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Autore: principessa1793    13/07/2017    2 recensioni
Sono trascorsi 25 anni dalla nascita degli ultimogeniti della famiglia Mendoza Pinzon e del primogenito di Mario Calderon. Quelli che allora erano bambini,ora sono donne ed uomini che si troveranno a vivere la loro vita lavorativa all'Ecomoda. Nasceranno nuovi legami e forti sentimenti. Se siete curiosi... date un'occhiata!
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Un imprevedibile futuro'
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[Charlotte]
“ Qual è il regalo che ti preoccupa di più?” mi domanda mio marito. Ridacchio.
“ Secondo te,amore mio? Quello di zia Bea! A me fa un po’ paura quando prende l’iniziativa e non chiede pareri!” rispondo allacciando le braccia attorno al suo collo.
“ Al massimo ci ritroveremo ad avere un paralume tutto di piume o tutto di lustrini! In compenso però mi è piaciuta l’iniziativa del Vampiro e di zia Camilla…l’idea di un pacchetto in un centro benessere è buona!” risponde Hermes baciandomi la punta del naso.
“ Basta che non sia quello che frequentano loro! Sarebbe imbarazzante trovarceli lì!” commento. Hermes ridacchia.
“ Imbarazzante? Hai idee erotiche sui centri benesseri,mia diletta sposa?” scherza strofinando il suo naso contro il mio. Si becca il primo ( o forse no) schiaffetto sulla spalla da sposati.   
“ Dottor Mendoza,lei è uno screanzato!” mi risento per gioco.
“ A me sono venute molte idee in quel senso sul centro benessere,ma se a te non va,dovrò cercarmi un’altra partner!” ironizza. Mi torna alla mente la prima volta che la gelosia per un suo commento ironico su Aisha,prima ancora che la conoscesse,mi spinse a rispondergli male ottenendo quasi la rovina della nostra storia!
 
<< O forse pensi di essere qualcosa per me? >>
Stronza! Ero stata una stronza! Mi ero fatta prendere dalla gelosia e l’avevo ferito. Il suo sguardo era sempre stato trasparente,lo specchio delle sue emozioni ed era ferito! Ed era inutile negarlo: anch’io stavo male!
Ero lì da mezz’ora a fissare il suo contatto in rubrica cercando la forza e il coraggio di telefonargli. Magari si stava facendo consolare da un’altra,da mia cugina o da una qualsiasi! Ma perché faceva così male pensarlo con un’altra donna?
“ Pronto” la sua voce dopo un paio di squilli fece accelerare i battiti del mio cuore.
“ Ciao,sono io!” farfugliai non ricevendo alcuna risposta. Aveva riagganciato? Non voleva sentirmi?
“ Sei ancora lì?” gli chiesi in ansia.
“ Si” rispose asciutto.
“ Sei a casa tua?” gli domandai.
“ Sono a casa,sto lavorando,quindi se non c’è nulla di urgente,ti pregherei di lasciarmi lavorare!” ribatté freddo. Era arrabbiato con me! Magari stava aspettando qualcuna per farsi consolare!
“ Ma è tardi!” gli feci notare. A quell’ora di solito ci si rilassava prima di dormire!
“ A giudicare da ciò che mi hai detto,non dovrebbe interessarti poi molto quello che faccio!” obiettò. Riuscii a distinguere il successivo rumore di una deglutizione. Stava bevendo?
“ È anche per questo che ti ho chiamato!” asserii.
“ Se mi hai chiamato per giustificare le tue parole,perdi il tuo tempo! Hai detto la verità e non devi sentirti in colpa!” rispose.
“ Mi ha dato fastidio…che tu…insomma… quello che è successo prima…uhm… insomma che tu abbia fatto il cretino!” ammisi.
“ Io stavo solo scherzando e non credevo la prendessi così!” replicò abbastanza mortificato.
“ Neanche io credevo di prenderla così! Quello che è successo dopo…beh…io…io non lo pensavo…” farfugliai.
“ Vuoi dire che non è vero che per te non sono nulla?” domandò speranzoso.
“ No…sei un rompiscatole,un pallone gonfiato,insopportabile anche a 3000 km di distanza,ma a me va bene così!” risposi sincera. Non avrei cambiato il suo caratteraccio con quello di nessun altro!
“ Interessante! Lo sai che le tue parole potrebbero essere usate contro di te?” replicò. Di certo stava sorridendo!
“ Pazienza! Vorrà dire che troverò un modo per ritrattare!” ribattei con una scrollata di spalle.
“ Giacché ti trovi a confessare…mi rispondi anche alla domanda che ti ho fatto in ufficio?” mi chiese. Sorrisi.
“ Si…la risposta alla tua domanda è si!” risposi.
“ Anche per me è così!” confessò evidentemente imbarazzato. Un sorriso nacque spontaneo sulle mie labbra.
“ Bene,io adesso ti lascio lavorare… a domani!” asserii.
“ A domani! Un bacio!” rispose.
“ Un bacio anche a te!” replicai prima di riagganciare.
 
“ Non lo faresti mai. Ora lo so!” mugugno. Mi abbraccia forte costellando il mio capo di baci.
“ Ehi! Mia moglie dev’essere una donna felice,non triste! E poi pensa che tutte le tue emozioni arrivano in linea diretta alle principessine! Tu non vuoi che nascano piangendo,vero? C’è già il rischio che lo facciano,dato che Bob piangeva come un allarme antincendio da piccolo!” mi sussurra strappandomi un sorriso.
“ Io voglio che vedano te per primo quando nasceranno. Mi piacerebbe fossi tu la prima persona a vederle,la prima fra noi due! Voglio vederle attraverso i tuoi occhi,osservarli illuminarsi e sentirmi dire da te come sono!” asserisco. Mi bacia.
“ Saranno bellissime…come la loro mamma. Ed io sarò un papà fortunatissimo e gelosissimo!” risponde. Sull’ultima cosa non ho dubbi!
 
[Aisha]
Roba da matti: è un pessimo padre per i suoi figli,mentre pare farsi adorare dai figli degli altri! Roba da non credere! Pure se per Junior il Vampiro deve essere un bijou visto il padre che si ritrova! Devo ancora capire da che trauma deriva il masochismo della signora Camilla! Gli uomini normali proprio non le piacciono?
“ Dici che vuole raccontare a Susanna di te?” mi sussurra il mio futuro marito.
“ Come minimo dovrebbe domandarmi cosa ne penso,ma visto il soggetto in questione,oramai mi aspetto di tutto!” borbotto. Ci manca solo che la biondina mi sfracassi i timpani (e non solo) per colpa di un attacco di sincerità acuta da parte del Vampiro! Gli ha appena detto che non vuole fratelli e lui vuole parlarle di me? Allora è masochista!
“ Zia Camilla,ma pure zio Junior ora cambia papà come Clizia ha cambiato nonno?” domanda il figlio di Milla.
“ Stewart,no. È solo che abbiamo scoperto che la cicogna aveva portato zia Roberta a me e Daniele,quindi il nonno di Clizia è Daniele!” cerca di spiegargli la sorella del signor Armando.
“ E per questo tu non sei più sposata con zio Guido e sei fidanzata con quello che mi fa un po’ paura? Per colpa dell’errore della cicogna?” domanda Anna,la figlia maggiore di Milla. Le fa un po’ paura…e non ha ancora avuto a che fare con le sue idee pazze!
“ No. Io mi sarei fidanzata con Daniele,anche se il papà di zia Roberta fosse stato zio Guido. È che io e Daniele eravamo fidanzati un po’ di tempo fa e ci siamo lasciati per un’incomprensione però abbiamo continuato a volerci bene. Lui è l’amore della mia vita,il mio principe azzurro…” le risponde la nuova compagna del Vampiro. Principe sia di finanze che d’aspetto…non c’è che dire!
“ Tipo come << La bella e la bestia >>?” domanda Maria,la secondogenita di Milla. Paragone azzeccatissimo!
“ Sì,una specie…” mugugna la signora Camilla.
“ E quando lo trasforma in una persona con reazioni consone ad uno stato mentale normale?” le domando beffarda beccandomi un’occhiata torva dalla stessa. 
“ Ma lui non è vestito di azzurro!” obietta Aurora,la figlia di Margherita.
“ No,è un principe un po’ moderno,ma a piace così! Lo so che prima ha gridato un po’,ma era arrabbiato. Di solito non è così! È un uomo speciale,molto dolce,gentile…” risponde la signora Camilla. Ma di che sostanze abusa? Dolce? Gentile? Davvero?
“ Mi mancava solo questa! Se quello è dolce e gentile io sono Maga Magò!” sibilo.
“ Aisha,io lo so che Daniele,ad un primo sguardo,può sembrare un agglomerato di negatività,ma è solo apparenza. È impossibile non volergli bene! Persino Junior è riuscito ad accettarlo!” esclama la suocera di mio fratello.
“ Il problema non è il primo sguardo. Ho avuto la sventura di conoscere il suo compagno mentre si accapigliava con suo fratello e le assicuro che la sua << apparenza >> era molto realistica! Poi ci sono state altre occasioni durante le quali sono stata io stesso oggetto di cattiverie da parte sua,seguita a ruota da Bianca,da Pilar e da Babi…è sicura che sia solo apparenza? A me non pare! Anch’io a chi mi conosce poco appaio misantropa,ma non distribuisco insulti gratuiti alle persone normali se non fanno nulla per farmi incazzare né potrei mai pensare di vendere mio figlio per soldi,come ha tentato di fare il suo principe azzurro! Non so con cosa lo droghi per renderlo così,ma è evidente che il suo caro Daniele ha un grave problema di sdoppiamento della personalità!” ribatto.
“ Dovresti valutare almeno il contesto. Non dico che Daniele sia candidabile alla santità,ma non è cattivo! Lui era solo deluso da me. Aisha,io gli ho fatto un male incredibile e ti assicuro che neanch’io negli anni sono stata esemplare,ma a differenza sua,io avevo Roby. Avevo una parte di lui sempre con me,mentre lui no…Daniele aveva solo i ricordi e ti auguro di non dover mai vivere quello che abbiamo vissuto noi! La fine della nostra relazione ha congelato i nostri cuori e c’ha resi aridi! Era difficile vedere gli altri felici mentre noi non lo eravamo più!” risponde con gli occhi lucidi. Non metto in dubbio che abbiano sofferto e mi dispiace moltissimo per loro,ma ciò non giustifica il trattamento che quell’uomo ha riservato a mia madre! Lei che c’entrava col suo dolore?
Due mani mi coprono gli occhi e resto un po’ basita non sapendo bene che fare. Carlos è qui con me quindi non può essere lui e la cosa mi inquieta un tantinello! Ma il fatto che Carlos non sia scattato mi fa dedurre che non sia un maniaco!
“ Amore,dimmi chi è!” chiedo a Carlos un po’ preoccupata.
“ Non dirmi che non mi riconosci! Sono Pepe!” esclama con la voce camuffata una persona che riconoscerei fra mille. Quella voce la faceva sempre quando ero piccola per dare una personalità al mio peluche preferito e anche per convincermi a mangiare quando mi intestardivo!
“ Papà!” ridacchio prima di togliermi le sue mani dagli occhi ed alzarmi dalla sedia per abbracciarlo. Mio padre saluta tutti con un laconico ed educato << Salve >>,che viene ricambiato dai miei commensali.
“ Mi scusi,signora Marcella,ma mi sono permesso di invitarlo!” si scusa il mio fidanzato.
“ Non fa nulla. Aisha sembra contenta!” risponde la signora Marcella. Papà mi stringe forte.
“ Mi sei mancato tanto!” mugugno.
“ Anche tu,topolina. Ma ho un regalo per te ed uno per gamberetto!” mi risponde baciandomi la fronte prima di accarezzarmi il ventre. Mi stacco da lui felice battendo le mani per la contentezza. Scorgo dietro di lui uno scatolone enorme ed uno decisamente più piccolo.
“ Tesoro,il più piccolo è per gli sposi. Quello più grande è per gamberetto. Mentre questo è per te!” asserisce porgendomi un peluche a forma di coniglietto uguale a quello che adoravo da bambina.
“ Ma è Pepe!” farfuglio commossa.
“ Sì. L’ho ritrovato per caso in uno dei miei scatoloni ed ho deciso di portartelo. E poi a Seattle ho trovato un peluche identico alla mamma di Pepe,quella sulle cui gambe ti addormentavi da bambina guardando la tv e l’ho comprato per gamberetto. Hai visto mai che ti somiglia?!” risponde papà guadagnandosi un altro abbraccio.
“ Resti,vero? Dai! Così stiamo un po’ assieme! Basta solo aggiungere una sedia qui,fra me e la signora Marcella!” lo invito. Mio padre guarda la padrona di casa ed io la fisso con gli occhioni da Bambi.
“ Chiedo a Catarina di aggiungere un posto!” acconsente la madre di Jean.
“ Ecco,zia: se avessi lasciato zio Guido per un uomo del genere,ti avrei capito perfettamente!” esclama Milla. La sorella del signor Armando la guarda male. In effetti mio padre è di mille spanne sopra quel Vampiro!
“ Milla,non ho lasciato Guido per un uomo qualsiasi,ma per l’uomo che amo da quasi 50 anni. E ti assicuro che non cambierei mai Daniele con nessun altro per nessuna ragione al mondo! E ti pregherei di sforzarti di conoscerlo prima di denigrarlo,di evitare di basarti su pregiudizi,prime impressioni e roba varia. Ciò che dalla confezioni può sembrarti bello,può rivelare il marciume...un po' come le castagne! Almeno il mio Daniele non prende a pugni la gente ai matrimoni...al massimo li riceve!” le risponde la signora Camilla con una certa determinazione. È una masochista convinta!
“ Non sono solito adoperare la violenza,visto che sono un medico,ma ammetterà che il suo compagno non è Ghandi!” si difende mio padre.
“ A me non importa un accidente se sia pacifista convinto o se sia in lizza per il Nobel per la Pace,chiaro? Papà non è Ghandi,ma è pulito,onesto,attacca frontalmente: non gioca di certo a fare l'angioletto! E la prossima volta che vuole tirare un pugno,si compri un dannato sacco da boxe o al prossimo giro sarò io a difendere il mio papà e potrebbe essere lei ad aver bisogno di un medico!” interviene Roberta.
 
[Camilla Senior]
In queste settimane trascorse con il mio Dan ho preso nuovamente il suo vizio di agitare la gamba quando sono nervosa. Non riesco a celare un sorriso pensandoci.
“ Fluttuazione dell’umore anche per te,mamma? Non è che tu e papà ci state preparando qualche scherzetto? Hai sentito cos’ha detto la mia cara sorellina,no? Lei non vuole altri fratelli!” mi canzona mia figlia facendomi quasi strozzare. Alla nostra età sarebbe possibile solo tramite cura ormonale e Armando ci resterebbe secco!
“ Sai quanto me che è impossibile,anche se nulla renderebbe più felici me e papà! Parlando di cose serie: tuo padre e tuo fratello erano tesi, arrabbiati,quando si sono allontanati?” domando a mia figlia. Di sicuro il mio Dan lo sarà dopo questo arrivo inatteso…dato che le possibilità di parlare da solo con Aisha diminuiscono dopo questa venuta!
“ Mamma,no. Junior voleva un consiglio da papà. Staranno parlando!” mi rassicura mia figlia. Ma un consiglio su cosa? C’è qualcosa che non va in azienda? No,perché i due che affrontano questioni sentimentali proprio non ce li vedo!
“ Avrebbe potuto chiederlo a me,dato che suo padre sono io!” borbotta il mio ex marito. Alzo gli occhi al cielo.
“ Si vede che in Daniele vede una competenza maggiore in materia. Hanno familiarizzato parecchio i due! Evidentemente Junior in questo è tutto sua madre!” replico acida. Se avesse ripreso da lui,avrebbero passato il tempo a litigare!
“ Vuoi cancellarmi dalla tua vita e da quella dei miei figli come se non fossi mai esistito?” mi domanda iracondo.
“ Magari fosse possibile! Se avessi potuto farlo,l’avrei fatto 40 anni fa! Almeno avresti evitato di rovinare la vita a me e a Daniele con l’aiuto di quell’altra! In merito ai miei figli: ti assicuro che ci stai riuscendo benissimo da solo a farti detestare da loro!” bofonchio incrociando le braccia al petto.
“ Nonnina,se vuoi vado a cercarli io!” si offre Clizia.
“ Meglio di no,Clizia. Meglio che lasci andare la nonna,la quale sta vivendo una crisi di astinenza dal nonno!” sghignazza Roberta. Il senso dell’umorismo è del mio Dan!
“ Che spiritosa! Tuo padre sarà felice e lusingato di sapere che lo consideri al pari di una droga! Vado a cercarli. Possibile che Daniele non abbia fame?” borbotto prima di alzarmi da tavola. Tempo di voltarmi,che quasi mi ritrovo a scontrarmi con Santiago Corral. È parecchio invecchiato rispetto a 40 anni fa,ma mio genero aveva ragione 3 settimane fa: ha la barba!
“ Camilla! Come stai?” esclama salutandomi con un guancia a guancia.
“ Bene. Stavo andando a cercare Dan!” rispondo.
“ Allora è vero! L’avevo detto a quel testone che il fastidio che nutriva per via della tua presenza scaturiva dal suo amore ancora forte per te, ma lui non ha fatto altro che negare un mese fa,quando ci siamo visti a pranzo!” replica. Lo fisso sbigottita.
“ Daniele un mese fa ti ha parlato di me?” gli chiedo basita. Annuisce.
“ Per tutto il pranzo. Non ha parlato quasi d’altro. C’eri praticamente in ogni sua frase,tanto che non oso domandarmi quante volte ti nomini in una frase ora che siete tornati assieme! Ha parlato così tanto di te che mio figlio era curioso di conoscere la donna in grado di turbare tanto un uomo tutto d’un pezzo come lui. Io gliel’ho detto che l’unica donna in grado di turbare Monsignore eri tu e che eri speciale!” risponde.
“ Ancora con questo Monsignore? La smetti di chiamarlo così?” mi risento. Lo chiama così dai tempi dell’università!
“ Guarda che è un nomignolo che gli affibbiarono in facoltà perché ignorava totalmente tutte le ragazze che gli ronzavano attorno! In realtà lo faceva perché era innamorato cotto di te. Un po’ come adesso!” risponde. Il mio Dan…
“ Mi meraviglio che non ti abbia rotto il naso per quel nomignolo!” commento.
“ No,ma me l’ha quasi rotto quando ho fatto un commento poco appropriato su di te 45 anni fa ed era disposto a ripetere il gesto anche un mese fa al ristorante quando lo provocai dicendogli che se non era più interessato a te,potevo provarci io!” risponde. Alzo gli occhi al cielo per non piangere. Il mio Daniele mi ha sempre amata ed io stavo per perderlo di nuovo! Devo ringraziare la mia buona stella!
“ Non volevo farti piangere. Comunque sono contento di vedervi di nuovo assieme. Tu tiri fuori il meglio da quell’orso marsicano!” asserisce. 
“ Sempre soprannomi gentili per il mio Dan,eh? Ad ogni modo,loro sono: Roby,la primogenita mia e di Dan; Clizia,nostra nipote;Joseph,il marito di Roberta; Barbara,mia figlia; Giulio,il figlio di Daniele; e Susanna,la figlia di Daniele! Lui è Santiago Corral,un amico di Dan!” presento Santiago ai ragazzi e viceversa.
“ Tu e Daniele avete avuto una figlia! E quel disgraziato non me l’ha detto!” commenta sorpreso.
“ Non lo sapeva. L’ha scoperto da poco. Diciamo che fra me e Dan ci sono stati molti equivoci!” minimizzo.
“ Daniele aveva ragione: è inquietante vedere tua figlia e suo figlio assieme. Sembra una specie di << Ritorno al futuro >>!” scherza Santiago.
“ Dubito Daniele abbia usato questo termine di paragone data la sua scarsissima tolleranza per i film di fantascienza!” rispondo seria. Dan ha sempre odiato questo genere di film…un po’ come me!
“ E tu che mi racconti? Hai un figlio,giusto?” cambio argomento.
“ Due. Ho due figli. Natalia e Fernando. Lei vive con Rebecca,mentre lui vive da me da quando gli è andato a carte e quarantotto il fidanzamento!” mi risponde. Rebecca. Quel nome mi provoca ancora l’orticaria e spero sia un’altra Rebecca.
“ Rebecca? Tua moglie si chiama Rebecca?” gli domando basita.
“ Ex moglie. Mi ha lasciato per un giornalista da strapazzo di 30 anni e tra un po’ si trasferirà in Australia dove lavora lui. Sai deve prima vendere la sua scuola di yoga! E comunque sì,è Rebecca Sierra,quella Rebecca!” mi risponde. Alla fine ha ripiegato su di lui!
“ Scuola di yoga…molto attinente alla sua laurea in Economia! Credevo che quella si sarebbe gettata addosso a Daniele dopo la mia partenza per Zurigo. Non aspettava altro!” mugugno cercando di non pensarci. È stata un incubo per tutto il mio fidanzamento con Dan e anche dopo la nostra rottura! Me la immaginavo consolarlo e piangevo (dando però la colpa agli ormoni)!
“ C’ha provato,ma Daniele era a pezzi e non gli è mai piaciuta. E poi lo sai che ha sempre amato te. Io lo sapevo,l’ho sempre saputo che non aveva mai smesso di pensare a te!” mi risponde. Lo sapevano tutti meno che io!
“ Scusa,Santiago,ma devo andare a cercare Daniele e mio figlio. Si sono allontanati da parecchio e devono tornare! Al massimo puoi passare dopo a salutarlo…gli farà piacere!” farfuglio prima di allontanarmi di fretta per non cedere al pianto.
 
[Daniele]
Mi passo le mani sul volto leggermente sconcertato dalla confessione del mio figliastro. Per carità,nessuno può comprenderlo meglio di me,ma non so cosa consigliargli se non di troncare subito onde evitare di essere trascinato all’altare per poi avere una crisi di nervi durante le trattative di divorzio!
“ Lo so che quando ci siamo conosciuti la mamma ti ha fatto un quadro di me dicendo che ero rientrato nei giusti binari,ma magari non sono fatto per la monogamia! Quando vedo te e la mamma,amarvi in questo modo nonostante 40 anni di incomprensioni,provo ad immaginarmi fra 40 anni e non riesco a vederla al mio fianco,Daniele! Se Brigitte mi parla di matrimonio,mi sento mancare l’aria. È come se una cappa soffocante…” lo interrompo.
“ …ti impedisse di respirare. Come se ti venisse stretta la cravatta attorno al collo,lo so!” continuo la sua frase. Annuisce.
“ Ti sentivi anche tu così con la mamma?” mi domanda.
“ No. Con tua madre no,ma con Patrizia sì. Ogni volta che parlava di matrimonio o di figli,mi venivano dei veri e propri attacchi di panico!” gli racconto tamburellando le dita sul mio ginocchio.
“ E ora che faccio,Daniele?” mi domanda agitato. Scuoto il capo. Vorrei consigliarli un aereo per il Kenya,ma risulterebbe troppo infantile e nettamente lontano dal mio stile!
“ Devi affrontare prima te stesso e poi lei. Se non la ami,deve saperlo!” gli rispondo. Annuisce ancora confuso.
“ Perché non hai mai detto alla mamma di amarla ancora? Avevi paura di lei?” mi chiede a bruciapelo.
“ Non di lei. Di farmi male di nuovo. Se solo penso che avrei potuto guadagnare 10 anni di tempo,mi sento l’ultimo dei cretini!” rispondo ritornando con la mente a 10 anni prima.
 
