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Autore: Kiri94    25/07/2017    0 recensioni
Questa saga tratta eventi successivi alla Kiri no Gemini - Zero Arc, pertanto invito a leggere questa saga solo nel caso si abbia già letto le saghe precedenti.
La storia entra nel suo arco narrativo finale: due anni sono trascorsi dalla battaglia contro gli Zero, ed è il momento di risolvere i problemi alla fonte, confrontandosi direttamente con la mente dietro ogni avvenimento nefasto della storia... gli Insyder!
Ma una cupa ombra nera sta lentamente divagando per il mondo, corrompendo la serenità ed un clima di pace apparente... una minaccia senza precedenti, che rischia di avere pesanti ripercussioni sull'umanità stessa e l'intero ecosistema del pianeta.
Gli Insyder vanno fermati in tempo, mentre le lancette del countdown alla catastrofe scorrono inesorabili, ma l'impresa si rivelerà più ardua del previsto...
In una storia che trascende le barriere del tempo, la Famiglia Kokuyo dovrà dare il meglio di sé per poter, finalmente, mettere la parola "fine" alle macchinazioni della mente dietro tutto e tutti... ce la faranno?
Genere: Drammatico, Guerra, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai | Personaggi: Mukuro Rokudo, Nuovo Personaggio, Tsunayoshi Sawada, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
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- Questa storia fa parte della serie 'Katekyo Hitman Reborn! - Kiri no Gemini'
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Marsh tentò nuovamente di allentare le corde mentre Eve era girata dall'altra parte, ma non funzionò: fortunatamente, le era venuta in mente un'idea per liberarsi dalle corde... il problema era che l'operazione le avrebbe richiesto determinati prerequisiti.

Decisa a guadagnare tempo, Marsh raccolse a sé tutte le sue doti recitative e iniziò ad improvvisare – ... ehm... Eve... giusto? – domandò sforzandosi di replicare il tono arrendevole usato poco prima – Potrei chiederti per favore qualcosa da bere...? Sono piuttosto disidratata... – mantenendo un timbro di voce basso come se fosse provocato da una gola arida: udendo tali parole, Eve curvò la bocca in un sorriso maligno – Guarda che non sono mica scema, figurati se vado a prenderti qualcosa da bere lasciandoti il tempo per liberarti! – rispose alzando le spalle.

Mordendosi il labbro, Marsh insistette – Quella là... non è una borraccia? – disse indicando con un cenno un contenitore di plastica: ricordandosene solo in quel momento, Eve si alzò dirigendosi verso di essa mentre mormorava – Sai cosa? Parlare di acqua mi ha fatto venire sete, ora bevo un po' – dando così le spalle a Marsh e commettendo un errore che le sarebbe costato molto caro.

Con un sorriso vittorioso, infatti, Marsh esclamò – Oh, eccome se sei scema! Alpha Drive! – evocando il suo Soul Drive prima che Eve potesse avere una qualsivoglia reazione e facendo aumentare la pressione dall'acqua all'interno della borraccia fino a farla scoppiare, così che Eve fu costretta a proteggersi gli occhi dalle schegge perdendo di vista per un attimo la ragazza la quale solidificò un istante dopo l'acqua dispersa facendole assumere la consistenza di solide lame, per poi dirigerle contro la corda che la imprigionava facendola a pezzi.

Una volta capito quel che era successo era già troppo tardi: con agilità impressionante Marsh la colpì in faccia con un calcio sferrato a mezz'aria, per poi agganciarla coi piedi mentre atterrava poggiando entrambe le mani a terra per darsi la spinta ed, infine, la proiettò a terra con una violenza tale che lo schianto fu udibile a qualche metro di distanza.

Eve rimbalzò al suolo emettendo un gemito di dolore, sentendo mancare il fiato mentre veniva pervasa da un crescente senso di nausea: per sua fortuna, la proiezione la spedì più lontano del previsto, e questo le diede il tempo di reagire – Piccola... troia... e io che pensavo...! QUESTA ME LA PAGHI! – urlò sputando a terra sangue mentre una massiccia quantità di numeri 0 ed 1 prendeva ad addensarsi attorno alle sue mani fino ad assumere la forma di una pistola calibro .44, che puntò alla tempia della ragazza proprio un istante prima che ella la colpisse di nuovo – Emperor: Script! – mormorò freddamente, aggiungendo infine – Userò il tuo cadavere come cibo per i maiali! – prima di premere il grilletto.

