Film > Pirati dei caraibi
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Autore: fiphina    01/08/2017    4 recensioni
(In revisione)
L'affascinante ed iconico Capitano Jack Sparrow stavolta è alle prese con il disperato tentativo di riportare la sua amata Perla Nera alle sue dimensioni originali, dopo che Barbanera l'aveva rinchiusa in una bottiglia. Come di consueto in tutte le sue avventure, ormai, questa impresa per il vecchio zio Jack non si rivelerà affatto " tutta rose e fiori", o se vogliamo dirlo in termini pirateschi: "tutta rum e donnicciole"! E se per Jack i guai non sono mai pochi, cosa accadrebbe se arrivasse anche a perdere la testa per la bella figlia di un certo celebre pirata di sua conoscenza?
Una sottospecie di seguito del quarto capitolo, in occasione dell'uscita del quinto film che sto aspettando come l'acqua! Non mi uccidete, è la mia prima fanfic su questo fandom!!
"Beviamoci su!!"
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jack Sparrow, Joshamee Gibbs, Nuovo Personaggio, Pintel, Raghetti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo ventitre:

Drink up me hearties

 

 

Rain era giunta a Londra da tre giorni, durante i quali non aveva più visto né Jack né suo padre.

Restare in mare, per lei, seppur dispiaciuta di non avere più il padre vicino, era come infilarle mille coltellate al petto, per questo aveva deciso di tornare sulla terra ferma.

Una volta rientrata nella camera di una locanda della città, fece per accendere la lampada a olio così da dare un po' di luce.
Rabbrividì per una folata lieve di venticello penetrante dalla finestra, che decise così di chiudere; si sorprese non poco di trovarla non bene incassata, ma non gli dette peso più di tanto.

Si spogliò dei vestiti, rimanendo solo con una specie di vestaglia di seta corta che lasciava in vista le belle gambe.

La lettura prese il sopravvento sul sonno, così prese il libro che aveva con sé e si diresse verso il letto a baldacchino. Ad un tratto si bloccò a causa di uno scricchiolio, ma ciò che attirò maggiormente la sua attenzione furono le coperte un tantino messe allo sbaraglio.

Come le tirò via per poco non le prese un infarto fulminante, che la portò a ritirare le mani ed il libro al petto.

La figura davanti a lei parve colta di sorpresa.

-Oh, era ora di ricevere visite...- commentò l'intruso, in tono di chi si è appena svegliato, sbadigliando apertamente.

Rain iniziò a boccheggiare; non era la prima volta che si ritrovava davanti il capitan Jack Sparrow, ma, come la prima, pure questa fu alquanto insolita e bizzarra, solo che ora ad essere stato colto in fallo era lui.

-Jack...?- mormorò incredula, sbattendo più volte le palpebre, credendo di sognare; presto si rese conto che non era affatto un sogno.

Mille domande le affollarono i pensieri e decise di prendere in mano la situazione -Primo, come diavolo sei entrato?! Anzi no, credo di saperlo!- si corresse, -Secondo, se ti beccano, sempre che non l'abbiano già fatto, sono cavoli miei e soprattutto tuoi! Terzo, cosa ci fai qui?-

Il pirata provò a giustificarsi, invano -Eh...- dovette sorbirsi tutta l'ondata di domande zitto e muto.

-Quarto, dovevi proprio scegliere il MIO letto come nascondiglio, per di più conciato così?!- la ragazza scandì bene la frase per dare un tono più fermo e nascondere l'imbarazzo.

Tuttavia, si poté dire che per l'impeto datosi l'imbarazzo era sparito: si dimostrò più invigorita che preoccupata nel farsi vedere mezza nuda, assumendo una posizione più sicura di sé e stabile, poggiando le mani sui fianchi. Tutto merito dell'emozione di rivederlo, cosa poteva farci!

Il bel capitano la rimirò da poppa a prua, con uno sguardo tremendamente malizioso -Caspita, abbiamo sputato in faccia al contegno, cara, visto che tra noi due sei tu quella decisamente più preoccupante- precisò -Se volevi risparmiarti una situazione piccante, avresti dovuto pensarci due volte prima di indossare un misero centimetro di stoffa!- sottolineò, facendola arrossire fortemente, nel mentre portandosi le mani dietro la nuca.

-Ehm... non cercare di confondermi le idee! Ora, cortesemente, rispondimi e subito!- replicò Rain, provando a contenersi.