Vederla in quel letto mi faceva star male. Stavo perdendo anche lei,proprio come avevo perso Roberto 4 anni addietro e i miei genitori 33 anni prima. Se ne stava andando anche colei che mi aveva visto nascere,che per me era sempre stata come una seconda madre nonostante la fine della mia storia con sua figlia.
“ Dai,dimmi come stanno i ragazzi! Oramai saranno cresciuti!” esclamò. Annuii.
“ Giulio sta per cominciare il secondo anno di università,mentre Susanna continua il liceo con scarsi risultati. Quei due ragazzi sono la mia disperazione,Margherita…Giulio mi ricorda molto me da ragazzo!” le narrai. Sorrise. Beata lei che sorrideva…quel ragazzo mi faceva dannare l’anima! Mi sembrava di guardarmi allo specchio,solo che io alla sua età ero già cotto di Camilla!
“ Anche tuo padre ti definiva come << la sua disperazione >>…ha smesso di farlo solo quando ti sei fidanzato con Camilla!” replicò. M’irrigidii visibilmente perdendo decisamente colore.
“ Mi immaginavo tuo figlio,tua nuora e i tuoi nipoti qui con te! Ti hanno lasciata sola?” cambiai discorso.
“ Armando e Betty sono andati all’aeroporto,Daniele!” mi spiegò.
“ Partono per una meta lontana?” scherzai.
“ No,sono andati a prendere Camilla e i ragazzi. Resteranno qui solo qualche giorno prima di tornare a casa loro. Volevano vedermi perché sono preoccupati per me!” mi raccontò. Non volevo parlarne! Non mi interessava sapere nulla di loro,tantomeno volevo mi fosse spiegato che Camilla sentiva troppo la mancanza del suo caro maritino buzzurro per restare al capezzale della madre!
“ Avrebbe potuto portare con sé anche il suo cameriere…così da non doversi mai staccare da lui!” risposi sprezzante. Gli occhi azzurri di Margherita si posarono su di me con l’intenzione di esprimere una sorta di ammonimento. Cami quando era innamorata di me non riusciva a lasciarmi andare neppure quando la riaccompagnavo a casa dopo le nostre uscite e mi faceva male sapere che aveva lo stesso bisogno con quello lì,che anche senza di quello non riusciva a stare perché io quella sensazione di completezza l’avevo provata solo con lei!
“ Non è per quello là. E poi non voglio in casa mia lui e la sua maleducazione! È solo che con Clizia piccola,non possono restare a lungo. Ha bisogno di sua madre!” mi spiegò.
“ Ha avuto un’altra figlia!” sibilai fra me e me. Mi faceva male pensarci. Ogni figlio di Camilla con quello era la prova inconfutabile che non era più mia,che non lo sarebbe stata mai più e che l’unica cosa che potevo avere di lei erano le sue foto che restavo a fissare ogni giorno sulla sua pagina facebook.
“ No,è solo che Camilla ormai è una nonna. Roberta,la sua primogenita,6 anni fa si è sposata ed ora è mamma di una bambina di 5 anni!” mi raccontò. Così giovane ed era già nonna…dalle foto su facebook non sembrava invecchiata per niente e,all’idea che gli altri nonni al parco ci provassero con lei,sentivo una rabbia ruggirmi nel petto,anche se non erano problemi miei. Puledrino era diventata mamma…a volte mi tornava alla mente ancora il battito del suo cuoricino udito tramite l’ecografia!
“ Non mi va di parlarne!” mi chiusi a riccio. Non volevo sapere! No,non mi andava di ricevere altre conferme della sua felicità con quello!
“ Roberta ha un bel caratterino,sai?! Sono certa che vi sareste intesi a meraviglia e ti sarebbe piaciuto molto crescerla. Sarebbe stato difficile per gli esterni dubitare della sua paternità. Nessuno avrebbe avuto difficoltà a crederla tua figlia col carattere che si ritrova!” replicò. Non volevo sapere altro! Pensavo anch’io a quella vita che non avevo potuto avere e lei non doveva invogliare i miei sogni ad occhi aperti già abbastanza frequenti!
“ No,Margherita. Tua figlia è felice così! E quella ragazza non è mia figlia. Ormai abbiamo vite diverse e non si può tornare indietro!” sbottai cercando di contenere i toni.
“ A me non sembra poi tanto felice,non come lo era con te. Così come non sei felice tu! Penso che lui la tradisca con le domestiche e che per questo mia figlia ne cambi una ogni 3 mesi!” ribatté. La tradiva? Camilla in amore era gelosissima e l’avrebbe evirato se fosse stato vero!
“ Questo è solo quello che vuoi vedere,Margherita,perché non riesci ad accettare che si sia innamorata di quel buzzurro. Lei è felice e dubito tuo genero sarebbe ancora vivo in caso di corna a tua figlia! Camilla è molto gelosa delle persone che ama…era una delle cose che avevamo in comune!” replicai cercando di non illudermi.
“ E tu sei felice? Non credo! La ami ancora,non è così?” mi chiese.
“ Ti sbagli. Io amo mia moglie!” negai.
“ Daniele,ti conosco da quando sei nato. Non mentire,non a me. Dovresti parlargliene! Siete ancora in tempo per essere felici insieme! Dille che la ami,Daniele! Io sono sicura che non aspetta altro!” esclamò.
“ Per sentirmi dire che ama quello lì,che è felice con lui e che la nostra storia neppure se la ricorda? Grazie,ma mi ha già umiliato una volta e non le permetterò di farmi del male di nuovo! Questo sentimento prima o poi dovrà morire e sono sicuro che accadrà presto!” replicai fermo sulle mie posizioni.
“ Daniele,è meglio un rimorso che un rimpianto! Parlale!” ribatte.
“ No. Camilla è un capitolo chiuso per me!” risposi.
 
Se solo avessi seguito il consiglio di Roberto di 40 anni fa di seguirla a Zurigo e quello di Margherita di 10 anni fa di parlarle,ci saremmo risparmiati anni di sofferenze! Margherita aveva ragione su tutto e mi pento ogni santo giorno di non averla ascoltata!
“ Daniele,che c’è? Stai male?” mi domanda il mio figliastro riportandomi alla realtà. Scuoto il capo cercando di pensare solo ai momenti felici con il mio amore e di trovare una soluzione al problema di Junior prima che si infeliciti la vita pure lui com’è successo a me e Cami.
“ Puoi restare qui con noi. Una settimana,un mese,sei mesi,quanto ti pare! Puoi inventare una trattativa d’affari e restare a Bogotà per pensare! Ma occhio: il mio << per pensare >> non vuol dire che tu debba andare a letto ogni sera con una diversa o tua madre mi fa a fette per averti permesso di restare qui!” gli propongo.
“ Davvero? E a zio Armando che dico?” mi chiede.
“ Niente. Stasera io e tua madre tenteremo di capire se il divano giallo canarino è un divano letto e se non dovesse esserlo,nei prossimi giorni ne compreremo uno,così potrai stare da noi!” gli rispondo. Mi abbraccia. È la prima volta che ha uno slancio affettivo nei miei confronti!
“ Grazie,Daniele! Quando la mamma mi ha rivelato di essere innamorata di te,non ne capivo il motivo,ma da quando ti conosco meglio,mi sono reso conto che sei un brav’uomo dietro la tua scorza da duro e sono contento che la mamma sia innamorata di te!” esclama mentre ricambio quell’abbraccio. Più parlo con questo ragazzo,più mi sembra di avere davanti la buon’anima di Roberto,il padre della mia Cami!
“ Vedrai che andrà tutto bene!” lo rassicuro.
“ In realtà un po’ mi spaventa affrontare i genitori di Brigitte!” mi rivela allontanandosi da me.
“ Il Re della Tazza?” sghignazzo. Mi guarda sbalordito.
“ Scusa. La colpa è di Roby,che lo chiama così!” rispondo sortendo una sua risata.
“ Prima ho sentito quello che hai detto al tuo avvocato…vuoi davvero farlo?” mi domanda. Decisamente sì!
“ Sì. Sarà divertente! Ti piacerebbe assistere alla scena?” replico con un sorriso malefico. Ridacchia.
“ Sì,ma spero che le mie orecchie resisteranno alle urla!” mi risponde.
“ Brigitte ci resterà male!” ritorna all’argomento principale. Nessuno ci resta bene quando viene mollato!
“ A questo tu non devi pensare. Meglio prima,che poi. E poi meglio che stia male lei,che tu! Non vuoi finire come me quando mi hai conosciuto al matrimonio di 3 settimane fa,vero?” – Scuote il capo- “ E allora la soluzione è questa! Meglio disilluderla ora,che più avanti! In certi casi il detto << mors tua vita mea >> è molto efficace!” replico. Junior smette di ridacchiare solo quando bussano alla porta. Mi alzo per andare ad aprire e mi ritrovo di fronte la mia Camilla.
“ Ti sono mancato?” la punzecchio prima di rendermi conto dei suoi occhi lucidi.
“ Amore,che è successo? Qualcuno ti ha trattata male?” le domando preoccupato carezzandole il viso. Mi bacia il palmo della mano.
“ No,è solo che ho saputo una cosa e volevo che mi tenessi stretta fra le braccia oltre che ribadirti che ti amo da morire!” mi risponde abbracciandomi forte. Una cosa? Una cosa su di me? Strano perché in queste settimane le ho raccontato ogni dettaglio di questi 40 anni!
“ Anch’io ti amo da morire,cucciola! Sono qua,amore mio!” le sussurro stringendola forte a me.
“ Ho capito: sono di troppo. Torno di sotto,ma voi fate alla svelta,che i piatti si freddano! Daniele,grazie mille!” esclama il mio figliastro prima di lasciarci soli chiudendo la porta alle sue spalle.
“ Perché ti ha ringraziato,amore?” mi domanda la mia compagna. Sorrido.
“ Prima mi dai un bacio e poi ti spiego tutto,amore mio!” pattuisco. Accetta posando le labbra sulle mie.
 
[Hermes]
“ Amore,guarda: la vaporiera che volevamo comprare noi!” esclama mia moglie scartando il regalo che c’ha portato il signor René. In effetti era nei nostri piani,al ritorno dal viaggio di nozze,comprare quell’elettrodomestico per mangiare cibi più sani anche per il bene delle principessine! Loro meritano il meglio!
“ Signor Vega,non doveva disturbarsi! Grazie mille! È bellissima!” lo ringrazio. Vorrei proprio sapere se c’ha letto nel pensiero o se ha messo delle microspie a casa nostra per saperlo!
“ E di che?! Tua moglie è incinta e deve mangiar sano! Lo dovete ai vostri figli!” risponde lui.
“ Figlie. Sono due bambine!” gli rivela mia moglie. Lui ci abbraccia per congratularsi. A quanto pare si è rassegnata anche lei al fatto che siano due bambine,ma credo sia un po’ gelosa di questa cosa!
“ Mia moglie presto non sarà la sola donna presente nella mia vita!” scherzo beccandomi uno schiaffetto sulla spalla dalla mia deliziosa  e gelosissima consorte.
“ Guarda che se non la smetti con queste frasi ambigue,chiedo il divorzio e non mi rivedi più!” mi minaccia scherzosamente. Ritorno con la mente alla prima volta che ho avuto il terrore di perderla,quando ho realizzato maggiormente la sua importanza nella mia vita ed ho preso in parte consapevolezza dei miei sentimenti per lei!  
 
Mi svegliai di soprassalto da quell’incubo. In quel sogno terribile ero entrato nell’ufficio del direttore amministrativo della Perfect Day senza bussare e al posto di Charlotte c’era un vecchio pelato,grassoccio,con gli occhiali. Nel mio incubo Giulia non aveva assunto Giulio Valencia e i Doinel e non avevo più potuto rivedere Charlotte dopo l’incontro all’aeroporto!
Mi alzai di scatto dal divano letto e uscii dallo studio per dirigermi in camera mia,quella che da tre notti occupava lei. Avevo bisogno di saperla lì,di sapere che era la mia donna,che almeno lei stava dormendo bene!
Passando per il soggiorno mi guardai allo specchio. Nonostante fosse buio,si notava la mia faccia bianca con annesse occhiaie sul mio volto carico di preoccupazione per via dell’incubo che mi aveva scosso.
Il tragitto fino alla mia camera fu una specie di calvario durante il quale pregai di non aver sognato tutto,di trovarla lì con la sua maglietta oversize fra le braccia di Morfeo.
Mi rasserenai solo quando la vidi lì raggomitolata su se stessa,con il lenzuolo ai piedi del letto e mezza nuda. Averla per casa mi avrebbe mandato dritto dritto al manicomio,ma forse era il karma per tutti i casini combinati prima di conoscere lei!
Entrai di soppiatto in quella che fino a tre giorni prima era la mia camera da letto e mi sedetti con delicatezza sulla parte vuota del letto sperando di non svegliarla. Se si fosse svegliata,mi avrebbe di certo dato del maniaco arrabbiandosi con me! La mia Charlotte era tutto meno che conciliante in merito a questo!
Le accarezzai la guancia destra,dato che l’altra era poggiata sul cuscino,salendo fino alla tempia per poi posarle dietro l’orecchio la ciocca di capelli che le stava proprio davanti al viso.
“ Meglio che ti copra perché così sei un attentato alle mie buone intenzioni e non va bene! Il diavolo è in agguato e se ti tocco contro la tua volontà,tu mi eviri e tua madre mi ammazza! Per non parlare poi di mio padre,che come minimo mi fa a fette!” mugugnai coprendole le gambe col lenzuolo. Le accarezzai piano i capelli perdendomi a guardarla per un bel po’ di tempo.
“ Mi dispiace di essere venuto qui in piena notte,ma avevo fatto un brutto sogno. Nel tuo ufficio c’era un uomo bruttissimo al tuo posto ed io ti avevo persa. Sono contento che tu sia qui,di averti nella mia vita e di avere una relazione sentimentale con te! Notte,piccolina mia!” le soffiai sulle labbra prima di posarvi un piccolo bacio ed uscire successivamente da quella camera.
 
Non le ho mai raccontato di quella notte né dell’incubo perché una parte di me non n’è ancora uscito: talvolta ho ancora incubi di questo tipo e mi rassereno solo quando mi sveglio e vedo la sua testa sul mio petto!
“ Te l’ho già detto: nel nostro matrimonio non è previsto divorzio! È una clausola irrinunciabile!” ribatto ironico. Mi ruba un bacio. Ricambio quel gesto portando le mani sui suoi fianchi.
“ Ma zio Daniele? Dov’è andato?” domanda mia moglie a mia suocera quando ci stacchiamo. E dove sarà mai andato,visto che anche zia Camilla è assente? Guardo con tenerezza mia moglie ancora così ingenua su certe cose!
“ Speriamo che lui e la signora Camilla siano dietro una porta ben chiusa stavolta…giusto per non essere beccati da qualcun altro!” borbotta Giulio alludendo al video online su di loro.
“ Ma proprio ora? Si può sapere quando hanno intenzione di tornare?” mi lamento.
“ Arrivano subito. Daniele e mia madre arrivano subito!” annuncia mio cugino tornando al tavolo.
“ FSOV?” domanda Roberta. E che cavolo vuol dire?
“ Temo di sì. Comunque tuo padre è un mito!” le risponde Junior. Come no!
“ Visto che si è ammorbidito,possiamo chiamarlo << zio Daniele >>?” scherzo a bassa voce con Bob,che prorompe in una fragorosa risata.
 
[Guido]
Un mito. Ci mancava solo che cominciasse ad idolatrarlo anche mio figlio! Come se il fan club di quel cretino non fosse già abbastanza vasto di suo! A quanto pare le uniche che lo odiano sono la figlia che ha avuto da Patrizia e quella tizia dai capelli rossi e il carattere insopportabile, che di certo ha ereditato dal padre!
“ Papà,perché Junior è arrabbiato con te?” mi domanda Barbara. E ora come glielo spiego?
“ Sciocchezze!” minimizzo.
“ Quante sciocchezze in 40 anni? Lo chiedo giusto per curiosità,per puro interesse scientifico! 10? 20? 50?100?” interviene mio figlio. Gli lancio un’occhiataccia.
“ Junior,mi deludi! I numeri che hai tirato fuori sminuiscono il talento di tuo padre! Finirà per sentirsi offeso! Fratellino,sono 160. Non è difficile fare il conto. In un anno ci sono 12 mesi…una ogni 3 mesi,sono 4 all’anno. 4 moltiplicato per 40 sono 160!” rincara la dose la figlia di mia moglie. Sbuffo urtato.
“ Ma siete impazziti? 160 cosa?” domanda Barbara.
“ Niente. I tuoi fratelli devono aver bevuto un po’ troppo!” rispondo.
“ Anche bugiardo? Andiamo bene! Più ci penso e più credo che avresti dovuto sposare l’ex moglie di mio padre. Avete molte cose in comune e magari il vostro matrimonio avrebbe funzionato evitandovi un divorzio sul curriculum sentimentale,anche se,da ciò che ha detto mio padre,la signora non è nuova a divorzi! Siamo a quota 2,vero? Beh non c’è 2 senza 3!” replica Roberta.
“ Fra le cose che hanno in comune è compreso pure il cesto di lumache in testa?” scherza la rossa.
“ E TU COSA SAI DI ME? COME TI PERMETTI DI DARE GIUDIZI?” strepita Patrizia Fernandez contro Roberta.
“ Prima di tutto so che è una maleducata,dato che si è concessa da sola il lusso di darmi del << tu >> senza che io le abbia mai erogato alcun consenso in merito. E già solo per questo merita il mio disprezzo! Inoltre da 3 settimane a questa parte direi che sia io che mio padre ne abbiamo scoperte tante di cose su di lei,anche se per lui dev’essere stato peggio scoprire di essere stato imbrogliato per 30 anni! Gli stessi anni che lei e questo soggetto avete tolto a me e mio padre! Lui aveva il diritto di conoscermi così come io avevo il diritto di conoscere lui! Che poi li aveste perlomeno resi felici! Altro che amore e boiate varie…meritereste l’ergastolo tutti e due,magari finendo persino in cella assieme!” ribatte Roberta astiosa e carica di livore.
“ Sorellona,dai non ti scaldare! Non ne vale la pena! Tanto Daniele sta preparando un bel piattino! Diciamo che credo faccia parte della scuola di pensiero per cui la vendetta è un piatto che va servito freddo!” esclama mio figlio.
“ Che vuoi dire?” gli domanda Roberta.
“ Che l’ho sentito parlare col suo avvocato e ne ho dedotto che la mamma lo conosce molto bene. E non dico solo a livello biblico! Sembra quasi gli legga nella testa e che questo le consenta di prevedere le sue mosse prima ancora che lui le attui! È magnifico! È bellissimo che riesca a conoscerlo così profondamente!” risponde Junior. Ritorno con la mente alla sera in cui è andato tutto in pezzi in modo definitivo fra me e Camilla,alla famosa goccia che ha fatto traboccare un vaso che già si teneva a stento impiedi.
 
Quel nome pronunciato da lei mentre stavo per entrare in lei. Mi scostai sul mio lato del letto sperando di aver udito male, anche se era verosimilmente impossibile dato che il mio nome e quello di Dracula non si assomigliavano neppure a livello fonetico!
“ NON CI CREDO! È BASTATO CHE CHIAMASSE PER RITORNARE NELLA TUA TESTA! AH NO,CHE STUPIDO…NON SE N’È MAI ANDATO,NO?” inveii con gli occhi iniettati di sangue.
“ Mi dispiace! È stato un lapsus. Può capitare!” replicò approfittandone per sistemarsi ponendo fine quindi a tutto. Il fatto che minimizzasse mi mandava ancora di più in bestia!
“ E PUÒ CAPITARE ANCHE DI ILLUMINARSI COME UN ALBERO DI NATALE QUANDO CHIAMA UN EX? CREDI CHE SIA STUPIDO? CHE NON MI SIA ACCORTO DI COME SE TORNATA IN SALONE DOPO LA TELEFONATA CON QUELLO? AVEVI GLI OCCHI CHE TI BRILLAVANO! È QUESTO L’EFFETTO CHE TI FA LA VOCE DI QUEL MISERABILE! CHE TI HA DETTO? CHE NON HA MAI SMESSO DI AMARTI E CHE PER QUESTO NON VUOLE CHE NOSTRA FIGLIA STIA CON SUO FIGLIO?” ribattei mordace.
“ GUIDO,BASTA! MI DISPIACE,OK? E NON DARGLI MAI PIÙ DEL << MISERABILE >>!” gridò.
“ E CERTO LUI PUÒ DARMI DEL << TRIMALCIONE >>,MA IO NON POSSO AZZARDARMI A DARGLI DEL << MISERABILE >>, PER CARITÀ! VUOI CHE MI INCHINI LA PROSSIMA VOLTA CHE LO VEDO? O MAGARI COME GESTO DI OSSEQUIO A SUA SIGNORIA POTREI OFFRIRGLI TE…SONO CERTO CHE NON RIFIUTEREBBE!” sbottai.
“ Sai perfettamente che fra me e Daniele non c’è e non ci sarà mai più nulla!” rispose. Il rammarico nel suo tono di voce era palpabile.
“ E CIÒ TI FA MALE,VERO? MA PER FORTUNA HAI TUA FIGLIA CHE È A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA!” replicai mordace.
“ SMETTILA,MALEDIZIONE! NON NE AVEVO VOGLIA ED HO COMINCIATO A PENSARE ALLA TELEFONATA DI DANIELE E ALL’INFERNO CHE STARÀ VIVENDO BABI LÌ PER LA SUA OPPOSIZIONE A QUESTO FIDANZAMENTO!” asserì.
“ NON NE AVEVI VOGLIA? MA CHE NOVITÀ! TU NON NE HAI MAI VOGLIA! SEMBRI UN CUBETTO DI GHIACCIO! ERI COSÌ ANCHE CON LUI?” sbottai ricevendo un ceffone di rimando.
“ Ti ho punta nel vivo,Mendoza? Scusa…avevo dimenticato che non vuoi parlare della tua love story col Vampiro perché lui adesso ha una bella moglie che ama!” sputai acido.
“ SMETTILA DI CHIAMARLO IN TAL MODO! SI CHIAMA DANIELE,MALEDIZIONE! DA-NIE-LE! È UN NOME TANTO SEMPLICE… POSSIBILE CHE NON TI ENTRI IN TESTA?! E NON MI DÀ FASTIDIO PARLARE DELLA NOSTRA STORIA PERCHÉ LA RICORDO CON GIOIA,MA ANCHE CON RIMPIANTO,VA BENE?” rispose incazzata.
“ CON RIMPIANTO? E ME LO DICI ANCHE?” m’infervorai.
“ SÌ,CON RIMPIANTO,VA BENE? RIMPIANGO DI NON AVER DATO RETTA A MIA MADRE,DI NON AVER SPOSATO L’UOMO CHE AMAVO SOPRA OGNI ALTRA COSA AL MONDO. IO LO AMAVO DA MORIRE ED HO ROVINATO TUTTO! GLI INDIANI AVEVANO RAGIONE: È MEGLIO NON MISCHIARE MAI LE CASTE! E CON LUI SAREI STATA FELICE DAVVERO! Adesso ti lascio da solo a roderti il fegato perché ho sonno e voglio stare sola!” rispose in lacrime prima di lasciarmi lì da solo. Se lo amava tanto,perché mi aveva raggiunto a Zurigo e mi aveva sposato?
 
“ Guido,che c’è?” mi domanda Armando. Scuoto il capo tornando con la testa al presente. Adesso lo so perché mi ha sposato e non posso non odiare ancora di più lei e quello! Ha preferito sacrificare me piuttosto che rendere infelice Dracula con un figlio non suo!  
“ Si può sapere cosa dovevi dire di tanto misterioso al Vampiro?” domando a mio figlio.
“ Nulla che ti riguardi. Non abbiamo progettato di ammazzarti e distruggere il tuo cadavere! Inoltre devi smetterla di chiamarlo così! Daniele è un brav’uomo e rende felice mia madre,cosa che tu non hai mai fatto! Lasciali in pace!” risponde Junior urtato. Ma roba da matti!
 
