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Autore: Prettybene9816    17/07/2017    0 recensioni
E' il sequel di "Professore, scusi posso amarla?"
Se non avete letto il libro precedente ,non cambia nulla perchè i protagonisti sono diversi, ma per capire meglio il passato e le identità di questi nuovi personaggi, è consigliato di leggerlo.
Farid.
Farid punto e basta, è cosi' che si fa chiamare..non vuole che nessuno sappia il suo cognome, perchè lui stesso rifiuta quel cognome.
Ha vissuto e ha vissuto fin troppo per essere un uomo di soli 24 anni.
Per non pensarci ,si sfoga nel calcio e riesce a diventare ben presto un calciatore di fama mondiale,ma questo non gli basta .
Lui è sbagliato e anche la sua vita è sbagliata ed è maledettamente attratto dal peccato, perchè il peccato non si rifiuta mai.
Una caratteristica di lui?
Non ha paura di morire, ha paura di vivere.
*****************************************
Kemal.
Kemal Cortada.
Un rifiuto umano si soprannominava.
Cresciuto da terroristi che hanno sempre voluto da lui la violenza.
La sovrana violenza.
Dopo trent'anni ritrova suo fratello e finalmente viene a scoprire tutta la verità ma..lui è Kemal.
Il Kemal che è cresciuto nel male e che non conosce altro.
Una caratteristica di lui?
Convive con la solitudine e ama la sua gatta Luna.
Irrazionalità, piacere,
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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Amantes amentes. Gli amanti son pazzi. FARID'S POV: "No mamma no!!" Grido come un pazzo mentre cerco di liberarmi dalle cinghia. "No!!! Smettetela!! Mamma no!" Grido ancora mentre vedo Ahmed che continua a frustarla senza pietà. "Mi disubbiderai ancora Farid? "Grida Ahmed schioccando un'altra volta la frusta. "No ! No! Lo giuro!! Ti prego lo giuro!"grido a pieni polmoni mentre osservo piangendo la schiena maltrattata di mia madre. "Ritorna subito ad allenarti o continuo! "Mi ordina Ahmed . Sono stanco morto. Mi sono allenato per sette ore e le mie gambe chiedono pietà ma non posso arrendermi adesso. Risposto lo sguardo su mia madre che ormai non piange più. Non posso arrendermi. "Vado, liberatemi" *************************************** Affondo i cereali che galleggiano sul latte dentro e osservo come risalgono sopra, rigalleggiano di nuovo. Per quanto mi sforzi a mandarli giù, rigalleggiano subito. Vorrei essere un po' come loro. Gli incubi , le preoccupazioni , le paure mi fanno sprofondare senza mai emergere.. Vorrei rimanere a galla e rimanerci per respirare un po'. Mi porto in bocca gli ultimi cereali e bevendo il latte dentro la ciotola, vado al lavandino per lavarla. Sembro un fottuto casalingo. Faccio i piatti, spazzo per casa, faccio i divani, rifaccio il letto di Bekka che si scorda sempre di fare quando va all'università.. Mi ripeto in testa che lo faccio per ripagare Bekka del fatto che non mi faccia mancare nulla ma sappiamo tutti il motivo per cui sgobbo tanto.. "Mannaggia a te" borbotto riposando la ciotola sulla credenza. Oggi mi sono alzato solo ma il come ci siamo addormentati stretti l'uno su l'altro , rimarrà sempre marchiato in testa. Non c'era il bisogno di scopare, di sfogarsi, di essere soddisfatto.. Era lei. Era con me. Respirava sul mio petto e mi stringeva forte. Non chiedevo altro. Sorrido come un idiota al ricordo di ieri sera e buttandomi sul divano, accendo il cellulare. Stamattina ho parlato con Jamal e ha detto che riuscirà a raggiungermi tra quattro giorni. Non so come glielo dirò a Bekka. Anzi non so se acconsentirà alla mia richiesta di seguirmi. Non sarà una vita facile fuggire sempre ma la voglio al mio fianco. Non voglio perderla per nulla al mondo. Ormai è la mia quotidianità. Controllo che abbia nuovi messaggi e ritorno al menù. Ora che faccio? Non voglio per niente guardare la TV. Le dita senza pensarci compongono un numero e senza pensare al rischio che sto correndo ,chiamando un altro cellulare con questo numero, chiamo Bekka. Nel cordless di casa per fortuna è registrato il suo numero. Non le ho manco dato il Buongiorno e muovo dalla voglia di sentire la sua voce. In che schifo di mostro sdolcinato mi sono trasformato?! Mi guardo troppe puntate di UeD.. "Pronto chi parla? "Chiede subito una voce maschile. Ma che..? "Chi sei?"chiedo aggrottando le sopracciglia. "Tua madre non ti ha insegnato le buone maniere? Non si risponde ad una domanda con un'altra domanda...No! Riccardo dai! Ridammi il cellulare! "Grida un'altra voce femminile di sottofondo.. "No ,ero impegnato a scoparmi tua madre" dico innervosendomi. "Cosa?? Bekka ma che persone frequenti!" Si lamenta la voce maschile mentre sento un fruscio di sottofondo e Bekka chiedere ridendo "Pronto?" "Pronto." Dico freddo. "Pronto? Chi sei?"chiede lei ancora ridendo. Cosa avrà tanto da ridere non capisco. "Sono Farid" sbotto pentendomi di averla chiamata. "Ah Ciao! Ti sei svegliato!" "Certo..