- Davvero molto spiritosa…e tu genio? Non potevi dirmi semplicemente che eri in ritardo?
- Io non ero in ritardo. Piuttosto sei paonazza in viso! E i tuoi capelli...cosa hai combinato?
Ema si tira su, e con la mano cerca di pettinarsi un po' i capelli, mentre Sasha sghignazza.
- Smettila, smettila subito! Hai idea di quanto ho impiegato per avere questi capelli?
- Anche ieri, alle ripetizioni, avevi gli stessi capelli.
Ema le dà una pacca sulla spalla ridendo.
Non potevano smettere di ridere.
- Il film sarà già iniziato.
Dice a Sasha, sfregandosi un po' le braccia per riscaldarsi.
- Hai freddo?
- Un po'.
Sasha, si avvicina, e le fa cenno di avviarsi verso le porte del cinema con lei.
Entrate, si rivolgono alla biglietteria, per sapere quale film sarebbe iniziato di li a poco.
- Un thriller. E' l'unica proiezione che comincia fra meno di venti minuti.
- Non è che io sia particolarmente predisposta a questo genere...
- Hai paura del mostro del letto?
- Oh, non essere sciocca Sasha! Ho paura di fare degli incubi durante la notte.
Sasha disse al ragazzo della biglietteria, di attendere un minuto.
- Se avrai paura, mi tapperò il naso con due popcorn.
Ema rise già al pensiero.
- Va bene, d'accordo. Vada per il thriller.
Pagati i biglietti, comprarono qualche spuntino sfizioso.
Quando entrarono nella sala, videro che i sedili erano tutti vuoti eccetto due, tre posti, tutti quanti uno distante dall'altro.
- Ci mettiamo al centro?
Le domandò Sasha a bassa voce.
- Si, è il mio posto preferito.
- Te lo sei comprato?
Ema cercò di bloccare la sua risata per non disturbare quelle tre persone già sedute.
Sasha la fece passare avanti scorrendo sedile dopo sedile, fino a che Ema decise di fermarsi proprio al centro.
La stava guardando con quella poca luce che il maxi schermo consentiva di ricevere.
Vedeva quanto era bella e curata.
L'ammirava mentre toglieva il suo giacchetto e posava la sua borsa sul sedile accanto.
- Sasha non ti siedi?
- Ah, si, certo!
Si sentì subito l'impatto di un peso morto a terra.
Ema si girò alla sua destra, e abbassando lo sguardo vide Sasha col culo per terra.
- Mi ero dimenticata la differenza tra le sedie di casa mia e queste del cinema, il poggiachiappe pieghevole.
Disse a lei rialzandosi.
I popcorn si erano sparsi sul pavimento e sui vari sedili attorno.
Ema non riusciva a smettere di ridere, lacrimava, e cercava di asciugarsi con un fazzoletto un po' del trucco che colava.
Sasha era diventata tutta rossa, ma al buio, non si notava.
- Sai, credo, che non sarà necessario vederti tappare il naso con due popcorn, per ridere.
Sasha le fece una linguaccia e si mise a braccia conserte a guardare il trailer che stavano passando.