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Autore: MaryFangirl    22/07/2017    1 recensioni
Al liceale Light Yagami viene dato il compito di fare da cicerone a Ryuzaki, nuovo ed eccentrico studente, e i due non vanno esattamente d'accordo...all'inizio. (AU ambientata al liceo).
Genere: Azione, Sentimentale, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Altri personaggi, L, Light/Raito | Coppie: L/Light
Note: AU, Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Light
 
 
Ryuzaki si comportava in modo strano. Beh, più strano del solito. Light aveva la distinta impressione che Ryuzaki lo stesse osservando, ipotizzando qualcosa che non riusciva a comprendere. Alla fine l'avrebbe scoperto. Light era nel suo appartamento da quasi due ore, e ancora dovevano mettersi a parlare del caso. I due avevano abbastanza in comune da essere estremamente capaci di parlare per ore senza fermarsi anche delle cose più umili.
"Ti va di rimanere a dormire, Light?" parlò Watari dalla cucina, indirizzandosi a lui mentre insieme a Ryuzaki erano seduti al tavolo.
"Uh, sì, certo, se a te sta bene" lanciò un'occhiata a Ryuzaki, che sembrò apprezzare la sua risposta, così aggiunse, "Devo chiamare mia mamma per farmi portare alcuni vestiti per la notte"
"D'accordo" annuì Ryuzaki, e Light si scusò andando a fare la chiamata.
 
 
L
 
 
L osservò Light ritirarsi nella sua stanza, tirando fuori il cellulare.
"Dove dormirete?" chiese Watari.
"Nella mia stanza, ovviamente"
"Il tuo letto non è abbastanza grande per due"
"Ci arrangeremo" replicò, domandandosi come.
"L. Ryuzaki" si corresse Watari dopo un'occhiata severa di L. "Cosa farai riguardo-"
"Non lo so" lo interruppe Ryuzaki, accigliandosi. Odiava non sapere le cose.
 