è mezzogiorno "dico sbuffando. "Capito. Perché mi ha chiama...La finisci di farmi foto!!"dice gridando Bekka mentre sento un'altra voce maschile dire "No dai! Perché ti copri!" "La vuoi finire stronzo?!" Continua indispettita Bekka mentre sento altri frusci di sottofondo. "Pronto Farid? Scusami ma degli idioti mi stanno dando fastidio " dice lei ma tante voci si mettono a ridere e Bekka grida "Ragazze aiutatemi!!" Rimango come un fesso a sentire le loro risate finché la signorina finalmente mi dà delle attenzioni e dice "Ok sono uscita dal bar. Dimmi tutto" "Con chi sei?"chiedo subito. "Ehm..Con dei colleghi "Si limita a dire lei. "Con dei colleghi.."ripeto mordendomi forte l'interno guancia. "Si e..Perché mi hai chiamata? Hai combinato qualcosa?" "Devo per forza combinare qualcosa per chiamarti? "Chiedo brusco. "Beh..Ne combini tante " dice lei ridacchiando. Non rispondo e lei richiede "Quindi perché mi hai chiamata?" Perché mi mancavi. "Volevo sapere per che ora pensavi di rincasare" "Ah ehm..te l'ho già detto per pranzo penso" "Capito" "Perché me lo hai chiesto? " Perché non vedo l'ora di vederti. "No così..Che fai?" "Studio, abbiamo avuto un'ora di pausa"mi spiega lei. "Capito" "Tu che fai?"chiede lei. "Niente mi annoiavo " dico sincero. "Potresti cucinare per pranzo "dice ridendo lei. "Ma non ci penso neanche" dico sbuffando. "Fantastico, riattacco che devo scappare a studiare. Ci vediamo " "Quindi sicura ci sarai per pranzo? " "Si certo, sempre se l'autobus si decide di arrivare" dice lei sbuffando. "Allora ci vediamo per pranzo" "Certo un bacio ciao!"dice lei riattaccando. Quanto ho voglia di baciarti adesso non hai Idea.. Riattacco anch'io e butto il cellulare sul tavolino. Mi manca più di quanto pensassi. Mi rialzo e mi dirigo verso il frigo. Le voglio fare una sorpresa. Afferro un pacco di cous cous già cotto e del kebab surgelato. L'ho già visto fare da Bekka e non sembrava troppo complicato. Seguo le istruzione per il cous cous e metto una padella per passare il kebab. Mentre aspetto che si scaldi l'olio, metto la radio e sento la canzone Pamplona di Fabri Fibra e The giornalisti. Lascio stare questa stazione e vado a controllare l'olio. Ancora no. Mi siedo su una sedia per aspettare che l'olio si riscaldi e sto a sentire la canzone che va in radio. Non sembra male. Batto le dita sul tavolo prendendo il ritmo ma alzo le sopracciglia quando sento il rapper dire che in Italia non un cazzo. Quanta beata ignoranza. L'Italia non è perfetta ,c'è da riconoscerlo ma ad arrivare a dire che non funziona un cazzo? Vengo da un paese dilaniato dalla guerra e l'idea di venire in Italia, un paese libero, era il sogno di ogni persona che era con me nel barcone. È un paese che non ti getta per strada se non hai assistenza sanitaria come fanno in America, non c'è il famoso collage che prende migliaia di soldi all'anno fornendo poche borse di studio ed emargina tutti quei ragazzi che vogliono essere qualcuno ma non possono permetterselo. In Italia non c'è guerra, fanno di tutto per accogliere nuove persone in cerca di qualcosa, ci sono così tante forme di libertà che certe persone di altre nazioni si sognano. L'italia è così bella, così ricca di storia, di cultura, di originalità, di vita.. I politici e le autorità non sono dei migliori ma in altre nazioni ce ne sono di peggiori. Dovremmo difendere più l'Italia che denigrarla tirando la scusa della spazzatura o della mafia. Dovremmo portarle rispetto e fiducia. Ne ha passate così tante che è nostro incarico adesso risollevarla su. Distraendomi su questi pensieri ,vado a controllare se l'olio è caldo e butto velocemente il kebab in padella. La lascio rosolare come ho visto fare da Bekka e quando si crea una crosticina marrone, spengo i fornelli e verso sul kebab il cous cous che nel frattempo si è gonfiato con l'acqua. Mescolo il tutto e sento un profumino niente male salire. Bekka sarà fiera di me. Col sorriso apparecchio e mettendo anche uno stupido vaso al centro del tavolo, verso il cous cous in una ciotola capiente. È stato più facile di quanto pensassi. Vedo l'orario che fa le 13 e penso che tra mezz'ora dovrebbe arrivare. Mi ributto sul divano e riaccendo il cellulare. Ho voglia di sentirla di nuovo.. Diamine. Senza connettere il cervello, digito il suo numero e la chiamo. Poi mi segherò la mano per quel che sto facendo. Seguono una serie di squilli ma nessuno risponde. La richiamo ma ancora nulla. Starà bene? Le mando un SMS con scritto "Tutto bene?" Ma non ricevo una risposta. Sbuffo e decido di fare una cosa stupidissima . Entrare su instagram. Non ci faccio accesso da settimane ma ricordo la password e senza perdere tempo cerco Bekka su instagram. La trovo subito e mi mordo un labbro nel vedere le prime foto. Ha varie foto con amici e