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Autore: Prettybene9816    25/07/2017    0 recensioni
E' il sequel di "Professore, scusi posso amarla?"
Se non avete letto il libro precedente ,non cambia nulla perchè i protagonisti sono diversi, ma per capire meglio il passato e le identità di questi nuovi personaggi, è consigliato di leggerlo.
Farid.
Farid punto e basta, è cosi' che si fa chiamare..non vuole che nessuno sappia il suo cognome, perchè lui stesso rifiuta quel cognome.
Ha vissuto e ha vissuto fin troppo per essere un uomo di soli 24 anni.
Per non pensarci ,si sfoga nel calcio e riesce a diventare ben presto un calciatore di fama mondiale,ma questo non gli basta .
Lui è sbagliato e anche la sua vita è sbagliata ed è maledettamente attratto dal peccato, perchè il peccato non si rifiuta mai.
Una caratteristica di lui?
Non ha paura di morire, ha paura di vivere.
*****************************************
Kemal.
Kemal Cortada.
Un rifiuto umano si soprannominava.
Cresciuto da terroristi che hanno sempre voluto da lui la violenza.
La sovrana violenza.
Dopo trent'anni ritrova suo fratello e finalmente viene a scoprire tutta la verità ma..lui è Kemal.
Il Kemal che è cresciuto nel male e che non conosce altro.
Una caratteristica di lui?
Convive con la solitudine e ama la sua gatta Luna.
Irrazionalità, piacere,
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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Depicit frons prima multos. La prima impressione spesso inganna. MELISA'S POV: "Dove stiamo correndo? "Grido mentre lampo stringendomi sempre più forte la mano, corre fra gli alberi trascinandomi dietro. "Dove ci porta il vento! Siamo liberi!"grida felice lampo continuando a ridere. Io scoppio a ridere insieme a lui e correndo, grido "Mi sta scoppiando la milza per quanto abbiamo corso! " Lui si ferma di scatto e sorridendo come un ebete mi lascia la mano ma in compenso mi prende in braccio e ricomincia a correre. "Sei matto! Mettimi giù " grido ma lui non si ferma e grida "Siamo liberi nuvola! Liberi! Ti rendi conto?" "Fermo o andremo a sbattere contro qualche albero! "Dico ridendo. Lui si ferma piano piano e respirando affannosamente, mormora "Siamo insieme e liberi, non riesco ancora a crederci nuvola! Ti prego dammi un pizzicotto!" Io gli sorrido e allungandomi ,gli do un bacio sulla guancia. Lui rimane sorpreso per quella mossa e inaspettamente mi appoggia contro un albero e afferrandomi il viso, me ne stampa altri dieci. "Ehi ! Basta! Che stai facendo " dico con la faccia in fiamme. Lui sposta i baci sulla fronte, sulle guance, sul naso, sulla mascella e farfuglia "Mi sento così euforico che..è il secondo giorno più bello della mia vita!" Lo guardo perplessa e chiedo ancora col fiatone "E qual'è il primo?" Lui si avvicina pericolosamente alle mie labbra e mormora "Il giorno in cui ho posato gli occhi su di te..Mi è scoppiato il cuore come adesso, senti" Mi afferra la mano e la posiziona sul suo petto. Sento il cuore che va ad una velocità sovrumana ed esclamo "Lo sento! " Lui mi sorride dolce e mettendomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio, dice "Mi prenderò sempre cura di te. Sempre." Io lo guardo come se fosse un supereroe e appoggio la testa al suo petto mentre lui mi abbraccia e affonda le dita fra i miei capelli. Mi sento di poter andare in capo al mondo con lui. Mi sento al sicuro. **************************************************** "Quindi tu fai pure il corso di Pilates?"chiedo a Massimiliano mentre entriamo insieme in palestra. Ci siamo incontrati nel parcheggio e io l'ho raggiunto subito. Come io e Kemal ieri siamo scappati dalla cena è stato poco carino e mi dovevo scusare immediatamente.. "Si, me la cavo con questi corsi " dice lui sistemandosi il borsone sulla spalla. "E mi spieghi meglio a cosa serve fare Pilates ? Cioè in molti mi hanno consigliato di farlo ma io mi sono sempre frenata " dico salutando con la mano Emily alla reception. "Ma no perché? È simile alla danza e allo yoga ed è indicato soprattutto per la tonificazione e l'allungamento muscolare ma è anche indicato per raggiungere armonia e benessere psico - fisico. Te lo consiglio "dice lui posando il cellulare nel borsone. "Mm..Mi servirebbe in questo momento. Ci farò un pensierino "dico mentre raggiungiamo la piazzetta. "I miei corsi sono il martedì e il venerdì alle 16:30. Poi fammi sapere allora" "Certo "dico sorridendogli. Lui ricambia il sorriso e io chiedo a brucia pelo "Com'è andata alla fine con la cena?" "Bene bene..Non vedevo Ilaria da un sacco e mi ha fatto piacere scambiarci quattro parole e a voi com'è andata con la riunione?" "Riunione? "Chiedo perplessa. "La riunione di condominio. Ieri siete scappati per quello ' dice Massimiliano ridacchiando. La prendo anch'io a ridere e dico "Niente di grave. L'amministratore a volte si preoccupa troppo " "Capisco..Comunque potremmo recuperare la cena quando vuoi ,se ti va " dice lui passandosi una mano fra i suoi capelli ricci mori. I suoi riccioli sono più curati e più corti rispetto a quelli di Kemal che dopo essere stato in moto sembrano la criniera di un leone. Sono tutti scombinati e ti viene una voglia inefrenabile di accarezzarglieli per domarli un po'. Aspetta..Perché penso ai capelli