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Autore: Alady    17/07/2017    0 recensioni
- Ma guarda, guarda… Light Yagami e Hideki Ryuga… le nostre nuove celebrità…
I due si voltarono subito verso la ragazza che si era appena avvicinata al loro tavolo, una giovane donna dal lineamenti occidentali, gli occhi azzurri e i capelli castani, corti e spettinati.
- Ci conosciamo per caso? - chiese Yagami.
- Mi chiamo Mel River. Scrivo per il To-Oh journal che, in caso ancora non lo sapeste, é il giornale della nostra gloriosa università. Mi hanno dato da scrivere un articolo su di voi. Ho pensato di intitolarlo "Light Yagami e Hideki Ryuga: fanno il discorso di inaugurazione insieme, giocano a tennis insieme, fanno merenda insieme… cos'altro faranno mai insieme?", allora che ve ne pare? -  chiese con un sorriso beffardo.
Genere: Azione, Commedia, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri personaggi, L, Light/Raito, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Mel

 

<< Credo di aver perso un bottone... >> disse Light mentre era intento a chiudersi la camicia.

<< Ti consiglio di metterti l'anima in pace... >> disse Mel infilandosi i pantaloni << Se lo hai perso qui, temo che non lo ritroverai mai più. >>

<< Già... >> sorrise lui << lo immaginavo... >>

Poi la porta d'ingresso si aprì e Nate entrò nell'appartamento.

Light si affrettò a sistemarsi. Sembrava molto imbarazzato.

<< Ciao Nate. >> esclamò Mel con disinvoltura.

Nate squadrò rapidamente i due ragazzi e scosse la testa con disapprovazione. << Non puoi usare la tua camera per queste cose? >>

<< È quello che ti dico sempre anche io a proposito delle tue costruzioni. Tu mi dai retta, per caso? >>

<< Ti pare che le due cose siano paragonabili? >>

<< Tu hai i tuoi giochi e io i miei, fratello. >>

Nate lanciò a Mel uno sguardo omicida.

<< Io comunque sono Light Yagami. >> si presentò Light porgendo la mano a Nate << Piacere di conoscerti. >>

Nate lo squadrò di nuovo.

<< Mi chiamo Nate River. >> rispose senza stringergli la mano << Hai la patta aperta, Light Yagami. >>

Il ragazzo si affrettò a sistemarsi i pantaloni. Nel frattempo, il fratello di Mel si allontanò in direzione della sua stanza.

<< Non credo di piacergli... >> osservò Light.

<< No, non farci caso! >> gli suggerì Mel << Fa così con tutti... >>

<< Capisco. >>

Mel si avviò verso la sua camera e Light la seguì.

<< D'altronde gli adolescenti sono problematici per definizione. >> continuò lui << Anche io ho una sorella più piccola. Ne so qualcosa. >>

<< Ah sì? È anche lei simpatica e socievole come Nate? >>

<< A dire il vero, lei lo è fin troppo. Solo che non studia. Ha problemi a concentrarsi. Devo sempre aiutarla io a fare i compiti. Soprattutto quelli di matematica. E ora che sono all'università, ho meno tempo per starle dietro. Sono un po' preoccupato. >>

<< Nate dà ripetizioni a pagamento. È il primo della classe ed è bravissimo in matematica. Se credi che tua sorella possa averne bisogno... >>

<< Mi sembra una buona idea. Ti farò sapere… >>

<< Ok. Ora parliamo di cose serie. Io ti ho raccontato le mie teorie su questo caso e ora vorrei che tu mi dessi una mano. >>

<< Molto volentieri. >> rispose Light.

<< Avrei bisogno di conoscere l'ultimo indirizzo di una donna di nome Naomi Misora. Aveva affittato un appartamento un mese fa insieme al fidanzato, Raye Penber. Lui è uno degli agenti dell'FBI che sono stati uccisi da Kira e lei risulta attualmente scomparsa. >>

<< Come mai ti interessa questa donna? >>

<< Dovevamo incontrarci per parlare del caso, ma non è mai venuta all'appuntamento. Continua a non rispondere al telefono. E' molto strano. >>

<< Temi che possa esserle successo qualcosa? >>

<< Sì. Temo che sia stata uccisa da Kira. >>

Poi qualcosa alle spalle di Mel attirò l'attenzione del ragazzo, che reagì come in preda ad un forte spavento. Mel si voltò, ma non notò nulla di strano.