sola. La seguo immediatamente e mi rendo conto del fatto che i miei fans si accorgeranno del fatto che seguo solo Bekka ,dato che avevo 0 seguiti e si chiederanno chi sia ,ma me ne frego e clicco sulla sua storia contento di poterla vederla. Spunta una prima foto di una strada e una scritta sotto "Autobus t'invoco😣" Sarà stata in ritardo. Spunta subito dopo un video di lei e una sua collega rossa che si disperano per le ore di lezione. Credo di averla già vista nella festa di quel coglione di David. Osservo Bekka fare il broncio e subito mi passo la lingua sulle labbra. Spunta un altro video dove stavolta riprende altre persone che camminano di fronte a lei e sento lei dire "Ragazzi salutate!" Si gira un ragazzo moro con un casco enorme in mano che passa un braccio sulle spalle di una bionda e dice "Guarda ci stanno paparazzando" La bionda si mette a ridere e subito si copra il viso notando che Bekka riprende davvero. "Vale ,Dani, Ele, Giu,salutate!" "Ciao!"dicono loro seccate mentre una mora riccia brontola "Ho subito bisogno di un caffè" E il video finisce lì. Ci sono altri tre video e seleziono il prossimo. Ci sono i ragazzi di prima seduti attorno ad un tavolo rosso e sopra ci sono alcuni quaderni e penne. "Guardate Bekka che finge di studiare "dice una voce maschile riprendendo Bekka che lo fulmina con lo sguardo e sbotta "Io non fingo di studiare! " Perché ha dato il telefono ad un ragazzo? Sospiro irritato mentre il coglione prende in giro altre ragazze attorno a lui e riprende per ultimo Bekka che ha la testa poggiata sul casco del ragazzo di prima. Chissà cosa avrà di speciale il casco di quello stronzo. Seleziono il prossimo video innervosito e vedo una pallina di carta che centra la testa di un ragazzo che ne tira un'altra sorprendendola. "No Luca!"grida Bekka. "Hai iniziato tu! "Dice indicando la camera, il ragazzo con occhi e capelli scuri. Bekka gli tira un'altra pallina di carta e lui ne tira un'altra. No ma troppo studio.. "Dai ragazzi andiamocene che mi sono rotto"dice una voce maschile mentre anche Bekka annuisce e chiude il video. Seleziono l'ultimo video più contrariato che mai per questa confidenza con i ragazzi ma spalanco gli occhi quando vedo Bekka che alza il cellulare e inquadra lei mentre.. Guida? "Be stai attenta!"Dice una voce maschile accanto. "Stai tranquillo che sono un fenomeno !'dice Bekka mentre qualcuno mette della musica di qualche rapper e ne alza troppo il volume . Mi aspetto che Bekka gli dica di diminuire il volume ma si mette a ballicchiare e ridere. Il video finisce lì e io rimango senza parole. Erano fermi in un parcheggio e lei non accennava a ritornare a casa.. Esco da instagram ignorando le milioni di notifiche e ributto il cellulare sul mobiletto. Stupida. Mi rialzo e vado in camera. Non sono furioso. Solo infastidito. Entro in camera e noto il letto sfatto di Bekka. Col corno glielo faccio. Afferro le sue coperte e togliendole dal letto, le butto per terra. Stupida. Faccio avanti e indietro per la stanza e mi passo le mani tra i capelli. Ho in testa marchiato le immagini di lei che gioca con i suoi colleghi. Perché gioca solo con i ragazzi? Perché deve stare per forza a contatto con loro? Aspetta..Se è andata all'università, avrà visto sicuramente David. David le avrà parlato e lei si sarà incantata. Si sarà dimenticata di me che l'aspetto a casa impaziente! E se ha sempre recitato una parte perché gli facevo pena? E se appena avesse rivisto David ,avrà capito veramente ciò che vuole? E se avesse capito che io sono un buono annulla e lei merita un ragazzo con la testa a posto come David? Afferro degli altri vestiti e li getto contro l'armadio. Cazzo. Forse sto esagerando. Forse sono io che ho troppa paura di perderla e mi sto facendo filmini inutili in testa. Si è cosi. Lei ritornerà a casa, sorriderà alla mia sorpresa, pranzeremo insieme e resteremo insieme per il resto della giornata. Lei è me che vuole. Se non mi volesse, non mi avrebbe mai baciato in questi giorni. Lei è me che vuole. Ne sono sicuro. Mi rialzo dal divano e riprendo i vestiti che ho gettato per terra. Non ho mai fatto una scenata di gelosia per nessuno..Non sapevo neanche che potessi provare gelosia in vita mia. Devo calmarmi o facendo così la spaventerò e la perderò veramente. Ripiego con cura i suoi vestiti e le rifaccio il letto. Non vedo l'ora di poter fare l'amore con lei in questo letto. Pulisco un po' la camera e riscendo in salotto. Sono le 14, dovrebbe venire fra un po'. Metto un po' a posto il salotto e riguardo la tavola apparecchiata per bene. Stando qui ho imparato più cose che in ventiquattro anni di vita fuori. Mi siedo al mio posto e sposto più al centro il vaso. Quando arriva? Sospiro e mi porto le mani sotto il mento. Forse l'autobus starà ritardando. Mi verso un po' d'acqua e aspetto. Non vedo l'ora di stringerla