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Autore: crimsonthestral    21/07/2017    9 recensioni
Essendo la prima cosa che pubblico qui è triste perché parlo di come mi sono sentita per la morte di Chester,come tutti ci sentiamo in questo momento. Avrei voluto iniziare a pubblicare con qualcosa di diverso, ma mi sentivo in dovere di scrivere questo per lui.
Keep me in your memory, leave out all the rest.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Chester Bennington
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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20/07/2017
Ciao Chester,
mi è giunta da poco la notizia da una cara amica, lei a lungo ha sperato che fosse tutto falso, ma poi è stato inevitabile crederci quando tutti hanno iniziato a confermare che eri morto. Non le sembrava possibile perché poche ore prima la tua band aveva pubblicato il video di Talking to myself dove in molte scene c’eri tu mentre facevi ciò che hai sempre saputo fare meglio: cantare. Non so se era già stabilita la data d’uscita del video o se alla luce dei fatti sia stato un modo per commemorarti, perché altre vie non ce n’erano.
Non riuscivo a crederci subito, ma poi la notizia è esplosa come una bomba. Man mano che i social si riempivano della stessa notizia, delle tue foto, ho iniziato a sentirmi sempre più sconvolta, ho fatto un disegno di te per frenare il dolore e poi ho iniziato a piangere un pianto che mi ha accompagnata fino al momento in cui mi sono addormentata con difficoltà.  Di solito non piango per la morte di qualcuno, ma la tua è stato qualcosa di troppo grande per me. Ho iniziato a pensare a te, e le lacrime sono arrivate. Che altro potevo fare?

Non ho parole. Di fronte al suicidio non ho mai parole perché arriva all’improvviso, inaspettato e senza un motivo apparente. La prima reazione è dire “com’è possibile che sia successo?” e “non ci credo”, soprattutto se eri tu, perché ti sentivamo cantare attraverso le cuffiette e ci mostravi comprensione in tante giornate no, sostenendoci dato che anche tu sapevi benissimo come ci si può sentire male a volte.
È stato difficile crederci perché solo un mese fa ti ho visto su quel palco. Ero affascinata dalla potenza della tua voce. Sentire live le canzoni che amavo era una sensazione impagabile, quasi sembrava un sogno ma era tutto vero. Tutto vero grazie a te e ai tuoi compagni della band. Mi hai regalato il concerto più bello a cui io sia mai stata in vita mia. Io c’ero agli I-days, ed è stata una grande opportunità che non volevo lasciarmi scappare e sono grata di non averlo fatto data che è stato l’unica volta per vederti. Giusto in tempo, che coincidenza, eh? Mi annienta il pensiero che non avrò più la possibilità di sentirti cantare o di riuscire ad arrivare a toccare la tua pelata e mostrarti con quella carezza che ti voglio bene. Avrei tanto voluto andare a un tuo concerto con la mia migliore amica ma questo sogno si è spezzato nel momento in cui tu hai scritto la tua parola fine. Questa mia amica è stata lei che subito dopo mi ha proposto di incontrarci e ascoltare in loop le tue canzoni per onorarti come si deve. Le tue canzoni sono tutto quello che ci resta, perché il suicidio è questo, diventa un dato di fatto, qualcosa da cui non c’è ritorno. Capisco Chester, non so bene cosa ti abbia spinto a questo, ma ti capisco e ora accetto semplicemente le tue scelte con rispetto. Farò quello che tu dicevi nella tua canzone: Keep me in your memory, Leave out all the rest.

Non sono mai stata un’enorme fan, non conosco ogni canzone ma per me i Linkin Park hanno sempre avuto un valore profondo per me. Ho ancora il dubbio amletico se io per la prima volta vi abbia sentiti grazie a mia cugina o a una mia grande amica, è stato molti anni fa. La canzone la ricordo benissimo, mi ha colpito subito al cuore, per il testo in cui sentivo di rispecchiarmi e il modo vibrante con cui i suoni giungevano alle mie orecchie. Era Castle of Glass. Apparteneva a un genere molto diverso dalla musica che sentivo di solito, mi fece impazzire ma non approfondii mai più di tanto, limitandomi a sentire New Divide (grazie a un amico) , Numb o poco più. Sono molto grata a questa mia amica perché è lei che mi ha introdotto canzoni di grandi band che prima ignoravo. Alcuni anni dopo, quando entrai veramente nella musica rock e generi affini, vi ripresi in mano e imparai ad apprezzarvi ma è solo dopo quel concerto che mi legai indissolubilmente a voi. È stato meraviglioso e fantastico incontrare la musica della tua band.

I was not mad at you
I was not trying to tear you down
The words that I coul’d have used
I was too scared to say out loud
If I cannot break your fall
I’ll pick you upright off the ground
If you felt invisible, I won’t let you feel that now

Ti sei sentito così? Ho sbagliato anche io. Non ti ho mai ascoltato abbastanza e ho seguito quello che si diceva sul tuo ultimo album, troppo pop e troppo diverso dal vostro stile. Ammetto che non mi piace, che l’ho ascoltato superficialmente e distrattamente, che l’ho criticato, pur senza farlo in modo offensivo né con rancore o in modo diretto verso di te. E, pur continuando a non entusiasmarmi come altri, avevo giusto cominciato a rivalutarlo tantissimo dopo averti sentito dal vivo. C’è sempre stato tantissimo di te nei testi delle vostre canzoni, e ho capito che anche in questo c’era, e ora lo capisco ancor di più.
Un giorno un amico d’oltreoceano, che conosco solo grazie a quel’unione  che la musica riesce a creare superando ogni barriera, mi mandò un messaggio preoccupante, sembrava una richiesta d’aiuto implicita e non ne colsi subito il significato. Quando me ne resi conto, cercai di scrivergli per aiutarlo ma pensavo fosse troppo tardi perché per lunghe ore non mi ha risposto. Si era solo addormentato dopo un’altra giornata difficile, ma in quelle lunghe ore di silenzio ho sperato che fosse tutto ok perché avevo così tanta paura che anche lui avesse compiuto lo stesso gesto che tu oggi hai attuato. Gli ho inviato il link di One More Light perché ascoltandola si potesse sentire meglio, perché attraverso le tue parole capisse che a me importava di lui, perché sentisse che quelle parole significavano tanto. Ricordo che il momento di One More Light era stato il più emozionante del concerto perché era buio, ed eri circondato da un mare di piccole luci che ondeggiavano lentamente al ritmo della canzone, la tua voce era qualcosa di così meravigliosamente straziante e avrei voluto piangere perché ero commossa dalla bellezza di essere lì a realizzare uno dei miei sogni più grandi.
If they say who cares if one more light goes out?
In a sky of a million stars
It flickers, flickers
Who cares when someone’s time runs out?
If a moment is all we are
We’re quicker, quicker
Who cares if one more light goes out?
Well I do.


Grazie Chester per tutto, tanti sono i testi delle canzoni che sono importanti e significativi per me. Voglio continuare a ricordarti come ti ho visto quella sera, circondato da tante lucine e mani allungate verso di te … Continua a cantare ovunque tu sia volato via, mentre qui le tue canzoni continueranno a risuonare nei cuori di chi ti ha voluto bene, dagli amici a tutti i tuoi fans.
Ci mancherai Chester


 
   
 
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