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Autore: Juliia8    22/07/2017    0 recensioni
Lei Holly Carter una psicologa di 25 anni, lui Jacob Miller 26 anni istruttore di pugilato nella sua palestra.
Lui sconvolgerá i suoi piani, lei lo porterá nella direzione giusta.
Lei sa ogni dettaglio della sua vita, ma lui continua a fingersi ciò che non è, finché tutti i punti si uniranno portandola alla conclusione della sua analisi.
Dal primo capitolo:
"Per questa volta hai vinto tu ragazzina"
"Dottoressa Holly, grazie"
"Oh certo..-ride-mi devi un cappuccino Holly"
Genere: Azione, Dark, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Scendo dall'auto, girovagando per le vie di Manhattan, fino ad arrivare al mio studio, apro l'agenda e con il dito scorro fino al primo appuntamento delle 8:00 "nuovo paziente", arriccio le labbra per poi sedermi sulla piccola poltrona proprio accanto al lettino "cominciamo questa giornata" sussurro tra me e me.

Poco dopo sento dei colpi alla porta

"E' aperto"

vedo affacciarsi un ragazzino dai capelli neri, gli occhi verdi e un espressione terrorizzata sul volto gli sorrido invitandolo ad entrare, non sapevo che i miei guai sarebbero scaturiti proprio da quel ragazzino cosí spaventato.. Si siede sul lettino continuando a torturarsi le mani

"Hey, sta tranquillo..io sono Holly e tu?"

cerco di stabilire un contatto con lui.

"Mi chiamo Brian e ho 10 anni"

dice con voce tremante, descrizione molto dettagliata la sua..contina a guardarsi attorno.. comincio a preoccuparmi che sia io a terrorizzarlo..

"E dimmi come mai sei qui?"

mi osserva con i suoi grandi occhi mentre riflette sulla risposta da darmi

"la dottoressa ha detto che ho un..un disturbo post traumatico"

comincio a scrivere appunti e noto che cerca di sbirciare mi lascio sfuggire una risata prima di alzare nuovamente lo sguardo su di lui.

"E cosa ti è successo?"

ed è a questa domanda che lo vedo irrigidirsi e cominciare a tremare leggermente

" Hanno ucciso mio padre.. e io ero li con lui.."

"Dimmi hai qualcuno con cui parlare liberamente con cui sfogarti quando hai bisogno? non so..magari qualche amico" "

"Si, cè mio fratello maggiore, cerca di esserci sempre ma ha anche il suo lavoro.. non sta piú bene..cerca di non piangere davanti a me ma spesso lo sento la sera, nella sua camera accanto alla mia. si sente tanto in colpa"

dice serio assumendo un espressione pensierosa

"Oh.. e come mai?"

" Questo non posso dirlo"

continuiamo a parlare finchè osservo l'orologio, la seduta è terminata, lo saluto mentre scende le scale..quel ragazzino mi ha conquistato. Osservo nuovamente l'agenda..mh..il prossimo paziente è alle 10:00, decido cosí di andare a prendermi un caffè, prendo la borsa e esco dallo studio soffermandomi ad osservare la targa appesa alla porta "Dottoressa Holly Carter, Psicologa" Sorrido..mi sono laureata due anni fa, ricordo ancora quel giorno..mia madre piangeva come una fontana mentre mio padre rideva

"Si sta laurendo non sta andando in guerra"

gli ripeteva ridendo.

Mi dirigo alla caffetteria di fronte, mi immetto nella fila mentre cerco il portafoglio nella borsa, arriva il mio turno ma proprio in quel momento si posiziona davanti a me un ragazzo

"Un cappuccino a portar via"

ordina ignorandomi, alzo un sopracciglio..sbaglio o mi ha appena fottuto il posto?! picchietto la mano sulla sua spalla cercando di richiamare la sua attenzione, e finalmente si volta è piu alto di me ha i capelli corti e neri con un ciuffo nel lato destro, gli occhi sono verdi, ha la masciella delineata da una corta barba nera,il labbro superiore è piu sottile di quello inferiore, indossa una maglietta nera, e dei jeans.

"Sono forse trasparente!"

"Vado di fretta, e mi stavi facendo perdere tempo mentre armeggiavi nella borsa"

quanto vorrei prenderlo a sberle..

"La tua educazione è veramente ottima"

alza gli occhi al cielo

"Cosa sei mia madre" dice ridendo

"Vaffanculo"

replico

"La ramanzina è finita posso andare ora? o vuoi farmi perdere altro tempo?"

Quanto è odioso.. la commessa attira la sua attenzione indicando la sua ordinazione, e lui prende il suo cappuccino mentre sorride soddisfatto, gli tolgo il bicchiere dalle mani

"Grazie"

dico uscendo dal locale

"Sei pazza o cosa!"

mi avvicino a lui

"Questo serve come risarcimento danni"

sospira alzando nuovamente gli occhi al cielo "Non ho parole.."

lo vedo scoppiare a ridere, oh ora si diverte anche..

"Per questa volta hai vinto tu ragazzina"

"Dottoressa Holly,grazie"

"Oh certo..-ride-mi devi un cappuccino Holly"

dice per poi andarsene, faccio spalluccie e bevo soddisfatta il mio cappuccino gratis, Holly 1 sbruffone 0.

   
 
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