forte e dirle che mi è mancata. È inutile che me lo tenga dentro. Forse sarò mancato anch'io a lei. Inizio a giocare con la forchetta e chiudo gli occhi. Stamattina mi sono alzato malissimo e le conseguenze si fanno vedere. Nella testa rimmagino la giornata di ieri..Quando lei è scesa dalle scale più bella che mai, é riscappata in camera piangendo, come l'ho coccolata tra le mie braccia, come lei si è aggrappata a me, come si è lasciata andare a me.. Rivivrei quella giornata in ripetizione. Col sorriso sulle labbra inconsapevolmente cado tra le braccia di Morfeo ma tengo le orecchie spalancate per l'eventuale arrivo di tulipano. ****************************************** "CORNETTINI, CREMA, TARALLE, CIOCCOLATO!!" Sento gridare qualcuno.. Socchiudo gli occhi e sento un dolore allucinante al collo. Mi guardo attorno e vedo ancora il pranzo intatto e l'orologio che segna le 17:28. Dov'è Bekka? Mi alzo di scatto e afferro il cellulare. Nessuna chiamata. "Bekka?"chiedo gridando. Salgo le scale e grido ancora il suo nome ma nulla. Dove si sarà cacciata? La chiamo al cellulare ma lei come al solito non risponde. Maledetto cellulare che tiene sempre silenzioso! La chiamo ancora ma nulla. E se qualcuno le avesse fatto del male? Digito il numero di Jamal. "Pronto" risponde al primo squillo. "Jamal sei con Ahmed?"chiedo subito. "Si, sono uscito dalla stanza appena ho visto il tuo numero. Che succede?" "Non ha ordinato di rapire nessuno?"chiedo sudando freddo. "No..Che io sappia no." "Hanno capito dove sono?"chiedo. "Non ti cercano più..e non ne capisco il motivo " mormora lui. "Cosa? Come non mi danno la caccia? E mia madre dov'è? " "Calmati. Tua madre è al sicuro, Ahmed non l'ha ancora toccata. Ifem non glielo permette e Ahmed dice di aver trovato una soluzione al tuo problema" Ifem è il fratello di Ahmed appena venuto dalla Libia. Appena ha saputo di cosa faceva Ahmed a mia madre lo ha subito fermato e vietato di avvicinarsi a lei. Non ne ho mai capito il motivo ma mi sta benissimo così. "Che soluzione? " "Questo sto cercando di capirlo..Forse sanno che siamo ancora in contatto perché in mia presenza non spiaccicano parola" "Ma tu li fotti tutti con i tuoi gioiellini"dico ridacchiando . Jamal è uno degli hacker più potenti al mondo e averlo contro, è come avere il mondo contro. "Esatto, comunque perché questa chiamata improvvisa?"chiede perplesso Jamal. "Non trovo Bekka e ho pensato che ci fosse lo zampino di Ahmed " dico passandomi una mano fra i capelli. "Bekka? Quella ragazzina che ti ospita?" "Non è una ragazzina " Lo riprendo. "Cosa? Ma che dici? "Chiede ridendo lui. "Che vuoi"sbotto. "Perché ti preoccupi di quella mocciosa? Tra pochi giochi non la rivedrai più " Sorrido amaro e dico "Voglio chiederle di scappare con me" Sento improvvisamente una risata grassa e faccio per riattaccare ma Jamal chiede "Scherzi vero?" "Sono serissimo "dico secco. "Ma ti sei fottuto il cervello? Farid non so cosa tu stia facendo ma smettila immedia.." "Me ne sono innamorato Jamal " Lo fermo. Non sento nessuno parlare dall'altra parte e non mi stupisco tanto per il silenzio. Se anche Jamal mi avesse detto che si era innamorato ,non ci avrei creduto per niente al mondo. Tratta le donne peggio di me e fa certe orgie che sembrano sovraumane. Un giorno ci ho partecipato e me ne sono uscito con il cazzo che chiedeva pietà. E io sono uscito dopo dieci minuti dall'inizio dell'orgia..Jamal le organizza e ne partecipa per ore. Non so come faccia a presentarsi il giorno dopo in giacca e cravatta a rivestire i panni di imprenditore senza nessuna piega in viso. "Non so come sia potuto succedere ma è successo Jamal. Ne sono matto cazzo." Aggiungo accorgendomi che non sto dicendo altro che la verità. "Jamal? "Lo chiamo. "Farid che stai dicendo? Tu..Io..ce le scopiamo le donne. Non servono a nient'altro. Solo sesso. È il nostro motto" "Non più Jamal..Non più. Non voglio perderla Bekka. Non permetterò a nessuno di portarmela via, neanche a te Jamal" "Sei pronto ad andare contro di me per lei? Davvero Farid?"chiede Jamal sorpreso. "Se ci ostacolerai, si Jamal" dico sincero. Lui risponde dopo pochi minuti e dice con voce roca "Ti stai mettendo nella merda ma sono felice che tu abbia trovato una brava ragazza" Alzo le sopracciglia sorpreso e chiedo "E tu come fai a dire che è una brava ragazza?" "Mi hai insultato solo una volta ,di solito parli come uno scaricatore di porto" "Ma vaffanculo"dico mentre lui scoppia a ridere. "Amico devo riattaccare o si accorgeranno della mia mancanza. Risolvi i tuoi casini e ci rivediamo tra quattro giorni " "Va bene " Mi limito a dire. "Una cosa...ma a Bekka piacerebbe fare qualcosa a tre?"chiede Jamal. "Ti spedisco io in tre a Marte appena la sfiori" sbotto contrariato. "Ehi amico scherzavo ma tu chiediglielo lo stesso" Faccio per rinsultarlo ma lui