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Autore: Fabb5000    20/07/2017    0 recensioni
Sono passati parecchi anni da quando Lyon, Stefano, Anna e Mario giocavano a Minecraft e, insieme a quei tempi, si è conclusa anche la FailCraft. Ora Lyon, ormai ultracentenario, conscio che ormai non gli resta molto tempo, decide di rivelare alla sua nipote sedicenne la sua vera storia, ovvero quella che successe dopo gli avvenimenti di "A caccia di Herobrine"; la storia che lo rese un eroe non solo in Minecraft, ma in tutti i mondi, e che va tramandata alle generazione future prima della fine. La storia di come lui, Stefano, Anna e Mario salvarono tutti gli universi da una terribile piaga. [[Consigliabile, ma non indispensabile, legge il prologo]]
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Herobrine, Notch, Nuovo personaggio, Steve, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'FailCraft in real life'
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Mario continuò a camminare tre le fronde degli alberi, cercando di respirare il meno possibile per non risentire degli effetti del veleno, finché non sbucò fuori dalla foresta.

Non appena lo fece, inspirò a fondo l'aria pulita e si guardò intorno. Si trovava in un'ampia pianura, e in lontananza si vedevano delle montagne. E su di esse si notavano le luci dei fuochi. Era lì, infatti, che avevano spedito la maggiore parte degli Haranduin.

Si rilassò. Continuando a quella velocità avrebbe raggiunto gli altri in appena un'ora.

Improvvisamente però udì un fruscio. Veloce come un fulmine, si nascose in un cespuglio. Potevano essere Stefano e Anna, ma potevano anche essere Entità e i suoi guerrieri.

Non era nessuno dei due.

Mario impallidì quando vide passare accanto a sé coloro che avevano prodotto il rumore. Perché si trattava di tre cultisti.

"Non è possibile!" pensò Mario. Come era possibile che ce ne fossero ancora? Gli ultimi erano stati annientati da tempo!

I cultisti si stavano muovendo con attenzione, come se temessero un agguato. Alla fine uno di loro aprì bocca : -Allora, nessun segnale?-

-No, Gramon. Sembra che qui l'Impero non ci sia- rispose un'altro.

-Dylon ha ragione- mormorò il terzo. -Forse abbiamo esagerato con le aspettative. Se erano qui, se ne sono andati da tempo-

Gramon scosse la testa : -Il Supremo Entity-MFF1 non sarà per niente contento- disse. -Vabbé. Forza, Dylon, Cyclon, torniamo indietro-

-Ah, no! Col cavolo che vi lascio andare!- esclamò Mario saltando fuori dal cespuglio.

I cultisti estrassero le armi spaventati e lo fissarono sorpresi : -Una forma di vita senziente! Ma allora qui c'è civiltà!-

-Cosa?- chiese Mario non comprendendo. -Non importa. Adesso passiamo alle cose serie. Sbaglio o avevo detti di non volervi più vedere da queste parti?-

Ma i cultisti si guardarono disorientati : -Ma chi è questo qua?- si chiesero.

Anche Mario cominciò ad avere dei dubbi : -Cos'è, fate finta di non conoscermi?-

Cyclon si rivolse a Dylon : -Dovremmo conoscere questo tizio?-

Dylon fece le spallucce : -Boh ... è tuo amico, Gramon?-

Gramon scosse la testa : -Mai visto in vita mia. Comunque non abbiamo tempo per discutere. In fondo sapete come si dice ... PRIMA AMMAZZA, POI CHIEDI!-

Il cultisti si lanciò a tutta forza contro Mario, che però estrasse la spada e lo eliminò in un secondo.

Gli altri due si diedero alla fuga : -Ha steso Gramon! Via!-

Mario si lanciò all'inseguimento, mentre i due cultisti si ficcavano nella foresta. Uno di loro andò a sbattere contro gli alberi : -Urgh ...- mormorò. -Che mondo disordinato!-

"Ma che gli prende?" pensò Mario mentre gli infilava la spada nel petto. "Sembra che non siano mai stati qui!"

In un lampo raggiunse l'altro e lo afferrò per la gola, per poi colpirlo alla testa. Rimase poi per un secondo a fissare il cadavere, respirando a fatica.