[Camilla Senior]
Non mi aspettavo di certo una confessione sentimentale di Junior a Daniele! Mi hanno spiazzato entrambi e il mio Dan mi ha sorpreso positivamente invitando Junior a restare da noi!
“ Amore,grazie per tutto quello che stai facendo! Sei il compagno migliore del mondo e dico sul serio! Junior non è il tipo da confidare i suoi sentimenti al primo venuto,quindi è evidente il suo affetto nei tuoi riguardi!” mugugno seguitando a tenere la testa sulla sua spalla. Si volta leggermente di lato per avere accesso alle mie labbra.
“ Il problema sarà dirlo alla fidanzata di tuo figlio. Amore mio,quella ragazza gli sta incollata come una ventosa. Non lo lascia andare neanche in bagno da solo!” esclama sfiorando il mio naso con il suo. Sorrido.
“ Junior dovrà assumersi le sue responsabilità. Ha 35 anni ed è arrivato il momento che prenda in mano la sua vita!” replico. Dan mi bacia la tempia. È strano che a dirlo sia la stessa persona che in questo momento vorrebbe restare chiusa qui ed uscire solo al taglio della torta nuziale!
“ Sì,ma ci saremo noi a sostenerlo,no? Io gli ho garantito che non l’avremmo giudicato e che gli saremmo stati vicini!” ribatte. Sollevo il capo dalla sua spalla con gli occhi leggermente lucidi.
“ Mi dici cosa ho fatto di buono per meritare te?” esclamo depositando tanti piccoli baci sulle sue labbra. Sorride.
“ Quarantasette anni fa hai perso un orecchino fuori il cancello di casa dei tuoi dandomi il coraggio per baciarti senza timore di un tuo rifiuto! Dev’essere questo!” risponde ironico ricambiando i miei baci.
“ Rifiuto? E come potevo rifiutare il mio Dan?!” replico infilando le dita fra i suoi capelli.
“ Ero un po’ insicuro all’epoca. Diciamo che ero consapevole già da allora che non sono un tipo facile da amare!” asserisce. Lo bacio.
“ Ah sì? E allora come mai non ho mai smesso nonostante i 40 anni di lontananza,sapientone?” replico per allontanare la tristezza causatami da quell’asserzione.
“ Perché sei masochista! E perché sei la donna della mia vita,il mio grande e solo amore,la ragione della mia esistenza!” risponde baciandomi.
“ Perché non mi hai detto che alla fine quella Rebecca era diventata la moglie di Santiago Corral?” domando al mio amore.
“ Immagino che Santiago non abbia perso tempo cominciando da subito a fare il cascamorto! Non te l’ho detto perché avevo altro per la testa quando ci siamo rivisti e poi ci siamo ritrovati,quindi sei diventata ancora più onnipresente nella mia testa. Ho smesso di pensare ad ogni altra cosa,gossip compreso! Ti ha detto pure che si stanno separando perché quella pazza ha perso la testa per un giornalista di 30 anni? Vorrei proprio conoscerlo questo fenomeno con un evidente complesso di Edipo!” replica. Alzo gli occhi al cielo.
“ Smettila di fare il gelosone! Non ha fatto il cascamorto. Si è solo congratulato per la nostra riconciliazione!” rispondo. Mi bacia.
“ Meglio per lui! Sarà affezionato alle sue 206 ossa e potrebbe restarci male se malauguratamente gliene spezzassi qualcuna!” replica.
“ Mi fai impazzire,gelosone mio!” mugugno riprendendo possesso delle sue labbra.
“ Gelosone io? Tu sei una gelosona,piuttosto! Dimmi che non odi Rebecca,sebbene fra me e lei non ci sia mai stato nulla!” obietta. Touché!
“ Ammetterai che quella lì ti ha sempre fatto il filo,che in molte occasioni abbiamo litigato perché ti stava sempre attorno…” mi difendo.
“ Quando ci siamo lasciati,l’ho odiata ancora di più. Le davo la colpa per aver influito sulla nostra catastrofe. Nella mia testa la incolpavo di averci fatti litigare tante volte e che anche per questo avevi smesso di amarmi. So che è da pazzi…” lo interrompo con un bacio. Amore mio!
“ Non ho mai smesso di amarti! Mai! La immaginavo con te e mi sentivo morire!” gli confido. Stavolta è lui a catturare le mie labbra.
“ Ora è tutto passato. Non ci dobbiamo più pensare! Lo sai che amo te,solo te. Non ho mai smesso e mai lo farò! Amore,ma quando Clizia era piccola,la portavi al parco?” mi chiede staccandosi lentamente da me. Non capisco cosa c’entri,ma annuisco.
“ Mi piaceva tanto spingerla sull’altalena. Era un’altra piccola parte di te e mi piaceva coccolarla!” gli rispondo senza filtri. Mi stringe forte a sé quasi come per volermi rassicurare di essere qui con me.
“ E gli altri nonni facevano i lumaconi con te? Eri e sei così bella!” replica. Lo guardo un po’ confusa.
“ I lumaconi so tenerli a distanza,Valencia,lo sai! Ma perché vuoi saperlo?” ribatto. Scuote il capo abbassando lo sguardo.
“ Quando venni a sapere da tua madre che eri diventata nonna,immaginai gli altri nonnetti al parco fare i lumaconi con te e mi sentii bruciare di gelosia!” mi confessa giocando con le mie dita. Sorrido con le lacrime agli occhi.
“ Ti amo!” gli ripeto fra un bacio e l’altro sulle sue labbra. Ricambia quelle tenerezze con un sorriso fino a farmi accavallare su di lui.
“ Anch’io. Da morire,Cami! Amore mio,dici che il divano Tweety che abbiamo a casa può diventare un letto per Junior senza che tuo figlio ci denunci all’Amnesty International?” mi domanda delineando il profilo del mio collo con dei piccoli e innocenti baci.
“ Stasera verificheremo!” rispondo totalmente presa da lui. Si allontana da me per lanciarmi uno sguardo lascivo. Arrossisco.
“ Dan,non in quel senso!” chiarisco imbarazzata. Mi alzo dalle sue gambe per tornare a sedere di fianco al mio tesoro.
“ In quale senso?” sghignazza. Gonfio le guance indispettita attirandomi una serie infinita di baci su tutto il viso.
“ Dan,amore,ci stanno aspettando e lo sai come va a finire quando fai così! Ti prego! Non voglio che Marcella ci cacci da casa sua a pedate!” esclamo quando lo sento << entusiasmarsi >> un po’ troppo. Sospira rassegnato prima di alzarsi dal divano e porgermi la mano per farmi alzare. Mi sollevo ed intreccio le dita con le sue mentre usciamo dallo studio.
Scendiamo le scale scambiandoci di tanto in tanto qualche bacio prima di raggiungere il patibolo…ehm volevo dire il tavolo dove siamo collocati a queste nozze. Quando faccio per aprire la porta finestra che dall’ingresso conduce al giardino di Marcella,Dan mi afferra dolcemente al polso e mi fa aderire al suo petto stringendomi forte. Mi sento così fortunata ad avere ancora il suo amore!
“ Amore,che c’è? Sei triste?” mugugno quando inizia a posare dei piccoli baci sul mio viso.
“ Ho bisogno di stare con te 5 minuti! Mi spiace di non aver dato ascolto a tua madre e di averti fatto aspettare tanto tempo la felicità! Ti amo tanto!” mi sussurra baciando la punta del mio naso. Come faccio a farlo desistere se tutto quello che desidero è restare fra le sue braccia?!
 
[Patrizia]
Il solo pensiero di tornare a quel tavolo mi fa rivoltare lo stomaco. Ci mancava solo il tavolo unico con quei due che si comportano come due adolescenti! Mai visto mio marito così smielato in 30 anni di matrimonio!
Accedo alla casa di Marce dall’entrata secondaria posta in cucina. Attraverso il piccolo corridoio che conduce all’ingresso principale al fine di raggiungere la scalinata che porta al piano di sopra e al bagno. Resto impietrita quando li vedo contro il muro accanto alla porta d’ingresso avvinti in un bacio appassionato,tanto da non notare neppure la mia presenza. Paragonarli ad adolescenti in calore mi sembra superfluo! Pensare che Daniele non è mai stato così affettuoso!
“ Roby si è messa a fare battute sulla mia fluttuazione d’umore simile a quella di Pilar!” esclama quella. Mio marito ridacchia.
“ Se non fossi stato tanto vigliacco da evitarti al lancio di 26 anni fa,magari saremmo tornati insieme allora e avremmo potuto provarci a mettere in cantiere altri 2 o 3 figli! Mi sarebbe piaciuto! Volevamo una casa piena di bambini a 20 anni!” replica Daniele. Quella lì lo bacia.
“ Io non sono stata migliore di te. Avrei potuto rompere quel muro di silenzio,ma nel mio caso è stata la tua mancata risposta alla mia lettera a fermarmi! Avrei dovuto immaginare che non c’era stata risposta perché non eri a conoscenza della sua esistenza!” risponde quella.
“ Se le cose fossero andate diversamente,non sarebbe nata Barbara e di ciò avrebbe risentito la felicità di Giulio! Avremo lo stesso una famiglia numerosa e presto nascerà Daniele jr.,anche se ci toccherà volare spesso e volentieri a Zurigo per poter fare i nonni!” ribatte Daniele.
“ Mi invidieranno tutte le altre nonne perché avrò accanto il nonno più sexy del mondo!” civetta quella ricevendo un bacio.
“ Nella nostra coppia quella sexy sei tu! Mi fai impazzire!” replica mio marito continuando quello spettacolo disgustoso.
“ Ti voglio da morire,Daniele,ma dobbiamo calmarci un attimo! Se torniamo al tavolo in questo stato,se ne accorgono tutti che siamo un tantino surriscaldati e non ci facciamo una bella figura!” esclama quella smorfiosa mentre mio marito continua a toccarla e a baciarla.
“ Ci mancavano solo i vandali… Avevo in mente altro per stamattina!” protesta mio marito.
“ Anch’io,ma mi pare che alla fine non sia andata tanto male in doccia!” ribatte quella sgualdrina. Mio marito ridacchia.
“ Non è né la doccia,né la mia auto,né la vasca,né il letto della casa al lago,né nessun altro luogo dove abbiamo fatto l’amore… Sei tu! Sei tu che rendi speciale tutto,anche fare la spesa assieme! Adoro Zurigo solo grazie a te,a Roby e a nostra nipote,ma so anche che non riuscirei più a mettervi piede se tu mi lasciassi. Mi ricorderebbe troppo te!” risponde lui. Con me non è mai stato così!
“ Lasciarti? Direi che non è nei miei piani! Nei miei piani c’è il poter trascorrere tutte le notti fra le tue braccia,svegliarmi tutte le mattine con i tuoi baci,formare la nostra famiglia allargata e poter stare con te per l’eternità!” risponde quella gattamorta fra un bacio e l’altro sul suo viso.
“ Che coincidenza…è proprio quello che desidero anch’io,vita mia!” ribatte Daniele.
“ Sono così felice che tu e Junior andiate d’accordo,amore! Non credevo sarebbe mai successo quando vi siete conosciuti e quando vi siete poi rivisti a Zurigo!” esclama quella allacciandogli le braccia al collo. Mio marito la bacia.
“ Anche a me fa piacere,amore. Junior è parte della famiglia allargata che vogliamo creare e pure tu ti intenderai a meraviglia con Susanna! È una cara ragazza,ma dovrai essere paziente con lei,amore mio!” risponde Daniele. Come no…proprio a meraviglia s’intenderanno!
“ Ne sono certa! È tua figlia,quindi deve pur aver qualcosa dell’uomo che amo alla follia!” replica quella inutilmente ottimista.
“ Amore,so che Susy non è come quel tesoro di tua figlia,che c’ha accettati prima ancora che annunciassimo la nostra storia,ma ti assicuro che, presa per il giusto verso,non è cattiva! Se ce l’ha fatta Babi ad accettarmi dopo ciò che le ho fatto,c’è speranza per tutti!” asserisce Daniele.
“ Amore,lo so! Anche tu hai faticato un po’ con Junior,no? Io e te insieme siamo una forza e riusciremo a formare una famiglia serena con tutti i nostri figli! E poi Babi ha capito perché non la sopportavi,che il tutto scaturiva da me!” replica quella smorfiosa.
“ Amore mio,non dire sciocchezze! Sono io che non ho capito niente! Sai devo confessarti che quando parlo con tuo figlio ho l’impressione di avere davanti la buon’anima di tuo padre. Gli somiglia parecchio a livello di mentalità! E poi lo sapevo che raccontandogli la nostra storia avrebbe capito!” le rivela Daniele. Quella lo bacia. I due si dirigono verso la sala da pranzo e li seguo cercando di non fare troppo rumore.
“ Ti ricordi cos’è successo qui?” domanda quella.
“ No. Dovrei?” ribatte mio marito.
“ Si vede che non era nulla d’importante!” si risente quella. Mi nascondo dietro il muro quando quella fa per andarsene.
“ La mia piccolina si è offesa! Secondo te potrei mai scordare che in questa stanza ci siamo rivisti per la prima volta dopo la tua apparizione alla sfilata di 26 anni fa? Hai idea di quanto sia stato importante quel giorno per me,amore mio? Indossavi una maglia celeste e un paio di jeans che fasciavano egregiamente il tuo sedere perfetto. Avevi i capelli raccolti ed eri bellissima,quasi come adesso,anche se allora non c’era la lucetta negli occhi che hai ora!” asserisce mio marito abbracciandola.
“ Daniele,mi hai guardato il fondoschiena!” strepita quella facendolo ridere.
“ Capirai! Conosco il tuo corpo meglio di te. Se vuoi ti elenco a memoria i tuoi nei a dimostrazione di questa cosa!” ribatte Daniele beffardo.
“ Preferirei di no. Mi fido delle tue parole senza ulteriori dimostrazioni,Valencia!” risponde lei ricevendo di risposta un bacio appassionato.
“ Non avevo questa lucetta negli occhi perché credevo di averti perso per sempre! Devo dirti che per me è stato scioccante rivederti,un mese fa come 26 anni fa. Tu cos’hai provato?” esclama quella sgualdrina.
“ Staccarti gli occhi di dosso a quella cena non è stato facile. Diciamo che non ero pronto,il tuo arrivo improvviso mi ha destabilizzato ed ho cominciato ad avere paura,il terrore di farmi male di nuovo. È questo che mi ha spinto a cercare di proteggermi da te trattandoti male,ma mi farò perdonare ogni singola cattiveria! Te lo prometto,amore mio: con il mio amore,che è davvero incommensurabile,cancellerò tutte le lacrime che hai versato,vedrai! Saranno solo sorrisi per la mia Camilla!” risponde Daniele. Mi sfugge una lacrima. 
“ Paura…” ripete lei. Lui le prende il viso fra le mani prima di baciarla. Abbasso lo sguardo.
“ Anche per il mio Daniele saranno solo sorrisi. Vedrai che anch’io con il mio infinito amore cancellerò tutte le lacrime che hai versato in questi anni,vita mia! E comunque neanch’io ero pronta. Avevo valutato la possibilità di un incontro fortuito magari in qualche ristorante o in centro,ma non di rivederti dopo 26 anni a casa di tua sorella! Ho avuto il batticuore per tutto il viaggio da casa di Armando a qui. Nonostante abbia guardato negli anni le tue foto su facebook,ero curiosa da vederti. E volevo avere la certezza che non fosse solo il rimasuglio di un amore ad avermi portato il batticuore quando ci siamo sentiti 2 mesi fa. Diciamo che quella conferma l’ho avuta quella sera e la sera al club e poi quando sei venuto a casa di Armando. Di conferme ne ho avute tante…l’ultima quando sentivo una colata d’acido aggredire il mio stomaco tutte le volte che mi cadeva l’occhio sulla tua fede nuziale!” asserisce quella.
“ Ed io che credevo che durante quel bacio che ci siamo dati al club stessi tremando di repulsione,che avessi provato solo disgusto!” farfuglia mio marito rammaricato. Lei gli prende il viso fra le mani.
“ Tesoro,ma che stai dicendo,eh? Come hai potuto pensare una cosa del genere,Dan? Amore,non mi hai mai fatto schifo. Tu sei sempre stato ciò che di più bello avevo nella vita,anche quando non eri con me! Le uniche volte in cui ho provato schifo e mi sono sentita sporca sono state durante i famosi doveri coniugali in 40 anni di matrimonio,quindi so perfettamente cosa voglia dire sentire disgusto!” asserisce quella stronza.
“ Di questi anni separati annulliamo tutto e teniamo solo i nostri figli,ok? Finisce che a quel cretino spezzo pure l’altra gamba se mi ricordi che ti ha messo le mani addosso,che ha toccato ciò che è mio,perché tu sei mia,Mendoza! Solo mia!” risponde mio marito. Mi viene da vomitare.
“ Davvero? Non lo sapevo…credevo che tu fossi mio,Valencia,non il contrario! Perché tu sei solo mio,Daniele Valencia!” ribatte quella.
“ Beh ora lo sai e te lo ricorderò tutte le volte che sarà necessario affinché tu te lo imprima ben in mente,Camilla Mendoza presto in Valencia! Non vedo l’ora di sposarti!” replica mio marito baciandola.
“ Anch’io non vedo l’ora di diventare tua moglie! E sarò la migliore delle mogli…te l’ho promesso!” risponde lei.
“ Quando?” domanda Daniele.
“ Quando Roby è sparita e ti sei addormentato stretto a me sul divano di Armando ti ho baciato,ti ho detto di amarti e di essere conscia di aver rovinato tutto,che non mi amavi più,ma che se fossi riuscita a farmi amare di nuovo da te sarei diventata la migliore delle mogli!” risponde lei.
“ Se fossi stato sveglio,avremmo potuto guadagnare un giorno in più nella nostra riconciliazione!” ribatte lui accarezzandole i capelli. 
“ Fa nulla. Così è stato più bello che se Armando ci avesse beccati a fare l’amore sul suo divano. Sai le urla! Comunque quel bacio al club l’ho anelato tanto e devo correggerti,Valencia: sei stato tu ad aver baciato me. Io non ti ho baciato,quindi ti devo un bacio!” obietta quella. Stronzi!
“ E quale sarebbe la differenza? Inoltre lo sai che mi piace riscuotere in tempi brevi ciò che mi si deve,dottoressa Mendoza in Valencia…” scherza mio marito prima di ritrovarsi quella sgualdrina addosso con le labbra sulle sue. Tossisco per finta solo al fine di far terminare quello spettacolo disgustoso. I due fedifraghi si staccano e Daniele le prende la mano fissandomi con sufficienza. È quell’occhiata,che reputo un vero e proprio oltraggio dopo 30 anni di bugie,a spingermi a schiaffeggiarlo.
“ PATRIZIA,MA SEI COMPLETAMENTE IMPAZZITA?” mi redarguisce lui portandosi una mano alla guancia lesa.
“ Amore,ti fa male? Ti prendo del ghiaccio,amore mio?” gli chiede quella gattamorta accarezzandolo e lanciandomi un’occhiata di biasimo.
“ Lascia stare. Non è niente,tesoro!” la tranquillizza Daniele.
“ Ci stavi spiando? È possibile che dopo quasi 3 settimane tu ce l’abbia ancora con noi?” mi attacca quella.
“ HAI UNA BELLA FACCIA TOSTA NEL FARE L’OFFESA,SGUALDRINA CHE NON SEI ALTRO! SEI UNA FALSA ED UNA CODARDA! LE VOLTE IN CUI TI HO CHIESTO SE AVESSI MIRE SU MIO MARITO,HAI SEMPRE NEGATO CON LA TUA FACCIA DA SANTARELLINA FACENDOMI QUASI PASSARE PER MATTA,MA TI SEI BEN GUARDATA DAL DIRMI VI ERAVATE GIÀ BACIATI AL CLUB!” l’aggredisco.
“ PATRIZIA,BASTA!” tuona mio marito.
“ BASTA? MI HAI MENTITO! HAI CONTINUATO A RIBADIRE DI NON PROVARE PIÙ NULLA PER LEI! << AMO SOLO TE >>… INTANTO AL CLUB L’HAI BACIATA! L’AVEVI SCAMBIATA PER ME? NON CREDO,DATO CHE VESTIVAMO DI COLORI DIVERSI!” ribatto iraconda.
“ Se mi avesse scambiata per te,mi sarei offesa parecchio,dato che il modo di vestire è completamente diverso!” esclama quella. Sto per scagliarmi su di lei quando Daniele le fa quasi da scudo.
“ NON TI AZZARDARE A TORCERLE UN CAPELLO O FINISCE MALE! NON TI PERMETTERE! NON DEVI OSARE TOCCARLA O MANCARLE DI RISPETTO! NON NE SEI DEGNA DOPO TUTTO QUELLO CHE C’HAI FATTO!” asserisce duro Daniele.
“ AH NO CERTO! SCOPRO CHE PER 30 ANNI MIO MARITO NON HA FATTO ALTRO CHE PENSARE ALLA SUA EX,CHE UN MESE FA L’HA BACIATA E CHE DOVREI FARE? FARVI UN REGALO DI NOZZE?” sbotto.
“ L’importante è che non siano tappeti scelti da te perché di brutture ne ho già fatta indigestione 3 settimane fa!” sibila quella ottenendo una risatina da mio marito. Ma io li ammazzo tutti e due!
“ ANCORA? PRENDITI UNA CAMOMILLA E NON TI AZZARDARE A METTERLE LE MANI ADDOSSO!” mi redarguisce mio marito quando faccio di nuovo per torcere il collo a quell’oca.
“ Sei diventato il suo cane da guardia? Al precedente matrimonio non la pensavi così! O forse fingevi? Già…sicuramente fingevi!” replico.
“ ESATTO: FINGEVO! HO SEMPRE FINTO CON TE. IO LA AMO,VA BENE? ORA CHE TE L’HO DETTO IN FACCIA,TI SENTI MEGLIO? DOPO TUTTO QUELLO CHE HAI ORCHESTRATO,DOVRESTI SOLO TACERE!” ribatte mio marito. Apro la mia borsetta e ne estraggo un fazzoletto di seta celeste per poi tirarglielo addosso.
“ Era nella tasca dei pantaloni che indossavi la sera della cena,la medesima sera che hai consumato una sveltina con la tua sgualdrina in auto! Mi sembra inutile anche farti notare che era il fazzoletto sporco di rossetto! Non l’ho smacchiato,spero non ti dispiaccia!” esclamo. Daniele passa quel quadratino di stoffa a quella lì.
“ Ah era suo! Te l’aveva dato ad eterno ricordo della vostra scopata? E tanto per curiosità: << C.M.V. >> stanno per?” aggiungo.
“ Camilla Mendoza Valencia. È un regalo di Daniele di 43 anni fa. Doveva essere il mio nome da sposata!” risponde quella.
“ Doveva essere e sarà il tuo nome da sposata!” la corregge mio marito.
“ ME L’HAI PORTATA PERSINO IN CASA QUESTA PUTTANA! L’HAI FATTA ENTRARE IN CASA MIA!” lo accuso.
“ IL NOSTRO CONTRATTO PREMATRIMONIALE L’HAI LETTO QUANDO L’HAI FIRMATO O ERI TROPPO INTENTA A PENSARE AL MODO PIÙ CONSONO PER ADOPERARE IL MIO COGNOME AL FINE DI INFANGARLO? SU QUEL DOCUMENTO SI PARLAVA DI SEPARAZIONE DEI BENI,PERTANTO QUELLA CASA È MIA,SOLO MIA! E IN CASA MIA FACCIO QUELLO CHE MI PARE,COMPRESO INVITARE LA DONNA CHE AMO DA QUASI 50 ANNI! E TI RIPETO ANCORA UNA VOLTA CHE DEVI RISPETTARLA!” ribatte mordace. 
“ Ora le faccio un applauso per aver sedotto un uomo sposato,ossia mio marito!” sibilo.
“ Non sono un uomo incapace di intendere e di volere. E ti assicuro che sono stato io a sedurre lei…no,cioè…insomma nessuno di noi due ha costretto l’altro perché era ciò che desideravamo più di ogni altra cosa al mondo però sono stato io a fare la prima mossa e ne sono contento perché ho ritrovato la mia felicità!” contesta Daniele ricevendo una gomitata da quella.
“ Ho detto qualcosa che non va,amore?” le chiede.
“ No,amore mio. È tutto vero ciò che hai detto,ma magari i dettagli risparmiaglieli! Sono solo cose nostre,Dan! Riguardano la nostra sfera intima!” risponde quella. I dettagli…più di quelli presenti in quel video osceno?
“ E tu non hai nulla di meglio da fare che perquisirmi gli abiti o spiare le mie conversazioni? Tranquilla: presto avrai molto da fare…penserò io a trovarti un hobby!” si rivolge a me Daniele con un ghigno malefico.
“ Anche con quella Sarah è stato perché avevi rivisto lei al lancio di 26 anni fa?” gli domando incrociando le braccia al petto.
“ Vuoi una conferma? Sì,è così: rivedere Camilla a quel lancio,pur senza scambiare neppure mezza sillaba con lei,mi aveva sconvolto,ma tu eri troppo presa dal tuo shopping compulsivo per accorgertene. E Sarah aveva qualcosa di Camilla. In lei cercavo Camilla!” ammette.
“ MI FAI SCHIFO! FATE SCHIFO TUTTI E DUE: TU CHE MI HAI SPOSATA SOLO PER TRADIRMI OGNI VOLTA CHE TI TORNAVA ALLA MENTE LA TUA SGUALDRINA; E LEI CHE HA CONSERVATO I TUOI REGALINI COME RELIQUIE NONOSTANTE FOSSE SPOSATA CON UN ALTRO! MA CHE RAZZA DI PERSONE SIETE?” grido.
“ COME CAZZO TI PERMETTI DI FARCI LA MORALE E DI DARE DELLA << SGUALDRINA >> ALLA MIA DONNA? C’HAI MANIPOLATI! TUTTO CIÒ CHE È SUCCESSO È COLPA TUA PERCHÉ SE TI NON TI FOSSI INTROMESSA,SAREI ANDATO A RIPRENDERMI CAMILLA E NON AVRESTI TRASCORSO 30 ANNI CON UN UOMO CHE A STENTO TI TOLLERA!” sbotta Daniele.
“ QUELLA TI MOLLA SULL’ALTARE COME UN ALLOCCO FACENDO CRESCERE TUA FIGLIA AD UN ALTRO  PERCHÉ EVIDENTEMENTE NON SAPEVA DI CHI FOSSE FIGLIA (COSA CHE LA DICE LUNGA SULLA SUA MORALITÀ) E LA COLPA SAREBBE MIA? COS’È? CI SA FARE COSÌ TANTO A LETTO,CHE LE SUE COLPE PER MAGIA PASSANO ALLE ALTRE?” ribatto.
“ NON C’ERI E NON PUOI GIUDICARLA. NON TI AZZARDARE A FARLO! NON SEI DEGNA NEPPURE DI PULIRLE LE SCARPE, QUINDI NON TI PERMETTERE DI PARLARE COSÌ DELLA MIA COMPAGNA! C’HAI ROVINATO LA VITA. AVREI POTUTO CONOSCERE MIA FIGLIA 30 ANNI FA E TU HAI FATTO DI TUTTO PERCHÉ NON ACCADESSE. A QUESTO PUNTO NON ESCLUDO NEPPURE CHE TU MI ABBIA TACIUTO LA PATERNITÀ DI ROBERTA PER TUTTI QUESTI ANNI!” replica.
“ Daniele,amore,non ti agitare! Lasciala perdere e torniamo al tavolo!” s’intromette quella.
“ Fossi in te,scenderei dal piedistallo,carina! Daniele si stanca presto delle sue donne e mi sa che il vostro ritorno di fiamma è destinato a durare poco!” le faccio notare.
“ Evita di parlare in rebus. Vuoi dirmi che cercherai di riprendertelo? Io non ho paura di te perché Daniele mi ama,Patrizia! Ama me,soltanto me! Con Daniele potrei mettere tranquillamente la mano sul fuoco!” risponde quella.
“ Non sono io il problema,ma se sei così tonta da non arrivarci da sola,non ti getterò in faccia la verità. O magari ti sta bene che l’uomo con cui stai corra dietro ad una ventenne? Magari a letto gli dà quello che tu non riesci più a dargli perché sei vecchia,Camilla! Fossi in te non metterei la mano sul fuoco o finirai al reparto << grandi ustioni >> molto prima di quanto immagini,cara mia!” replico. Se ha tradito me,può tradire anche lei! Non vede come difende quella rossa scialba?
“ Daniele,è per questo che hai scelto lei? Perché è più conciliante sulle tue scappatelle? O perché magari ti aiuta a trovarti le amanti,visto che la nuova lavora per lei?” mi rivolgo a mio marito. I due si guardano negli occhi sgomenti per poi guardarmi come una pazza.
“ TI È PARTITA QUALCHE ROTELLA? IO NON CORRO DIETRO NESSUNA VENTENNE O TRENTENNE. L’UNICA DONNA CHE MI INTERESSA È CAMILLA MENDOZA. NON POTREI MAI TRADIRLA! SE QUESTO ERA UN TUO TENTATIVO INFANTILE DI FARCI LITIGARE,HAI SBAGLIATO APPROCCIO!” esclama mio marito.
“ FARVI LITIGARE? E PERCHÉ DOVREI SE LA TUA SGUALDRINA SA CHE HAI UN’ALTRA DONNA E TI APPOGGIA PURE? << […] Se passi in Ecomoda per vedere Aisha,ti raggiungo lì! >>…TE L’HA SCRITTO LEI IL 27 OTTOBRE O SBAGLIO? CI SEI ANDATO A LETTO ANCHE MENTRE ERI ANCORA SPOSATO CON ME O TE LA SPASSI CON LA RAGAZZA DI CARLOS MORA SOLO DA POCO? IL FIGLIO CHE ASPETTA È TUO?” sbotto. Daniele e quella lì si guardano negli occhi per poi scoppiare a ridere.
“ No,non ci credo! Mai avrei detto di poter ridere per qualcosa detta da Patrizia Fernandez! Questa è bellissima! Quando lo racconteremo a Roby,morirà dalle risate!” sghignazza quella troia fra una fragorosa risata e l’altra.
“ Patrizia,curati! Te lo dico col cuore in mano: usa il mio assegno di mantenimento per curarti! Aisha ha un terzo dei miei anni e non è la mia amante! Sei proprio un’oca!” esclama Daniele prima di uscire da casa di Marce assieme a quella donna. Stronzi!
 
