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Autore: ShannaInLuv    20/07/2017    2 recensioni
AU!| Scorose!| textfiction!
Lui si chiama Jedi. Lei si chiama Red.
I due non si conoscono, almeno credono, e iniziano una corrispondenza ,erroneamente, per e-mail, finendo così complici di una serie di sfortunati eventi che li raccomunano.
Da: Redhair@gmail.com
A: Jedi-Star-Wars-@gmail.com
Oggetto: Aiuto!
Ciao, sono nei guai. E non nei soliti guai; stavolta sono nei guai seri... serissimi... anzi, a dirla tutta, sto nella merda. Rischio di finire in un riformatorio! I miei mi ci vogliono mandare... credo che l'alternativa sarebbe soltanto l'isolamento in Alaska... sola... completamete sola... lasciata a macire in questo mondo crudele!
Hanno trovato la droga nel mio zaino!
E tutta per colpa di quel frangisfere di tuo fratello.
Questa me la paga. Giuro.
Red.*
I due non sanno che, in realtà si conoscono benissimo.
Genere: Commedia, Demenziale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Severus Potter, James Sirius Potter, Rose Weasley, Scorpius Malfoy | Coppie: James Sirius/Dominique, Rose/Scorpius
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Amori&Complotti Via E-m@il
Capitolo 14: Pizza e «Mi piace fotografare le cose belle»
 

canzone del capitolo: A sky full of stars - Coldplay

Questo capitolo lo dedico a _Cassiopea13_
perchè so che questo è un momento che aspettava da tanto,
e perchè c'è sempre <3
Grazie.


 

Alla fine, visto che era ormai quasi l'ora di pranzo, più che un cappuccino avevano optato per una pizza. Rose pensò che non se la sarebbe presa troppo a male , Lorcan, se fosse andata a mangiare qualcosa con Scorpius; d'altronde lui stava sempre in compagnia delle cheerleader che indossavano gonne cortissime e si strusciavano contnuamente addosso a lui... mentre lei invece stava uscendo con un mezzo sconosciuto, alias il migliore amico di suo fratello.

Rose non sapeva nemmeno comportarsi visto che era l'unica relazione degna di nota in cui era stata coinvolta da sempre, e non era nemmeno sicura che per una relazione bisognavano seguire chissà quali schemi.

E se ci fossero stati degli schemi era sicurissima che quelli non implicavano il non uscire con gli amici.

Anche se Scorpius non era propriamente un amico, ma...

«Sei pensierosa?» le disse Scorpius, Rose non seppe se interpretarlo più come una domanda o un'affermazione. Non ebbe comunque il tempo di rifletterci molto su perchè lui aggiunse: «Quel pesce fesso di Scamandro ti riduce così pazza d'amore per lui?»

Rose si sorprese, a una domanda del genere. Insomma, che genere di sentimenti le provocasse Lorcan - che non era un pesce fesso- erano affari suoi; al massimo Albus o Dominique avrebbero potuto chiederle una cosa simile, ma da lui proprio non se l'aspettava.

Di nuovo, Scorpius non le diede la possibilità di formulare una risposta. «Niente, lascia perdere. Solo che...» s'accigliò. «Ho visto come lo guardi e non mi pare possibile che tu ti sia innamorata da lui dopo nemmeno un mese di conoscenza.»

«Innamorata?» ripetè Rose, ancora più sorpresa di prima per le scelte di parole. Lorcan le faceva battere il cuore, le piaceva tantissimo ed era dolce, certo ma... innamorata? Era una parola grossa, non sapeva se sentisse emozioni così - troppo- forti.

«Ecco le vostre pizze.» li interruppe una cameriera, poggiando due pizze tonde fumanti davanti a ciascuno di loro. Avevano preso la pizza margherita, e quella sembrava la miglior pizza che avessero mai visto. Comunque, Scorpius cercò di congedare più in fretta possibile la cameriera che si scusò farfugliando e se ne andò, poi puntò i suoi occhi su di lei.

Sono verdi, pensò distrattamente Rose osservando quelle iridi chiare osservarla. Delle pagliuzze più chiare erano appena visibile all'interno dell'iride. Non aveva mai visto attentamente gli occhi di Scorpius; pensava fossero azzurri o grigi, comunque chiari, come quelli di tutti i Malfoy. E invece erano... verdi.

Ed erano bellissimi.