Non era arrabbiata, bensì confusa di aver incrociato di nuovo il suo cammino come se nulla fosse e preoccupata di essere beccati.

Jack la tranquillizzò -Non preoccuparti, sono solo di passaggio- spiegò, alzandosi.

Poté giurare di aver visto un lampo di delusione nel volto della giovane dopo quella frase.

Iniziò a girovagare per la stanza -In verità sono qui per farti una proposta, dolcezza- a ciò si girò nella sua direzione con un lampo che gli passava negli occhi -Siccome ho la fortuna di intendermene di natura femminile e so riconoscere quando una giovane, testarda, intraprendente fanciulla ha la strada piratesca spianata davanti: con quel garbo fintamente innocente, capace di colpirti alle spalle pur di raggiungere il proprio obiettivo; il fascino misterioso e velenoso, ma... cosa fondamentale, come già dissi ad una vecchia conoscenza diverse lune or sono...- fece una pausa -Il sangue pirata nelle vene chiede sempre il conto prima o poi.- espresse, con voce sottile e marcata allo stesso tempo, alzando un sopracciglio e giocando con una delle sue treccine sul mento.

Rain sospirò, azzardando un sorriso all'angolo della bocca, mentre uno strano formicolio allo stomaco le si incanalò in tutto il corpo: non era solo la presenza di Jack a farle quell'effetto, ma anche sentirlo parlare. Ad un tratto non le importava nemmeno più di essere scoperti.

-Jack, senti, se cercando di dirmi qualcosa, bene. Perché a me sta venendo sonno...- lo stuzzicò, incrociando le braccia.

Si, altro che sonno. Rifletté.

Lo vide sorriderle di rimando -Come siamo ansiose! Niente paura, ecco la mia proposta...- nel mentre, fece altri giri a vuoto nella stanza -Saresti disposta a mollare tutto e fare parte della ciurma dei più manigoldi, sudici, famigerati pirati? Sapendo ogni giorno di essere riconosciuta come ricercata, fuorilegge?- all'ultima frase le si mise di fronte, sfiorando i suoi lunghi capelli dorati, facendole venire i brividi.

Lei ricambiò il suo sguardo, sorpresa e senza parole. Non riusciva a credere a ciò che stava sentendo.

-Te la faccio breve, tesoro: scappa con me a bordo della Perla nera; farò di te una piratessa a tutti gli effetti. Pensa, io e te con il mare da sfondo! Liberi e rispettati ovunque e da chiunque.- la ragazza percepiva il respiro caldo del pirata sulle labbra.

Lui la guardò dritta negli occhi: Rain non era come le altre donne del suo passato, era diverso con lei. Aveva provato in tutti i modi a scacciarla, ma senza successo; il vero problema era sempre stato lui: il nocciolo della questione era che lui non aveva mai voluto essere legato a nessuno.

Un solenne qualcosa lo aveva spinto a tornare per riprendersela.
O era sua, o sarebbe impazzito.

Non c'era nessun'altra che desiderasse come desiderava lei; pure la bussola era stanca di farglielo capire.

Fissò ancora i suoi begli occhi color del mare.

Il mare... persino il suo nome aveva a che fare con esso: di fatto "Rain" voleva dire proprio "Pioggia", e la pioggia alimentava il mare.

Le mille emozioni che stava provando in quel momento la ragazza, la mandarono in ebollizione.

Le carezze passarono sul collo, facendole sentire la freddezza degli anelli sulla pelle.

Scappa con me... era la seconda volta che le sentiva pronunciare, ma ora non aveva bisogno di pensare a cosa rispondere perché a chiederlo era l'uomo che amava più della sua stessa vita. 

Dagli occhi passò a fissargli la bocca e non resistette oltre; lasciò cadere il libro che aveva in mano e avvicinandosi si fiondò su quelle meravigliose labbra, poggiandogli le mani prima sulle spalle, fino a risalire ed infine circondandolo completamente. Si sentiva finalmente libera. 

L'affascinante pirata capì che quella era una risposta più che affermativa. La strinse maggiormente per la schiena, accarezzandola al di sotto della stoffa e si lasciò guidare, intuendo dove, godendosi e ricambiando con gusto il contatto.

Con impeto, lei lo spinse fino al letto facendolo adagiare, per poi sederglisi sulle ginocchia, e senza interrompere il bacio lo fece sdraiare. Si beò di quel sapore di rum, di mare, di libertà.

