Erano passate ormai tre settimane, tre lunghe settimane in cui Nami era stata mandata a Weatheria e aveva già avuto la peggior esperienza, ovvero curata da un altra persona e non da Chopper.
<< Signorina Nami, questa non è semplice influenza... Lei aspetta. >>
Nonostante in cuor suo avesse già capito non lo ammetteva.
<< Aspetta un bambino. >>
Un bambino.
Significava abbandonare la ciurma per crescerlo, si era promessa a lei stessa che se un giorno fosse diventata mamma pensava solo alla piccola creatura.
Ma non poteva e non voleva. E poi come dirlo a Lui?
Si asciugò le lacrime e capì che stava piangendo perché sapeva già cosa fare. Portò avanti la gravidanza senza problemi, solo qualche nausea e voglia di succo ai mirtilli.
Non volle sapere il sesso del bambino, voleva sorprendersi come si è sorpresa quando scoprì di aspettare.
I primi dolori erano venuti alla mattina presto, sopportabili all'inizio ma più andava avanti il travaglio e più voleva morire.
<< È una bambina. Nami è una bimba. >>
Ma quando prese in braccio la bimba ogni sofferenza sparì dal suo corpo.
<< Sarai una grandissima... >>
Passarono i mesi e la piccola cresceva a vista d'occhio, Nami dal primo momento le spiegò che passato un periodo doveva lasciarla, ma che l'avrebbe ripresa con sé una volta sistemato tutto.
Era intelligentissima, nonostante avesse un anno e qualche mese capì quando Nami se ne andò.
Era orgogliosa della madre e sapeva che darebbe tornata.
La Rossa le lasciò il suo diario e la foto del padre.
Una volta ricongiunginta voleva raccontare tutto, ma non poteva mettere in pericolo tutti.
Guardò le nuvole Nami.
E nonostante fossero passati altri tre anni sentiva la sua piccola che credeva in lei.
Le scese una lacrima guardando le nuvole, stava arrivando.
<< Non vedo l'ora di conoscerla. >>
Stavano arrivando, la piccola Kuina avrebbe conosciuto suo padre.
Lo spadaccino più forte.
<< Nami toglimi un dubbio, perché non l hai portata con te? >>
Guardò Zoro e sorrise.
<< Avrei messo in pericolo tutti noi, tutti i nostri sogni. L'avrebbero presa di mira tutti. >>
<< Ma hai sofferto così tanto. >>
Le prese il viso e la baciò intensamente. Era una donna forte, una madre coraggiosa e sua moglie.
Zoro non poteva essere più felice, fin quando i suoi occhi si posarono sulla bimba dai capelli verdi voi riflessi arancioni.
In quel momento anche lei lo guardò e si sentirono completi. Finalmente la famiglia era riunita, finalmente Nami poteva sorridere veramente.
 
 
 
 
 
 
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