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Autore: BALTO97    15/07/2017    2 recensioni
Jensen e Jared sono una coppia , convivono e sono felici , il maggiore è un pilota di moto trial mentre il minore è un giovane cuoco già famoso. Jared occupato con il lavoro , non nota il malessere del compagno , finché un tragico evento lo obbligherà a rivedere le sue priorotà.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Jared Padalecki, Jensen Ackles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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“hey jay “ disse la donna raggiungendo il giovane che era uscito dall’ospedale e si era seduto sul muretto dell’aiuola

“ Kim ti prego , lasciamo solo”rispose nascondendo il viso tra le mani

“Jay credo che stare solo adesso sia la cosa peggiore” kim si sedette accanto a lui sul muretto

“parlami” continuò

“come ti senti ?” sapeva che era una domanda stupida da fare a uno che ha appena visto la persona più importante in fin di vita venir portata via su una barella , ma voleva ottenere una qualche reazione da parte del giovane . infatti la ottenne
Jared , ancora arrabbiato , sia alzò in piedi iniziando a urlare

“COME CAZZO VUOI CHE MI’ SENTA ???LO HAI VISTO ???”

La donna si limitò ad annuire lasciando sfogare il giovane

“LUI … no ti prego” jared si passo una mano sul viso

“se muore che cosa faccio ?” domandò a se stesso

Kim si alzò “Ok , ok basta” disse abbracciandolo
Il minore nascose il viso nell’incavo del suo collo, proprio come farebbe un bambino spaventato

“Kim … se muore … se muore io …” iniziò a singhiozzare

“andrà tutto bene ! starà bene !” cerco di rassicurarlo accarezzandogli la schiena
Ma aveva visto Jensen sbalzare via dalla moto  , sentito lo schianto e visto il corpo del ragazzo intrappolato dalla lamiere contorte  scivolare giù in una scarpata .
Stringendo ancora il corpo del giovane singhiozzante portò gli occhi al cielo rivolgendo una silenziosa preghiera.
 
Quando il giovane si riprese rientrarono nella sala d’aspetto .
Dopo quasi 2 ore non sapevano ancora niente , ogni infermiere che passava e che procedeva senza dire una parola era un colpo al cuore del giovane .
Jeffrey prese per tutti un caffè alla macchinetta , bevvero tutti in silenzio guardando il corridoio o fuori dalla grande vetrata

Alle 4.30 Kim era intenta a leggere una rivista , Richard camminava avanti e indietro con Noa sdraiato sul braccio intento a dormire , Jeffrey a malincuore era dovuto tornare alla pista per provvedere alle questioni burocratiche quali assicurazioni ecc …
 Jared intanto osservava il caffè nel bicchierino di plastica ,  incantato a mirare le bollicine di schiuma che scoppiettavano pensò che erano proprio fragili e delicate , come Jensen.

Vide nella testa le immagini del ragazzo che sorrideva al mattino con ancora un velo di sonno a decorargli il viso , lo vide ridere buttando la testa all’indietro ,  a carponi  intento a giocare con i cani come un bambino felice che non ha preoccupazioni
Una lacrima solitaria scese sul viso del giovane scontrandosi con il lieve sorriso che gli increspava la labbra , per poi cadere nel caffè.

“jay vuoi un altro caffè ?” gli chiese dolcemente Richard posando il piccolo nel passeggino

“No … no grazie” rispose alzandosi e buttando il bicchierino nel cestino per poi ridersi e tornare a fissare il vuoto.

Alle 5 passate Richard salutò tutti dicendo che sarebbe passato il giorno dopo , abbracciò Kim e Jared poi uscì con il passeggino , Kim chiamò le sue figlie per digli che avrebbe fatto tardi , anche se il giovane le disse che poteva tranquillamente andare a casa , ma lei non gli aveva risposto ed era uscita per poi rientrare e porgergli un pacchetto di cracker

“scommetto che non hai pranzato” provò a scherzare

Il giovane sorrise dando un morso.

Alle 7 Kim camminava nervosa avanti e indietro , Jared che , aveva mangiato solo 2 cracker  su 5 era intento a guardare il cellulare .
Purtroppo la notizia di un incidente alla pista non era passata inosservata e i notiziari locali avevano già dato la notizia che Jensen era caduto.
Amici e conoscenti scrivevano al giovane per avere notizie sulle condizioni del ragazzo e per fargli gli auguri.

Kim , dato che Jared non ne voleva sapere di lasciare la stanza , uscì e chiamò il ristorante avvisando che il giovane non sarebbe andato per il servizio .
Tutti capirono e fecero gli auguri  a loro volta , dicendo anche che Jared non aveva nulla di cui preoccuparsi .

