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Autore: Sunny9719    28/07/2017    1 recensioni
Dal testo:
-Ti avrei protetto.- dico, trovando finalmente una risposta a ciò che avrei potuto fare se lo avessi saputo sin da subito.
-Vi sareste messo contro vostro padre, contro tutto ciò in cui credevate.- scuoti la testa, rilasciando una risata amara.
-E questo vuol dire che ti amo di più o di meno?-
Genere: Angst, Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Merlino, Principe Artù | Coppie: Merlino/Artù
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più stagioni
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Our Destinies Entwined




Sono qui, disteso a terra ad osservarti. 
Sembri sempre la stessa persona ma, dopo quella rivelazione, ai miei occhi non appari più così. 
Idiota, codardo, imbranato.. e tanti altri appellativi che ti avevo affibbiato.. 
Nessuno di questi ti si addice. Sapevo che eri diverso ma non mi aspettavo lo fossi così tanto.
Ora sei lì, vicino ai cavalli voltato di schiena, la testa calata, le spalle ricurve come se il peso del mondo gravasse soltanto su di te. 
E credo sia proprio così..
Ti guardo e cerco di immaginare in quale delle mille occasioni tu sia intervenuto per salvarmi la vita. Torno indietro nel tempo con la mente e mi rendo conto che sono più di mille, ne sono troppe..
Mi hai salvato così tante volte e non hai mai preteso nulla in cambio.. mi chiedo dove tu abbia trovato la forza di vivere così tutti questi anni; nascondendoti all’ombra di un servitore pasticcione e idiota..
Non oso neanche immaginare come potessi sentirti quando ti dissi che la magia è il male nella sua essenza..
Era come se stessi dicendo che tu sei il male fatto a persona.. Dio quanto mi sbagliavo..
Come può una persona così buona, così gentile, così leale come te essere il male? 
Mi chiedo questo ma mi chiedo anche perché tu non mi abbia rivelato mai la tua vera identità..
Avevi davvero così poca fiducia in me?
In parte non posso biasimarti perché quando sei arrivato hai trovato mio padre come sovrano; pronto a giustiziare anche un solo sospettato di praticare magia senza neanche avere prove concrete.. 
Immagino quanto tu ti sia spaventato..
Il terrore di essere scoperto scommetto che ti seguiva come un’ombra ogni giorno..
Ed io non ho fatto altro che alimentare le tue paure..
Mi dispiace..
So che non basta ma.. mi dispiace davvero..
Gaius mi dice che sei il più grande stregone mai esistito, sulle prime mi suscita una risata ma poi, ripensandoci davvero, ha ragione.. come sempre del resto..
Il nostro medico va via, lasciandomi nelle tue mani.. Ma sono ancora troppo sconvolto per potermi fidare di te..
Quando mi hai rivelato di essere uno stregone, lo ammetto, mi sono spaventato e volevo solo che te ne andassi perché non potevo e non posso difendermi malmesso come sono..
Ma con il proseguire del viaggio mi rendo conto che non c’è nulla da cui io debba difendermi..
-Perché non me l’hai mai detto?- continuo a chiederti. Quello che mi fa più male non è il tuo essere uno stregone ma il fatto che tu me l’abbia tenuto nascosto.
Mi rispondi semplicemente ciò che già sapevo -Mi avreste fatto tagliare la testa.-
Mio padre l’avrebbe fatto senza pensarci due volte.. ma io non l’avrei permesso.
Eri e sei importante per me.. spero che non lo dimenticherai mai.. Anche adesso che ti tengo a distanza, rimani importante..
Cerca di metterti nei miei panni, so che ti sto facendo soffrire, lo leggo nei tuoi occhi spenti, ma al momento non riesco ad interagire con te..
Il tempo passa e le mie condizioni non migliorano.. 
Sei ancora qui e ti prendi cura di me come hai sempre fatto.. 
Perché?
Perché continui a farlo? 
Perché non mi lasci qui a morire da solo?
*- Non so cosa avrei fatto se me l’avessi detto prima.- confesso.
-Non volevo mettervi nella posizione di dover scegliere.- mormori, tenendomi per un braccio.
-Era questo che ti preoccupava?- mi lasci sorpreso.
-Alcuni uomini nascono per essere contadini, altri per essere grandi medici e altri…- i tuoi occhi blu puntati nei miei sembrano vogliano scavarmi fino in fondo all’anima, -… grandi Re. Io sono nato per servirvi Arthur. E non c’è nulla che cambierei.-
Le tue parole sono anche peggio dei tuoi occhi che mi scrutano.. 
Mi lasci esterrefatto, non avrei mai immaginato tanta devozione da parte tua..
Ti guardo e non riesco a non pensare a ciò che sto provando in questo momento.. ai sentimenti che scalpitano per uscire.. sentimenti che ho sempre cercato di soffocare perché poco consoni, “contro natura” li avrebbe definiti mio padre.
