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Autore: Just a Shapeshifter    17/07/2017    2 recensioni
"Un carcere senza possibilità d'evasione.
Una via a senso unico con una sola destinazione: la morte.
Un gruppo pronto a tutto per sviare la corrente, cercando di aprirsi una strada.
Da una parte la luce, la salvezza, la grande fuga. Dall'altra, l'oblio.
E tu? Sei pronto a schierarti al nostro fianco?"
Genere: Azione, Suspence, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi, Yuri | Personaggi: Sorpresa
Note: AU | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza | Contesto: Contesto generale
Capitoli:
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Okay, resta calmo. Respira e riscalda queste cazzo di mani, Duncan, non hai dieci anni, controlla i tuoi cristo di poteri.
Un lungo sospiro e i polpastrelli tornano sensibili, anche se ancora formicolanti. E' praticamente mezz'ora che aspetto sotto la rete e, uno dei secondini pare essersene accorto, cazzo. Sbuffo come se niente fosse e cambio aria, svoltando dietro l'angolo. In questo modo ho ancora una buona visione parziale del cortile femminile ma, il nostro caro piedi piatti non lo sa.
Alejandro è sparito da tempo, Heather e Zoey sono in giro a cercare la mia socia e io, dopo l'ennesima imprecazione mi ritrovo ancora qui come un demente. Bella merda la mia vita, mh?
<< Ehi, cresta verde. >> le iridi schizzano verso la culla di quel suono, notando subito Heather. << Le vuoi le tue novità o no? >> la vedo sorridere vittoriosa, la domanda è una sola: posso fidarmi delle sue parole?
<< Dimmi, ti ascolto. >> incrocio le braccia al petto e mi giro totalmente verso di lei, a dividerci la cara vecchia rete elettrificata, Così, per tenere alla giusta temperatura cose come desiderio, rabbia, tristezza e qualsiasi altra cosa. Beh forse no, se uno volesse suicidarsi quello sarebbe il suo biglietto di sola andata, eh già.
<< Allora? Mi vuoi dire o no di Jo? >>
<< La tua amica non è qui. Perlomeno è quello che ho visto, Zoey sta ancora cercando. Contento? >> No, no che non sono contento. I pugni si serrano tra le braccia, sento già le gelide scaglie sulla pelle, graffiano e stridono, celate. << Ovvio che no. >> sputo secco, cercando di tranquillizzarmi. Distrazione, devo pensare ad altro.
<< Piuttosto. >> l'avevo già notato di sfuggita prima ma ora posso vederlo con chiarezza. << Non era meglio un tattoo piuttosto del branding? >> pare confusa, roteo gli occhi e sbuffo, indicandole la spalla. << La scarnificazione, non era meglio un fottuto tatuaggio? >> Heather per un istante s'irrigidisce, nei suoi occhi si passa dal terrore all'odio più profondo in pochi millesimi di secondo. << Non sono affari tuoi. E davvero fattelo dire, ho gusti migliori di questo... schifo. >> strana reazione da parte sua...
<< Posso vederlo? >> << Ti piacerebbe. >> << Sempre più stizzita, mh? >> ghigno e la osservo. Okay è una bella donna e Dio solo sa come c'è finita qui dentro. Alla fine la vedo cedere, alza meglio la manica e posso notare tutti i dettagli. Inquadro subito i diversi elementi. Tre occhi e dei piccoli dettagli imparziali. Quegli occhi però mi dicono qualcosa e, istintivamente, inizio a sentire del freddo dentro le vene. Heather sembra cogliere la palla al balzo, da malizioso il sorriso diventa maligno mentre si sistema la manica.
<< Esatto pivellino, Rakshas. Demoni, poteri, quello che vuoi. Potrei ucciderti senza nemmeno toccarti, volendo. >> non presto particolarmente peso alle sue parole, non ora. Una Rakshas, così ci chiamano oramai? Demoni infami e tutto il resto okay ma, ora, che genere di potere potrebbe avere? Meglio non pensarci e cercare di scoprire il tutto. Una cosa positiva c'è, perlomeno... se Heather è una Rakshas e ha un simbolo di riconoscimento, teoricamente anche tutti i loro simili dovrebbero essere marchiati. Da qui, una bella fatica in meno per il sottoscritto, nel senso: così sono tutti facilmente riconoscibili, tutti tranne me: mi hanno arrestato con l'accusa di rapina, non sanno dei miei poteri.
<< Terra chiama imbecille. >> affilata la voce di Heather percuote i timpani, riportandomi alla realtà. << Cosa? >> sento solo un'imprecazione in una lingua attualmente non conosciuta. << Non sono l'unica qua dentro e, se fossi in te starei attento >> ghigna, sadica. << Sia mai che rompa il cazzo a uno di noi, finendo a fettine in un istante. >>

