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Autore: Bunny05    26/07/2017    1 recensioni
[jortini ]
Martina si è da poco laureata in letteratura, ha molti sogni. Inizia a lavorare per una famiglia un po' complicata e fa la conoscenza di uno dei figli, Jorge. Un ragazzo con molti problemi legati alle emozioni. Scontri, muove amicizie e nuovi amori verranno affrontanti in questa storia. Uno strano amore sta per entrare nella vita di Martina.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri
Note: AU | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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Apro gl’occhi e la luce entra dalla finestra. Mi devo essere addormentata, ero così stanca e tutta la pressione che avevo addosso per Sophia mi deve aver fatto crollare. Ora mi sento bene, non so spiegarlo, è come se fossi ritornata in qualche modo a vivere a pieno la mia vita, è come se avessi ancora fiducia in me stessa dopo quello che è successo. E’ stato fantastico. Anche se so che questa cosa tra di noi non funzionerà mai, siamo diversi, vogliamo cose diverse e mentre io provo troppo, lui non prova niente, ma allo stesso tempo è riuscito ad allontanare quella parte di me che si stava oscurando da quando Peter mi ha tradita. Non mi sentivo più io. Mi sembrava di essere avvolta dal buio e ora sono tornata nella luce. Ho impresso nella testa le sue mani che mi toccano, i suoi baci roventi sulla mia pelle, l’adrenalina che mi percorreva le vene che mi ha fatto sentire forte sotto i suoi sguardi desiderosi di me. I suoi occhi nei miei, era come se non volesse più staccarsene, come se lui si aggrappasse a me per trovare un po’ di pace e di conforto. Allungo una mano in parte a me ma non lo trovo, Jorge nel letto non c’è. << Sono qui >> dice con la voce bassa, mi volto e lo trovo seduto su una sedia, in parte al letto che mi osserva, << E’ inquietante il fatto che mi guardi dormire sai? >> gli chiedo assonnata riappoggiando la testa al cuscino e scrutandolo, lui sorride piano e continua a guardarmi cose se fosse la prima volta che vede una ragazza, nel suo letto. << Stai bene? >> gli chiedo io, mi sembra confuso e affranto per qualcosa ce non riesco a capire, << Tu stai bene? >> mi chiede lui. Benissimo vorrei dirgli, non mi sono mai sentita meglio di ora a dir la verità e non mi pento di essere stata a letto con lui, non mi pento di niente perché sono riuscita a scacciare via la mia angoscia. << Sto bene >> rispondo soltanto. Lui si alza e lentamente si sdraia in parte a me, mi abbraccia dal dietro e lo sento rilassarsi. << Sai vero che non succederà più? >> gli chiedo io girandomi verso di lui, appoggiando la mia fronte alla sua, << Perché? A me è piaciuto, molto >> ridacchia poi lui e io gli do una spintarella con la mano sul petto nudo, << Perché non andrebbe a finire bene e lo sai >> dico soltanto, << Lo so >> risponde semplicemente lui spostandomi una ciocca di capelli dalla fronte, << Io voglio innamorarmi e avere una storia d’amore, tu vuoi solo divertirti, siamo troppo diversi, vogliamo cose diverse >> gli faccio presente e un po’ questo mi rattrista, non ne conosco il motivo, mai il fatto di non poter stare con lui mi ha fatto perdere un battito. Jorge continua a guardarmi e rimane lì a fissarmi come se avesse una visione, come se fosse felice avermi qui nel suo letto, ma Jorge non sa essere felice. Mi mordo il labbro imbarazzata dal suo sguardo profondo, è così vicino che il suo profumo mi invade le narici, ho come la sensazione che questo profumo me lo sentirò addosso per parecchio tempo, che non mi abbandonerà facilmente. Lui si avvicina lentamente e mi dà un leggero bacio sulle labbra, così morbido e dolce, Il respiro inizia a mancarmi per quel contatto così puro da far paura, non è da Jorge comportarsi così, conoscendolo a quest’ora avrebbe già dovuto sbattermi fuori dal letto e da casa come fa di solito. Mi osserva mentre penso e poi riposa le sue labbra su di me, baciandomi con un estrema dolcezza come non aveva mai fatto. Baci lenti e pieni di passione. Sembra stia cercando di controllarsi dal saltarmi addosso un'altra volta mentre mi accarezza e mi bacia in quel modo. << Jorge >> lo chiamo