di Kemal mentre parlo con Massimiliano? Scaccio questo pensiero e ritorno a concentrarmi sulla proposta di Massimiliano che è meglio. "Certo! Dobbiamo recuperarla assolutamente " esclamo. Massimiliano fa per rispondere ma vediamo Emily correre da noi e dire con il fiatone "Signor Volturni le sue clienti la aspettano da quindici minuti in sala. Mi chiedono notizie di lei " "Ahhh giusto. Di' che sto arrivando per favore "dice lui sfoggiandole un sorrisino. Emily annuisce con la testa e portandosi una ciocca di capelli biondo dietro l'orecchio ,ci dà le spalle per poi raggiungere velocemente la sua postazione. È una ragazza molto genuina e con un corpo che attira un sacco di attenzioni infatti mentre raggiunge velocemente la sua postazione ,tutta una fila di ragazzi le fissa il sedere e fanno commenti volgari.. Maschi. Lei sembra non farci caso anzi saluta con la mano la barista e dopo aver raggiunto la sua postazione, agguanta il cordless bianco. "Io allora è meglio che vada da Kemal..Ci vediamo "dico sorridendogli. Lui riesce ad afferrarmi il polso e dice "Qualsiasi cosa succeda, vieni a cercarmi " "Ehm..ok " dico incerta. "Come amici ovviamente..cioè..Vorrei esserti d'aiuto quando ne avrai bisogno "farfuglia lui in difficoltà. Mi intenerisco e accarezzandogli il dorso della mano col pollice , dico "Sarai la prima persona a cui chiamerò " Lui sorride come una Pasqua e io ridacchiando, lo risaluto per poi scappare per le scale. Come mio solito sono in ritardo di almeno quindici minuti ma in mia difesa posso dire che è stata colpa di Adil. L'ho accompagnato in gioielleria per prendere le fedi. Ha vagato tra mille modelli e alla fine ha optato per dei semplicissimi anelli d'oro. Persino la commessa era seccata dal comportamento di Adil.. Raggiungo la sala col fiatone e spalanco la porta pronta a partire a raffica con le scuse ma non vedo nessuno dentro. Tiro un sospiro di sollievo ma allo stesso tempo mi chiedo che fine abbia fatto. Ieri ci siamo addormentati nei pressi del porto ma stamattina mi sono rialzata sul mio letto e sotto le mie coperte.. Sono scesa da Kemal per ringraziarlo per la premura ma non c'era nessuno in casa. L'ho chiamato ed era irraggiungibile anche lì. Sembrava volatilizzato. Pensavo di trovarlo qui ma ancora nulla e io sto incominciando a preoccuparmi. Riposo il borsone sulla panca in legno e levandomi giacca e cardigan, rimanendo in canottiera, esco dall'aula. Ora che ci sono, vado in bagno. È da stamattina che sono fuori casa e odio usare i bagni pubblici ma ora mi scappa proprio. Entro in bagno e sorridendo a delle ragazze che si stanno lavando le mani, entro nella toilette. Faccio i miei bisogni e quando mi sto per rialzare dal water ,sento qualcosa cadere nel water. Mi rimetto i pantaloni e mi giro incurante per vedere cosa fosse quel rumore ma appena vedo il mio cellulare immerso nella mia urina per poco non mi viene un colpo al cuore. "No no..no! "Farfuglio tra me. Mi abbasso un pochino per capire come recuperare il cellulare e alzo una mano per reggermi sul muro davanti a me ma per sbaglio ,nel reggermi, schiaccio il bottone per tirare lo sciacquone e il getto è così potente che quattro secondi dopo non vedo più il mio cellulare. Bene. Perfetto. Ottimo. Resto ancora scioccata a vedere il water vuoto e mi chiedo come sia possibile che sia stata così tanto stupida. Mi rialzo e sbuffando,esco dalla toilette per poi lavarmi le mani. Per fortuna non era un cellulare modernissimo ma ho perso tutti i miei contatti e.. Cavolo dovevo chiamare Adil per dirgli a che ora staccavo in palestra , così che mi avesse riportata a casa dato che sono venuta accompagnata da lui nella sua macchina.. Avevo insisto dicendo che potevo farmela a piedi ma lui cocciuto com'è, mi ha obbligato a chiamarlo e mi ha rimproverato per tutte quelle volte che me l'ero fatta a piedi da palestra a casa. Esco dal bagno decisa ad andare da Emily e chiederle il numero di Bilel e per poi parlare con Beni ma appena esco dal bagno mi ritrovo un gruppo di ragazze radunate di fronte a me che sghignazzano tutte insieme. Faccio per chiedere di farmi passare ma spalanco gli occhi appena vedo quello che vedono loro. Kemal con i capelli ancora umidi e gli occhiali da sole, marcia per il corridoio con una giacca di pelle , il casco enorme sotto mano e il pantalone di una tuta nera. Ha una camminata sicura di un modello in passerella e solo ora noto che con l'altra mano è impegnato a telefonare qualcuno. "Mamma mia..ma gli hai visto il culo? Sembra fatto di marmo " dice una ragazza bionda bassa ad una ragazza mora robustella. In automatico anche i miei occhi cadono al suo sedere e sospiro chiudendo gli occhi. Calma Melisa. Riapro gli occhi e non lo rivedo più..Sembra scomparso nell'aula 1. Aspetta.. La mia aula! "Scusatemi..scusatemi..permesso"mormoro scavalcando le ragazze. Avrei voglia di chiedere a tutte se vengono in palestra per contemplare culi o allenarsi ma taccio ed entro nell'aula. Ho già combinato abbastanza casini per oggi. "Ehi " dico chiudendomi la porta alle spalle. "Ehm..ciao " dice lui girandosi e accorgendosi di me mentre si leva la giacca. "Ti aspettavo..