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Autore: Just a Shapeshifter    30/07/2017    2 recensioni
"Un carcere senza possibilità d'evasione.
Una via a senso unico con una sola destinazione: la morte.
Un gruppo pronto a tutto per sviare la corrente, cercando di aprirsi una strada.
Da una parte la luce, la salvezza, la grande fuga. Dall'altra, l'oblio.
E tu? Sei pronto a schierarti al nostro fianco?"
Genere: Azione, Suspence, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi, Yuri | Personaggi: Sorpresa
Note: AU | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza | Contesto: Contesto generale
Capitoli:
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<< Hai visto? Sembra un tipo a posto dopotutto, non capisco perché tu sia ancora così ostile nei suoi confronti, Heather. >> Zoey venne zittita con un gesto delle dita dall'asiatica. Heather guardò male la compagna di cella, arricciando il naso. << Mi da fastidio che mi si diano ordini, come se non lo sapessi. >> Zoey sentiva benissimo tutte quelle marcature pronunciate sulla lettera s, come se la lingua di Heather fosse biforcuta come quella di un rettile. Sapeva benissimo dei poteri della ragazza, così come sapeva di quelli di molti altri la dentro. Era a conoscenza di una miriade di crimini eppure mai si era trovata in difficoltà o in situazioni di paura, di fronte a un Rakshas. Sarà che forse, essendo cresciuta tra di loro la paura oramai non avvertiva nemmeno il bisogno di farsi sentire ma, temeva Heather per il suo comportamento, non per i poteri.
<< Capisco... però abbiamo dato la nostra parola, ho chiesto anche a Courtney, Dawn e LeShawna di guardarsi in giro, descrivendo la compagna di Duncan... spero la trovino, poveretto. >> << Tsk, sei sempre la solita. >> Heather sibilò stizzita, le dita e il dorso delle mani si rivestirono per un istante di candide squame color avorio. << Non possiamo aiutare chiunque venga a implorarci, già è difficile sopravvivere in questa topaia nella speranza di non essere presi tra una conta e l'altra per gli esperimenti, ma che ne vuoi sapere tu, senza poteri. >> Zoey avvertì l'ennesimo piccolo tuffo al cuore. Era vero, non aveva alcun tipo di potere e poco le importava ma, essendo vissuta tra di loro, a volte una malinconica mancanza si faceva sentire, tra le costole della rossa.
<< Senti, lo so che non posso capire appieno ciò che affronti ogni giorno ma, nel mio piccolo cerco di fare qualcosa. Alejandro ci ha detto che è come voi, come te. Se vogliamo riuscire nel nostro progetto, un potere in più fa sempre comodo... troviamogli la socia e avremo due soggetti con poteri. Una sorta di combo... sono stufa marcia di stare qui dentro tanto quanto te, Heather. E si, faresti meglio a tornare in te. >> Zoey fece un cenno alle squame sulla pelle dell'asiatica, indicando poi con gli occhi l'ingresso della cella. << Stanno arrivando per la conta. >>

