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Autore: addict_with_a_pen    25/07/2017    1 recensioni
Se dovessi descrivermi con una parola, direi bocciolo, un fiore chiuso non ancora pronto per aprirsi e mostrarsi al mondo, poiché tutti chiusi e nascosti si sta così bene che non ho alcuna fretta di sbocciare. I fiori sono così fantastici, meravigliosi e ricchi di significati che non vedo come una singola persona sulla faccia della terra possa non amarli, ma apparentemente questa mia ammirazione non è vista di buon occhio da nessuno, soprattutto quando sei un ventiduenne introverso che ha finalmente realizzato il suo improbabile sogno di una vita. Ebbene sì, sono un fioraio, e la cosa mi riempie di orgoglio e gioia indescrivibili.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Brendon Urie, Ryan Ross
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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*Piccola nota inutile*
Mi sono assentata per così “tanto” per una ragione che magari a voi farà ridere: i fiori sul mio balcone sono malati, cioè, la bella di notte ha gli afidi, la camelia e il girasole la cocciniglia e, cosa che mi ha parecchio traumatizzata, l’ibisco è morto…
Sarà stupida come cosa, ma mettermi a scrivere una storia che è incentrata sui fiori non mi andava. Detto questo, ridete pure di me e della mia non-maturità e buona lettura :* :*
P.s. Il fiore di cui parlo qui esiste davvero ed è stupendo; il nome per intero sarebbe diphylleia grayi, che non so nemmeno pronunciare ahaha.
 
 



 
Ho sognato il nostro terzo appuntamento ogni singolo giorno da dopo l’ultimo ma, ora che finalmente è arrivato il momento e ora che ho ricevuto un messaggio da parte sua in cui mi da la conferma, non posso che entrare nel panico come mio solito.
“hey ryro!! <3 Stasera ti porto in un posto bellissimo, vedrai che ti piacerà un sacco, ne sono sicuro! Passo a prenderti appena chiudi, non devi cambiarti, vanno benissimo i vestiti che hai. A dopo, mio bel fiorellino :*”
Quel “posto bellissimo”, ecco qual è il mio problema maggiore, poiché ancora non ho avuto modo di capire fino in fondo i gusti di Brendon… So solo che adora i musical, che gli piace il contatto fisico, che fuma troppo, che gli piace dire “cazzo” ogni qual volta capiti e che adora baciarmi, tutto qui.
“che posto è?”
“sorpresa!! Ci vediamo tra poco tesoro :3”
Naturalmente… non c’è modo di far sputare fuori a B quali siano i suoi piani, ma nonostante ciò, ogni volta ci provo sempre.
È passato ancora nel mio negozio in questi giorni, poiché “più di due giorni senza vederti non riesco a stare!” e principalmente solo per portarmi un fiore, vedere come stavo e poi andarsene lasciandomi un bacio sulla guancia, ma mentirei se dicessi che non ho apprezzato quei cinque minuti di visita.
Sono totalmente cotto di lui, “mezzo innamorato” come mi piace pensare, poiché ancora non mi sento pronto a ritenermi completamente innamorato di qualcuno, è qualcosa di troppo grande per me. L’amore non so nemmeno cosa sia, non so nemmeno se sono meritevole di provarlo, così che mi limito a considerarmi semplicemente molto attratto da lui e nulla di più.
Nonostante mi abbia detto che non occorre che io mi cambi, mi sono ugualmente portato una borsa con dentro perlomeno una camicia e un paio di pantaloni che non siano sporchi di terra, così da fare un minimo di bella figura. Stasera ho intenzione di comportarmi da persona normale, o almeno provarci, poiché B si merita di più e poiché voglio dimostrare sia a me che a lui di essere una persona interessante che oltre ai fiori sa apprezzare anche altre cose.
Perciò, dopo aver sbattuto fuori l’ultimo cliente, vado nel retro a cambiarmi e cercare di autoconvincermi che stasera andrà tutto bene, che stasera è la mia serata.