 
Light
 
 
Light si sedette sul bordo del letto di Ryuzaki, ascoltando il segnale di linea libera mentre premeva il tasto per chiamare. Dopo circa quattro squilli Sachiko rispose.
"Light?"
"Ehi mamma, ti dispiace se dormo da Ryuzaki stanotte?"
"No, certo, vuoi che ti porti dei vestiti per la notte?"
"Certo, mamma, sarebbe grandioso" replicò lui.
"Okay, sarò lì tra poco, se non ti dispiace inviarmi l'indirizzo...oh, e Light?"
"Sì, mamma?"
"Ryuzaki...è un bravo ragazzo. Se sei felice, sono felice anch'io. Volevo solo che lo sapessi" disse con voce morbida.
"Uhm, okay. Grazie mamma" Light rimase perplesso dal tono improvvisamente addolcito.
"Non c'è di che, arrivo tra poco" e riattaccò, lasciandolo ancora più confuso. Si domandò cosa volesse dire, intanto le scrisse l'indirizzo. Dopo pochi minuti Ryuzaki sbucò con la testa dentro la porta.
"Light? Ha detto di sì?" inclinò il capo e Light lottò contro l'urgenza di sorridere al suo gesto adorabile.
"Sì, dice che fra pochi minuti passa a lasciarmi delle cose per la notte"
"Oh, bene" entrò e si sedette accanto a Light. "Probabilmente dormiremo qui se a te sta bene"
Light annuì di nuovo. "Sì, va bene, il letto sembra abbastanza grande" disse toccando la coperta. Ryuzaki sembrò pensoso per un momento ma parve riscuotersi in fretta. "Cosa?" Light assottigliò gli occhi, presto stufo del suo scrutinio.
"Niente, Light"
"No, non è niente. Lo hai fatto tutto il pomeriggio, mi osservi come se ti aspettassi che debba succedere qualcosa" incrociò le braccia.
"Sono semplicemente una persona che osserva, lo sai" diede a Light uno sguardo innocente.
"Mmh, giusto" contrasse le labbra, non convinto. "Beh, se c'è una ragione per la quale continui a guardarmi così, ti prego di sentirti libero di dirmelo"
"Così come?"
"Come se volessi dire 'So qualcosa che tu non sai'"
"Non sapevo di avere uno sguardo simile"
Light lo fissò, perché era così testardo?
Ryuzaki sospirò, "Light, se fosse importante te lo direi, possiamo lasciar perdere?"
"Va bene" replicò Light stizzito, ma immediatamente si sentì in colpa per l'espressione che vide nei suoi occhi. Magari avrebbe potuto scoprirlo da solo.
Ci fu imbarazzo per qualche secondo finché Ryuzaki non abbassò lo sguardo ai propri piedi e disse, "Mi dispiace, Light"
Light finse di sussultare per la sorpresa, "Ryuzaki? Che si scusa? Santo cielo, cos'è successo a questo mondo?"
Invece di replicare, Ryuzaki si limitò a spingerlo giù dal letto e Light apprezzò di vedere un lieve sorriso tirargli gli angoli delle labbra. Anche se forse era un ghigno visto che ora lui era steso sul pavimento.
"Bastardo" borbottò Light, mettendosi seduto.
"L'unico e solo" replicò l'altro.
Entrambi si sorrisero, la discussione dimenticata, anche se per un momento Light avrebbe potuto giurare di aver visto un tremolio dietro quei suoi strani occhi. Prima che Light potesse fare domande, udirono Watari che li chiamava dal salotto, annunciando che sua madre era arrivata.
Era stata rapida. Lo pensò mentre si alzavano, Ryuzaki dal letto, Light dal pavimento. Quando giunsero all'entrata, sua madre conversava animatamente con Watari su ricette di cucina o qualcosa di simile.
"Oh Light! Eccoti" gli porse una borsa con chiusura a cordoncino, presumibilmente contenente dei vestiti e uno spazzolino, "Chiamami domani se ti serve che ti accompagni a casa, okay tesoro?"
"Sì, okay mamma..." mormorò, ammettendo di essere un po' imbarazzato nel venire chiamato 'tesoro'.
Poi lei guardò oltre lui. "Ciao di nuovo Ryuzaki, è bello vedere come tu e Light vi avviciniate" sorrise.
"Grazie, signora Yagami" l'altro fece un lieve inchino col capo.
"Davvero un bravo ragazzo..." sorrise a Watari e se ne andò, salutando Light con la mano.
"Tua madre è molto gentile" affermò Ryuzaki.
"Grazie" replicò Light seguendolo in camera sua, lasciando Watari in cucina.
Quando giunsero nella stanza, Light appoggiò la borsa accanto al letto e si distrassero in una piacevole conversazione. Alla fine si ritrovarono sull'argomento L. Light si era aspettato che Ryuzaki si annoiasse o fosse disinteressato all'argomento, ma invece sembrava intrigato. Osservava con occhi curiosi Light che parlava con riverenza del suo modello di vita.
"Ammiri davvero questo personaggio, L, vero?" aggrottò le sopracciglia.
"Sì, fin da bambino" ammise Light sinceramente. "Sono cresciuto con le storie da detective per via di mio padre, L è ciò che ho sempre voluto essere"
"Una timorosa e monotona voce nascosta dietro una lettera dello schermo di un computer?" chiese piano.
"No, L è più di questo. È un genio senza precedenti con un forte senso della giustizia. Ha fatto arrestare più criminali negli ultimi tre anni di quanto io possa sperare di imbattermi per tutta la vita" Light fu sorpreso di vedere aperto stupore sulla faccia di Ryuzaki quando fece quell'affermazione.
"Devo ammetterlo, Light, dopo che hai parlato di L l'ultima volta ho fatto delle ricerche, e sembrerebbe che la maggior parte delle persone non condividano il tuo senso del rispetto per lui" si accigliò.
"Lo so, molte persone lo vedono come un mostro o un codardo"
Ryuzaki sussultò quando Light disse queste parole. "Dicono che i suoi metodi sono impassibili, e ho letto delle storie su delle cose che sono successe a chi ha cercato di imitarlo...ma non penso che sia così. Nessun mostro potrebbe fare quello che fa lui. Ha reso il mondo più sicuro, un posto migliore per le persone innocenti. Per il lato della codardia, capisco perché voglia nascondere la sua identità, cioè, se venisse ucciso il mondo perderebbe il più grande combattente contro il crimine. Quindi no, non m'importa di quello che dicono gli altri, L è ciò che sento più vicino a un eroe, e niente potrà cambiarlo"
Ryuzaki lo fissò per un lungo momento. "E se avessi torto? E se L fosse un codardo, un mostro privo di emozioni?"