*****

<< Buone notizie e cattive notizie. >> una voce proviene al di là della rete, incuriosendomi. Oramai giro sempre in coppia con Alejandro, non per chissà quale motivo, semplicemente lui conosce le persone giuste e io ho bisogno di quante più informazioni possibili per ricordare. Zoey sbuca dal nulla rivolgendo un caldo sorriso al latino cosa che, detto tra noi, me ne frega relativamente.
<< Sarebbero? >> taglio corto. << LeShawna ha visto Jo, è in un altro braccio rispetto al nostro, ma è qui... il problema ora è trovare il modo di incontrarla, o almeno di dirle che ci sei anche tu. >> << Primo, chi cazzo è questa tipa. Secondo, ho un fottuti bisogno di vederla e parlarle. >>
<< Ti manca la fidanzatina, faccia di metallo? >> Heather sbuca dal nulla con un sogghigno. << Anche se la vedessi non potresti farle nulla, sai? >> sbuffo e non le do peso, non ho tempo di stare dietro a queste frecciatine.
<< Zoey davvero, devo parlare con lei. >> << La vedo difficile, è in un settore totalmente diverso al momento, con turni, orari e routine discordante dalla nostra... ma cercherò di avere più informazioni possibili, promesso. >> è strano come questa ragazzina riesca a calmarti lo spirito, devo ammetterlo. << Bene, però muoviamoci cazzo, non intendo stare qui a lungo. >> un'amara risata fa da sottofondo. << Perché, credi che qualcuno brami all'idea di stare recluso qui? >> touché.
Ringrazio con un borbottio e me li levo di torno, andando nel cortile. Ho bisogno di distrarmi, perché non allenarsi un po', allora? Te ne stai sulle tue, tempri mente e corpo e rimani sempre pronto all'azione, è perfetto.
Vedo l'angolo adibito a pseudo palestra e sicuro m'incammino, venendo però fermato poco dopo da un biondo. << Ehi ehi ehi fratello, vacci piano. Non è il tuo turno e se parte l'ennesima rissa siamo tutti messi male. Non puoi aspettare un'altra mezz'ora? >> tralasciamo il fatto che non so chi cazzo sia questo qui che sta sorridendo come se fossimo alle medie e i bulletti della situazione stessero facendo i loro comodi, tralasciamo anche il fatto del fratello... << Tu saresti? >> << Oh si, giusto. >> ride, come se fossimo davvero in un parco giochi... i problemi. << Geoff amico, e lui è Brody. >> il ragazzo dietro di lui fa un cenno con la mano. << Senti, non ho bisogno di uno che mi pari il culo, okay? Fatti gli affari tuoi. >> con una spallata lo sposto e continuo il mio tragitto, verso la macchina dei pesi.
<< Ehi mozzarella, dove vorresti andare? >> un pompato mi si para davanti con aria stizzita. I suoi capelli sono strani, castani con striature bianche, vallo a capire. << A fottermi tua madre, con permesso. >> ghigno e supero pure lui, salvo per ritrovarmi spiaccicato al muro con un coltello conficcato nel ventre. Sibilo ma non perdo tempo, le dita vanno a stringere il primo tessuto di pelle nuda che trovo e si mettono in azione, congelandolo. La cosa bella? Il mio potere può iniziare a congelarti dall'interno, senza dare nessun tipo di visibilità all'esterno. Lo vedo sgranare gli occhi e bloccarsi, giusto il tempo che a me serve per levarmi quella lama dalla carne e sputargli in faccia, sparendo dalla vista di chiunque prima che le cose peggiorino. Cerco di non dare peso allo squarcio sulla divisa e nella carne, ho bisogno di un luogo tranquillo.
Corro fino a trovare un angolo abbastanza isolato e stavolta poggio la mano sulla mia di pelle, congelando i tessuti e levando via il sangue ghiacciato dalla divisa. La sirena suona, segnale che dobbiamo stenderci a terra e aspettare il cessato allarme. Così faccio, anche se digrignando i denti: il sangue non sgorga più, ma fa comunque un male fottuto.

