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Autore: Juliia8    17/07/2017    0 recensioni
Sono la principessa cattiva nella favola sbagliata, per salvare il lupo avrei ucciso il principe..
" Lo osservo per l'ennesima volta, seguendo le sue cicatrici che segnano il suo corpo ormai rimarginate, non è più Sam o almeno quello che conoscevo." Eravamo sempre noi fin dal principio, Sami e Sam legati da un segreto che doveva rimanere tale ma che costituì la causa della distruzione.
Genere: Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sam era riuscito ad individuare altri come lui aveva creato un suo branco, in cui aveva il ruolo di Alpha

Si riunirono tutti nella radura dopo la chiamata di Sam, aveva i nervi tesi continuava a percorrere lo stesso tratto avanti e indietro da mezz'ora ormai fino a quando non giunsero tutti attorno a lui, schierati come soldatini aspettando un solo suo ordine, rimanevo sempre affascinata dal loro legame c'era profondo rispetto tra loro ancor di più verso il loro Alpha.

"Si sono introdotti nel nostro territorio senza permesso e senza identificarsi..voglio che ognuno di voi sorvergli il perimetro, organizzeremo dei turni. Nessuno agisce da solo al primo avvistamento chiamate gli altri niente atti eroici sono stato chiaro?"

annuirono e cominciarono a sparpagliarsi in perfetta sincronia.

"Sami mi sentirei meglio se restassi con me almeno per qualche giorno.."

C'era qualcos'altro non lo avevo mai visto così agitato.

"Conosco quello sguardo..È solo precauzione non ho intenzione di scatenare una guerra Sami, almeno finché ognuno rimarrà al suo posto."

Ormai stavano spuntando le prime luci del sole, ero così stanca, decidemmo di andare a casa sua, attraversammo un tratto del bosco ritrovandoci una stradina che portava alla casa in legno su due piani, in cui ad aspettarci c'era la madre di Sam con uno dei suoi sorrisi smaglianti proprio come quelli di Sam..Anna era il suo nome era una donna di media statura fisico snello, capelli neri, e occhi verdi, il viso delineato da qualche ruga che non andavano ad intaccare la sua bellezza anzi..era una donna con una grande forza aveva cresciuto da sola Sam.

Suo padre Dylan era un licantropo, si erano incontrati nel bosco mentre lei raccoglieva della legna per il fuoco aveva visto quest'uomo, dalla figura prorompente con i capelli scuri gli occhi di colore marrone con piccole sfumature di verde contornati da ciglia folte che rendevano quegli occhi così innocenti..aveva una mascella ben delineata da una barba poco curata, delle grandi spalle accompagnate da muscoli che sembravano poter rompere qualunque cosa, linee sinuose accompagnate da altri muscoli ricoperti da una maglietta grigia e dei jeans neri appena strappati, si guardarono e fu un attimo si innamorarono l'uno dell' altro senza possibilità di tornare indietro. Lui dopo poco gli rivelò la sua vera natura ma lei non ne fu spaventata..gli occhi di quell'enorme lupo nero erano i più belli che avesse mai visto e gli unici che volesse vedere, il tutto si complicó quando Anna rimase in cinta, Dylan si mostrò inizialmente così entusiasta ma dopo sparì senza lasciare spiegazioni, senza spiegare come crescere un piccolo licantropo.. In cuor suo credo che speri in un suo ritorno, mi ha detto spesso di quanto Sam glielo ricordi non solo nell'aspetto fisico ma sopratutto nella testardaggine.

Infondo Sam non è così diverso dalla descrizione che conosco di suo padre, ha i capelli molto scuri, gli occhi che sono marroni e verdi insieme, la bocca carnosa circondata dalla barba scura ben curata, le spalle larghe, i muscoli lungo tutto il suo corpo sono allenati da estenuanti allenamenti, nella spalla destra ha un tatuaggio di un lupo che ulula alla luna, indossa una camicia rossa a scacchi neri che mette in evidenza i suoi pettorali segnati da alcune cicatrici, e dei jeans. Non ha mai voluto sapere nulla di suo padre neanche ha mai voluto cercarlo dicendo che se era stato così codardo da scappare non meritava che lo andasse a cercare.

Bussarono alla porta.

"Scusa se non ero alla riunione non ho visto i messaggi "

era Thomas migliore amico di Sam apparteneva al branco. Sam lo guardò sospirando non era la prima volta che mancava agli allenamenti o alle comunicazioni, era rimasto appena fuori la porta strofinandosi la mano nei capellei con un'espressione tra il preoccupato e come se avesse la scusa già pronta.

"Entra sfaticato! Che scusa hai stavolta sentiamo"

Sam scoppiò in una grande risata prima di sedersi sul divano a braccia incrociate aspettando la sua risposta

"La mia macchina si è rotta e l'ho dovuta spingere fino al meccanico più vicino"

Guardò Sam come un bambino che aspettava che i suoi genitori credessero alle sue cazzate.

"E il tuo telefono?"

disse Sam, guardandolo con un sopracciglio alzato di disappunto

"Mh..si era scaricato mi spiace"

sorrise soddisfatto per aver trovato una risposta convincente su due piedi. Poco dopo una canzone partì dalla sua tasca, il suo volto cambiò espressione, il mio sguardo si spostò verso Sam con il suo telefono in mano e un sorriso sfacciato in volto..gli aveva fatto squillare il telefono facendo crollare tutte le scuse di Thomas.

Quest'ultimo emise una piccola risata isterica prima di prendere il telefono dalla tasca e agganciare la chiamata, per poi guardare Sam.

"Sono troppo intelligente per queste stronzare Tommy, e quel succhiotto sul collo non sosteneva le tue scuse assurde"

Sorrise soddisfatto, mentre Tomas si controllava il collo con il telefono, i due si guardarono e scoppiarono in una grossa risata.

"E va bene ero con una ragazza, contento Alpha dei miei stivali?!"

alzò le braccia in segno di resa.

"Sei scusato solo se la ragazza in questione fosse uno schianto"

Cominciarono a parlottare di questa ragazza, usando termini poco adeguati ma d'altronde sono uomini..mi recai in cucina aiutando Anna a sistemare, meglio che ascoltare quei due..

   
 
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