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Autore: BatKnives    26/07/2017    4 recensioni
Il rumore causato dalla chiusura della porta dietro di lei la scosse da quel ricordo che le stava concedendo una tregua dal lancinante pulsare delle sue stesse tempie, riportandola anche al principale elemento dei suoi pensieri:
L'elemento che non riusciva a districare, che conduce ad un labirinto fatto di infinite via senza uscita o che spesso abbandonava, per portare meglio il peso di quella risposta non trovata, ma che in qualche modo le appariva chiara e limpida nei suoi pensieri.
Genere: Erotico, Introspettivo, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Beast Boy, Raven, Un po' tutti
Note: Lemon, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo zero

Lack of definition

-Introduzione-


“Bene, allora buonanotte a tutti!”
La voce di Robin rimbombò nelle sue orecchie, acuendo il mal di testa che le stava martellando il cervello da quando, per impedire che BB venisse colpito, si era interposta tra lui e Mammut, ottenendo come risultato quello di essere finita dritta su una parete di calcestruzzo.
L'essere non totalmente umana le aveva permesso di non morire sul colpo, ma il dolore lo percepiva comunque e da sempre il suo obbiettivo era stato quello di non lasciarlo trasparire.
Se veniva ferita, si medicava da sola, con la magia e se quella non era abbastanza si recava in infermeria di notte, dopo essersi accertata che nessuno la vedesse.
Mostrare dolore era una debolezza, anche a chi, oramai, era diventato la sua famiglia.
Procedette a passi lenti per il corridoio, troppo stanca -mentalmente- per scegliere di levitare.
Perfino il rumore dei suoi stessi passi la stava infastidendo.
Si fermò davanti alla porta della sua stanza, curandosi di fissarla intensamente per non lasciar vagare lo sguardo alla sua sinistra, dove avrebbe incontrato lo sguardo di Starfire o di Robin, mentre con finta noncuranza i due entravano nella medesima stanza.
Non era in gelosa che i compagni avessero iniziato una relazione, oramai consolidata in quanto non si prendevano più la briga di fingere di dormire ognuno nella propria stanza, quanto il fatto che la relazione era sempre stata taciuta e nascosta, ma al contempo chiaramente esplicita, e che quindi nessuno dei titani si era mai preoccupato di parlarne.
Perciò si ritrovavano tutti in uno stato di perenne imbarazzo immotivato, che Raven non sopportava e la portava ad avere una certa ostilità verso gli altri.
Non che fosse mai stata amichevole come Starfire o giocosa come BB, ma odiava la situazione che si era venuta a creare, e odiava ancora di più il fatto che non riusciva a spiegarsi il perché la odiava così tanto.
Era “odio” il termine giusto, poi? Era gelosia, forse?
Non era gelosa di Robin, non era decisamente mai stata interessata a lui, era troppo autoritario ed era un leader nato, fattore che lo metteva in competizione con il desiderio di dominio proprio della sua parte di demone.
Non era nemmeno gelosa di Starfire, nonostante negli anni avesse appurato di aver provato interesse per soggetti del suo stesso sesso, lei era decisamente troppo rumorosa e gaia per attirare la sua attenzione romantica.
Non era nemmeno il fatto che fossero una coppia ad infastidirla, le relazioni amorose sono concetti effimeri ed i sentimenti che le plasmano sono destinati a cadere nel dimenticatoio con il passare del tempo, nulla che invidiasse o desiderasse.
D'altro canto, loro due non erano gli unici ad avere o ad aver avuto una relazione tra gli abitanti della Titan Tower: BB era stato con Terra per un lasso di tempo decisamente più lungo di quello che si sarebbe mai aspettata, Cyborg era palesemente innamorato di Bumblebee anche se quando un BB abbastanza alticcio lo aveva messo di fronte al fatto lui aveva prontamente negato tutto.
Ma erano i primi ad avere intrecciato una relazione tra di loro tra membri dei Titani.
Le relazioni amorose degli altri erano sempre passate in sordina poiché il loro oggetto del desiderio era esterno alla Torre.
Loro erano sempre davanti ai suoi occhi.
Borbottò una buonanotte fra i denti, mentre la porta della sua stanza si apriva lentamente, concedendole un maledetto secondo in cui vide i due giovani compagni e amanti scambiarsi un bacio affettuoso sull'uscio della porta della stanza di lui.
Eppure non era gelosia quella che provava in quel momento.
Non ne aveva il motivo ed era quasi certa di non avere nemmeno la capacità di provarla.