io quando si allontana da me tra un bacio e l’altro, << Si? >> chiede sulle mie labbra mentre le assaggia ancora, << Cosa c’è? >> gli chiedo, c’è qualcosa che lo turba profondamente e riesco a sentirlo, nel profondo, che qualcosa che non va, << Va tutto benissimo, in questo momento è tutto perfetto >> mi risponde guardandomi e capisco che è vero, che in questo momento si sente bene ma so che qualcosa al di fuori lo turba. Il telefono di Jorge suona, lui allunga un braccio sul comodino e risponde, ascolto attenta ciò che dice, anche se non dovrei impicciarmi dei suoi affari. << Era Lodo >> mi dice quando riappoggia il cellulare, << Fra un ora dimettono Sophia >> mi spiega lui e riesco a sentire che si rilassa, ora che è sicuro che Sophia sta bene anche lui si sente meglio. Faccio per alzarmi ma lui mi trattiene stringendomi a se, contro il suo corpo, << Jorge non vuoi che tua madre mi trovi qui per farmi licenziare vero? >> gli chiedo io, lui ridacchia, << Mai >> risponde << Sei perfetta, per Sophia >> continua lui, << Quindi questo non era uno dei tuoi test per le tutor? >>, lo guardo dall’alto e lui punta gl’occhi nei miei, << No, non lo è >>, << Allora devo andare prima che qualcuno mi becchi qui nel tuo letto >>, << Tornano fra un ora >> mi dice facendomi sdraiare sul fianco difronte a lui << Resta ancora un po’, infondo è l’ultima volta in cui posso approfittare del fatto di averti qui >> dice malizioso lui e io mi metto a ridere, è l’unica e ultima volta che possiamo stare in questo modo per il nostro bene, perché entrambi sappiamo che non siamo fatti per stare insieme, Jorge non vuole relazioni e io le voglio, voglio una di quelle storie che durano per sempre, che lui non potrà mai darmi e lui lo sa benissimo per questo capisce che non posso continuare così, perché finirei per affezionarmi troppo a lui e mi distruggerebbe. Jorge posa ancora una volta le sue labbra sulle mie, << Sai di essere buona? >> chiede lui guardandomi intensamente negl’occhi, << No, nessuno me l’ha mai detto >> rispondo pensandoci su, lui sorride << Ma che ragazzi hai frequentato? >> ridacchia poi lui assaggiandomi ancora le labbra, << Ora che lo so posso approfittarne con i ragazzi >> gli dico e il suo corpo si tende leggermente ma poi sorride, << Per questa mezz’ora me le gusto io >>.
 
Io e Jorge siamo in cucina, stiamo aspettando Sophia, ha insistito per farmi rimanere fino al suo arrivo. Mi sto bevendo una tazza di caffè, << Quanti leccalecca si sarà fatta dare stamattina? >> chiedo io mentre giro lentamente lo zucchero nella tazza, << Probabilmente in quell’ospedale hanno finito le scorte, quando vuole quella bambina sa essere davvero convincente >> esclama fissando il vuoto, sta pensando a qualcosa come ad un ricordo di Sophia credo. << Cosa ne pensi del fatto che Ruggero e Cande si sposano? >> gli chiedo, siccome so come la pensa, sull’amore vero e su tutte queste stronzate come le chiama lui, << Se si amano davvero fanno bene, io non lo farei mai, ma io sono io non credo a queste cose >>, << Io credo che sia fantastico >> borbotto sognante immaginandomi un matrimonio in mezzo alla natura. Quando ritorno con i piedi per terra mi accorgo che Jorge è difronte a me, con le mani appoggiate al bancone che mi circondano, << Quindi ti sposerai? >> chiede lui guardandomi dritta negl’occhi, è così vicino e quasi mi viene voglia di baciarlo ancora, << Spero di sì >> borbotto << Uno di quei matrimoni enormi, con tanta gente, dove sono tutti felici e pieni d’amore >> dico quasi senza fiato per la sua troppa vicinanza a me, << Che romanticona >> dice lui con una voce bassa e roca che mi provoca un brivido nel basso ventre, << Si lo sono >> rispondo io con il cuore a mille, << Si lo sei ma intanto so cosa vorresti adesso >> dice vicino al mio orecchio, la punta del suo naso mi solletica il collo e il mio corpo mi abbandona perché è in estasi per via delle sua parole << Jorge non fare così >> cerco di rimproverarlo senza risultato perché la mia voce esce debole e leggera, << Perché no? >> chiede da stronzo, vuole sapere, vuole sentire da me che non resisto a tutto questo anche se sono una romanticona che sogna il grande amore, << Perché non