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Autore: Lady_Michi1    22/07/2017    7 recensioni
...e se Andre non fosse tornato ?...
Un' ulteriore finale alternativo per la nostra eroina francese
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alain de Soisson, Madame Jarjayes, Marron Glacé, Oscar François de Jarjayes, Rosalie Lamorlière
Note: Lime, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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capitolo 9

L' alba del nuovo giorno sorprese Oscar ed Alain ancora abbracciati dopo una notte travolgente di emozioni.
Oscar fu la prima a destarsi, col viso steso sul largo torace privo di peluria di Alain e con il corpo perfettamente
aderito a quello muscoloso di lui.
Le era capitato di trovarlo addormentato in passato, ma non con quell' aria serena e distesa, l' osservò nei
tratti mascolini e perfetti, la mascella volitiva ricoperta dalla basetta scura, il naso dritto, il mento con la
fossetta nel centro e le labbra carnose che avevano baciato ed esplorato il suo corpo solamente qualche ora
prima.
Improvvisamente arrossì al ricordo di quel contatto con la parte più segreta di sè, facendole scoprire un nuovo 
ed intenso piacere.
Le aveva sussurrato di amarlo e lui era impazzito di gioia ma era davvero così ?
Era piuttosto l' euforia dello sfogo sessuale e delle intense emozioni che avevano parlato per lei ?
Alain aprì gli occhi, un nuovo sguardo limpido e brillante accompagnava questo suo risveglio abbracciato 
alla donna che amava,
- " Ciao, come stai ? " - 
le chiese con premura,
- " Ciao...e tu come stai ? " - 
eluse la domanda,
- " Mi sento come un uomo al quale è stato donato un sogno. Adesso stiamo insieme... " - 
rispose con un fil di voce,
- " Alain io... per il momento vorrei rimanesse una cosa tra noi. " -
affermò timidamente Oscar,
- " Come desideri. " - 
rispose Alain con una punta di rammarico, che si fosse pentita della notte precedente ?
Cercò di capirlo subito, pretendendo le sue labbra morbide, accarezzandole il corpo rendendo i tocchi sempre
più arditi.
Oscar rispose a quei contatti abbandonandosi al piacere con sottomissione ma Alain, aveva in serbo per lei
qualcosa di nuovo, rimanendo disteso, facendo decidere a lei il ritmo degli affondi, cosa che intimorì Oscar.
Alain l' aiutò prendendola per le natiche, sollevandola ed abbassandola quel tanto da infiammarla per dare
il via ad un moto continuo e sensuale.
Nessun dubbio per Oscar, Alain era un amante decisamente esperto che sapeva donarle un piacere infinito,
le sue mani grandi, quasi paradossalmente, si muovevano sapientemente con dolcezza, come stessero
sfiorando qualcosa di fragile e prezioso.

- " Alain cosa mi devo aspettare da te ? Seguiterai con le tue avventure a scopo sessuale ? " - 
gli chiese Oscar a bruciapelo dopo l' amore,
- " Sono stato uno stupido ed ho agito con leggerezza che non mi appartiene più ! Perdonami, ti giuro che non
ricadrò più in errori simili perchè ci tengo moltissimo a te. Le cose che davvero voglio è poterti rimanere
accanto, renderti felice e crescere insieme Isabeau." - 
rispose Alain con umiltà,
- " C' è ancora una cosa che devo confessarti : la sera della festa sono andato alla locanda, ho bevuto tanto da
stordirmi... " -
- " Alain non voglio ascoltare ! " - 
affermò risoluta Oscar,
- " Sono andato in stanza con due prostitute ... " -
confessò ugualmente e lei, sgranando lo sguardo, rimase inorridita al punto di alzarsi e vestirsi in fretta senza 
guardarlo,
Lui fece altrettanto e raggiungendola seguitò il suo racconto, 
- " Quando hanno iniziato a toccarmi, le ho fatte uscire perchè avevo capito Oscar : l' unico contatto che desidero
è solo con te. " - 
Le prese le mani adagiandovi dei teneri baci sui dorsi e lei lasciò fare, rassicurata da quelle parole.
Furono interrotti dal ripetuto bussare all' ingresso,
- " Devono essere tornati Rosalie e Bernard. " - 
affermò Oscar scendendo la scala ma fu colta di sorpresa nel vedere Paul, il custode della casa padronale di
famiglia,
- " Madame  un uomo è venuto a cercarvi poco fa, non indossava divise militari, si riparava il volto con il cappuccio
del mantello. Gli ho assicurato di non avervi vista ad Arras ma non sembrava tipo da lasciar perdere facilmente. " - 
- " Grazie Paul, starò attenta. " - 
e con un sorriso lo congedò visibilmente turbata.

