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Autore: BALTO97    24/07/2017    2 recensioni
Jensen e Jared sono una coppia , convivono e sono felici , il maggiore è un pilota di moto trial mentre il minore è un giovane cuoco già famoso. Jared occupato con il lavoro , non nota il malessere del compagno , finché un tragico evento lo obbligherà a rivedere le sue priorotà.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Jared Padalecki, Jensen Ackles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Piccola premessa per chi leggerà e magari commenterà :*
Di medicina ne so veramente poco , quindi se scrivo cavolate mediche o stramberie che non stanno ne in cielo ne in terra vi prego di perdonarmi
Ho provato a fare delle piccole ricerche ma vi scongiuro di usare la fantasia e essere clementi <3  
 


Il giovane pensò che anche se era sera la luce poteva infastidire gli occhi di Jensen , così si alzò e velocemente spense la luce , chiuse le tende e accese la piccola luce sopra il letto

“Jens apri gli occhi” lo prego nuovamente , vide il maggiore muovere leggermente la testa sul cuscino per poi stringere gli occhi facendo una smorfia di dolore

“jay” sussurrò con la voce più rotta e roca di prima

“shh tranquillo” lo incitò il giovane stringendogli la mano

“fa … male” continuò Jesens con voce gracchiante

“lo so , lo so cucciolo”
Jared soffriva come un cane , ma doveva essere forte per il maggiore .

“coraggio apri gli occhi” lo incitò nuovamente
Il biondo fece un respiro profondo poi , irrigidendosi appena , aprì gli occhi
Il verde smeraldino sembrava essere del tutto scomparso sotto il rosso della pupilla e dell’iride , inoltre il velo di lacrime che li copriva rattristò infinitamente il giovane
“hey cucciolo!” lo saluto accarezzandogli il viso

Fu un sollievo  vedere che sulle labbra di Jensen nasceva un piccolo sorriso , molto sforzato .

“ja … j” provò a dire jensen , ma non riuscì e si ritrovò a fare dei colpi di tosse chiudendo di nuovo gli occhi

“calma, calmati , non ti sforzare” il giovane lo abbracciò per le spalle sdraiandosi accanto a lui
“sono qui , sono qui , sono qui” gli sussurrò portando un braccio a circondagli le spalle e tirandoselo vicino

“va tutto bene , ci sono io , non ti lascio , non ti lascerò mia più” sussurrò dandogli un bacio sulla fronte e poi sui capelli mentre gli accarezzava la spalla e il braccio con una mano e con l’altra gli lasciava delle carezze sulla pancia

“riposa ora , quando ti sveglierai sarò qui”

Jensen consolato ancora una volta dal calore del corpo di Jared che ora era sdraiato accanto a lui , si sposto appena ignorando i dolori dappertutto, appoggiò la testa sulla spalle del giovane e si riaddormentò cullato del profumo dell’altro e dai movimenti del suo torace.

Il mattino arrivò in fretta , Jensen aveva dormito sul torace di Jared per tutta la notte il giovane  invece aveva solo riposato  dato che spesso il corpo del maggiore era scosso dai tremori , aveva paura , anzi era letteralmente terrorizzato all’idea che Jensen potesse avere ancora delle convulsioni , così ogni volta ch il biondo si muoveva il giovane apriva gli occhi spaventato e controllava prima il ragazzo addormentato su di lui poi i monitor per controllare che tutto fosse apposto.

Quando il sole iniziò a sorgere e la stanza ad illuminarsi Jared in uno stato di dormi veglia aveva ancora la mano sulla pancia dell’altro , una sensazione di calore così famigliare su quella stesa mano lo scosse

Aprì leggermente gli occhi per vedere che la mano di Jensen era appoggiata sulla sua , il giovane si sollevò delicatamente per non disturbare o muovere troppo l’altro, con sua grande sorpresa vide che l’altro era sveglio , gli occhi erano leggermente aperti , ancora rossi e liquidi e circondati da quelle orribili macchie bluastre, ma aperti

“hey buongiorno cucciolo” lo salutò il giovane  

Jensen sorrise cercando di mettersi dritto , immancabilmente gemette dal dolore

“aspetta aspetta ti aiuto” intervenne prontamente il giovane aiutandolo

“Jared” la voce di Jensen era ancora roca ma migliore rispetto alla sera prima

“vuoi un po’ d’acqua ?” gli chiese apprensivo accarezzandogli i capelli

Quando il maggiore annuì appena Jared presa la bottiglia con la cannuccia e gliela porse.
“come ti senti ?” gli chiese sistemando la bottiglia sul comodino quando il maggiore finì di bere

“Uno schifo” sussurrò il maggiore chiudendo gli occhi sfregando la testa sul cuscino

“ricordi qualcosa dell’incidente ?” chiese sedendosi sul letto

Jensen aprì gli occhi e li mosse a destra e sinistra poi li puntò in quelli di Jared
“io … io … ho fatto il salto … ma poi … non lo … non lo … io … io” balbettò confuso agitandosi

“ok , ok , ok calmati va tutto bene” cerco di tranquillizzarlo il giovane accarezzandogli il viso sconvolto

“è tutto ok !” disse quando Jensen si rilasso al suo tocco
“jay”

“si cucciolo ?”

