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Autore: shinigami di fiori    20/07/2017    2 recensioni
Un giorno...Tu capirai.
Capirai perché il mondo non meriti la pietà di nessuno...Poiché persino un eroe altri non è che una vittima dell'ingiustizia.
La Strega Blu, dopotutto, è tornata davvero in circolazione.
Genere: Avventura, Drammatico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: All Might, Izuku Midoriya, Katsuki Bakugou, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-è stato davvero incredibile…-
-Davvero volete dargliela buona-?
-è davvero inaccettabile-
-Anche disattivare i robot è un modo per sconfiggerli..Non vi era una regola precisa su questo-
-Inoltre...ha anche limitato i danno degli edifici al minimo-
-Non c'è che dire, tutto rispecchia nel pieno le regole-
Un eroe sbattè la mano sulla scrivania.
-Si ma non aveva assolutamente lo stile di combattimento di un eroe no-?
In fondo all'aula buia...Un uomo dai lunghi capelli neri e dall'aria trasandata ascoltava le conversazioni.

-Vogliamo parlare dell'unità di fuga? Avevo visto qualcuno così pazzo da lottarci contro, ma non lo avevo mai visto finire in pezzi-
-I candidati di quest'anno ce la stanno mettendo tutta, eh-?

…………………………………………………………………………………………………

La giovane strega si abbassò a raccogliere la posta, notando una lettera con i bordi rossi.
“è da parte della Yuei”
L'aprì con il tremore nelle mani…
Stese bene il foglio e socchiuse gli occhi, leggendo le piccole lettere.
Dopo qualche secondo chiuse gli occhi.
Un sospiro.
-...Sono passata- sussurrò.
Sorrise leggermente, scuotendo le spalle.
-Sono passata...Lia…-

…………………………………………………………………………………………………

-Sarebbe davvero stupido non promuovere chi ha fatto la cosa giusta-
-Quel ragazzo mi ha salvata- Urlò Uraraka, ricordandosi di come Izuku l'avesse salvata dall'unità di fuga all'esame di ammissione.
Midoriya osservò la televisione, stupefatto.
-Non contiamo solo i punteggi dei nemici...Signori e Signore ecco a voi...I punti di salvataggio-
Il ragazzo dai capelli verdi iniziò a piangere, felice.
-Che assurdità- sorrise, con le lacrime agli occhi.
-Vieni, giovane Midoriya...questa è la tua Hero Academia- All Might gli tese una mano, anche se dall'altra parte dello schermo.
-Si- Urlò Izuku, osservando determinato lo schermo.
…………………………………………………………………………………………………

La ragazza entrò in classe, ancora coperta di fasciature.
Tutti la osservarono: chi spaventato, chi disgustato.
Eva fece un leggero inchino...Aveva capito che se voleva diventare un eroe, non doveva assolutamente passare dalla parte del torto.
-Piacere di conoscervi...Il mio nome è Evangeline Toousaka- Disse, prima di dirigersi verso il suo banco.
Si sentiva un sacco di occhi addosso e cercò di non farci caso.
Fece un respiro profondo, chiudendo gli occhi.
Vide Midoriya entrare in classe.
-E...va-san- Sorrise felice.
La ragazza fece un cenno con il capo...Avrebbe finito per coinvolgere anche lui, se lo sentiva.
Izuku la osservò...Era felice che fosse passata.
“Io ho ricevuto il potere da All Might...Ma lei...Ha fatto tutto da sola?” Si chiese, osservandola.
-Hei tu…- disse una voce autoritaria.
-Ah, sisi, ti ho sentito prima- Mise le mani avanti Modoryia.
Era una ragazzo dai capelli scuri con gli occhiali.
-Ti eri accorto di come fosse strutturato l'esame? Io non me ne ero accorto per niente quindi, anche se fa male ammetterlo, mi hai battuto- Disse, sistemandosi gli occhiali sul ponte del naso con movimenti frustrati.
“No...Non lo avevo notato”
-Ah, capelli spettinati...Sei tu-! Disse Uraraka, entrando in classe.
Midoriya divenne rosso come un pomodoro.
“è...è la ragazza gentile...Sta benissimo con la divisa scolastica” Pensò, mentre la ragazza gli ricordava quanto potente fosse stato il suo pugno contro il robot.
-Se dovete fare amicizia fatelo da un'altra parte- disse una voce assonnata.
La ragazzina si voltò piano, notando ai suoi piedi un sacco a pelo giallo...Con qualcuno intento a riposarvisi dentro.
-Questo è il corso per gli eroi- Disse con voce stanca un uomo all'interno del sacco a pelo, da cui uscivano i folti capelli neri.
-E questo chi è-? Si chiesero i presenti, con facce sconvolte.
“Un professore…?” Si chiese Izuku.
“Quindi un Pro Hero? Ma ha un aspetto così trasandato...Non sembra”
-Io sono Aizawa Shouta, il vostro responsabile...Piacere- Si trascinò dietro le parole.
“Un professionista”! Tutta la classe sembrò in fermento.
Dal suo sacco a pelo il professore tirò fuori una divisa blu con dei disegni rossi e bianchi.
-Forza, mettetevi queste...Si va all'esterno- Disse, assonnato.

