Sembrava una normale chiamata di soccorso quella che arrivò alla 51 quel
giorno: si trattava di un civile intrappolato su una scala antincendio pericolante.
Otis era ormai abituato ad aspettarsi di tutto da ogni chiamata che
ricevevano, di certo non si aspettava di trovare Freddie Clemente
intrappolato lassù.
Lo stesso ragazzo che Joe aveva cercato di far uscire da un brutto giro ospitandolo
alla 51, per il quale egli aveva garantito pur di farlo lavorare al Molly.
Lo stesso ragazzo che aveva ripagato tutta quella gentilezza
accoltellando Herrmann, le quali prospettive di sopravvivenza erano ancora
appese ad un filo.
Vederlo là sopra inondò il moro di un senso di sollievo,
perché l’aggressore di Christopher sarebbe presto stato consegnato alla giustizia.
La cosa che lo sorprese di più quel giorno però fu vedere Cruz che sgomitava per essere lui
il pompiere che lo avrebbe soccorso. Conosceva Joe meglio di se stesso ed era
assolutamente sicuro che quel gesto, più che salvare il ragazzo, era rivolto a
placare i sensi di colpa che lo stavano logorando da quel maledetto incidente.
Brian aveva ancora impresso nella mente lo sguardo vuoto e spento che
aveva l’amico in ospedale, mentre osservava la povera Cindy prendersi cura del
marito. Egli si accusava di tutto quello che era successo e vederlo in quelle
condizioni era ogni volta una fitta al cuore per Otis. Per quanto tentasse di
consolarlo e fargli capire che quello che doveva sentirsi in colpa era il
ragazzo e che l’unica cosa di cui si poteva accusare era di aver cercato
disperatamente di salvare qualcuno da un futuro oscuro, Joe però sembrava non riuscire a
ritrovare la pace perduta. Forse quel salvataggio era la cosa giusta per riuscire a
riavere indietro il sorriso sul volto del suo amico. Otis lo vide salire la
scala mobile in fretta, mentre dentro di lui nasceva un’improvvisa
preoccupazione.
Era ormai una sensazione normale
in quel periodo: da quando non lavoravano più nella stessa squadra, ad ogni
salvataggio o edificio in fiamme, Brian non poteva che preoccuparsi per la vita
dell’amico e provare anche un forte senso d’impotenza nel doverlo soltanto guardare
da lontano e non assisterlo come invece erano entrambi abituati fin dal suo
arrivo in caserma come candidato dell’autopompa 81. Anche quella volta l’unica
cosa che poteva fare era osservarlo dal basso, pregando che niente andasse
storto. Sapeva che quelli erano i rischi del mestiere, erano pur sempre vigili
del fuoco, ma era come se la sua mente e il suo corpo non rispondessero più
quando si trattava di quel ragazzone. Per lui era come se Joe fosse la calamita
che era capace di destabilizzare la sua bussola interiore, rendendolo disorientato..
Perso nei suoi pensieri, Otis si accorse troppo tardi di quello che
stesse accadendo intorno a lui ma soprattutto a Cruz.
“Cosa pensi di fare?! Dare spettacolo davanti a tutti Brian?!” Si
rimproverò tra sé, lo sguardo fisso verso Joe che ancora penzolava
pericolosamente. Quelli furono i minuti più terribili e lunghi della sua vita;
Otis quasi trattenne il fiato in quel lasso di tempo finché finalmente non vide
l’amico urlare di abbassare la scala, le mani che stringevano con tutte le sue forze
quella di Freddie.
Per Brian fu come tornare a respirare dopo troppo tempo passato in
apnea. La preoccupazione e il tremolio di terrore lo abbandonarono lasciando
spazio a una più calda sensazione di sollievo, che lo avvolse come una coperta.
Freddie venne consegnato immediatamente alla polizia che lo scortò dentro la
loro vettura tra il silenzio generale. Otis però non era attento all’arresto
del ragazzo, il suo sguardo era fisso verso la figura di Joe che stava
scendendo dal camion, dandogli le spalle. Il suo corpo, come qualche minuto fa,
si mosse prima che la testa potesse recepire tale azione e si avvicinò
all’amico attirando la sua attenzione. Cruz gli rivolse uno sguardo da cane bastonato,
già pronto a ricevere una ramanzina per l’incredibile imprudenza che sapeva di
aver commesso. Quella era infatti l’intenzione del moro quando lo aveva visto
sopra quella scala; ma in quel momento l’unica cosa che voleva fare era
stringerlo forte tra le sue braccia e dirgli che aveva fatto la cosa giusta,
fin dall’inizio. Voleva dirgli che lo ammirava per il modo con il quale
cercasse di salvare chiunque gli fosse vicino, che per lui la loro amicizia era
una delle poche cose preziose che possedeva e che per lui avrebbe affrontato
anche le fiamme dell’inferno senza pensarci su due volte. Avrebbe voluto dirgli
questo e molto altro ma l’unica cosa che riuscì a dire fu:
- Sei un idiota… - A quelle parole Cruz abbassò la testa colpevole,
aumentando se fosse possibile il suo sguardo da cucciolo bastonato.
- Un fantastico, bellissimo idiota… Vieni qui. –
Concluse subito dopo
Brian, allungando la sua mano dietro la nuca di Joe e facendo in modo
che le
loro fronti si toccassero. Quel piccolo e breve contatto per entrambi
valse più
di mille parole. Per Otis fu come un balsamo miracoloso la percezione
del
calore e dell’odore che il corpo dell’amico emanava, tanto
che non riuscì a
fermarsi dal sorridere; Per Cruz fu una sensazione paradisiaca di pace.
Non si
aspettava un gesto simile da parte del moro che era un tipo riservato e
non molto espansivo, al contrario di lui che non perdeva neanche la
scusa più banale per
avvicinarsi al moro. Ma Joe cercò di non pensarci e di
concentrarsi su tutte le
sensazioni che quel momento gli stava offrendo. Quando sentì
Brian allontanarsi
e ritornare dai suoi compagni di squadra, Cruz non riuscì a
trattenere un
piccolo sorriso
Gli sembrava di sentire ancora il calore della fronte del moro sulla
propria ed era intenzionato a fare tesoro di quel piccolo momento,
mentre ogni centimetro del suo essere già reclamava la vicinanza
dell'altro.
Angolo dell'Autrice:
Vorrei inanzitutto ringraziarvi per essere arrivati fin qui e per aver ovviamente letto questo mio piccolo sclero.
Vedendo questa scena della 4x10 in televisione quasi una settimana fa, avevo già deciso di riproporla in forma di fanfiction con in aggiunta quello che secondo me, sono i pensieri dei personaggi.
Mi scuso se per caso ci sono degli errori di qualunque tipo anche sotto il profilo dell'IC dei personaggi o di come abbia raccontato i fatti.
Non scrivevo da molto e, per facilitarmi la vita, ho voluto ritornare a scrivere con un fandom sul quale non avevo mai messo piede xD
Se volete lasciare una piccola recensione, sarò felicissima di rispondervi e di confrontarmi con voi su questa "strana coppia" che per me è diventata la mia OTP della serie.
Spero di riuscire a scrivere altro su di loro perche meritano moltissimo (soprattutto Otis visto che non c'è neanche nella lista dei personaggi T.T)
Un Bacione
Sammy