è successo qualcosa? "Chiedo avvicinandomi a lui. "Mi sono solo addormentato "mugola lui togliendosi gli occhiali da sole e passandosi una mano fra i capelli per sistemarli meglio possibile. Questo spiega il fatto che non mi ha risposto ne al cellulare ne alla porta stamattina. "Capisco..beh ci credo " dico sorridendogli. Lui si limita ad annuire e chiede "Cominciamo? " "Si..solo potrei chiederti un piccolo favore ?"azzardo. "Che favore? "Chiede lui sorpreso. "Dovrei chiamare Adil per dirgli a che ora stacco così che possa venirmi a prendere. Oggi sono venuta con lui in palestra " "Se vuoi ti do io uno strappo " dice lui. Io alzo un sopracciglio e mormoro "No no..tranquillo. Non voglio disturbarti. È che mi sono scordata il cellulare in casa e.." Lui all'improvviso si china per recuperare il suo cellulare nel borsone e porgendomelo,dice "Chiamalo e digli che non serve che ti venga a prendere che ti do uno strappo io" "Ma io.." "Non mi costa nulla, davvero "Mi ferma Kemal. Mi fermo a guardarlo e dopo avergli sorriso ,dico "Grazie mille..Comunque non ci vorrà molto anzi metto il viva voce "dico digitando il nome di Adil sul cellulare di Kemal. "Come vuoi" dice lui mentre io seleziono il suo numero e metto subito il viva voce. Scorrono vari squilli ma dopo un po' Adil risponde e dice "Ehi gemellino! Tutto a posto?" Kemal scuote la testa con disapprovazione e io dico "Ehm..Adil sono Melisa" "Melisa?"chiede lui incredulo. Chissà che starà pensando. "Si..Volevo solo dirti che non c'è bisogno che passi a prendermi. Mi dà uno strappo Kemal" Mi aspetto che acconsenta e io riattacco subito ma ovviamente Adil deve farmi cadere la faccia a terra e dice " Hai capito la sorellina!! Kemal eh? Non me l'aspettavo così presto ma una scopata potrebbe solo fare bene ad entrambi" Fatemi evaporare. Non ho neanche il coraggio di alzare lo sguardo su Kemal e dico "Non è come pensi Adil comunque io vad.." "Come no? Stamattina ti stavi tormentando perché non ti rispondeva alle chiamate e non ti apriva alla porta e prima ancora lo odiavi perchè dicevi che era apatico e stronzo..certo che voi femmine siete tutte bipolari" sbuffa Adil. Maledetto. Disgraziato. Non lo uccido prima perché voglio che Giorgio abbia un padre e Viviana un marito. "Adil.."mormoro per dirgli che è in vivavoce ma il genio continua dicendo "Aspetta usi la pillola giusto? Non vorrei che vi scappasse un bambino.. in caso passa da me che ti do un pacco di preservativi e..ah ma tu sei vergine! Forse è meglio che Kemal lo sappia prima che inizi a scoparti brutalmente. Noi uomini siamo così passionali..siete tutte molto fortunate ad averci incontrati " Cristo perché ? Sto in silenzio sperando che qualche fantagenitore esca fuori dal nulla e mi dica che posso desiderare di ritornare a tre minuti fa ma a quanto pare interviene Kemal che dice "Adil sono Kemal..sei in viva voce" "Oii compare! Quindi vuoi spassartela con la mia sorellina ehh? Sappi che non ha molte esperienze quindi dacci dentro ma trattala come una regina oppure le prendi da me!" dice Adil mentre io con coraggio alzo lo sguardo su Kemal e mi sorprendo a vederlo sorridere.. Che diavolo sta succedendo?! "Adil le sto solo dando un passaggio. Non intendo toccarla con un solo dito" "E allora perché Melisa chiama dal tuo cellulare? " "Perché l'ho lasciato a casa " dico intervenendo. "Ma se chattavi con Bekka meno di un'ora fa.." Ma cosa mi è saltato in mente mentre mettevo in viva voce? "L'ha perso" interviene Kemal. "Dici quindi che sto fraitendendo tutto?"chiede Adil. "Dico di Si " dice Kemal ridendo. "Ah ok..scusami sorellina se ti ho messo in imbarazzo "dice il traditore mentre io dico "Certo.." Non se la caverà tanto facilmente. "Però posso dirvela una cosa? Scopate che l'elettricità tra di voi la sento fino a qua che sono al cellulare. Detto questo ,passo è chiudo, ciao cucciola ,ciao gemellino! " dice per poi riattaccare. Io intanto ho perso la faccia e anche la dignità. Ha scoperto che sono vergine, che non ho esperienze, che sono una burgiada e che lo ritenevo apatico e stronzo. Peggio di così non si può. "Scusami..Se non vorrai darmi il passaggio ,lo capirò. Davvero "mormoro ridandogli il cellulare. "Mi hanno detto di peggio. Non sono offeso "dice lui per poi aggiungere "Posso sapere piuttosto che hai fatto al tuo cellulare?" "Prometti che non riderai?"chiedo timorosa. "Prometto " No Melisa! Non dirgli la verità o perderai ancora di più la faccia! Mi dico mentalmente.. "Mah niente..è solo che l'ho lasciato..In...nel..mentre...insomma era..." Lo vedo alzare un sopracciglio perplesso e io sconfitta dico tutto d'un fiato "Mi è caduto nel water" "Cosa?"chiede Kemal ridacchiando. "Non l'ho fatto a posta..io...insomma mi ero dimenticata di avere il cellulare in tasca e..Possiamo incominciare?"chiedo girandomi e correndo verso la cyclette. Ho la faccia in fiamme! Incomincio a pedalare come per sfogare tutto il mio imbarazzo mentre lui mi raggiunge e appoggiando un gomito sul manubrio della cyclette, dice "Sei buffa" Lo guardo e scoppio a ridere. La situazione è così assurda che non ci credo ancora. "Comunque stamattina non ti ho risposto né alla porta né al cellulare perché ho dormito fino a tardi e mi sono alzato solo mezz'ora fa..Appena sono venuto in palestra ho cercato di chiamarti ma non rispondevi e ora capisco il perché" dice Kemal passandosi una mano fra i