni ormai.

Allora, adesso vi racconto la triste storia di Rock N' Roll” esordì il chitarrista in tono solenne, e noi quattro ammutolimmo. “Tutto cominciò una notte di tanti anni fa: stavo viaggiando in macchina per una strada di periferia e all'improvviso... crack! Avevo investito una povera bestiolina. Sono sceso dalla macchina in preda ai sensi di colpa e mi sono accorto che si trattava di un povero e piccolo coniglietto indifeso. Capite? Lui stava mangiando tranquillamente l'erbetta sul ciglio della strada, poi sono arrivato io e l'ho ucciso! A questo punto per sdebitarmi ho voluto almeno cercare un nome figo per lui, così ho optato per Rock N' Roll. Poi ho scritto la canzone su di lui e fine della storia.”

Dopo qualche istante di silenzio in cui io e i miei amici ci scambiammo occhiate perplesse, si diffuse una risata generale.

Non dire stronzate, ti sei inventato tutto sul momento!” lo accusò Johanna incredula.

Non sto dicendo stronzate, se vuoi puoi chiedere conferma agli altri!”

Oddio, e io che pensavo ci fosse chissà quale significato allegorico dietro!” commentò Noah tra le risate.

Confermo la mia tesi: quando l'hai scritta dovevi aver fumato molto” conclusi in tono serio, incrociando le braccia al petto.

Che ne dite di andare a fare una passeggiata? Non ne posso più di stare fermo in piedi” ci interruppe John. Shavo e Serj sembravano intenzionati a seguirlo.

No, ma davvero ci dobbiamo muovere? Io non ne ho voglia” protestò il chitarrista con uno sbuffo.

Allora tu rimani qui” tagliò corto Shavo, cercando i nostri sguardi per capire le nostre intenzioni.

No, che palle, non voglio rimanere da solo! Voi dovete andare?”

Tutti assentirono all'unisono.

Su Daron, camminare fa bene alla salute!” cercò di incitarlo Ellie.

Scendemmo le scale e ci dirigemmo verso la strada.

Ci trovavamo in uno dei tanti quartieri periferici tra le colline losangeline; si respirava un'atmosfera tranquilla e pacifica e le piccole stradine erano quasi deserte, a eccezione di qualche pedone o qualche auto di passaggio. L'isolato residenziale in cui ci trovavamo era piuttosto carino, presentava delle semplici villette a schiera dipinte in colori allegri e illuminate dalla luce gialla dei numerosi lampioni.

Secondo voi ho fatto una figura di merda? Stavo suonando a caso” mormorò Noah, che passeggiava vicino a me ed Ellie. Eravamo gli ultimi della fila e davanti a noi trotterellavano Johanna, Shavo e Daron.

Ma non ti rompi mai i coglioni delle tue stesse paranoie?” gli domandai. Certo che si poneva una marea di problemi il mio amico.

Ma dai Noah, per caso qualcuno stava suonando bene?” gli fece notare la ragazza.

Ehi, con questo cosa vorresti insinuare?” intervenne Johanna, voltandosi verso di noi e continuando a camminare all'indietro.

Che hai suonato male!” la provocò sua sorella con una linguaccia.

Non ti permettere” la minacciò scherzosamente l'altra, avviandosi a passo di marcia verso di lei.

No! Jake, aiuto!” strillò Ellie con una risata, appendendosi letteralmente a me.

Io la strinsi in un abbraccio soffocante. “Non temere El, sarò la tua guardia del corpo!”

Staccatevi, altrimenti non riuscite a camminare” osservò l'altra ragazza.

Ah, cosa c'è, sei gelosa?” Detto questo, lasciai andare Ellie e corsi ad abbracciare affettuosamente Johanna.

No, uffa!” protestò lei fintamente irritata. Erano rari i momenti in cui si lasciava abbracciare a dir la verità: tormentava sempre gli altri, ma non voleva essere tormentata.

E invece sì!” Continuai a stringerla, poi mi limitai a circondarla poco sopra la vita con un braccio e continuammo a camminare accanto a Daron e Shavo.

Ellie è cattiva, dice che suono male!” si lagnò.

La mia guardia del corpo mi ha già tradito!” sentii dire a Ellie.

Allora, cosa vuoi che ti dica, piccola Jo Dolmayan?” la presi in giro, trovando un nomignolo che in effetti era una figata.

Sa molto di matrimonio però” commentò Daron con una smorfia.

Eh? Chi mi cerca?” chiese John a sproposito, sentendo nominare il suo cognome.

Io e la mia amica scoppiammo a ridere.

Oh, che figo ragazzi! Una casa abbandonata! Com'è che non l'avevo mai notata?” esclamò all'improvviso Shavo, fermandosi di botto. Ellie, colta alla sprovvista, andò a sbattergli contro, ma lui nemmeno se ne accorse.

Ci trovavamo davanti alla classica struttura da film horror: piccolo giardino incolto, ma senza nessun cancello a separarlo dalla strada, qualche finestra rotta, piante rampicanti sui muri e la porta d'ingresso che andava in pezzi.

Niente di nuovo” sospirai con fare annoiato.

Però al buio mette un po' i brividi” obiettò Johanna. Sapevo che era contenta di aver trovato quel posto: non credeva a nessuna presenza paranormale, proprio come me, ma quei posti da brivido la affascinavano un sacco.

Beh? Shavo, hai intenzione di contemplare questo posto per il resto della serata?” domandò Serj, osservando con aria perplessa il bassista che si era avvicinato al ciglio della strada con gli occhi che brillavano, come se avesse trovato chissà quale tesoro.

Poi si voltò e, con lo stesso entusiasmo di un bambino la mattina di Natale, propose: “E se entrassimo a esplorarla?”



♪ ♪ ♪



Ciao lettoriiiiii!

Stavolta vi ho lasciato un capitolo davvero lungo, ma avevo un sacco di idee e volevo inserirle tutte! Avevo paura di regalarvi un capitolo noioso, così l'ho riempito per bene e nel frattempo sto mostrando un po' di dinamiche tra i personaggi!

Certo che sono proprio sfigati questi qui: per una volta che hanno deciso di suonare tutti insieme, è mancata la corrente! :P

Sono qui innanzitutto per dirvi che la canzone dei System citata e suonata, She's Like Heroin, sarà utilizzata per un altro capitolo. Qui era più importante inserire Kill Rock N' Roll :)

Piccola curiosità su She's Like Heroin: come ha detto Jake nel capitolo, la canzone non è mai stata suonata dalla band in live. Non da tutti almeno, solo da Daron nel 2016 in concerto con un altro gruppo a caso :D

Piccola curiosità su Kill Rock N' Roll: la storia che Daron ha raccontato sulla canzone è vera, è stata davvero ispirata dal fatto che aveva investito un coniglio! Adesso si spiega il testo nonsense e indecifrabile XD

Per il resto, spero abbiate apprezzato il capitolo interamente dal punto di vista di Jacob; non gli avevo mai dato spazio, così ho deciso di dedicargli un intero aggiornamento ;)

Sì, ve lo confesso: mi sono perdutamente innamorata di Jake! L'ho creato e ci ho perso la testa, so di non essere normale... però *___*

Grazie ancora a tutti i lettori e recensori, vi adoro perché riuscite sempre a strapparmi un sorriso e accrescere la mia voglia di continuare questa storia! Spero non stia deludendo le vostre aspettative e non le deluda mai :3

Ah, e... preparatevi psicologicamente per il prossimo capitolo!!! ♥



   
 
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