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Autore: Littlegirl92    22/07/2017    1 recensioni
Eccomi qui con il terzo extra! Vi ricordo che per leggerli è necessario almeno leggere i precedenti, non necessariamente la ff "La spada leggendaria".
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Mugiwara, Nami, Nico Robin, Roronoa Zoro, Trafalgar Law | Coppie: Nami/Zoro
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Keita Roronoa 

La vita dei coniugi Roronoa scorreva tranquilla, i nostri due protagonisti, dopo un anno di scaramucce e litigi, soprattutto per Nami perchè (nonostante il matrimonio) il suo ruolo di "maestrina" non era terminato. Doveva portare Zoro alla laurea, senza nessuna scusa.

Alla fine, tutto si era risolto per il meglio, a marzo suo marito si era finalmente preso la laurea in economia. Avevano festeggiato tutti insieme sotto i ciliegi in fiore e poi loro due da soli a casa.

La nostra rossa non si era affatto pentita di aver sposato Zoro, e non perchè lui fosse ricco sfondato (anche se questo la stupiva, visto il suo attaccamento al denaro), ma perchè ci andava d'accordo. Il medesimo pensiero era del marito, insomma, inizialmente, non ci avrebbero scommesso mezzo Yen che la loro relazione potesse durare, invece...litigi domestici a parte, il rapporto andava a gonfie vele.

Quando anche Nami aveva conquistato la laurea, entrambi erano d'accordo che, prima di allargare la famiglia, sarebbe stato il caso che entrambi si fossero inseriti nel mondo del lavoro. Per Zoro in realtà era più una questione "pratica", dovendo prendere le redini dell'azienda, sapeva che nei primi tempi avrebbe dovuto viaggiare molto per il Giappone, tra convegni e riunioni, lasciando Nami sola, perciò sarebbe stato meglio evitare "l'argomento" figli, almeno finchè lui non fosse rimasto stabile nell'ufficio di Tokyo. La rossa si trovò d'accordo lui, pensando che durante le sue assenze poteva andare a dormire dai suoi, sicuramente con un figlio a cui badare sarebbe stato tutto molto più difficile da gestire.

Sfortunamente i loro piani andarono in fumo, proprio per colpa delle assenze di Zoro, quando quest'ultimo tornava, la passione tra i due divampava come fuoco. Proprio in uno di questi giorni si ritrovarono a farlo nella vasca da bagno. Il verde era tornato da un lungo viaggio costatogli due settimane lontano da Nami, quando rientrò a casa e la trovò nuda immersa nella vasca non riuscì a resistere. Nonostante le iniziali proteste, Nami si lasciò andare, avvertendolo di fare attenzione, soprattutto perchè in quel momento non stava prendendo la pillola.

Farlo in acqua si era rivelato in realtà un ottimo metodo per ingravidarla, infatti in una calda giornata di giugno, al controllo di routine dal ginecolo questi le annunciò il lieto evento "Signora Roronoa, lei è incinta!".

Anche se i piani non erano quelli stabiliti, Nami era davvero felice e anche a Zoro scattò un sorriso quando sua moglie gli comunicò la notizia.

"Bene, Nami, il termine dovrebbe essere a metà febbraio" le aveva detto il ginecologo, era contenta di partorire in pieno inverno, almeno non avrebbe sofferto il caldo afoso che l'aveva torturata nei primi mesi di gravidanza.

Durante quel periodo non poteva impedire a Zoro di partire per lavoro, così decise che avrebbe trascorso un pò di tempo a casa sua con sua madre e sua suocera, la quale aveva assunto un insegnante di Yoga, diceva che era necessario per non farle venire i dolori muscolari per via del peso del pancione.

Era il 6 febbraio, come al solito Zoro era ancora fuori per lavoro, ma sarebbe ritornato in serata; lei comunque restò a casa dei suoi genitori perchè quel giorno si festeggiava il compleanno di Robin.

 

In realtà la mora voleva farlo a casa sua, il problema era che Nami non poteva spostarsi, quindi decisero di fare una festicciola in casa Cocoyashi.

C'erano tutti quanti, anche un sacco di amici di Rufy: Franky, Usop, Brook, Ace, Sabo ed anche Sanji, il quale l'aveva conosciuto perchè il cuoco compra spesso il pesce da loro.

Nami si stava divertendo tutto sommato, ma le mancava Zoro, oltre ad essere preoccupata per lui. La neve continuava a scendere copiosa ammucchiandosi alta per le strade, aveva il timore che rimanesse bloccato per la strada, timore che fu dissolto quando il verde le telefonò dicendole che era già in macchina con Koshiro per recarsi da lei.

Tirò un sospiro di sollievo, era abituata a stare senza di lui per dei giorni, ma quella sera una sensazione strana la faceva agitare.

