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Autore: itachiforever    13/07/2017    3 recensioni
[The Long Dark]
[The Long Dark][Sandbox - What if?]
Una ragazza si ritrova bloccata nelle gelide foreste canadesi, completamente sola e isolata dal mondo esterno. Sta cercando suo padre, e intanto tiene una specie di diario. Riuscirà a sopravvivere mentre il caos imperversa nel mondo civilizzato? O il "lungo buio" per lei sarà eterno?
Genere: Avventura, Introspettivo, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!, Violenza
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Capitolo 4 – Cabine, cabine, cabine

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Mi risvegliai che era ancora giorno, ma non avevo idea di quante ore fossero passate. Sapevo che se volevo trovare qualcuno dovevo andare da un’altra parte e in ogni caso quelle tre piccole cabine non mi sarebbero state di grande aiuto.
Uscendo vidi che aveva smesso di nevicare e sembrava che la giornata sarebbe finita tranquillamente. Prima di incamminarmi controllai bene che non ci fossero lupi, senza uscire dal piccolo portico di legno della cabina. Riuscivo a vedere la carcassa del cervo, sorvolata da chiassosi corvi intenti a banchettare, e non mi venne neanche l’idea di avvicinarmi. Magari i lupi sarebbero tornati presto e chi avrebbe provato a rubargli il cibo se la sarebbe vista brutta. Mi piacciono i lupi. Credo siano degli animali meravigliosi, anche se pericolosi. Non che altri animali lo siano di meno. Non mi avvicinerei mai ad un cervo maschio ad esempio. Quelle stupende corna le ha per un motivo.
In ogni caso, camminai continuando a seguire la riva del lago. Ricordavo che ci fossero più cabine e infatti le trovai subito. Due erano completamente distrutte, bruciate, e i tetti crollati avevano permesso alla neve di riempire i loro interni. L’altra invece era integra, più o meno identica comunque alle tre di prima. Esplorandola, trovai pesche sciroppate, zuppa di pomodoro, barrette dolci e una Stacy’s Grape Soda. Mi resi conto di dover assolutamente trovare dell’acqua, la bottiglietta che avevo si sarebbe svuotata presto e le bibite gassate non avrebbero certo fatto bene alla mia salute se avessi continuato a bere solo quelle. Soppressi la sete ancora per un po’.
Adocchiai un altro di quei casottini per la pesca sul ghiaccio non troppo distante e vi trovai una sciarpa di lana a strisce rosse e bianche. Ne avevo già una mia, ma meglio prenderla. Soprattutto perché il sole iniziava a calare e un piccolo termometro appeso alla parete segnava -9°C. Una temperatura decente rispetto a quelle delle notti di tempesta di cui mi parlava mio padre. Almeno non c’era molto vento e i vestiti mi proteggevano un po’.
Uscendo da li mi accorsi di un’altra cabina che non avevo notato. Una un po’ più grande delle altre, solitaria sulla riva del lago, col suo pontile personale. Ovviamente mi diressi lì, per sgraffignare qualcos’altro. Stavo già iniziando a prenderci gusto. Chi non ha mai sognato di poter rubacchiare senza conseguenze?
Arrivata davanti alla porta mi ricordai improvvisamente dove mi trovavo. La chiamavano cabina di Lone Lake. Ci abitava, durante l’estate, un uomo che stava sempre sulle sue, gli piaceva stare da solo. Lo avevo conosciuto insieme a mio padre, come tutte le persone che frequentavano quella zona. Mi stava simpatico.
Non era una di quelle persone che appena vedono un bimbo iniziano a fargli domande su qualsiasi cosa (ho conosciuto davvero troppe persone del genere) o che lo trattavano come un piccolo decerebrato. Anzi, mi aveva insegnato lui a pescare sul ghiaccio. Sembrava che io fossi l’unica persona con cui non era scorbutico. Si chiamava Simon, se non erro.
Mi sentii in colpa al pensiero di rubare qualcosa da lui più che dagli altri. Ma alla fin fine l’ho solo privato di una scatoletta di carne e fagioli (per la cronaca, odio i fagioli) e dei fiammiferi.
Poi andai in un’altra cabina per la pesca sul ghiaccio, dove trovai altra attrezzatura per la pesca, qualcosa per il fuoco e un’aranciata. Lo zaino si stava facendo pesante, la sete aumentava e la stanchezza tornava a farsi sentire, così decisi di ritornare all’ufficio. Esplorare durante la notte era escluso.
Mentre andavo, trovai il punto da dove ero arrivata, quello dove il fiume si immetteva nel lago. Con la nebbia che c’era non ero riuscita a vedere nulla oltre al cottage. Una volta arrivata andai direttamente al piano di sopra. Non sentivo troppo freddo, quindi non accesi il fuoco, e mi limitai a bere l’aranciata, dato che non avevo neanche fame. Credo fosse per l’ansia, mi si era chiuso lo stomaco.
Mi addormentai e mi risvegliai nel cuore della notte, completamente al buio. Non riuscivo a vedere davvero nulla, oscurità totale. Quel posto mi risultava davvero inquietante, specie perché c’era ancora un cadavere al suo interno, che avevo coperto con un tappeto.  Avevo di nuovo sete e la fame mi era tornata e come volevasi dimostrare mi ritrovai davvero senz’acqua, e con della carne in scatola in meno. Ne avevo lasciato giusto un sorso per la mattina.
Anche se a fatica alla fine riuscii ad addormentarmi, senza incubi per fortuna. Prima dell’alba ero già in piedi. Mangiai una zuppa di pomodoro, bevvi la Grape Soda ed uscii armata di lanterna, nonostante il buio ancora un po’ presente e quella che sembrava l’inizio di una tempesta di vento e neve. Avevo davvero bisogno di trovare da bere e non avevo pensato (da brava stupida) ad accendere un fuoco per sciogliere e bollire della neve.
Mi avviai dalla parte opposta del lago rispetto all'ufficio, arrivando in breve ad una ferrovia, appena appena visibile. Le rotaie erano quasi completamente sommerse di neve e mi accorsi di loro solo dopo esserci inciampata sopra. Le seguii verso sinistra e alle prime luci dell’alba intravidi quella che sembrava una parete di roccia. Eppure le rotaie andavano dritte da quella parte. Ma non ebbi tempo di pensare a quello perché un ringhiare a dir poco minaccioso e uno strano abbaiare attirarono tutta la mia attenzione.
 
 




Angolo Autrice:
Ciao a tutti! Eccomi tornata anche qui!
Come se la caverà la nostra Abby col suo primo incontro con un lupo selvatico incacchiato?
Lo scoprirete presto ;)
Voglio ringraziare Zenya_59 per le recensioni lasciate. Grazie mille! ^v^ (Questo capitolo è dedicato a te :D)
Ciaoooo!
  
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