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Autore: piccola_Calliope    26/07/2017    3 recensioni
La Bella e la Bestia è la mia favola preferita e questa storia è una mia personale rivisitazione, dove non c'è una fata, un sacrilegio o una rosa magica.
Ma c'è un ragazzo, prepotente, volgarotto, con una storia particolare dietro e una lei...
Una lei che inconsapevolmente gli insegnerà ad amare.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
Capitoli:
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Letale

POV. FIAMMA
Come mi sento?
Si questa è la domanda perfetta che devo pormi, ho ballato con Riccardo e lui, lui mi ha fatto capire e mi ha anche detto che è attratto da me...
Torno al bancone e ordino subito un dei cocktail più forti che fanno in quel posto, trovo accanto a me una Carlotta, quasi triste.
-Che succede?-le chiedo carezzandole una mano.
-Andiamo?-mi domanda.
-Ho bisogno di quel cocktail poi andiamo-affermo e mi sento male al solo pensiero, del corpo di Riccardo contro il mio, un corpo che mi voleva...
-Che hai?-mi domanda Carlotta.
Il mio cocktail arriva e lo bevo in un solo sorso.
-Hey vacci piano-mi ammonisce la mia migliore amica.
-Dannazione quanto brucia-borbotto.
-Stavi ballando con Riccardo che è successo?-Carlotta alza la voce.
''Ballavo con Andrea quando lui si stufa e torna al bancone, ballo da sola, io volevo divertirmi, volevo staccare il cervello, poco dopo si avvicina a me un ragazzo, che mi trascina accanto a lui e mi fa una velata carezza sul sedere, non nego d'essere decisamente infastidita da questo atteggiamento.
Improvvisamente però una mano mi carezza il ventre e mi attira contro un corpo, un corpo che riconosco subito o almeno ho l'illusione che sia lui.
Riccardo.
-Lascia perdere quel ragazzo-mi sussurra la sua voce cosi dannatamente calda, tutte le mie terminazioni nervose si concentrano su di lui.
Mi volto per guardarlo in viso, ma come può essere cosi bello? Quei suoi occhi azzurri stasera sono ancora più accesi.
-Che vuoi?-domando sbuffando, lui doveva avere poca confidenza con me, lo conoscevo poco e quel poco che conoscevo non mi piaceva, Riccardo è un altalena.
-Non sei felice di vedermi?-mi domanda iniziando ad ondeggiare il suo corpo contro il mio.
Ho avuto un fidanzato, ma non mi era mai successa una cosa del genere, non ho mai provato sensazioni simili.
Sento le mie gambe farsi molli.
Sento cosi caldo e muoio dalla voglia di voltarmi e carezzargli quel collo possente con quel pomo d'Adamo ben definito e quel petto che si sta strofinando contro la mia schiena.
-Non voglio che tu mi stia cosi vicino-affermo con la voce più salda che riesco a fare, deve starmi lontano, Riccardo è pericolo puro...Riccardo è fuoco vero e proprio.
-Perchè?-sussurra al mio orecchio ancora...Ancora quella voce, quel corpo...Troppo, ma dico troppo vicino a me.-Secondo me ti piace che io ti stia intorno-strofina il suo naso contro la pelle del mio collo e io sento il cuore uscire dal petto, vorrei cacciarlo via ma allo stesso tempo desidero quelle sue labbra carnose sul punto in cui adesso si trova il suo naso.-Fragola-afferma.
Mi stacco da lui, deve starmi lontano e io devo mantenere il mio autocontrollo.
Lui mia attira ancora contro il suo corpo forzuto.
A quel secondo contatto io mi rendo conto di una cosa che non può diciamo passare inosservata, Riccardo a starmi vicino, si è eccitato.
Mi stacco da lui.
-Riccardo-lo guardo sorpresa, non posso credere di fare quel effetto a lui.
-Si succede quando un ragazzo balla cosi con una ragazza-mi attira ancora contro il suo corpo...