*

Kurai arrivò alla fine del lungo corridoio, ritrovandosi davanti ad un'enorme porta d'ingresso finemente intarsiata con incisioni medievali: restò ad osservarla per qualche istante in totale silenzio, immerso nei suoi pensieri, per poi chiamare il proprio Spirit – Hey, Re Kiri... che dici, ha l'aria di una Sala del Trono questa? – domandò con aria dubbiosa.

Lo Spirit serpeggiò a mezz'aria davanti al portone esaminando le incisioni con minuzia, quindi si rivolse a Kurai con un cenno di dissenso – Ohibò, mi duole deluderla Messere, ma le incisioni non recano alcunché possa essere ricondotto alla funzione della stanza – rispose titubante: facendo spallucce, Kurai rispose – Beh, in tal caso c'è un solo modo per scoprirlo... – prima di afferrare la maniglia e spingerla in avanti in modo da spalancare l'accesso alla sala.

Non appena ebbe messo piede dentro la stanza illuminata da ampi fari capì che qualcosa non quadrava: quella che doveva essere una stanza di medie dimensioni era in realtà uno sconfinato terreno simile ad un'arena, probabilmente dove venivano addestrate le truppe.

Incuriosito, continuò a guardarsi intorno per almeno un paio di minuti finché la consapevolezza non lo colpì con la violenza di un fulmine – Un momento... sono vittima di un deja-vù o noi siamo già stati qui? – domandò con tono inquieto mentre Re Kiri andava in perlustrazione: ci volle decisamente poco prima che capissero di essere caduti in trappola – M-messere...! L'ingresso è... l'ingresso è...! – esclamò con voce ansiosa mentre Kurai correva da lui.

Con enorme orrore, dovette constatare la sparizione dell'ingresso, ora sostituito con un muro: senza farsi prendere dal panico, indietreggiò per poi evocare la Re:Kirislayer – Hakiri Ai Fukuryu... – mormorò caricando di fiamma la lama della propria arma fino a farla brillare di azzurro intenso, per poi affondarla con violenza nel muro – ... SHINTOKIRI! – penetrandolo come se fosse burro per poi scatenare un violentissimo impatto che spazzò via tutto ciò che aveva davanti.

Tuttavia, una volta che il polverone si fu diradato si ritrovarono inspiegabilmente faccia a faccia con il muro, completamente riparato e privo di qualsivoglia danno – Ma... cosa... – mormorò perplesso, avvicinandosi ad esso per poterlo tastare con mano: distratto com'era, non si rese conto del fatto che la polvere era andata via via ad addensarsi fino ad assumere una figura umana sempre più nitida, che sorrise in maniera inquietante alle sue spalle per poi tramutarsi in una colossale mano che prese ad avvicinarsi a lui...

– M-messere, dietro di lei! – esclamò Re Kiri scorgendo con la coda dell'occhio lo strano fenomeno, e Kurai immediatamente reagì con eccezionale prontezza di riflessi roteando su sé stesso e generando così un turbinio che disperse la sabbia, assumendo quindi una posizione di guardia mentre esclamava ad alta voce – Ryan, bastardo! So che sei tu, vieni fuori! – incitando l'avversario ad uscire allo scoperto.

Lo Spettro non si fece attendere: in men che non si dica la sabbia dispersa dall'attacco di Kurai tornò ad addensarsi, questa volta fino a formare il corpo di un ragazzo dai biondi capelli medio-lunghi tirati all'indietro – Niente male, Ananas Boy! Sei meno inutile di quanto pensassi. Però... ora che non ci sono delle catene a trattenermi o le tue puttanelle ad aiutarti quanto sarai in grado di resistermi? – mormorò con un sorriso sfottente stampato sulle labbra.

