Fanfic su artisti musicali > 30 Seconds to Mars
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Autore: KikiLurex    22/07/2017    0 recensioni
La musica può suscitare incredibili emozioni. Può far vibrare l'anima. Può far male. Può far ridere o piangere. Può fare innamorare.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jared Leto, Nuovo personaggio, Shannon Leto, Tomo Miličević
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Angolo della Follia: Okay... mi rendo conto di avervi fatto aspettare tanto... chiedo perdono.
Ultimamente sono stata un po' impegnata. Non ho più nemmeno continuato le altre storie che sto portando avanti... aiuto!!!
Grazie a cris_leto, sempre presente ad ogni capitolo ^^ (Spero che, andando avanti, tu non perda l'entusiasmo)
Beh... ad ogni modo... eccoci arrivati al quarto.
Buona lettura e buon fine settimana. Alla prossima!

~ Viola ~

•••

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04 ~ Libera

«No matter how many deaths that I die I will never forget...» Finalmente le loro voci erano di nuovo unite.
Le prove con gli studenti erano cominciate, ma nonostante i vari tentativi, tornava sempre a cantare con lei. E tutti concordavano nel dire che, insieme, le loro voci erano perfette. «Do you really want? Do you really want me? Do you really want me dead…»
Un silenzio irreale aleggiava nella sala prove. Shannon li osservava scioccato. Non potevano essere così perfetti. «Sembra che l’abbiate sempre cantata insieme. È pazzesco!»
Jared e Melanie si guardarono sorridendo. Se solo Shannon avesse saputo.
«Bene. Mi sembra di aver capito che la signorina Taylor è la favorita per lo spettacolo» disse Miss Christie, avvicinandosi al gruppo.
I Mars annuirono, convinti. «Sì, lei è perfetta per noi. Ha un’ottima armonia con tutta la band» cominciò Jared.
«Inoltre, ha notato come stanno bene, la voce di Mel e quella di mio fratello, insieme???» s’intromise Shannon.
La professoressa annuì. «Sì, ho notato. Perfetto. Signorina Taylor, ti concentrerai esclusivamente alle prove con il gruppo, d’ora in poi. I tuoi voti sono i più alti della scuola e i piccoli esami della settimana scorsa bastano per la tua promozione. Congratulazioni»
Non riusciva a crederci. Era libera. Promossa e libera di esercitarsi con i Mars per tutto il tempo che voleva.
«Ehi, complimenti Miss» si congratulò Tomo.
Shannon le diede una spintarella con un fianco. «Quindi ora sei tutta nostra»
«Credi che ti faranno storie se per una sera ti portiamo fuori?» esordì improvvisamente Jared, attirando su di sé gli sguardi curiosi dei suoi due compagni d’avventura.
Melanie fece spallucce. «Chiedere non costa niente, no?»

♪♪♪

Stavano passeggiando nel parco della scuola. Shannon e Tomo erano rimasti indietro, lasciandoli soli. Il batterista voleva capire quali fossero le intenzioni del fratello e Tomo non voleva essere il terzo incomodo tra il cantante e la ragazza. «Che ti prende, Shan?» gli chiese poi, notando lo sguardo del batterista inchiodato sulla coppia ad un paio di metri da loro.
Shannon fece spallucce. «Sai com’è fatto Jared, no? Voglio solo evitare complicazioni, specialmente con una ragazzina di soli ventidue anni»
Tomo osservò Melanie. «Ventidue? Ma è ancora una bambina!»
Il batterista lo guardò, curioso. «Perché... quanti anni pensavi avesse??»
Lui fece spallucce. «Non lo so. È solo che ragiona come una più grande»
«Sì, questo è vero. Ma non lo è. E Jared deve evitare di fare cazzate» sospirò il batterista, tornando a guardare i due che ridacchiavano un paio di metri più avanti.

Quella sera, evitare di ammirarla, era impossibile. Indossava un paio di jeans scuri a vita bassa e una camicetta nera aperta quel tanto che bastava per lasciare spazio all’immaginazione su cosa si nascondesse sotto la stoffa. Aveva lasciato i lunghissimi capelli neri sciolti. Le coprivano tutta la schiena e, ogni volta che il vento li faceva ondeggiare, Jared poteva sentirne il profumo.
Aveva evidenziato i grandi occhi scuri con un trucco nero molto marcato, ma che su di lei non era volgare. Le rendeva lo sguardo semplicemente più magnetico e sensuale.
Tentò di scacciare quei pensieri puntando lo sguardo dritto davanti a sé. Doveva smetterla di soffermarsi a fissarla in quel modo. Era del tutto controproducente. Inoltre, se quello che Thomas gli aveva detto era vero, comportandosi in quel modo avrebbe potuto illuderla.
«Ehi... a che stai pensando?» gli chiese improvvisamente lei.
Jared si rese conto di averla snobbata per un paio di minuti buoni. Non era stata sua intenzione. «No, niente. Ammiravo la quiete di questo posto»
Melanie rimase immobile a guardarlo per un attimo. Per quanto avesse tentato, non poteva continuare a far finta che lui non fosse lui. La sua voce le procurava brividi ovunque, sempre, in qualunque momento. I suoi occhi erano come delle calamite. Era, assolutamente e assurdamente, bello e perfetto. Doveva proprio smetterla di fingere.
Aveva dimostrato a sé stessa di poter resistere alla stupida tentazione di toccarlo e lasciarsi toccare per scoprire cosa si provava, ma tutto quell’autocontrollo la stava, lentamente, consumando.
Quella non era veramente lei. Lei che si divertiva come non mai, insieme a Thomas, Michael e Jacob, a rincorrersi per il parco, farsi solletico e rotolarsi sull’erba. Lei che, molto spesso, veniva definita un maschiaccio anche dai suoi insegnanti.
Basta, aveva deciso, dal giorno seguente sarebbe stata la vera Melanie Taylor. Se fosse riuscita a superare indenne quel mese in compagnia di Jared Leto, sarebbe stata ancora più forte.
«Ora sei tu che stai pensando a qualcosa» mormorò il cantante, osservandola.
La ragazza sorrise. «Preparati Leto, da domani le cose cambieranno» Jared la guardò incuriosito, ma lei non svelò altro. «Buonanotte» disse correndo verso la scuola. «‘notte Shan, ‘notte Tomo» urlò poi agli altri due musicisti che risposero con un cenno della mano.
«Che vi siete detti?» chiese Shannon al fratello dopo averlo raggiunto.
Jared fece spallucce. «Niente di che. Ma lei mi ha detto che da domani le cose cambieranno. Non so cosa abbia voluto dire»
   
 
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