Io cerco di liberarmi, devo stare lontano da lui.
-E' l'effetto che mi fai tu, il tuo profumo...Mi fai girare la testa Fiamma-sussurra esaudendo un mio desiderio di poco prima, le sue labbra sul mio collo.
Con una grande forza di volontà lo spintono via.''
-Ne ho bisogno di un altro-dico.
-Fiamma smettila, dimmi cosa è successo-interviene Carlotta.
Io mi volto verso il centro pista e individuo Riccardo ballare con un'altra e strusciarsi cosi poco pudicamente, sono disgustata d'esser stata al posto di quella ragazza poco prima...Certo con me non ballava di certo in quel modo.
-Finisce sempre cosi? Balla con te litigate e si consola con un'altra?-domanda Carlotta.
-Andiamo-affermo disgustata.
Entriamo in macchina e Andrea è anche più nervoso di Carlotta.
-Io non torno a casa se non mi dite che succede-mi impunto, ero stanca di vedere i miei migliori amici cosi.
Andrea stringe il volante.
Carlotta si morde le unghie.
-Cosa è successo tra di voi? Non sono una scema-affermo.
-Niente di importante-Andrea scoppia a ridere nervosamente.
-Ci siamo baciati-sussurra Carlotta, io sorrido, sapevo che quei due erano perfetti per stare insieme.
-E quando?-domando.
-Non sorridere Fiamma! Non c'è avvenire-dice Carlotta.
Andrea per il nervoso accelera un po'.
Improvvisamente accosta e si volta verso Carlotta.
-Carlotta io merito di meglio lo sai vero?-le domanda.
Io non mi permetto di dire una sola parola.
-Andrea sei un bel ragazzo ma non funzionerà tra di noi-dice la mia migliore amica.
-Ma lo vedi come ti guardo?-domanda lui quasi esasperato e mi fa una tenerezza, il mio Andrea innamorato, devo fare un discorsetto a Carlotta.
-Io non sono pronta ad avere una relazione con te, non sono pronta oggi e non lo sarò domani, mi dispiace-dice, io la guardo è cosi paurosamente seria, io proprio non capisco perchè.
Andrea senza dire nulla riaccende la macchina.
Arriviamo sotto casa di Carlotta.
-Ci vediamo domani?-le domando.
Lei fissa Andrea.
Lui la guarda dallo specchietto retrovisore.
-Finisce cosi Carlotta!-afferma.
-Mi dispiace Andrea-dice e scende dalla macchina senza nemmeno considerarmi.
Andrea non aspetta nemmeno che lei entri in casa e riparte.
-Non dire una parola-afferma.
-Posso solo dire che mi dispiace?-chiedo.
Lui non dice nulla e guarda la strada.
Arriviamo sotto casa mia.
Io lo abbraccio.
-Ti voglio bene-dico.
-Anche io piccola-mi stringe a sé.
Poco dopo scendo dalla macchina, vado in camera mia, mi strucco, mi metto il pigiamino lilla, mi metto sul letto e ripenso a quella folle serata, si perchè era successo di tutto, avevo scoperto cosa affliggeva i miei due migliori amici, si erano baciati, ma allo stesso tempo Carlotta non voleva iniziare nessuna relazione con Andrea e poi quello che era successo con Riccardo, inizialmente ero quasi lusingata, un ragazzo cosi bello attratto da me, penso che ogni donna sarebbe orgogliosa, il problema è un altro, Riccardo purtroppo ha questo tipo d'effetto con varie ragazze, non solo con me, io sarei una delle tante, una di quelle che per una notte ti scaldano il letto e poi te le dimentichi e io! Io non sono quel tipo, io non ho mai fatto l'amore, non lo chiamo sesso, perchè per me l'unione di due corpi è un ulteriore conferma del amore che lega due persone, non sono stata con il mio ex perchè non mi sentivo pronta, nonostante ci tenessi molto a lui e non potrei mai stare con Riccardo solo perchè siamo attratti l'uno dell'altra, si perchè io sono anche attratta da lui, è innegabile, è bello, ci sa fare...Lui piace a tutte, ma io non sono tutte e io non voglio essere una delle tante, ne per lui, ne per nessuno, quindi il caso è chiuso, il signor Riccardo Gucci deve starmi lontano.