Arrossì appena, cercando di portare l'attenzione alla sua pizza, sospirando. «Quello che dici è una parola grossa,» giustificò. «Cotta probabilmente sì, amore non penso.»

Non avrebbe dovuto dire una cosa così intima a Scorpius, ma lui e Lorcan erano in un certo senso uniti, ed erano amici di amici, perciò pensava che Scorpius si sarebbe potuto lasciar sfuggire a Lorcan o chicchessia che fosse innamorata di lui quando non era vero... e chissà cos'avrebbe pensato Lorcan!

Non era certo per dirlo a Scorpius, che l'aveva detto...

Scorpius ridacchiò con l'umore stranamente e apparentemente migliorato; tagliò la sua pizza in quattro parti uguali e ne afferrò una, riempiendosene la bocca.

«Uhm, allora, hai parlato con i tuoi?» bofonchiò Scorpius tra un filo di mozzarella e l'altro.

Rose fece lo stesso, tagliando però in parti più piccole la sua pizza. Non si sarebbe ingozzata come un maiale come quando insieme a Hugo e suo padre vedeva i film di Jurassic Park il sabato sera.

«Non proprio. Ma mia madre vuole parlarmi stasera, tu?»

Scorpius annuì distrattamente e qualcosa di insolito balenò nei suoi occhi. «Mia madre ieri sera mi ha beccato mentre rientravo tardi a casa. Così... abbiamo iniziato a litigare ed è venuto fuori. Cioè, io ho iniziato a urlare mentre mamma piangeva. Mi sento così in colpa...»

Astoria Greengrass in Malfoy era nota come una delle donne più dolci ed altruiste del mondo, e Rose non aveva dubbi che fosse così, visto come trattava sia Albus sia, quelle rare volte che si erano incrociate durante le assemblee scolastiche, anche con lei. Tuttavia c'entrava anche lei in quella storia, volente o nolente, ed il fatto che avesse nascosto del divozio a Scorpius non era così giusto. «Non devi... eri arrabbiato ed è comprensibile.»

«Sì ma lei piangeva, mi chiedeva scusa e... io me ne sono andato in camera furioso e sbattendo la porta.» Scorpius scosse la testa, smettendo improvvisamente di mangiare, come se gli fosse passato l'appetito. «Era scioccata, non mi ero mai comportato così con lei.»

Rose deglutì guardando negli occhi Scorpius: poteva intravederne la tristezza e il senso di colpa fare strada in quelle iridi quasi caleidoscopiche. D'istinto, poggiò la sua mano sopra a quella chiara di Scorpius, che sussultò, continuando a mantenere lo sguardo nei suoi occhi.

«Sono sicura che tutto si risolverà.» gli promise.

Improvvisamente si era sentita così complice di Scorpius e di tutto quello che stava succedendo a entrambi, tanto a provare a consolarlo nonostante anche lei soffrisse. Non sapeva da dove veniva quel sentimento, visto che Rose non era mai stata molto altruista con nessun'altro che non facesse parte della sua famiglia, e talvolta neanche con loro visto che sopportava a stento alcuni elementi di essa ( ogni riferimento agli zii Audrey e Percy e alla progenie è puramente casuale).

Scorpius abbozzò un sorriso, un po' diverso da quelli a cui era molto abituata, ma molto simile a quel giorno del terrazzo, e continuò a guardarla. Restarono così minuti interi, finchè Scorpius non fu il primo a parlare. «Vieni con me?»

«Con te, dove?»

«A divertirci.»

«Ha senso, suppongo.»

Rose e Scorpius scoppiarono a ridere insieme, alzandosi e uscendo di fretta dopo aver pagato. Era appena primo pomeriggio quindi l'unica cosa che potevano fare era andare al cinema così, desideriosi di lasciarsi alle spalle tutti i pensieri, s'infilarono nel cinema durante il primo film disponibile.

«Questo film fa schifo.» constatò Scorpius dopo la prima mezz'ora di film. Rose gli aveva dato retta: troppo sdolcinato, troppo romantico. Finito il film era ancora metà pomeriggio e quindi avevano deciso di vederne un'altro, questa volta scelto da Scorpius, e si ritrovarono in una sala piena di uomini che guardavano lo schermo ridacchiando. Era un film splatter, di quelli thriller, pieni di sangue e omicidi e cose scontatissime.

Alla fine, comunque, entrambi i film che avevano visto non gli erano piaciuto e inutile dire che avevano passato la maggior parte del tempo a prendere in giro la recitazione degli attori o le cose insensate che succedevano soltando nei film o nei libri.

