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Autore: Xemnasnobody    22/07/2017    0 recensioni
Reilya è una ragazza strana: ha un modo particolare di vedere il mondo e il bilancio tra luce e oscurità. Cosa potrebbe mai trovare in questo mondo? storia ispirata da Kingdom Hearts ma con dei cambiamenti. Reilya è stata inventata da me per descrivere me stessa. Un giorno arriva un tipo misterioso che arriva da un altro mondo e la vita di Reilya cambia per sempre.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Organizzazione XIII, Terra-Xehanort, Xehanort, Xemnas, Young Xehanort
Note: Movieverse | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Più contesti
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L'anima nera che nell'oscurità trovò la luce
capitolo 2: Approfondimento 

Era mattina ad Auropoli e Reilya si svegliò di colpo, come se avesse fatto un brutto sogno. 
La prima cosa che le venne in mente era "Xehanort", il ragazzo che ha conosciuto ieri ai confini del mondo. 
Si strofinò gli occhi e si diede un piccolo colpo sulla testa per svegliarsi. 
Alla fine decise di alzarsi e di andare a fare colazione, e che colazione! Auropoli era ricca di ortaggi e piena di grandi risorse, a nessuno mancava mai nulla. 
La colazione preferita di Reilya erano le frittelle della passione, piatto tipico del posto. 
Reilya mangiava golosamente la sua colazione e la sua mente era soffocata dal pensiero di quel forestiero e di tutto quello che le disse riguardo al mondo esterno. 
Reilya prese il pugnale che le diede Xehanorth e lo osservò molto accuratamente, riguardando per bene le incisioni sulla lama del pugnale e le decorazioni sul manico. 
« forse nell'accademia qualcosa »  pensò Reilya, fissando il pugnale. 
Reilya si vestì e si mise il suo solito outfit color azzurro cielo e leggero come un velo di seta che la rendeva una principessa. Reylia si mise in moto verso l'accademia camminando con passo accelerato, come se avesse fretta di andarci. Entrò nell'accademia e si rivolese a uno degli addetti:
 « Mi scusi, signore. Ieri ho trovato questo pugnale e ho notato delle strane incisioni, vorrei che mi potesse dire che cosa sono e da dove vengono. » 
 « certamente »  rispose freddamente l'addetto dell'accademia, andando poi verso una macchina ad analizzare il pugnale. 
Reilya intanto si sedette su una sedia comoda, fatta in legno e con sedile fatto in cotone rosa, ( un materiale molto utilizzato dalla gente di Auropoli), che rendeva il sedile della sedia più che comodo.
Nel frattempo, Reilya pensò ancora all'accaduto e continuò a domandarsi il perchè Xehanort le avesse regalato quel pugnale insolito. 
Passarono parecchi minuti prima che Reilya avesse notizie dell'analisi del pugnale e ad un certo punto sentì l'addetto che la chiamava: 
« signorina, abbiamo finito con le analisi. »
 Reilya si scosse per un attimo, quasi spaventata, e disse molto con tono impacciato  « a-arrivo »
« mi dica tutto » disse Reilya con tono speranzoso, come se non aspettasse altro. 
« Le incisioni che sono disegnate sulla lama sono di un altro mondo, un mondo abbastanza distante da qui. Un mondo antico, oserei dire. E vista l'antichità delle decorazioni sul manico direi che il mondo si trova a nordest da qui.» raccontò l'addetto con tono un po' inquieto. 
« A nordest... » disse Reilya a bassa voce, come se pensasse. 
« Stia attenta al mondo esterno, se pensa di poter scoprire qualcosa si sbaglia altamente. Tutti coloro che hanno provato a cercare indizi non sono più rimasti gli stessi, hanno avuto a che fare con l'oscurità e non si sa più dove sono andati a finire.»  disse l'addetto, provando ad avvertire Reilya di ciò che sarebbe potuto accaderle.