POV. RICCARDO
'' Ero nello spogliatoio della palestra, a torso nudo, pronto a farmi una doccia, dopo la partita di calcio, quando la porta si apre ed entra Fiamma.
-Signorina Fumi rischia d'esser rimproverata dal professore se la trova qui-affermo.
Lei mi spinge contro il muro e mi carezza il petto con quelle sue manine piccole, con lo smalto per lo più sempre rosso e quel anello a forma di serpe nel anulare...
-Fiamma cosa fai?-le domando sentendo il mio cuore battere all' impazzata per la sua vicinanza.
-Ma come? Non volevi questo?-dice scendendo con la mano verso l'orlo dei pantaloncini.
Io fermo la sua mano.
-Questo cosa?-domando.
Lei scoppia a ridere.
-Riccardo Gucci non sai cosa puoi volere tu?-domanda iniziando a baciarmi il collo.
Io chiudo gli occhi pronto a perdere la ragione, si ecco l'esatta sensazione della vicinanza di Fiamma, la perdita del senno.
-Tu vuoi solo questo-sussurra.
Io la allontano da me.
-Che significa?-chiedo innervosendomi.
-Che tu sei uno di quelli buoni solo per...Aspetto che termine usi tu? Ah si per una scopata e via-sorride e sta per riprendere ad accarezzarmi il petto.
Io la blocco nuovamente.
-E se non volessi questo stavolta?-chiedo.
Lei ride di gusto.
-Sei buono solo a quello-afferma.
-Fiamma-urlo come a volerla rimproverare, mi aveva offeso.''
Mi sveglio di soprassalto...
E trovo mio padre che mi osserva.
-Chi è Fiamma?-domanda.
-Ho detto Fiamma?-domando...Parlavo pure nel sonno.
Mi volto verso la sveglia e noto che sono le 9 di domenica mattina, dopo aver ballato con quella brunetta ero tornato a casa, non riuscivo a togliermi Fiamma dalla testa.
-Volevi qualcosa?-domando.
-Scusarmi per lo schiaffo di ieri e dirti che mi dispiace, mi dispiace di non essere stato un bravo papà, mi dispiace non esserti stato accanto come era giusto, mi dispiace esserti stato di cattivo esempio...
Riccardo io ero molto innamorato di tua madre, ricordo ancora con quanta dedizione la corteggiai, ricordo ancora la sensazione del nostro primo bacio, tua madre fu il mio unico grande amore e la odio, la odio tanto perchè mi ha spezzato il cuore, ho commesso tanti errori con te Riccardo e lo so che le mie parole non bastano, però volevo dirti tutto questo e volevo che tu avessi il regalo per i tuoi 18 anni da parte di tua madre, quello che non ti ho mai dato-mi passa una confezione regalo e una busta.
Avvicina la sua mano per carezzarmi il viso, ma si ferma e io mi scosto.
-Sappi solo che sono stato molto male quando lei è andata via, quando lei ha scelto un altro a me, non ci crederai ma sono stato male, non ci crederai ma io l'amo ancora, nonostante tutto e ti auguro questo Riccardo, ti auguro un amore unico, che ti faccia vivere in funzione solo di quello e ti auguro una sorte migliore della mia, ti auguro d'esser felice-detto questo esce dalla mia camera.
Io apro la busta e leggo il suo contenuto.
''Riky, è la tua mamma che ti scrive, oggi è un gran giorno, oggi diventi maggiorenne...
Un mondo ti aspetta e io non sarò accanto a lì, non ti canterò la canzoncina, non ti sveglierò portandoti una fetta della tua torta preferita Riccardo io nemmeno la so la tua torta preferita.