                                                                                     **********

Dalla strada giunsero Rosalie con Bernard e vedendo Oscar ed Alain che parlavano pacificamente, un sorriso
sincero illuminò il volto della giovane,
- " Oscar sono felice che vi siate riappacificati. " -
affermò Rosalie abbracciandola,
- " Ci siamo chiariti, Alain rimarrà ad Arras. " - 
rispose Oscar .
- " Buongiorno Oscar finalmente vi ho trovata. " -
La voce conosciuta fece trasalire la donna che istintivamente si protese nel farsi scudo per Rosalie.
L' uomo tolse il cappuccio del mantello svelando il volto pallido, leggermente sofferente, incorniciato dai
lunghi riccioli castani,
- " Girodelle cosa volete ? " - 
gridò Oscar in preda alla rabbia.
Alain uscì con Isabeau in braccio, osservando il conte inchinatosi ad Oscar,
- " Non sono più un soldato di Sua Maestà il Re, sono stato radiato dal Generale Buillè a causa della missione
che ho fallito, quella di consegnarvi al Tribunale Militare. " - 
dichiarò Girodelle sommessamente,
- " Suppongo desideriate vendetta ! " - 
affermò piccata,
- " Vi sbagliate, vi ho cercata ovunque con l' unico scopo di chiedervi perdono ! " - 
rispose tenendo la testa china,
- " Cosa ti fa pensare che possiamo fidarci di te ? " - gli chiese sprezzante Alain,
- " Hai ragione Soisson, porgo le mie scuse anche a te. " - 
- " Per avermi quasi ammazzato ? " - 
rispose Alain con un sorriso sarcastico e Girodelle rialzandosi, guardò Oscar e con sincerità le disse :
- " La mia famiglia mi ha diseredato per la vergogna, ho perso ogni titolo e dignità e lo sopporto come giusta
punizione perchè ho peccato di presunzione, la gelosia che nutrivo nei vostri confronti mi ha accecato ed ho
compiuto un atto ignobile nell' ostinarmi a volervi consegnare. " - 
Girodelle si mise una mano sul cuore socchiudendo gli occhi, 
- " Posso sopportare di aver perduto la carriera militare, il prestigio e le mie proprietà ma non posso vivere col
rimorso del male che vi ho procurato ! Madame Oscar, perdonate questo vile uomo che ha già perduto molto ? " -
- " Victor Girodelle, sono sinceramente dispiaciuta per ciò che vi è capitato, credo nella vostra sincerità ed in 
nome della nostra antica amicizia, vi concedo l' uso esclusivo della depandance della casa padronale dei Jarjayes.
Riferite al custode che siete mio ospite. " - 
decise Oscar in moto di compassione e l' uomo, rinfrancato dalla generosità che gli veniva offerta nonostante
tutto l' abbracciò,
- " Oscar ho sempre saputo di questa vostra generosità ma non crediate che vi abbia cercata per chiedervi aiuto
seppur la mia situazione mi costringa ad accettarlo. Vi sono immensamente grato ! " - 
- " Vi prego Girodelle... " - 
chiese Oscar divincolandosi dall' abbraccio indesiderato.
- " E questa è vostra figlia ? " - 
chiese spostando l' attenzione verso Isabeau,
- " Assomiglia molto al vostro Andrè. " - 
dichiarò.
Alain osservò tutta quella scena grottesca tenendo un sopracciglio sollevato.
A lui non era mai piaciuto il conte, dalla prima volta che lo aveva conosciuto all' Accademia Militare.
Troppo sicuro di sè, con quell' aria efemminata che gli dava il voltastomaco e quando si presentava in caserma 
per riaccompagnare a casa Oscar, il disgusto era aumentato, in parte dovuto al fatto che Oscar era la donna 
amata da Andrè.
Adesso poteva ammettere a se stesso che Girodelle gli suscitava gelosia sia perchè aveva avuto la possibilità
di intraprendere la carriera militare alla quale aveva lui stesso aveva ambito ed il suo titolo gli permetteva di aspirare 
alla mano di Oscar.
- " Povero Girodelle, dev' essere dura per lui doversi adeguare ad una vita comune e modesta. " - 
disse Rosalie nel vederlo allontanare,
- " Con tutta la puzza sotto il naso che aveva, un sano e corroborante bagno nella realtà, non può fargli che bene! "- 
sentenziò Alain con l' immancabile sarcasmo,
- " Direi che stavolta hai proprio ragione. " - 
concluse Oscar con una sonora risata.
- " Oscar con tutta questa confusione mi sono scordata di consegnarvi questa lettera di vostra madre. " - 
disse Rosalie consegnandole la lettera.

