Spengo di colpo la musica. Non so che cosa mi ha spinto a farlo. Esco dalla mia camera senza fare rumore e vado di sotto. Vedo mamma e Gavin che parlano. Non entro (non mi va di entrare nella loro discussione) e mi nascondo dietro lo stipite della porta. –Non ci provi nemmeno. Non fai nemmeno finta che te ne importi davvero, Gavin.- dice mamma.
-Kay, è stata una giornata pesante. Scusami se non sono aggiornato su tutti i particolari della politica locale nell’istante in cui…- risponde Gavin.
-Non sto parlando di politica locale. Te ne stai lì con l’aria di uno che preferirebbe essere da qualsiasi altra parte… è… è offensivo. Che cosa vuoi, Gavin?- dice lei. Sento odore di litigio e credo che sarà uno bello grosso. Forse si lasceranno. Mamma continua dicendo:-Devo implorarti per vederti e quando ci sei fai di tutto per farmi capire che non ne hai nessuna voglia.
Credo che lei voglia che Gavin dica “Non è vero”. –Dimmi che cosa vuoi. Dimmelo.- dice mamma con stanchezza. Oddio! Mi sa proprio che questa è la volta buona che si lasciano. Il peso di quello che quel minchione non sta dicendo è enorme. –Non volevo che succedesse. Davvero non volevo. Kay, mi dispiace tanto, ma credo di essermi innamorato di Mary Fairbrother.- dice sincero. Che cosa? Si è innamorato della moglie del tizio morto poco tempo fa? –Mary Fairbrother?- chiede mamma. Da come l’ha detto, direi che non se l’aspettava. Neanche io me l'aspettavo. Una neo-vedova. Si è innamorato di una neo-vedova. Per di più di quello che pensavo fosse il suo migliore amico. 
-Credo di esserlo da molto tempo. Non me n’ero mai reso conto… Voglio dir, quando Barry era vivo non avrei mai…- dice Gavin. Mi trattengo dall’entrare e dagli urlargli contro.
-Credevo che fosse il tuo migliore amico.- sussurra mamma. Sento che è triste. Cazzo, non si merita tutto ciò. Dopo tutto quello che ha fatto per lui, la ripaga con questo?
-Lo era.- dice quel pezzo di merda.
-Ma è morto poche settimane fa!- esclama lei.
-Senti: sto cercando di essere sincero con te, sto cercando di essere giusto.- dice Gavin. Giusto?
-Di essere giusto?- ripete mamma, enfatizzando l’ultima parola. Mi aspetto un esplosione di rabbia, ma non succede. Percepisco che mamma ha le lacrime agli occhi e sento che Gavin si sta mettendo la giacca. –Mi dispiace.- dice ed esce da casa. Non ci posso credere. Anche se sapevo che si sarebbero lasciati, non avevo mai pensato che potesse finire così. Mamma inizia a piangere e io corro da lei. Lei è per terra. Mi inginocchio vicino a lei e l’abbraccio. –Mi dispiace, mamma. Mi dispiace così tanto.- dico. Lei singhiozza tra le mie braccia. Anche se litighiamo, io voglio bene a mia madre e non permetterò che lei soffra come sta soffrendo adesso. L’ho sempre detto che merita di meglio.