riattacca. Il solito stronzo. Mi butto sul letto di Bekka e la richiamo. Dove cazzo sarà? E se David l'avesse invitata a casa sua? Ringhio solo al pensiero e la richiamo di nuovo. Sto per impazzire. Lei continua a non rispondere e io sono ad un passo dal scaraventare tutto. E se si fossero baciati? Mi rialzo nervoso e le mando un SMS. "Bekka dove sei? Stai bene?" Aspetto una sua risposta ma non arriva un cazzo. E ti pareva. "L' ammazzo" dico al vuoto. Sblocco il cellulare e riaccedo su instagram. È tutto così assurdo. Sulla Home mi spuntano solo foto di Bekka e cliccando sul suo profilo vedo la sua storia. Forse avrà aggiunto qualcosa. Scorro le prime sei diapositive e vedo che ce ne sono altri due che non ho visto. Aziono il primo e vedo lei che riprende una bambina che gioca con le costruzioni. Il video dura pochissimo e non riesco a capire più di tanto. Passo al prossimo video e vedo inquadrata Daniela. È al doposcuola! Esco di scatto da instagram e scendendo le scale, esco da casa. Ora mi sente. Salgo le scale per il doposcuola e vedo scendere dei bambini. "Ehi Farid!"esclama Abines. "Ohi che si dice?"dico dandogli un pugnetto "Mah niente..scendo al cortile per giocare, vieni?" "Magari un'altra volta. Bekka è al doposcuola? " "Si perché? " "No, niente. Ci vediamo presto campione " dico dandogli un altro pugnetto e sorridendo alle altre bambine che mi guardano affascinate. Faccio a tutte loro un occhiolino e salgo veloce le scale. Intanto la richiamo al cellulare e arrivato di fronte alla porta, busso forte. Dopo pochi secondi mi apre Bekka con in mano una bambina che non ho mai visto. "Ehi Farid!"dice Bekka facendomi entrare. Entro e sbotto "Dove diavolo lo metti il cellulare? " "È in tasca perché? "Chiede mentre lo tira fuori e dice ridacchiando "Sette chiamate perse e due messaggi persi da te" "Che cazzo ridi?"chiedo infastidito. "Parla pulito,ti ricordo che siamo in un posto pieno di bambini " dice lei contrariata riposando il cellulare e prendendo la bambina in braccio. "Glori andiamo a mangiare le patatine? "Le chiede. La bambina le sorride con i primi dentini e dice "Patate! Patate!" "Si!! Andiamoo " dice Bekka ma io la blocco e dico "Noi non abbiamo ancora finito di parlare" "Sono occupata adesso. E ora che ci sei fatti sbollire la rabbia perché con te che mi ringhi addosso come un cinghiale non ci parlo" dice sbuffando ed entrando nel doposcuola. Sta scherzando? ! Entro nel doposcuola furioso e ignorando i bambini ,mi avvicino a Bekka e le grido piano alle spalle "Se tu rispondessi una volta tanto, non perderei così tanto la pazienza " Lei m'ignora e mettendo giù la bambina ,le prende delle patatine e le apre il pacchetto. "Con te sto parlando cazzo!"dico piano ma lei continua ad ignorarmi. Porco mondo sto per uscire pazzo. "Bekka? Mi vuoi parlare e finire di fare la bambina viziata ?" "Se tu la finisci di fare il gradasso, volentieri"dice lei andando da una bambina con i capelli ricci. "Stai ricopiando quello che ti ho scritto alla lavagna?"chiede alla bambina che annuisce con la testa per poi passare da Daniela che sta scarabocchiando sul quaderno. "No Dani! Devi scrivere, non disegnare! "La rimprovera Bekka. Daniela sbuffa e borbotta "È ficile" "Si dice difficile non ficile" la riprende Bekka. Io intanto continuo a seguirla come un fottuto cagnolino e dietro di me ,mi segue la bambina di prima con le patatine. Che cazzo vuole da me? La ignoro e concentrandomi su Bekka ,chiedo "Il gradasso? Sei seria?" "Dani, lui non sta facendo il gradasso?"chiede Bekka a Daniela dandomi ancora le spalle. "Che vuol dire gradasso?"chiede la bambina perplessa. "Vuol dire monello" "Tu sei monello?"mi chiede Dani quasi con stupefazione. "Eh? Io non sono mon..." "Monelo! Monelo!"grida una voce dietro. Mi giro e mi ritrovo con delle patatine sul petto. Riapro gli occhi e la bambina che arriva appena al mio ginocchio, mi guarda ridendo e mi tira altre patatine. Mi giro per vedere Bekka e la vedo ridacchiare senza dire nulla alla bambina. Ma siamo tutti impazziti? "Queste si mangiano, non si tirano!"dico togliendo il pacchetto di patatine dalle mani della bambina. Lei subito si agita e si mette a piangere ma io non le rido le patatine e dico "Sei proprio una brutta bambina. Non si fanno queste cose" La bambina si agita ancora di più e marciando verso la scrivania con le sue gambine, si sporge per prendere dei colori e senza perdere tempo,le lancia a me. Per poco non m'infilzava all'occhio. "Sei pazza?"tuono raggiungendola e togliendole dalla mano anche i colori. "Maesra! Maesra!"grida la bambina piangendo mentre la signorina finalmente si smuove e prendendola in braccio, mi riprende dalla mano le patatine e dice alla bambina "Dai amore non far conto a quel monello. Tieni le patatine" La bambina riprende contenta le patatine e indicandomi mormora "Monelo!" "Si