“non … non sento le gambe !” disse il maggiore guardandolo ancora negli occhi

Jared prese un respiro profondo
“Jens ascolta” cercò di farsi coraggio e dirgli che c’era il rischio che la sua spina dorsale avesse avuto dei gravi danni
Irreversibili

Ma quando guardò negli occhi di Jensen , spaventati e confusi come quelli di un cucciolo smarrito non ebbe il coraggio di dargli anche questo dolore

“Misha … Misha dice che” non ne aveva il coraggio , stava per dirgli un’orribile verità

“quanto è grave ?” sussurrò il biondo abbassando lo sguardo

“tanto” rispose il giovane

Il maggiore annuì appena

“jensen mi dispiace”

Quando il biondo alzò gli occhi rimase basito , Jared stava piangendo

“jay , non è colpa tua ?” disse cercando dia alzare una mano per portarla al viso dell’altro
“no .. no io non c’ero” disse duro il giovane

“se ci fossi stato . se ci fossi stato … tu .. io … CAZZO!” proferì e urlò tra i singhiozzi
Il maggiore non disse nulla , certo era arrabbiato con Jared , ma non lo incolpava di nulla

“mi dispiace ! mi dispiace ! mi dispiace ! ti prego !” orami Jared era scosso dai singhiozzi

“Jay calma” sussurrò Jensen poggiando una mano sulla sua

“credevo che saresti morto” disse il giovane cerando di pulirsi le lacrime con il palmo della mano
“jay”

“ti ho visto coperto di sangue e credevo che saresti morto odiandomi”

Disse per poi piegarsi  andando ad abbracciare il corpo del maggiore , stretto nella morsa del suo gigante in lacrime il biondo iniziò a fargli delle carezze sulla schiena

“ti prego perdonami ! ti prego ! sc … scu…. Scusami ! ti amo ! ti amo” ripeteva singhiozzando nella spalla dell’altro
“ti prego ti amo . non odiarmi ! scusami!”

“jay , jay calmati”Jensen lo sollevò appena così da poterlo guardare in viso
“io non ti odio , non potrei mai odiarti” disse con voce dolce

“oddio amore mio” Jared si buttò ancora su di lui abbracciandolo stretto

“ho avuto paura !” sussurrò , il maggiore lo abbraccio a sua volta ignorando ancora il dolore

“cosa faccio se tu muori ? come vado avanti io ?” chiedeva il ragazzo

“ti amo così tanto , sei tutto ciò che ho ! la cosa più bella ! la mia vita ! se muori io non vivo più” continuò

Il maggiore commosso sentiva gli occhi inumidirsi a quelle parole e continuava ad abbracciarlo
“ti amo anche io ! piccolo” rispose

A quel nomignolo il giovane si alzò e lo guardò negli occhi

“non farlo mai più Jensen ! mai più” disse terribilmente serio accarezzando con la mano il viso del ragazzo

“ti amo Jay” rispose il biondo
Entrambi sorrisero guardandosi innamorati

Alle 10 Misha entrò nella stanza

I due ragazzi stavano chiacchierando , Jared seduto sulla sedia accostata al letto rideva e con lui Jensen , si tenevano per mano

“bene , bene ! ma guarda che bel quadretto!” disse sorridendo

“misha” disse Jared ,il maggiore si limitò a sorridere all’amico che si avvicinò al letto posandogli una mano sulla spalla
“come ti senti campione ?” chiese sorridendo

“come un opossum schiacciato da un tir” rispose facendo sorridere gli altri

Poi divenne improvvisamente serio

“misha ! dimmi la verità !” disse fissandolo negli occhi
Il moro prese un respiro profondo , come Jared non voleva dare un dolore al ragazzo , ma non potevano tenergli nascosta la verità .