capelli. "Capisco..no..Io scusami se sono stata invadente..volevo solo ringraziarti per avermi riportata a casa. Tutto qua" dico fermandomi a pedalare la cyclette. Lui si limita ad annuire con la testa e io distogliendo lo sguardo da lui, guardo il cielo fuori. "Sembra che stia per piovere " dico più a me stessa ma anche Kemal mi sente e dice "Però si sta bene " "Beh si..Con l'afa in questi giorni sicuramente "dico mentre Kemal improvvisamente mi guarda e chiede "Ti va di farci un giro in moto?" "A-adesso?" Lui annuisce con la testa e io chiedo "E l'allenamento? Cioè..Non se ne accorgerebbero se tu lasciassi adesso il posto di lavoro?" "E chi se ne accorgerebbe? Bilel? "Chiede lui mentre raccoglie le sue cose e afferrando il casco ,si avvicina alla porta. "Andiamo?"aggiunge aprendo la porta. Io lo guardo sorpresa e mi dico mentalmente che dovrei studiare ma come se il mio corpo fosse scollegato dal cervello, scendo dalla cyclette e afferrando le mie cose, affermo "Andiamo" Lui mi guarda fiero e io sorridendogli esco dall'aula e quasi correndo usciamo dalla palestra. "Dove si va?"chiedo mentre lui mi passa il casco e sale sulla moto. "Dove ci porta il vento " dice mentre anch'io salgo e aggancio le braccia attorno alla sua vita. Dovrei scapparmene a gambe elevate dopo questa risposta ma stranamente mi fido come non mi sono mai fidata di nessuno e annuisco con la testa. "Ci sei?"chiede lui e io grido "Ci sono!" Per poi mettere in moto e sfrecciare per il parcheggio. Lui è senza casco e la cosa mi preoccupa ma lui invece sembra spensierato e con agilità sfreccia fra le auto. Guida come uno spericolato mentre incomincia a scendere la pioggia e lui sorridendo sfreccia più veloce. Lo stringo più forte che posso col timore di cadere per terra e mi rilasso un attimo quando si ferma ad un semaforo "Hai voglia di sporcarti un po' ?"chiede appoggiando una mano sulla mia coscia. Il tocco mi fa rabbrividire ma non perdo la facoltà di parola e chiedo "Sporcarti?" "Spesso vado a fare qualche giro con la moto in un campo desolato e con la pioggia sarà pieno di fango cioè più elettrizzante, ti va di divertirti col fango?" Chiede mentre io alzo la visiera del casco e dico "Non sarà troppo scivoloso il campo con la pioggia? " "Ovvio. È questa la parte più bella. Me la cavo con la moto ,non te lo avrei mai chiesto se non sapessi maneggiare bene la moto" "Non ho mai fatto una cosa del genere.."mormoro più a me stessa. "Ti va di fare una cosa del genere con me?"chiede lui facendo pressione alla mano sulla mia coscia. L'occhio cade su quella mano e nonostante mi stia cagando letteralmente addosso per la sua proposta ,di una cosa sono certa. Non sono ancora pronta a staccarmi da lui. "Mi va, andiamo!"grido buttando le paure alle spalle. Lui mi sorride e chiudendomi la visiera del casco, grida "Non staccarti mai da me " Sorrido a quella richiesta mentre lui riparte al verde e ritorna a sfrecciare come un pazzo per la strada. Osservo le varie strade scorrermi di fronte come delle striscioline per la velocità in cui stiamo andando e ben presto Kemal grida "Siamo arrivati! " Si ferma in cima ad una collinina fatta solo di terra, ora bagnata per la pioggia , e chiede rimettendo una mano sulla mia coscia "Ora non si scappa più ok?" Lo stringo più forte che posso e grido ridendo elettrizzata "Vai! " Lui mi guarda dallo specchietto e facendomi l'occhiolino, rimette le mani sui manubri e con uno slancio, si butta sulla collina senza avviso. Butto un gridolino chiudendo gli occhi per la sorpresa ma li riapro subito dopo quando Kemal fa una curva e risale la collina aumentando la velocità. "Oddio si!!"grido sorprendendomi di me stessa. Kemal mi sente e riscendendo una collina ,sterza sporcandonci e riparte con velocità percorrendo tutta la collina. "Ci sei piccola? "Chiede Kemal sterzando un'altra volta mentre la pioggia si fa più incessante. Rido per le troppe emozioni che sto provando e grido "È fighissimo! Non ti fermare mai!" Lui ride alla mia risposta e grida "Tieniti che ora voliamo!" Sto per chiedergli se sta scherzando ma lui riparte di botto e facendo due giri attorno alla collina velocissimo , all'improvviso la risale all'ennesima potenza e quando penso che stia per riscendere invece, alza in aria i manubri e la moto si alza superando una collina per poi ritornare a scendere sulla collina dopo e sterzare percorrendo altri giri attorno alla collina. Io intanto ho il cuore in gola ancora troppo scioccata per il volo e grido "Sei matto!!" Lui ride e chiede gridando "Lo rifacciamo?" Siamo sporchi completamente di fango e io ancora elettrizzata, grido "Va bene ma stai attento!" "Vado! "Grida lui risalendo per metà la collina come per fare delle prove. Sterza un paio di volte e quando ha capito come procedere, riscende per poi risalire velocissimo e alzarsi in aria insieme alla moto superando una collina. Non ho il coraggio di guardare sotto di me e gridando, riapro gli occhi solo quando risento il motore sulla terra. Lo sento ridere e io boccheggiando ,cerco di riprendere la respirazione. Lui continua a fare altri giri attorno alla collina e riscendendo la collina, si ferma. Io continuo a tenerlo stretto ancora terrorizzata mentre lui si sistema i capelli e chiede "Tutto bene?" "Siamo vivi? "Chiedo