possiamo, mi pare che eravamo d’accordo >> gli faccio notare, << Non è colpa mia se tu non sai resistere >> mi fa un sorrisetto da presa in giro lui, << Nemmeno tu sai resistere >> ribatto io mentre siamo faccia a faccia, così vicini che quasi i nostri nasi si sfiorano. La porta della cucina si spalanca e lui indietreggia così velocemente che in un secondo il suo profumo svanisce. La signora Clarke entra e ci guarda per qualche secondo, è impossibile che abbia visto qualcosa, impossibile, continuo a ripetere dentro di me. << Cosa ci fai ancora qui? >> chiede lei guardandomi, << Volevo sapere come sta Sophia >> borbotto io cercando di nascondere l’imbarazzo, << Lei dov’è? >> chiede Jorge con un tono completamente diverso da come mi parlava prima, freddo, ghiacciato privo di ogni genere di sentimento. << L’ho fatta salire nella sua stanza per cambiarsi >> gli risponde la madre e poi torna a guardarmi, mi fissa per qualche secondo che sembra un eternità, << Puoi andare oggi non c’è bisogno di te >> mi dice seria lei << Tu Jorge vieni con me nel mio studio dobbiamo parlare >>, << No, mi pare di averti già detto quello che dovevo dirti >>, non capisco cosa stia succedendo e come una stupida rimango lì a guardarli non sapendo bene cosa fare. << E invece la conversazione non era finita, quindi vieni nel mio studio e finiamo quel discorso >> gli ordina lei con uno sguardo così duro da farmi paura, lui la guarda in cagnesco dando un pugno sul bancone prima di sparire dalla cucina. Io sono spaventata, in pochissimo tempo Jorge è passato dall’essere gentile, caloroso e pieno di luce ad essere arrabbiato e freddo come il ghiaccio in pieno inverno. << Puoi andare Martina >> mi ripete la signora Clarke vedendomi imbambolata come una statua, << Non preoccuparti per lui non c’è n’è bisogno >> borbotta. Io la saluto a bassa voce e con un cenno ed esco dalla cucina ma prima di richiudere la porta la signora Clarke richiama la mia attenzione, << Martina sabato darò una specie di festa, un evento in casa mia, sei invitata anche tu >>, << Grazie >> rispondo io un po’ stupita da questo invito e me ne vado uscendo da questa casa con il fiatone per quello che ho appena visto. Una madre e un figlio che si odiano a vicenda a quanto pare e questo mi rende nervosa, mi stringe il cuore.
 
Rientro in casa ancora con quella sensazione strana addosso, il loro scontro mi ha reso tesa, non ho mai visto un rapporto così freddo tra madre e figlio. << Bentornata pensavo fossi morta >> dice Mechi quando mi vede entrare e mi riprendo dai miei pensieri. << Ciao Mechi >> la saluto io sorridendo e lei continua a fissarmi mentre è seduta sul divano, << Come mai non sei tornata? >> mi chiede curiosa lei e io la fisso non sapendo bene cosa dirgli. Il silenzio diventa lungo e imbarazzante, << Cosa hai combinato? >> mi chiede lei capendo che forse ho fatto qualcosa che non dovevo fare, << C’è Fran? >> chiedo io a bassa voce, lei mi scruta in malo modo e scuote il capo << No non c’è è uscito >> borbotta. Io mi siedo in parte a lei sul divano e prendo un gran sospiro, << Prima che io te lo dica ti prego non giudicarmi o sgridarmi va bene? >> le chiedo e lei spalanca la bocca, << Sei andata a letto con Jorge! >> esclama stupita, io la guardo incredula e non dico nulla, come fa a saperlo? << Oddio è successo davvero non stai negando >> continua lei spalancando sempre di più la bocca, << Come fai a saperlo? >> gli domando stranita continuando a guardarla come se lei fosse un alieno in grado di leggere nella testa, << Non saprei, sei diversa >> dice guardandomi per bene, << Non sono diversa >> dico guardandomi il corpo, << Non so come spiegartelo Tini >> mi dice la bionda << Sei solo diversa… come è stato? >> chiede facendo un sorriso enorme, << Bello ma non succederà mai più >> le spiego, << Mi immagino voi due come un fuoco ardente >>, << Mechi! >> la richiamo io mentre divento rossa dall’imbarazzo, << Oh non fare così Tini >> mi prende in giro lei << Si vede che ti è piaciuto >> inizia a ridere. << Per questo non ti racconto mai niente perché poi mi prendi in giro >>, << Cara anche se non me le racconti io so cosa ti succede ti conosco troppo bene e ti dico che ti è