Appena suonò il campanello, si alzò con fatica e andò ad aprire "Accidenti che freddo!" esclamò il verde entrando subito in casa. Nami ridacchiò togliendogli dalla testa e dalle spalle la neve "Menomale che sei riuscito a rientrare, appoggia il cappotto, ti porto qualcosa di caldo" disse lei dirigendosi in cucina, ma lui la bloccò abbracciandola e baciandole una tempia "Neanche mi saluti, balenottera mia" ghignò divertito.

"Chi sarebbe la balenottera? Guarda che qui dentro c'è nostro figlio, altrimenti sarei con un fisico da urlo" rispose stizzita "Lo so, scema" le accarezzò il pancione "Tutto a posto?" le chiese un pò preoccupato.

"Si" sorrise "Non ti preoccupare, a parte la fatica a spostarmi, sia io che lui stiamo benone" lo accarezzò su una guancia.

Decisero di tornare in salone a godersi i festeggiamenti, mentre Nami andò a prendere del sakè caldo per Zoro. Ovviamente, non si sarebbe mai accontentato con del semplice thè. Mentre stava sistemando le boccette di sakè nel vassoio sul tavolo della cucina, sentì un capogiro improvviso, si tenne al tavolo e portandosi una mano sulla fronte si sedette sulla sedia.

"Mocciosa!" esclamò Zoro correndo verso di lei "Che succede? Stai male?" le chiese abbracciandola. Era corso subito sentendo un rumore dalla cucina. Lei appoggiò la fronte sul suo petto reggendosi con le mani alla sua felpa "Improvvisamente mi è venuto un capogiro" sussurrò.

Arrivò anche Bellemere "Tesoro che succede? Non stai bene..." disse avvicinandosi ai due "No...è che.." tentò di parlare, ma le parole le moriro in gola quando vide i suoi piedi bagnati così come il pavimento sotto i suoi piedini.

Da quel momento fu il panico, sua madre corse subito a chiamare Genzo, dovevano andare in fretta in ospedale.

"Zoro!" lo chiamò Nami ansiosa "Ho paura!" gli disse con le lacrime agli occhi. Lui la prese in braccio "Non devi averne, ci sono io con te. Ce la faremo" la baciò sulla fronte già sudata.

Purtroppo le cose non si mettevano affatto bene, con tutta quella neve sulla strada era impossibile spostarsi e anche dopo aver chiamato l'ospedale l'ambulanza era ancora imprigionata nel traffico. Nami nel frattempo aveva le lacrime agli occhi dal dolore, si contorceva tra le braccia di Zoro, finchè Bellemer preparò il futun in camera loro e vi distesero la rossa ansimante dai dolori.

Sua madre le asciugava la fronte imperlata di sudore mentre Zoro le teneva una mano seduto al suo fianco.

Tutti in sala erano seriamente preoccupati sentendo le urla di Nami farsi sempre più forti "Coraggio tesoro, respira..." le diceva la madre.

"Fate qualcosa! Dovete far uscire questo bambino! Ah!" urlava la rossa.

Genzo sentendo sua figlia così disperata cercò di pensare ad una soluzione, subito si alzò e andò fuori tra la neve.

Corse qualche mentro finchè arrivò davanti ad una porta e suonò il campanello. La porta si aprì "Ti prego Law! Aiuta Nami!" esclamò l'uomo.

 

Zoro ringhiava di dolore mentre teneva le mani della sua mocciosa, vederla così sofferente lo faceva star male da morire, improvvisamente la porta della stanza si aprì vi entrò Genzo seguito da Law "E lui che cavolo ci fa qui?" esclamò il verde infastidito "E' l'unica persona che può aiutare Nami in questo momento!" rispose Genzo "Ma.." tentò di parlare "Zoro..." sussurrò la rossa "Ti prego, sta tranquillo, Law è un chirurgo sa quello che fa.." disse con una smorfia di dolore.

A quel punto non potè far altro che acconsentire.

Il moro cominciò subito a dare direttive, asciugamani puliti e dell'acqua bollente. Genzo e Bellemer dovettero uscire, entrò Robin per poter dare una mano al dottore.

"Nami, adesso devi solo spingere con tutte le tue forze capito? Il bambino è pronto per uscire, quindi spingi più che puoi.." le ordinò il medico.

Cominciò a spingere sollecitata anche da Robin e Zoro che gli dava man forte mentre la faceva appoggiare al suo petto con le spalle e stringendole una mano "Coraggio, mocciosa mia, ci sei quasi!".

Finalmente si sentì un pianto "Bravissima Nami! Finalmente è uscito il tuo bambino!" esclamò Law.

Robin lo prese e lo avvolse in una coperta porgendolo ai loro genitori "Ecco vostro figlio" le disse sorridente mentre lo appoggiava al petto di Nami.

"E'...davvero...bellissimo" sussurrò la rossa con il fiatone, mentre Zoro era troppo emozionato e si limitò ad annuire.

Law però fece segno a Robin di prendere il bambino, la quale lo prese e lo portò subito a Bellemer dietro la porta. Si era accorto del forte pallore di Nami "Zoro...non mi sento molto bene" sussurrò prima di chiudere gli occhi "Oi Nami!" la scosse il verde agitato "Nami! Svegliati!"