con un filo di voce. Lui si guarda attorno e dice "A quanto pare si" Ancora col cuore in gola ,alzo la visiera del casco e guardo in basso. La moto e noi siamo ricoperti di fango e la collina è tutta bagnata e tracciata dalle ruote della moto. La pioggia si fa meno incessante e io chiedo "Siamo sporchissimi, come facciamo?" "Possiamo aspettare che la pioggia ci pulisca " dice Kemal . Io scoppio a ridere e dico "Ora che ci siamo perché non andiamo a farci un tuffo in mare?" Lui la prende seriamente e chiede "Andiamo?" "Cosa? No io scherzavo! Sta piovendo come.." "Ti facevo più istintiva"dice Kemal zittendomi. Io lo guardo allo specchietto perplessa e.. Perché no? Non ho mai avuto il lusso di godermi a pieno la vita. Forse è ora che incominci a fare cose folli anch'io. "Sai che ti dico? Andiamo al mare e guido io!"dico scendendo dalla moto. "Cosa? No no piccola" dice lui bloccandomi una gamba. Rimango con una gamba in aria e lui dice ridendo "Per oggi troppe cose ribelli stai facendo. Guiderai un altro giorno" "Cosa? No,io voglio.." "Su tieniti che partiamo " Mi ordina lui mente io brontolo e mi ristringo a lui. Lui riparte e dopo aver fatto un altro giro, si allontana dalla collina per poi rimettersi in autostrada. "Guarda l'arcobaleno"indico alla sua destra. Anche lui si volge a guardare e dice "È bellissimo" Appoggio la testa sulla sua schiena e annuendo con la testa, mi lascio trasportare da Kemal mentre contemplo l'arcobaleno. La pioggia intanto cade molto di meno ma non è del tutto finita. Noi siamo completamente bagnati e per un secondo mi balena in mente che potremo morire di polmonite ma respingo subito l'idea e m'impongo di mantenere la mente più leggera. Arriviamo velocemente a Mondello e lui parcheggiando, scendiamo dalla moto. Spalanco gli occhi quando mi vedo completamente ricoperta di fango ma ridendo seguo Kemal che si dirige svelto verso il mare. "Com'è possibile che non ci sia nessuno?"chiedo vedendo la spiaggia deserta senza neanche una persona a sorvegliare. "Tanto meglio" dice Kemal spogliandosi velocemente. Io intanto rimango con la bocca asciutta e lo vedo a petto nudo mentre si libera delle scarpe e dei calzini. "Indossa quello che ti sei macchiata così in acqua pulisci tutto" dice lui. Penso all'inquinamento che faremo ma ripetendomi che devo essere più istintiva, mi levo solo la giacca e le scarpe, rimanendo col cardigan e la tuta. Sorprendendolo inizio a correre per prima verso il mare ma mi fermo di botto appena i piedi toccano il mare. Troppo freddo. Faccio per ritornare indietro ma neanche il tempo di battere ciglio che vengo alzata in aria e buttata in acqua. Chiudo gli occhi di scatto e riemergendo dall'acqua ,mi levo i capelli dalla faccia. "Tu stai proprio male!!"grido mentre la pioggia continua a scendere e il cielo è coperto da nuvoloni. "Stavi per ripensarci! Ho fatto solo il mio dovere "grida lui ributtandosi in acqua. Lo seguo con lo sguardo mentre riemerge più in là e nel riemergere Kemal sembra un modello di intimo con i capelli all'indietro e il petto sodo e marcato luccicare sotto la pioggia. Deglutisco a disagio e mi giro per calmare gli ormoni impazziti. In che situazione mi sono andata a cacciare?! Un'enorme onda mi fa dondolare in acqua e faccio per rigirarmi ma sento qualcosa alla gamba e subito dopo sono sott'acqua. Apro gli occhi capendo cosa diavolo sia stato e vedo Kemal da sotto l'acqua che mi saluta con la mano e risale in superficie. Maledetto. Non riemergo subito e nuotando fino alla gamba di Kemal faccio anch'io per farlo cadere ma la cosa mi si ritorce contro perché qualcuno mi afferra per le gambe e vengo tirata in superficie con la testa in giù. "Kemal!"grido una volta in superficie. Apro gli occhi tossendo e li spalanco appena vedo le mie gambe attorno alle spalle di Kemal. "Che fai? Mettimi giù! "Grido e io mi aspetto che ribatta ma lui mi sorride sornione e dicendo "Come vuoi tu" Mi ributta in acqua di schiena. Risprofondo in acqua ma stavolta non mi faccio prendere per il culo e nuotando veloce verso di lui, riemergo alle sue spalle e aggrappandomi al suo collo, lo faccio cedere in acqua all'indietro. Cadiamo insieme e io agitando le braccia faccio per risalire in superficie ma vengo presa per la vita e in automatico le mie gambe cingono qualcosa che ancora non ho identificato. Risaliamo insieme e quando apro gli occhi ,mi accorgo di avere le gambe attorno ai suoi fianchi , le braccia attorno al suo collo e il suo viso vicinissimo al mio. Ha le mani sotto la mia maglietta e io quasi tremo sentendo il suo calore sulla mia pelle. Respiriamo entrambi col fiatone e lui è il primo a spezzare il silenzio mormorando "Cercavi di farmela eh?" Sorrido e affondando una mano fra i suoi capelli , mormoro "Vedi che te l'ho fatta proprio sotto il naso" Lui scoppia a ridere e chiede staccandosi da me " facciamo che chi riesce a far cadere prima l'altro ,vince?" Ci rifletto su e annuisco con la testa. So già cosa fare. Decido di farmi una coda per togliermi i capelli dalla faccia ma non riesco neanche a finire la coda che Kemal scatta in avanti e mi afferra una gamba. Io fortunatamente riesco a sfuggirgli e grido "Non hai dato il via!" Lui mi sorride malizioso e dice "Io non ho mai detto che avrei detto il via