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Autore: Matthw883    17/07/2017    2 recensioni
Questa storia è ambientata nel futuro. Un futuro dove Warren è ricco ma che non riesce ad avere una storia soddisfacente con una donna perchè nonostante tutto prova ancora amore per Max, nonostante lei sia scomparsa da anni.Visto che uno dei più grandi desideri di Warren è diventare padre, nonostante non trovi l'anima gemella egli decide di adottare una bambina. La storia ci concentra su questo rapporto.
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Max Caulfield, Nuovo personaggio, Warren Graham
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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CAPITOLO 4 UN PAPA'
 
POV WARREN
 
Sono corso subito in ospedale, per fortuna Rose ha ripreso conoscenza dopo pochi minuti, tuttavia sono molto preoccupato, è svenuta, e non so perchè sia successo. Potrebbe essere qualcosa di grave, ah adesso capisco come si sentono i genitori quando il proprio figlio, non sono pronto ad affrontare questa eventualità, non so come ci si comporta, se devo essere tranquillo o preoccupato, l'ansia mi sta divorando. Siamo qui fermi da cinquanta minuti e ancora nessuno ha avuto la decenza di venire a visitare Rose. A un certo punto sento chiamare il nostro cognome:
-Graham.-
-Eccoci.-
Io e Rose entriamo nell'ambulatorio pediatrico dove veniamo accolti da una giovane donna, avrà si e no 28 anni, lunghi capelli biondi e dei bellissimi occhi verdi nascosti dietro un paio di occhiali da vista:
-Buongiorno, sono la dottoressa Judith Spencer.-
Ci stringiamo la mano:
-Warren Graham, e questa è mia figlia, Rose Graham, ha 4 anni e si è sentita male..-
Rose alza la manina e le fa:
-Ciao.-
-Ciao Rose, ma prego, ora accomodatevi e ditemi qual è il problema.-
-Ecco, mia figlia è svenuta improvvisamente e io sono corso subito qui, vorrei che lei le facesse una visita approfondita.-
-Ma certo.-
La dottoressa le fa un accurato controllo generale, noto che spesso scuote la testa, ad un certo punto mi chiede con uno sguardo accusatorio:
-Mi scusi, ma lei fa mangiare a sufficienza sua figlia ?-
-Certo che domande.-
-No, perchè alla sua età dovrebbe pesare di più, la bambina è sottopeso inoltre sul suo corpo ho notato molti segnali che denotano mancanza di vitamine. E' stata proprio la mancanza di vitamine che le ha fatto avere quel mancamento.-
-I-io non lo sapevo.-
-Mi scusi, ma lei è padre da 4 anni e non sa queste cose ? E' una grossa negligenza.-
-Guardi che in verità io sono suo padre solo da un giorno giorni, l'ho appena adottata.-
La dottoressa si gira verso Rose e le chiede:
-E' vero ?-
Rose annuisce:
-Oh mi scusi, sa, ero convinta che lei fosse sua figlia biologica, mi sa che devo cambiare gli occhiali, mi era parso di intravedere delle somiglianze.-
-Non si preoccupi.-
-Comunque dove l'ha adottata ?-
-All'orfanotrofio Sacro Cuore.-
-Mai sentito, comunque purtroppo quei luoghi sono cosi, lo Stato taglia i fondi all' infanzia per darli all'esercito, e intanto i bambini si riducono cosi. A pelle e ossa, comunque si tranquillizzi, non è niente di grave, basterà darle queste vitamine farle seguire una dieta ben bilanciata e tornerà a essere in splendida forma.-
La dottoressa mi porge un foglio con la ricetta:
-La ringrazio molto.-
-Si figuri. Ah stavo dimenticando una cosa, non centra con lo svenimento ma deve farci attenzione.-
-Sarebbe ?-
-Sua figlia ha il ginocchio valgo, le ginocchia sono rivolte verso l'interno, per questo non riesce a camminare in maniera dritta, ma invece muove i piedi verso l'interno. E' un disturbo abbastanza comune nei bambini, e normalmente si aggiusta da solo, ma deve fare attenzione, se il disturbo continuerà negli anni a seguire occorrerà operarla per non incorrere in problematiche più gravi.-
-Ho capito, e che dovrei fare io ?-
-La faccia esercitare, cerchi di insegnarle a camminare nella maniera giusta, in questa maniera diminuirà di molti i rischi di possibili problemi in futuro:
-D'accordo arrivederci.-
-Ciao dottoressa.-
-Ciao piccola.-
Una volta usciti vedo Rose scusarsi:
-Mi dispiace tanto Warren, ti  ho fatto preoccupare inutilmente, ti ho fatto perdere tempo, i-io non volevo.-
-Ehi. non dirlo nemmeno per scherzo, non devi scusarti, non è colpa tua. Inoltre io sono felice di dedicare del tempo a te.-
Le faccio una carezza sulla testa e lei mi sorride:
-Ora però dimmi Rose, all'orfanotrofio ti davano abbastanza da mangiare ?-Lei annuisce nervosamente:
-Sicura ?-
-Si, c'era da mangiare per tutti.-
Sono un pò preoccupato,la visita dice il contrario, ma non posso accusare l'orfanotrofio, forse Rose non ama mangiare, no, non è possibile a casa mangia sempre tutto. Forse i compagni, forse gli avranno fatto degli scherzi, forse i compagni le rubavano il cibo, ricordo che mi ha detto che subiva degli scherzi dai suoi compagni.
Decido di cambiare argomento;
Beh non pensiamoci più, ora è qui con me, al sicuro:
-Dai Rose, ora andiamo a casa, devo ancora prepararti il pranzo.-
-Si.-
Mentre ci avviamo verso l'automobile dico alla piccola:
-Ascolta Rose, che ne dici se adesso ti insegno a camminare nel modo giusto ? Hai sentito la dottoressa, devi esercitarti con la tua camminata.-
-Cosa devo fare ?-
-Cerca di camminare mettendo i piedi dritti, appoggia prima il tacco e poi la punta, capito ? Tacco e punta.-
Rose prova a a camminare tenendo i piedi dritti, ma inciampa e cade, io la aiuto a rialzarsi, lei mi chiede scusa:
-M-mi dispiace Warren, i-io non ci riesco, perdo l'equilibrio.-
-Non preoccuparti, col tempo imparerai. Adesso andiamo a casa.-
 