“Hey piccolo!”
O forse no…?
“B-B aspetta! Mi sto cambiando, non venire di qui!” Dico nel panico più totale, in mutande con una gamba ancora incastrata nei pantaloni sporchi e le guance già rossissime.
“Ti ho detto che non è necessario, credimi.”
Sento il rumore dei suoi passi avvicinarsi sempre più e i miei livelli di panico crescere fino a farmi esplodere.
“Brendon fermati!” Ho già rovinato tutto e la serata nemmeno è cominciata. Sono un fallito
“Scusami, non vengo a sbirciare, lo giuro…” fa una pausa in cui posso finalmente sbloccarmi e infilarmi gli altri pantaloni “Anche se mi sarebbe piaciuto molto…”
Posso benissimo immaginare il suo solito sorriso strafottente nascergli sul volto mentre pronuncia questa frase e posso dunque arrossire ancora di più pensando a lui che mi sbircia mentre mi cambio. Questa è una delle mille cose che mi preoccupa di più e che mi frena ancora un po’ dall’approfondire il mio rapporto con B; tutti sanno che prima o poi si arriverà al momento in cui entrambe le parti della coppia dovranno togliersi i vestiti e… beh, e fare ciò che ogni coppia fa, ma se solo dare uno stupidissimo bacio a stampo mi ha stressato fino a quel punto, non voglio nemmeno immaginare a come potrei reagire nel ritrovarmi nudo davanti a B a sua volta nudo.
“Posso venire?”
Vengo strappato dai miei pensieri fortemente ansiogeni dalla sua voce, così che mi infilo in fretta la camicia e spunto fuori dal retro negozio.
“P-Pronto! Più o meno…” Ridacchio istericamente mentre mi abbottono la camicia in fretta e cerco di non guardarlo in faccia.
“Vuoi una mano?” Chiede con voce dolce avvicinandosi piano, così che abbasso le mani, arrossisco fino ai limiti umanamente possibili e lo lascio fare.
“Adoro quando diventi tutto rosso…” mi bisbiglia all’orecchio “Sei troppo carino quando succede.”
“B t-ti prego…” ridacchio ancora più istericamente di prima “Abbottonami la camicia e-e stai zitto.”
“Agli ordini!” Mi stampa un bacino sulla guancia e continua col suo lavoro, non perdendo il sorriso nemmeno per un secondo.
Penso che potrei benissimo esplodere da quanto sono imbarazzato.
“Fatto!” esulta felice “Andiamo?”
“Umh… andiamo.”
“Dai piccolo, vedrai che ti piacerà!”
Sorrido timidamente sentito il soprannome, per poi prendere le chiavi del negozio e dirigermi verso la porta.
“Sai una cosa B?” mi fermo e mi volto verso di lui “È sbagliato che tu mi chiami piccolo, dato che sono più grande di te.” Dico con una sicurezza tale da sorprendermi di me stesso ma capendo già che qualunque risposta mi darà mi farà vergognare ancora di più.
“Oh, se non ti piace che lo dica io a te, allora sai che potresti fare?” Dice portando una mano sulla mia guancia per farmi una carezza.
“N-No…”
“Potresti chiamarmi tu piccolo, apprezzerei molto…” mi fa un’altra carezza “Potrei morirci, letteralmente.”
Avrei dovuto pensarci prima di aprire bocca, ma ormai è troppo tardi per rimangiarsi tutto e far finta di niente.
“An-Andiamo?” Mormoro con un filo di voce, incollando lo sguardo al pavimento e facendo segno con la testa verso la porta.
“Andiamo.” Mi da un bacino sulla punta del naso e rimane ancora qualche altro secondo a sorridermi trasognato.
Questo ragazzo sarà la mia disfatta
Mi affretto a chiudere le finestre, andare a spegnere le luci e poi uscire per poter chiudere la porta a chiave.
