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Autore: ballerina 89    18/07/2017    0 recensioni
E se Jennifer e Colin si fossero già incontrati prima di Once upon a time? Piccolo viaggio nel tempo dai loro anni adolescenziali fino ai giorni nostri.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: colin o'donoghue, Jennifer Morrison, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Colin fu il primo a svegliarsi tra i due... 
- Jen, tesoro sveglia, sono le 7!  Devo tornare in albergo prima che i tuoi mi trovino qui e mi ficilino...
- Tranquillo, siamo pacifisti! - disse la signora Morrison camminando  verso di loro con un vassoio in mano
- Vi ho preparato la colazione. Mangiate e poi tu vai a cambiarti se vuoi andare ad accompagnarlo in aeroporto. - fece per andarsene ma poi si voltò di nuovo in direzione dei ragazzi - E non provare mai più a dire che sono cattiva è che mi odi perchè in questo momento avrei dovuto darti una punizione colossale e invece mi sono limitata a portarvi la colazione...
- Grazie mamma! 
- Ah!  Ora che sali su a prepararti, parla con tuo fratello! E' terrorizzato all'idea che lui ti voglia portare via con se!
- Ma magariiii!
- Jennifer!!!  -  la canzonò sua madre.
- Tranquilla scherzavo.  Vado a cambiarmi. - Si girò verso di lui - A tra poco amore - gli diede un bacio a stampo ed entrò in casa.
- Che ci fa lui qui? - disse in toni severi suo padre incontrandola nel corridoio. - Non è forse stata chiara tua madre ieri? È stato tutta la notte qui?
- Papà lascia che ti spieghi!  E'  passato a salutarmi, abbiamo chiacchierato un po' e alla fine ci siamo addormentati sul dondolo... niente di più.
- Jennifer... che sia l'ultima volta che disobbedisci ok? 
- È stata colpa mia non sua! - si intromise Julia raggiungendoli insieme a Helen. - L'ho chiamato io per farlo venire. Lei non ne sapeva nulla.
- Sei andata contro quello che avevamo deciso? Ma che vi prende a voi due ultimamente. Fate sempre di testa vostra.
- Era la cosa giusta da fare!
- La cosa giusta da fare  era quella di rispettare le scelte dei vostri genitori.
- Scusa la franchezza papà ma preferisco vedere mia sorella con il sorriso piuttosto che seguire delle stupide regole.
- Ti dispiace ripetere? - Chiese molto alterato
- Se vuoi ripeto, non ho problemi
- Smettila! Sei in punizione!
- Papà! Non puoi prendertela con lei. Ha solo cercato di farmi felice, cosa che a voi non passa di mente!
- Risparmia il fiato e modera i toni se vuoi che ti mando a salutarlo.   Stai rischiando anche tu di finire in punizione.
Stava per rispondergli ma Julia la bloccò
- Non ne vale la pensa jen! Va da lui... io me la cavo benissimo.
- Stai continuando? Fila a scuola e non ti aspettare di uscire per le prossime due settimane! Niente pc e se mi gira ti levo anche il telefono. stavolta hai davvero superato il limite signorina. Vediamo se adesso ti passa la voglia di rispondere ai tuoi genitori. -  si diresse al piano di sotto
- Mi dispiace Julia, non volevo metterti nei casini.
- Non preoccuparti. Mi interasse solamente che tu stia bene.
- Sei la sorella migliore di sempre! - disse abbracciandola. 
- Lo so! Vai a cambiarti sbrigati, c'è un ragazzetto niente male  che ti sta aspettando giù!
***
In areoporto 
- Ragazzi prometto che con il regalo di Colin verrò a trovarvi presto! 
- Ci mancherai Jen!
- Mi mancherete tanto anche voi! Helen mi raccomando... tienilo d'occhio! Ma non troppo. - rise
- Sarà fatto!!!! 
I ragazzi si allontanarono per lasciare jen e Colin un po' da soli...
- Promettimi di non stare male per me e sopratutto promettimi che ti comporterai bene!
- Ci proverò! - una lacrima le rigò il viso
- Se fai così mi rendi difficile andar via! 
- Non voglio che te ne vai! Sei appena arrivato!
- Lo so, ma non posso fare altrimenti.  La scuola non è ancora finita e se voglio sostenere gli esami quest'anno devo impegnarmi seriamente!
- Mi mancherai... lo sai vero?
- Tesoro! Mi mancherai anche tu! Ti prometto però che sentirai pochissimo la mia assenza
- Come fai a dirlo?
- Ci vedremo tutti i giorni si Skype. In fondo mancano solo due mesi alla fine della scuola. Dopo il diploma ti prometto che scenderò da te e passeremo patre delle vacanze insieme.  
- E poi? Staremo un anno intero senza vederci? Io non ce la faccio!
- Vorrei ricordarti che tra due mesi mi diplomerò, il che significa che a parte il college che posso gestirmi come meglio credo, non dovrò frequentare quotidianamente la scuola e questo significa che ci vedremo spesso. Naturalmente sempre se non mi lasci prima!
- Non ti lascerò mai! 