<< Che hai? >> gli chiese lei << Sembrava quasi che tu avessi visto un fantasma... >>

<< Ah... no, niente del genere. >> sorrise Light un po' agitato << Solo che... Ryuga aveva ragione con la storia della lavagna. È incredibile. Quel ragazzo non sbaglia un colpo... >>

<< Già... >> commentò Mel. Un forte senso di colpa la invase. << credi che si sia offeso per quello che gli ho detto alla tavola calda? >>

<< Che intendi? >>

<< Sai, quando gli ho detto che cerca di emulare Elle… >>

<< Ma no! Figurati! >>

<< L'ho umiliato davanti a te. Forse è per questo non ha voluto fissare un altro appuntamento per l'intervista. >>

<< Ma no, stai tranquilla... è solo a causa del lavoro... >>

<< Ne sei sicuro? >>

<< Ma sì! >>

<< Però sono stata una stronza con lui. Non se lo meritava. Ho esagerato. >>

<< Hai appena tentato di soffocarmi senza motivo. Questo è esagerare! >>

<< Ma che dici? Era tutto un gioco. Lo sai benissimo… >>

<< In realtà, inizialmente credevo volessi uccidermi per davvero… >>

<< Ma dai... ti sembro il tipo? >>

<< Un po' sì... >>

Mel rise.

<< Ok, in questo caso, ti chiedo scusa. >> disse lei alzando le braccia.

<< Non ce n'è bisogno… >> la rassicurò lui accarezzandole il viso << Ti sei fatta perdonare abbondantemente. >>

Light la baciò di nuovo e Mel, ambivalente nei confronti di quel gesto, lo assecondò passivamente. Poi lui approfondì il bacio e lei si allontanò di impulso.

<< Qualcosa non va? >>

<< No. Solo che vorrei mettere le cose in chiaro. Non si sa mai. >>

<< Certo. Dimmi pure. >>

<< Tu mi piaci e indubbiamente ci siamo divertiti insieme, ma io non sono una delle tue ragazze. Noi non stiamo insieme e il fatto che abbiamo fatto sesso stasera non deve farti in alcun modo dare per scontato che la cosa si ripeterà in futuro, ok? >>

<< Io ti piaccio, tu mi piaci ed entrambi siamo stati bene stasera, perché la cosa non dovrebbe ripetersi in futuro? >>

<< Ascolta, normalmente non vado a letto con i ragazzi già impegnati. Non lo trovo giusto. E, per quanto io non ami particolarmente Takada, non mi va di trovarmi in questa posizione con lei. >>

<< Io e Takada ci frequentiamo da poco e non abbiamo un rapporto esclusivo. >>

<< E lei lo sa? >>

<< Non ne abbiamo ancora mai parlato. >>

<< Forse dovresti farlo prima di continuare ad andare a letto con altre donne. >>

<< Questo non è un tuo problema, Mel. >>

<< Infatti. Era solo un consiglio. Fai come ti pare! Piuttosto, che mi dici del favore che ti ho chiesto? >>

<< Cercherò di chiedere a mio padre di fornirmi l'indirizzo di Naomi Misora. >>

<< Ti ringrazio. >>

<< Forse è meglio che io vada adesso. Devo essere a casa per cena o mia madre comincerà a preoccuparsi. >>

<< Ma certo… vai pure… >>

<< Ok, ciao Mel… >>

<< Ciao Light… ah e cerca di convincere Ryuga a chiamarmi! Devo assolutamente cominciare a scrivere questo maledetto articolo il prima possibile... >>

<< Cercherò di parlarci. A presto. >>

 

 

Light

 

C'è mancato davvero poco, pensò Light uscendo dal palazzo di Mel River.

Quel bastardo di Elle aveva messo sotto sorveglianza l'appartamento di Mel. Se non fosse stato per Ryuk, che ad un certo punto aveva cominciato a ridere come un cretino guardando uno scaffale, Light non se ne sarebbe mai accorto e magari si sarebbe tradito in qualche modo.