piccola..Comunque bel reggiseno " Abbasso di scatto lo sguardo e osservo con orrore il mio reggiseno sportivo rosa a strisce completamente attaccato alla mia canottiera ormai invisibile. Faccio per coprirmi col cardigan ma.. "No cazzo!" Cado di scatto in acqua con le gambe all'aria. Era da immaginarselo diamine! Ruoto su me stessa e vedo il suo busto riabbassarsi per scendere in acqua ma non prima di aver visto il cerotto che tiene sul fianco, metà aperto. Mi concentro su quel cerotto ma Kemal si ributta veloce in acqua e in pochi secondi me lo ritrovo davanti. Faccio per prendegli la testa ma lui riesce a sfuggirmi e mi afferra per le gambe. No no e no! Ruoto di nuovo su me stessa e faccio per seminarlo ma all'improvviso non sento più i miei pantaloni e quando mi giro con orrore vedo che sono in mutandine e tra le mani di Kemal ci sono i miei pantaloni. Non ci credo! Ritorno in superficie e quando riapro gli occhi lo vedo gongolare sventolando in aria i miei pantaloni. "Ridammeli!"grido sopra il rumore della pioggia. Lui invece scoppia a ridere e io pestando i piedi sulla sabbia, ritorno in acqua, decisa a fargliela pagare. Nuoto più veloce che posso e sorprendendolo non alle spalle ma davanti, lo faccio cadere in acqua e raggiungendolo all'altezza della vita, aggancio le mani sul bordo dei pantaloni e li calo veloce perché ho bisogno al più presto di ossigeno. Lui cerca di bloccarmi quindi faccio un movimento brusco e tirando violentemente i pantaloni, li strappo completamente.. Ho così tanto bisogno di ossigeno che salgo in superficie immediatamente e quando riemergo, riemergo con in mano dei pantaloni strappati e.. Dei boxer? "Me li potresti ridare? "Chiede Kemal dietro di me. Mi giro e senza neanche un briciolo di pudore, abbasso lo sguardo per vedere il suo.. Oddio è enorme come me lo ricordavo! Rialzo lo sguardo come scottata e gli allungo i boxer chiudendo gli occhi. Di male in peggio. Proprio di male in peggio. Sento la sua mano toccare la mia e recuperare i boxer.. Non ho il coraggio di aprire gli occhi e li serro ancora più forte mentre all'improvviso sento una voce roca al mio orecchio, mormorare "Se volevi vedermi nudo, bastava chiedere piccola" Spalanco gli occhi e vedendo il suo viso a un centimetro dal mio, riabbasso lo sguardo e farfuglio "Io..non..Volevo solo..ecco volevo solo farti uno scherzo" "Ad ogni modo dato che non ho più i pantaloni , neanche tu li avrai più "dice lui mentre lancia in aria i miei pantaloni e la corrente li porta velocemente lontano. "Cosa ? Ma sei impazzito? Non ho un cambio dietro!"grido esterrefatta. "Ci pensavi prima di denudarmi"dice lui facendomi l'occhiolino. "Comunque..niente male le gambe " aggiunge guardando sotto. "Non guardare in basso!"Lo riprendo ma lui mi sorride malizioso e dice "Perché no? Mi pare che quando guardavi tu non ti abbia detto nulla" Oddio! Guardo l'orizzonte considerando l'idea di suicidarmi ma sento Kemal scoppiare a ridere e dire "La tua faccia è qualcosa di impagabile!" Lo guardo e scoppio a ridere anch'io contagiata. La situazione continua ad essere così assurda che continuo a ridere. "Ora come facciamo?"chiedo tenendomi la pancia. "Tu che vuoi fare?" Mi guardo attorno e vedo che la pioggia é finalmente finita e sta lasciando spazio al sole. Con uno slancio ,apro le braccia e le gambe e sto a galla. Mi dà una sensazione di leggerezza ciò. Le nuvole sono tutte a pecorelle e sono meravigliose.. Dopo un po' sento una mano stringere la mia e quando volgo leggermente la testa vedo Kemal che galleggia ed ha una mano che stringe la mia. Gliela stringo più forte e stiamo a galla insieme. "Una mia amica diceva che quando le nuvole sono a pecorelle ci sarà presto la pioggia a catinenelle "dico ricordandomi delle parole di Swarna. "Beh ha piovuto per tutto questo tempo quindi è probabile"risponde Kemal. Stiamo in silenzio a goderci le nuvole finché Kemal dice "Sto veramente bene con te" Sorrido e accarezzandogli il dorso della mano col pollice, dico "Sto molto bene anch'io con te" Con la coda dell'occhio vedo anche lui sorridere e me ne compiaccio. "Davvero mi ritenevi apatico e stronzo?" "E tu davvero mi ritenevi una parassita e una sfigata?"chiedo ricordandomi di quello che mi ha raccontato Adil oggi. "Beh..eri sempre fra i piedi "Si giustifica lui. "Beh..sembravi morto " dico mentre lui scoppia a ridere. Rido anch'io e dico quando mi riprendo "Comunque ora penso che tu sia una persona veramente bella..Era questione di tempo affinché ti sbloccassi" "Sei stata molto paziente con me..Lo apprezzo "dice lui. "Dovrebbero farmi Santa" dico ridacchiando. "Una santa vergine "dice lui facendomi spalancare gli occhi. "Non ci credo che Adil lo abbia detto.."mormoro imbarazzandomi immediatamente. "Non è nulla di cui vergognarsi..Hai dei valori a cui tieni molto. Dovresti andarci fiera " dice lui facendomi sorridere. Rialzo lo sguardo sul cielo e quando incominciano a scendere delle gocce di pioggia , decidiamo che è ora di uscire dall'acqua. Usciamo io un po' imbarazzata per il fatto che sotto ho solo le mutandine e stringendomi nel mio cardigan, ritorno a guardare il cerotto di Kemal sul fianco ancora metà aperto. Kemal mi segue è appena vede la traiettoria del mio sguardo, abbassa la testa e riattacca