“Sai una cosa?” dice d’un tratto, subito dopo che ho finito di dare l’ultima mandata “Credo che dovremmo cambiare i nostri piani.”
“Umh… perché?”
Un insensato terrore che voglia andare a casa e lasciarmi qui da solo mi assale, dato che B è uno che se ha un’idea in testa allora la porta sempre a termine, ma questo cambiamento di piani mi sta agitando giusto un po’.
“Perché sta per mettersi a piovere e io voglio portarti in un posto che devi vedere prima da asciutto e poi da bagnato” mi sorride speranzoso “Ti dispiace se ceniamo più tardi?”
“Oh, n-no, non è un problema, ma… perché devo vedere questo posto sia da asciutto che da bagnato?”
Sono confuso, se prima ero agitato, ora sono solo molto confuso e senza la ben che minima idea di dove voglia portarmi.
“Fiorellino tu non hai pazienza!” dice ridendo “Vieni, andiamoci subito così la smetti di chiedermelo” e detto questo mi prende per mano.
È così strano, sento come un milione di piccoli brividi che dalla mano si propagano in tutto il corpo e un calore delizioso nella pancia che mi fa sorridere come un matto. Forse dovrei cambiare la mia idea e ammettere che, purtroppo o forse per fortuna, sono totalmente innamorato di questo ragazzo meraviglioso.
“Dieci minuti di macchina e poi arriviamo, okay?”
Annuisco piano, per poi salire in auto e ricominciare ad agitarmi. Okay, penso che oramai sia chiaro che Ryan Ross sia un caga sotto e che quindi credo ad ogni singola leggenda ed episodio su stupratori che rapiscono le proprie vittime in macchina e, sebbene B sembri tutto meno che un ragazzo del genere, un briciolo di paura mi monta addosso non appena chiude la portiera e infila le chiavi per mettere in moto l’auto.
“Hey, Ryan?”
“Sì!?” Rispondo con forse troppa enfasi e con un tono di voce decisamente alto e terrorizzato.
“Devi rilassarti e non mi basta che tu mi risponda con un okay, voglio vederti tranquillo e…felice, ma per davvero, perché non sono qui per farti del male, chiaro?”
“Lo so… lo so benissimo, m-ma sono un idiota e-”
Mi porta un dito sulle labbra per bloccarmi.
“Non sei un idiota, smettila di sminuirti, intesi?” annuisco velocemente “Stupido fiorellino che non sei altro…” sorride, per poi darmi un ennesimo bacino sulla guancia e mettere in moto l’auto.
“Metti pure un po’ di musica se vuoi. Io ho dei CD, ma se non ti vanno allora accendi la radio e cerca qualcosa tu.”
“Hai qualcosa dei Beatles?” Chiedo fiondandomi all’istante sui mille CD che ha.
“Oh, sì, dovrei averne uno da qualche parte. Cerca un po’ e-”
“Trovato!” Esulto felice, brandendo Sergeant Pepper come fosse un trofeo e mettendolo subito nel lettore.
“Ti piacciono i Beatles?” Mi chiede ridendo vista la mia reazione da esagitato.
“Da morire! Sono il mio gruppo preferito e oltretutto questo è il mio album preferito in assoluto!” Rispondo con troppa enfasi, cominciando a canticchiare e sentendomi improvvisamente più felice e rilassato come desiderava lui.
“Ppppft, non sorridi così tanto nemmeno quando ti faccio un complimento io!” si lamenta con tuttavia un sorriso sulle labbra “Mi servivano i Beatles per farti sorridere.”
“Ma se adoro quando mi fai i complimenti!” Mi difendo io stampandogli un bacio sulla guancia e ritornando a cantare sulle note di Fixing a Hole.
“Mi fai impazzire…” Dice con un filo di voce, posando una sua mano sulla mia poggiata a sua volta sulla marcia e unendosi a me nel canto.