Sono stata una pessima madre per te e Marta, anzi non sono stata.
Sono andata via, ho pensato a me, mi sono rifatta una vita e in questa mia nuova vita ho escluso voi.
Molte volte in questi anni avrei voluto chiamarti e dirti qualcosa, ma non sapevo che dire, questa lettera mi sembra cosi ridicola, cosa posso volere da te, come mi permetto? Si hai ragione! Non dovrei, non dovrei mandarti una lettera e un regalo...
Io ti auguro grandi cose Riccardo, ti auguro di diventare un magnifico uomo, devi aver sofferto tanto.
Io ti ho fatto soffrire tanto.
Vorrei dirti altro, ma non ho il coraggio...
Non ci crederai Riccardo ma io ti voglio bene e spesso ti penso, te lo giuro figlio mio.
Il mio regalo è qualcosa di molto importante, è l'orologio d'oro di mio padre.
Lui l'ha dato a me essendo la sua unica figlia e io lo do a te, perchè sei il mio primo figlio e sono sicura sarai un uomo valoroso e mio padre, tuo nonno sarebbe davvero orgoglioso vederti quel orologio al polso, ti prego di una cosa, regala quel orologio a qualcuno di importante per te quando sarai pronto...Come ho fatto io con te.
Non indossarlo per me, ma indossalo per tuo nonno, che è stato cosi gioioso di vederti e di godersi con te il suo ultimo anno di vita, tu non lo ricorderai, ma lui ti amava molto, forse più di me, porti il suo stesso nome...Riccardo.
Ti auguro ogni bene.
Addio, la tua mamma.
Buon compleanno.''
Mi volto verso il comodino e vedo la cornice con un piccolo me stretto dalle braccia di nonno Riccardo, l'unica persona di cui mio padre mi aveva parlato bene in questi anni era proprio lui, suo suocero, morto un anno dopo la mia nascita.
Era cosi felice in quella foto.
Apro la confezione regalo e osservo il suo orologio, era uno di quegli orologi d'oro che si usavano una volta.
-Lo indosserò per te nonno-detto ciò lo indosso.
Prendo quella lettera e la infilo in un cassetto...
Quelle parole mi hanno fatto capire tanto, devo andare avanti e non pensare al dolore che mi ha madre mi ha regalato, si questo è il suo regalo, dolore.
Scendo in cucina e trovo mio padre e Marta che fanno colazione.
-Ric-Marta mi viene incontro e mi bacia la guancia.
-Piccola-le sorrido.
Mi siedo a tavola.
Mio padre mi fissa il polso.
-Ne sarebbe davvero felice-mi sorride.
-Conosci la mia torta preferita?-gli chiedo all'improvviso.
-Si certo, sei sempre stato un bambino goloso, ti piaceva tanto la torta alla nutella-mi sorride ancora.
Lui conosceva la mia torta preferita, quella io che reputavo il mio angelo no...
Quella domenica decido di poltrire a letto, voglio stare a letto, non fare a nulla e se mi è possibile non pensare a nulla.

POV. FIAMMA
Quella domenica mattina mi sveglio presto avevo davvero avuto una nottataccia, sarei dovuta andare a parlare con Carlotta il prima possibile.
Tutti ancora dormivano allora mi metto a fare un dolce, fare i dolci mi rilassa.
-Preparo la mia torta preferita-sorrido allegra e mi metto a lavoro.
Poco dopo vengo raggiunta da mio padre.
-Se mia figlia Fiamma di domenica mattina si alza presto per fare un dolce qualcosa non va-dice.
-Va tutto bene papi, buongiorno-gli bacio la guancia.
-La tua torta preferita?-mi domanda.
-Si-sorrido.
Quel pomeriggio mi reco a casa di Carlotta.
-In realtà credevo venissi qui già dalla mattina-afferma la mia migliore amica aprendomi la porta.
-In effetti ci avevo pensato-le sorrido.
Saliamo in camera sua e ci buttiamo sul letto.
