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Autore: Louilalla    25/07/2017    1 recensioni
HakuShuu|•|1110 parole secondo word.
Dal testo:
È uno scappellotto, quello che ha sentito sulla nuca? Shuu si volta di scatto, la pazienza agli sgoccioli; sa che in questo momento picchierebbe volentieri a sangue chiunque sia stato, seppur compagno di squadra, sente che non gli importa. Eppure, quando incrocia gli occhi scarlatti di Hakuuryu capisce che non gli torcerà un singolo capello, e ciò alimenta a dismisura la sua frustrazione.
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Se passando per questa vagonata di proposizioni lasciate una recensione sarei molto felicia ^^
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Hakuryuu, Shuu
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mai più solo

Un'imprecazione dopo l'altra scivola via dalle sue labbra. Sono parole digrignate, masticate con frustrazione e rabbia, intrise di dolore e furia. L'intonaco si sgretola impotente sotto il colpo dei pugni, le nocche scorticate implorano pietà. Ma nulla sembra scalfire lo maschera opaca che indossa Shuu, che nasconde gli occhi straripanti di odio e lacrime sotto la frangia bruna. Le esili spalle tremano lievemente quando l'ennesimo pugno si esaurisce contro il muro del corridoio, emettendo un rumore sordo che rimbalza sulle pareti e si perde nel silenzio del dormitorio. 
C'è troppo vuoto dentro di lui, la rabbia gli vibra dentro lo stomaco liberamente, nessun sentimento riesce ad inibire la sua sofferenza distruttiva. Perchè lui è così dannatamente solo, bloccato nel vicolo cieco in cui è entrato e dal quale non riesce ad uscire. Non sa più a che pensiero attaccarsi – forse è lui a non volerne uscire, forse ne è già fuori, forse è solo stanco – 'che le voci si sovrappongono e di nuovo si zittiscono solo quando le mani corrono a stringere il cuoio capelluto con violenza come a strapparsi tutto – capelli, pensieri, cervello, preoccupazioni...
Forse, le voci si propagano nel silenzio assordante che ha dentro. Come si fa a riempirsi l'anima? Di cosa si nutrono i sentimenti?
È uno scappellotto, quello che ha sentito sulla nuca? Shuu si volta di scatto, la pazienza agli sgoccioli; sa che in questo momento picchierebbe volentieri a sangue chiunque sia stato, seppur compagno di squadra, sente che non gli importa. Eppure, quando incrocia gli occhi scarlatti di Hakuuryu, capisce che non gli torcerà un singolo capello, e ciò alimenta a dismisura la frustrazione. Non parla, si limita ad osservare astioso le iridi magnetiche del suo – suo cosa? Non è nemmeno "suo". Quanto patetico deve sembrargli, ora. Preferirebbe sfasciarsi il cranio piuttosto che reggere un confronto con Hakuuryu adesso. L'altro ragazzo si avvicina a passi strascicati e insofferenti, e Shuu si irrigidisce quando gli smuove con una mano la frangia che gli limitava il campo visivo. Hakuuryu non si spaventa davanti al suo sguardo turbolento, e anzi solleva un angolo della bocca in un ghigno divertito all'occhiataccia che l'altro gli riserva.
«Smettila di toccarmi, mi dai fastidio»
«Sempre così gentile Shuu. Potrei farci l'abitudine»
«...e taci. Anche la tua voce mi infastidisce»
«Si dia il caso che abbia un'insolita voglia di parlare, in questo momento»
«E allora vattene. "Stranamente" la tua presenza è insopportabile. Se non lo farai tu, andrò via io.»
Hakuuryu nasconde parte dell'apprensione che prova, conscio di quanto l'essere compatiti non migliori affatto le circostanze.
«Andiamo via, Shuu» L'ha detto di getto, atono e melodico al contempo alle orecchie di Shuu che smette di massacrarsi le mani e gli dedica un po' più di attenzione – perché diamine, improvvisamente la prospettiva di un futuro con Hakuuryu si fa più brillante e allettante e non lo disgusta?
Potrebbe anche salvarsi, forse.
«Che intendi?»
«Quello che ho detto.» Muove un passo verso di lui, sicuro di sé, dritto, splendente. 
«Andiamo...»
È così vicino che Shuu riuscirebbe a contargli le pagliuzze dorate che animano i suoi occhi, se non fosse così concentrato a mantenere lucida la mente. 
«...via...»
Solo un soffio li separa. Ma Shuu ha già deciso che sì, andrà via con Hakuuryu, perché quando le calde labbra del ragazzo convergono con le sue, un'esplosiva emozione si espande dentro di lui, e stronca finalmente tutte le paure e le incertezze che urlavano amorfe. Ha trovato ciò che lo rende vivo e pieno, ha capito che ha fame – tanta fame di affetto.
"Mai più solo" si dice, mente le mani si aggrappano alle spalle del ragazzo di fronte, che invece le appoggia sui suoi fianchi e lo avvicina.
"Mai più solo".