"Impossibile" Light sapeva di essere ostinato, e che c'era una leggera possibilità (forse intorno al 23%) che avesse torto, ma non aveva davvero voglia di pensarci. Non ci riusciva proprio.
"Cosa faresti se lui si rivelasse come una sorta di stramboide? E se fosse molto strano e diverso da qualsiasi persona normale che hai mai conosciuto?" lo provocò Ryuzaki.
Light ridacchiò, "Intendi come te? Sarei un po' sorpreso, suppongo..."
"Attento, Light, ti spingo di nuovo giù dal letto"
Light finse un'espressione inorridita, "Oh no. Non di nuovo"
L'altro sorrise e si alzò, "Forse dovremmo prepararci per dormire ora?"
"Sì, certo"
Si cambiarono in fretta e ognuno si ritirò in bagno per qualche minuti prima di salire sul letto. Era un po' più piccolo di quanto Light avesse precedentemente pensato, e le loro spalle si toccavano lievemente, ma Light scoprì che non gli dava fastidio.
Ryuzaki si voltò verso di lui, portando le ginocchia al petto, "Light, per quanto riguarda il caso-"
"Mi dispiace" lo interruppe Light, "È stato stupido da parte mia partire da solo, avrei dovuto dirtelo-"
"No" fu Ryuzaki a interromperlo, "devi davvero smetterla di scusarti per quello. Quello che stavo per dire è che ci siamo ridotti a tre sospettati ora"
"Sì, perché la Ackerman stava seguendo Juuzo...forse stava indagando su di lui come noi"
"Sì" disse l'altro lentamente, "anche per quello che mi hai detto prima, di come lei pronunciava le parole 'sospettato in arrivo', in apparenza nessuno. Questo suggerisce che stesse usando un auricolare per comunicare con qualcuno, forse un'agenzia, anche se non so con certezza per chi lavori".
"È vero che si è unita al distretto scolastico insieme a Juuzo qualche anno fa...probabilmente per osservarlo sotto copertura" realizzò Light, "Dobbiamo parlarle lunedì, cercheremo di capire se possiamo portarla a dirci perché lo stava pedinando..."
"Sì" replicò Ryuzaki, "sembra una buona idea"
"Allora cosa facciamo con gli altri sospettati? In particolare Juuzo..."
Ryuzaki sembrò esitare, "Magari dovremmo parlare con la signora Ackerman prima di pianificare altro"
Light sospirò, "Hai ragione. Mi dispiace, penso di essere solo davvero impaziente per il caso"
"Va bene, capisco. È il tuo primo caso da solo, chiunque sarebbe entusiasta" lasciò sospesa la frase e si guardarono per un silenzioso momento, le teste sullo stesso cuscino.
Era calmante, notò Light, parlare con Ryuzaki nell'oscurità. Il modo in cui le loro idee sembravano alzarsi e abbassarsi mentre conversavano dava quasi la sensazione che condividessero un cervello e due bocche. Involontariamente unanime. Avevano adottato una certa retorica che non aveva mai pensato di usare con nessuno degli altri suoi amici. Non riusciva a ricordare l'ultima volta in cui si era sentito così rassicurato e a proprio agio insieme a un coetaneo. Persino Misa e Kiyomi rimanevano a debita distanza.
Nonostante ciò, era leggermente preoccupato della loro discussione precedente, e di quello che significava. Ryuzaki sembrava ancora osservarlo, ma con intensità minore. Suppose di poterlo ignorare, visto che Ryuzaki aveva detto che non era importante. Sperava solo che Ryuzaki si fidasse abbastanza di lui da confidarsi. Da qualche parte tra le sue idee, Light si rese conto che si stavano fissando negli occhi da qualche minuto. Tuttavia, pur notandolo Light non riusciva a distogliere lo sguardo. Gli occhi di Ryuzaki erano estremamente accattivanti, uno strano mix di grigio e nero; il tutto era molto profondo, pieno di un mistero che Light si ritrovò disperatamente desideroso di indagare.
Fu allora che si accese la lampadina. Il commento dietro la scuola, la sua reazione contro i bulli, la sua rabbia all'errore di Light, le congetture...
"Ryuzaki..." Light mormorò il suo nome, osservando i suoi occhi allargarsi appena mentre si rendeva conto che si stavano fissando.
"Scusa, Light, ero perso nei miei pensieri" disse di fretta, Light poté avvertire più che vedere un lieve rossore sulle sue guance nell'oscurità.
"Va tutto bene" replicò lui piano. Ryuzaki si sfregò gli occhi e sbadigliò, Light sorrise al gesto infantile.
"Light, spero non ti dispiaccia se mi addormento adesso? Non sono sicuro del perché ma sembra che io sia esausto..."
Light lanciò un'occhiata all'orologio digitale sul comodino, "Non mi stupisco, sono quasi le tre e mezza. È meglio che mi metta a dormire anch'io, possiamo continuare a parlare domani mattina"
Lui sorrise. "Sì, sarebbe fantastico"
Light lo osservò mentre lentamente chiudeva gli occhi. Il suo respiro si fece lento e profondo piuttosto in fretta, e Light realizzò che si era davvero addormentato, lasciandolo solo coi propri pensieri. Ryuzaki gli era inizialmente sembrato un insonne, ma suppose che le sue deduzioni potessero essere sbagliate una volta ogni tanto. Per un po' rimase lì, gli occhi fissi sul viso di Ryuzaki. I suoi lineamenti normalmente assenti sembravano stranamente calmi e sereni nel sonno, e Light avvertì l'assurda urgenza di far scorrere le dita lungo la linea della sua mascella. Respinse velocemente quel pensiero mentre Ryuzaki sospirava nel sonno e Light avvertì i loro piedi toccarsi sotto la coperta. I suoi piedi erano ghiacciati e non del tutto graditi, ma Light sorrise mestamente. Ryuzaki non gli aveva mai dato l'idea di uno che apprezzava i vezzeggiamenti, ma Light era sicuro che, se si fosse inclinato più avanti, l'avrebbe capito di certo. Quasi come dotata di vita propria, la sua mano scivolò su per intrecciarsi con le dita di Ryuzaki sul letto fra i loro torsi. Era grato che avesse il sonno pesante, perché se Ryuzaki si fosse svegliato, Light pensava che sarebbe morto d'imbarazzo. Light si addormentò lentamente, le loro mani ancora unite, e il mattino dopo si svegliò nello stesso modo, per fortuna prima di Ryuzaki.
 