DUE GIORNI DOPO
 
POV ROSE
 
Sono passati alcuni di giorni da quando me ne sono andata dall'orfanotrofio, ora vivo qui, con il signor Warren, lui è molto buono e gentile con me, non come l'antipatica signora Werstroom. Vorrei tanto poterlo  chiamare papà, ma non ci riesco, ho paura che presto o tardi lui possa stancarsi e di me e rimandarmi  all'orfanotrofio. Deve comportarmi bene e fargli vedere che sono una brava bambina, che sono gentile e beneducata, cosi se mi comporto bene magari non mi rimanda indietro, io non voglio tornare indietro. Non devo più fare come ieri sera quando ho avuto quel brutto sogno. 
 
FLASHBACK
 
-No, no, non voglio tornare li, io voglio restare qui, in questa casa, con il signor Warren.-
-Invece no, non puoi, tu devi passare il resto della vita qui, nell'orfanotrofio, da sola, senza genitori, senza amici, coi compagni che ti maltrattano ogni giorno e la signora Werstroom che ti rimprovera e ti punisce. Non avrai mai nessuno che ti voglia bene ahahahahahahahah.-
Appena sento la risata malvagia inizio subito a piangere e gridare:
-Nooooooo.-
Per fortuna mi sveglio, era solo un brutto sogno, ma non posso fare a meno di piangere perchè ho paura che possa diventare realtà.
Poco dopo arriva Warren, ha uno sguardo molto preoccupato:
-Rose, è tutto a posto ? Ti ho sentita urlare.-
-Ho-ho avuto un brutto sogno. Ho sognato di tornare all'orfanotrofio, ma li dentro c'era un ombra nera nera che mi diceva che dovevo restare li per sempre.-
Continuo a piangere, ma Warren si avvicina a me e mi fa delle carezze:
-Su, su, non piangere, il sogno non era vero, era una cosa irreale, una cosa che non avverrà mai. Non dovrai mai più tornare li, ora ci sono io con te.-
Warren mi abbraccia e mi chiede:
-Senti, se sei ancora spaventata per stasera puoi dormire con me sul lettone, che dici ? Lo vuoi ?-
Io annuisco, mi prende per mano e mi conduce sul lettone, una volta li ci addormentiamo, con lui che mi tiene stretta a se.
 
FINE FLASHBACK
 
Mi è piaciuto molto dormire li insieme a lui, è stato bello avere finalmente qualcuno che ti abbraccia e ti consola quando stai male o hai un brutto sogno. Io non voglio perdere queste cose. Tuttavia ho paura che questo comportamento non gli sia piaciuto, io l'ho disturbato di notte, mentre dormiva, non ho fatto la brava bambina. La Werstroom mi ha detto che se ci comportiamo male poi i genitori ci rimandano indietro, e questo non deve accadere, io voglio che Warren mi voglia sempre bene. Tanto per cominciare andrò di sotto e gli chiederò se ha bisogno del mi aiuto per qualcosa.
 