[Roberta]
“ Allora,papà,Seattle com’è? Com’è andata?” domanda Aisha a René.
“ Bene. Non era la mia prima volta a Seattle. È una bella città,anche se non sono andato lì per fare il turista,lo sai!” risponde lui.
“ E con la tua collega?” domanda Aisha allusiva.
“ Jennifer è solo una collega. Aisha,io non potrei mai vederla come una partner e diciamo che ho sempre diffidato dall’uscire con una collega. Si creano dinamiche che finiscono per coinvolgere anche il mio lavoro e non voglio!” risponde lui.
“ La tua rigidità mentale mi fa paura. E perché non potresti mai vederla come una partner? Ha 3 occhi al posto di 2? 6 dita del piede?” replica la mia sorellina. René ridacchia.
“ Non credo abbia 6 dita del piede,oppure da medico si sarebbe già sottoposta ad intervento chirurgico. E di occhi ne ha due,fin troppo lunghi su di me. Diciamo che è guardabile solo con la tenuta da sala operatoria,ecco!” risponde lui.
“ In che senso?” domanda Aisha confusa.
“ Paillettes,lustrini,fiocchi…è un agglomerato! E li mette pure tutti assieme! Tua madre vestiva in modo semplice,mentre Jennifer proprio no! Io non dico di volere una sosia di tua madre,ma neppure una così diversa da lei! No,non ce la farei ad uscire con lei,sebbene ci sia una leggera affinità fra noi due per via del nostro mestiere!” risponde lui. La versione medico di zia Bea! Oddio!
“ Tua zia Bea sta prendendo appunti,amore mio! Le manca solo il taccuino!” mi sussurra mio marito strappandomi un sorriso. Ma quel ghigno divertito scompare immediatamente quando papà e mamma tornano al tavolo e noto il segno delle 5 dita sulla guancia sinistra di mio padre.
“ Papà,ma che è successo?” gli chiedo preoccupata. Mi bacia la fronte.
“ Niente di grave,amore mio!” minimizza papà
“ Niente di grave,Daniele? Ti sembra bello aver ricevuto un ceffone al matrimonio di tua nipote?” s’intromette zia Marcella.
“ CHIEDINE CONTO ALLA TUA AMICA. È DA RICOVERO PROPRIO E GIURO CHE ME LA PAGA. SE AVEVO DEI DUBBI NELL’ATTUARE CIÒ CHE STAVO ELABORANDO,ORA NON NE HO PIÙ! LA TUA AMICA AVRÀ UNA BELLA SORPRESA E NON TI AZZARDARE A DIFENDERLA,MARCE,PERCHÉ ALTRIMENTI STAVOLTA PERDI DAVVERO UN FRATELLO! ANZI, VISTO CHE A DETTA DI TUTTI SONO TROPPO RUDE NEL DIRE LE COSE,TROVA TU LE PAROLE GIUSTE PER DIRLE CHE LA VOGLIO FUORI DA CASA MIA ENTRO DUE SETTIMANE E CHE È MEGLIO CHE ALLONTANI DA QUELLA DIMORA OGNI TRACCIA DEL SUO PASSAGGIO O GIURO CHE NE FACCIO UN FALÒ!” risponde mio padre fuori di sé dalla rabbia.
“ Daniele,tu sei solo arrabbiato! Cerca di ragionare! Come pensi possa trovare una casa in 2 settimane?” cerca di calmarlo zia Marcella.
“ DI RAGIONARE? QUELLA PAZZA DELLA TUA AMICA MI HA AGGREDITO,MARCELLA! CI SIAMO LASCIATI E NON SONO AFFARACCI SUOI SE ABBRACCIO O BACIO LA MIA COMPAGNA! SI È COMPORTATA COME SE MI AVESSE BECCATO CON CAMILLA IN VESTE DI AMANTE,LO CAPISCI?” sbotta mio padre.
“ Da meno di 3 settimane,Daniele. L’hai lasciata e sei partito! Non ha avuto tempo di abituarsi alla cosa!” risponde zia Marcella. Ha avuto quel bel video…bastava guardarlo a ripetizione una decina di volte per attuare una bella terapia d’urto!
“ POSSIBILE CHE PER TE VENGANO SEMPRE GLI ALTRI PRIMA DI ME? SCOPRO CHE LA DONNA CHE HO SPOSATO HA INVITATO A MIA INSAPUTA CAMILLA AL MIO MATRIMONIO,CHE HA DISTRUTTO UNA LETTERA DI QUEST’ULTIMA,CHE MI HA NASCOSTO UN INCONTRO FRA BEA E CAMILLA…ED IN TORTO SAREI IO? Già è tanto che non le abbia chiesto di sloggiare quando sono partito esigendo la casa al mio rientro,Marcella! Lo sai anche tu che non sono tollerante e che con la tua amica sono stato fin troppo paziente! Non lascerò che i sacrifici del padre del padre di nostro padre finiscano nelle mani di quella matta! Dove andrà a vivere è un suo problema. Per me può anche andarsene a vivere sotto i ponti,dopo tutto quello che mi ha fatto in 30 anni! Avrebbe dovuto pensarci prima di schiaffeggiarmi perché questa è la goccia che ha fatto traboccare il vaso! La casa è mia e la rivoglio. Sai benissimo che in un processo legale avrei la meglio in quanto siamo sposati in regime di separazione dei beni! Lei non ha diritti su quella casa,che è nostra da 3 generazioni! Tu e Bea avete preferito i soldi durante la divisione,mentre quella dimora,assieme alla casa al lago,è tutto ciò che mi resta di mamma e papà e voglio viverci con la donna che amo,sempre che lei sia d’accordo!” replica mio padre.
“ Dan,per me conta stare con te. Il dove è ininfluente. Anche se ci sarebbero delle modifiche da fare per rendere casa tua decente. A partire dal letto. Capisco che abbiate dovuto cambiarlo,ma preferivo di gran lunga lo stile di quello dei tuoi genitori!” risponde mia madre.
“ Se ti piace tanto,lo riprendiamo dalla soffitta. Ho insistito io per cambiarlo. Quando sono morti i miei genitori,in quella casa c’abbiamo convissuto per qualche tempo prima del disastro…e non potevo pensare di fare sesso con un’altra donna nello stesso letto dove avevamo fatto l’amore. Già il tuo pensiero c’era sempre…mi sarei dato la zappa sui piedi!” replica mio padre. Mia madre annuisce con gli occhi lucidi.
“ Allora i soldi per la vendita del bilocale li investiamo nei lavori di ristrutturazione e in quel progetto che avevamo in mente!” replica mia madre. Papà annuisce accarezzandole il viso per cancellare una lacrima che l’è sfuggita. Che progetto?
“ Amore mio,naturalmente avrai carta bianca per le modifiche di casa nostra,tanto sono certo che non la scambierai con una carta prestampata animalier!” scherza mio padre citando la battuta di mia madre a quella famosa cena. Mamma ridacchia per poi rubargli un bacio.
“ Daniele,so che tieni molto a quella casa al lago,ma potresti far abitare Patrizia lì per qualche tempo fino a che non avrà un’altra dimora! L’avresti a 4 ore da te,in modo da non averla sempre fra i piedi!” interviene zia Marcella.
“ Piuttosto do fuoco alla casa,Marcella. La mia casa al lago non si tocca per vari motivi: 1) perché l’ho promessa a Roby; 2) perché se piazzo lì la tua cara amica,poi per mandarla via mi ci vorrà l’esercito; 3) perché la tua amica non merita favori. Deve sparire dalla mia vita e da casa mia! Io vorrei solo non averla mai conosciuta! La mia vita sarebbe stata migliore senza di lei!” risponde duro mio padre.
“ Potresti il tempo di ri-arredare il tuo bilocale prima di venderlo! Finché stai lì,casa dei nostri genitori non ti serve!” ribatte zia Marcella.
“ Anche se volessi distruggerla con una pala meccanica,non sarebbero affari di quella matta,ok? È casa mia e posso anche fittarla ai cinesi! Dì alla tua amica di sloggiare con le sue gambine o giuro che userò i miei modi gentili per sbatterla fuori e sai bene che lo faccio! Entro il 28 c.m. rivoglio la mia casa perché devo ristrutturarla per andarci a vivere con la mia futura moglie. E se ti stanno tanto a cuore le sorti della tua amica bistrattata da questo satrapo,ospitala tu pregando di non finire al manicomio il mese seguente!” risponde mio padre tassativo.
“ Daniele,ti rendi conto che stai agendo come Enrico VIII?” gli fa notare zia Marcella. Quella andrebbe messa al rogo più che ghigliottinata!
“ Per la tua amica la ghigliottina non basta. Ci vuole il rogo,quello che veniva usato per le streghe come lei!” ribatte cinico mio padre. Ridacchio divertita constatando che abbiamo elaborato lo stesso pensiero.
“ In effetti!” commentano quasi all’unisono Carlos e Aisha.
“ Marcella,siamo chiari una volta per tutte: da che parte stai? Ho bisogno di saperlo! Quando ti ho parlato della mia relazione con Camilla chiedendoti come avresti agito al mio posto,mi hai detto che se avessi potuto riavere la buon’anima di tuo marito,avresti fatto lo stesso,cos’è cambiato,eh?” esclama mio padre rivolgendosi a mia zia.
“ Sei mio fratello. Camilla mi è simpatica,quindi la risposta è ovvia!” risponde zia Marcella non del tutto convinta.
“ Voglio sentirmelo dire! Dillo,Marcella!” le ordina mio padre.
“ Sto dalla tua parte,anche se sembri Enrico VIII! E so che non stai divorziando per un capriccio,come faceva lui,ma che il tuo matrimonio con Camilla sarà l’ultimo!” risponde zia Marcella. Mio padre annuisce prendendo per mano mia madre.
“ Bene. Pure perché la tua amica ha cominciato ad immaginare chissà cosa insinuando cose non vere!” asserisce mio padre.
“ Non riesco ancora a crederci,a dire il vero! Insomma a me è bastata una sera per capirlo,mentre lei non ha capito proprio niente!” commenta mia madre con un sorrisetto. Mio padre scuote il capo rassegnato.
“ E giacché ci siamo…è stata lei a distruggermi casa,Marcella?” domanda mio padre a zia Marcella.
“ No,Daniele. Patrizia sa del tuo bilocale perché era a casa mia quando hai telefonato per chiedermi di portar lì le tue cose,ma il giorno dopo, quando Alfonso ha portato lì il tuo baule,era tutto in ordine! Patrizia è stata lì,ma non è stata lei!” risponde zia Marcella.
“ No,certo. È stato il fantasma formaggino!” commenta sarcastico mio padre.
“ Papà,io so chi è stato,ma non lo dirò a queste nozze. Diciamo che preferisco che la tragedia greca in atto,non prosegua!” asserisce Giulio.
“ Ti pareva! Sbaglio o c’è qualcuno di troppo a questo tavolo?” mugugna mio padre lanciando un’occhiataccia a René.
“ Mio padre era venuto per vedere me. L’ho costretto io a restare e la padrona di casa era d’accordo! Vuole contestare il volere di sua sorella in una casa che neppure le appartiene?” lo sfida Aisha. Mio padre serra i pugni contrariato.
“ Credevo questo fosse un tavolo per la famiglia. Lui che c’entra?” protesta mio padre.
“ Lui è la mia famiglia. E,come le ho già detto,sua sorella è stata favorevole all’idea che papà restasse,quindi la smetta di abbaiare!” replica la mia sorellina minore. Alzo gli occhi al cielo.
“ Daniele,dovresti porre rimedio a quei segni rossi sulla faccia!” gli consiglia zia Marcella.
“ Amore,Marcella ha ragione: non puoi comparire nelle foto con la faccia rossa!” asserisce mia madre.
“ In effetti anche gli altri invitati che conosci potrebbero domandarti spiegazioni,papà!” convengo. Annuisce.
“ Potrebbe aiutarla Aisha! Lei è bravissima col make-up!” propone Babi.
“ Ti ho già detto che puoi darmi del << tu >> e chiamarmi Daniele,Barbara!” le rammenta mio padre cercando di capire se Aisha lo aiuterà.
“ Vorrei capire che ti sei scolata! Ti pare che possa mettermi a fare da make-up artist per tuo suocero?” esclama Aisha rivolgendosi a Babi.
“ Dai,Aisha! Fallo per Charlotte! Non merita che le si rovini il matrimonio!” cerca di convincerla zia Marcella. Aisha sbuffa sconsolata.
“ Ma al primo parere non richiesto,alla prima battuta di merda,alla prima sciocchezza che viene fuori dalla sua fogna,giuro che la lascio lì e si trucca da solo! Anzi…la filmo e la faccio diventare virale! Il virile Daniele Valencia che si trucca…le visualizzazioni per un video del genere potrebbero coprire abbondantemente le spese del mio viaggio di nozze!” negozia Aisha. Mio padre annuisce.
“ Amore,vieni con me?” domanda a mia madre,la quale acconsente. Quando i 3 si allontanano mi ritrovo a pregare che i rapporti fra mio padre e mia sorella migliorino!
 
[Charlotte]
Non riesco a smettere di fissare la sua mano destra adornata dalla vera nuziale. È bellissimo ed io lo amo di più ogni giorno che passa!
“ Allora? Come ci si sente ad essere sposata,signora Mendoza?” scherza.
“ Bene,ma credo dipenda dal signor Mendoza. Si pensa di lui che possa essere un ottimo marito ed un egregio papà!” rispondo. Ridacchia.
“ Principessine,ma lo sapete che domani saremo in Polinesia? Il vostro primo viaggio in aereo,bamboline!” si rivolge alle bimbe.
“ Veramente sarebbe il terzo,se contiamo anche i viaggi di andata e ritorno da Cartagena,amore!” obietto. Mi prende la mano per baciarla.
“ Vorrei dimenticare le due notti più brutte della mia vita e le giornate più tristi della mia esistenza!” risponde. Costello il suo viso di baci.
“ Addirittura? Due notti senza di me sono brutte? Pensa che quando sono partita per Cartagena avevo già le nostre principesse nel ventre!” gli sussurro accarezzandogli il viso.
“ Se ti fossi innamorata di quello,forse non le avrei mai conosciute perché tu non saresti più tornata da me!” mi risponde. Mi alzo dalla sedia per sedermi in braccio a lui e poggiare la testa sulla sua spalla.
“ Impossibile,dottor Mendoza: le ricordo che le appartengo dal 4 novembre 2010,quindi non potrei mai preferire un altro!” lo rassicuro tornando con la mente alla sera più emozionante della mia vita,quando ho ricevuto il mio anello di fidanzamento dov’è segnata quella data.
 