Un’ora dopo , quando il sole  del tramonto illuminava di arancione la stanza , Misha , ancora con il camice verde della sala operatoria varcò la soglia della sala d’attesa .
Come se fosse entrato un maresciallo Jared si alzò di scatto

“Misha !” esalò incapace di parlare

“Jay vieni dobbiamo parlare !” disse serie il medico

Il giovane si girò e guardò la donna , lei gli rispose con un sorriso d’incoraggiamento

Nel suo ufficio il medico invitò Jared a sedersi

“dimmi come sta” fu invece la risposta di Jared

“jared …” Misha sospirò
“è vivo” disse
Quelle semplice parola furono tutto per il giovane, Jensen era vivo ! ma sul volto del medico vide preoccupazione e angoscia

“Misha che altro c’è ?” chiese ancora una volta di sentire  la risposta

“ascoltami Jared” e il moro tornò serio , vestì i panni del medico costringendo sé stesso ad abbandonare quelli dell’amico
Il giovane si sedette

“Jensen non è messo bene” e odio sé stesso per dover dire quelle orribili parole

“siamo riuscito a sistemargli la ferita al fianco.” disse e per un secondo il giovane sperò

“ma l’incidente ha causato non pochi danni agli arti inferiori”
Jared si sforzò di non crollare

“ti… tipo?” chiese sforzandosi di mantenere la voce salda
Misha sospirò nuovamente appoggiandosi alla scrivania

“il peso della moto ha lacerato i legamenti del ginocchio della gamba destra , mentre la gamba sinistra a il gesso a causa della frattura allo stinco e al ginocchio dove abbiamo dovuto inserire dei chiodi chirurgici nella gamba ma , anche in quella abbiamo riscontrato dei danni ai muscoli ” disse Misha cercando di restare sul ruolo del medico

Il giovane ascoltò tutto e a ogni parola pregava che non ci fosse altro , sentendo che il suo compagno aveva dei chiodi nella gambe , legamenti lacerati e danni ai legamenti si sentì morire

“quanto è grave ?” chiese piegandosi sulla sedia e stringendosi le mani  
Misha scosse la testa

“la pressione ha causato un danno più grave … alla spina dorsale”

A sentire quella parole Jared si lasciò andare , nascose le testa tra le mani

“O mio dio ! no!” sussurrò

“gli abbiamo dato una forte anestesia” disse alzandosi e posandogli una mano sulla spalla

“domani verso sera ridurremo la dose per permettergli  di svegliarsi con calma senza sconvolgerlo troppo”
Continuò sentendosi a sua volta una schifo per non poter fare di più

“solo quando si sarà svegliato potremmo valutare l’entità del danno . dobbiamo essere pronti … anche al peggio” finì cercando di trattenere le lacrime

“misha” sussurrò il giovane

“ho … ho paura . non so cosa fare” continuò

Il medico si abbasso raggiungendo il viso del ragazzo , gli occhi erano liquidi e sconvolti e gli fecero tanta tenerezza

“lo so Jay, ma dobbiamo essere forti” provò a consolarlo

“qualunque cosa accada , l’affronteremo insieme . non lo lasceremo solo” disse sicuro

“sarà dura Jay , devi essere forte” concluse facendogli delle leggere carezze sulla schiena

“ora stai qui e calmati, e ricorda che anche se dorme , Jensen può percepire gli umore quindi quando ti calmato  e ti senti pronto esci che ti porto da lui” disse poi si alzò e uscì.

Jared , solo nello studio si passò una mano tra i capelli
“devi essere forte” pensò
“glielo devi” diceva la voce nella sua testa
“lo sosterrò non lo lascerò solo … no , non di nuovo. Io ci sarò ! non permettere più a niente e nessuno di fargli del male”

Si alzò e dopo essersi asciugato le lacrime uscì.
Misha lo stava aspettando accanto all’ascensore
Mentre salivano Jared sentiva di doversi scusare per non essere andato alla gara

“Misha ascolta io … mi dispiace per non essere venuto … mi sento una schifezza” disse

Quando vide che il moro non gli rispondeva ne lo guardava continuò
“il pensiero che lui mi aspettava e mi cercava mi distrugge …” misha ancora non lo guardava

“misha ti prego …” sussurrò sentendo che le lacrime erano ancora in procinto di uscire

“TI PREGO COSA ?” chiese bruscamente il medico girandosi

“TU NON SAI IL DOLORE E LA SOFFERENZA CHE C’ERA SUL VOLTO DI’ JENSEN QUANDO SI GUARDAVA INTORNO E TI CERCAVA DISPERATO !!!” gli urlò contro

Il giovane si fece piccolo , piccolo contro la parete , si meritava le parole dell’amico ma era dura

“tu non c’eri” finì il moro guardandolo con gli occhi lucidi e confusi di chi sta chiedendo
“perché hai fatto questo alla persona che ami ?”

Jared preso dallo sconforto si accasciò nell’angolo dell’ascensore iniziando a piangere

“mi dispiace … mi dispiace  … mi , mi dispia a a  a  ce!” ripeteva tra i singhiozzi

Il torace era scosso e sussultava , colpi di tosse dovuti al pianto lo scuotevano

“jay calma , calmati” disse Misha abbassandosi e abbracciandolo per le spalle

“va tutto bene . scusa , non dovevo urlare” continuò stringendo il giovane
“vedrai andrà tutto bene” ripeté

“lui … lui mi … odierà” singhiozzò Jared , lasciando basito il medico

“No , no, no , no jared questo non lo devi pensare ! Jensen ti ama alla follia ! non sarebbe capace di odiarti!” lo rassicurò stringendolo ancora

“cero dovrai fare i salti mortali per farti perdonare. Ma lui ti ama e scommetterei tutto quello che ho che ti ama ancora e ti amerà per sempre” finì fissando negli occhi il ragazzo.

Uscirono e si avvicinarono alla stanza


“ricorda che lui può percepire tutti i suoni e gli umori” disse poi gli fece cenno di entrare

“resta un po’ con lui” 
   
 
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