Ma perché diavolo lo ha fatto? Forse perché l'interesse di Mel per il caso Kira gli è sembrato anomalo?

<< Guarda il lato positivo! >> lo incoraggiò Ryuk ridacchiando << Ti sei accoppiato con la ragazza che gli piace e lo hai fatto proprio sotto al suo naso! Non è un po' anche questa una rivincita? >>

Light provò una certa soddisfazione a quell'idea. In effetti ci aveva pensato anche lui quando poco prima aveva baciato nuovamente Mel. Se solo avesse saputo prima delle telecamere, il sesso con lei sarebbe stato ancora più eccitante.

<< E ora come ti muoverai? Chiederai davvero quell'indirizzo a tuo padre? >> chiese Ryuk

<< Sta a vedere... >>

Light tirò fuori il cellulare e selezionò il numero di Ryuzaki.

<< Light... che succede? >>

<< Ryuzaki, scusami ma dovrei parlarti di una cosa abbastanza importante relativa al caso Kira. Dove posso raggiungerti? >>

<< Ti invierò un messaggio con le indicazioni precise utilizzando un altro dispositivo. >>

<< D'accordo. Allora a presto. >>

<< A presto. >>

 

Elle

 

<< Non hai mangiato niente... >> osservò preoccupato Watari notando che i vassoi di dolci che aveva poggiato sul tavolino di Elle, in più di un'ora, non erano stati ancora nemmeno toccati.

<< In questo momento non ho molta fame… >> spiegò lui. Lo spettacolo che si era consumato davanti ai suoi occhi poco tempo prima gli aveva completamente chiuso lo stomaco e, quando Light fece il suo ingresso nella stanza d'albergo, quella sensazione di malessere si fece ancora più intensa.

<< Ciao Light. Che succede? >> chiese Elle.

<< Ciao Ryuzaki. Scusami se ho insistito per vederti subito, ma mi sembrava importante aggiornarti il prima possibile… >>

<< Nessun problema. Dopo tutto, sono stato io a chiederti di partecipare alle indagini. Parla pure. >>

<< Mel mi ha chiesto di aiutarla a cercare una persona. Si chiama Naomi Misora. Pare che fosse la ragazza di uno degli agenti dell'FBI uccisi da Kira. Mel doveva incontrarla, ma è scomparsa. Ho pensato che fosse il caso di parlatene immediatamente... >>

Non ha senso... Perché me lo sta riferendo? Se fosse davvero lui Kira, avrebbe tutto l'interesse a nascondermi il più possibile questa faccenda... a meno che, in qualche modo, non si sia accorto della presenza delle telecamere... in quel caso, potrebbe aver deciso di sfruttare la situazione a suo vantaggio, per sviare i sospetti... ma come avrebbe potuto mai accorgersene?

<< Hai fatto bene a parlarmene subito, in realtà stiamo già investigando sulla scomparsa di Naomi Misura... >> disse Elle << E colgo l'occasione per dirti che teniamo sotto controllo l'appartamento di River. Abbiamo piazzato delle telecamere lì proprio oggi. >>

<< Cosa? Vuoi dire che avete assistito a... tutto quello che... è successo stasera? >>

Che grande attore che sei, Light Yagami…

<< Temo di sì. Mi dispiace. Non immaginavo che la tua serata avrebbe preso quella svolta, altrimenti ti avrei avvisato prima... >>

<< Non preoccuparti, in questo momento mi sento un po' in imbarazzo, ma comprendo benissimo la situazione... >>

<< Comunque stai tranquillo. Appena tu e River siete entrati in intimità, ho chiesto ai colleghi di tuo padre di non guardare... >>

<< Ti ringrazio. È stato davvero gentile da parte tua. Ma davvero sospetti che Mel possa essere Kira? >>

<< Le possibilità sono al di sotto dello 0, 5%, ma River è stata una delle ultime a persone ad aver parlato con Naomi Misora... e vorrei inquadrare meglio la sua posizione in questa faccenda. >>