Si lasciò sfuggire un flebile suono di sconforto fra le labbra, mentre varcava la soglia di quella che era il suo piccolo e oscuro angolo di pace.
Accese le luci soffuse con il pensiero e si lascio cullare dal miagolio familiare di Lilith che gioiva del suo ritorno.
Da quando dapprima BB, poi Starfire avevano deciso di tenere Silkie, chiunque di loro aveva iniziato a portare alla Torre animali e altre creature dalla dubbia provenienza, tranne lei.
Finché un giorno, si erano ritrovati in un laboratorio dove venivano eseguiti test sugli animali con l'idea di trasformarli in macchine da guerra al comando del super cattivo di turno, e lì aveva trovato una micia bianca, infreddolita, tremolante e cieca che aveva deciso di portare a casa con sé e di chiamare come la madre dei demoni, con un sottile velo di ironia.
Ma allora non sei completamente apatica” le aveva detto BB, guadagnandosi un suo sguardo di disapprovazione e astio.
Il rumore causato dalla chiusura della porta elettrica scorrevole dietro di lei la scosse da quel ricordo che le stava concedendo una tregua dal lancinante pulsare delle sue stesse tempie, riportandola anche al principale elemento dei suoi pensieri.
L'elemento che non riusciva a districare, che conduce ad un labirinto fatto di infinite via senza uscita o che spesso abbandonava, per portare meglio il peso di quella risposta non trovata, ma che in qualche modo le appariva chiara e limpida nei suoi pensieri.
Non aveva mai parlato con nessuno di quelle sensazioni, di quel macigno metafisico che portava dentro di sé quando era insieme al resto del gruppo.
Se era chiusa in camera sua riusciva ad annebbiare la sua mente quanto bastava per non pensare a quel quesito mancante di definizione, con la musica nelle orecchie che veniva riprodotta dal lettore musicale regalatole da Starfire qualche anno prima, di un dubbio rosa shocking, al quale in qualche modo si era affezionata, o imparando meticolosamente incantesimi forse più vecchi del mondo stesso.
Si butto distrattamente sul letto, provando piacere nel sentire ogni singolo muscolo del suo corpo alleviare la tensione a contatto con il raso della coperta, chiudendo gli occhi, concedendo a stessa di sentire, senza fingere indifferenza, il dolore provocato dai colpi subiti e percependone la loro gravità.
Sentì anche il musino umido della gatta che le sfiorava le caviglie, per poi acciambellarsi lì vicino, mentre lei invece tastava tra le coperte sotto di se alla ricerca del famigerato lettore musicale, trovandolo poco dopo sotto ad uno degli inutili cuscini che con il passare del tempo avevano trovato posto sopra al letto.
Perché? Cosa significavano quelle sensazioni simili a rabbia, l'unica che avesse forse mai conosciuto, che crescevano in lei? Perché in quel momento? Perché in quelle circostanze? Perché? Perché?Perché?
Dopo aver inserito la playlist casuale, indossò le cuffie, non prima però di aver sentito riecheggiare nella sua mente le solite domande, che non erano tali, poiché nessuna di essa era abbastanza chiara per avere una risposta anche solo vagamente definibile tale.
Poi la musica partì.


We are like the living dead, sacrificing all we have
for a frozen heart and a soul on fire”.

E lei, chiuse gli occhi, sperando che il suo sonno sarebbe stato sgombro da quegli incubi che bruciavano come le fiamme degli inferi.

we are like the living dead, craving for deliverance
with a frozen heart and a soul on fire”.



~ BatKnives
Erano secoli, anni, decenni che desideravo ardentemente scrivere una storia sui titani, anche se, non ho mai cercato un vero pretesto per farlo, quindi ora sono finalmente qui per farlo (e spero di continuare a farlo con una certa assiduità, cosa che mi preoccupa poiché questa storia è nata dal nulla e non so dove la mia testolina la porterà a parare).
Anyway, parlando di cose serie, la canzone ascoltata da Raven è
Souls on fire degli HIM.

   
 
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