*****

Fanculo. Fanculo Heather, fanculo questa prigione, fanculo Jo, fanculo i Rakshas. Fanculo tutto. Rimango a fissare il soffitto ammuffito della cella, cercando un modo per ripristinare la memoria. So con quale accusa sono finito dentro grazie al processo, so anche che stavo escogitando qualcosa con la mia socia ma, sinceramente, il resto è solo una coltre di ossidiana che riveste la parte del cervello adibita ai ricordi. La frustrazione pare essere l'unica compagna, oltre a Alejandro che continua a rompere i coglioni, certo. Tanto vale sfruttare questa cosa a mio vantaggio.
<< Senti, tagliamo corto. Immagino tu sappia che Heather sia una Rakshas. >> lo vedo fare una piccola smorfia, anche se non saprei se definirla positiva o meno. << Ne ero a conoscenza, perché? >> << Ce ne sono altri? >> Alejandro inarca il sopracciglio, so già la battuta che sta per fare, non ci vuole un genio. << Si lo so che sono perseguitati e tutte ste cazzate, la mia domanda e un'altra. Ce ne sono altri qui, in prigione? >> << Più di quanti tu creda. >>

*****

Oramai sono dentro da una settimana, ancora nessuna notizia di Jo e fatico sempre di più a tenere a bada i poteri. Duncan sta calmo, Duncan non t'incazzare, Duncan fanculo, prendi e congela tutti. Da quando ho scoperto di Heather, Alejandro mi ha raccontato un po' di lei: padroneggia alla perfezione i veleni, in ogni forma e tipo. Può crearli da zero semplicemente con un gesto o crearli attraverso sostanze, lo scopo non cambia. Sapevo che era una faccia conosciuta e, non sbagliavo.
Non era infatti insolito vederla in compagnia di uomini potenti, uomini che, per un motivo o l'altro, morivano. Vedova nera, la killer dai mille veleni, poison girl e tutte le altre cazzate. Si divertiva, otteneva fama e soldi, si stancava e uccideva, passando alla prossima vittima. Spesso era stata sottoposta a interrogatori in quanto sospettata ma l'aveva fatta franca... o almeno fino a quando quelli come noi vennero scoperti.
Un grosso sospiro e si riprende la solita routine, perlomeno Alejandro sembra un tipo a posto, ti lascia i tuoi spazi e non rompe il cazzo più del dovuto. Però c'è sempre qualcosa di sospetto, troppe domande lasciate incomplete, troppi problemi irrisolti.
<< Al? >> un grugnito mi fa sogghignare, so che odia essere chiamato così. << Dillo ancora e farai una brutta fine; cosa vuoi? >> << Che cosa sai sui Rakshas? >> il latino si sporge dalla branda e mi guarda storto. << Che razza di domanda è, scusa? >> faccio spallucce << Una cazzo di domanda in attesa di risposta. Cosa sai su di loro, ogni cosa, sono curioso. >>
Stavolta è lui a sbuffare, mormora qualcosa simile a madre de Dios e scende dal giaciglio, appropriandosi della sedia ancorata al pavimento.
<< I Rakshas sono demoni, da quel che si sa le loro origini sono dovute a esperimenti andati a male. Se parli di loro parli di mutazione, fisica o mentale che sia. La maggior parte di loro fa parte della seconda, se non della terza generazione di esperimenti, anche se una minoranza è nata diciamo in modo naturale. I geni si trasferiscono da madre a feto, come una malattia ereditaria. Quindi, finché il bambino non manifesta sintomi o poteri, nessuno può sapere se è infetto o meno, lasciami passare il termine. Inoltre, da quello che stanno facendo credere a tutti, il Black Nightmare Penitentiary sta accogliendo i Rakshas per fare degli esperimenti non invasivi per determinare al meglio il perché di questi geni, se si possono duplicare per poi trasmettere a un terzo o se sono esclusivi di quella persona, prole esclusa. Sinceramente sono tutte cazzate, come puoi ben vedere da quello che Heather ha sul braccio. Sono marchiati a fuoco, facilmente riconoscibili >> lo fermo un attimo cercando di mettere in ordine le idee. Questo posto reclude i miei simili per fare esperimenti “non invasivi” un corno, per avere informazioni su di noi. Così, mentre i media parlano di cazzate come al solito, la realtà è ben diversa. << E cosa succede dopo gli esperimenti? >>