<< Capisco. >>

<< Cosa vuoi che le dica rispetto alle informazioni che mi ha chiesto? >>

<< Ti invierò via email un file con l'indirizzo di Misora che tu poi le girerai. Credo che abbia intenzione di introdursi nell'appartamento, quindi piazzerò delle telecamere anche lì... >>

<< D'accordo. Un'ultima cosa... credo che sia il caso che tu le dia le informazioni che le mancano per l'intervista... ha già intuito delle somiglianze tra te ed Elle... se continui a rimanere sul vago, potrebbe finire con l'insospettirsi... >>

<< Sei gentile a preoccuparti per me... vedrò di chiamarla... Tu, piuttosto, che intenzioni hai con lei? >>

<< Non so. Sono stato davvero bene oggi ma, come forse avrai sentito, il fatto che io sia già impegnato con Takada per Mel è un problema... >>

<< Non mi sembra che abbia tutti i torti... >>

<< No, certo... lo so... ma vedremo... magari, quando le girerò quell'indirizzo che mi darai, le verrà comunque voglia di ricompensarmi. >> sussurrò lui con un sorriso malizioso. In quell'istante, Elle lo avrebbe volentieri preso a calci in faccia.

<< Gradisci del thè, Light? >> gli chiese Watari porgendogli un vassoio con sopra due tazze.

<< No, ti ringrazio Wata... >>

Watari fece rovesciare il vassoio e il thè bollente si riversò sul ragazzo, che emise un intenso gemito di dolore.

<< Oh, perdonami Light! Sono davvero mortificato! >> si scusò Watari porgendogli un fazzoletto di stoffa.

<< Non preoccuparti, Watari, non è niente! >> lo rassicurò lui asciugandosi la camicia << Comunque, si è fatto tardi, dovrei proprio tornare a casa... ci sentiamo domani, Ryuzaki… >>

<< A domani... >> rispose Elle.

<< Ti porgo ancora le mie scuse… >> disse Watari con un lieve inchino, dopo di che osservò il figlio di Soichiro Yagami lasciare la stanza con uno sguardo soddisfatto che sembrava urlare ben ti sta.

Elle tornò a guardare i video della casa di River. Il ragazzino, Nate, era intento a giocare con delle costruzioni. Anche Elle aveva delle costruzioni molto simili da bambino. Non erano affatto semplici da utilizzare. Doveva essere un tipo intelligente. River invece stava studiando e cucinando contemporaneamente.

Dopo cena, la ragazza si spostò in camera, si svestì e indossò un pigiama. Lo sguardo di Elle indugiò su quella scena più del necessario, nonostante i suoi buoni propositi e Watari sottolineò la cosa con una sonora schiarita di voce. Poi la ragazza si sdraiò sul letto e continuò a studiare lì. Verso le quattro prese il cellulare e cominciò a scrivere qualcosa.

Qualche istante dopo, il telefono di Elle emise un suono. Era arrivato un messaggio.

 

Mel River

Che fine ha fatto il mio messaggio di ringraziamento notturno per la barretta di cioccolato di oggi pomeriggio?

 

Elle sorrise.

 

Ryuga

Di solito, non mando messaggi notturni alle ragazze dei miei amici. Non mi sembra corretto.

 

Mel River

Già lo sai? Wow… Yagami ha messo i manifesti… fantastico…

 

Ryuga

Se ti può consolare, credo lo abbia detto solo a me. Non penso che ci tenga a farlo sapere a Takada.

 

Mel River

Immagino… comunque, non so cosa lui ti abbia detto, ma io non sono la ragazza di nessuno. Quindi i messaggi notturni non sono un problema.

 

Ryuga

D'accordo.  Allora ti ringrazio per la barretta di cioccolato di oggi, River. Se non sei troppo stanca, possiamo anche sentirci per completare l'intervista.

 

Il cellulare di Elle squillò e il suo battito cardiaco aumentò di colpo.

<< Ma sta chiamando te? >> chiese Watari.

<< Sì… >> rispose Elle un po' imbarazzato << Così possiamo finire l'intervista… >>

<< Capisco. >> disse lui chiudendo il portatile ed alzandosi dalla propria postazione.