si è proprio monello " dice Bekka stampandole un bacio sulla guancia e portandola nel salottino. A me non ha ancora dato mezzo bacio. Io intanto rimango con ancora i colori in mano e tutti i bambini che mi guardano sorpresi. "Che avete? Fate i compiti"borbotto posando i colori sulla scrivania e sbuffando. Sono rimasti in pochi e il doposcuola sta per finire. Sbuffo ancora e decido di dirgliene quattro lo stesso. Che atteggiamento è questo? Ritorno in salotto in tempo che lei fa scendere la bambina dalle sue braccia e dice "Quando vuoi fare la pipì, dimmelo ok?" Lei le sorride non capendo nulla e ritorna a mangiare le patatine. "Andiamo di là? "Chiede Bekka dolcemente alla bambina ma lei capisce altro e le dà una patatina "No no..mangiale tu" dice lei ridacchiando per poi rialzarsi e accompagnarla al doposcuola. Mi passa davanti senza preamboli ma io stufo della situazione ,le afferro il polso e la trascino nel salottino. "Oggi sei proprio pesante " dice lei sbuffando. "Pesante? Ah bene..Oltre che gradasso e pesante cosa altro sono?"chiedo guardandola furioso. "Sei anche un rompiballe. Se dovevi rompere ,potevi aspettarmi a casa" "Certo come un fottuto casalingo. Dove diavolo eri per pranzo? Mi hai detto che saresti ritornata per quell'ora!" "Innanzitutto abbassi il tono della voce signorino e secondo ,non devo rendere nulla a te, soprattutto a uno maleducato come te"dice indignata Bekka scostandosi dalla mia presa. "Non è una questione di rendere qualcosa a qualcuno. Tu mi hai detto che saresti ritornata per pranzo e io per non farti stancare ulteriormente, ti ho anche preparato il pranzo" "Ok e allora?"chiede lei incrociando le braccia. "E allora? E allora io volevo farti una sorpresa e non vedevo l'ora di vederti ma a quanto pare tu te ne sei strafregata alla grande di me e chissà dove sarai andata per tutto il giorno " dico freddo. "Io non me ne sono strafregata. Ho solo fatto tardi e anziché passare da casa per pranzare ,mi sono catapultata al doposcuola. Tutto qua " "E non potevi dirmelo in qualche modo? Hai tanto tempo per fare instagram stories ma per scrivere un fottuto messaggio a me , no?"dico agitandogli il cellulare in faccia. "Me ne sono scordata "Si limita a dire lei. "Certo..Il tuo pensiero è sempre altrove. Dimmi, oggi ti sei divertita a guidare una macchina senza patente?" "E tu come sai che ho guidato la macchina di Riccardo? "Chiede lei sorpresa . "Riccardo? Ah è così che si chiama allora. E dimmi ancora, perché diavolo vai a dare a destra e manca il tuo cellulare? Io chiamo te e sono costretto a sentire altri, è mai possibile? " "Ma cosa vuoi? Stava scherzando!" "Bei scherzi del cazzo!"grido più del dovuto. "Che c'è? Non vorrai farmi credere che tu non abbia mai scherzato con le tue modelle.." "No a pensarci non mi limitavo a scherzarci. Passavo subito al dunque. Sai com'è ,io so cosa voglio dalla vita , sei tu che sei sempre indecisa e ti fai prendere in giro da mezzo mondo!" Lei spalanca gli occhi e grida furiosa "Sei proprio uno stronzo! Ti odio!" "Ti odio anch'io! "Grido mentre lei mi lancia un' occhiataccia e grida andandosene dal salottino "Me ne farò una ragione!" "Bekka ritorna subito qui! "Tuono imbestialito. "Col cazzo!"grida lei sbattendo la porta del salottino. Senza pensarci sferro un pugno sul muro e ringhio "Fanculo!" All'improvviso se ne va la luce e rimaniamo tutti al buio. Sento i bambini gridare ma Bekka grida a tutti di stare calmi e Daniela grida felice "Blackout!" Bambini calmi! State fermi e non..." Mi muovo nel buio totale furioso e raggiungendo il doposcuola, mi dirigo verso Bekka seguendo la sua voce e afferrandola per il braccio bruscamente, la sbatto al muro e la bacio. Morivo dalla voglia di farlo da tutto il giorno. Lei all'inizio mi respinge ma io le alzo le braccio e bloccandola del tutto, le infilo la lingua in bocca. Mi aspetto che mi dia un calcio o si liberi in qualche maniera ma inaspettatamente geme e sospirando, risponde al bacio. Gemo anch'io sentendo le sue gambe avvolgere i miei fianchi e scendendo con le mani, la tengo per il sedere. Lei infila una mano tra i miei capelli e stringendoli forte, inclina il viso per approfondire il bacio. Io vado completamente in tilt e seguo ormai il suo ritmo e mentre ci stacchiamo per riprendere fiato , io le attacco il collo e maledico il buio per non poter vedere il suo viso arrossato. "Farid.."geme al mio orecchio tra le grida dei bambini. Le mordo la mascella piano e risalendo vorace tiro tra i denti il suo labbro inferiore. Lei per farmela pagare inclina la schiena facendo aderire i suoi seni al mio petto e tira i miei capelli per farmi inclinare il viso e baciarmi. È tutto così spinto che credo di poter venire all'instante. "Tulipano.."mormoro mentre lei mi bacia la mascella e imitandomi prima mi morde piano. Oh cielo. La spingo ulteriormente