«Ma dai, la scena del cielo stellato è un classico.»

«Già, ma è tremendamente romantico.»

«È un cliquè, Rose. Irreale.»

«Vuoi mettere in dubbio che qualche ragazzo sia disposto a portare una ragazza sotto un cielo stellato al mare ?»

«Esatto.»

«Il tuo romanticismo è pari a zero, Malfoy.»

Dopo lunghi battibecchi avevano deciso infine di fare una passeggiata, continuando così a discutere sui pessimi film appena visti. Improvvisamente Scorpius si era bloccato ed aveva guardato in alto, facendo un sorriso così sghembo che Rose capì immediatamente: si erano fermati proprio sotto il famoso tetto, quello dove Scorpius andava sempre e dove aveva portato lei quella volta.

«Saliamo?»

Era quasi calato il buio e forse non sarebbe stata una buona idea stare in giro fino a tardi, con il buio e il fatto che lei sarebbe tornata sola a casa, perdipiù probabilmente suo padre e Hugo stavano già chiamando la polizia pensando di ritrovare il corpo senza vita di quella ragazza che era, una volta, loro figlia e sorella; però l'alternativa sarebbe stata tornare a casa e fronteggiare quella faccia tosta di sua madre, per non parlare dell'interrogatorio che sarebbe subito dopo sul 'che ci facevi ieri così tardi in giro?' e non poteva nemmeno rispondere la verità, ovvero che stavano pedinando James, perchè allora si sarebbero chiesti perchè e avrebbero dovuto spiegare tutto quando, creando così un'enorme catastrofe di famiglia.

E poi era certa che Scorpius si sarebbe offerto di accompagnarla fino a casa, risolvendo così il problema; così, visto che il ragazzo era rimasto a fissarla per tutto il tempo quel tempo in attesa che prendesse una decisione, annuì.

Inutile dire che le si mozzò il respiro vedendo quel bel panorama di nuovo, nonostante fosse la seconda volta che lo vedeva. Camminò piano, tenendo gli occhi fissi sul cielo colorato a metà tra l'arancio e il blu, diviso in due dal sole  a forma di semicerchio che brillava ardente. Si sedette su una delle due sdraio, che erano ancora lì, e sospirò rilassata. «Mi sembra di essere a New York.»

«Ti piace New York?»

«È il mio sogno.» confessò senza preamboli. La sua risposa restò sospesa nell'aria, visto che entrambi erano restati in silenzio, fissando i colori nel cielo che stava pigramente cambiando umore.

Improvvisamente un click attirò la sua attenzione, facendola voltare e soprendendo Scorpius con una fotocamera in mano, mentre la fissava beffardamente. Il suo sguardo sembrò quasi timido quando le rivelò: «Mi piace fotografare le cose belle.» confessò. «Lo... lo sa soltanto Al.»

«E perchè mai?» domandò Rose.

«Mio padre non deve saperlo.» Scorpius strinse le labbra. «Pensa che la fotografia non sia una cosa da... uomini. Pensa che io debba concentrarmi sul mio dottorato.»

Rose sbuffò, disgustata da tanta ignoranza. Insomma, se al proprio figlio piaceva qualcosa un bravo genitore doveva solo che inconraggiare quella passione... tuttavia, era pure sempre di Draco Malfoy che stavano parlando.

«Quando abbiamo iniziato a chiamarci per nome e a parlare?» ridacchiò Scorpius, tornando a portare la fotocamera davanti agli occhi e a scattare foto a tutto il paesaggio. Era vero, Rose nemmeno si era accorta di pensare a lui soltanto come Scorpius e non più come Malfoy.

«Sei diventato meno insopportabile di  prima»lo schernì lei, strizzandogli l'occhio. Lo sentì ridacchiaere, il volto parzialmente nascosto ancora dalla fotocamera.

«Beh anche tu sei molto meno mestruata di prima.»

«Grazie per le parole accurate, Scorp.» sottolineò tirandogli una gomitata che lo fece muovere proprio mentre scattava la fotografia e, con uno sguardo a metà tra l' indignatoe il sorpreso, poi con un sorriso furbo, mentre Rose scoppiava a ridere, le scattò una foto.

Questo, immediatamente, fece arrossire Rose, mentre le parole che aveva pronunciato appena un attimo prima le tornarono in mente:«Mi piace fotografare le cose belle.»