*****

<< Mi vuoi dire cosa è successo? >> << Non so a che cosa ti stia riferendo, Al. >> L'ispanico mi lancia una stilettata. << Hai la divisa stracciata, hai stuzzicato lo stronzo sbagliato e le hai prese... la cosa che non capisco è come mai non ti sia fatto nulla. >> << Forse perché so il fatto mio? >> Ghigno e chiudo li la conversazione, anche se per Alejandro la cosa non sembra finita.
Lo vedo andare verso la porta della cella e guardarsi intorno, per poi tornare da me. << Ti ho visto, prima. >> sussurra, ma chi cazzo vuoi che ci senta? << Visto cosa? >> Tsk, se crede di ingannarmi così facilmente... auguri.
<< So che puoi congelare i tuoi tessuti per farli guarire, o qualcosa del genere. Ti stava uscendo sangue quando ti ha colpito, ora invece non c'è la benché minima ferita. >> Fantastico, ora come lo depisto?
<< Vorrei farti tante di quelle domande, Duncan. >> Alejandro sorride, sedendosi sulla propria branda e guardandomi. << Anche se, credo che la principale sia: perché non hai il marchio, in quanto Rakshas? >> Colpito e affondato: non rispondo, ma so già che questo mio breve esitare ha già dato tutte le risposte che cercava.
Alejandro ghigna nuovamente, sapendo di aver fatto centro. Un'imprecazione parte a denti stretti. << Che cazzo vuoi sapere. >> << Beh, un poco di più sul tuo... personale segreto. >> roteo gli occhi e pasticcio la saliva nella bocca, passandomi una mano sulla faccia. Come cazzo ha fatto a vedermi, nemmeno mi ricordo di averlo visto in giro questo pomeriggio... un altro sbuffo frustrato e lo inchiodo con lo sguardo.
<< Sono nato così, partendo dall'ultimo discorso, non sono un figlio in provetta. >> le dita si coprono di brina, Alejandro alza le sopracciglia, interessato. << Che altro devo dirti? Posso usare il ghiaccio in ogni modo. Per divertirmi, per noia, per difesa. Per curarmi, volendo. >> alzo la divisa e si, sulla pelle c'è solo una leggera striatura un poco più scura, simile a una cicatrice.
<< E nulla, nessuno lo sapeva fino ad ora, grazie tanto per aver reso la mia vita un vero e proprio infe- >> le labbra mi si serrano, il corpo non le controlla più. Sgrano gli occhi, i polmoni già pieni d'aria, pronti a urlare... nulla, non riesco a muovere la mandibola. Al fa cenno di rimanere in silenzio e solo ora noto che la sua mano è protesa verso di me. Cerco di collegare in qualche modo i due avvenimenti ma, sinceramente sono troppo preso a trovare un modo per spiegarmi ciò che sta succedendo.
Alejandro mi fa ancora cenno di stare in silenzio e, subito dopo sento di nuovo lingua, labbra e mandibola sciolte, libere di muoversi. Le labbra mimano un “fottiti” ma rimango in silenzio, guardando il corridoio fuori dalla cella, sta arrivando qualcuno.
<< Deve sapere che ancora non sappiamo cosa sia successo, non l'abbiamo ancora interrogato... >> << Non mi interessa! Sta zitto, ci penso io. >> Un ragazzo, più o meno della mia età mi si para davanti. Vestiti costosi, giacca e cravatta, rolex al polso, zazzera di capelli rossi e cose così, nemmeno ho voglia di analizzare i dettagli. Posa lo sguardo su di me manco fossi un animale da fiera. << 223269, giusto? >> non rispondo, sfidandolo ancora un po'. Eppure noto che persino Alejandro ha abbassato lo sguardo, ora. << Credo che questo sia il mio nome attuale, ora. >> rispondo di rimando.
<< Se vuoi ti chiamo in un altro modo, punk. >> Ghigna divertito ma con quello sguardo folle. << Il tuo cognome? >> << Nelson. >> l'aria si fa più pesante, c'è qualcosa in questo tipo che non mi rassicura, proprio per niente. Sento l'epidermide iniziare a scottare ma, cerco di trattenermi dal fare cazzate.
<< Nelson, ho saputo che hai avuto un incontro ravvicinato con Lightning. >> sarebbe il tipo palestrato? Sogghigno, rimanendo in silenzio. << Perché questa domanda? >> << Lightning è una sorta di macchina da guerra impazzita, strano che tu sia ancora in piedi... >> e capirai, ci vuole molto di più per uno come me.
<< Sei ferito? >> << No, solo un taglio sulla divisa. >> il rosso allunga lo sguardo verso il ventre, dove c'è lo strappo. Alzo la maglia per fargli vedere meglio e, una volta costatato che non ci siano ferite, lo vedo ghignare. << Curioso. Vedrò di farti avere qualcosa in mattinata. Sei stato fortunato, Nelson. L'ultimo che ha affrontato Lightning è uscito di qui sotto un telo nero. Hai fegato. >> E sparisce, così com'è arrivato.
Ancora più confuso guardo Alejandro, il quale sembra scosso quasi quanto me. << Voglio delle spiegazioni. Primo, cosa cazzo mi hai fatto prima. Secondo: chi è quel pel di carota. >> Alejandro sospira, affranto. << Posso controllare la gente telepaticamente ma, questo ora non importa. Piuttosto mi preoccuperei di lui. >> rimango in silenzio per farlo continuare, incrociando le braccia.
<< Si chiama Scott, è a capo del penitenziario. Hai presente la persona più spregevole dell'universo? >> << Tipo Hitler? >> << Peggio. Guardati le spalle da tutti, Duncan, ma soprattutto da lui. È una delle persone più pericolose, qua dentro. >>


M's little nook;

'Seeeera a tutti, cari EFPniani :3
Mi siete mancati, lo ammetto. e ho cercato di aggiornare il più presto possibile.
Prima di tutto, eccoci qui con il nuovo capitolo di Out There! *lancia coriandoli tetri, per rimanere in tema prigione di merda*
Alejandro e Duncan hanno scoperto dei loro rispettivi poteri (non preoccupatevi, nel prossimo capitolo saprete tutto su Alejandro) e, comparsa non troppo insignificante, Scott. Scott avrà un bel ruolo all'interno della storia perciò, tenetelo d'occhio ;3
Vorrei scusarmi pubblicamente con cody020701: non sono riuscita a continuare I'm confused ma, giuro che appena ho un poco di tempo e ispirazione lo finisco.
Comunque, ringrazio tutti per essere arrivati fino a qui, ci vediamo al più presto.

Non ho nemmeno la voglia di lasciarvi i link con le ultime storie, gioite :'D
Bye!

~M

  
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