contro il muro e afferrandole il viso ,la bacio di nuovo come drogato delle sue labbra. La divoro spingendo la mia intimità contro la sua e la sento gemere tra le mie labbra. Il cuore sembra voler uscire dal petto per tutto questo. Le cingo il mento e spingo un'altra volta la mia intimità contro la sua. Lei mi stringe più forte i capelli e io ormai andato di cervello, spingo ancora sentendo tutto il mio corpo prendere fuoco. L'idea di poterla sentire veramente dentro, mi rende così pazzo che continuo a spingere finché sento lei gemere più forte sulle mie labbra e presumo che sia appena venuta. Sentiamo ancora i bambini gridare fra di loro e con un ringhio vengo anch'io. Faccio per ricominciare da capo ma ritorna la luce e Bekka scende subito dalla mia presa e si aggiusta la maglietta che è risalita fino alla vita. Resto a fissare il muro e respiro a fondo. Ho tutto il corpo che pulsa per la potenza dell'orgasmo. Poggio un braccio sul muro per reggermi e giro la testa per vedere Bekka che è di mille colori diversi in faccia ed è circondata dai bambini che la stringono forte per la paura che possa venire un altro blackout. Lei come a sentire il mio sguardo che brucia sul suo ,alza lo sguardo e io alzando l'angolo della bocca malizioso ,mi stacco dal muro con fare sensuale e portandomi i capelli all'indietro con una mano , esco dal doposcuola non staccandole mai gli occhi di dosso. Anche lei segue il mio sguardo ma poi lo riabbassa appena entro nel salottino. Sorrido ripensando al suo viso arrossato e andando in bagno, mi pulisco per poi togliere i boxer. Ho combinato un casino. Rimetto i jeans mettendo l'amichetto al suo posto e mi lavo le mani. Ho ancora i brividi per quel che è successo ed eravamo completamente vestiti. Come sarà quando saremo nudi e io veramente dentro di lei? Deglutisco solo al pensiero ed uscendo dal bagno , butto i boxer ormai irrecuperabili nel cestino. Devo darmi una calmata soprattutto perché ci sono i bambini che mi hanno già preso di mira. Rientro al doposcuola e vado a sedermi all'ultimo banco nel posto di Abines, l'ultima volta che sono venuto. Osservo dei bambini che sono ritornati al loro posto a fare i compiti e con lo guardo rintraccio Bekka di spalle che è piegata a novanta sul tavolo di un bambino, mentre lo aiuta a scrivere le prime lettere. Divoro con lo sguardo quel sedere e mi mordo le labbra al pensiero di morderglielo e prenderla da dietro mentre lei grida il mio nome e curva la schiena per penetrarla ulteriormente. Chiudo gli occhi e mi porto una mano sulla patta. Se continuo con questi pensieri verrò di nuovo sicuro. Mi sistemo la patta meglio che posso e alzo lo sguardo sospirando ma il mio sguardo diventa di fuoco appena vedo Bekka osservare la mia patta e arrossire ulteriormente. Alza lo sguardo come scottata e incrocia il mio sguardo accorgendosi che l'ho appena beccata a sbirciare. Mi lecco il labbro per ricordarmi il suo sapore e vedo gli occhi di Bekka che cadono sulla mia lingua e li spalanca appena vede che mi mordo il labbro. Rialza lo sguardo su di me e accorgendosi ancora che non faccio altro che osservarla, abbassa lo sguardo e si tocca le guance di fuoco. Ridacchio per la sua espressione e mi alzo per raggiungerla. Ormai l'ho in pugno e non voglio farmi scappare quest'opportunità. "Tulipano tutto ok?"chiedo sporgendomi accanto a lei. "No e vai via " mormora lei afferrando un pezzo di gesso e andando a scrivere qualcosa alla lavagna. La seguo in silenzio e la osservo mentre è concentrata a leggere qualcosa su un libro e scrive una frase sulla lavagna. Mi metto dietro di lei e accorgendomi del fatto che la maglietta é di poco risalita sulla schiena , ne afferro i bordi e la abbasso sentendo il suo corpo irrigidirsi. "Tranquilla ti stavo solo abbassando la maglietta che è risalita "mormoro roco al suo orecchio. Vedo lei che deglutisce e mormora "Ti stai divertendo a stuzzicarmi in ogni maniera?" Le afferro lentamente fianchi da dietro e dico "La verità? Da morire" "Non so cosa mi sia preso prima..ma.."sussurra lei continuando a scrivere alla lavagna. Io faccio più pressione ai suoi fianchi e mormoro al suo orecchio "Oh io lo so e come. L'ho sentito bene mentre venivi sopra di me" Lei si scosta dalla mia presa e abbassando la testa, mormora "Ti prego Farid.." "Non c'è nulla da vergognarsi tulipano..Era qualcosa che ti sentivi di fare e lo hai fatto. Hai preso le redini della situazione ed eri sicura di te. Mi hai eccitato un sacco.." "Oddio quella non sono io..Io non mi comporto in quella maniera e.." Le giro il mento verso di me e mormoro "Non sono mai venuto nei boxer. Mai. Neanche una volta. Mi sono sempre saputo controllare, arrivi tu e mi fotti il cervello in quattro e quattr'otto" Lei arrossisce ancora di più mentre qualcuno bussa alla porta e lei sgattaiola via da me "Salvata dalla