“ Finalmente! Stai bene?” chiesi al suo ritorno alzandomi dalla sedia. Era corso via e non ne capivo il motivo. Era stato via un quarto d’ora!
“ B-benissimo!” balbettò. Hermes Mendoza che balbettava?
“ Non mi pare. Sei così pallido! Che c’è? Ti ha fatto male qualcosa che abbiamo mangiato?” gli chiesi accarezzandogli lentamente il viso.
“ No,davvero,amore mio,sto benissimo! Mai stato meglio in tutta la vita,cucciola! E tu stai bene? Hai la nausea? Vuoi sederti? Vuoi un cuscino? Un bicchiere di champagne? Qualcosa contro la nausea? Hai bisogno di andare in bagno?” domandò a mitraglietta. L’avevano lobotomizzato in bagno o i funghi del risotto erano allucinogeni?
“ In che senso? Credi di avere di fronte una neonata o una vecchia incontinente? Perché mi chiedi se devo andare in bagno? Amore mio,mi spieghi che ti prende? Sei strano,che ti succede? Mi nascondi qualcosa? Non avrai mica bevuto,vero?” replicai aggrottando le sopracciglia.
“ Forse è meglio che sia io a prendere un bel bicchiere di champagne!” asserì poi tracannare la bevanda direttamente dalla bottiglia. Che diavolo stava succedendo?
“ Amore,calmati! Che c’è?” cercai di capire accarezzandogli le guance. Lo guardai negli occhi spaventata dal suo stato. Non l’avevo mai visto tanto agitato…neanche al lancio della collezione del mese precedente!
“ Ehi! Amore,rilassati! Sono qua con te!” lo tranquillizzai posandogli tanti piccoli baci sulle labbra. Le coccole avevano sempre un effetto calmante su di lui (in un certo senso)!
Mi allontanò leggermente da sé donandomi un sorriso di plastica,che mi fece agitare ancora di più. Che aveva da essere così agitato?
“ È arrivato il momento e sono un po’ nervoso! Forse è meglio se ti siedi…anzi no,alzati!” esclamò facendomi prima sedere e poi alzare dalla sedia. Aveva battuto la testa per terra?
“ Ma il momento di che? Amore,che ti prende?” gli chiesi aggrottando le sopracciglia.
“ Amore,non ti basare sulla forma,ma pensa più che altro al significato di quello che ti dirò. Per il discorso o per quello che mi uscirà di bocca non posso garantire perché sento che i miei neuroni mi stanno abbandonando,quindi ti dirò quello che mi passa per la testa senza filtri!” mormorò prendendomi le mani fra le sue.  Alzai il viso per guardarlo negli occhi. Gli donai un bacio a fior di labbra pronta ad ascoltare ciò che aveva da dirmi.
“ Ti ascolto,ma tu stai calmo! Dio Mio,sembri tua sorella il giorno del lancio! Rilassati!” lo esortai tranquilla. Non potevo agitarmi anch’io o sarebbe stata la fine! Emise un respiro profondo chiudendo per un attimo gli occhi.
“ Charlotte,non avrei mai immaginato di innamorarmi perdutamente di te,soprattutto dopo quello che è successo fra noi il tuo primo giorno di lavoro…ammetto di essere stato presuntuoso e di aver sbagliato a punzecchiarti. Credevo che avresti avuto timore di me come facevano tutti e invece mi guardasti dritto negli occhi e rispondesti alle mie battutine sfidandomi. Rimasi sorpreso,non potevo credere di aver trovato qualcuno che mi tenesse testa. Era una lotta continua tra noi due e spesso avevo voglia di strozzarti perché non sopportavo il fatto di non riuscire a sopraffarti. Diciamo che quel giorno innamorarmi in generale,non era nei miei progetti; invece mi hai rapito il cuore,mi sei entrata dentro,nella testa e hai messo in subbuglio la mia vita. Grazie a te ho provato sentimenti nuovi,come la gelosia. Quando Nick mi confidò che voleva farti frequentare Carlos,provai un fastidio allo stomaco che però non riuscivo a spiegarmi. L'ho capito dopo,mi sono reso conto solo dopo di essermi innamorato per la prima volta nella mia vita,di te. Per me l’amore era un sentimento che rendeva deboli,ma invece da quando conosco te mi sento più forte di prima. Tutto mi ha rapito di te,sei diventata un’esigenza per me. Charlotte,tu sei la cosa più preziosa che ho,la più importante. Mi hai reso migliore,mi hai insegnato ad amare e nessuno potrebbe mai prendere il tuo posto nel mio cuore,quello è solo tuo e lo sarà per sempre! Ogni giorno che passa mi rendo conto di quanto la mia vita fosse vuota prima di incontrare te,di quanto sia inutile ed insignificante il tempo che passo senza di te. Potrà sembrare un cliché,ma lo penso davvero. Mi hai cambiato la vita,piccola.” Esordì. Lo guardai allibita e facendo fatica a deglutire.
“ Quando ci siamo conosciuti non ero il tipo che portava la colazione a letto alla sua donna e la svegliava con un bacio,non ero il tipo che comprava dei fiori. Di solito le donne uscivano da casa mia,dopo aver appagato i miei bisogni,con la stessa rapidità con cui entravano. Tu sei stata la prima che ha dormito più notti a casa mia e alla quale ho portato la colazione a letto. Sei stata la prima per la quale ho dormito sul divano,sei stata la prima con cui ho fatto l’amore. Sei stata la prima a cui ho detto << ti amo >>. La prima e sarai anche l'ultima.” continuò.
“ Perché mi stai dicendo tutto questo?”  gli chiesi confusa. Dove voleva andare a parare?
“ Perché…io voglio questo! Io voglio prepararti tutte le mattine il pane tostato e vedere che lo mangi anche se è bruciacchiato,solo per non offendermi,anche se ultimamente sono migliorato e il mio pane tostato è quasi mangiabile. Voglio cucinare con te. Voglio prepararti il the che ti piace tanto. Voglio vederti dormire e sapere che nei tuoi sogni ci sono io. Voglio essere la prima persona su cui si posa il tuo sguardo appena ti svegli,voglio dormire abbracciato a te. Voglio vederti girare per casa e sapere che sei lì e che resterai. Ti voglio nella mia vita per sempre!” affermò deciso. Avevo il cuore a 3000 e riuscivo a stento a respirare!
“ Hermes,tu…” farfugliai sorpresa dalle sue parole così dolci.
“ Dimmi che lo vuoi anche tu,amore mio!” replicò ansioso. Che gli passava per la testa? Certo che lo volevo!
“ Si,amore!” mormorai tante volte costellando il suo viso di baci.
“ Voglio essere tuo,solo tuo,perché sono già tuo. C’ho provato a dimenticarti prima di iniziare una storia con te,ma tu sei sempre stata un pensiero fisso. Mi sono detto spesso che meritavi di meglio,ma quando immaginavo quel “meglio” che poteva accarezzarti,baciarti,sentivo una rabbia,una voglia di prendere a pugni chiunque fosse quello stronzo!” affermò carezzandomi la guancia.
“ Te l’ho già detto 3 quintali di volte,che non voglio nessun meglio! Tu sei il mio…anzi il nostro meglio!” gli rammentai. Sorrise dedicando una leggera carezza anche al mio ventre.
“ Charlotte,sai perfettamente che sarai sempre l'unica donna per me. Okay,forse aspettiamo una piccola principessina,ma se dovesse essere un maschio…va beh…hai capito quello che intendo. Spero!” biascicò confondendomi le idee.
“ Sì,ma non ho capito dove stai andando a parare!” gli feci notare. Che voleva dire?
“ Ti amo tantissimo e non immagino la mia vita senza di te e senza il nostro gnometto. Ho cambiato la mia vita per essere l’uomo che meritavi e non mi pento neanche un giorno di aver rinunciato alla mia vita scapestrata pur di stare con te. Da bambino sognavo un amore come quello dei miei genitori. Quando li guardavo pensavo: << Un giorno anch’io avrò tutto questo! >>,all’epoca non lo sapevo che eri tu la persona che stavo aspettando,anche se forse avrei dovuto accorgermene all’asilo…avremmo risparmiato tanto tempo ed io mi sarei risparmiato qualche ceffone!” - sorrisi- “ Ma poi crescendo ho iniziato a temere che nessuno potesse mai vedere del buono in me,fino a che non sei arrivata tu,che mi hai insegnato a tirar fuori quel buono e a farmi apprezzare per come sono davvero. Adesso sento che ogni tassello della mia vita è andato a posto,ma c’è una cosa che manca…” esclamò. Lo guardai curiosa. Cosa mancava nella nostra storia? Si inginocchiò ai miei piedi facendomi commuovere.
“ Manca qualcosa alla tua mano sinistra,amore mio!” chiarì. Sorrisi con le lacrime agli occhi.
“ Non direi…ho questo!” obiettai ironica mostrandogli l’anello che mi aveva regalato per il compleanno.
“ Da stasera quello lo passi a destra…” replicò. Tirò fuori dalla tasca dei pantaloni un astuccetto aprendolo di fronte a me.
“ Non credi che questo sia più adatto alla tua mano sinistra?” domandò retoricamente. Era un meraviglioso anello di platino con tre diamanti incastonati. Sorrisi.
“ E credo manchi anche una fede alla mano destra,ma a quella penseremo presto!” continuò. Estrassi l’anello dalla scatolina e lo ammirai aggrottando le sopracciglia quando lessi l’incisione. 4 novembre 2010. Perché?
“ 4 novembre di 26 anni fa? Che vuol dire?” domandai curiosa.
“ Secondo i ricordi di mia madre,è stato il tuo primo giorno d’asilo qui a Bogotà,il primo giorno in cui ci siamo visti. Forse ti appartengo da allora o forse da quando sono venuto al mondo,non lo so…l’unica cosa che so è che voglio appartenerti per tutti i giorni della mia vita e voglio che tu sia mia per sempre,come testimonia il simbolo dell’infinito che segue la data!” rispose facendomi sciogliere completamente. Una mia lacrima finì per bagnargli il viso.
“ Non sapevo piovesse in questo castello oppure avrei portato con me l’ombrello!” ironizzò facendomi ridere.
“ Non mi hai risposto!” appuntò.
“ Non me l’hai chiesto!” osservai mordendomi il labbro.
“ Touché! Charlotte Doinel Valencia,mio unico grande amore e preziosissima madre del mio erede,vuoi diventare mia moglie?” mi domandò facendo accelerare ancora di più i battiti del mio cuore già impazzito. Sorrisi di nuovo.
“ Charlotte,please! Non mi sento più le ginocchia!” mi fece notare.
“ Ti amo da morire…e quindi sì,voglio diventare tua moglie!” risposi felice. Mi infilò l’anello al dito prima di darmi un bacio appassionato.
“ Se vuoi possiamo sposarci prima della nascita dello gnometto o dopo…” esclamò felice. Volevo iniziare che il nostro << per sempre >> cominciasse il prima possibile!
“ Mendoza,aspetteresti davvero 8 mesi per diventare mio marito? O forse non sei sicuro di volermi sposare e quindi stai temporeggiando?” domandai ironica.
“ Sono sicurissimo della mia decisione! E per dimostrartelo ho un’idea: pensi che 5 settimane ti bastino per prepararti psicologicamente a sopportarmi per il resto della vita?” mi sorprese. Restai a fissarlo.
“ Cinque settimane?” chiesi allibita.
“ Tre settimane dopo nozze di Bob e Pilar e tre prima del matrimonio di Nick e Carmen,il 14 novembre! Mi basta solo un sì!” rispose.
“ Sì!” ripetei ininterrottamente ricoprendogli il viso di baci.
“ Ti amo da morire!” sussurrai non smettendo di baciarlo.
“ Anch’io! “ replicò prima di catturare le mie labbra attirandomi a sé.
“ Sei contento? Mamma alla fine ha deciso di sposarmi!” si rivolse allo gnometto accarezzandomi il ventre.
“ Lui lo sapeva?” domandai intenerita.
“ Sì. Io parlo spesso con lui mentre dormi!” rispose come se fosse la cosa più normale di questo mondo.
“ Hai fatto tutto questo per me!” esclamai ancora incredula guardandomi intorno. Mi sembrava di essere la protagonista di uno di quei film che tanto adoravo!
“ E non è tutto! Stanotte dormiamo qui!” mi informò. Gli saltai al collo per poi baciarlo per un tempo infinito.
“ Amore,dovremmo… Gattina,il dessert!” farfugliò staccandosi da me. In realtà la cosa più dolce del mondo la stavo assaporando baciandolo. Erano i suoi baci il mio dessert preferito!
“ Mendoza,non ho molta voglia di dolce!” gli sussurrai languidamente all’orecchio accarezzagli il petto coperto dalla camicia.
“ Ah no?” stette al suo gioco attirandomi a sé. Scossi il capo sfiorando il suo naso con il mio.
“ E la torta?” chiese fissandomi. Il suo sguardo dimostrava chiaramente che anche per lui il dolce era l’ultimo dei pensieri!
“ Se ce la facessimo portare in camera dopo?! Ora ho voglia del mio dessert personale!” risposi maliziosamente. Sorrise prima prendermi per mano e portarmi con sé in quella che per quella notte sarebbe stata la nostra camera.
 
“ Lo so,ma ho sempre paura di perderti!” soffia sulle mie labbra. Gli bacio la punta del naso.
“ E fai male. Devi avere solo una paura: che ci scappi il morto in famiglia al nostro matrimonio!” rispondo. Ridacchia.
“ Diciamo che se Aisha riuscirà a tollerare tuo zio per tutto il ricevimento,magari Carlos potrà anche pensare di spuntarla e di riuscire a chiamare il bambino Matteo perché vuol dire che Aisha non è così testarda come sembra e che ha più pazienza di ciò che si pensa!” scherza mio marito. In effetti quei due che discutono sul nome del bambino sono uno show ogni volta e spero non arrivino alla sala parto litigando!
 
[Nicola]
Mi tocca solo confidare nella scarsa pazienza di Aisha,sperando che non decida di perderla del tutto proprio oggi! Ma come l’è passato per la testa di accettare di aiutare il Vampiro,quando è risaputo che non lo regge?
“ Dici che lo ammazza nella vasca da bagno o lo accoltella e poi distrugge il cadavere?” domando a mia moglie un po’ preoccupato. Mi manca solo la nuora galeotta!
“ Amore,questo matrimonio è quasi peggio di quello di nostra figlia!” mormora mia moglie. Le bacio la guancia. Non direi…al matrimonio di Pilar è successo di tutto,mentre a questo,a parte le liti,mi sembra tutto molto calmo e privo di scandali!
“ Zia Asia,ma zio Nicola è il tuo principe azzurro? Tu non lo cambi con un altro,vero?” domanda Aurora. È matta? No,che non mi cambia con un altro! Sarebbe la mia morte se Asia mi lasciasse!
“ Se avessi voluto cambiarlo con un altro,l’avrei fatto molto tempo fa! Il mio principe azzurro è lui!” risponde mia moglie facendomi tirare un sospiro di sollievo. Il Vampiro e Camilla stanno confondendo le idee a questi poveri piccoletti!
“ Aurora,quello che è successo a zia Camilla,non è una cosa che succede a tutti o sarebbe alquanto problematico. È una cosa un po’ speciale! ” interviene Betty.
“ Diciamo pure che andrebbe interdetta!” commenta Milla col suo solito tatto.
“ Bada a come parli di mia madre! Non è di certo colpa sua se è innamorata di mio padre!” interviene Roberta. Io e mia moglie alziamo gli occhi al cielo. Mi ci vorrà un intero blister di analgesici stasera per riprendermi da questo matrimonio!
“ Nonna,ma tu non lasci il nonno,vero? Io non voglio un altro nonno!” esclama Anna prendendo posto sulle ginocchia di Armando.
“ No,non potrei mai farlo! Quello che stavo spiegando a tua cugina è che a zia Camilla e a Daniele è successa una cosa un po’ speciale!” risponde Betty accarezzando il viso della sua nipotina.
“ Loro si amavano tanti tanti anni fa,ma poi c’è stato un fraintendimento e si sono lasciati. Sono stati molto male in questi anni. Poi si sono rivisti ed hanno capito di volersi tanto tanto bene!” aggiunge Armando.
“ Come te e la nonna?” domanda Maria.
“ Non esageriamo adesso: nessun amore può essere tanto grande quanto quello mio e della nonna! Però ci si avvicina molto!” risponde Armando. Magari fra qualche anno anche Dino e il bimbo di Carlos mi faranno domande simili ed io mi sentirò un verme dovendo dire loro che durante il fidanzamento ho fatto stare tanto male la loro nonna! Spero non lo scoprano mai!
“ Amore,che c’è? Stai male?” mi domanda mia moglie. Mi porto la sua mano alle labbra e la bacio.
“ Pensavo a quando saranno i nostri nipotini a farci queste domande sulla nostra storia!” le rivelo a bassa voce.
“ Tu basta che non racconti loro dove abbiamo concepito ogni figlio o giuro che divorzio!” scherza facendomi ridere.  
“ Quindi quel signore dobbiamo chiamarlo zio Daniele?” domanda Stewart.
“ Ma cos’è? Una fissazione? Ha fatto la stessa domanda di Hermes!” borbotta Bob. Ridacchio.
“ Amore,credo tuo fratello fosse ironico!” gli fa presente Pilar.
“ Perché non lo chiedete a lui?” propone Betty. Sarà un momento che segnerà i suoi nipotini per sempre! Sento che finiranno in terapia dopo un confronto del genere col Vampiro!
 
[Daniele]
Anche se ha accettato di aiutarmi,non mi calcola proprio,presa com’è dai suoi fondotinta. Camilla mi incentiva con lo sguardo ad invitarla a pranzo e così prendo un respiro e mi lancio,nonostante mi senta come se mi stessi buttando dal Monserrate senza paracadute.
“ Aisha,io e te siamo partiti col piede sbagliato!” esordisco giocando con l’orologio da tasca regalatomi da Cami anni fa. Mi ha sempre rilassato questo gesto e soprattutto questo dono della mia donna!
“ Ma vah…chi l’avrebbe mai detto? Abbiamo cominciato il festival delle ovvietà?” mugugna continuando a confrontare due fondotinta.
“ E per la casa poi cosa avete deciso,tesoro?” domanda Camilla a mia figlia facendomi segno di far fare a lei.
“ Che la spesa non vale l’impresa. È troppo cara. Io e Carlos abbiamo il matrimonio da organizzare,un figlio in arrivo e poco denaro per affrontare sia queste spese che l’acquisto di quella casa! Troveremo qualcosa di meno caro,ma ugualmente confortevole! In fondo il bimbo, almeno per i primi mesi,dormirà in camera nostra,quindi la casa di Carlos va ancora bene!” risponde Aisha.
“ Beh magari potreste chiedere un aiuto a Nicola!” le suggerisce la mia compagna.
“ Io e Carlos vogliamo farcela con le nostre forze,signora Camilla. Anche mio padre,oltre a mio suocero,si era offerto di aiutarmi,ma abbiamo rifiutato entrambi gli ausili. Dopo le nozze,cominceremo a mettere dei soldi da parte e cercheremo di comprare un’altra casa! Mia madre e mio padre mi hanno sempre insegnato che al superfluo bisogna saper rinunciare e se quella casa costa troppo,vuol dire che non è quella giusta per noi 3!” risponde Aisha. Magari potrei aiutarla io!
“ Non ci pensi neanche! Quella faccia da Mr. Controllo la conosco purtroppo! E la mia risposta è: no! Non voglio i suoi soldi!” mi fredda Aisha. Mi legge nella testa!
“ Che male c’è se voglio aiutarti? Sei una Valencia e se vuoi quella casa,la meriti. In 21 di vita non hai mai avuto nulla da me,maledizione! Voglio solamente essere equo! Ti sembra bello che Susanna abbia una collezione di Louboutin e tu e il mio nipotino dobbiate rinunciare ad una casa?” replico.
“ Non sono una Valencia,ok? E non voglio i suoi soldi! Non voglio niente da lei,solo che mi lasci in pace! Di figli ne ha in abbondanza, quindi perché è così ostinato con me? Un figlio in più o uno in meno che cosa le cambia?” ribatte esacerbata.
“ Pensi davvero queste cose di te? Credi di essere tanto marginale e di valere così poco da essere considerata un dettaglio insignificante in una famiglia? Io e Cami vogliamo che tu faccia parte della nostra vita e della famiglia che vogliamo creare! Potresti avere dei fratelli,degli zii,dei cugini… Non ti manca una famiglia su cui contare? Lo so che c’è quella del tuo fidanzato,ma potresti avere pure noi! Cami potrebbe divenire un appoggio per te…non dico prendere il posto di tua madre,ma potrebbe diventare una figura di riferimento per te!” cerco di farla ragionare. Mi fissa con biasimo. 
“ Mi sa che le ci vuole il mio fondotinta. La carnagione è la stessa purtroppo!” farfuglia cambiando argomento. Sì,ha la pelle chiara e pure la testa dura come la mia!
“ Davvero mi presteresti il tuo fondotinta?” le chiedo sorpreso. Sarebbe il primo gesto gentile nei miei riguardi!
“ Sì. Non ho tempo di farglielo andare a comprare in profumeria!” mi risponde schietta.
“ Aisha,Daniele voleva chiederti una cosa!” interviene Camilla.
“ Se vuole rimborsarmi le poche gocce di fondotinta che sprecherò,non è il caso!” risponde Aisha.
“ Come va la gravidanza?” le chiedo poggiando istintivamente la mano sulla sua pancia. Si allontana come scottata.
“ Non si sente ancora niente! E non si azzardi mai più a rifarlo!” ribatte con astio.
“ Io volevo solo…” farfuglio.
“ Quello che voleva o non voleva non mi interessa. Non voglio che mi tocchi me o mio figlio,ok? Per colpa sua ha rischiato di nascere senza suo padre!” risponde.
“ Ma non è successo. Io ero pentito già qualche minuto dopo. Mi dispiace! Sono sempre stato impulsivo e il fatto che volesse quasi proteggerti da me mi ha mandato fuori di testa!” le rivelo. Mi lancia un’occhiataccia ignorando completamente le mie scuse.
“ Siamo franchi: lei questo nipote neppure lo voleva,quindi cosa diavolo gliene frega di come stia?” sbotta.
“ Questa è una convinzione tua. Va bene: non volevo iniziassi una relazione con Carlos Mora…o almeno non una storia così seria! Stai per sposare il solo uomo con cui sei stata ed hai solo 21 anni!” replico.
“ Perché lei 40 anni fa non voleva sposare la signora Camilla,sebbene fosse la sola donna con cui era stato? E mi pare che pure la signora Camilla all’epoca avesse 21 anni!” obietta.
“ Sì,Camilla è stata la mia prima volta,ma io e lei ci conosciamo da quando eravamo bambini! Quel ragazzo lo conosci da 4 mesi!” rispondo. 
“ Non cambia le cose. È l’uomo che amo e amerò per tutto il resto della mia esistenza! È il padre di mio figlio. E comunque non si dia tanta pena: non ci vedrà all’altare perché non sarà invitato alle mie nozze…questo è poco ma sicuro!” ribatte prima di avvicinarsi a me con una spugnetta e quel pastrocchio. Non mi vuole al suo matrimonio? Davvero?
“ Cosa non si fa per i nipoti!” borbotto alludendo al pastrocchio che sta per coprirmi la guancia sinistra. La mia Camilla ridacchia divertita.
“ E avete già deciso dei nomi?” domanda la mia compagna a mia figlia,mentre la stessa mi stende quel pastrocchio sulla faccia.
“ All’inizio volevamo chiamarlo Nicola,ma poi abbiamo pensato che di Nicola ce ne sono fin troppi in famiglia,quindi siamo ancora in contrattazione. A me piace Matías mentre Carlos vorrebbe chiamarlo Matteo. Lo so che sono nomi simili,ma avrà un peso maggiore il mio voto dato che mi sorbisco le nausee e tutto il resto?!” replica Aisha. A me e a Camilla viene da ridere.
“ In qualunque caso avrebbe le iniziali uguali. Matías Mora o Matteo Mora che sia!” osservo. In effetti Matteo non è malaccio come nome! Matteo Mora Valencia…sarebbe il mio secondo nipote!
“ Che bella scoperta!” sibila acida Aisha.
“ E se dovesse essere femmina?” le domanda Camilla.
“ Come mia madre. Lauren Mora. Non suona male e Carlos sul nome femminile mi ha dato carta bianca per evitare incidenti diplomatici per via della mia gelosia!” risponde Aisha.
“ In effetti suona bene. È molto carino!” conviene Camilla.
“ Non per farmi gli affari suoi,ma potrei sapere qual è la cosa importante che deve comunicare domani a Susanna?” mi domanda Aisha. Guardo negli occhi la mia compagna per trovare il coraggio di risponderle.
“ Aisha,è tempo che Susanna sappia di te. È tua sorella ed è giusto che costruiate un rapporto!” le rispondo.
“ E questo,come al solito,l’ha deciso da solo,senza neppure domandarmi un parere! Ma lei ascolta gli altri o fa solo finta? Lo ammetta: quando la sua unica figlia a livello legale comincia a parlare,lei spegne l’apparecchio acustico e buonanotte al mondo! Susanna l’ha detto chiaramente che già accettare Roberta è uno shock per lei,dato che voleva avere solo Giulio come fratello…e lei per tutta risposta le rivela di aver generato anche me! Vuole proprio che quella lì l’avveleni con l’acetone?” replica. 
“ Saresti l’ultima persona a sentire la mia mancanza,se dovesse farlo!” mugugno.
“ LEI VUOLE CHE IO MI SENTA IN COLPA E CHE L’ACCETTI PERCHÉ DIVORATA DAI RIMORSI?” mi accusa.
“ Io vorrei che mi accettassi per affetto,ma a quanto pare non ti riesce. Quindi mi accontento di tutto…anche di essere accettato da te solo per mettere a tacere la tua coscienza!” rispondo. Sembra avere una zappa in mano mentre mi spalma il fondotinta.
“ Hai truccato così anche Lotte o è un trattamento che riservi solo a me?” domando sarcastico alludendo alla sua grazia in questo trattamento.
“ Lei è l’essere più irritante che abbia mai conosciuto!” ribatte urtata finendo per tamponare troppo forte quella spugnetta sulla mia guancia.
“ Ti voglio bene anch’io,Aisha. Perché mi odi?” replico con una punta di sarcasmo prima di tornare serio. Mia figlia smette di truccarmi per portarsi una mano alle labbra. Oddio non starà mica per piangere?
“ Aisha,non volevo!” faccio per accarezzarle la guancia,ma si allontana.
“ Io mi allontano e lei si avvicina… Lo fa apposta ad accostarsi con questo dopobarba così pesante? Capisce che il suo profumo è troppo forte per una donna gravida o devo farle un disegno?” mi riprende inginocchiandosi nei pressi del water. Non ne azzecco una con questa ragazza!
“ Tesoro,vuoi che ti chiami Carlos?” si offre Camilla.
“ Sì. E anche mio padre,per favore!” risponde mia figlia fra uno spasmo e l’altro. Deve per forza definirlo così,maledizione? Quell’uomo non è e non sarà mai suo padre! 
Camilla mi accarezza la spalla prima di uscire dal bagno e lasciarci soli. Ho anche paura di accostarmi a lei per timore che si arrabbi e che si senta male per colpa mia!
Prendo due o tre respiri profondi e mi faccio forza per avvicinarmi a quel water che,anche se si trova a pochi passi da me,mi sembra lontanissimo. Le afferro la treccia per evitare che se la sporchi.
“ Mi lasci!” mi ordina con tono sofferente.
“ Te lo puoi scordare. Sono tuo padre e resto qui con te. Ti tengo i capelli oppure mi faccio anche vomitare addosso,se ci tieni,ma resto qui!” rispondo perentorio carezzandole la schiena. Si volta verso di me con un’espressione sorpresa e incazzata allo stesso tempo. È buffa perché è leggermente sporca di vomito. Chissà se si sporcava così anche quando era neonata!
“ Ma perché proprio a me?” si lamenta fra un conato e l’altro.
“ Shhh…adesso passa,tesoro! E comunque non sei la sola ad avere le nausee…sono rare le donne gravide che non ne soffrono! Vedrai che fra un paio di mesi finiranno! Tu sei una ragazza forte! E poi ci sono io con te! Se vuoi ti do la mano per farti coraggio!” la rassicuro cercando di calmarla. Chissà se anche Roby è stata così male quando era incinta di Clizia! E io non c’ero!
“ Non le fa schifo vedermi vomitare?” mi domanda prima di espellere un altro flutto di roba giallina. Eccome!
“ Non molto. Sarebbe peggio se fosse sangue. Quello sì che mi fa impressione!” le confesso accarezzandole la testa mentre vomita anche l’anima. Dr. House dovrebbe darle qualcosa per queste nausee invece di farla soffrire come un cane!
“ Un’altra cosa in comune…andiamo bene!” borbotta quando ha finito. Sorrido.
“ Invece di contemplarmi come fossi un quadro,potrebbe passarmi un pezzo di carta igienica,tanto per rendersi utile?” mi domanda ostica.
“ Ti capita spesso?” le chiedo passandole una quantità abbondante di carta.
“ Di vomitare per odori forti o di sporcarmi ai lati della bocca quando vomito?” mi domanda beffarda.
“ Di dare di stomaco da quando sei incinta!” chiarisco. Annuisce.
“ Succedeva anche a Pilar. È normale. O sua moglie era un’aliena e non aveva mai attacchi di nausea? Non lo ricorda,non è vero? Scommetto che gli unici attacchi di nausea che ricorda sono quelli che aveva la signora Camilla quando era incinta di Roberta!” replica. Scuoto il capo.
“ Ti sei appena giocato il motorino a 16 anni dopo questa bella trovata!” mugugna.
“ Stai parlando con me?” le chiedo sconcertato.
“ No,con gamberetto. Se continua così rischia di non ricevere neppure l’auto a 18 anni!” mi risponde. Ridacchio. Sarà una splendida madre!
“ Quello che hai detto prima di tuo padre…cioè di me… Io ero ubriaco. Non l’ho fatto apposta a chiamare tua madre con il nome di Camilla! È innegabile che pensavo a lei e sarebbe da ipocrita negare che mi è accaduto tante altre volte di pensare a Cami mentre ero con altre donne, ma non volevo ferire tua madre! Se è successo quello che è successo è perché tua madre era spiritosa,arguta,intelligente…” ribatto.
“ E le ricordava la signora Camilla!” conclude dura. Abbasso lo sguardo incapace di negarlo perché è la verità. Si alza da terra per gettare la carta igienica che ha in mano e premere lo scarico.
“ Ci verresti a pranzo con me?” la invito balbettando. Mi guarda come se fossi pazzo prima di scuotere il capo sconsolata. Si avvicina al lavandino e beve un sorso d’acqua per sciacquarsi la bocca. La aspetto trepidante sperando in una risposta affermativa,ma resto nel dubbio di sapere come avrebbe risposto qualora la porta non si fosse spalancata. Ecco…è arrivato pure Medici senza frontiere!
“ Amore mio! Come ti senti,topolina?” le chiede abbracciandola. Lei ricambia quella stretta. Magari se indossassi il suo stesso profumo,che non le dà la nausea,si farebbe abbracciare pure da me!
“ Bene. Devo aver esagerato col cibo!” risponde Aisha. Pure Carlos Mora l’abbraccia,mentre a me resta solo la mano di Cami stretta alla mia.
“ Grazie per essere rimasto! Non mi piace star sola quando vomito e…avrebbe potuto andarsene,ma non l’ha fatto…” borbotta Aisha nei miei riguardi. Mi sta ringraziando? Stringo più forte la mano della mia Camilla per la gioia di aver raggiunto un piccolo traguardo. Cami mi sorride.
“ Non c’è di che. Non avrei mai potuto lasciarti sola. Che tu ci creda o no,io ti voglio bene! E comunque non hai risposto al mio invito!” replico. Abbassa lo sguardo facendomi intuire il rifiuto al mio invito.
“ Va bene,ma non domani! Ho da fare una cosa importante e non posso!” risponde. Questa,nonostante tutto,è la mia giornata fortunata!
“ Quando vuoi. Io non scappo!” replico ancora incredulo. Annuisce prima di uscire col suo ragazzo e con quell’invadente del cavolo.
“ Sì! Tu mi porti fortuna,amore mio!” esulto sollevando fra le braccia la mia Cami,che mi stringe felice.
 