Kurai sfoderò un ghigno – Vuoi sapere una cosa? Un po' ho sperato d'incontrarti: sebbene l'altra volta lasciarti scappare facesse parte del piano, non mi piace l'idea che un simile stronzo sia a piede libero per il globo. Questa volta ti fermerò definitivamente – disse serrando la presa sul manico dell'arma: immediatamente, Ryan scoppiò a ridere – AHAHAH! Tu?! Fermarmi "definitivamente"? Cos'è, vuoi forse uccidermi? – domandò con fare provocatorio trasformando il sorriso in un vero e proprio ghigno e spostando lo sguardo sul volto di Kurai, la cui espressione era fin troppo eloquente – Già... no, eh? Tu non uccidi. Tu sei il "buono", vero? Sicuramente speri di riuscire a convertirmi come hai fatto con quel traditore bastardo di Plasma, o al limite di imprigionarmi in modo da rendermi inoffensivo. PATETICO – l'ultima parola fu pronunciata con rabbia, tanto che Kurai sobbalzò – E dire che vedendo come avevate preso l'iniziativa di attaccarci avevo pensato di avervi giudicato male: questa è una guerra! – esclamò con veemenza, tramutando gli arti in sabbia ed iniziando ad espanderli – GIOCARE A FARE L'EROE PURO DI CUORE NON TI PORTERA' DA NESSUNA PARTE ANANAS BOY! – urlò scatenando una vera e propria tempesta di sabbia mentre scagliava un pugno formato dalla sabbia di dimensioni titaniche contro Kurai, il quale riuscì ad evitarlo rotolando di lato e proteggendosi gli occhi con gli avambracci – La guerra è basata sulla legge del più forte! In battaglia è tutto un uccidi o vieni ucciso, e se speri di vincere senza farlo allora sei destinato a fare una brutta fine... – e sferrò un altro colpo, che Kurai bloccò generando una barriera illusoria di cemento, che però crollò in pezzi non appena l'attacco impattò contro di essa – ... proprio come quel debole di Plasma! – Kurai sgranò gli occhi con quest'ultima frase, non riuscendo ad evitare in tempo l'attacco successivo e finendo con l'essere spedito da una raffica di sabbia a cozzare violentemente contro il muro alla sua destra per poi crollare in ginocchio a terra, mentre lo Spettro si ricomponeva nella sua figura umana e gli si avvicinava a passo inesorabile.

Facendo leva sulla Re:Kirislayer per rialzarsi, Kurai si rimise in piedi con lo sguardo basso e la vista sfocata dall'occhio destro per via del sangue che colava dalla ferita sulla tempia – ... "Proprio come Plasma"...? – mormorò piano, destando l'interesse del suo avversario e arrestandone l'avanzata – Tu non sei nemmeno degno di nominarlo. Plasma è un vero guerriero che da un'intera vita combatte contro sé stesso ed i suoi ideali per il bene di colei che ama, sacrificando il suo onore ed il suo animo generoso pur di perseguire la strada che ha scelto: al suo confronto tu sei solo un guscio vuoto riempito con un odio ingiustificato verso tutto e tutti! Sei tu ad essere patetico! – rispose, aumentando il tono della voce via via che il discorso proseguiva in preda alle emozioni.

Fu allora che Ryan capì di aver vinto la battaglia psicologica che si era scatenata fra loro: sorridendo estasiato, prese fiato ed esclamò – Ne sei così convinto? Allora dimmi: saresti disposto a perseguire questo tuo ideale di "onore" se ti dicessi che ho ucciso Plasma proprio poco fa? – pronunciando con particolare enfasi l'ultima parte della frase.

Kurai rimase in silenzio per un intero minuto, in preda ai pensieri più disparati e ai dubbi più vari, finché la sua voce non si limitò a rispondere – Bugiardo – in maniera atona: avvertendo una prima crepa formarsi nella sfera emotiva del ragazzo, Ryan rincarò il colpo – Che tu ci creda o no poco importa, non cambierà la realtà dei fatti. Pensaci: sono forse il tipo di persona compassionevole che lascerebbe in vita un compagno che ha tradito la causa di Lord Augustus? – mormorò quasi in un sussurro alle orecchie di Kurai, assestando un altro colpo alla sua psiche e causando altre crepe. Ormai Kurai stava tremando.

Pervaso dell'euforia, Ryan decise infine di infliggere il colpo di grazia – Non preoccuparti, non avrai il tempo di "inquinare il tuo cuore puro"! Dopotutto... MORIRAI ORA! – urlò, sferrando un colpo al plesso solare che fece piegare in due dal dolore Kurai per poi afferrargli la faccia e lanciarlo a mezz'aria, dove lo colpì con un'immensa mano di sabbia che lo spedì ad impattare violentemente al suolo – E morto tu, toccherà ai tuoi amici! E alla tua famiglia! Voi vermi morirete tutti! Per il bene di Lord Augustus! Per garantire la nascita di una nuova era! Crepa! – sottolineando ogni parola con un colpo, mentre Kurai subiva senza avere nemmeno il tempo di reagire venendo scagliato in ogni dove come un giocattolo – ADDIO! – urlò con sguardo insano Ryan, generando una colossale lama di sabbia e sferrando un fendente con l'intento di tranciarlo in due.