Intanto Robin era rientrata "Cos'è successo?" disse "E' soltanto svenuta, sta perdendo molto sangue, chiama qualcuno di là, abbiamo bisogno di una trasfusione" le porse delle chiavi "Andate a casa mia, entrate nel mio studio e prendete quella piccola macchina appena destra vicino alla porta! Veloce!" esclamò Law.

Robin eseguì gli oridini e sparì dalla stanza alla velocità della luce "Ti avverto, se le succede qualcosa, ti faccio fuori!" lo minacciò il verde urlando.

Sentendolo sbraitare arrivarono Sanji e gli altri davanti alla porta "Portatelo fuori, è troppo agitato per stare qui dentro" disse il medico.

Sanji e Rufy dovettero trascinarlo a forza "Senti un pò, testa d'alga! Lo capisci che così non aiuti affatto Nami! Stai calmo! Vedrai che il dottore risolverà tutto!" gli urlò.

Robin era tornata in fretta e si erano chiusi nella stanza, in casa regnava un silenzio tombale.

 

Nojiko cullava suo nipote tra le braccia con affianco Ace, Zoro era appoggiato al muro con le braccia conserte in ansia per sua moglie.

Bellemer e Genzo erano in piedi sullo stipite della porta anche loro trepidanti d'attesa.

La porta della stanza si aprì e ne uscì Robin sorridente "E' andato tutto bene, Nami sta dormendo".

Tutti sorrisero felici e Zoro sospirò sollevato, alzandosi e andando subito da sua moglie.

Vide Law sistemare le sue cose e con il braccio medicato "Tutto a posto Zoro, tua moglie starà bene, ma domani mattina portatela in ospedale per un controllo" disse atono.

Zoro intanto si era avvicinato a Nami e le si era seduto a fianco baciandole la mano e tenendola stretta "Sei stato tu a darle il sangue?"

Law lo guardò interropendo la sua attività "Si, sono del gruppo zero"

"Potevi chiedere a qualcuno di noi.." rispose l'altro "Il primo compito di un medico è di aiutare un paziente con le sue sole forze, questo è quello che ho fatto" disse alzandosi in piedi dirigendosi verso la porta.

Zoro sorrise sghembo "Ehi!" il medico si bloccò "Grazie!" disse il verde.

L'altro alzò una mano ed uscì lasciandolo solo ad osservare Nami dormire serena.

 

Nami si svegliò nel cuore della notte, vide Zoro vicino a lei sveglio ad osservarla "Finalmente ti sei svegliata mocciosa!" sorrise serenamente.

"Dov'è?" chiese lei.

Il marito si alzò e andò a prendere l'oggetto dei desideri di sua moglie, glielo porse e lei subito se lo appoggio al petto mettendosi a sedere sul letto.

Aveva un faccino paffuto, le manine strette a formare dei pugnetti vicino al viso mentre dormiva beato fra le coperte "Come sei bello amore mio" sussurrò baciandolo sulla fronte.

Sentì Zoro circordarle le spalle con un braccio e avvicinarsela al petto "Ha i capelli ricci..." disse lui "Si ma sono verdi come i tuoi.." ridacchiò lei.

"Come vuoi chiamarlo?" chiese lui "E' vero...questo frugoletto non ha ancora un nome..." parlavano tra di loro continuando ad osservare il piccolo dormire beato.

"Mi piacerebbe Keita.." disse Nami

"Keita Roronoa..." riflettè Zoro "Non suona affatto male...Vada per Keita!" esclamò.

Lo sentirono mugugnare nel sonno e subito Nami lo cullò un pò "Avrà sicuramente fame" disse mentre si spogliava un seno per nutrire il loro bambino che subito, affamato, cominciò il suo pasto.

 

Intanto dietro la porta socchiusa Genzo scattava delle fotografie con le lacrime agli occhi "Tesoro che stai facendo?" gli chiese sua moglie dietro le sue spalle "Sniff, sniff" tirò sul col naso "Faccio qualche foto ricordo per loro".

In fondo, Genzo, aveva un cuore d'oro.  



Ok, ammetto che i personaggi sono sdolcinati, però in fondo è pur sempre il giorno della nascita del loro bimbo, no? 
Bando alle ciance, che ve ne pare di questi extra? Io mi sto divertendo molto a scriverli, perchè essendo One shot mi prendono meno tempo rispetto ad una FF con più capitoli. Il prossimo extra sarà moooolto più lungo, vi dico già che sul pc conta dieci pagine. Avrà un rating rosso perchè ci saranno scenette un pò spintarelle. 
Ringrazio sempre Zomi che recensisce sempre, mi fa super piacere! 

Ringrazio anche tutti gli altri che semplicemente leggono queste One shot senza commentare! 
Al prossimo extra, 
Littlegirl 

  
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