<< Dove vai? >>

<< A dormire. >>

Molto male. Avere Watari in ascolto lo avrebbe aiutato a rimanere concentrato sull'obiettivo principale.

<< Guarda che puoi rimanere. >>

<< Sono molto stanco. Buonanotte Ryuzaki. Rispondi, o la signorina si spazientirà… >> suggerì con un leggero sorriso.

Elle si affrettò a rispondere al cellulare.

<< River… >>

<< Fammi capire, stavamo messaggiando, avevi il cellulare in mano, come mai tutto questo tempo per poggiare un dito sulla cornetta verde? Avevi di colpo disimparato ad utilizzare il telefono? Come Peter Griffin nella puntata in cui si dimentica come ci si siede? >>

<< Stai parlando di un'altra serie tv, non è vero? >>

<< Ma come? Nemmeno i Griffin? Aspetta che ti mando il video. >>

<< Il video? >>

<< Di Peter Griffin che dimentica come ci si siede. Ecco. Ti è arrivato? >>

<< Sì. >>

Elle fece partire il video. Un uomo obeso diceva "è più emozionante di quella volta che avevo dimenticato come ci si siede" e poi in un flashback si vedeva lui che si schiantava contro una poltrona.

<< Ma non ha senso… >> commentò confuso.

<< Ma come non ha senso? >> esclamò River.

<< Non capisco. Perché una cosa simile dovrebbe suscitare ilarità? >>

River scoppiò a ridere.

<< Ryuga, tra questo video e te che non capisci questo video non so quale delle due cose suscitino maggiormente ilarità… >>

Elle proprio non capiva. Provò a guardare nuovamente il video. Niente.

<< Lo hai riguardato, non è vero? >>

<< Sì, ma ancora non ho capito. Fa ridere perché la persona obesa cade? >>

River rise più forte.

<< Ti adoro, Ryuga… >> disse mentre riprendeva fiato.

Quelle parole, anche se probabilmente erano state pronunciate con molta leggerezza, lo stravolsero completamente.

<< Ci sei? Ryuga? >>

<< Ci sono. >>

<< Comunque grazie, non credevo che saremmo riusciti a sentirci in tempi così brevi… >>

<< Come mai? >>

<< Diciamo che non mi sei sembrato molto entusiasta di questa intervista, soprattutto considerando che me l'hai già dirottata per ben due volte… >>

<< Neanche tu mi sei sembrata molto entusiasta di questa intervista… >>

<< E che cosa te lo fa pensare? >>

<< Il fatto che tu me l'abbia lasciata dirottare per ben tre volte… >>

<< Tre?  >>

<< Se contiamo anche questa conversazione sono tre… >>

<< Questa conversazione è ancora in corso! >>

<< Scommettiamo che mi lascerai dirottare l'intervista anche questa volta? >>

<< Cosa ci giochiamo? >>

<< Il mio era un modo di dire… non intendevo puntare realmente qualcosa… >>

<< Eh no, mio caro, hai detto scommettiamo e ora scommettiamo. >>

<< D'accordo. Allora, proponi tu. >>

<< Ok, aspetta, devo pensarci un attimo. >>

<< Pensa pure... >>

<< Cavolo. Sono indecisa. Tu sei ricco, quindi potrei sfruttare questa occasione per farmi qualche soldo, tuttavia potrei anche chiederti di fare qualcosa di molto umiliante e terribilmente divertente… >>

<< Tipo? >>

<< Non so… tipo andare all'università con indosso il mio costume da Sailor Mercury… >>

<< Chi sarebbe Sailor Mercury? >>

<< Un personaggio di un cartone animato. >>

<< Perché possiedi un costume da Sailor Mercury? >>

<< Perché lavoro nella tavola calda di un maniaco che pretende che tutte le cameriere servano ai tavoli vestite da personaggi dei cartoni animati… >>

<< Interessante… >>

<< Umiliante, più che altro… >>

<< E come si chiama questa tavola calda? >>

<< Ha-ha… non lo saprai mai e poi mai… >>

<< Scommettiamo che, se apro il mio pc, riesco a scoprire il nome di questo locale in meno di cinque minuti? >>