Ma il colpo non andò a segno: a metà strada, infatti, la lama di sabbia venne divisa in due senza apparente motivo, separandosi in due metà ed infrangendosi al suolo.

Non gli ci volle molto a capire la causa: Kurai si era rialzato, e si ergeva in piedi proprio vicino a dov'era caduta la lama, coperto di sangue e con la divisa stracciata in più punti, ma brandendo la Re:Kirislayer con fermezza.

Lentamente, alzò la testa, mentre un'ombra gli oscurava lo sguardo – Tardi... è troppo tardi – mormorò piano con voce priva di emozioni – Come ho potuto anche solo... pensare... che dei mostri come voi potessero meritare pietà? – la presa si fece più salda, ed il tremolio cessò – Come ho potuto sperare di poter risolvere tutto riducendo la violenza al minimo? – e portò la mano destra all'occhio coperto di sangue, pulendolo con un rapido gesto – E così... Plasma è morto, eh? – la sua bocca parve inclinarsi in un sorrisetto, ma divenne ben presto un morso rabbioso al labbro inferiore che prese immediatamente a sanguinare – Lui... mi ha confessato le sue motivazioni. I suoi desideri. Si era pentito delle sue azioni, e mi aveva affidato la missione di recidere per conto suo i legami che lo incatenavano dalla vostra parte... e tu... tu l'hai ucciso, vero? – disse quasi sottovoce, piombando poi nel silenzio: per qualche ragione, i suoi capelli erano andati via via a scurirsi, fino ad assumere una tonalità quasi nera – E affermi anche che farai lo stesso con la mia famiglia? Con i miei amici? – questa volta, un sorriso malvagio comparve realmente sulla sua bocca – Congratulazioni, Ryan. Ce l'hai fatta. Mi hai corrotto – disse cogliendo di sorpresa Ryan, osservandolo intensamente: come poté notare, anche i colori delle iridi erano cambiati divenendo blu notte nel destro e viola intenso tendente al nero nel sinistro.

Dopodiché, Ryan non ebbe nemmeno il tempo di aprir bocca per rispondere che se lo ritrovò davanti – Ma ti assicuro che ti pentirai per tutta l'eternità di averlo fatto, quando sarai all'inferno – penetrando con la lama dentro il corpo del suo avversario per poi urlare – Hakiri Ai Fukuryu: Senkaikiri! – generando un'estensione della lama e roteando su sé stesso generando un turbinio di vento tagliente come rasoi che dilaniò il corpo di sabbia dello Spettro disperdendolo in giro per la stanza, dando a Kurai il tempo di preparare il prossimo attacco – Hakiri Ai Fukuryu: Kyoka Shintokiri! – saturando la lama di fiamma come già fatto poco prima per abbattere il muro ma senza liberare l'energia in un singolo colpo, in modo da usarla come rinforzo per potenziare i singoli fendenti in rapidissima successione che sferrò non appena Ryan tentò di ricreare il suo corpo, disperdendolo nuovamente: il tutto in un lasso di tempo di cinque secondi.

Ryan, constatando l'impossibilità di materializzarsi in un corpo fisico, optò quindi per un attacco totale, iniziando a turbinare attorno a Kurai in un vortice di sabbia che andava via stringendosi, aumentando inoltre la propria temperatura al punto che presto Kurai iniziò a sudare – Parole forti per un imbecille – echeggiò ovunque la voce dello Spettro – Per un verme come te una tomba nella sabbia è un'onore fin troppo grande: FUNERALE DEL DESERTO! – avvolgendo Kurai e stritolandolo in una morsa di sabbia ardente capace di prosciugare qualunque forma di vita da ogni liquido.

– Hakiri Ai Fukuryu: HONOKIRI! – risuonò come un tuono la voce di Kurai mentre il vortice che lo avvolgeva diveniva vetro per poi finire in pezzi nel momento in cui sferrò un fendente per uscirne: le lame delle due Re:Kirislayer erano ora color rosso intenso, ed emanavano un forte bagliore quasi come se fossero fatte di ferro arroventato – Non ho dimenticato il tuo punto debole, Ryan! Tu sei formato da sabbia, e pertanto posso vetrificarti col calore! Le tue tecniche non funzionano più contro di me! – affermò con determinazione, roteando con maestria le due katane per prepararsi al contrattacco rimanendo immobile e dando a Ryan il tempo di ricrearsi un corpo fisico.