-Allora cos'ha Andrea che non va?-le chiedo subito.
-Sempre cosi diretta ti raccomando-dice.
-Lotta io adoro entrambi, ma in questa situazione lo vedo stare male e non lo tollero-le dico.
-Andrea mi piace, è un bel ragazzo, è molto gentile, ha dei bei modi e sono attratta da lui, ieri sera prima di venire da te l'ho divorato-dice mordendosi un labbro.
-Vi siete baciati ieri sera?-domando.-E tu hai divorato lui-affermo sorpresa.
-Per la seconda volta ieri sera, la prima volta ci siamo baciati quest'estate in vacanza-mi dice.
-Wow-sono ancora più stupefatta.-Ma se ti piace perchè non vuoi provare a vedere come va?-le chiedo.
-Perchè lui non fa per me-mi dice.
-Dammi un buon motivo-sbuffo, non può liquidarmi cosi, Andrea è un ragazzo pieno di pregi, è davvero difficile che non vada bene per qualcuna.
Carlotta si passa nervosamente una mano fra i capelli.
-Perchè non è il mio tipo, non rientra nel prototipo del mio ragazzo ideale, si c'è qualcosa con lui, ma non c'è quel qualcosa in più...Si mi piace e non nego che qualche volta mi sono immaginata con lui, però oddio non so come spiegartelo...-vedo Carlotta davvero in difficoltà.-Pensa ad un ragazzo che ti piace o al ragazzo che vorresti accanto...Pensa a tutto quello che tu vorresti da questa persona, pensa a come dovrebbe andare a come dovrebbe funzionare...Fiamma io voglio tutto, io voglio tanto e per quanto Andrea sia meraviglioso io non lo vedo come il mio tanto e non voglio farlo soffrire-mi dice.
-Ricapitolando, tu sei attratta da lui fisicamente, ma questo fisicamente non è accompagnato da un trasporto mentale che ti spinga a voler stare con lui nonostante lui sia un ragazzo fantastico?-le chiedo.
-Esattamente-risponde.-Io sbaglio quando lo bacio, sbaglio quando mi infastidisco se sta con un altra, ma non nego che lui mi piaccia, però lo farei soffrire, io so di piacere a lui e a me mancherebbe sempre quel qualcosa, sarebbe come accontentarsi e io non voglio accontentarmi di una fiammetta quando forse fuori da lì c'è un incendio per me-dice.
Io alla parola incendio, collego Riccardo e le sensazioni di ieri sera, non devo pensarci ora.
-Non illuderlo Lotta-dico.
-Ne parlerò con lui, io sbaglio a chiudere cosi bruscamente la porta, però è cosi-dice.
-Spero non te ne pentirai-le dico.
-E' possibile un giorno, ma per adesso io non voglio comportarmi diversamente-afferma.
Io la abbraccio.
-Povere il mio Andre-sussurro.
-L'ha detto anche lui, merita di meglio-dice Carlotta...Io non so se lei sia totalmente sincera, non so se lei sia pienamente cosciente di questo, ma se si sente di agire cosi, io non voglio contraddirla, deve fare ciò che crede giusto, io starò come posso vicino ad Andrea, so che non la prenderà benissimo.
-Cambiando discorso, con Riccardo che è successo?-mi domanda sorridendo.
Io mi copro il volto con un cuscino.
-Fiamma-Carlotta mi libera.
-Mi fa perdere la testa-dico e sono quasi sorpresa della mia ammissione, è molto simile alla sua ieri sera.
Carlotta scoppia a ridere.
-E' tutto cosi complicato, lui è uno stronzo, è un ragazzo complicato e ha un atteggiamento cosi...-Carlotta mi copre di nuovo il viso con il cuscino.
-Non continuare o va a finire che ti innamori-scoppia a ridere.
-Che non sia mai-sbuffo.

POV. RICCARDO
Quella mattina esco di casa presto, ho bisogno di parlare con Fiamma.