porta" le grido dietro. Lei ride e aprendo la porta , chiama quattro bambini. Sistema a tutti loro gli zaini e li accompagna alla porta. "Ciao bambini!"dice lei mentre tutti le lasciano un bacio sulla guancia e se ne vanno. La raggiungo al salottino e appena chiude la porta, le circondo la vita. "Vedi che io sono ancora arrabbiata con te"dice lei buttandomi le braccia al collo. "Scusami per quel che ho detto prima..Sono uscito fuori di testa quando ho visto quei video su instagram e l'idea che rivedessi David e ti accorgessi che non provi nulla per me, mi aveva fatto andare nel panico.." Lei mi sorride teneramente e prendendomi il viso a coppe ,mi stappa un bacio dolce sulle labbra. "Stupido.."mormora sulle mie labbra. Le stampo un altro bacio e sussurro "Mi sei mancata.." "Anche tu..tanto " dice lei sorridendomi. Le stampo un altro bacio deliziato mentre lei chiede "Quindi mi avevi preparato a sorpresa il pranzo? " "Si..e mi ero pure impegnato" dico mentre lei ridacchiando dice "E mi hai anche stalkerata per bene " "Non riuscivo a rintracciarti. Tulipano dovresti stare più attenta al tuo cellulare "la riprendo. "A proposito..Mi sono arrivate così tanti followers che ho reso il mio account privato per rifiutarli. Tu ne sai qualcosa? " "Ti ho iniziato a seguire stamattina " "E quindi? I tuoi fans sono così disperati da controllare ogni volta tutti i tuoi seguiti? " Ridacchio e lasciandole un bacio sulla punta del naso , dico "Sei l'unica che seguo..Non ho mai seguito nessuno" "Cosa ? Sono l'unica?"chiede lei spalancando gli occhi. Annuisco con la testa e lei chiede "E tu quanti followers hai? " "Non ne faccio attenzione " dico mentre lei tira fuori il suo cellulare e dice "Provvedo io" Non ribatto e stringendola forte , butto un'occhiata sul suo cellulare e anche sulla sua scollatura. "90 milioni? Cosa? 90?"chiede lei e si mette a gridare appena clicca sui miei seguiti e spunta solo il suo nome. "Oddio che idee si saranno fatti!"dice lei mentre io le prendo il cellulare e le stampo un bacio. Sono così vicine che non riesco a starne lontano. Ne stampo tanti altri e con la coda dell'occhio, clicco sulla sua storia e faccio un piccolo video sulle nostre labbra che si muovono. Bekka non se ne accorge e io selezionando il video sulla sua storia ,esco da instagram e le riposo il cellulare sulla tasca posteriore dei suoi jeans. Tanto per far capire a tutti gli stronzi che le ronzano attorno che è già occupata. Inserisco le mani nelle sue tasche posteriori per palparle il sedere mentre lei si stacca dai nostri baci casti e dice "Grazie per esserti preoccupato per me" "Abituatici"dico mordendole le guance e lei ridacchiando sull'incavo del mio collo, dice "Appena se vanno gli ultimi bambini, devo andarmi a cambiare perché Melisa mi passerà a prendere verso le 20:30" "Perché dove vai?"chiedo perplesso. Lei mi lascia un bacio sul pomo d'adamo e dice "Oggi ceniamo tutti da Lena..Se vuoi puoi venire con me" "Vengo" dico senza pensarci due volte. "Promettimi solo che non farai scenate di gelosia..I ragazzi sono abbastanza espansivi e capita che a volte mi abbraccino" "Ti posso solo promettere che mi conterrò più possibile. Quanti ragazzi ci saranno ? Tanto per prepararmi all'evenienza" "4! Vedi che sono tutti sposati tranne uno che però secondo me ha una cotta per Melisa" dice lei appoggiando la testa sul mio petto. Infilo le dita tra i suoi capelli e accarezzandole la cute , dico "Allora non sarà tanto difficile" "Ti presenterò come un mio amico, le ragazze già sanno di noi ma i ragazzi no e ci rimarrebbero male se glielo dicessi così. Dopo la cena giuro che dirò che ci siamo frequentati diverse volte e che io mi sto interessando a te" "Ahhh quindi ti stai solo interessando a me?"chiedo alzandola in aria ,prendendola alla sorpresa. "No Farid! Mettimi giù! "Grida lei ridendo mentre io la butto sul divano e salendole sopra, la bacio senza darle il tempo di battere ciglio. Anche lei risponde al mio bacio e io risalendo con le mani sotto la sua maglietta, la stringo in vita ma improvvisamente sento qualcosa contro il sedere e quando mi giro per capire, vedo la piccola bambina di prima che mi tira pastelli e incomincia a gridare "Maesra! Maesra!" Bekka si mette a ridere sotto di me e io faccio per sgridare la bambina ma lei incomincia a tirarmi il piede e grida "Monelo! Monelo! Monelo!" Bekka ride ancora più forte e dice ridacchiando "Su che porto di là Gloria " Sbuffo seccato e scendendo da lei, lascio che si rialzi e prenda per mano quella sottospecie di bambina. Afferro l'altra mano libera di Bekka come un bambino bisognoso e con l'altra mano le pizzico il sedere. Lei salta in aria e girandosi mi fulmina con lo sguardo ma dopo un po' mi sorride e mi stampa un veloce bacio sulle labbra. Penso di amarla.
   
 
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