Il davanzale dal quale Shuu osserva il mondo è piuttosto scomodo, così decide di allargare il margine visivo scavalcandolo, salendo in piedi sopra il cornicione. La sua stanza si trova al penultimo piano del dormitorio, cosicché dalla finestra si gode di uno spicchio di cielo dalla bellezza surreale. Sedendosi appoggia le spalle contro il davanzale; lascia le gambe avvolte da skinny jeans neri penzolare nel vuoto, la suola delle consunte converse scure che accarezza l'aria. Le sue iridi assorbono le tinte calde del tramonto, colorandogli l'espressione di un gaio arancio. 
Shuu ha smesso di stare solo. Aveva creduto per tanto tempo che la solitudine temprasse lo spirito e il carattere, aiutasse ad essere indipendenti e coscienti, concedesse la calma e la freddezza per concentrarsi sulle circostanze e prendere le giuste decisioni. Non era mai stato abituato alla condivisione, mal sopportava quelli pieni di sé, gli sprezzanti, gli arroganti, gli egoisti. Aveva vissuto con la certezza di essere all'altezza della realtà, di essere in grado di affrontare determinate difficoltà e uscirne incolume. E queste convinzioni l'avevano accecato, rendendolo ciò che più odiava: un ragazzo chiuso, orgoglioso, sprezzante ed egocentrico. D'improvviso la verità gli aveva riempito la vista è si era schiantata nella sua vita come uno schiaffo in pieno volto; aveva svuotato qualunque certezza avesse mai avuto, e lo aveva ridotto nel giro di pochi secondi in un essere vulnerabile e prevedibile, l'ombra di ciò che era stato.
Poi era arrivato Hakuuryu. Ricorda dell'invidia e dell'astio che ha provato nel vedere quel ragazzo così arrogante e talentuoso, consapevole delle sue qualità e deciso a sfoggiarle appieno. Aveva fatto sì che quel sentimento di rabbia inspiegabile che l'aveva tormentato per i primi mesi di convivenza fosse la giustificazione e la motivazione al suo comportamento schivo e insofferente nei confronti dell'altro ragazzo; come una specie di repulsione fra l'animo positivo e ardente di Hakuuryu e quello scuro e freddo di Shuu. Ed inspiegabilmente questo collidere e mai toccarsi davvero, questo sfiorarsi e poi respingersi li aveva resi schiavi del loro rapporto malsano – era normale cercarsi solo per gridarsi contro? Sminuirnsi e deridersi non appena si presentava l'occasione? Smontare l'ego dell'altro solo per accrescere il proprio? – e li aveva stranamente avvicinati. Finchè... beh, finché non se ne erano andati via.
«Se poi accidentalmente cadi, io non ti ci porto all'ospedale»
Shuu sorride al tramonto, seguitando a dondolare le gambe nel vuoto. 
«Lo so»
«Era solo per essere chiari, baka»
«So anche questo»
«Sei snervante, lo sai?»
Shuu finalmente si volta, e trova Hakuuryu con i gomiti poggiati sul davanzale, le mani che sorreggono la testa e lo sguardo perso nel cielo.
«Dimmi qualcosa che non so» ironizza, incrociando lo sguardo cremisi del ragazzo. Quello, sconfitto, abbassa leggermente il capo e lo guarda serio.
«Davvero, Shuu. Indossi la mia maglietta preferita dei Guns 'n' Roses. Se la macchi di sangue ti perseguiterò anche nell'Oltretomba»
Shuu ruota gli occhi al cielo, ridacchiando. Hakuuryu si sporge verso di lui e gli lascia un delicato ma deciso bacio a stampo sulle labbra.
«Ti amo Shuu»
«Anche io, Hakuuryu.»









Nda: Dopo tutto questo tempo? Sempre, ihih.  
PORCA PALETTA, è una faticaccia scrivere con l'html del telefono, farà schifo lo so sigh ma è stato ieri il funerale del mio computer... Spero di riuscire ad aggiornare più spesso, ma vi dico solo che ci ho litigato due ore e mezza (contate) con questo programma. E gne. Recensite se vi va, mi farebbe piacere :)
Lou :3
   
 
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