piaciuto parecchio fare quelle cose con Jorge >>, io le do una pacca sulla spalla << Smettila! >> le ordino io puntandole un dito contro, << Smettila tu di mentire a te stessa >> ribatte lei, << Io non mento a me stessa, mi è piaciuto ma non succederà un’altra volta quindi non facciamone una questione di stato, l’abbiamo fatto solo perché c’era questa cosa strana tra noi e avevamo bisogno entrambi di una distrazione, difatti mi sento meglio, tutto quel peso che sentivo dentro da quando Peter mi ha tradito se ne è andato e lui ha avuto quello che voleva, aggiungerne un'altra alla sua lista >>, << Oddio perché è tutto così complicato, non puoi dire semplicemente che l’avete fatto perché volevate >> fa spallucce lei e io la fumino con lo sguardo, << Ok scusami >> alza le mani lei come per arrendersi << Sono comunque contenta che tu sia riuscita a toglierti quel peso di dosso, non posso nemmeno immaginare come ti sentivi dopo quello che ti ha fatto Peter >> mi sorride lei << Ma questa cosa con Jorge non credo sia solo per una volta >> dice sincera lei, << E invece è così Mechi >> affermo io << Non possiamo andare avanti, non se io sono una che cerca stabilità e lui è uno che non la vuole, potrebbe distruggermi, io sono l’opposto di lui, Jorge non crede a niente, non sa nemmeno cosa significa amare qualcuno e non vuole farlo, mentre io cerco proprio questo, l’amore >>, << Non tutto è come sembra a volte >> dice semplicemente lei e io non capisco cosa voglia dire, conosco bene Jorge, so come la pensa, so cosa vuole e riesco a capirlo perché vedo i suoi comportamenti, vedo come non gli importa di provare qualcosa e non ha intenzione di legarsi a qualcuno come voglio io. Quindi è meglio lasciar perdere fin da subito, è stata un’avventura, una bella avventura e rimarrà così per sempre, una parentesi nella mia vita, tutto qua. << Lo stai pensando? >> mi chiede la bionda perché mi sono incantata, << No >> gli rispondo, << Invece penso proprio di si >> mi sorride maliziosa lei << Non credo sia stata solo un avventura, non ci penseresti così tanto se non ti interesserebbe >>, << Mechi ti prego non iniziare, non staremo insieme, mai e poi mai questo è poco ma sicuro, e non stavo pensando a lui in quel senso stavo solo pensando a quanto siamo diversi e che per me rimarrà solo una avventura e anche per lui credo >> le spiego, << Credi a quel che vuoi Tini ma i miei occhi vedono altro >>, io la guardo stranita dopo quell’affermazione e scoppio a ridere, << Cosa sei una veggente? >> la prendo in giro io, << Potrei >> scherza lei facendo una voce tenebrosa come quelle delle veggenti che si trovano per strada e ti leggono le carte. << Io vado a farmi una doccia, ne ho davvero bisogno >> dico alzandomi, << Fai in fretta perché poi voglio sapere ogni minimo dettaglio della tua notte con Jorge >> mi guarda lei mentre salgo le scale, << Te lo scordi Mechi >> ribatto io.
 
<< Ehi buongiorno >> la voce di Jorge entra nella mi camera, mi alzo di scatto e lo guardo sulla soglia che mi squadra con le braccia incrociate al petto, lentamente viene verso di me, << Cosa ci fai qui? >> gli domando io mentre lui sale sul letto e gattona verso di me finché il suo corpo non si trova sopra al mio, mi guarda dall’alto con un desiderio tale che mi fa tremare e poi mi bacia, in modo sensuale e frenetico, come se avesse bisogno di me, << Jorge no! >> urlo io cercando di allontanarlo << Non possiamo >> gli dico appoggiandogli le mani sul petto, lui mi sorride, fa uno di quei sorrisi a cui è impossibile resistere, << Ne sei proprio sicura? >> chiede lui e le mie certezze crollano quando i suoi occhi si riempiono di dolcezza nel guardarmi e di desiderio profondo. Le nostre bocche si toccano ancora e di nuovo finiamo nel nostro mondo, quel mondo che è scollegato dalla realtà dove io e lui possiamo fare qualsiasi cosa senza complicarci la vita. Mi sveglio di soprassalto senza respiro e sudata, era solo uno stupido sogno penso dentro di me, tutto questo mi sta sfuggendo di mano, perché il mio subconscio non mi lascia in pace invece di farmi sognare queste cose. << Stai bene Tini? >> sento la voce di mio fratello dire, lo vedo fermo, nel corridoio davanti alla mia