E dalle tue parole mi rendo conto che anche tu provi lo stesso per me. Tra noi non servono le parole per capirci, ci basta uno sguardo ed è tutto più chiaro.
Si, è così.
Tengo a te più di quanto potessi immaginare, mi chiedo se sia possibile provare sentimenti così forti per qualcuno. 
Mi sembra impossibile che riesca ad amare qualcuno più di quanto ami Ginevra..
Non ci posso credere, ho appena associato la parola “amare” a te.. Il mio sciocco, idiota e pasticcione servo.
-Tu mi hai sempre salvato.. mettendo in pericolo te stesso anche con il rischio di essere scoperto.-
-E secondo voi cosa vuol dire, che vi amo di più o di meno?- il tuo sguardo blu mi trafigge da parte a parte, lasciandomi completamente spiazzato.
Non avevo mai fatto i conti con i miei sentimenti verso di te.. ed ora è arrivato il momento di far cadere la maschera.. 
Se non lo faccio ora rischio di non farlo più.
-Avresti dovuto dirmi la verità sin dall’inizio.-
-E che avreste fatto?-
-Ti avrei protetto.- dico, trovando finalmente una risposta a ciò che avrei potuto fare se lo avessi saputo sin da subito.
-Vi sareste messo contro vostro padre, contro tutto ciò in cui credevate.- scuoti la testa, rilasciando una risata amara.
-E questo vuol dire che ti amo di più o di meno?-
Le tue parole dette con la mia voce fanno uno strano effetto ad entrambi. Se non fosse per la tua mano che ha preso ad accarezzarmi i capelli dietro la nuca, giurerei di averti visto congelarti sul posto.
-Voi.. voi mi amate?- balbetti con un filo di voce.
Annuisco, sprofondando nel tuo sguardo ora lucido.
Entrambi vorremmo restare qui a parlarne ma il tempo ci è nemico. Mi prendi per un braccio e mi fai salire sul cavallo per portarmi verso Avalon dove, secondo Gaius, troveremo un rimedio magico che possa salvarmi la vita.
Arriva la sera, siamo esausti.. Le forze mi stanno abbandonando, sento la vita scivolarmi dalle mani..
Ma tu sei determinato, vuoi a tutti i costi salvarmi e niente più di questo mi da la conferma del tuo amore verso di me.
Questa sosta sarà la nostra ultima.
Apri la bocca per dire qualcosa ma vieni interrotto dallo scalciare dei cavalli che, spaventati da qualcosa, scappano via.
Morgana fa il suo ingresso in scena e ti scaraventa via da me. Per un attimo ho avuto paura di perderti, ma poi rammento ciò che mi ha detto Gaius su di te e, quindi, che ci vuole ben altro per farti fuori.
In silenzio ti posizioni dietro di lei, spada alla mano e ascolti anche tu quelle dure e fredde parole che mai avremmo immaginato di udire dalla sua bocca. Interrompi la sua serie di parole e, dandoti la colpa per come siano andate le cose, la trafiggi avanti ai miei occhi. Non avrei mai voluto che finisse così..
Avremmo potuto aiutarla, avremmo potuto evitare che venisse consumata dall’odio e dalla sete di potere e vendetta ma.. non ce l’abbiamo fatta.
Morgana è morta, hai messo fine ad un guerra che non avevamo possibilità di vincere.
-Hai portato la pace.- riesci a farmi sorridere anche dopo aver visto mia sorella esanime.
Mi sollevi per un braccio e continui a camminare verso Avalon, ma le forze mi abbandonano del tutto e cado su di te, bloccandoti con il mio peso.
Dopo averti ringraziato per tutto ciò che hai fatto per me e per Camelot alzo una mano verso di te, posandola tra i tuoi morbidi capelli corvini.
Il tuo respiro inizia a farsi pesante, lo sento sul mio viso. I tuoi occhi si inumidiscono e, Dio, quanto vorrei non essere la causa delle tue lacrime..
Lascio una carezza tra i tuoi capelli e l’ultima cosa che vedo prima di morire sei tu.
I tuoi bellissimi occhi blu..
L’ultima cosa che sento è la tua mano che comincia ad accarezzarmi il viso e i capelli.
-Arthur!-
Muoio tra le tue braccia e non potevo desiderare niente di più. Questo non è un addio Merlin, perché i nostri destini sono incrociati ora e per sempre.
-We were one with our destinies entwined-
(War- Poets of the Fall)






Salve amici!
Allora, questa ff è il seguito di “Never Say Goodbye” solo che stavolta è Arthur a parlare. 
Ho giocato un po’ con il finale,aggiungendo parti di dialoghi che magari tutti noi avremmo voluto davvero sentire. 
*-ho scelto di riportare il dialogo originale tra Merlin e Arthur perché non ci sono parole più significative di quelle.
Un grazie speciale va alla mia amica, e compagna di scleri Merthur, Thalissa che ha pubblicato questa storia al mio posto perché per un po’ di tempo non avrò la linea internet a casa, ma sarò comunque disponibile a rispondere ad eventuali commenti utilizzando la rete del mio cellulare.
Baci,
Sunny9719
   
 
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