La baciò - Lo spero davvero tanto piccolette! - in quel preciso momento chiamarono il suo volo.

- Devo proprio andare tesoro! 
- Fai buon viaggio! - si scambiarono un altro bacio carico di sentimenti come a voler sigillare con quel gesto tutte le parole appena dette. 
- Fila dritta a scuola e non farmi venire a sapere che hai nuovamente fatto di testa tua! 
- Tranquillo! Chiamami quando atterri! 
- Lo farò! Ciao piccoletta! - E dopo averla stretta a se per l'ultima volta si imbarcò. 
***
Con la tristezza nel cuore prese un taxi e si fece accompagnare a scuola.  Stava per entrare in  classe quando per i corridoi incontrò sua madre
- Tutto apposto tesoro? 
- Si mamma tutto ok!
- Sei sicura? Vuoi parlare un po'?
- Tranquilla, sto bene, ora  scusami ma devo andare in classe che è tardi!
- Parleremo oggi quando ritornerai a casa. Non sfuggi tesoro...
***
Una volta rientrata a casa si accorse che i suoi genitori non cerano
- Julia, mamma e papà dove sono?
- Ai colloqui con i professori! 
- Di male in peggio insomma!
- Hai combinato qualcosa a scuola e hai paura che lo scoprano?
- Sinceramente? Non me ne importa proprio nulla della scuola ora come ora, tantomeno di quello che pensano i professori.
- Come stai? E' stato triste lasciarlo andare vero?
- Orribile direi.
- Vuoi parlare un po?
-  Di cosa! Non c'è nulla da dire... e poi meglio risparmiare il fiato per quand torneranno mamma e papà - non fece neanche in tempo a finire la frase che i suoi genitori rincasarono
- Avete tre secondi di tempo per scendere giù in cucina ragazzi! Riunione di famiglia!
- Che ti dicevo?
I tre ragazzi scesero al piano di sotto e si sedettero davanti ai loro genitori
- Allora...  abbiamo dei punti da affrontare. Partiamo da quello che riguarda tutti e tre ovvero la scuola.  Oggi siamo stati ai vostri colloqui. Julia, il prossimo brutto voto che prendine e non ce lo comunichi non so che ti succede. Come hai fatto a prendere un'insufficienza in arte! Vedi di recuperarla il prima possibile e di impegnarti un po' di più per alzare la media... prevalgono troppe B su quel pagellino.
Daniel,   anche se sei il  più piccolo non sei immune da rimproveri... ci hanno detto che  a scuola ti comporti come un teppistello. Vedi di non farti mettere qualche nota di demerito.  Per quanto riguarda i tuoi voti mi dicono che stai piano piano migliorando quindi per ora non dirò nulla ma continua a farli aumentare.  Ora veniamo a te.. - disse guardando Jen. - Il tuo colloquio è stata una vera e propria rivelazione. Di solito i colloqui con i tuoi professori non durano neanche due minuti perchè  mi mandano direttamente via dicendo che sei perfetta. Questa volts siamo stati più di 30 minuti a parlare solo di te. Hanno detto che non sei più la stessa e che non hai più lo stesso entusiasmo di prima. Una volta partecipavi attivamente alle lezioni ora invece resti in disparte e parli solo se interpellata, non vai più volontaria alle interrogazioni e se non sbaglio hai tolto anche un'attività extra dal tuo programma.  Per non parlare che non sei entrata a scuola l'altro giorno. Cosa hai da dire? 
- Come sono i miei voti?
- Buoni
- Buoni come?
- Per ora sono ancora tutte A 
- Non vedo dove sia il problema allora! 
- Il problema lo sai benissimo qual'è, non far finta di nulla! Il problema ha due gambe, due braccia, una testa e vive lontano da qui. Vedi di tornare in te se non vuoi che prenda decisioni drastiche.  Ora Daniel vai di sopra che dobbiamo affrontare altre due cosette con queste  signorine...
- Posso restare? Ti prego mamma! È Figo quando le sgridi!
- Chi te le insegna queste parole? - Stava per rispondere ma sua madre lo bloccò - lascia stare, non voglio neanche saperlo. Vai sopra. -  e mentre il bimbo si allontanava la madre continuò il suo discorso.
- Punto numero due: il vostro comportamento. Non so se ve ne siete accorte ma state uscendo un po' fuori dagli schemi. Rispondete male, fate di testa vostra, non obbedite più e un elenco infinito di altre cose... si può sapere che vi prende? 
Non risposero
- Julia? Ti sembra corretto quello che hai fatto stanotte?
- Sinceramente si!
- Ah si? Far venire un ragazzo in piena notte in casa nostra per te è stata una bella mossa insomma.
- L'ho fatto per lei... stava male e anche se adesso non lo da a vedere sta male anche ora. Lui è l'unico che riesce a farla sorridere come un tempo. E poi di che vi arrabbiate, stavano in giardino a chiacchierare mica in camera a fare roba. 
- Julia ma stai fuori? - disse il padre  
- No papà... Jen è una ragazza responsabile, non merita che la trattiate così.
- Vai in camera tua e non rispondere mai più come hai fatto oggi!