-Un test dimostrativo delle unicità-? Chiesero in coro gli studenti.
-Li avrete fatti alle medie no? Dei test in cui è vietato usare le vostre unicità…-
“Non va bene...” Eva alzò gli occhi al cielo, cercando di calmarsi.
-Aspetti… che ne sarà della cerimonia-? Chiese Uraraka, dispiaciuta.
-Se siete eroi non potete perdere tempo in eventi frivoli...La Yuei è famosa per essere una scuola libera e, ovviamente, questo vale anche per noi professori- Spiegò alla ragazza.
-Bakugo, tu sei arrivato primo al lancio della palla da Soft ball alle medie giusto? Quanto avevi fatto-? Chiese il professore.
Tutti gli occhi si posarono sul ragazzo in questione.
-Sessantasette metri- Rispose.
-Bene, ora provaci usando la tua unicità-
Si spostarono in un campo apposito per il lancio della palla.
-Fin quando rimani nel cerchio va tutto bene, forza, scatenati pure- Disse, con le mani in tasca.
Il ragazzo si riscaldò una spalla.
-Bene, allora…- Sussurrò, lanciando il braccio all'indietro e spedendolo in avanti subito dopo, facendo esplodere le sue mani.
-Crepaaaaaaa- Urlò, mentre la palla volava lontana.
“Crepa”? Eva piegò la testa.
-Crepa-? Sussurrò Izuku, con gli occhi spalancati.
-Vediamo un po' qual'è il tuo limite- Disse il professore, osservando la palla cadere a terra.
Non appena toccò il terriccio, il palmare del professore squillò.
705.2
-Ecco, questo è un punteggio che possiamo prendere come base- Disse tranquillamente, mentre tutti gli studenti si allarmavano.
-Stiamo scherzando-? disse un ragazzo biondo, ridendo nervosamente.
-Pazzesco…-
-Fantastico-!
-Sembra divertente-! Disse una ragazza dai capelli rosa.
“Un punteggio del genere...” Eva divenne un tremore unico.
Si portò il pollice alle labbra, pensando.
“Cosa fare...cosa fare...” I suoi occhi stavano per rimpicciolirsi di nuovo quando il professore parlò, interrompendola.
-è naturale...Che tra voi, c'è chi dovrà darsi maggiormente da fare- Disse, senza nemmeno osservare la ragazza.
La giovane abbassò lo sguardo, stringendo le mani a pugno.
I test cominciarono.
Salto in lungo, scatto di velocità, lancio della palla da soft ball, corsa ad ostacoli...Era difficile arrivare agli stessi punteggi degli alunni con le unicità.
Era riuscita a battere alcuni ragazzi nello scatto, grazie alla sua velocità e qualche trucco ideato dalla mente.
Nella palla da soft ball era riuscita a far afferrare la palla da un uccello in volo, permettendole di fare molti metri di distanza.
Era visibilmente più stanca di tutti gli altri, ma non era una cosa che le importava.
Lei e Midoriya se la stavano davvero vedendo brutta.
Una sola cosa spingeva quei due a dare il massimo:
“L'ultimo in classifica verrà punito con l'espulsione”
Eva assottigliò lo sguardo.
Si tirò su con l'aiuto della katana.
“Mancano solo la corsa ad ostacoli e il salto in lungo”
Si posizionò, abbassandosi sulla linea di partenza.
Di fianco a lei, Bakugo.
-Partite- Disse Aizawa, sparando un colpo a salve e avviando il cronometro.
-SPARISCI STREGA- gridò, partendo come un razzo grazie alle sue esplosioni.
La ragazza cadde a terra a causa del bruciore.
-Che diavolo fa? È sleale-! Urlò un ragazzo dai capelli rossi, irritato.
La ragazza sorrise, balzando subito in piedi e ringraziando mentalmente il giovane per aver preso le sue difese.
-Cosa-? Il ragazzo biondo notò di avere una corda legata alla caviglia e un modesto peso alle spalle.
Eva aveva il braccio nero come la pece a causa della mossa del giovane, ma riusciva a stargli dietro grazie al pezzo di corda che li univa.
Saltava a meraviglia tutti gli ostacoli sfruttando la velocità di Katsuki, cosa che lo fece irritare non poco.
-LEVATI DI MEZZO-! Urlò, facendo esplodere la corda.
La giovane evitò di cadere e, con una salto alla cavallina per evitare il ragazzo, lo superò.
Aveva spinto con le gambe quel poco che bastava per raggiungerlo e poi, posando le mani sulle sue spalle, lo aveva bellamente “saltato”.