<< Un'altra scommessa? >>

<< Se vinco io, tu mi mandi una tua foto con quel costume. >>

<< No, no, no! Te lo puoi prooooprio scordare! Non ci sto! Sono convinta che tu ci riusciresti anche in meno di cinque minuti. >>

<< Fatto. >>

<< Appunto... >>

<< Il locale dove lavori si chiama Cosplaza, di Hideo Maru. >>

<< Ecco. In fondo non era nemmeno così difficile. Bastava partire dalla mia pagina Facebook e cercare quali dei miei contatti lavorano in un cosplay bar… >>

<< Complimenti, River, sei riuscita ad intuire perfettamente i miei ragionamenti. >>

<< Sì ma ti avverto, se provi a presentarti lì ti spezzo entrambe le gambe, Ryuga! >>

<< Qui c'è scritto che cambiate cartone animato ogni settimana. >>

<< Chiudi subito quella pagina! >>

<< Se ti preoccupi del fatto che io possa trovare su questa pagina delle foto in cui tu indossi abiti colorati e estremamente inusuali, forse dovrei dirti che le sto già guardando… >>

<< Porca puttana… >>

<< E ho trovato anche Sailor Mercury. >>

<< Fanculo, Ryuga. >>

<< I capelli blu ti donano molto. >>

<< Smettila... >>

<< Però hai la stessa espressione omicida in tutte le foto… dovresti provare a sorridere…  >>

<< Sto per chiuderti il telefono in faccia. >>

<< Se lo facessi, perderesti anche l'altra scommessa. >>

<< Vaffanculo! >>

<< La vuoi piantare di mandare a fanculo la gente alle  quattro e mezza di notte? >> la sgridò il fratello con voce assonnata, mentre si stropicciava gli occhi. Era sulla soglia della porta. Elle era così preso da River che non aveva nemmeno notato il suo arrivo.

<< Oh… scusa Nate, mi dispiace… parlerò più piano… >> promise River.

<< Ma chi è al telefono? Yagami? >> chiese il fratello.

<< No, un suo amico. >> rispose lei.

<< Chi è Nate? >> chiese Elle. In teoria Ryuga non sapeva ancora che River vivesse con suo fratello, quindi quella domanda andava fatta.

<< E' mio fratello. >> rispose ovviamente lei.

<< Chiedigli scusa da parte mia. >> si raccomandò lui.

<< Ti chiede scusa. >> riferì lei al ragazzino.

<< Ok... >> mormorò Nate seccato e andò via.

<< E' molto tardi. >> osservò Elle << Forse dovresti andare a dormire anche tu. >>

<< Non ti farò vincere la scommessa! >>

<< Tanto alla fine non abbiamo puntato niente. >>

<< Ma tu potrai vantarti ugualmente di avermi dirottato l'intervista per la terza volta. >>

<< Perché è così. >>

<< Faccio pena come intervistatrice vero? >>

<< Sì, ma in compenso sei molto brava come stalker… >>

<< Ah su quello ci puoi contare… >>

<< Però adesso è meglio che tu vada a dormire. Se vuoi, domani proverò a chiamarti durante il giorno. O comunque un po' prima. >>

<< Non verrai all'università? >>

<< No. Sarò impegnato col lavoro. >>

<< Qualcuno ha attaccato la Evil Corp? >>

<< Non so di cosa tu stia parlando. Quindi immagino che questa sia l'ennesima citazione di una serie tv che non conosco. >>

<< Si chiama Mr Robot, per essere precisi. >>

<< Ma, toglimi una curiosità, perché continui a citare queste serie tv se sai già che non le conosco? >>

<< Lo faccio per il tuo bene. Ti stimolo a colmare le tue lacune. >>

<< Sei davvero premurosa, ti ringrazio, ma temo proprio che tu stia perdendo il tuo tempo. >>

<< Vedremo… Notte, Ryuga. >>

<< Notte, River. >>

Elle chiuse la chiamata e rimase a guardare River mentre si addormentava.

La prossima volta chiederò a Watari di rimanere, disse a se stesso addentando un pasticcino. Improvvisamente gli era tornata la fame. 

   
 
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