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Autore: Fabb5000    25/07/2017    1 recensioni
Sono passati parecchi anni da quando Lyon, Stefano, Anna e Mario giocavano a Minecraft e, insieme a quei tempi, si è conclusa anche la FailCraft. Ora Lyon, ormai ultracentenario, conscio che ormai non gli resta molto tempo, decide di rivelare alla sua nipote sedicenne la sua vera storia, ovvero quella che successe dopo gli avvenimenti di "A caccia di Herobrine"; la storia che lo rese un eroe non solo in Minecraft, ma in tutti i mondi, e che va tramandata alle generazione future prima della fine. La storia di come lui, Stefano, Anna e Mario salvarono tutti gli universi da una terribile piaga. [[Consigliabile, ma non indispensabile, legge il prologo]]
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Herobrine, Notch, Nuovo personaggio, Steve, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'FailCraft in real life'
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Lord Death aprì gli occhi a fatica.

La prima cosa che comprese fu di essere sospeso a qualcosa per le braccia. Lo sapeva perché sentiva le spalle rivolte verso l'alto. Stranamente, però, al di sopra di esse non sentiva niente. Chissà, forse avrebbe recuperato la sensibilità in seguito ...

Che cosa era avvenuto nelle ultime ore? Aveva vari flash sconnessi ... una caverna, un vulcano, lava, calore, dolore ... e poi un volto ... il volto di Mario.

Mario! Digrignò i denti. Era stato lui a batterlo! L'aveva distratto con le sue chiacchiere e lo aveva fatti cadere nella lava! Blaterava su un certo Lyon che era dentro di lui, se non sbagliava ...

-Lord Death ... Un-na? ("Lord Death ... Puoi sentirmi?")- chiese una voce fredda accanto a lui.

Lord Death tossì, poi rispose : -Si, padrone- notò solo allora che il suo respiro aveva qualcosa di strano : più che uscire dal maso pareva essere prodotto da un vecchio ventilatore arrugginito.

Si rese conto di essere sdraiato su un lungo tavolo di ferro, nella posizione del morto. Mosse la mano destra. Stranamente riusciva a muoversi ma non riusciva ad avere sensibilità. Incuriosito se la portò davanti agli occhi e impallidì.

Perché quella non era una mano umana. Era un braccio robotico. Per di più non era nemmeno ricostruito come quello di umano : pareva infatti una zampa tagliente e affilata di un uccello, ed era così sottile che sembrava appartenere ad uno scheletro.

Guardò l'altra mano e vide che pure quella aveva subito lo stesso destino. Stanco di aspettare, si alzò e si portò a fatica verso uno specchio lì vicino, e quando si guardò non si trattenne a digrignare i denti.

Metà del suo corpo era divenuto meccanico. Oltre alle braccia, le parti robotiche si trovavano principalmente dalla vita in giù. Le gambe, simili alle zampe di un fenicottero, erano della stessa anatomia della braccia, ma terminavano con tre dita anziché cinque, di cui due erano rivolte in avanti e uno all'indietro.

-Che cosa mi hai fatto?!- chiese a Null, volteggiante li accanto.

-Ushtin-tarok ("Ti ho salvato la vita")- rispose questi con tranquillità. -Iran Marion goshni tula guldura as nokka si, non tal gonna run-ta. Ohoh shini gor turk nak lona sung ("Quando Mario ti ha fatto cadere nella lava il tuo corpo si è in parte bruciato, io ti ho recuperato troppo tardi. Ho dovuto sostituire alcune parti di te, eri troppo danneggiato per essere riparato con la magia")-

Lord Death si guardò le mani artigliate : -Quel Mario ... che sia maledetto! Dimmi dov'è, voglio fargliele pagare tutte!-

Null sorrise maligno : -Gront kolin san. Bush-tul gak ("Mi compiaccio nel vederti così vendicativo. Accetta questo dono da parte mia")- disse, per poi materializzare di fronte a lui una cassa nera.

Lord Death la aprì e vide cosa c'era all'interno : era una maschera composta esclusivamente da metallo, simile ad un teschio, con due spazi liberi per gli occhi. Non poté non ammettere che era qualcosa di terrificante.

Lentamente la indossò. Quando si guardò allo specchio quasi si fece paura da solo : somigliava a un cadavere semidecomposto che avesse improvvisamente preso vita, con gli occhi che sembravano due braci fiammeggianti.

-Ring luman tuok sington ("Questa maschera è di duracciaio")- disse Null. -Gor tal, son. Singa porw nog lan din, morglan, grumbl. Gushtin ronklang! ("Come tutte le altre tue parti robotiche, del resto. Si tratta di un metallo indistruttibile, inscalfibile, ineguagliabile. Sarai invincibile!")-

Lord Death guardò ancora la sua immagine. -Grazie, mio signore- mormorò infine inchinandosi. Dopodiché pensò che gli avrebbe fatto comodo un armatura dello stesso metallo per coprire il torace, rimasto di carne e ossa. Come viticci, tentacoli di duracciaio si espansero dalle parti robotiche e lo rivestirono completamente, mentre un lungo mantello compariva sulle sue spalle. Sfiorò il torace e scoprì che vi erano appoggiate quattro else di spade.

-Rom tul sangol nii ("Ho dovuto modificate anche l'apparato respiratorio")- disse Null. -Shamman ron tul sin goftal. Grunk lon sun morte naan, glool, ruung. Grontlan. Mor tluung luogotenent ("Ho dovuto impiantarti anche una fonte d'energia alternativa infinita per farlo funzionare. D'ora in poi non avrai più bisogno di dormire, mangiare, bere. Sarai instancabile. Il mio luogotenente ")-

Lord Death si inchinò : -Grazie, mio signore. Ora, la prego, mi permetta di vendicarsi dell'umano di nome Mario-

-Geun Abominian loungtan ("Ti metterò al comando degli Abomini e di una squadra di soldati scelti")- rispose Null. -Mar lung tanto sulgaten. Gung-nii? ("Ma avrai una sola occasione. Sarai in grado di eliminarlo?")-

-Dubitate di me, mio padrone?- domandò Lord Death. -Avete visto che cosa mi ha fatto quel Mario? Lei mi permetta di trovarlo e di vendicarsi su di lui e su tutti coloro che ama, e io per lei raderò al suolo intere galassie da solo!-
   
 
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