Il resto del breve viaggio lo passiamo perciò così e mai nella mia vita mi sono sentito così tanto felice e nel posto giusto come ora.
“Forza, andiamo!” Dice dopo aver fermato l’auto, aprendomi la portiera e tendendomi una mano che subito afferro e stringo forte nella mia.
Siamo parcheggiati davanti a quello che pare essere un boschetto e, non che io sia uno che si fa problemi quando si tratta di stare in mezzo alla natura, ma non capisco perché abbia deciso di portarmi in un posto che a breve si trasformerà in un ammasso di fango visto il cielo grigio sopra le nostre teste.
“Umh… B?”
“Dimmi.” Dice cominciando a incamminarsi veloce per un sentiero e continuando a tenermi per mano.
“Non è un lamento quello che sto per fare, ma sei sicuro che sia il caso di stare qui?”
“In che senso?” Si volta appena verso me, continuando tuttavia a camminare e aumentando di un po’ il passo quando sente un tuono.
“Nel senso che verrà giù parecchia acqua e-e, non so, poi ci sarà molto fango e-”
“Ti fidi di me?” Mi chiede bloccandosi improvvisamente e voltandosi verso me.
“Emh… s-sì, ma-”
“Niente ma” mi blocca nuovamente lui “Ti fidi di me o no?”
E dato che a lui non resisto proprio, non posso che rispondere con un “sì” sicuro di cui io stesso mi meraviglio. Mi fido di lui per davvero, per la prima volta in vita mia ho piena fiducia in qualcuno.
“Dai, dobbiamo sbrigarci!” mi sprona lui tirandomi per mano “Te la senti di correre?”
Non ha nemmeno bisogno di ripetermelo che subito cominciamo a correre come sue stupidi, sentendo le prime gocce di pioggia colpirci e ridendo per nessuna ragione apparente.
“Dai Ryro! Più veloce!” E aumento perciò il ritmo, cercando di non inciampare nelle radici o di non beccarmi qualche ramo in faccia che lui, essendo più basso, evita alla perfezione.
“Arrivati!” Esulta quando oramai la pioggia sta cominciando a passare anche attraverso le chiome degli alberi e a bagnare la terra.
“Che ci facciamo qui?” Chiedo ridendo col fiatone mentre lui corre accanto alla sponda di un laghetto e mi fa cenno di raggiungerlo.
“Aaah cazzo, troppo tardi…” sospira affranto “Vedi questi fiori? Prima che cominci a piovere sono dei normalissimi fiorellini bianchi, ma quando poi inizia a piovere diventano trasparenti e-e avrei voluto farti vedere la loro… umh, trasformazione, ma siamo arrivati tardi…” sorride amaramente “Scusami.”
Il fatto è che non riesco davvero a capire il perché si stia scusando, o perché dica che sia troppo tardi e soprattutto come e dove abbia scoperto questi fiori che perfino io non avevo mai visto. Non scherzava quando ha detto che sono trasparenti, poiché quelli che ora ho davanti a me sono dei minuscoli fiorellini accanto a una ninfea dei quali si riescono a distinguere i contorni solo grazie alle goccioline di pioggia che li colpiscono.
“B, sono la cosa più bella che abbia mai visto…” mormoro inginocchiandomi a terra, incurante del fango, per poterli toccare e accertarmi di non star sognando “C-Come si chiamano?”
“Il loro nome vero è parecchio difficile e, mi spiace, ma non lo ricordo…” si inginocchia vicino a me “ma tutti li chiamano fiori di cristallo, o fiori scheletro oppure, come piace a me, fiori della pioggia.”
“Sono meravigliosi, i-io… io non so come ringraziarti per avermi portato qui e- aspetta. Come hai fatto a scoprirli?” Chiedo non riuscendo a staccare gli occhi dal tesoro che ho davanti a me.