La frescura regnante nella stanza si trasformò molto presto in un calore incandescente.

***

Rain si affrettò a raccogliere la veste da terra ed iniziò a rivestirsi.

-Dai, Jack, muoviti!- incitò il pirata, agitando una mano.

-Uffa, detesto tutta questa fretta! Non ti permette mai di goderti le cose...- brontolò il pirata, ancora spaparanzato sul letto.

La giovane gli rifilò un'occhiataccia -Mi pare che tu ti sia goduto pure troppo, a mio avviso!- il tono rimaneva un misto di accento tra il rimprovero e il divertimento; le guance rosse.

-Cinque minuti in più non è che mi sarebbero dispiaciuti- continuò lui, imbronciato.

-Abbiamo tutto il tempo per recuperarli, tranquillo!-

-Io sarei disponibile pure subito, sai?- il capitano la trascinò verso di sé per la vita.

-Non ci provare, ho già dato per il momento- scherzò lei.

-Ah davvero? Io credo di aver dimenticato qualcosa...- disse, iniziando a lasciarle baci roventi sul fianco scoperto, facendola rabbrividire.

Rain sorrise -Adulatore! Dai, sbrigati! Non credo che rimarrebbero senza fare nulla se scoprissero che... un pirata... considerato un fuorilegge... scorrazzasse tranquillo per... una locanda di Londra...- la voce sempre più fievole per il piacere.

Prima che Jack potesse rispondere, si sentirono delle voci poco rassicuranti.

-Sai, credo di doverti dare ragione! È arrivato il momento di svignarsela!- pronunciò, staccandosi a malincuore dalla sua piratessa per dirigersi ad aprire la finestra.

La ragazza non si imbarazzò più di tanto, però le venne da ridere fino alle lacrime.

-Che c'è da ridere?- domandò il pirata, aggrottando la fronte.

-Tutto quello che c'era da vedere l'ho visto, però non vorrei che lo vedessero anche gli altri. Almeno mettiti i pantaloni-

Jack si fissò un momento -Oh, mannaggia!- imprecò.

Rain scosse la testa; avvertiva una sensazione di forte euforica allo stomaco: essere complice in una fuga con il famoso pirata Jack Sparrow, che oltretutto era il "suo" pirata, non aveva prezzo. Accidenti se non aveva prezzo!

Così i due cercarono una rapida via di fuga, non appena sentirono le voci farsi più forti.

-Controllate qui, non può sfuggirci- disse uno di loro.

-Presto Rain- la incitò Jack, prendendola di sorpresa in braccio, con tanto di vuoto ad attenderli.

-Ehm, Jack, sei sicuro di quello che stai per fare?- tentennò la ragazza, un tantino preoccupata.

-Dimmi, ti ho dato mai motivo di dubitare delle mie follie?-

-Se la metti in questa maniera... direi di siiii!- nel mentre il pirata saltò giù.

Poco dopo alcuni uomini entrarono in stanza e non trovarono nessuno, a parte il letto sfatto e la finestra spalancata e le tendine svolazzanti.

-Per un pelo!- formulò la giovane, ridacchiando, dopo che atterrarono sul tendone di una balconata. Proseguirono la fuga balcone per balcone, fino a quello più basso fino a toccare terra.

In lontananza la Perla nera si elargiva all'orizzonte; i filtri della luce dell'alba mettevano nuovamente in risalto la sua maestosità e le caratteristiche vele nere.

Jack sorrise fiero, vedendolo.

-Ti avevo promesso che ti avrei fatto fare un giro- fece un occhiolino ammiccante alla sua amante, che rispose con un sorriso.

Una volta saliti a bordo, Mastro Gibbs fu il primo ad accoglierli.

-Bentornato capitano! L'attimo di cui avevate accennato prima di scendere è durato più del solito, eh?- sorrise, ricevendo un'occhiataccia da parte di Sparrow.

-Ehm... benvenuta a bordo della Perla nera, Miss!- si rivolse poi alla giovane, con galanteria piratesca.

-Grazie- rispose Rain, con un sorriso, felicissima.

-Signora, mastro Gibbs, signora.- lo corresse Jack, nel mentre avvicinandosi alla ragazza, -Dichiaro qui e ora, che Rain è la signora di questa nave e come tale dovrà essere trattata, sono stato chiaro, ciurma?-

Una serie di cenni di assenso fecero capolino -Si-

-Sono stato chiaro?- gridò ancora.