“Jensen ascolta . le tue gambe hanno riportato fratture e lacerazioni ” proferì serio , Jared abbassò lo sguardo , forse per non sentire. Il maggiore invece fissava il medico senza battere ciglio

“la vertebre della schiena sono state schiacciate , ora però dobbiamo occuparci della ferita al fianco , ti sottoporremo ad un ciclo di forti antibiotici per evitare infezioni”

Anche il moro aveva abbassato lo sguardo . ci furono circa 30 secondi di silenzio
“quindi sono paralizzato ?”

Jared strinse gli occhi e lo stesso fece misha , sentire quella parola era un dolore al cuore

“non possiamo ancora accertarlo” disse il medico

“data la gravità della situazione … è … è probabile” concluse il medico passandosi una mano sul viso per riprendersi , era abituato a dare notizie simili ai pazienti , ma dirlo al suo migliore amico , a suo fratello era terribile.

Jensen abbassò lo sguardo e rilassò le spalle vagando con lo sguardo per tutta la stanza .
Non disse niente , non fece niente . stette solo zitto a fissare ilo vuoto
Misha e Jared si guardarono ,

“Jared posso parlarti un momento ?” chiese il medico
Il giovane fissava preoccupato il viso dell’altro , poi annuì e si alzò lasciando la mano di Jensen che orami aveva smesso di rispondere alla sua presa
Misha accarezzo ancora una volta la spalla dell’amico poi uscirono della stanza

“cosa facciamo Mish” chiese il giovane che si muoveva frustrato nel corridoio
“adesso mi preoccupata la ferita, quando sarà fuori pericolo ci occuperemo della schiena” disse

“fuori pericolo ? “chiese il giovane spaventato
“Jensen si è ferito con un pezzo di lamiera che non solo ha lacerato il tessuto e il muscolo , ma ha portato all’interno del suo corpo dei batteri che hanno attaccato il sistema immunitario . per ridargli le difese immunitarie dobbiamo sottoporto a un ciclo di antibiotici molti forti per uccidere tutti i batteri” spiegò il moro cercando di essere chiaro ma non troppo duro

“ok … ok un passo alla volta” rispose il ragazzo premendosi le tempie.

“vai da lui” gli disse posandogli una mano sulla spalla

“ha bisogno di te” .

Jared aspettò qualche secondo , prese un respiro profondo , rizzò la schiena e le spalle ed entrò .
La vista che gli si presentò gli spezzò il cuore

Jensen era sdraiato , il viso era rivolto verso la finestre sul lato destro , teneva gli occhi bassi ,  le braccia rannicchiate contro il petto e la mani all'altezza del viso nascondevano quasi il suo volto , il biondo respirava appena con le gambe distese sul materasso , le coperte erano state spostate fino in fondo lasciando scoperto il corpo del ragazzo avvolto in quella tuta azzurro chiaro

Jared fece qualche passo , non sapeva cosa fare e si sentiva impotente , la sua mente urlava e il suo cuore piangeva nel vedere la persona che amava più di ogni altra cosa al mondo in quella posizione
L’unico cosa a cui riusciva a pensare era che voleva abbracciare qual ragazzo che se una volta vedeva  invincibile , sempre con il sorriso sulle labbra e gli occhi pieni di vita ora vedeva un cucciolo smarrito , impaurito ,tremante ( letteralmente ) a cui è stato strappato tutto e gettato su una strada al freddo , senza neanche una coperta con cui scaldarsi .

Non lo avrebbe lascito li da solo , non poteva . non voleva .
Fece ancora qualche passo e facendo piano si sedette sul letto , alzando le gambe si sdraiò dietro Jensen .

Il maggiore sussultò quando avvertì la sua presenza alle spalle , ma si lasciò andare quando un braccio di Jared gli circondò la vita appoggiandosi sulla pancia , facendo attenzione alla ferita , e con delicatezza gli scostò la maglietta andandosi a posare sulla pelle fredda e sudata , l’altra , invece si insinuò sotto il suo collo facendo una leggera pressione che lo costrinse ad alzare la testa e permettere al bicipite  del giovane di diventare il suo cuscino mentre l’avambraccio proseguì e la sua mano si intrecciò a una del maggiore.

Jared lo abbracciò stretto cercando di donargli tutto il suo calore , i tremori del maggiore non diminuirono ma neanche aumentarono ; stettero li semplicemente.
 jense pensava , pensava al futuro , Jared pensava a Jensen a quanto stava soffrendo ,alla paura che stava provando e al dolore sia fisico che psicologico .

“ti amo” sussurrò al suo orecchio

“sei la mia vita” continuò

“Non affronterai tutto da solo , ci sono io” disse appena più duro

“ti tengo io” . 
   
 
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