Reilya pensò attentamente a quelle parole e cominciò ad avere paura ma ad essere incuriosita allo stesso tempo.
 « Grazie mille per le preziose informazioni, signore»  disse Reilya facendosi restituire il suo pugnale dall'addetto.
Reilya uscì dall'accademia con il suo pugnale ancora più inquieta di prima e decise di andare a comprare una mappa, provando a raggiungere il mondo nominato dall'addetto dell'accademia. 
Reilya cominciò a dirigersi verso la piazza della fontana e trovò la solita situazione pacifica: i bambini erano allegri come sempre e tutti passeggiavano per la città felici. 
Trovato il negozio di mappe, Reilya aprì la porta e trovò parecchia gente che parlava tra loro e molti altri in fila per comprare mappe, bussole o tutto ciò che sarebbe servito per un bel viaggio. 
Reilya si mise in fila aspettando pazientemente il suo turno e si sentì osservata dalle persone, sentendosi a disagio. 
Arrivato il suo turno, Reilya si fece avanti e iniziò subito a parlare: 
« Vorrei una mappa del mondo esterno, per favore. »
La venditrice di mappe la guardò perplessa per qualche secondo e le chiese  « perchè è interessata al mondo esterno, signorina? »
« Devo andare a trovare dei parenti lontani » rispose Reilya.
La venditrice di mappe la guardò con sguardo incerto e si voltò dicendo  « certo, certo. Capisco.». con tono poco convinto. 
Subito dopo, consegnò la mappa a Reilya e le disse « Ecco a lei, signorina e buon viaggio! » sorridendole.
« Grazie »  rispose Reilya. 
Reilya uscì dal negozio e senza farsi notare  tornò verso la foresta, nei confini del mondo. 
Tornò nel luogo in cui era stata il giorno prima e provò ad andare oltre la foresta. 
Reilya camminava inquieta e teneva sempre in mano la mappa con sè e non smise mai di guardarla. 
A volte tirava fuori il pugnale per paura di dover combattere contro qualcosa, ma non c'era nessuno.
Camminò per parecchio tempo, passarono parecchie ore e Reilya non si era ancora fermata  per una pausa o per mangiare.
 Ad un certo punto si ritrovò fuori da Auropoli. 
Camminò così tanto che si ritrovò in un villaggio strano: Era un villaggio sul mare: Le case erano fatte in legno con dei tetti rossi e per il villaggio si vedevano passare parecchi animali, tra cui i cani. 
Era un villaggio tranquillo e la stradina principale portava su un isola, che isola poteva mai essere? Reilya era stupefatta dall'atmosfera che il villaggio aveva, così decise di fermarsi a mangiare qualcosa. 
Reilya andò verso il bancone e si rivolse alla barista, e le chiese « Mi scusi, dove siamo? »
 « Siamo nel villaggio delle isole del destino, sbaglio o non sei di qui?» rispose la barista 
« No, sono qui per trovare dei parenti lontani» Rispose Reilya, e continuò:  « Cosa avete da mangiaere? »
« Abbiamo di tutto! Dai tagliolini al sale verde alle bistecche di Behemoth glassate al miele.»
« Credo che prenderò tutto quello che mi ha appena descritto. »
«Perfetto, si accomodi pure. Sarò subito da lei » disse la barista gentile a Reilya.
Reilya si accomodò e impaziente aspettava che tutto fosse pronto. 
Nel frattempo, Reilya diede un'occhiata al panorama e vide un'isola con una bellissima spiaggia pulita e dorata, circondata da palme e notò una casa di legno. 
Reilya aveva deciso che sarebbe andata lì dopo aver mangiato. 
« Ecco a lei » disse la barista mentre pone sulla tavola i piatti che Reilya aveva ordinato. 
Reilya mangiò molto volentieri i suoi piatti e intanto osservò ancora l'isola che si vedeva in lontananza. Che cosa poteva mai esserci?
   
 
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