[Carlos]
Aisha sembra un tantinello turbata e mi domando cosa sia accaduto nei pochi minuti in cui sono rimasti soli lei e il Vampiro! E poi dove l’avrà mai invitata? Ogni volta che penso a quel tipo,provo solo terrore!
“ Mi ha invitata a pranzo!” annuncia laconica senza troppi preamboli. Io e René ci guardiamo negli occhi prima di guardare lei.
“ Ho accettato. Non so neanch’io perché l’ho fatto!” mugugna ancora confusa. Io non so ancora perché mi sono fatto convincere a partecipare alla cena di domani,che di sicuro mi guasterà il compleanno!
“ E per la cena di domani?” le domando.
“ Vuole raccontare a sua figlia di me. Scoppierà un casino,amore!” risponde la mia Ginger accoccolandosi fra le mie braccia. Appunto…il mio 25° compleanno sarà anche l’ultimo perché la biondina ci farà crollare la casa in testa!
“ Se inventassimo un attacco di dissenteria o un’influenza improvvisa?” propongo ironicamente. Ridacchia.
“ Io comincio a scendere!” farfuglia René. Aisha si stacca da me per fermarlo.
“ Papà,per me non cambia nulla. Io non ti rinnegherò mai a favore di quello! Ho accettato solo per sapere cosa vuole! Ma se tu non vuoi,io mi tiro indietro!” esclama la mia fidanzata.
“ Io non posso e non voglio chiederti questo. È l’uomo che ti ha generata,quindi sei libera di agire come meglio credi,anche perché il mio affetto per te non muterà di certo in base a se accetterai o meno quell’uomo nella tua vita. Ti chiedo solo di stare attenta,ok?” replica René. Quest’uomo è un tesoro!
“ Ti voglio bene!” singhiozza Ginger. E anche stavolta gli ormoni me l’hanno trasformata in una fontana!
“ Anch’io,topolina! Adesso però scendo o a quel tavolo non resterà più nessuno!” replica René.
“ Potresti provare ad uscire con la signora Marcella!” gli consiglia la mia ragazza.
“ Aisha!” la ammonisce René divertito prima di scendere le scale.
“ Dici che ha abbozzato solo per non farmi sentire in colpa?” mi domanda la mia Ginger. Le accarezzo i capelli stringendola a me.
“ No,René è un tipo ragionevole,amore mio!” la rassicuro. Escono dal bagno pure il Vampiro e la signora Camilla.
“ Secondo te ho esagerato con quella battuta sulla sua vita sentimentale?” mi chiede Aisha non notando neppure Cullen e la signora Camilla.
“ No,amore. Tuo padre ha il senso dell’umorismo. Deve averlo capito. Accoppiare quei due sarebbe un’impresa. Sono ancora in modalità lutto,tesoro!” le rispondo baciandole la fronte.
“ Accoppiare chi?” domanda Cullen.
“ Niente. E non si origlia!” gli risponde scontrosa Ginger. Alzo gli occhi al cielo. Spero che al loro pranzo non mi invitino!
“ Se vuoi,al nostro pranzo,puoi portare anche…anche Carlos! Camilla verrà con me!” farfuglia quello. Appunto!
“ Era superfluo anche solo specificarlo! Con Carlos non ho segreti di nessun tipo!” asserisce Aisha.
“ Scendiamo?” propongo sperando questo pranzo si tenga il più tardi possibile.
“ Amore,secondo te la signora Marcella ha del gorgonzola da spalmare sul pane o per farci la pasta?” mi chiede la mia Ginger. Sorrido portando una mano alla sua pancia.
“ No. A Marcella non piace il gorgonzola!” le risponde per me Cullen.
“ Andiamo bene! E adesso gamberetto chi lo sente?” borbotta la mia cucciola. Avrei una voglia di mangiarla di baci!
“ Matteo,è papà che ti parla. Amore,mi dispiace,ma niente gorgonzola per oggi. Se fai il bravo,quando finisce questo ricevimento,che nostro malgrado non scorderemo mai più,papà ti compra il gelato a liquirizia che ti piace tanto!” mi rivolgo a mio figlio.
“ Matías. Non Matteo!” insiste Ginger. Non troveremo mai un accordo,me lo sento! A questo punto,l’unica soluzione è che nasca femmina!
 
[Pilar]
“ Sei tanto arrabbiata con me,Marce?” domanda la madre di Miss San Marino alla suocera di Giulia.
“ No,perché dovrei? Hai solo tirato un ceffone a mio fratello durante il ricevimento di nozze di mia figlia! Mi avevi giurato che non avresti dato scandalo,Patrizia,e invece hai fatto proprio l’esatto contrario. Ma la stupida sono io che mi fido ancora di te nonostante ti conosca da una vita!” risponde la signora Marcella.
“ Non ho dato scandalo,Marce! È successo lontano dai tavoli,te lo giuro!” si giustifica quella.
“ E secondo te gli invitati sono ciechi? Non hanno visto la guancia arrossata di Daniele nel tragitto dall’interno di casa mia a questo tavolo? Dio Mio,Patrizia hai 61 anni…ma quando crescerai?” replica la suocera di Hermes.
“ Ancora te lo domandi,Marcella? Mai. Non crescerà mai!” interviene zio Armando. In effetti!
“ ARMANDO,NON SONO AFFARI TUOI!” strepita quell’oca. Bob si passa una mano sul volto.
“ No,certo…il tuo ex marito ha solo spappolato i timpani a tutto il tavolo per colpa tua! Posso definirlo << ex marito >> o vuoi tirare un ceffone pure a me perché ti sto gettando in faccia la verità in modo troppo crudo? No,perché se le cose stanno così Aisha a questo matrimonio si troverà a fare la make-up artist più che l’invitata!” replica mio suocero.
“ Intanto Daniele,dopo la tua bella trovata,vuole che lasci casa sua entro 2 settimane! E mi auguro non sia stata tu a distruggergli l’attico o se lo scopre,finisce che ti sbatte fuori domani stesso!” asserisce la signora Doinel.
“ COSA? È ANCHE CASA MIA QUELLA!” strepita quell’oca. Mio figlio non riuscirà mai ad assopirsi a queste nozze. Penserà che sono finita in un talk show dove la gente si picchia quasi!
“ Veramente è casa dei Valencia da 3 generazioni e lei non ha legami sanguigni con i Valencia. Mio padre ha tutto il diritto di riprendersi casa sua per andarci a vivere con mia madre!” getta benzina sul fuoco Roberta. Torna al tavolo pure René con una faccia scura.
“ Tutto bene? Sua figlia sta bene?” gli domanda con voce squillante la sorella della signora Marcella.
“ Una favola,grazie! Era solo un po’ di nausea!” risponde René con un sorriso tirato.
“ E Daniele è ancora vivo?” domanda la signora Marcella.
“ E chi lo ammazza quello?!” risponde René sortendo una risatina della signora Marcella.
“ Senta,stia tranquilla,ok? Aisha è stata cresciuta con dei principi e non darebbe mai di matto davanti a tutti ad un matrimonio,ok? In fondo i figli talvolta finiscono per assomigliare a chi li cresce,per fortuna!” asserisce René mentre mio figlio continua a darmi calci. Sono sicura che ci darà un bel daffare quando nascerà!
“ Dino,non stai un po’ fermo,eh? Sei un discoletto!” esclama mio marito che riceve i calci sulla mano poggiata al mio ventre.
“ Chissà a chi somiglia! Tu facevi lo stesso quando eri nella mia pancia!” gli rivela zia Betty. Vorrei tanto gli somigliasse! 
Al tavolo tornano anche Aisha,Carlos,il Vampiro e la zia di mio marito. Due coppie totalmente inconciliabili ed in più il Vampiro sembra pure felice! Questo è un universo parallelo!
“ Tutto bene?” domanda Giulio.
“ Come no! Una favola! Senza gorgonzola va tutto male!” borbotta Aisha. Alzo gli occhi al cielo rassegnata.
 
[Hermes]
“ Aisha dice che il nostro video sarà diverso da quello per Bob e Pili!” mi comunica mia moglie. Lo spero bene…il porno della sorella ce lo siamo già sciroppati 3 settimane fa!
“ Mi auguro in senso buono! Tua cugina è una cara ragazza,ma è degna figlia di suo padre in merito ai colpi di scena!” le rispondo. La mia Charlotte ridacchia divertita.
“ Tu ridi? Non vorrei vedere alla fine del nostro video magari il porno di tuo zio con mia zia! Pure perché altrimenti comincerò a pensare che vedere tuo fratello con i boxer di Snoopy le abbia fatto sviluppare qualche perversione nascosta!” aggiungo facendo aumentare ancora di più le sue risate. Non posso farci nulla se adoro vederla ridere!
“ Non credo! Poi le tue principessine hanno già assistito ad un porno 3 settimane fa…vuoi farle crescere disinibite?” mi stuzzica ricevendo un bacio mozzafiato. Ci manca solo questa! Le mie figlie resteranno illibate fino ai 40 anni!
“ No. Nessuno toccherà mai le mie bambine!” rispondo senza fiato tornando con la mente alla sera in cui probabilmente le abbiamo concepite. 
 
“ Hai il naso freddo!” sussurrai. I suoi occhi erano lo spettacolo più incantevole dell’universo ed erano l’unica meraviglia che non mi stancavo di ammirare.
“ Anche tu!” mi rispose prima  di colmare la distanza fra noi due. Le mie mani si intrecciarono sulla sua schiena quando le nostre labbra presero a giocare fra loro. Le sue dita tremanti allentarono il nodo della mia cravatta dopo il volo della mia giacca in qualche angolo del soggiorno. Attirai di più a me il suo corpo tanto desiderato venerando il suo collo con le labbra. Mi sfilò pure la cravatta lanciandola in un punto imprecisato del salotto. Le sue mani tremavano quando cominciò a sbottarmi la camicia con una lentezza dannatamente eccitante.
“ Charlotte,tu sei sicura?” le domandai allontanandomi a malincuore da lei. Non volevo essere solo un altro errore nella sua vita come quello là! Ciò che desideravo di più era dormirle accanto,assopirmi col calore del suo corpo avviluppato al mio e svegliarmi col suo olezzo nelle narici. Era solo questo mi chiedevo! Non dovevamo per forza fare l’amore se non lo voleva!
“ Allora? Possiamo ancora fermarci! ” le faci notare nonostante il mio amichetto non la pensasse propriamente come me. Il poverino si risvegliava ogni volta che era nelle vicinanze ed in questi mesi era sempre stato zittito da me per non bruciare le tappe e non perderla!
“ Io con te sto bene e se non sei ancora pronta,io lo capisco…” mi zittì con un bacio dolce sulle labbra continuando a sbottonarmi la camicia. Il contatto dei suoi polpastrelli con la peluria del mio torace mi faceva impazzire,ma dovevo avere la conferma che fosse sicura,pertanto mi staccai di nuovo da lei per specchiarmi in quei pozzi cerulei che mi avevano stregato l’anima.
“ Charlotte,io non voglio che tu domani o un giorno lontano veda questa notte come uno sbaglio! Le altre donne con cui sono stato,di certo mi vedono come uno sbaglio per come le ho trattate,ma non riuscirei a sopportare di essere considerato un errore anche da te! Non voglio essere come quel Ruben per te! Non voglio leggere il pentimento nei tuoi occhi domattina quando ti sveglierai e anche se la scena del bagno ci ha scombussolati e ha reso tutto più complicato da gestire,io voglio aspettarti,anche con il rischio di finire come i protagonisti di quel film citato da Carlos!” asserii sicuro ottenendo di risposta un sorriso che fece accelerare i battiti del mio cuore già completamente impazziti.
“ Con te sarà diverso perché è già diverso ed è sempre stato diverso! Tu non sarai un rimpianto né domani,né il giorno successivo,né fra 10 anni! Tu non mi hai fatto pressioni per andare oltre e so quanto può pesare una cosa del genere ad uno come te! Tu non sei mai stato legato per tanto tempo ad una donna e invece hai passato gli ultimi mesi in totale astinenza! Questo periodo è stato difficile per me,quanto per te,ma dovevo essere sicura!” rispose.
“ E adesso lo sei? Sei sicura?”chiesi titubante spaventato da una sua possibile risposta negativa.
“ Io ti voglio da morire,quindi non ha senso aspettare,perché io voglio essere tua,se tu mi vuoi!” rispose accarezzandomi la guancia. << Se tu mi vuoi >> era seria? Non se ne rendeva conto da sola se la volevo o meno? E poi come potevo non volere un angelo come lei?
“ Anch’io ti voglio da morire,più di quanto abbia mai desiderato qualcosa nella vita! Io non ho mai desiderato una donna,come desidero te! Io ti voglio con tutto me stesso!” replicai. Mi prese il viso cercando le mie labbra con le sue.
Era un bacio dolce quello che ci stavamo scambiando (di natura diversa al nostro primo bacio) quando mi fece alzare da quel divano per poi emularmi. Fu facile sollevarla poggiando le mani su quel sedere stupendo che era sempre stato oggetto delle mie fantasie,spingendola ad allacciarmi le gambe attorno alla vita. In cuor mio speravo non notasse la mia tensione,terrorizzato com’ero all’idea di sbagliare tutto.
“ La tua mano… “ mugugnò staccandosi lentamente da me. Ah già la mia mano…i suoi baci avevano già anestetizzato il dolore! Erano meglio di qualsiasi antidolorifico per me e ne avevo già avuto prova quando mi aveva medicato 2 mesi prima per il cazzotto ricevuto da Bob!
“ Me ne frego… sono certo che dopo questa notte anche lei starà meglio…” bofonchiai assaporando il suo collo totalmente inebriato dal suo profumo. Speravo non fosse un sogno erotico quello che stavo vivendo,l’ennesimo sogno erotico da quando la conoscevo!
Scoppiò a ridere forse per la mia risposta alla sua preoccupazione e la sua risata cristallina scatenò anche la mia.
“ Sei più bello quando ridi!” mormorò accarezzandomi le guance. Mai come in quel momento volevo cancellare tutte le esperienze precedenti con altre donne,tornare indietro nel tempo e cancellare la mia prima volta assieme alle numerose altre scopate per attendere lei ed essere solo suo perché nessuna mi aveva mai guardato in quel modo,accarezzato in quella maniera e sfiorato l’anima così profondamente.
“ Tu sei bellissima sempre,piccola mia!” sussurrai prima di riassaporare le sue labbra.
Le sue mani cominciarono a sfiorarmi il viso frattanto che le nostre labbra giocavano fra loro. Le gambe mi tremavano e speravo riuscissero a reggere il mio peso e il suo almeno fino al letto o ci saremmo ricordati quella notte più che per la passione,per la corsa al pronto soccorso.
Fu un continuo abbracciarci,stringerci,baciarci,tanto che non mi accorsi neppure di averla già sotto di me su quel letto perché quando mi baciava il mio mondo si riduceva solo alle sue labbra,tutto quello che c’era oltre spariva inghiottito da un buco nero.
Inutile dirlo…ansia da prestazione a mille! Ero sempre stato con ragazze esperte,delle panterone,mentre lei sembrava ancora una vergine nonostante fosse stata di… No,non dovevo pensare a quel figlio di puttana! Non dovevo!
Mi tremavano persino le mani mentre abbassavo la lampo laterale del suo vestito sperando di non romperlo per non dover sentire anche le lamentele di Bianca. Che ne voleva sapere lei del terrore di sbagliare che mi stava terrorizzando a morte?!
“ Andrà tutto bene,Hermes! Vuoi che faccia io?” mi domandò ansante notando la mia totale incapacità di far scendere la zip incastrata.
“ Ti sembro un imbecille,vero?” mugugnai imbarazzato ricevendo di risposta un bacio appassionato. Mi fece scostare da sé e si alzò togliendosi piano le scarpe e lasciando cadere il vestito sul pavimento.
Restai a contemplare il suo corpo in lingerie per un paio di minuti buoni come se non avessi mai visto una donna prima ed ero pure arrossito mentre si spogliava.
“ S-Sei b-bellissima!” balbettai. Ogni suo passo verso di me rendeva i pochi vestiti che avevo addosso soffocanti e sentivo il battito del mio cuore fin dentro le orecchie. Quando fu a cavalcioni su di me,mi rubò un bacio prolisso.
“ Anche lei è bellissimo,dottor Mendoza. Di lei dicono grandi cose su tale fronte e vorrei appurare se sono vere! Mi permette di spogliarla?” mi sussurrò languida all’orecchio mentre esultai mentalmente per essere riuscito ad aprirle il reggiseno senza replicare la figura di merda fatta col vestito. Quel tono di voce era meglio di qualsiasi sogno a luci rosse fatto su di lei da quando l’avevo vista in aeroporto.
“ S-Sì,dottoressa Doinel! Non desidero altro!” farfugliai liberandola dal reggiseno e lanciandolo in terra dove giaceva la mia camicia. I suoi seni piccoli e sodi rappresentavano quanto di più perfetto avessi mai avuto la grazia di vedere. Cominciai a distribuire baci leggeri dove prima erano poggiate le bretelline del reggiseno prima di dedicarmi ai suoi morbidi seni. Tali attenzioni le fecero inarcare la schiena ed infilare le dita fra i miei capelli quasi a volermi incentivare a continuare. Non sapevo se mi faceva impazzire più la morbidezza della sua pelle o l’olezzo della stessa. Ormai era l’unica fragranza presente nel mio naso ed era anche l’unica che volevo assaporare per il resto della vita.
“ Non è un sogno!” mugugnai ebbro di felicità. Le sue dita presero a coccolare la peluria sul mio petto e attorno all’ombelico fino a raggiungere il bottone dei miei pantaloni.
Le sue mani armeggiarono con la mia cintura mentre i suoi baci mi mandavano in paradiso mandando a farsi benedire il mio autocontrollo. Temevo di esplodere di lì a poco facendo l’ennesima figura di merda con lei. La aiutai a sfilarmi i pantaloni,i quali raggiunsero l’ammasso informe formato dai nostri vestiti,prima di trascinarla sopra di me. Il suo corpo nudo contro il mio fece attraversare la mia spina dorsale da una serie infinita di brividi.
“ Mendoza,che fai? Tremi?” mi provocò divertita mordendomi il labbro inferiore. La spinsi sotto di me sul materasso prendendomi qualche attimo per fissare quell’immagine paradisiaca dei suoi capelli scarmigliati sul lenzuolo,delle sue labbra turgide,delle sue gote arrossate.
“ Ti desidero da impazzire. Non garantisco di riuscire a trattenermi per molto,ti avverto! Di solito ho molta autonomia,ma non in questo caso! Sai da quanto tempo ti voglio?” ansimai ricoprendole il viso di baci e accarezzando tutto il suo corpo fino a privarla del perizoma.
“ Direi che 3 mesi di preliminari possono bastare,Mendoza,ma non credi che dovresti…pensare a preservarti?” replicò strappandomi un bacio. No,non avevo né tempo né voglia ora che stavo finalmente realizzando il mio sogno degli ultimi 3 mesi. Per una volta non sarebbe accaduto nulla,anche se era la prima volta in assoluto che non mi avvalevo dei miei preziosi cappuccetti! Volevo unirmi a lei nel modo più profondo possibile,darle tutto di me e prendere ogni cosa di lei,renderla mia davvero nel senso più letterale. Volevo mi avesse totalmente. Di solito usavo quei fastidiosi aggeggi per non prendere malattie e non ingravidare nessuna,ma Charlotte aveva avuto solo una relazione con quello ben protetta,quindi il rischio delle malattie era scongiurato. Per il secondo rischio,invece: che c’era di male nell’avere un bel bambino dagli occhi azzurri e i capelli biondi da tale notte? Se era questo che il Cielo aveva scelto per me,mettendo Charlotte sul mio cammino,chi ero per oppormi al fato? La nostra prima volta doveva essere speciale,diversa anche in questo…non avrei messo limiti alla provvidenza!
“ Non preoccuparti,piccola,non succederà nulla,ok? Fidati di me! Sarà bellissimo! È una cosa nuova anche per me,ma io voglio darti tutto di me!” le sussurrai guardandola negli occhi. I suoi pozzi azzurri cominciarono a luccicare e le sfuggì una lacrima,che asciugai con i miei baci.
“ Sì,io voglio tutto di te,Hermes!” asserì cominciando a vezzeggiare il mio collo con i suoi baci.
 