La ragazza si alzò senza esitazione e raggiunse la sua camera, anche jen stava per alzarsi
- Ferma tu!  Dobbiamo affrontare un discorsetto importante noi tre.
Alzò gli occhi per aria capenso già dove sarebbero andati a parare. 
- È una cosa seria anche se pensi che non lo sia, quindi facci il favore di stare attenta. 
- Non fatela tanto lunga... devo andare a studiare, poi non vi lamentate se prendo cattivi voti.
preferirono ignorare quella risposta. - Ascolta, sappiamo la fase che stai attraversando, l'adolescenza è un periodaccio e nella maggior parte dei casini questa è l'età in cui si fanno un sacco di cavolate. Vogliamo solo farti capire quello che è giusto e quello che non lo è. Cercare di voler sgattaiolare di nascosto in albergo da lui ad esempio non è stata una bella mossa. Vedi tesoro... il punto è che... si insomma... ad una cera età, sopratutto per quanto riguarda i ragazzi... uff ... non so neanche da dove iniziare.
- Te la faccio semplice papà... so cosa sia il sesso, non devi ucciderti a cercare due parole poco imbarazzanti per spiegarmi chissà quale argomento. So cos'è e so tutto ciò che ne comporta, quindi risparmiati il discorsetto riguardante  precauzioni,  sesso sicuro, malattie,  gravidanze ecc ecc ecc. Volevo andare da lui ok è vero, ma non per quello che pensate voi! Volevo semplicemente passare un po' di tempo sola con lui prima che partisse. E' così difficile da capire? Non so cosa avremmo fatto perchè a differenza di quello che vi siete già immaginati, non avevamo calcolato nulla.  Non credo comunque che avrei fatto sesso con lui così su due piedi. imparate a fidarvi un po' di più di noi! - stava oer andare via ma tornò sui suoi passi - E comunque tanto per la cronaca ho 16 anni non mi scandalizzerei più di tanto se dovesse succedere una cosa del genere. Sono grande e so badare a me stessa. Non penso che voi due abbiate passato l'adolescenza a guardarvi negli occhi. Ora se volete scusarmi ho da studiare.
- E' impazzita! - disse il capo faiglia a sua moglie
- Non è impazzita! Sta semplicemente diventando grande. 
- Sarà dura lo sai si?!?!
- Affronteremo tutte le novità insieme a lei... 
- Speravo che questo momento arrivasse il piu tardi possibile e invece eccoci qua! E' ancora una bambina! E' la mia bambina
- Per te lo sarà per sempre! Vedi il lato positivo però, quando toccherà Julia sarà tutto più facile! - lo prese in giro. - Rassegnati stiamo entrando nel punto del non ritorno.
***
- Hai deciso di collegarti finalmente! disse colin non appena Jen accese la connessione
- Amoreeee! Aspettavo una tua telefonata. Ero in pensiero.
- Ho preferito che vedessi anche il mio bel faccino oltre che sentissi. 
- Come è andato il viaggio?
- Tutto tranquillo! Che hai fatto di bello te?
- Ho evitato di affrontare il tema sesso con i miei genitori
- Come scusa?
- Hai capito bene. Avresti dovuto vedere le loro facce quando gli ho detto che a 16 anni posso benissimo prendere le mie decisioni su tale argomento.
- Secondo me tu vuoi farti rinchiudere in casa a vita. La smetti di comportarti così? Se sono io che ti faccio diventare scema faccio prima a lasciarti.
- Non ci provare neanche!
- Allora fai la piccoletta educata, sopratutto con i tuoi genitori.
- Ma rompono!
-Si preoccupano ed  è normale che lo facciano. Sei la loro prima figlia non sanno ancora come comportarsi in certe situazioni.
- Devono comunque fidarsi di me!
-  si fidano guà di te, sono solo preoccupati è normale dai? Anche io lo sarei se avessi come figlia una bellissima piccoletta.
- Stupido. Ho pensato una cosa prima: perchè non fai domanda per il progetto Culturale e ti fai mandare qui???
- Pensi che non ci abbia già pensato? Non è possibile!  A differenza della tua scuola qui quelli del quinto per via della maturità non li mandano.
- Che pizze... sbrigati a fare gli esami allora che voglio vederti!
-  Dobbiamo pazientare un paio di mesi ancora ma ti prometto che l'attesa ne varrà la pena! 
- Lo spero!
- Fidati so quello che faccio!!!!

 
Note dell'autore:
Sto cercando di rimettermi in paro e sembrerebbe che ci stia riuscendo. Nuovo capitolo in arrivo! Non voglio dire cose non veritiere ma c'è una buona probabilità di un nuovo aggiornamento in serata. Vediamo se riusciamo... intanto veniamo a noi.  Colin è partito e la nostra Jen è gia molto triste. Menomale che ci sono i suoi genitori che con ramanzine e discorsi imbarazzanti la tengono impegnata altrimenti conoscendola credo che avrebbe già preso il primo aereo per raggiungerlo. Nei prossimi capitoli vedremo cose si evolveranno le cose tra i due. 
  
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