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Autore: pungente    17/07/2017    2 recensioni
Bette e Tina si sono trasferite a New York da un anno, ormai. Una soggettiva dal punto di vista di Bette che torna a casa da lavoro con una sorpresa. .
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Bette Porter, Tina Kennard
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Faccio scorrere le mani sul volante senza troppo badare a quella strada a cui ormai mi sono abituata, inserisco il pilota automatico e comincio a rilassarmi. È stata una giornata intensa di lavoro, sono stanca ma appagata. Mi lascio trascinare dai pensieri ferma davanti al semaforo, sono immagini: il sorriso di Angie, poi gli occhi e il volto di Tina, la mia famiglia. Un calore dolce si propaga in me e mi rendo conto di aver disteso il mio volto in un sorriso. È trascorso un anno da quando ci siamo trasferite a New York, nella nostra nuova casa, e un’aria di familiarità comincia a presenziare in quella che sta diventando la nostra quotidianità; ripercorro mentalmente questi 365 giorni mentre metto la freccia per svoltare e confluire in un grande corso. Sono finalmente serena, il pensiero di loro non lascia spazio a nient’altro nella mia mente. Un attimo di pura calma nella caotica Grande Mela, un istante di quiete nella frenesia che invade ogni giornata: questo sono loro. Non avrei mai creduto che nella mia vita avrei trovato spazio per un’insperata pace dal punto di vista affettivo e amoroso eppure adesso, in questo attimo, mi sento quieta.        
Ancora un paio di isolati e sarò finalmente sulla soglia della nostra casa. La nostra casa tanto ricercata, la nostra casa ora conquistata, la nostra casa che, ogni giorno, verrà da me difesa. Imbocco il viale dove ora viviamo e mi preparo a far manovra per parcheggiare, inserisco la retromarcia e guardando lo specchietto retrovisore incrocio il mio sguardo. Mi prendo un secondo per me, il pensiero corre sulla sorpresa di stasera e mentre le mie pupille si dilatano, mi concentro sul parcheggio.

Mi fermo davanti alla porta e rovisto nella borsa per cercare le chiavi, ma non faccio in tempo a recuperarle, la porta si apre davanti a me lasciandomi intravedere la luce calda sul pavimento, poi alzo lo sguardo e vedo Tina con in braccio Angie.           
«Ciao, Mamma Bette», sento Tina salutarmi morbidamente guardando me e poi voltandosi verso Angie.
«Ciao, piccolina!» amorevolmente mi rivolgo a mia figlia, baciandola in fronte e poi poso i miei occhi in quelli di Tina sorridendo. Mi sento innamorata. Angie scalcia per essere messa giù, ormai perfettamente in grado di camminare, prima che scappi via correndo dico: «Ho delle cose per voi», mi chino di fronte ad Angie e poi sollevo lo sguardo verso Tina: sembra positivamente colpita. «Questa è per te» dico porgendo alla mia bambina una scatola rettangolare piuttosto grande e sottile «Aprila pure, ma fa’ attenzione!». Osservo le sue piccole mani scartare con premura il regalo e far emergere una grande valigetta con matite colorate, pastelli e acquerelli, sento Tina esclamare «Oooh!» accompagnando il momento e le braccia di Angie avvolgersi al mio collo dopo aver poggiato la valigetta a terra. L’abbraccio anch’io di rimando, chiudo gli occhi, assaporo il suo profumo di talco e pulito, la stringo a me, la bacio e le chiedo «Vuoi provarla subito?», annuisce. La guardiamo trotterellare verso la sua piccola scrivania, mentre mi rialzo Tina l’avverte: «D’accordo, ma fra poco sarà pronta la cena! Non voglio sentire storie!», poi si volta verso di me con un sorriso divertito: «Che cos’è questa storia?». «Oggi è un anno che ci siamo trasferite qui, volevo festeggiare regalandovi qualcosa», mi lascia parlare, mi guarda mentre tiro fuori dalla borsa un’altra scatola rettangolare per lei, più piccola e più spessa, gliela porgo sorridente. Per aprirla basta sollevare il lato superiore, Tina lo fa e si ritrova davanti un libro piuttosto spesso, in cuoio scuro, ben rilegato. «Che cos’è?», chiede incrociando il mio sguardo per poi riposarlo sul grosso volume.
«È una raccolta. Una raccolta di tutto ciò che abbiamo fatto in questo anno», Tina comincia a sfogliare lentamente le pagine. «Per ogni giorno ho scritto un pensiero d’amore per te o per Angie e ci sono dei ritagli, delle fotografie, dei disegni di nostra figlia… Ci siamo noi. In ogni pagina. In ogni giorno». «Bette…», mi guarda con quei suoi occhi grati e increduli, pieni d’amore e di gioia soltanto per me. «È la cosa più dolce e inaspettata a cui potessi pensare…». Poso le mie mani sulle sue, la guido fino ad arrivare agli ultimi fogli del volume. «Le ultime pagine le ho lasciate vuote, sono più di 365, mi sembrava giusto fare così: vorrei riempirle con le foto del nostro matrimonio». «Oh, Bette…», la vedo chiudere con cura l’album e posarlo sulla consolle vicino alla porta d’ingresso a pochi centimetri da noi, poi sento le sue mani sul mio viso, i suoi occhi nei miei, le stringo i fianchi, mi attira a sé, appoggia finalmente le sue labbra sulle mie, le schiude, sento il suo sapore e penso: “Amore”. 
   
 
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