Parcheggio il mio motorino dove solitamente lo parcheggia lei, cosi sono sicuro di beccarla.
Ma non va come avevo creduto, quella mattina Fiamma viene con la sua macchina e non parcheggia lì, infatti arriva poco dopo sottobraccio a Carlotta.
Ci vediamo da lontano, lei mi guarda un istante e poi distoglie lo sguardo, io mi alzo e le vado incontro.
-Dobbiamo parlare-affermo davanti a lei.
-Non ho nulla da dirti-mi passa accanto ma io blocco il suo braccio.
-Dobbiamo parlare-ripeto.
-A me non risulta-afferma.
-Sei fastidiosa-sbuffo.
-Mai quanto te-mi sorride.
-Ci vediamo in classe-Carlotta le sorride e si allontana.
-Lotta sei una traditrice!-Fiamma la fulmina.
-Hai paura di restare sola con me?-le domando sorridendo malizioso, è cosi bella stamattina con quella coda di cavallo, anche se io li preferisco sciolti i suoi capelli.
-Dovrei?-mi domanda proiettando i suoi occhi nei miei.
-Scusate-un ragazzino del primo correndo ci passa accanto, mi spintona e io finisco contro il suo corpo .
La vedo un attimo trattenere il respiro.
Io poggio un braccio sul muro accanto la sua testa, siamo quasi incollati.
Le immagini del sogno della notte scorsa prepotentemente si rincorrono nella mia testa, mi è difficile non baciarla, Dio ho un' attrazione quasi fastidiosa nei suoi confronti.
-Che fai riprendi con i giochetti di seduzione?-mi domanda.
-Giochetti di ?-domando.
-Ti prendo, ti sbatto al muro cosi vieni a letto con me, mi duole comunicarti che nemmeno nei tuoi sogni questa cosa avverrà-mi sorride.
-Pensi che io voglia sedurti?-le domando.
-Cosa vuoi dirmi Riccardo?-sbuffa.
Io la intrappolo con il mio corpo.
-E' impossibile-mi avvicino a lei e la vedo deglutire.
-Riccardo ma ti sposti?-posa le sue mani sul mio petto...Il mio cuore prende a battere forsennatamente.
-Non ti faccio nessun effetto?-le domando.
Lei inizia a ridere di gusto.
-Oh ho capito tutto adesso, il tuo ego è ferito-afferma.-Vorresti farmi effetto, vorresti che io cedessi, vorresti vedermi fare come tutte quelle con cui sei abituato a relazionarti-inizia a passare il suo indice sul mio petto, distrattamente come a voler giocare eppure ogni cellula del mio corpo è concentrata su quel dito.
Io alzo lo sguardo e lo proietto nel suo.
-Vorresti che mi lasciassi andare a te, che mi sentissi lusingata di ciò che ti è successo sabato in mia presenza giusto?-continua a passare quel dito e io mi sento impazzire, come vorrei tapparle quella bocca.
Stringo i pugni.
Lei si avvicina a me le sue labbra sono a pochi centimetri da me.
-Vorresti vero?-mi chiede.
Se il sogno mi aveva mandato in confusione, la vera Fiamma è letale.
Strofino il mio naso contro il suo.
-Fiamma-sussurro.
Lei sorride.
E poi mi allontana da se.
-Pensi davvero che io sia come quelle? Pensi davvero che io possa fare la miciotta in calore? Mi dispiace Riccardo Gucci ma no! Ti dirò di più sono quasi disgustata di farti l'effetto che ti fanno quelle gatte morte-afferma.-Stammi lontano Riccardo! Non considerarmi, non parlarmi, non toccarmi ah e non desiderarmi, potresti impazzire sennò-sorride e si allontana da me.
Io la blocco ancora una volta.
-Come siamo sicure, hai ragione mi fai un certo effetto e puoi sentirti lusingata perchè nessuna mi hai mai fatto lo stesso, ma cara mia mi basta scoccare le dita per trovare con chi scopare, non impazzirò, quindi si tranquilla, non ti considererò, non ti parlerò, non ti toccherò...E sai perchè? Perchè un giorno sarai tu a implorarmi-le sorrido e vado via, adesso soddisfatto.