 
L
 
 
L fu sorpreso di essersi addormentato così rapidamente, o che si fosse davvero addormentato nello stesso letto insieme a Light. Di solito la sua insonnia gli impediva completamente di addormentarsi, figuriamoci se c'erano altre persone o distrazioni a condividere la stanza. Aveva avvertito uno strano senso di sicurezza insieme a Light, abbastanza da permettergli di addormentarsi velocemente e pacificamente. Era la prima volta, fin da prima di divenire L, che dormiva tutta la notte senza svegliarsi nemmeno una volta. Light si era persino svegliato prima di lui. Il mattino seguente fu tranquillo, fecero colazione e trascorsero un po' di tempo nella stanza di L. Consentì perfino a Light di leggere un'altra delle storie di Mello. E lui la definì 'superba'. Nel pomeriggio, Light dovette tornare a casa. Disse qualcosa che riguardava dei compiti per la scuola – ovviamente. A L stava bene, doveva ancora escogitare che cose dirgli il giorno dopo quando Light avrebbe scoperto che la signora Ackerman aveva lasciato la scuola...
Dopo che se ne fu andato, L decise di leggere il resto della storia poliziesca che aveva fatto vedere a Light. Dopo aver letto il secondo capitolo, L cancellò velocemente il documento, sperando per il bene di Mello di averne salvata una copia.
A quanto pareva, Mello shippava i Johnlock. 
  
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