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Autore: Fenice_Bea_2004    20/07/2017    0 recensioni
Nell'universo Shadowhunters compare un nuovo personaggio: Calypso, la figlia di Lucifero.
Lei è stata mandata sulla Terra da suo padre per aiutare gli Shadowhunters a combattere Valentine e Jhonatan, che hanno sfidato Satana impadronendosi dei demoni.
Tra mille avventure si scopriranno i veri poteri dell'Inferno.
[La mia prima fan fiction. Perdonate la scrittura orribile -V-]
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Raphael Santiago
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Quando Isabelle uccise il demone che mi stava facendo sognare ne fui quasi dispiaciuta.
Il sogno era perfettamente perfetto: Raphael viveva con me, era tranquillo e nessuno voleva rapirmi e il mondo era perfetto.
Dopo che ero entrata nel portale che conduceva al regno delle fate mi ero nascosta dietro ad un masso. Sebastian era entrato insieme alla regina dentro una stanza, così io ero sgattaiolata dentro ad un corridoio pieno di radici.
Stavo saltando un'enorme tralcio di erba quando davanti a me si aprirono tre corridoi.
Uno era molto “naturalistico” con gli alberi e i luccichii di prima.
L'altro era pieno di spine e pioveva. No, sul serio, se mettevi la mano all'interno del corridoio ti bagnavi la mano, ma dove stavo io era asciutto.
L'ultimo, quello a destra, era buio.
Un sacco buio. E io ovviamente dove andai?
Ma in quello buio ovvio!
Quel buco oscuro era molto invitante, ero sicura che fosse la strada per andare a casa.
E per casa intendo l'Inferno.
Da lì poi sarei riuscita a risalire in superficie.
Ma appena misi piede nell'oscurità quel demone dei sogni mi entrò nella testa, facendomi addormentare. Mi accasciai contro una parete di roccia rosso scuro e lì restai fino a quando la mia cara amica Isabelle mi svegliò trafiggendo il demone che mi imprigionava, accompagnata da Clary e Jace (Jace?), Alec e Simon.
Aprii lentamente gli occhi e sentii l'odore bruciacchiato di casa inondarmi le narici, ridonandomi di forza, la forza che potevo avere solo in un posto: all'Inferno.
Guardai male Jace e lui abbassò lo sguardo imbarazzato – Scusa – sussurrò – Non ero in me -
Sorrisi e gli risposi – Non ti preoccupare -
Poi mi rivolsi a Izzy – ciao! Che fate qui? Siete riusciti a trovarmi? Come sta Raphael? Mi aspetta nel mondo umano? Dov'è l'uscita? -
La inondai di domande, ma lei non rispose a nessuna.
Si limitò a guardare di sottecchi Alec.
Poi sospirò, mi prese le mani e disse – Sei qui da molti giorni ormai. Mentre dormivi Sebastian ha attaccato gli Shadowhunters, trasformandone alcuni in esseri malvagi e ha catturato con l'aiuto delle fate i rappresentanti del Conclave -
- Quindi? -
- I rappresentanti sono la mamma di Clary, Luke, Magnus e… Raphael -
Il mondo crollò.
O forse caddi io?
Mi ritrovai sdraiata addosso ad Alec, che mi aveva preso, con la testa leggermente confusa.
Sebastian aveva preso Raphael e l'aveva portato lì.
Quindi poteva essere ancora più morto?
Mi alzai e aspettai che la mia testa smettesse di girare.
Poi guardai negli occhi Clary e chiesi, la voce dura – Cosa facciamo? -
Camminare all'interno dell'Inferno non era per niente male.
Almeno per me.
Ogni passo all'interno di quel mondo era un briciolo di forza in più nel mio cuore, che trasformavo in fuoco per alimentare la mia rabbia.
Nessuno poteva toccare Raphael. Nessuno.
Parecchi demoni provavano ad attaccarci e o scappavano, o li uccidevano Simon, Jace e Alec o li bruciavo con una semplice occhiata.
Passammo la notte all'interno di una grotta.
Il mattino dopo mangiammo un po' e salimmo sopra una collina.
Da quella collina un'enorme castello rotondo apparve sotto di noi, in tutta la sua magnificenza. Era mezzo distrutto, ma era comunque tantissimo simile alla Guardia dei Cacciatori.
Ci guardammo tra di noi.
Stavamo per scendere furtivamente verso le mura di cinta quando Simon, dietro di noi, mandò un gemito di dolore e si accasciò.
Isabelle gli corse incontro e lo sollevò da terra.
Il vampiro si artigliava con la mano il petto, ma non aveva niente.
Il suo sguardo sofferente puntò il mio e con un rantolo disse – Raphael… gli è successo qualcosa -
Poi i suoi occhi si rivoltarono e svenne.
O continuai a fissarlo, immobile come una statua.
Poi le mie ginocchia cedettero, come il mio cervello, mentre ciò che aveva detto veniva recepito dalla mia testa.


Ero in quella maledetta cella da un sacco.
Ero andato a cenare a casa di Meliorn, mentre i Nephilim cercavano ancora Calypso.
Ma non potevo rifiutare un invito delle fate.
Avevo assaggiato la mia zuppa di sangue quando la mia testa aveva iniziato a girare ed ero svenuto.
Mi ero svegliato all'interno di una cella in mattoni neri.
Fuori dalle grate si vedeva un cielo color rosso sangue e le mie mani erano inchiodate a terra tramite catene.
Insieme a me c'era Magnus Bane, la mamma di Clarissa e il suo compagno, Lucian Graymark.
Avevamo parlato un po'.
La sete cominciava a farsi sentire.
E poi la porta della cella si aprì, stagliando la figura di Sebastian nell'ombra, i capelli biondissimi spettinati e gli occhi pece sorridenti,
in mano teneva un coltello.
Sorrise e disse – Ma ciao! Come state? Mamma – rivolse un cenno a Jocelyn.
Poi il suo sguardo si spostò su di me e si affilò.
Si avvicino e disse – Tu sei il ragazzo di Calypso giusto? Piacere. Sono suo fratello da parte demoniaca – sorrise – Non mi perdonerà mai, ma… -
Come un fulmine infilò il pugnale nel mio cuore.
Boccheggiai e mi accasciai e tutto divenne nero.
   
 
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