"Qui c'è qualcosa che non va ..." pensò. "Questi cultisti non sembrano nemmeno lontanamente combattivi come gli altri. Inoltre è strano che siano scesi qui senza un superiore a guidarli ... E poi perché non mi conoscevano?"

Con questi pensieri in testa si mise a correre verso le montagne. Doveva avvisare Stefano e Anna.


******************************


-Mario!- esclamò Stefano vedendolo arrivare. Il ragazzo era rimasto di vedetta su una piccola roccia, e non appena lo aveva visto gli era corso incontro. -Pensavo ti avessero fatto la pelle!-

-Come puoi vedere non ci sono riusciti- disse Mario. -Che strano ... questo posto mi sembra familiare ...-

-Certo!- esclamò Stefano. -Non lo riconosci?-

Mario si guardò intorno. E notò che i laghi, le montagne e i vulcani gli ricordavano qualcosa ... -Ma certo!- esclamò. -Questa è la nostra seconda base! Il luogo dove abbiamo fatto esplodere il sole!-

-Esatto!- disse Stefano. -E guarda chi abbiamo trovato qui!-

Mario guardò dietro l'amico e vide che c'erano tre draghi neri, tutti quanti con una sella addosso. -Non ci credo! I nostri draghi!-

-Già! C'era anche quello di Anna, ma se lo è portato via lei quando siamo arrivati- disse Stefano. -C'è anche Pistufatrunkel, il drago di Lyon! Che, a proposito ... dov'è?-

-Lui ...- mormorò Mario, poi disse la prima scusa che gli venne in mente : -Siamo stati circondati e ci siamo dovuti separare. Ci raggiungerà nell'End-

-Oh! Capisco- disse Stefano, saltando in groppa al suo drago. Mario lo imitò, e i due volarono verso la base, mentre Stefano gli raccontava come fossero fuggiti.

A quanto pare anche loro si erano presto ritrovato alle strette, rinchiusi dentro il palazzo. Poi però Ahsoka aveva notato che qualcosa stava decimando i soldati all'entrata. Pertanto lei e i pochi superstiti, insieme ad Anna e Stefano, erano corsi lì, dove avevano scoperto che Gavin, il rapace, stava facendo i pezzi i nemici nel tentativo di entrare. Quando aveva visto Stefano, aveva tentato di aggredirlo, ma un muro gli era caduto addosso. Avevano poi sfruttato la confusione creatasi per fuggire.

-Dobbiamo ringraziare quel rapace ... anche se sono felice che non lo rivedremo più. Almeno spero, quello ha più vite di un gatto- disse Stefano. -Oh, e dov'è Dentifricio? Pensavo fosse con voi ...-

-Morto- rispose Mario. -Si è sacrificato per salvarci-

Stefano parve avere ricevuto uno schiaffo. -Così sia- disse solo.

I due raggiunsero in breve la loro base-montagna, ai piedi della quale erano accampati gli Haranduin. Mario notò con sgomento che c'erano anche dei soldati dell"End. -Quando sono arrivati i guerrieri-mostro si sono schierati con noi- disse Stefano. -Sertorio li ha portati qui. Non se la sentiva di abbandonare tanti fratelli, e non posso biasimarlo-

I due atterrarono sulla cima del vulcano, dove c'erano Anna, Ahsoka e Sertorio, che vedendolo sgranarono gli occhi. Mario riassunse brevemente loro la storia, poi gli raccontò la parte dei cultisti : -Dobbiamo trovare il loro nascondiglio, prima che facciano danni-

-Forse c'entra quelcisa quel bruscolino sul sole- disse Ahsoka indicando il globo giallo che era appena sorto. Gli altri si voltarono verso di esso e videro che al centro c'era una specie di linea nera.

-Proviamo a usare questo- disse Sertorio tirando fuori da chissà dove un telescopio. -Apparteneva a Stralone, l'ho recuperato prima di fuggire, e ... accidenti!- esclamò quando guardò all'interno.

-Che succede?- chiese Anna.

Sertorio le passò il telescopio : -Altro che bruscolino, è colossale! Non può essere una costruzione artificiale!-

Anna guardò nel telescopio e ammutolì. Avrebbe riconosciuto quel paesaggio ovunque. Quel luogo paludoso e infido, disseminato di fortezze e pieno di fuochi fatui ... -Infatti non lo è!- esclamò. -Quello è il pianeta natale dei cultisti e di Entity! Il Mondo Primordiale!-
   
 
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