La giovane, con un ultimo scatto, arrivò al traguardo.
Aveva non solo tenuto testa a dei futuri eroi, ma aveva anche fatto un tempo niente male.
Katsuki le lanciò un'occhiata fulminante, che fu prontamente gestita con un abbassamento di sguardo.
-Tu e i tuoi trucchetti del cazzo- Le disse, avvicinandosi.
La strega si girò appena, stringendosi il braccio bruciato.
-Pensi che gli eroi utilizzino metodi così patetici, eh-? Le aveva urlato, preparando le sue esplosioni nelle mani.
-Io….-Eva stava per dire qualcosa.
-ZITTA, SOLO SENTIRE LA TUA VOCE MI FA INCAZZARE- Urlò, correndo verso di lei.
La giovane parò l'esplosione con il braccio sano, ormai inutilizzabile, poi con quello bruciato precedentemente strinse il braccio di Bakugo e, spingendo il fondo schiena contro il ventre del ragazzo, lo catapultò a terra con una efficace proiezione.
Il giovane era ancora più irritato ora che vedeva la giovane dal basso verso l'alto.
-TU STRONZA-! L'attacco di Katsuki venne fermato dal professore, che lo aveva avvolto con le sue bende.
-Che diavolo state combinando? La prova non è ancora finita- Disse pacatamente.
La ragazza lo osservò, poi strizzò gli occhi per il dolore delle due braccia, completamente nere.
-Toousaka, va in inferm….-
-No- Sussurrò.
Il professore la osservò, interrompendo il permesso d'uscita che stava scrivendo.
-Non lascerò questa prova a metà…-Sussurrò, trovando la forza di muovere le braccia e afferrare la katana, cercando di ignorare il dolore.
Scattò, afferrando la spada e dirigendosi verso la sabbia per il salto in lungo.
Piantò la punta rinfoderata prima della linea di partenza e si diede una grande spinta con le gambe, saltando per più di tre metri.
La katana si piegò leggermente, permettendole una maggiore spinta.
Atterrò sulla sabbia, piegandosi sule ginocchia.
-10 m e 34 cm- Sussurrò Aizawa.
Non era un record da eroe...Però era impressionante per un essere umano normale.
“Maledizione...Le gambe mi fanno male e il dolore alle braccia mi impedisce di pensare lucidamente” Sussurrò, colpendo forte la sabbia con un pugno, frustrata.
Il suo sguardo era ricolmo di odio...Si odiava per non essere riuscita a fare di più.
Intanto, anche Midoriya dava il suo massimo nella sua ultima prova...Il lancio della palla da soft ball.
Midoriya era già stato bloccato dal professore quando aveva provato a lanciare la palla con il One For All, ricevendo in cambio solo un “Non puoi essere un eroe con quel potere”
Il giovane, dunque, concentrò il potere solo nell'indice della mano, raggiungendo la distanza  di oltre settecento metri.
Il suo dito era in pessime condizioni, ma il professore rimase comunque sorpreso.
-Preofessore…Io posso ancora muovermi- Disse, ignorando il dolore al dito e sorridendo determinato al docente.
Aizawa sorrise.
-Questo ragazzino…-
“Midoriya-kun…” Eva lo osservò, sorridendo.
Subito dopo si strinse nelle spalle, dolorante.
-Ecco i risultati- Disse assonnato il professore.
Midoriya ed Eva osservarono il tabellone proiettato del professore.
Evangeline osservò Izuku spaventata.
“Sono ultimo...” Pensò il ragazzino, allibito.
La giovane era arrivata penultima solo grazie alle sue doti atletiche.
-Midoriya-kun…-Stava per posare la mano sulla spalla del giovane.
-Comunque l'espulsione era una balla- Disse il professore, come se nulla fosse.
Il silenzio calò tra gli studenti.
-Era un metodo efficace per spingervi a dare il massimo- Sorrise il professore, divertito.
Izuku sbiancò, gridando felice.
-Andiamo, era ovvio che mentisse- Disse una ragazza dai lunghi capelli raccolti in una coda, osservando la reazione esagerata del ragazzo.
-Voi due, andate in infermeria- disse Aizawa, osservando i due giovani.
-Toousaka…-
La ragazza si girò.
-Dovrai fare molto più di così d'ora in avanti, intesi-? Chiese, incamminandosi.
-Si, professore- Sussurrò la ragazza, inchinandosi.
-Le lezioni sono finite-