“Oh, beh…” ride imbarazzato “Li ho piantati io a dire il vero, sai, questo è il loro habitat, vivono in luoghi umidi, molto umidi, così che ho deciso di piantarli qui e prendermene cura. Comprarli non è stato facile, oh no! Ma per te questo e altro…” mi fa una carezza “Per te farei di tutto.”
Non ci posso credere.
“Tu hai davvero fatto questo per me…?” Sono fin commosso mentre glielo chiedo, non posso credere che abbia veramente fatto ciò per me, per un idiota introverso e col terrore del prossimo, non affatto attraente e sempre e perennemente con le guance rosse.
“Perché? Ti sorprende la cosa?”
“Cazzo sì!”
Scoppiamo a ridere entrambi sentita la mia frase.
“Sono molto più romantico di quanto credi tesoro!” si alza in piedi continuando a fissarmi dall’alto “Sottovaluti la mia dolcezza.”
“N-No, sono serio!” mi difendo continuando a guardarli e a sorridere, incurante della pioggia che cade “Brendon, t-tu sei… non lo so, sei…”
“Sono cosa?”
“Sei... sei un …”
Avrei così tante cose da dirgli, vorrei dirgli che è il ragazzo migliore del mondo, il “più perfetto”, che è stucchevolmente dolce e tenero, che non mi merito di essere viziato fino a questo punto e che non lo potrò mai ringraziare abbastanza per aver piantato questi fiori meravigliosi apposta per me.
“Che cosa sono Ryro…?” Mi chiede nuovamente, quasi in un sussurro, così che finalmente mi decido ad alzarmi a mia volta in piedi e guardare un’ultima i fiori prima di voltarmi verso lui e per poco cascare a terra per la sorpresa. Mi stringe tra le sue braccia, mi toglie un po’ di capelli fradici dal viso e mi bacia.
Suppongo che sia questo il primo bacio che intendeva lui...
Non ho modo di bloccarlo, o forse non ho semplicemente voglia di farlo, così che non faccio altro che abbracciarlo piano a mia volta e lasciare che succeda.
Inclina la testa da un lato, così che io la inclino da quello opposto, e subito dopo fa entrare in gioco la tanto temuta lingua. Nei tutorial su YouTube sembrava tutto così difficile, ma invece, guance bordeaux escluse, è semplicemente meraviglioso e naturale, così che tutto lo stress che avevo in corpo non era altro che una stupidaggine.
Porta una mano sul mio viso e approfondisce sempre più il bacio, non lasciandomi nemmeno il tempo di metabolizzare la situazione e facendomi finalmente arrivare alla conclusione che sì, sono totalmente innamorato di lui.
“Scusa forellino… non ho resistito” mi sorride trasognato “Spero di non aver corso troppo e-”
Ma, contro ogni mia previsione, sono io quello che porta entrambe le mani sul suo viso e che fa riunire le nostre labbra in un nuovo bacio.
Sono davvero l’essere più stupido del mondo per avergli impedito di farlo prima.
“Sei il ragazzo più perfetto che esista al mondo…” Dico dopo essermi fermato per riprendere fiato, rosso come un pomodoro ma con un sorriso enorme sulle labbra.
“E tu il fiorellino più bello e profumato di tutto il campo…” mi stampa un ultimo bacio fermo e deciso sulle labbra “E anche l’unico ad avermi rubato il cuore.”
Forse è questo che la gente intende quando dice “mi pare di avere toccato il cielo con un dito”, poiché non ricordo di essermi mai sentito così leggero e in pace in vita mia e non credo che potrò mai più sentirmi così bene come in questo momento.
“Vuoi andare a mangiare qualcosa?”
“Umh… stiamo ancora un po’ qui?”
“Tutto quello che vuoi…”
Vorrei stare qui accucciato sul terreno fradicio, a guardare i fiorellini che ho davanti mentre B mi abbraccia a sé per tutta la vita se ce ne fosse l’occasione e se solo fosse possibile.
“Sai una cosa Ryro? Penso di essermi innamorato di te…”
Sorrido come mai ho fatto prima.
  
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