-Si!- gridarono a loro volta gli uomini, convincenti, agitando un pugno di approvazione in aria.

Gibbs, incrociò le braccia con un enorme sorriso, quando si accorse di di Scrum -Tu che ci fai qui?-

-Capitan Barbossa mi ha incaricato di riferirgli, visto che ha stranamente acconsentito l'unione della figlia con Sparrow, ogni loro minima mossa- rise quello come un imbecille.

L'altro pirata sospirò -Evviva gli idioti...-

Con una rapida mossa Jack cinse Rain con un braccio, avvicinandola a sé.

La rimirò di lato con quello sguardo irresistibile, per poi tornare a fissare l'orizzonte.

-Magari in futuro, essendo io capitano...- si schiarì la voce -Potrei anche... maritarti, gioia... sempre che tu acconsenta a maritare un pirata-

Rain credette di aver sentito male, infatti aveva gli occhi spalancati mentre lo guardava con aria allibita.

-C... cosa? Tu...? Saresti disposto a fare una cosa del genere? Tu?- balbettò.

-Perché no. Sai, l'avevo proposto anche ad una certa Elizabeth, ma questo anni fa... dovevi vedere la sua faccia- ricordò Jack, ridacchiando nel rammentare il divertente annedoto.

Sarebbe stato meglio se non l'avesse detto, perché la persona in quel momento vicino a lui non rideva per nessun motivo.

-Jack Sparrow!- gli gridò nell'orecchio, Rain, quasi sfondandoglielo. 

Lì lui si accorse del viso rosso d'ira della ragazza e iniziò a pensare di avere leggermente esagerato. Intanto la ramanzina proseguiva.

-Stiamo insieme da nemmeno un giorno e tu già sputi fuori il nome di un'ennesima donna?!-

Jack cercò di calmare le acque -Punto primo: hai omesso un capitano- alzò le dita, -Punto secondo: adoro quando ti arrabbi, per questo lo faccio! Comunque, se tu avessi prestato attenzione alle mie parole, noteresti che ho detto anni fa- sorrise innocente. 

-Questo non vuol dire che tu non ci ripensi, visto che l'hai appena fatto!- replicò imbronciata Rain, a braccia conserte mentre lo vide avvicinarsi.

-Oh, non essere gelosa, piccola! A te ho proposto ciò che non ho proposto a lei, pur potendolo fare, chissenefrega che fosse fidanzata! Quindi ci sarà un motivo per cui non ho chiesto a lei ciò che ho chiesto a te, il che ti dovrebbe far capire perché a lei no e a te si; inoltre a te l'ho chiesto, a differenza di lei, perché altrimenti ti avrei persa e avrei fatto la fine di una nave senza timone, comprendi?- spiegò velocemente e in maniera caotica.   

Rimase di stucco quando vide Rain scoppiare a ridere -Quanto ti ci metti fai girare la testa persino peggio di un maelstrom. Non fai prima a dirmi che mi ami?- rise.

Jack mostrò un sorrisetto all'angolo della bocca -È proprio quello che ho detto, ma conosco un modo più efficace se preferisci...- arrivò subito al dunque, regalandole un bacio che non avrebbe mai scordato.

-Per te arriverei ai confini del mondo!- sussurrò lei, staccandosi di poco e con il respiro mozzato.

-Sicura di quello che dici, gioia? È un viaggio piuttosto lungo e rischioso... ma non abbastanza da non poter essere raccontato...- le fece l'occhiolino.

-Sicurissima! Così come sono sicura di volerti ripetere ti amo in qualità di tua moglie!- rispose la ragazza, per poi tirarlo a sé in modo da godersi ancora quel paradiso.

A suo modo Jack le aveva detto di amarla e cosa importante, glielo aveva dimostrato. Questo la rendeva al colmo della felicità.

La Perla Nera si dirigeva verso l'orizzonte, mai stata così splendente come in quel momento; fu restituita alla sua antica e legittima gloria. 

 

 

 

Autrice:

Salve a tutti! Spero che l'epilogo sia di vostro gradimento! Grazie a tutti coloro che hanno letto, ed in particolare ringrazio: AriCalipso e Miss_Sparrow_17_09 per il loro sostegno! 

Fiphina :D


   
 
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