“ Quindi non vuoi diventare nonno!” scherza mia moglie ridacchiando.
“ E chi l’ha mai detta questa cosa? Saremo nonni quando i nostri figli maschi avranno una famiglia,ma le mie bambine non si toccano!” rispondo serio. Ci manca solo che il primo cretino pensi di poter mettere le sue manacce sulle mie bamboline adorate!
“ Sei proprio un gelosone!” commenta esasperatamente divertita.
 
[Barbara]
Dire che mi sento fra due fuochi mi sembra l’espressione più giusta e proprio non capisco perché mio padre mi stia facendo questo! Sa perfettamente che quello che provo per Giulio è il sentimento più forte mai sentito nella mia vita,eppure pare fregarsene beatamente! Inoltre non capisco cosa diavolo sia accaduto a Zurigo e perché Junior sia arrabbiato con papà!
“ Babi,tesoro,che c’è?” mi sussurra Giulio baciandomi la tempia. Gli accarezzo la mano regalandogli un sorriso.
“ Almeno sulla location per il ricevimento siete d’accordo,vero?” domanda mio suocero ironico.
“ Papà,ci stai mettendo ansia! Era quasi meglio quando ci ignoravi! Ad ogni modo…vogliamo che sia nel locale dove ci siamo conosciuti! C’è il terrazzo panoramico ed anche se non è grandissimo,per noi va bene! Ci sembra romantico tornare lì insieme da sposati!” gli risponde Giulio.
“ Ma non lo stavano ristrutturando?” interviene Bianca.
“ No,fatemi capire: volevate celebrare la vostra festa di nozze in quella topaia sulla 93^? Siete matti?” esclama mia madre.
“ In effetti Cami ha ragione! Giulio,ti prego! Sei l’unico figlio maschio che ho,puoi fare le cose perbene?” aggiunge mio suocero.
“ Papà,noi volevamo una cerimonia intima…solo per la famiglia. E magari con tavoli separati al fine di non far volare i piatti!” risponde il mio fidanzato. Mi mordo il labbro inferiore per non scoppiare a ridere a causa della sua stoccata finale!
“ Siete seri? No,perché se ci state prendendo in giro noi la risatina possiamo anche farcela! Ma se state cercando di farci venire una sincope per uno,siete sulla strada giusta!” esclama mia madre.
“ Mamma,il tempo è poco. Noi dobbiamo anche lavorare e la cosa importante è l’amore. Lo dimostrate anche voi due!” rispondo. Mia madre e mio suocero si prendono per mano.
“ Ho capito,figliola,ma ci si sposa una sola volta nella vita,se non si mettono Trimalcioni di mezzo! Manca poco più di un mese e siete a zero: non avete idea di dove andare in viaggio di nozze,tu non hai ancora pronto il vestito,volete festeggiare il ricevimento in una buco (di classe,ma pur sempre un buco) e sono certo che non avete scelto neppure le bomboniere! Io e tua madre abbiamo sempre desiderato un matrimonio sfarzoso,non per mettere in secondo piano il nostro sentimento,ma perché venivamo da famiglie importanti. Per voi è lo stesso: sei la figlia di Camilla Mendoza,la nipote di Armando Mendoza,sei la stilista di abiti da sposa più gettonata della Colombia,possiedi una fetta dell’azienda di abiti più redditizia dell’America Latina; e Giulio è un Valencia…il matrimonio alla << Renzo Tramaglino e Lucia Mondella >> stonerebbe nettamente!” asserisce mio suocero. Bob e Pilar si guardano negli occhi.
“ Questa citazione l’ho già sentita…mi pare riguardo il nostro matrimonio!” esclama Pilar.
“ Fai poco la spiritosa,sorella. Sì,è una citazione usata da Ginger!” la fredda Carlos. Mio suocero guarda Aisha,la quale diviene subito nervosa.
“ Non credevo l’avrei mai detto,ma Daniele ha ragione. Anche io e Betty ci siamo sposati senza eccessivi sfarzi,ma non abbiamo festeggiato di certo in un buco. Tesoro,esistono le vie di mezzo! E poi magari per il 31 dicembre staranno ancora facendo i lavori!” interviene zio Armando.
“ Zio,il tempo è poco!” faccio notare.
“ E allora rimandate!” interviene mio padre.
“ No! Io e Barbara vogliamo sposarci il 31 Dicembre e sarà così!” risponde fermamente il mio fidanzato.
“ Questo lo dici tu! O forse nella vostra relazione il parere di mia figlia non conta?” replica mio padre astioso.
“ Papà,basta! Io voglio sposare Giulio nella data che abbiamo stabilito! Non rimanderemo proprio un bel niente. Il destino ha già voluto farci rimandare l’idea di avere un figlio! Guarda mamma e Daniele come sono finiti a furia di rimandare! Non voglio poter stare con Giulio solo fra 40 anni com’è successo a loro!” asserisco cercando di non piangere.
“ La nostra storia l’ha proprio traumatizzata!” commenta Daniele rivolto a mia madre. Questo può dirlo forte! A volte di notte sogno me che guardo da lontano Giulio intento a sposare un’altra donna!
“ Lei? E che dovrei dire io,che in tutto questo ho ancora gli incubi?!” risponde mia madre.
“ Ma io sono bravissimo a mandarli via. Ad ogni modo,gli incubi verranno a me dopo tutto quel sangue visto stamani… A tal proposito,come sta il dito,amore mio?” replica mio suocero. Mi fa strano vederlo così sdolcinato!
“ Bene. Sei un ottimo dottore,Valencia! E poi te l’ho già detto che sono bravissima a mandar via gli incubi! Inoltre con questo dito incerottato sembro una guerriera,una specie di amazzone!” risponde mia madre.
“ Un’amazzone? Ma davvero?” scherza Daniele. Io e Giulio ci fissiamo scandalizzati.
“ Daniele,non in quel senso!” risponde imbarazzata mia madre pizzicandogli il fianco.
“ Ah no? Peccato!” replica mio suocero. Giulio scuote il capo incredulo.
“ Tornando al perno della questione,se il problema è solo il tempo che non avete,possiamo pensarci io e Camilla ai preparativi. In fondo siamo allenati,date le volte che dovevamo sposarci e purtroppo siamo stati boicottati!” asserisce Daniele.
“ Voi siete sicuri di sentirvela? Noi non ve l’abbiamo chiesto! Vi siete offerti spontaneamente!” fa notare Giulio.
“ Se vuoi te lo scrivo nero su bianco in triplice copia! Ce ne occupiamo noi!” risponde mio suocero. Mia madre sorride.
“ Un matrimonio a tema Halloween o Famiglia Addams?” domanda mio padre acido.
“ Sì,e come bomboniera diamo piccoli pezzetti del tuo cervello sezionato. Ops…avevo dimenticato che ne sei sprovvisto! Magari preferisci come bomboniera solo per te una versione tascabile del Galateo…sai ti farebbe tanto tanto bene sfogliarlo almeno una volta nella tua vita! Lo dico per te nel caso volessi convolare a nozze di nuovo con una donna altolocata per non perdere prestigio! Sai,Trimalcione,non tutte hanno la pazienza della mia Camilla…stavolta il secondo divorzio potrebbe arrivare persino dopo un mese!” gli risponde per le rime Daniele.
“ Camilla più che paziente la definirei << masochista >> dato che ha deciso di tornare con un sadico come te!” replica mio padre.
“ Un sadico che però non le fa collezionare figure di merda. Tuttavia sul masochismo della mia Camilla convengo con te: solo una masochista poteva sopportarti per 40 anni senza farti fuori col Guttalax!” replica mio suocero.
“ E Daniele non è un sadico! Non sai nulla di lui,quindi smettila di giudicarlo senza neppure conoscerlo! Lui è un uomo stupendo ed io non vedevo l’ora di poterlo amare di nuovo!” aggiunge mia madre accarezzando il viso di Daniele.
“ Ma ti senti? Secondo te dovrei fare amicizia con l’uomo che mi ha rubato mia moglie e che,a quanto pare,ha come nuovo obiettivo togliermi anche i figli?” ribatte mio padre mordace.
“ Io non sono un oggetto. E,a voler essere precisi,sei stato tu ad intrometterti nella nostra storia rovinando tutto. Io con Dan ero felice,molto felice. E tu hai sfruttato un piccolo buco per creare una voragine,ma sei stato sfortunato perché io e Dan ci amiamo così tanto da essere riusciti a chiudere quel varco che ti eri creato e a rispedirti fuori dalle nostre vite. In merito ai ragazzi,te l’ho già detto: stai facendo tutto da solo senza che io e Dan muoviamo neppure un dito! Che dirti? Continua così e mi sa che invecchierai da solo in un ospizio!” risponde mia madre.
“ Non è detto che possa permettersi un ospizio,amore mio. Senza i tuoi soldi,la vedo dura per lui! Però c’è un mio amico che possiede una catena di ristoranti e cerca personale per servire ai tavoli…se vuoi ti posso raccomandare a lui!” interviene Daniele. Mio padre stringe i pugni.
“ Al nostro matrimonio mio padre e tuo padre vanno messi a tavoli separati,magari lontani anni luce l’uno dall’altra o qui ci scappa il morto, tesoro mio!” mi sussurra il mio amore intrecciando le dita con le mie. Sempre che sopravviviamo a queste nozze!
 
[Camilla Senior]
“ Visto che adesso sei di buon umore,me lo dici domani dove andiamo?” sussurro al mio Daniele,che ridacchia divertito di fronte al mio tentativo di avere qualche indizio sulla sua sorpresa. Mi accarezza dolcemente la coscia approfittando della presenza del tavolo a nasconderci.
“ A sposarci!” risponde cercando di sembrare serio. Ma perché deve sempre scherzare?
“ Daniele,dai! Sono seria? Me lo dici?” insisto.
“ Domani io e te ci sposiamo!” risponde ad alta voce. Al tavolo non vola una mosca e tutti guardano noi con aria sbigottita.
“ Amore mio,vuoi provare l’ebbrezza di finire in galera? Dubito ci metteranno in cella assieme,lo sai?” ribatto. Ridacchia.
“ In carcere? Due persone che si amano e vogliono sposarsi meritano la galera? Davvero? O forse lo dici perché non sei più convinta e non vuoi più sposarmi?” replica facendo il finto tonto.
“ Amore,lo sai che senza il divorzio non possiamo. Capisco che tu voglia far finta che quei due soggetti non siano mai esistiti,ma purtroppo esistono!” gli faccio notare.
“ A domanda precisa,risposta precisa: tu vuoi sposarti con me oppure no?” replica. Ma che domande mi fa?
“ Daniele,è ovvio. Sì,che ti voglio sposare. Non vedo l’ora,ma la nostra impazienza non accelera l’iter burocratico purtroppo!” rispondo.
“ E chi ha detto questo?! Devi solo fidarti di me. Ti ho già detto troppo! Sei pronta a sposarmi domani? Perché io sono pronto! Sono 47 anni che non ho mai smesso di volerti sposare,quindi sta a te decidere se sei pronta oppure no!” replica. Scuoto il capo divertita dalla sue idee folli. Ritorno con la mente al 27 ottobre e alla sua prima sorpresa dopo 40 anni!
 
Non eravamo riusciti a trattenere il pianto neppure quella nostra seconda volta assieme dopo 40 anni di lontananza. Era come se stentassimo a credere nella realizzazione di quello che per tanto tempo era stato solo un bellissimo sogno. Ed era forse questo ad impedirci di smettere di accarezzarci,di baciarci,di annusarci.
“ Ho bisogno di mapparti,di memorizzarti di nuovo,sebbene non sia affatto propenso a privarmi di nuovo di te neanche per un istante. Pure se devo dire che non sei cambiata molto in 40 anni!” mi ha sussurrato con gli occhi nei miei carezzando la punta del mio naso con l’indice.
“ Bugiardo! Sono invecchiata!” ho obiettato. Mi ha strappato un bacio. L’unica cosa che sapevo per certo era che avrei smosso mari e monti per non lasciarlo mai,per restare con lui perché ormai la decisione era presa: sarei tornata a vivere stabilmente a Bogotà anche se non sapevo bene come dirglielo per evitare di farlo sentire in trappola o costretto a stare con me!
“ Invecchiata? Tu sei matta! Ma ti guardi mai allo specchio? Dio Mio,sei bellissima! Ancora non riesco a credere che tu sia di nuovo mia! E, a dire il vero,mi domando perché ti accontenti di me quando potresti tranquillamente avere un trentenne o anche un quarantenne!” ha mugugnato contro il mio collo. L’ho fatto staccare da me per specchiarmi nei suoi occhi scuri. Quando mi perdevo in quei pozzi neri spariva tutto ( ed in quel caso era un bene dato il letto zebrato su cui stavamo giacendo)!
“ E perché non un quindicenne? Ti sembro una donna in grado di adescare all’asilo nido,Valencia?!” ho replicato. Ha sorriso divertito prima di scoppiare a ridere.
“ Per me esisti solo tu,da sempre. E mi spiace se non ho fatto abbastanza per fartelo capire. L’uomo che ho davanti è il migliore perché è ciò che voglio. Non capisci che questo per me è un sogno che si avvera? Non era scontato che accadesse! Credevo mi avessi scordata e ti ho sognato tanto. Sognavo la tua risata,le tue battute,noi due che mangiavamo i popcorn al caramello assieme…” mi ha interrotta con un bacio.
“ Amore mio,veramente io te li rubavo quasi tutti le volte in cui non incappavo nella tua ars amatoria,se proprio vogliamo essere fiscali!” ha precisato con gli occhi lucidi strappandomi un sorriso.
“ Piccolina,adesso sono qua con te. Non devi avere paura perché non ci separerà più nessuno! Amore mio,te l’ho già detto che non ho intenzione di andarmene!” ha ribadito carezzandomi il viso. Quell’appellativo faceva accelerare ogni volta i battiti del mio cuore. L’ho baciato facendolo aderire con la schiena al materasso per poi accoccolarmi sul suo petto. Mi era mancato anche questo e la sera precedente, per via del luogo usato come alcova,non avevo potuto dar seguito a questo mio desiderio.
“ Non mi aspettavo di trovare il disegno di un cuore con dentro le nostre iniziali fatto con i petali rossi sul piumone. Quando l’hai fatto?” gli ho chiesto. Ha ridacchiato.
“ Non sono stato io,ma il fantasma di questo appartamento. Sapeva che sarei venuto qui con la donna della mia vita ed ha deciso di renderti omaggio!” ha scherzato costellando il mio viso di baci. Era un pazzo totale,ma questa sua caratteristica mi rendeva ancora più innamorata folle di lui!
“ Vorrei tanto restare qui con te per sempre!” ho sussurrato baciandogli il torace.
“ E perché mai,amore mio? Il mondo là fuori è così bello quando siamo assieme! O forse ti vergogni di me e del tuo masochismo?” ha replicato beccandosi uno schiaffetto sulla spalla.
“ Non mi vergogno di te. Fosse per me lo griderei al mondo che presto sarò divorziata da quello lì e che ci sei tu con me! Ho già permesso al mondo là fuori di farci male una volta e temo che possa farcene ancora!” ho risposto sfiorando con l’indice la peluria sul suo petto.
“ Non devi perché il primo che si interporrà fra noi due farà una brutta fine stavolta. Lui ti ha tradito per questo conosci il trucco per smacchiare le camicie?” mi ha domandato. Ho annuito carezzandogli il torace.
“ Perché non sei corsa da me? Avresti potuto chiedere il divorzio!” ha esclamato giocando con i miei capelli.
“ Che diritto avevo di pretendere ancora qualcosa da te?” ho replicato.
“ Tu sei l’unica che ha diritti su di me,che li ha sempre avuti!” ha ribattuto ricevendo di risposta un bacio dolce sulle labbra.
“ Avevo paura mi avessi dimenticata. Tale certezza è cominciata a vacillare solo quando ieri pomeriggio mi hai riaccompagnata a casa e… poi è arrivato il messaggio di Roby…” ho farfugliato. Ha costellato il mio capo di baci.
“ Sai di cosa avrei voglia adesso?” abbiamo domandato quasi all’unisono con le dita intrecciate ed i sorrisi sui volti.
“ Coccole!” abbiamo mugugnato assieme prima di scoppiare a ridere.
 
“ Sì. Fosse per me ti sposerei adesso!” rispondo seria tornando alla sua domanda e alla realtà.
“ Non mi tentare,Mendoza,o finisce che ti costringo a scappare da questo tavolo e a sposarmi oggi stesso!” soffia sulle mie labbra prima di accarezzarle con le sue. Costringermi? Ma se è la cosa che più desidero!
 
[Mario jr.]
“ Bianca,dici che fra 40 anni saremo come quei due,come i tuoi,come i miei e come zio Armando e zia Betty?” domando alla mia pulcetta prendendole la mano. Mi piacerebbe amarla come ora fra 40 anni!
“ In procinto di sposarci come quei due? No! Spero accada prima!” replica facendomi ridere come un pazzo.
“ Vedo che ti sei ripresa in fretta dalla rottura con mio fratello!” esclama il fidanzato di Susanna Valencia. Io e Bianca ci lanciamo uno sguardo sconcertato.
“ Non sono mai stata una tipa da convento…mai ai livelli della tua ragazza però!” risponde a tono la mia donna.
“ In fondo abbiamo seguito il consiglio di suo fratello di cominciare una storia. Era quello che voleva! Anzi,se lo sente,lo avvisi!” intervengo.
“ Ci scherza pure? Lei non vedeva l’ora di saltarle addosso anche quando stava con David,per questo lui se n’è andato!” risponde lui. Sì,certo!
“ E si è chiuso in un monastero? Non mi pare a Victoria ce ne siano di rinomati!” interviene Aisha. A Victoria?
“ Dove?” domanda Jorge Smeaton sconcertato.
“ Victoria,la capitale delle Seychelles. Ignorava le capitali già da prima o è solo un modo per sentirsi vicino intellettualmente alla sua fidanzata? Ad ogni modo suo fratello è lì con Cassandra Alvarez…non mi dica che non lo sapeva! Non c’è che dire il dialogo fra fratelli è una vostra peculiarità!” risponde Aisha. È alle Seychelles?
“ E tu che diavolo ne sai?” domanda Miss San Marino.
“ Perché non guardo solo le sfilate di moda alla tv. Due sere fa io e Carlos stavamo facendo zapping in cerca di un film decente da guardare in tv e ci siamo imbattuti in un documentario sulle Seychelles e puff…hanno inquadrato il caro David e la sua…amica?...no,la sua compagna…o forse dovrei definirla la sua amante? Ad ogni modo è comodo curare un cuore spezzato in quel paradiso e con una che va in giro mezza nuda come Cassandra Alvarez! Stia tranquillo che suo fratello non è sull’orlo del suicidio! Sembrava abbastanza rilassato…forse perché non ha visto il suo porno di 3 settimane fa! Se vuole glielo mando!” risponde col solito tatto da ippopotamo Aisha.
“ Fai poco la spiritosa,ragazzina!” le risponde Smeaton.
“ La mia fidanzata era molto seria. Lei è una ragazza che scherza poco. Comunque un ripasso delle capitali mondiali se lo faccia: è indecente che un imprenditore sia uno zero in geografia! Quando Aisha ha nominato << Victoria >> scommetto che l’è passata per la testa una modella in lingerie di Victoria’s secrets!” ribatte Carlos.
“ Magari questo è successo a te,ragazzino!” ribatte Smeaton.
“ No,i miei pensieri sono tutti occupati. E se immagino una ragazza in deshabillé,è sicuramente la mia Ginger!” risponde Carlos facendo arrossire Aisha e attirandosi gli sguardi scioccati di René e del Vampiro.
 
[René]
“ Papà,Carlos scherzava!” mi rassicura Aisha poggiando la mano sulla mia spalla. Mi auguro di no perché la sua frase trasuda fedeltà da ogni parola,ma è pur sempre mia figlia,maledizione!
“ Tesoro,guarda che lo so che tu e Carlos non giocate a scarabeo tutte le sere,ma ti ho cambiato il pannolino,ti ho spinto sull’altalena e…ed è imbarazzante!” farfuglio ancora scosso.
“ René,io non volevo offenderla o imbarazzarla con la mia dichiarazione. Mi dispiace. Dovrei contare fino a 10 prima aprir bocca!” si scusa Carlos mortificato.
“ Fino a 1000 sarebbe meglio!” sibila quel tale lanciandogli un’occhiataccia e ricevendone una da me. Come si permette di intromettersi?
“ Lascia stare. Diciamo che devo ancora abituarmi all’idea di Aisha con una sessualità attiva!” mugugno. Non riesco neanche a dirlo! Chissà Lauren che faccia avrebbe fatto all’idea di diventare nonna!
“ Papà,vi dispiace cambiare argomento?” ci redarguisce Aisha tamburellando le dita sul tavolo.
“ Daniele,senti…in merito a prima…mi dispiace. È solo che io ti amo ancora tanto e…” quello lì interrompe la moglie alzando la mano come per farle intendere di non voler udire altro.
“ NON TI AZZARDARE,CHIARO? Non tirare in ballo l’amore perché tu non sai neppure cosa diavolo sia,Patrizia! È comodo chiedere scusa adesso. Avresti dovuto pensarci prima,contare fino a 100 prima di schiaffeggiarmi. Ogni azione ha una sua conseguenza. Mi hai quasi dato del depravato accusandomi di un qualcosa che ai miei occhi è una perversione sessuale,hai offeso in ogni modo possibile la mia compagna e non puoi pensare di cavartela con delle scuse in croce! Non guardarmi,non parlarmi,non fiatare fino alla fine di queste nozze,tanto a nessuno mancheranno le tue sciocchezze e la tua vocina da oca!” asserisce lui.
“ Daniele,dopo 30 anni di matrimonio,dovresti cercare di capire come mi sento! Non è facile vederti con un’altra!” si lagna quella donna.
“ E allora chiudi gli occhi! Anzi da oggi in poi tienili proprio bendati perché ci vedrai assieme spesso e volentieri ad ogni evento mondano da qui all’eternità!” risponde quello cinicamente.
“ Daniele,cerca di ragionare!” lo esorta la moglie.
“ Ragionare? Ironico che sia tu ad invogliarmi a ragionare,dato che non hai mai azionato il cervello in vita tua,se non per danneggiare gli altri, me compreso. La tua esortazione è per la casa,vero? Marcellina ti ha accennato la mia idea e vuoi che desista dai miei propositi,ma te lo puoi scordare: quella è casa mia,la casa che sognavo di dividere con Camilla e la rivoglio. Io sono Daniele Valencia e ottengo sempre quello che voglio,con le buone o con le cattive,pertanto sei pregata di utilizzare le tue ultime forze per radunare le tue carabattole e lasciare casa mia!” le risponde lui. Presuntuoso e borioso!
“ E DOVE ANDRÒ A STARE,DANIELE? A QUESTO NON CI PENSI?” strepita quella. Dio Santo,mi è quasi partito un timpano!
“ Mi fai così cattivo? Stai tranquilla,perché ho già avuto un’idea,un’iniziativa che sono certo apprezzerai! Voglio lasciarti un buon ricordo di me e quindi sarò molto clemente nei tuoi riguardi,ma entro il 28 ti voglio fuori da casa mia con tutte le tue cose o mi costringerai a farle finire nel caminetto…e tu non lo vuoi,vero?” ribatte lui. Il suo tono è beffardo e non promette nulla di buono!
“ MA DANIELE! Pensa se ti avessi lasciato io per un altro,per un mio ex…” insiste quella.
“ Gli sarei stato per sempre debitore e sarebbe stato candidabile alla santità il poveretto!” ribatte quel tale sortendo delle risatine da parte della sua compagna,della sua primogenita e di mia figlia. Il fatto che mia figlia stia ridendo alla sua battuta mi infastidisce tanto.
“ Papà,che hai?” mi domanda mia figlia. Nella sua testa sono ancora io suo padre! Forse la mia paura di essere scalzato da questo tizio che crede d’essere il padrone del mondo nasce solo dall’affetto che sento per lei ed è infondata!
“ Niente. Solo un po’ di mal di testa!” mugugno accarezzandole i capelli.
 