Non appena si fu ricomposto, Ryan non perse tempo – NON SOTTOVALUTARMI, ANANAS BOY! – urlò alzandosi in volo a mezz'aria e generando un colosso di sabbia dalle fattezze umanoidi – Sandy Golem! Uccidilo! – ordinò quindi alla bestia, che senza esitazione sferrò un pugno titanico al suolo che Kurai evitò saltando sopra la mano del bestione ed iniziando a correre usando il braccio come strada, finché giunto in prossimità alla spalla si librò a mezz'aria con un salto spalancando le braccia in direzioni opposte ed iniziando ad emettere fiamma morbida dalla mano sinistra – X-BURNER ZERO! – urlò quindi a pieni polmoni, scatenando una fiammata color indaco di proporzioni altrettanto titaniche ed avvolta dalle saette la quale cozzò violentemente contro il Golem, vetrificandolo con il calore ed aprendo una vera e propria voragine mentre lo attraversava per poi impattare contro al muro in fondo alla sala, spazzandolo via con un boato assordante che sbilanciò Ryan e causò crolli di varia gravità nel solco che lasciò durante la sua avanzata, dopodiché Kurai piroettò elegantemente in aria in modo da addolcire l'impatto al suolo scagliandosi nuovamente contro ciò che restava del Golem non appena il suo piede ebbe toccato terra – Hakiri Ai Fukuryu – mormorò sovrapponendo le sue spade ed unendole in un campo magnetico mentre avanzava, accumulando in esse una vastissima quantità di fiamma instabile fino al momento in cui fu ai piedi del colosso – KIZUKUKAN! – esclamò con decisione saltando ed invertendo la polarità magnetica di una delle due lame, col risultato che esse si respinsero separandosi con violenza e liberando di colpo tutta l'energia instabile accumulata, la quale prese la forma di un immenso squarcio di diversi metri che tranciò di netto il Golem e parte della sala facendo sì che l'essere materializzato dal suo avversario si sgretolasse dissolvendosi in un cumulo di sabbia informe.

Al termine di questa sequenza impressionante di tecniche consecutive, Kurai si concesse qualche istante di pausa, seppur restando in posizione di guardia – Allora, "Spettro": che ne dici di concludere il riscaldamento e di affrontarmi finalmente a viso aperto? – dichiarò con fermezza, abbassando le armi e guardando negli occhi Ryan, il quale sfoggiava un'espressione seria come mai vista prima – ... da quanto lo sai? – domandò incurvando l'angolo della bocca con aria indispettita: senza esitare, Kurai puntò la Re:Kirislayer destra nella sua direzione – L'ho capito quando hai generato quel colosso di poco fa: è vero, quest'arena è disseminata di sabbia e terriccio, ma non spiega comunque come hai fatto a gestirne una tale quantità riuscendo contemporaneamente a mantenere la tua coscienza intatta nei granelli in cui ti sei scomposto... è qualcosa d'impossibile, perfino per te. Per cui, l'unica spiegazione è che il tuo corpo fosse fin dall'inizio un'illusione – concluse con tono deciso, causando l'immediato collasso del corpo di Ryan che si sgretolò come fosse vetro infranto mentre quello vero si avviava verso Kurai dall'angolo della stanza in cui era rimasto – Vuoi sapere una cosa? Mi hai sfracellato le palle: non ti sopporto più – commentò con tono intriso di rabbia, estraendo dalla tasca una pillola che Kurai riconobbe al volo – Per cui, ho deciso che ti riserverò un trattamento special- – ma prima che potesse lanciarsela in bocca, Kurai scattò con un rapidissimo fendente dividendo in due metà nette la Pillola dell'Ultimo Desiderio – Hey, hey, Ryan, cosa credi di fare? – mormorò con voce inquietante, affondando la lama nel polmone destro del suo avversario prima che questi potesse spostarsi – L'hai detto tu, no? Questa è una guerra, non un gioco. Se volevi combattermi con l'Hyper Overflow... – con un violentissimo movimento, Kurai mosse il braccio in un movimento diagonale che squarciò il corpo del nemico – ... ALLORA DOVEVI FARLO SUBITO, TESTA DI CAZZO! – e roteando su sé stesso colpì anche con l'altra katana aprendo sul suo ventre uno squarcio da fianco a fianco sufficiente, in condizioni normali, a farne fuoriuscire le interiora: tuttavia, il corpo di Ryan si dissolse nella nebbia, un segno che Kurai colse al volo – ... dannazione! – esclamò sorpreso, guardandosi intorno alla ricerca del vero corpo, che scoprì essere esattamente nell'angolo da cui era provenuta l'illusione – La testa di cazzo sei tu se credi che il tuo avversario esca allo scoperto solo perché glielo chiedi! – esclamò in risposta lanciandosi in bocca la vera pillola ed entrando nello stato di Hyper Overflow – E ora, lasciati divorare dal dolce oblio della morte! – sorridendo rilassato e spalancando le braccia come per abbracciare qualcuno.