…………………………………………………………………………………………………
La ragazza stava camminando verso casa.
Le bende alle braccia erano fastidiose e incredibilmente strette.
Si fermò, ritenendo giusto fare una certa cosa.
Il sole era ormai calato...Ma lei continuò a camminare fino ad arrivare ad una certa casa.
Con un po' di timore suonò il campanello.
Una goccia d'acqua cadde sul suo naso, quindi sollevò lo sguardo e osservò il cielo scuro.
“Avrei dovuto prendere un ombrello”
-Katsuki, vai ad aprire- Urlò una voce, dalla cucina.
-Vacci tu vecchia, non vedi che sono impegnato a diventare il migliore eroe del mondo-?
Le grida arrivavano fino alla porta di ingresso.
-NON OSARE CHIAMARMI VECCHIA PICCOLO PUNK IDIOTA-!
I rumori delle padelle e dei piatti rotti rimbombavano dall'interno.
Eva rimase sull'attenti.
-Ah, che sorpresa- La porta si aprì e rivelò la sagoma di una bellissima donna dai corti capelli biondi e molto simili a quelli del figlio.
Aveva uno sguardo gentile e un non so che di materno.
-Ah, ecco...Buonasera signora, sono un'ami...Una compagna di classe di Katsuki Bakugo- Disse la giovane, inchinandosi.
-Ma guarda...KATSUKI! VIENI SUBITO QUI! UNA RAGAZZA ALLA PORTA DI CASA CHE DICE DI ESSERE UNA TUA COMPAGNA- Urlò, in modo violento.
-E CHE DIAVOLO VUOLE A QUEST'ORA? DILLE DI ANDARE AL DIAVOLO-! Aveva urlato in risposta.
-COME HAI DETTO? TI SPEZZO SUBITO LE GAMBE IDIOTA-! La donna si sollevò le maniche.
-N-No, la prego, non serve…Davvero- Sorrise ferita la giovane.
-Davvero, non so come gestire quel maleducato d'un figlio...Ti chiedo perdono da parte sua- Sorrise la donna, gentile.
Katsuki, dalla finestra, riconobbe perfettamente la giovane.
Scese giù per le scale e si appostò in modo da non farsi vedere ma da udire perfettamente.
-Prego, entra pure in casa...Ti preparo una tazza di tè- Sorrise la donna, tendendole una mano.
-N-No, non si disturbi…- Evangeline cercava di rifiutare nel modo più gentile possibile...Non sapeva come trattare con una mamma.
-Coraggio...Non ti preoccupare per Bakugo, quel cretino non può competere con me- Sorrise.
Katsuki si scrocchiò le nocche a quell'affermazione.
-No...No davvero...Sono solo passata per dire una cosa a Bakugo...Ma se lui non vuole ascoltarmi...Potrebbe farlo lei-? Chiese, rossa in viso.
-Oh cielo…-Sorrise la donna, con lo sguardo intenerito.
La prima cosa a cui pensò fu subito una dichiarazione, ma poi la giovane abbassò la testa.
-Mi dispiace...- Sussurrò, tenendo bassa la testa.
-Ma che stai...Alza la testa ragazza…- La donna cominciò a preoccuparsi.
-Mi dispiace per aver utilizzato degli sporchi trucchi per vincere...E sono venuta a dirti che molto probabilmente ne utilizzerò altri per andare avanti-
-Tu…- La donna la fissò triste.
-Perchè io non sono speciale...E sono la figlia della Strega Blu- Si sollevò, sorridendo appena.
-Qual'è il tuo nome-? Chiese poi, la donna.
-Evangeline…- Disse.
La donna abbracciò la ragazzina, che spalancò gli occhi sorpresa.
-Deve essere difficile…-sussurrò, accarezzando la testa della giovane.
-I...Io non….- La ragazza cominciò a piangere in silenzio, confusa.
-Va tutto bene...è a questo che servono le mamme- Sorrise, posando la testa su quella della strega.
Rimasero così...Abbracciate per minuti intensi.
-Non ti curar di loro…La cosa più importante è che tu non perda di vista il tuo obbiettivo- Sussurrò, tenendosi la ragazza stretta stretta.

Evangeline si inchinò.
-La ringrazio di tutto- Sorrise, molto più rilassata.
-Non fare complimenti...E passa da me ogni tanto- La donna arrossì, salutandola con la mano.
-Sei un imbecille...Un vero idiota- La donna sorrise, osservando il figlio, intento a guardare altrove.
-stà zitta- Ringhiò.
La ragazzina rimase in piedi davanti alla porta mentre veniva bagnata dalla pioggia.
-Il mio obbiettivo…-Si osservò il palmo della mano.
-La ucciderò...Costi quel costi- Sorrise, quasi in maniera maniacale…
-Perchè questa è la cosa giusta da fare...Vero, Lia-?






 
  
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