Arrivato in classe mi siedo accanto ad Andrea che ha un viso cosi cupo questa mattina.
-Tu sorridi e io sono nervoso, il mondo si è capovolto-afferma.
-Buongiorno a tutti-poco dopo sento la voce di Fiamma, mi volto e la osservo.
Fiamma è bella, sorride a tutti, è solare, allegra, Fiamma non poteva avere nome migliore del suo, lei brucia, lei mi fa bruciare dentro e non solo perchè ha un bel corpo e mi attrae, ma perchè è una bella persona, una di quella che ti auguri di incontrare almeno una volta nella vita.
-Ora capisco la causa dei tuoi sorrisi-mi sorride Andrea.
-Ma che dici?-sbuffo.
Fiamma bacia Andrea sulla guancia e Dio sa quanto sono invidioso.
-Ho una sorpresa per il mio migliore amico-sorride lei dolcemente.
-Che sorpresa?-chiede lui.
La vedo armeggiare con lo zainetto ed estrarre un contenitore per torta.
-Torta alla Nutella-afferma contenta.
-La tua famosa torta alla Nutella-sorride Andrea.
-L'hai fatta tu?-domando, rompendo quasi immediatamente la promessa fatta poco prima.
-Ma come tu non dovevi parlarmi più-dice.
-Per la torta alla Nutella posso fare un eccezione, è la mia preferita-affermo.
-Anche la sua-interviene Andrea.
-Guardate guardate Riccardo Gucci, è un essere umano con un dolce preferito-afferma lei.
-Sono molto meno bestia di quanto tu credi-le sorrido.
Vedo Fiamma spezzare un pezzo di torta.
-Apri la bocca bestia-sorride.
-Mi imbocchi?-le domando ridendo.
-Vuoi rifiutare?-ma perchè il mio cuore batte cosi tanto?
Io sorrido e apro la bocca.
Lei mi mette la torta in bocca e mi osserva mentre l'assaporo...
-Di tuo gradimento?-domanda.
-Superlativa-ci guardiamo entrambi negli occhi, come se il tutto il resto non ci fosse, è una bella sensazione.
-Mi dispiace distruggere la bolla magica in cui vi siete rinchiusi, ma Fiamma devo dirti una cosa, un mio amico del calcetto vuole il tuo numero, vuole invitarti ad uscire, Emanuele, quello della 5°B-dice Andrea.
-Che deve fare questo?-domando io mordendomi un secondo dopo la lingua, perchè ho alzato cosi tanto la voce e perchè mi sento cosi infastidito?
-Daglielo pure-sorride Fiamma.
-Ci esci?-domando ancora, ma perchè oggi non sto zitto?
-Certo è un bravo ragazzo, lui-Fiamma sottolinea quel lui, come a volermi ferire e mi riviene in mente quel sogno in cui Fiamma dice cono sono buono solo per andare a letto...Certo Emanuele è il ragazzo perfetto per lei, quello con la testa sulle spalle, mica uno scellerato come Riccardo Gucci.
-Mi sono sbagliato, all inizio la tua torta sembrava buona, adesso lascia decisamente l'amaro in bocca, Andrea non te la consiglio-affermo offeso.-Se arriva la prof dille che sono in bagno-dico ad Andrea ed esco dalla classe.
Angolo autrice
Salve care :) Dopo tanto ecco un nuovo aggiornamento...Che ne pensate? Finalmente Andrea e Carlotta giocano a carte scoperte, secondo voi  lei è stata davvero sincera?
E poi ci sono quei due pazzi di Riccardo e Fiamma, come vedete c'è molta tensione tra i due, ma dettata solo dall'attrazione fisica?
Se vi va lasciate qualche commentino.
Tanti saluti piccola_Calliope

 

  
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