[Giulia]
“ Amore,mi pare che il clima si sia un po’ calmato!” mi sussurra il mio fidanzato. Spero solo non sia la quiete prima della tempesta!
“ Io non canterei vittoria tanto presto,amore mio!” replico rubandogli un bacio. Questo tavolo è esplosivo e i bambini sono quelli più sconcertati da questa famiglia allargata!
“ Camilla,per il lancio di dopodomani,pensi di andare da sola o vuoi che ti accompagni? Preferisci che ti passi a prendere?” domanda zio Guido. Perché sento che sta per scoppiare la guerra mondiale?
“ Cosa della definizione del termine << separati >> non capisci? Diciamo che voglio evitare di urlare e spiegarti le cose con calma tenendo presente che magari i tuoi neuroni con l’età hanno perso consistenza! L’Ecomoda è mia…tu non c’entri nulla! Non sei più mio marito e non andiamo proprio da nessuna parte assieme!” risponde zia Camilla collerica. Vorrei proprio sapere cosa le ha fatto di male zio Guido!
“ Vuoi andarci da sola?” replica zio Guido.
“ E chi ha mai detto questo? No,non andrò da sola! Andrò col mio compagno!” risponde zia Camilla. Mio padre impallidisce.
“ Io chiamerei il 911! Tuo padre è un po’ pallidino,amore mio!” mi sussurra Jean.
“ Cami,credevo ne avremmo parlato!” farfuglia mio padre.
“ Non c’è niente da dire,Armando. Daniele non è il mio animale da compagnia o il mio maggiordomo. È l’uomo che amo e verrà con me. Se la sua presenza non è benaccetta,non ci sarò neppure io,ma sarai tu a dover spiegare ai nostri clienti perché non parteciperò né al lancio di questa collezione né di quelle che seguiranno,sebbene sia tornata qui stabilmente! Io non vado da nessuna parte senza Daniele,quindi dillo subito cosa vuoi!” risponde zia Camilla.
“ E se non viene la mamma,non vengo neppure io. È mio padre e non è giusto che tu lo tenga alla larga,zio!” asserisce Roberta.
“ La mamma ha ragione: Daniele è il suo compagno,zio. Non puoi tagliarlo fuori così!” aggiunge Junior.
“ State facendo tutto da soli,maledizione! Camilla,se vuoi che Daniele sia presente,per noi è il benvenuto! Credi che non ti capisca? Ricordo come se fosse ieri il mio primo evento mondano con Betty,la nostra prima uscita ufficiale da fidanzati…e ricordo anche che per i primi tempi sei stata l’unica a sostenere davvero la nostra storia,quando mamma e papà erano ancora un po’ riluttanti! Noi siamo la tua famiglia e se con Daniele sei felice,noi siamo felici per te!” risponde mio padre con notevole sforzo.
 
[Daniele]
Non ci credo! Lei ha sfidato suo fratello per me,per avermi accanto alla sfilata dell’Ecomoda! Più giorni passano dalla nostra riconciliazione e più mi do del << coglione >> per aver perso tutto questo tempo,per averla trattata male quando è tornata,per non aver capito nulla!
“ Daniele,la smetti di guardarmi così?!” mi redarguisce imbarazzata sottovoce con le gote rosse. Sorrido prima di rubarle un bacio. Ridacchio quando la sento tremare fra le mie braccia proprio come durante il nostro primo bacio.
“ Non posso ammirare la mia bellissima futura moglie?” le sussurro facendo imporporare ancora di più la sue guance mentre sfioro il suo naso con il mio. Nonostante questo tavolo,Trimalcione e Patrizia,va tutto bene: mia figlia ha accettato di pranzare con me e la donna che amo da tutta la vita mi ama come ho sempre sognato! Sto recuperando tutti i sorrisi che non ho avuto modo di emettere in 40 anni!
“ Domani colazione a letto,Valencia!” soffia sulle mie labbra. La bacio ridacchiando.
“ Ai suoi ordini!” scherzo divertito ottenendo un suo bacio.
“ Non hai capito,amore: sarai servito e riverito domattina perché la tua futura moglie ti sveglierà con una ricca colazione a letto con annesse coccole del buongiorno!” replica fra un bacio e l’altro sulle mie labbra. Come no…domani non mi frega: sarò io a viziarla!
“ Non ci contare,Mendoza! Domani sarà il tuo risveglio ad essere all’insegna di dolci e coccole!” ribatto totalmente preso dalle sue labbra.
“ Grazie per avermi difeso. Non volevo costringerti a scegliere!” le sussurro fra un bacio e l’altro.
“ Scegliere? Per me non c’è partita,Dan. Vieni sempre prima tu,capito? Tu sei la mia sola opzione,amore. Sempre.” replica sfiorando il mio naso con il suo. Sorrido.
“ Daniele,ma se tu e la mamma domani vi << sposate >>,magari è il caso che resti da zio Armando per non rovinarvi la << luna di miele >>, giacché mi pare sia già cominciata!” asserisce Junior distraendoci dalle nostre tenere effusioni.
“ A parte che te l’ho proposto io e mi offendo se non accetti di essere nostro ospite,io e tua madre siamo in perenne luna di miele e da ciò che vedo non siamo i soli,quindi mi sa che disturberesti anche tuo zio e sua moglie restando da loro!” ribatto alludendo ad Armando che bacia sua moglie. Solo un mese fa l’avrei preso in giro per questa cosa perché tutta questa melassa mi faceva ricordare ciò che non potevo più avere!
“ Che vuol dire che resti qui? Per quanto? Ed io come faccio a Zurigo da sola? Come faccio a mettere in cantiere un bambino se dovrò svolgere anche il tuo lavoro? Dillo che vuoi boicottarmi! Possibile che tu debba sempre fare di testa tua senza chiedermi pareri?” gli domanda a macchinetta la mia bambina. Ridacchio divertito dal suo carattere tanto affine al mio!
“ Finite le recriminazioni? Tu e la biondina avete parecchio in comune: vi gasate per nulla finendo per dare di matto! Ho un affare per le mani e Daniele si è offerto di ospitarmi. Non so quanto tempo mi richiederà,ok? E poi esistono i cellulari ed internet…ci sarò anche se non ci sarò! Anche se secondo me tu sei solo gelosa del rapporto fra me e tuo padre,sorella!” risponde il mio figliastro facendomi ridere.
“ Amore,e la cena con i miei? Mio padre ci tiene,lo sai! Non puoi rimandarlo questo affare?” domanda Brigitte. Meglio l’affare oggi che un divorzio domani da una piattola come lei!
“ Mi dispiace. Rimanderemo la cena. Così potrai partecipare a quel servizio fotografico a Roma a cui tenevi così tanto!” risponde Junior con nonchalance.
“ Tenevo di più alla cena con te. Papà aveva anche sorvolato sulla separazione dei tuoi!” risponde lei. Fermi tutti…ha detto << sorvolato >>? Mi serviva il benestare del Re della Tazza per riprendermi la mia donna? E da quando?
“ Stai scherzando? Quello che fanno o non fanno mia madre e mio padre non mi sembra pertinenza dei tuoi genitori e viceversa. Mia madre ha solo ripreso in mano la sua vita,ok? E non si sognerebbe mai di giudicare tuo padre che magari si sbatte la segretaria!” ribatte Junior.  
“ Mio padre non fa queste cose!” risponde lei in lacrime prima di allontanarsi dal tavolo. Io e Camilla ci guardiamo negli occhi sconsolati.
“ Mi dispiace. È che ho perso la pazienza! Ci mancavano solo i suoi genitori con la puzza sotto al naso! Siamo nel terzo millennio e non scandalizza più di tanto un divorzio!” mugugna Junior.
“ Lascia stare,Junior. Questo affare,come vedi,capita proprio ad hoc! Pensa che in questi giorni gli unici sforzi che ti toccheranno saranno quelli fisici…perché tu ci aiuterai col trasloco,vero?” ribatto facendolo ridere.
 
[Susanna]
Ci mancava solo la cena a cui sarò costretta a partecipare! Che poi che altro dovrà dirmi? Delle sue nozze con quella ne sono già a conoscenza, quindi che altro può essere?
“ E quindi saranno Roberta e Junior i vostri testimoni!” esclama il signor Calderon dopo la scenata assurda del figlio di quella con la fidanzata.
“ Non solo loro. Io e Camilla pensavamo anche ad altri due dei nostri figli!” risponde mio padre.
“ Era di questo che volevi parlarmi domani sera a cena?” gli chiedo.
“ No. Non era di questo che ti parlerò domani sera,Susanna. Io e Camilla vorremmo che a farci da testimoni fossero due dei nostri figli,che col loro amore c’hanno permesso di rivederci e di rientrare l’uno nella vita dell’altra!” mi risponde mio padre.
“ Noi?” domanda Giulio. Quella donna annuisce.
“ Sì,voi. Barbara e Roby saranno le mie testimoni e tu e Junior lo sarete di tuo padre,se accettate la nostra idea!” risponde quella lì.
“ Sì,mamma. Certo che accettiamo,vero,amore mio?” replica Candy Candy. Mio fratello annuisce.
“ Grazie per avermi incluso nei vostri progetti matrimoniali!” sibilo urtata. Mio padre mi ha tagliata fuori per dar spazio a quei due che non sono neppure figli suoi!
“ Tesoro,potresti officiare il nostro matrimonio civile. Quello cattolico no,ma quello civile sì! Saresti una specie di protagonista come noi!” mi propone mio padre. Sembra tanto un contentino!
“ Conciata così? Qui arriva la buoncostume!” sghignazza quella balenottera che ha sposato Bob.
“ Io almeno posso permettermelo! Tu con questa gravidanza ti sei appena rovinata il bel fisichino che avevi! Non tornerai mai più ad essere come eri prima!” replico.
“ MODERATI VERSO MIA MOGLIE O TI PRENDO A SCHIAFFI! QUESTA GRAVIDANZA NON HA ROVINATO PROPRIO NULLA PERCHÉ È LA COSA PIÙ BELLA CHE CI SIA MAI CAPITATA! PILAR È PIÙ BELLA DI PRIMA,PER QUEL CHE CONCERNE IL MIO PARERE E DATO CHE DEVE PIACERE SOLO A ME,NON CI SONO PROBLEMI!” s’intromette quel cretino di Bob. 
“ Ha parlato! Perché tu hai gusto in fatto di donne,no?” ribatto mordace.
“ Eccola che ricomincia con le sciocchezze! Per domani sera comprerò dei tappi!” esclama il figlio di quella donna.
“ Junior,smettila! Susanna presto sarà come una sorella per te e non devi trattarla così!” lo redarguisce sua madre.
“ Mamma,ti prego! Finirò in analisi con questa parentela! O almeno intimale di parlare il meno possibile!” si lamenta quel cretino.
“ O magari potresti tornartene sulle tue care montagne e restarci!” lo attacco.
“ Nessuno ti ha concesso il permesso di darmi del tu,ragazzina petulante! Ad ogni modo,dovrai sopportarmi perché presto saremo una grande famiglia! Non era il tuo sogno avere tanti fratelli?” mi canzona.
“ Come no! Proprio un sogno!” bofonchio contrariata.
“ Susanna,ormai questi fratelli li hai e potresti trovare un lato positivo in tutti loro e cercare di voler loro bene!” asserisce mio padre.
“ O forse avresti potuto chiedermi un parere prima di lasciare la mamma e metterti con questa qui che si è riprodotta fin troppe volte!” replico.
“ SI CHIAMA << CAMILLA >> E DEVI SMETTERLA DI TRATTARLA MALE!” mi redarguisce mio padre.
“ Dan,lascia perdere,ok? Ha bisogno di tempo! Ha ragione: in 3 settimane abbiamo invaso la tua vita senza un preavviso!” s’intromette quella.
“ Non hai invaso la mia vita. Tu mi hai ridato la vita! E Susanna deve accettarlo. Me lo deve!” risponde mio padre. Ci mancava pur questa!
“ E poi dovresti abituarti ad avere dei fratelli. Magari presto ne avrai uno ancora più piccolo,un neonato!” sibila mia madre. È pazza? Questa tizia non è troppo vecchia per far figli?
“ Patrizia,non dire assurdità! Va bene l’amore,va bene il resto,ma mia sorella e Daniele sono troppo in là con gli anni per avere un altro figlio!” s’intromette il signor Armando. In effetti!
“ E mica ho detto che lo avrà da tua sorella?” replica mia madre. E da chi?
“ Ogni volta che tira fuori quest’assurdità mi sembra sempre più divertente!” balbetta fra una risata e l’altra quella donna. Ma che cavolo ha da ridere? Mia madre ha appena insinuato l’ipotesi di un tradimento ai suoi danni da parte di mio padre e questa se la ride?
“ Patrizia,ti ho già detto che non è come pensi tu! Smettila!” le ordina mio padre.
“ E come sarebbe? Sono tutta orecchie! Dai…dimmi che quella ragazzina rossiccia non ti interessa! È figlio tuo quello che aspetta? Direi che devo saperlo dato che potresti averlo concepito mentre eravamo ancora sposati!” replica mia madre. Cosa? L’acciughetta è andata a letto con mio padre? No,non è vero!
“ Ma lei è tutta suonata? Ha battuto la testa da piccola? Suo marito non desta il mio interesse. Va bene che mi piacciono gli uomini grandi,ma ha il triplo dei miei anni,maledizione! Il figlio che aspetto è di Carlos! Lei è del tutto fuori di testa! Ora capisco perché il dottor Valencia l’ha mollata! Avrebbe dovuto farlo molto tempo fa!” interviene la rossa. Quindi non è andata a letto con mio padre…bene!
“ MA COME CAVOLO TI PERMETTI? SEI UN’OCA CHE HA SFRUTTATO UNA CONOSCENZA FATTA DURANTE UN VIAGGIO DI LAVORO PER FARE CARRIERA! SE NON AVESSI INCONTRATO LA TUA CARA AMICA,SARESTI RIMASTA LA NULLITÀ CHE ERI!” replica mia madre.
“ Ha parlato colei che non ha mai tenuto le gambe chiuse in vita sua! Rispetti la mia fidanzata!” le intima Carlos Mora.
“ PATRIZIA,NON TI PERMETTERE DI TRATTARLA COSÌ! E tu non ti agitare che sei pure incinta e devi star calma!” interviene mio padre rivolgendosi con tono più aspro a mia madre per poi interloquire con l’acciughetta.
“ Ah io sarei un’oca? Ma si è vista? Se non avesse sposato un Valencia,l’avremmo trovata su qualche marciapiede a battere,signora! Io non uso minigonne inguinali per rigirarmi gli uomini,non vado a letto con gli uomini delle altre né potrei mai tradire mio marito con un uomo che un tempo mi corteggiava per il solo sfizio di mandare a puttane la relazione del suddetto uomo con un’altra donna,come ha fatto lei anni addietro! Inoltre io studio Economia,non alla San Marino,ma studio con profitto…mentre lei non conosce neppure le tabelline!” ribatte quella.
“ E QUESTE COSE CHI TE LE HA DETTE? DANIELE? CHE RAPPORTO HAI CON MIO MARITO? CI VAI A LETTO A PER SOLDI?” le domanda mia madre infuriata. L’acciughetta alza gli occhi al cielo.
“ Mamma,smettila! Aisha è una mia amica! Devi smetterla di urlare in generale e  di gridare addosso a lei in particolare!” interviene Giulietto.
“ Ha stregato anche te la santarellina? Avevo intuito il tuo gusto in fatto di donne in comune con tuo padre,ma che vi incapricciaste della stessa non era preventivato nel mio immaginario! O forse per << famiglia allargata >> intendevate questo,ossia un’edulcorazione di un’orgia?” replica mia madre.
“ Patrizia,non è come pensi tu!” interviene il padre di Candy Candy.
“ Li difendi? Non dirmi che piace pure a te quella donnaccia!” replica mia madre.
“ PATRIZIA,ORA BASTA! SMETTILA DI USARE EPITETI POCO LUSINGHIERI PER APOSTROFARE MIA FIGLIA!” sbotta mio padre. Sua figlia? Ha detto << sua figlia >>? Se questa ragazzina è sua figlia,ciò fa di lei mia sorella! Non bastava questa stronza come sorellastra? Dovevo sorbirmi pure l’acciughetta acida?
“ Lo stronzo che ha messo incinta sua madre per poi scaricarla sei tu?” domando scioccata.
“ Susanna…” farfuglia mio padre.
“ SUSANNA COSA? TI RENDI CONTO CHE MI HAI VOMITATO ADDOSSO QUESTA NOTIZIA DI FRONTE A TUTTI SENZA UN MINIMO DI TATTO?” sbotto.
“ Non che con me sia stato più delicato a suo tempo,nonostante fossi la diretta interessata! Anche se devo ammettere che è stato più soft dato che almeno non c’erano spettatori!” commenta Aisha. Pure? L’ha gridato addosso anche a lei?
“ Susanna,è che tua madre mi sta esasperando! Sono stressato e le scenate isteriche di tua madre mi stanno facendo perdere la pazienza! Io volevo parlartene con calma!” si giustifica mio padre.
“ MI FAI SCHIFO! IL FIGLIO CHE LA MAMMA NON HA VOLUTO DARTI TE LO SEI CERCATO ALTROVE! E HAI AVUTO PURE IL CORAGGIO DI FARE LA VITTIMA! NON VOLEVO SORELLE E ORA GUARDA: SONO ATTORNIATA,MALEDIZIONE! AVREI MENO SORELLE SE VIVESSI IN UN CONVENTO,PORCA PUTTANA!” urlo.
“ In un convento non ti accetterebbero per via delle tue mise e del linguaggio << principesco >>!” sghignazza quella stronza di Roberta.
“ Finirebbe per deviare tutte le novizie…altro che Monaca di Monza!” aggiunge la rossa.
“ E IN PIÙ TUTTE E DUE UNA PIÙ STRONZA DELL’ALTRA! TI CI SEI MESSO D’IMPEGNO A ROVINARMI LA VITA,PAPÀ?” grido addosso a mio padre.
“ SMETTILA DI GRIDARE COME UNA PESCIVENDOLA ISTERICA,MALEDIZIONE! DEVI ASCOLTARMI E NON GRIDARMI ADDOSSO! RICORDATI CHE SONO TUO PADRE E MI DEVI RISPETTO!” mi rimprovera.
“ LO STESSO RISPETTO CHE HAI AVUTO TU PER ME,PER GIULIO E PER LA MAMMA ANDANDO A LETTO CON UN’ALTRA DONNA O 3 SETTIMANE FA QUANDO HAI BUTTATO TUTTO ALL’ARIA PER SOLA LUSSURIA? AVRESTI DOVUTO RICORDARTI DI ESSERE UN PADRE DI FAMIGLIA,QUANDO TI DIVERTIVI CON LA MADRE DI AISHA!” ribatto.
“ Maledizione,mi stai stonando! E ti staranno sentendo tutti! Questa è la dimostrazione che ho sempre avuto ragione: se ti avessi avuta da Camilla,non mi sarei trovato nella spiacevole condizione di dover sedare le tue crisi nevrasteniche ereditate da tua madre! Inoltre te l’ho già spiegato: Camilla non è solo lussuria per me,è l’amore!” sbotta mio padre. Ma roba da matti…adesso sarebbe colpa mia?
“ E CHE VUOI CHE TI FACCIA? UN APPLAUSO? SEI ANDATO A LETTO CON UN’ALTRA DONNA! MALEDIZIONE,È BASTATO CHE TI DICESSI << NO >> AD AVERE UN ALTRO FIGLIO! SEI UN DISGRAZIATO!” strepita mia madre.
“ Ora capisco perché non ascolta quando gli altri gli parlano: è diventato sordo dopo 30 anni di matrimonio con questa donna!” sibila Aisha.
“ Devi solo stare zitta,Patrizia! Non hai alcun diritto di recriminare dopo quello che ho scoperto su di te!” la zittisce mio padre.
“ Aisha e Roberta sono due bravissime ragazze e sono certo che,conoscendovi meglio,riuscirete ad avere un buon rapporto! Io non volevo lo scoprissi così,Susanna!” farfuglia mio padre rivolgendosi a me.
“ E COSA VOLEVI FARE? CHIUDERLA IN UNO SCATOLONE,IMPACCHETTARLA E FARMELA TROVARE SOTTO L’ALBERO DI NATALE? DA QUANTO LO SAI? DA QUANDO È NATA? DA QUANDO L’HAI VISTA PER LA PRIMA VOLTA IN ECOMODA? DA QUANTO TEMPO LO SAI?” ribatto isterica.
“ Da 50 giorni. L’ho scoperto il 25 settembre. È un giorno che non dimenticherò mai!” risponde mio padre con il viso nascosto fra le mani.
“ Fai bene a nascondere il viso. L’integerrimo Daniele Valencia che si ritrova due figlie fuori dal matrimonio…bello schifo! E il bello è che non hai mai chiesto se volessi o meno una sorella! Adesso sarò scalzata pure da questa! Prima almeno potevo contare sul fatto di essere la più piccola meritando per questo la mia dose di affetto ricevuta prima che sapessi di avere una figlia col tuo grande amore,mentre ora,stando ai fatti,la più piccola è questa qui!” esclamo alzandomi dalla sedia furiosa.
“ Dove vai?” mi domanda mio padre.
“ Non ti riguarda! Hai altre due figlie con cui rimpiazzarmi! E non ti azzardare a seguirmi!” rispondo prima di correre via e dare libero sfogo alle lacrime.
 
 
Capitolo terminato! E così esplose del tutto la bomba Aisha…anche se abbiamo letto solo la reazione di Susanna,ma come sarà quella di Patrizia? Più o meno funesta di quella di sua figlia? Diciamo che finora di grida ce ne sono state a non finire,senza giungere alle orecchie degli sposi,per fortuna,ma saranno terminate qua? Ricordate che Daniele non sa ancora nulla del video e dell’autrice del disastro del suo bilocale…lo scoprirà a queste nozze? Pensate che il prossimo sarà l’ultimo capitolo incentrato su queste nozze! Vi aspettavate tale reazione da parte di Aisha all’invito di Daniele? Credete si farà questo benedetto pranzo o avverrà qualcosa che allontanerà di nuovo Aisha da Daniele? Dovrete procedere nella lettura della storia per scoprirlo! Alla prossima!
 
  
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