<< Beh... >> la faccia del latino si scurisce. << Dalle voci che circolano, una volta finito con il soggetto, questo viene rimesso in libertà sotto falso nome, una sorta di programma protezione testimoni. La realtà è ben diversa. Quelli che collaborano vengono spremuti fino alla morte con i loro poteri, i ribelli vengono eliminati subito. >> scaglie congelate si creano sulla colonna vertebrale, come piccole placche ossee sul dorso di alcuni dinosauri. Sciolgo le spalle per generare calore e porre fine a questo inconveniente, fortunatamente Al è troppo preso nel suo discorso per accorgersene.
<< Come fai a sapere tutte queste cose? E come mai Rakshas come ad esempio Heather sono tra noi, come se niente fosse? >>
<< Alcuni vengono, diciamo, usati per altri scopi. Sacrificano per primi i più deboli o inutili, come un uno scomodo regime nazista. Altre domande? Sembri incuriosito da ciò. >> << Nessuna domanda, a posto così. >> ho troppa carne al fuoco e troppo poco tempo per organizzarmi: troppe informazioni manderebbero solo a puttane il sistema nervoso.
Una cosa mi ha colpito, però: inizialmente i Rakshas sono stati creati in laboratorio poi, alcuni sono nati da uno o due genitori con il gene. Jo mi ha sempre detto di essere una di quei casi da provetta mentre io sono l'esatto opposto. Madre Rakshas, padre umano e tanti saluti al gene dominante o recessivo, ho vinto io e il ghiaccio ne è la prova. So che mia madre controllava alla perfezione l'acqua, di qualsiasi tipo o dimensione. Da piccolo mi faceva divertire, al sicuro da sguardi indiscreti, giocando con essa. La prendeva, plasmava, le faceva fare ciò che più le piaceva, facendomi restare affascinato. Da qui il ghiaccio come potere, connesso in qualche modo al suo predecessore.
<< Duncan? >> << Che vuoi. >> << Ti eri perso nei tuoi pensieri, immagino. >> lo vedo alzare le spalle e alzarsi, dirigendosi verso la branda. << Per altre domande fai prima a chiedere a Heather, no? >>
<< Solo un'ultima. Nel caso di una nascita di un bimbo con i poteri, come si fa a determinare il tipo? >> domanda a trabocchetto ma, voglio esser sicuro che non stia dicendo solo cazzate.
<< Non si può determinare con certezza come in laboratorio dove si più decidere dal principio ma, da quel che so, il potere del successore è legato in qualche modo a quello del genitore. Prendi un elemento come il fuoco, okay? Che cosa ci ricavi? >> << Suppongo calore, braci, cenere e fumo, tanto per iniziare. >>
<< Bene, pensa a un genitore con quattro figli. Ognuno di loro potrà avere un potere in comune tra quelli che hai detto o tutti totalmente diversi ma, allo stesso tempo correlati al fuoco. Da qui la generazione successiva si affiderà sulle basi dell'ultimo potere, ovvero quello dei figli. È tutto ciò che si sa sulla compatibilità di tipi e poteri. >>
Quel ragazzo sa di quello che parla. Serro la mandibola e creo un cristallo di ghiaccio sulla lingua, per raffreddare l'organismo: dovrò stare ancora più attento.


M's little Nook:

Ebbene si, dopo un anno di assenza sono riuscita finalmente a mettere tutto a posto, tornando con una nuova presentazione dell'account *bandierine svolazzano ovunque* e del nuovo capitolo.
Non preoccupatevi, sto già scrivendo i prossimi capitoli in modo da essere bene o male coerente con le pubblicazioni. Ergo, ogni quattro/cinque giorni a partire da oggi usciranno i nuovi capitoli (e, se non usciranno, sarà perché storie come Cigarette o I'm confused verranno aggiornate).
Ebbene si, ora che sono tornata (presto lo farò anche P.) non intendo più abbandonare l'account, EFP, il fandom e tutto questo mi sono mancati parecchio. Smetto di rompere e, come al solito lascio i link delle ultime storie pubblicate, in modo da darle direttamente in pasto agli interessati ;3
M is back, stronzetti!

~M

Cigarette
I'm confused
Sclerate di routine da parte di M

  
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