velocissimo il cerotto. Alzo lo sguardo per far finta di non aver notato nulla e recuperando i nostri borsoni, usciamo dalla spiaggia. Per fortuna l'estate si sta avvicinando quindi anche se camminiamo mezzi nudi ,non ci notano tanto. Nonostante ciò decidiamo di acquistare da dei marocchini per me un vestitino grigio con dettagli blu e per Kemal una maglietta nera e dei bermuda verdi. Indossiamo il tutto e ci dirigiamo veloci verso la moto. "Che ore sono?"chiedo notando il cielo scuro. "Sono le..21"dice lui e io annuendo con la testa lo seguo mentre all'improvviso arriva una chiamata a Kemal che risponde subito "Pronto? " Io intanto mi sistemo il vestito e la borsa sulle spalle. "Si è con me..Siamo in strada infatti " dice Kemal sospirando. Lo guardo interrogativa e lui dice "Si arriviamo, a presto" per poi riattaccare. Non gli chiedo con chi ha parlato perché penso che non dovrei entrare in questioni che non mi riguardano ma inaspettamente parla Kemal che dice "Anche tu ti eri dimenticata della cena a casa di Lena stasera? " Cazzo! "Era alle 20:45!"squittisco battendomi una mano in fronte. "Siamo abbastanza in ritardo "dice lui raggiungendo la moto. Dopo la pioggia é più pulita di prima e Kemal mettendo in moto, mi passa il casco. "Ci dovrebbero essere anche Bekka e Gili stasera! "Dico eccitata. "Gili?"chiede Kemal. "Il ragazzo di Bekka" "Bekka?"chiede Kemal mentre sale sul motore. "Ma soffri di alzaimer?"chiedo ridendo mentre anch'io salgo sulla moto. "Dici quella ragazza scura ?" "Si!"dico inserendo il casco. "Ci starò più attento " dice Kemal facendomi ridere. Lui fa retro marcia appoggiando una mano sul manubrio e un altro sulla mia coscia nuda per poi rimettersi in strada. Io intanto ho ancora i brividi per la mano di Kemal. Che mi sta succedendo? Mi hanno fatto la corte migliaia di ragazzi, mi hanno toccata, ci hanno provato in tutti i modi ma io riuscivo a controllarli tutti. Kemal è incontrollabile. È qualcosa che..Non riesco a gestire. È più forte di me. Mi sento di conoscerlo da anni. Mi sento come se potessi andare contro il mondo se l'ho al mio fianco. Mi fa sentire così sicura di me e..Mi fa sentire così bene! Sembra una cosa scontata ma sono poche le persone che ti fanno stare davvero bene. Quelle persone con cui hai la sicurezza di poter sbagliare e sapere che saranno sempre al tuo fianco per riprovarci. Mi sento così con lui. Mi sento di poter sbagliare mille volte ma impararne duemila. Mi stringo a lui per tutto il tragitto e quando vedo che siamo arrivati al garage ,quasi mi dispaccio che mi debba staccare da lui. "Se ti vesti e ti fai trovare pronta tra quindici minuti, ti posso dare uno strappo " dice lui mentre io scendo. Rimango col casco in aria ma sorridendo, dico "Allora mi conviene che corra" "Ti conviene si " dice lui afferrando il casco che gli porgo. Corro all'ascensore e trovando lo fortunatamente aperto,mi fiondo dentro cliccando il mio piano. "Ci vediamo da te!"grido mentre le porte si chiudono ma non in tempo che Kemal le rispalanca ed entra insieme a me. Riclicca il piano e le porte si richiudono. "Quanta fretta per venire in moto con me " dice sornione Kemal. Io sbuffo e dico "Guarda che la macchina a fianco della tua moto l'ho" "E perchè non la prendi?"chiede Kemal girandosi improvvisamente e guardandomi profondamente. Deglutisco a quello sguardo e dico "Beh perché non voglio offendere il tuo ego" Lui alza un braccio e poggiandolo alla porta metallica sopra la mia testa,mormora alzando l'angolo della bocca sensualmente "Piccola dovresti saperlo che le bugie hanno le gambe corte" Lui continua a fissarmi e io non abbassando lo sguardo chiedo "E allora perché me lo chiedi se sai già la risposta? " "Perché voglio sentirtelo dire " mormora lui abbassando gli occhi alle mie labbra. Io non respiro più e chiudendo per un secondo gli occhi, li riapro per poi dire "Mi piace sentire il vento fra i capelli e la velocità mi è sempre piaciuta " Lui appoggia anche l'altro braccio sopra la mia testa e dice piano "Mm..Non basta. C'è di più dietro, lo so. Quando sarai pronta me lo dirai" per poi staccarsi di botto e uscire dall'ascensore che intanto non mi sono accorta che si è fermato. Il cuore pompava così in fretta che non ho capito più nulla. Mi accorgo che l'ascensore è fermo al mio piano e uscendo intravedo Kemal che scende le scale per raggiungere il suo appartamento. Tiro un sospiro e cerco le chiavi mentre sento gridare "Hai tredici minuti e ci vediamo in garage" e una porta chiudersi. Apro anch'io la porta e vedendo l'orario, corro a farmi una doccia lampo. Mi trucco come un razzo e correndo al mio armadio, afferro un abbigliamento comodo. Prendo i jeans attillati blu e una camicetta rosa per mettere sotto i jeans. Indosso il tutto e mi catapulto per mettermi degli stivali alti neri che mi raggiungono alle ginocchia. Mi rialzo dal letto e corro in bagno per passarmi un filo di piastra in posti dove i capelli crespi sono più evidenti e correndo a prendere accessori e una giacca di pelle, esco di casa. Sono passati 13 minuti. Chiudo a chiave e chiamo l'ascensore come un'assatanata. Questo finalmente viene e clicco per il garage mentre allo specchio mi sistemo meglio i capelli. L'ascensore si riapre al piano inferiore e quasi non svengo