stanza, << Sembri stravolta >>, << Ho fatto solo un sogno strano >> borbotto io, << Mangia di meno prima di andare a dormire >> mi prende in giro lui e poi scompare. Tiro indietro le coperte e mi vado a fare un doccia, devo prepararmi per andare a lavoro e mi sento un po’ tesa. Quando arrivo alla villa sembra tutto tranquillo, Sophia mi corre incontro ancora con il polso fasciato e il cerotto sotto il mento, non sembra lamentarsi del doloro anzi sembra la solita Sophia di sempre e questo mi rende felice. Lei mi abbraccia e io ricambio stringendola forte a me, anche se non è una sorella, una nipote o una figlia per me le voglio comunque un bene infinito, come se lei facesse ormai parte delle mia vita. Lei si mette a colorare l’album da disegno e Diego fa capolino in cucina, << Ciao >> gli dico io non sapendo nemmeno che si trovava qui, << Ciao Tini >> borbotta lui ma sembra preoccupato, << Cosa c’è che non va? >> gli domando poi, << Jorge, è strano e irascibile da ieri >> dice, << Jorge è sempre strano e irascibile >> gli faccio notare io e lui sorride << E’ vero però stavolta è davvero strano, sembra arrabbiato con il mondo >>, << Gli passerà >> borbotto io come se niente fosse ma in realtà inizio a preoccuparmi come se fossi la sua ragazza premurosa, cerco di scacciare quei pensieri dalla testa e guardo Diego, << Sai cosa può essere successo? >> domando io, << No, ma sono quasi sicuro che centra sua madre >> fa spallucce lui, sarà per quella cosa di ieri? Mi chiedo. Cosa vorrà mai da lui per farlo arrabbiare in quel modo? << Io vado da Lodo >> lo sento dire poi, << Come scusa? >> gli chiedo io, scrutandolo per bene, sono curiosa ora di sapere cosa sta succedendo tra quei due, << Nulla di che mi ha chiesto se potevo aiutarla a montare un nuovo mobile che ha comprato >>, << Si certo >> dico io incrociando le braccia al petto, << E’ vero Tini >> ribatte lui << Ma sono felice almeno facciamo dei piccoli passi avanti, prima piuttosto di chiedermi aiuto si sarebbe gettata da un ponte >> ride lui e se ne va salutandomi alzando la mano. Quei due sono veramente strani, penso tra me e me. Durante il pomeriggio Sophia si addormenta sul divano stanca morta e anche perché deve prendere delle medicine per la ferita. Vedo Jorge scendere dalle scale e entrare in cucina, dopo essere stato chiuso nella sua stanza per tutto questo tempo, lo seguo. Quando mi sente entrare si volta a guardarmi, << Cosa diavolo è successo? >> gli chiedo io, << Non devi preoccuparti per me >> mi risponde lui, << Non mi preoccupo per te solo che… >> non so cosa dire perché in realtà mi preoccupo per lui ma non voglio che lo sappia, non voglio fargli credere che io provi qualcosa per lui non dopo che gli ho detto chiaro e tondo che tra noi non c’era nulla, che non significava niente quello che avevamo fatto. Lui si avvicina a me e mi guarda negl’occhi, << Non dovresti starmi vicino >> mi dice, la sua vicinanza come sempre mi manda quasi in tilt e devo sforzarmi per rimanere concentrata e non perdere il controllo, << Voglio solo aiutarti >> dico abbassando lo sguardo perché mi imbarazza il modo in cui i suoi occhi mi stanno guardando, << Non puoi aiutarmi >> risponde lui << Perché in questo momento ho bisogno di te >> continua e io alzo gl’occhi su di lui incredula delle sue parole. Continua a fissarmi e io non riesco più a staccare gl’occhi dai suoi, dove vedo frustrazione e rabbia ma anche una luce di desiderio nei miei confronti. Le sue pupille si dilatano e sento il suo respiro rallentare prima che mi stringa a se baciandomi.

P.S: Eccoci qui con un altro capitolo dove Martina analizza il loro raporto, ovviamente il fatto di essere così diversi porta a far pensare a martina che non possono stare insieme, vogliono cose diverse. Nel prossimo capitolo però la situazione cambierà e verrano a galla delle cose che faranno arrabbiare Martina e dove le iscoprirà di provare dei veri e proprio sentimenti per lui, che anche se non voleva creare un rapportocon lui ormai il gioco è fatto, perchè lui è entratodentro di lei in un modo che non poteva immaginare. Vedrete!! <3 a presto con il prossimo capitolo.
 
   
 
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