Per la prima volta dall'inizio vero e proprio dello scontro Kurai si sentì pervadere dalla preoccupazione: Ryan non aveva perso la sanità mentale seppur entrato chiaramente nello stato di Hyper Overflow, e questo non riusciva a spiegarselo.

Nonostante ciò, riuscì a rimanere concentrato sulla battaglia, preparandosi a dare a sua volta il massimo – Me l'hai fatta, uh? Per tua sfortuna, ho ancora un asso nella manica... – e nel dirlo lanciò in aria entrambe le Re:Kirislayer per poi appoggiare il palmo sinistro contro il pugno destro – TRIMINIO KIRI! – urlò a pieni polmoni, infondendo nel pugno una vastissima quantità di Nebbia-0 man mano che allontanava il pugno dal palmo dell'altra mano, materializzando via via un'altra Re:Kirislayer proprio mentre le due lanciate precedentemente arrestavano la caduta in prossimità dei suoi fianchi iniziando ad orbitare attorno a lui – Hakiri Ai Fukuryu... – mormorò con concentrazione mentre Ryan si lanciava contro di lui cavalcando un'onda di sabbia – Kirisame! – disse lanciando a mezz'aria la katana appena creata e afferrando con rapidità le altre due che gli fluttuavano ai fianchi per poi usarle per colpire con un fendente incrociato la spada lanciata, la quale venne spedita a grandissima velocità contro Ryan, che si preparò a schivarla: tuttavia, a metà strada circa, essa prese a moltiplicarsi fino a tramutarsi in una vera e propria pioggia di spade, costringendo lo Spettro a ripiegare trasformando l'onda in un solido muro entro cui si conficcarono tutte le lame.

Nella frenesia del momento, aveva però perso di vista Kurai, il quale era nel frattempo giunto alle sue spalle – Honokiri! – esclamò arroventando le lame ed eseguendo un affondo, ma prima che la lama penetrasse il suo corpo Ryan generò tramite illusione reale un getto d'acqua che raffreddò l'arma quel tanto che bastò affinché non venisse vetrificato, potendo quindi scomporsi per poi riapparire alle sue spalle materializzando un tirapugni idraulico, con il quale colpì il volto del ragazzo lanciandolo oltre la parete di sabbia per poi ricomparire sopra di lui generando un'enorme mano di sabbia con il quale tentò di schiacciarlo con forza contro il terreno, se non fosse che Kurai oppose resistenza sfruttando le tre Kirislayer – Hakiri... Ai... Fukuryu...! – mormorò a fatica sentendosi soffocare – Utsushi Kiri! – ed ecco che il falso Kurai scomparve da sotto la mano e quello vero si lanciò dall'alto verso uno sconvolto Ryan – C-cosa...!? – esclamò paralizzato dalla sorpresa mentre Kurai urlava a mezz'aria – Sei finito, Ryan! Questa tecnica l'ho ideata apposta per te! – sovrapponendo tutte e tre le Kirislayer fino a renderle un'unica arma, la cui lama parve perdere solidità divenendo enorme ed eterea fino ad assumere le fattezze di un'enorme spada d'energia, la quale converse in una sorta di cerchio localizzato in prossimità all'impugnatura al cui interno vi era una specie di occhio stilizzato – Se tu sei uno Spettro, allora tutto ciò che devo fare è... "esorcizzarti"! YUREIGARI! – colpendo in pieno il bersaglio ed attraversandolo come se fosse fatto d'aria, scatenando in lui violentissime scariche elettriche che legarono fra loro i granelli di sabbia impedendo loro di separarsi – C-cosa...?! – mormorò incredulo Ryan – Cosa... cosa succede? Non riesco a separarm- – non ebbe il tempo di concludere la frase che atterrò con violenza contro il terreno, sentendo per la prima volta dopo anni il dolore provocato da una caduta ed imprecando pronunciando parole irripetibili.

