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Autore: Jack83    22/07/2017    1 recensioni
Al cafè mew mew si è abituati ad avere guai ma stavolta i guai sono davvero grossi.
Stavolta i guai avranno nove mesi per svilupparsi
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Taruto si maledì per l’ennesima volta quella sera davanti alla scalinata che portava al Dojo di Purin.
Aveva passato una settimana d’inferno, i suoi fratelli l’avevano sbattuto fuori di casa perché aveva rovinato il loro week-end…
Infatti aveva fatto la proposta a Purin quella sera e questo aveva rubato la scena ai due che volevano annunciare la data del loro matrimonio.
Lo fecero lo stesso ma non ci fu l’attenzione che speravano… O almeno era quello che sperava Kisshu visto il suo leggero egocentrismo.
Perciò il giovane alieno dovette prendere possesso di una stanza al cafè per quella settimana.
Ryo non era molto dell’idea di concedergliela, visto che aveva fatto una bella stupidaggine con Purin ma il pronto intervento di Keiichiro gliela fece ottenere.
Ora però bisognava parlare con il padre della sua scimmietta e la cosa era più facile a dirsi che a farsi.
Si guardò un attimo il vestito, consigliato caldamente da Zakuro, un completo grigio scuro che lui portava senza farfallino o cravatta perché odiava quegli affari e preferiva tenere i primi due bottoni della camicia sbottonati.
Così aveva un’aria elegante ma non troppo.
Poi passo alla scatola di cioccolatini, idea di Ichigo, che gli disse così poteva addolcire la pillola al padre.
Il giovane alieno ridacchio al battibecco che si generò quando Ryo trovò da ridire al consiglio della Mew Neko.
Nell’altra mano guardò invece un mazzo di fiori, consigliati da Retasu, per Purin.
Qui avrebbe voluto rispondere che ci aveva già pensato ma lo sguardo torvo di Pei gli fece morire le parole in gola.
Infine si ricordo i consigli di Minto che in pratica erano delle vere e proprie lezioni di Bon Ton: non parlare con la bocca piena, non masticare con la bocca aperta, parla solo se interrogato e cose del genere.
A quel punto il ragazzo alieno sospirò, prese coraggio e si avviò lungo la scala.
Arrivato in cima suono il campanello, il portone venne aperto da Purin, vestita in un elegante Kimono giallo limone con dei fiori viola ricamati sopra.
Taruto deglutì di fronte alla ragazza ma anche l’altra rimase imbambolata di fronte al ragazzo.
A risvegliarli fu l’intervento del padre di lei che tossi per richiamare l’attenzione
-Buonasera Taruto san- Fece lui.
Il padre di Purin era un uomo alto, dal viso tondo ed abbronzato, dai capelli a caschetto e dai grandi occhi nocciola.
-Buonasera Fong-sama- fece il ragazzo impaurito -Questo è per lei e la sua famiglia- Taruto quindi porse la scatola di cioccolatini all’uomo.
-Mentre quelli sono per Purin immagino- L’uomo sorrise sornione ai fiori che aveva in mano l’alieno.
Lui annui e porse il fiori alla ragazza che sorrise -Grazie Taru Taru-
Il ragazzo arrossi -Di nulla sc…Purin-chan-
L’alieno a quel punto si ricordò di una delle “lezioni” della mew bird, cioè chiamare le persone con loro nome e non con vezzeggiativi o nomignoli vari, e si corresse al volo.
Finiti i convenevoli i tre si diressero in casa per cenare.
 
La cena si svolse in maniera tranquilla fino al termine quando Taruto e Purin, terribilmente imbarazzati, si alzarono per dire qualcosa.
Il padre di lei a quel punto, ridacchiando chiese: -Ragazzi cosa sono quelle facce, sembra quasi che dobbiate dirci che state per avere un bambino e che volete sposarvi.-
La famiglia Fong rise alla battuta del padre ma lo sguardo sconcertato dei due fece lo fece balbettare: -Ragazzi ditemi che non è così vi prego.-
I due presero un profondo respiro e dissero all’unisono -Mi spiace ma è così.-
A quel punto il signor Fong svenne mentre Eika saltò al collo di Purin gridando -Diventerò Zia!-
Taruto invece si sentì quattro paia di occhi infuriati addosso e cominciò a sudare freddo.
Guardò i fratelli Fong -Ragazzi non l’ho fatto apposta…- Ma prima che potesse continuare i quattro cominciarono a inseguirlo con diverse armi bianche in mano.
L’inseguimento si concluse quando il giovane alieno si fiondò all’interno del cafè mew mew.
Keiichiro quando lo vide lo salutò sorridendo -Ehi Taruto-Kun è andato tutto bene.-
Ma prima che l’alieno potesse rispondere lo vide spostarsi, come una specie di serpente, per evitare quattro lame che si piantarono contro la porta del locale.
-Direi di no- Fece il cuoco imbarazzato.
-I miei futuri cognati sono pazzi!- Esalò Taruto prima di svenire per la paura. 
   
 
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