quando mi ritrovo davanti Kemal. . Ha una camicia nera sbottonata di tre bottoni, una giacca nera elegante sopra , dei pantaloni anch'essi neri che gli fasciano i fianchi da dio e delle scarpe chiuse di cuoio. Ha un profumo di sandalo potentissimo segno che si è fatto una doccia lampo anche lui e i capelli come poco fa un po' umidi. "Sei in ritardo di un minuto "dice lui entrando in ascensore mentre s'indossa un orologio costoso. "Ho perso tempo con l'ascensore come tu d'altronde "ribatto. "Pensavo sotto la doccia che.." Si peccato che alla parola doccia ,io mi sia immaginato lui sotto la doccia imponente mentre s'insapona e.. Basta! Melisa basta! "Ehi ci sei?"chiede Kemal sventolandomi una mano sul viso. "Ehm..si?"chiedo scuotendo la testa. "Pensavo che mi devi dei nuovi pantaloni da tuta" "Ah certo!"dico automatica. "Cosa? No, io scherzavo..volevo vedere la tua faccia " dice Kemal mentre io gli mollo una gomitata. "Tanto santa non sei con le gomitate che lasci" dice Kemal uscendo dall'ascensore e io lo seguo. "Ad Adil faccio di peggio " dico orgogliosa di me. Lui ridacchia e passandomi un casco con piacere vedo che anche lui ora ne indossa uno. Ho sperato per tutto il tragitto poche ore fa che la polizia non ci fermasse. "Su sali prima che Adil tragga conclusioni troppo affretate" "Lo ammazzerò quindi non preoccupartene" dico indosso il casco. "No ma questa volta ho paura che le sue conclusioni possano essere vere e.." Sale sulla moto e aggiunge "Bei jeans" Rimango paralizzata sul mio posto finché lui mette in moto e dice "Su sali" Con tutto il corpo che trema ,salgo e subito mi aggrappo a lui. Mi riscaldo immediatamente. Lui romba un po' per poi partire e uscire dal parcheggio. Il cielo si è fatto molto scuro e Kemal immettendosi in strada, sfreccia come se il mondo fosse suo. Questa volta mi alzo la visiera e respiro l'atmosfera che c'è. Sono certa che sarà uno di quei momenti che ti porterai fino alla vecchiaia e ricorderai per sempre. Sospiro beata sulla sua schiena e profumo il suo odore di sandalo. È tutto così paradisiaco che non mi sembra vero. Lui si ferma a vari semafori ma è silenzioso e si limita a guidare. Veniamo presto alla villa di Lena ed Efrem e parcheggiando di fianco alla Rover di Bilel ,scendiamo. Io mi tolgo il casco e nel darlo, dico senza peli sulla lingua "Sono venuta in moto con te perché mi piace stringerti e guardare il mondo al sicuro. Tutto qui" Lui rimane spiazzato dalle mie parole e riposando i caschi, mi sorride,chiedendo "Davvero ti senti al sicuro con me?" "Lo sono. Ne sono certa " dico guardandolo. Anche lui mi guarda e chiede "Come fai a fidarti così tanto di me? Sai cos'ero, dovresti starmi alla larga" Mi avvicino a lui e poggiandogli una mano sul petto ,mormoro "Lo sento..Ha solo bisogno di cure ma ti ho promesso che saremo rimasti a galla insieme e non intendo tirarmi indietro. " Lui non dice nulla ma lentamente alza una mano per portarmi una ciocca di capelli dietro l'orecchio e sussurra "E a te chi ci pensa?" Deglutisco e mormoro con un filo di voce "Tu?" "Esatto, sempre io" Afferma lui avvicinandosi al mio viso. Lo guardo col cuore in gola e quando credo che siamo ad un passo dal baciarci ,sentiamo delle grida. Volgiamo la testa verso la porta e io mi maledico per essermi lasciata andare senza pensare un'altra volta. "Forse è meglio che entriamo "dico sorridendo. Lui annuisce e dice "Penso proprio di si" In silenzio ci giriamo per raggiungere la porta e suonando ,veniamo poi accolti dalla domestica che ci sorride calorosamente e ci prende le giacche. "Oh Roxy! Ti ho detto mille volte che ci penso io a queste cose! Vai a riposarti per favore che Ines ti ha fatto uscire fuori di testa tutto il giorno 'la rimprovera sorridendole Lena. È così buona questa donna.. "Ehi ragazzi! Vi aspettavamo, ma è successo qualcosa?" "Degli imprevisti con pantaloni strappati ma tutto ok ' dice Kemal salutandola. Io intanto divento di mille colori diversi e dico "Siamo troppo in ritardo? " "Oh no no..Efrem è appena arrivato che doveva prendere una cosa in ufficio. Non ho manco avuto il tempo di andare in salone che ho sentito il campanello " "Strano non l'ho visto..Comunque questo vestitino a barca bianco con i sandali col tacco dorati, ti stanno benissimo "dico osservandola da capo a piedi. "Davvero? Ero convinta di aver esagerato "risponde Lena. "Ma che?"dico mentre Lena e noi ci incamminiamo al salone. "Adil sta spargendo la voce che voi due siete molto affiatati"dice " dice Lena facendo ridacchiare Kemal. "Gliela trancio quella lingua "Lo minaccio mentre entriamo tutti insieme in salone e troviamo tutti con occhi spalancati e in silenzio. "Ci siamo persi qualcosa? "Chiedo sottovoce a Kemal che fa spallucce e chiede al mio orecchio "Che ne dici se scappassimo di nuovo?" "Non mi sembra il caso ma.." Mi avvicino al suo orecchio veloce e mormoro "Magari dopocena potrei guidare la tua moto " Lui mi guarda sorpreso e dice ridacchiando "E io in cambio cosa ricevo?" "Quello che vuoi, decidi tu" Lui sposta lo sguardo alle mie labbra e risalendo con lo sguardo mormora "Interessante "per poi ficcarsi le mani dentro le tasche ed entrare in salone con una camminata più sensuale che mai.
   
 
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