Ma cosa significava quello? Sicuramente l'aveva fotografata per dispetto o altro, questo non...

«Sei venuta benissimo.» mormorò Scorpius, commentando la foto che aveva appena scattato. Porse la fotocamera a Rose per farle vedere la foto. In effetti era una bellissima foto, ma non grazia a lei, ma grazie a Scorpius che aveva saputo cogliere l'attimo e usare gli effetti giusti.

In primo piano c'era Rose completamente nitida e quel sorriso birichino in volto, i capelli rossi che svolazzavano ovunque; poi c'era lo sfondo, che era un po' sfocato e i colori giocavano un effetto caleidoscopico meraviglioso, quasi illuminandola da dietro quasi fosse un angelo.

Rose spalancò la bocca. «Ma sei bravissimo!»

Scorpius ridacchiò, nervoso, ritirando subito la fotocamera; ma Rose non era contenta: voleva deverne altre! Scorpius era così bravo e così strepitoso!

Così si sporse verso Scorpius per riacciuffare la fotocamera dalle mani del ragazzo, ma si sporse troppò, perchè quasi ruzzolò giù dalla sdraio e se non fosse per le braccia forti di Scorpius che la sorressero, sarebbe caduta faccia in avanti sul cemento.

Rose alzò gli occhi per ringraziarlo, pentendosi subito di quel gesto troppo avventato: era a un centimetro dal viso di Scorpius, i loro nasi si sfioravano, e vedeva chiaramente gli occhi di Scorpius fare su e giù dalla sua bocca ai suoi occhi... e probabilmente Rose faceva lo stesso perchè, Dio,  i suoi occhi erano ancora più belli da così vicino e... aveva sempre avuto quelle labbra?

Sentì Scorpius fare un sospiro forzato e, subito dopo, il cellulare in tasca di Scorpius suonò, facendo sobbalzare e dividere i ragazzi molto in fretta. Scopius si schiarì la voce estraendo il telefono dalla tasca. Roteò gli occhi.

«Al.» gracchiò, con una voce roca.

«Interrompo qualcosa?» fece Albus, Rose lo sentì chiaramente tramite il cellulare visto che era solito urlare, Al, quando parlava al telefono. «Hai un tono stranissimo.»

Scorpius sbuffò ed abbassò il volume del cellulare. «Finiscila, che vuoi?»

Scorpius annuiva distrattamente mentre ascoltava quello che diceva Albus, cercando di evitare lo sguardo di Rose... e lei faceva lo stesso.

«Cosa devi dirmi, Al? Parla chiaro.»

Passò qualche secondo che Scorpius esclamò, in un fil di voce: «Cosa

Quel tono preoccupato e in preda al panico fece passare l'imbarazzo a Rose - che in quel momento desiderava solamente sotterrarsi- e potè chiaramente notare il panico sul volto di Scorpius. «Quando?» parlò poi, stringendo le labbra.

«Non è... possibile.» continuò poi, il tono di voce incrinato al pianto. «Sto... a-arrivo, okay? Ciao.» e attaccò facendo un enorme sospiro mozzato.

«E' successo qualcosa?»

Finalmente, Scorpius la guardò e ciò che vide nel suo sguardo non le piacque per niente. Ne ebbe poi la conferma quando mormorò quella parole, parole che ferirono anche lei e che facevano trapelare tutta la disperazione che Scorpius doveva provare in quel momento.

«Mia madre ha avuto un incidente d'auto.»gelutì. «È ricoverata al St. Thomas Hospital.»
 

Space:
 

Probabilmente mi odierete per questo finale... lo so, direte che vi ho rovinato il momento e che sono sadica. Ma vi piaccio per questo, no? :P

E... niente, per inciso amo Astoria, non ho nulla contro di lei.

Ringrazio infinitamente tutte le mie lettrici - incluse quelle sileziose, perchè senza le vostre visualizzazioni non sarei comunque a questo punto-.
Volevo semplicemente scusarmi se in alcuni capitoli ci sono poche 'e-mail e messaggi' motivo, forse, per cui avete iniziato a leggere la mia storia. Ma la trama sarebbe semplicemente troppo scialba se usassi soltanto quelle, me ne sono accorte dopo. Ditemi comunque se va bene così o no...
E so che molte di voi vi starete chiedendo quando Rose scoprirà che Scorpius è Jedi... e non ve lo dico :P
Grazie infinitamente a tutte, ancora.

All the love, Shanna

   
 
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