Scritta sentendo: https://www.youtube.com/watch?v=lB8ZsjMhy5M&feature=youtu.be.
Amnesia
Goku appoggiò
la mano sullo specchio e abbassò lo sguardo, i
suoi occhi erano arrossati. Teneva la schiena leggermente arcuata in
avanti, le
ciocche spesse tre dita dei suoi capelli erano scompigliate, avvertiva
delle
fitte al petto e il suo battito cardiaco era irregolare.
Chichi
si appoggiò la
mano sulla testa fasciata e batté un paio di volte le
palpebre, era stesa sul
letto.
Goku
la fissava, la
schiena premuta contro la parete verde-acqua.
“Mi
dispiace, ma non
mi ricordo di te” disse Chichi.
Goku
si grattò la
testa tra i capelli mori.
“Urca,
non ha senso. Perché
di Gohan e Goten sì, ma di me, no?”
domandò. Allungò la mano e sfiorò
quella di
Chichi, che la ritirò.
“Non
lo so, forse di
te non mi voglio ricordare” ammise gelida.
Goku
ritirò a sua
volta la mano.
“Quindi
non tornerai a
casa?” chiese.
Chichi
sospirò e volse
il capo.
“Mi
dispiace, non
posso vivere con quello che per me è uno
sconosciuto” rispose.
Una lacrima
scivolò lungo il viso del saiyan, intento a
guardare il ciondolo a forma di cuore che teneva nell’altra
mano. La pietra che
lo decorava era rosso sangue.
“Stai
attenta” disse Bulma,
prendendo Chichi per un braccio, evitandole di cadere.
“Non
so come avrei
fatto senza di te” sussurrò Chichi, mentre Bulma
l’aiutava a sedersi.
“Siamo
amiche, è il
minimo. E poi non parlare come se fosse chissà quale fatica
prendermi cura di
te” disse gentilmente Briefs.
Goku
le guardava,
nascosto dietro la parete color crema della Capsule corporation.
“Mi
sento sempre così
confusa” ammise Chichi.
“Sì,
ma non è una
malattia e potresti ricordare tutto in qualsiasi momento. È
solo un’amnesia” la
rassicurò Bulma.
Goku
uscì dal suo
nascondiglio e si diresse verso le due.
“S-scusate…”
disse con
tono impacciato. I suoi muscoli era tesi e, con la mano sudata, porse
il
ciondolo a Chichi. “… volevo regalarti questo.
L’ho comprato con i soldi che ho
guadagnato con l’ultimo raccolto” disse.
Bulma
gli sorrise e fece
un paio di passi indietro.
“Vi
lascio soli”
disse.
Chichi
la guardò
allontanandosi e sospirò, Goku si avvicinò di
più e le porse il ciondolo.
“Tieni”
sussurrò.
Chichi
si alzò in
piedi di scatto e negò con il capo, facendo ondeggiare i
lunghi capelli mori.
“Non
ci penso nemmeno.
Mi hanno parlato di te, ‘alieno’, dei tuoi
abbandoni e del tuo comportamento.
Non ho nessuna intenzione di stare con un bambinone super-forzuto e
scimmiesco”
disse gelida.
Le
iridi di Goku
divennero bianche.
“E
questo?” domandò.
“Tienilo”
sibilò
Chichi.
Goku guardò il
proprio riflesso e singhiozzò rumorosamente,
appoggiò la fronte contro il vetro e lasciò
ricadere il braccio, il ciondolo
gli cadde di mano ed arrivò sul pesante con un tintinnio.
“Mi
dispiace, Goku. Ho
cercato di farla ragionare, anche Gohan le ha parlato…
però sembra essersi
dimenticata del vostro amore. Le abbiamo fatto vedere le foto di
matrimonio, ma
mi ha detto chiaramente che non vuole avere niente a che fare con te.
Sai,
forse in futuro,
al momento ha paura di voi saiyan. Fugge anche se vede Vegeta in
corridoio”
sussurrò Bulma.
“N-non
è colpa”
mormorò Son.
Goku cadde in ginocchio,
il viso tra le mani, piangendo
rumorosamente.
“Chichi!”
ululò.