Bussai alla porta, indeciso fino all’ultimo se tornare indietro o
affrontare le mie paure, il mio incubo…
Come avrete capito io non sono un cuor di leone, e neanche di tigre…
Dopo una vita passata ad essere preso in giro ed essere deriso, persino
da mia sorella, sangue del mio sangue, è ovvio che io sia leggermente insicuro
ora. Ma non è così quando sono con lei …
LEI, LEI, LEI, LEI…
Non avrei mai pensato un giorno di avere una lei nel mio cuore. Io sono Ryan Evans, omosessuale
dichiarato, tutti lo sanno. E allora perché mi sono innamorato di una ragazza?
Intanto la porta davanti al mio naso era stata aperta e un atletico
ragazzo mi fissava insistentemente.
-Ryan, non ti aspettavo-
-Scusa, Troy, non volevo disturbarti. Posso?-
-Certo, entra…-
Mi avviai velocemente verso il salotto: ormai quella casa la conoscevo a
menadito. Troy mi seguiva, un passo indietro,
cercando di capire per quale motivo mi fossi catapultato a casa sua senza prima
avvisarlo, come invece ero solito fare.
-dovevo parlarti di una cosa-
Lui mi guardò preoccupato, spaventato da che cosa celasse questa
affermazione
-cosa è successo?- mi chiese, agitato.
-forse è meglio se ci mettiamo comodi- dissi evasivo.
Lui si accasciò sulla sedia di fronte alla mia poltrona, rischiando
seriamente di svenire per il nervosismo.
-cosa vuoi dirmi?- mi chiese. Io non seppi cosa dire
-allora cosa succede?-. Altro silenzio imbarazzato da parte mia
-mi spieghi cosa capita?-. Il suo tono si era fatto supplichevole. Non
potevo farlo soffrire ancora senza motivo: gli volevo troppo bene. Almeno dopo
la mia rivelazione il suo dolore avrebbe avuto un senso, e lui mi avrebbe
cominciato ad odiare. Ma al momento volevo solo essere sincero, senza pensare
alle conseguenze del mio atto.
Nonostante questo, però, non riuscii a trovare le parole per iniziare il
mio discorso.
Troy non riuscì proprio a
nascondere la sua impazienza. I suoi occhi azzurri mi fissavano ansiosi e si
era involontariamente avvicinato a me come per sentire meglio, arrivando ad
appoggiare i gomiti sulle gambe. Capii che quello era il momento giusto per
sganciare la bomba.
-Mi sono innamorato di Gabriella- dissi con la voce ridotta ad un
sospiro. Lui sentì lo stesso.
-COOOOOOOOOOOOOOOOSA!!!!!!!!!- Non ci poteva credere. Non ci voleva
credere.
-Mi sono innamorato di Gabriella- ripetei con un tono di voce più alto,
anche se ciò era assolutamente inutile. Aveva capito perfettamente ogni singola
parola di quella frase maledetta.
-Ma come è possibile? Tu sei gay!- mi disse lui, con il tono di voce di
chi dice l’ovvio.
-Evidentemente lo ero- fu tutto quello che riuscii a dire.
-Ma Gabriella? Lei è…-
-Lo so che mi sto comportando male nei tuoi confronti, ma spero che un
giorno mi perdonerai e…-
-Perdonarti?! Perdonarti?! Ma tu sei pazzo!! Non potrò mai perdonarti.-
Per me fu come una secchiata di acqua gelida in volto.
-Lei lo sa?- mi chiese
-Sì. ci siamo baciati alla festa dell’altra sera. Eravamo tutti e due un
po’ ubriachi ma sapevamo quello che stavamo facendo. Ho voluto dirtelo io prima
che lo facessero gli altri.-
-Grazie e scusa se ti ho scomodato- disse sarcastico
-Non parlarmi così, Troy-
-E come dovrei parlarti, me lo vuoi dire? Sei solo un traditore!-
Altra secchiata di acqua gelida.
-Ma lo sai cosa stai facendo? Cosa MI stai facendo? Credevo di essere
una persona importante per te ma mi sbagliavo…-
-Non ti sbagliavi! è così! Tu sei ancora molto importante per me!-
cercai di difendermi senza neanche dover mentire.
-Evidentemente non abbastanza…- Una nota malinconica si fece largo nella
sua voce. Potevo percepire il suo dolore.
Lo conoscevo troppo bene per non sentirlo.
-Lo sai anche tu che non è vero! Infatti
tu per me ei come un fratello e…-
-Come un fratello…- ripeté, sempre più choccato.
-Non so come altro dirtelo! Io ti voglio un bene dell’anima- dissi semplicemente.
-Ma nonostante questo mi hai tradito!-
Non potevo negare l’evidenza. Ma all’amore non
si possono dare regole o limiti.
-Ma non capisci che non ho scelto io di
affrontare questa situazione? Secondo te ho deciso io di innamorarmi di
Gabriella? Ho responsabilità se lei mi ricambia e quindi ti abbiamo tradito?-
-Tu mi hai tradito!-
-Perché, lei non ha responsabilità?-. Stavo
cominciando a riscaldarmi
-Ma tu sei il mio ragazzo, mica lei!-
Mi alzai di scatto, non sopportando il suo
sguardo sprezzante, e uscii di casa sua sbattendo la porta.
Nota dell’autrice
Ciao a tutte!!!
Eccomi di nuovo a voi con una piccola one-shot nata dal mio estro creativo alquanto impazzito. Questa
idea mi solleticava molto e spero che il finale vi abbia almeno un po’ stupito.
Il finale non mi convince molto e quindi si accettano consigli, tramite le
recensioni, su come migliorarlo. Come sempre, commentate numerosi!!!!!
Bacioni
Carlotta
P.S:
domani vado a gardaland, domani vado a gardaland, domani vado a gardaland,…