POV WARREN
 
Sono davanti al computer per cercare un asilo adatto a Rose, il problema è che qui ad Arcadia Bay ci sono solo quegli schifosi asili pubblici. Lo so come vanno queste cose, se andrà li, gli altri bambini cominceranno a prenderla di mira, perchè è la più indifesa, perchè non ha una mamma e cose cosi. Voglio evitarle tutto, soprattutto perchè l'ha già subito dai suoi vecchi compagni dell'orfanotrofio, lei ora ha bisogno di un posto dove possa sentirsi amata e accettata e la scuola pubblica non va bene.
Ad un tratto sento un rumore provenire dall'altra stanza, come se qualcosa fosse caduto a terra e si fosse rotto in mille pezzi. Raggiungo l'altra stanza e vedo Rose che tieni il mano il suo orsetto, e che sta tremando di paura.  A terra ci sono numerosi frammenti di cristallo, pezzi che appartenevano a una statua che si trovava appoggiata sopra il camino. Le chiedo con voce decisa:
-Che è successo qui Rose ?-
Lei inizia subito a piangere:
-I-i-io non volevo r-romperlo. P-per sbaglio ho urtato la statua c-che è caduta a terra e si è rotta.-
Piange a dirotto, io cerco di avvicinarla a me per abbracciarla ma lei mi respinge:
-No, ti prego non punirmi Warren, non farmi del male, non l'ho fatto apposta.-
E' veramente spaventata, cosi cerco di parlare con voce dolce e calma:
-Stai tranquilla Rose, non ho nessuna intenzione di punirti.-
Lei mi chiede incredula:
-Davvero ?-
-Si,  dopotutto non l'hai fatto apposta. Dai su ora vieni qui, asciuga quelle lacrime e abbracciami.-
La stringo a me per un pò, fino quando smette di piangere:
-Va meglio Rose ?-
-Si.
Sono stupito dalla sua reazione, certo molti bambini quando sanno di averla combinata grossa hanno paura della reazione dei genitori, il suo era vero e proprio terrore, come se avesse fatto la cosa più grave di questo mondo, devo saperne di più:
-Allora adesso mi dici perchè eri cosi convinta che io ti avrei punito ?-
-Perchè ho rotto la statuetta, e quando all'orfanotrofio qualcuno rompeva qualcosa veniva punito, affinchè fosse d'esempio per gli altri. In questo modo la prossima volta sarebbero stati più attenti. Poi anche quando facevamo delle cose sbagliate in classe venivamo puniti.-
-E cosa succedeva a chi veniva punito ?-
Lei scuote la testa furiosamente:
-Non posso dirtelo.-
-E perchè ?-
-Perchè se te lo dico tu poi mi rimanderai all'orfanotrofio, e io non voglio, non voglio tornare la, voglio restare qui, tu sei cosi buono con me.-
Sospiro:
-Ascoltami bene Rose, tu non devi aver paura di questo, qualunque cosa accadrà io non ti abbandonerò. Io sono tuo padre adesso, ti voglio bene, qualunque cosa farai io non smetterò di volerti bene. Io non ti lascerò mai più sola.-
-E' una promessa ?-
-E' una promessa.-
Rose sorride e per la prima volta mi da una bacino sulla guancia:
-Grazie papà.-
Mi si scalda il cuore, finalmente mi ha chiamato papà:
-Mi hai chiamato papà Rose, mi hai chiamato papà.-
-Si, tu sei mio padre.-
La sollevo sulle mie braccia e la faccio volare, voglio urlare questa notizia a tutto il mondo, voglio andare a dirlo a tutti, voglio che tutti sappiano che ora sono un padre, Rose mi ha finalmente accettato come un papà, non più come un semplice tutore.
La appoggio per terra e le dico:
-Dobbiamo festeggiare Rose, sai che facciamo ora ? Facciamo un bel bagnetto e poi ci facciamo un bel giro in città ci stai ?-
-Si.-
-Bene, allora adesso pulisco qui, dopodichè ti preparo il bagno, tu aspettami in salotto, ti chiamo quando è pronto.-
Rose annuisce e se ne va a giocare nell'altra stanza, mentre io prendo la scopa e mi metto a pulire la stanza dai vetri. Sono veramente felice che Rose finalmente mi chiami papà, tuttavia sono anche molto preoccupato per quello che mi ha detto. Quell'orfanotrofio già non mi convinceva prima, figuriamoci adesso, chissà cosa le hanno fatto per farla spaventare fino a quel punto, purtroppo finchè Rose non mi dice cosa è avvenuto io non posso farci niente. Quella bambina ha già sofferto abbastanza, e io non voglio che debba rivivere quelle sensazioni, dovrò trovare il modo di farmelo raccontare, ma senza spaventarla, per evitare che si possa chiudere a riccio.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Nuovo capitolo, c'è qualcosa che puzza all'orfanotrofio, ma cos'è ? Che è capitato a Rose ? Come reagiranno gli altri amici e familiari di Warren appena sapranno che ha adottato una bambina ? Come si svilupperà il rapporto tra Warren e la bimba, lo scoprirete (forse) nel prossimo capitolo.
Critiche e recensioni ( se non offensive) sono sempre gradite perchè aiutano a migliorarsi
   
 
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