A fatica, barcollando, Ryan si rimise in piedi, sputando sangue per terra prima di rivolgere a Kurai uno sguardo di puro odio – COSA. COSA MI HAI FATTO, FIGLIO DI PUTTANA? – urlò furioso, cercando nuovamente di separarsi senza successo e sentendo il panico pervadere i suoi pensieri, rafforzato dal venire meno dello stato di Hyper Overflow e di conseguenza della sua sicurezza.

Sfoderando un sorriso sadico simile a quelli tipici di suo padre, Kurai rispose alla domanda con sincerità – Yureigari... il "Cacciatore di spettri". Quella tecnica ha scaricato dentro ogni singola fibra del tuo corpo una dose massiccia di energia, rafforzandone i legami come in un campo magnetico: ammetto di aver nutrito dei dubbi sul suo effettivo funzionamento, ma ora mi rendo conto di aver sbagliato a dubitare di una tecnica ideata con l'aiuto di Lily-chan e Yukiko-san. Per i prossimi minuti sarai impossibilitato a scomporti – spiegò con tranquillità mentre le copie della Re:Kirislayer svanivano nel nulla – Il che significa... che non potrai evitare il prossimo attacco – concluse, concentrandosi fino a rendere incorporea la katana e generando una fiammata dietro di lui la cui onda d'urto lo spinse contro il suo bersaglio – SPADA ASSOLUTA DELLA NEBBIA! – arrestando la sua corsa una volta che fu dietro di lui.

Ci fu una pausa di qualche secondo: dopodiché, Ryan crollò in ginocchio a terra, sgranando gli occhi terrorizzato – L-le gambe...! Non... non mi sento più le gambe! COSA MI HAI FATTO?! – urlò in preda al panico, voltandosi a guardare Kurai, il quale gli puntò la lama alla testa – Ho reciso il tuo midollo spinale. Oh, ma tranquillo – si affrettò ad aggiungere in risposta allo sguardo terrificato del ragazzo – Non ho intenzione di lasciarti vivere una vita da disabile... perché ho tutta l'intenzione di ammazzarti, qui ed ora – mormorò con freddezza.

Iniziando a tremare violentemente, Ryan scoppiò in lacrime – NO! NO! TI... VI... VI PREGO, SIGNOR KURAI! ABBIATE PIETA'! – implorò, abbandonando ogni dignità una volta compreso di non avere alcuna via d'uscita: ciò servì però solo a fargli guadagnare uno sguardo sprezzante da parte di Kurai – Avere pietà, dici? – gli occhi scuri si rifletterono in quelli di Ryan – Tu l'hai avuta per Plasma? – concluse, mentre un bagliore comparso per un istante nei suoi occhi fece comprendere allo Spettro di essere spacciato – Ci vediamo all'inferno, Ryan – furono le ultime parole che questi udì, prima di sprofondare in un freddo nulla eterno da cui non sarebbe mai più tornato indietro.

Kurai attese qualche istante, il tempo necessario affinché fosse sicuro del decesso del suo avversario, quindi smaterializzò la Re:Kirislayer e si avviò all'uscita senza degnare il cadavere di Ryan di un solo sguardo.

Accanto a lui prese a svolazzare silenziosamente Re Kiri, il quale era rimasto in disparte per tutta la durata del duello: fu solo quando Kurai ebbe preso a camminare attraverso il solco scavato prima dall'X-Burner che si azzardò a parlare – Messere...? come si sente? – domandò con aria preoccupata.

Kurai si fermò immediatamente – Come dovrei sentirmi? Dopotutto siamo in guerra – rispose senza nemmeno voltarsi per poi riprendere a camminare.

Con un sospiro, Re Kiri mormorò – La guerra non cambia mai, Messere... la prego di fare altrettanto – prima di accelerare per affiancarlo, lasciandosi a sua volta alle spalle il luogo dove Kurai aveva definitivamente compreso quanto pesante fosse il prezzo da pagare per proteggere le persone a lui care.

   
 
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