                                                                                   *********

21 Dicembre 1790

L' Autunno lasciò il passo all' inverno, la casa padronale era stata riaperta per ordine del Generale che
organizzò il pranzo di Natale ad Arras.
Attraverso la corrispondenza con la moglie, era venuto a conoscenza dell' ultimo colpo di testa della figlia
che, disibbedendo ai suoi ordini, era voluta rimanere in Francia con il soldato Soisson.
Non aveva ancora raggiunto Oscar, non ne aveva avuto la forza, quella figlia, l' ultima, quella che maggiormente
aveva assolto le sue aspettative, era cambiata.
La donna da sempre soffocata sotto la divisa militare, improvvisamente si era ribellata imponendosi nella vita 
anaffettiva che da sempre aveva condotto, portandola a trovare l' amore in un uomo di rango inferiore al suo.
Adesso era semplicemente una donna, col nome da uomo, era una mamma bellissima nel fiore dei suoi 
prossimi trentacinque anni.
C' era un uomo accanto a lei, aveva rinunciato a trasferirsi in Inghilterra per averlo accanto, un altro uomo di
rango inferiore, la storia dunque si ripeteva ?
Cosa univa i due, reciproca stima o qualcosa di più ?
Nel frattempo madame Marguerite e Nanny erano già arrivate ad Arras e sovente facevano visita ad Oscar ed 
Isabeau.
Il Generale attendeva la figlia col suo seguito per il giorno di Natale e sommato al disagio che si prestava ad 
affrontare, si sommava la presenza indesiderata di Girodelle nella depandance.
- " Le decisioni di Oscar stanno mettendo a disagio tutta la famiglia ! " - 
brontolò con la moglie,
- " Dovreste accettare la sua nuova vita invece, per la serenità di tutti. " - 
- " E cosa dovrei fare durante il pranzo di Natale, sollevare il calice e brindare ai tre uomini di mia figlia ? Il defunto
padre della bambina, il mancato promesso sposo e l' amante ? Degna follia di Versailles ! " - 
sentenziò piccato,
- " Non dite così Renier, nostra figlia sa quel che fa e sono certa che non sarà motivo di vergogna per la nostra 
famiglia. " - 
- " Ma chi è questo Soisson ? " - 
- " Da quello che ho potuto conoscerlo è un uomo leale e sincero, gli dobbiamo la vita di nostra figlia e vuole
molto bene ad Isabeau. " - 
rispose madame Marguerite,
- " Ma non è nobile ! " - 
- " Renier caro, vi invito a rivedere le vostre opinioni, la Francia sta cambiando, non credete forse anche voi 
che Oscar ed Isabeau sarebbero più al sicuro accanto ad un uomo del popolo ? " - 
rispose dolcemente madame Marguerite,
- " Come sempre la vostra saggezza impone di riflettere, mia cara moglie. Potrebbe essere una buona strategia." - 
dichiarò il Generale baciando la mano della consorte,
- " Non cambierete mai ! " - 
concluse madame Marguerite con un sorriso.
   
 
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