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Autore: Evola Who    01/08/2017    1 recensioni
Han e Leia si sposano su Naboo. Sono contenti, ma prima devono prepararsi per la cerimonia organizzata dalla senatrice Mon. E questo, mette a dura prova Han.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Chewbacca, Han Solo, Lando Calrissian, Luke Skywalker, Principessa Leia Organa
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Leia, Han & Co.'
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Marriage for love Or
Polticis?
 
 




Palazzo di Naboo, mattina.

 

Leia e Han si trovavano nel palazzo reale di Naboo, nella stessa stanza nella quale avevano alloggiato quattro mesi prima. Ma ora, nello stesso palazzo sarebbe celebrato il loro matrimonio il giorno seguente.
 
I due futuri sposi si erano appena alzati, Leia era davanti alla toletta a sistemassi i capelli e Han si stava una doccia.
 
Leia ricevette un segnale dalla senatrice Mon Mothma, accettò e vide l’ologramma.
 
“Bongiorno, Senatrice Organa” disse la Senatrice Mothma, sorridendo e con tono cordiale.
 
“Bongiorno a lei, senatrice Mothma” rispose Leia, ricambiando il sorriso. 
 
“Allora? Emozionata per domani?”.
 
“Abbastanza” disse Leia.
 
Mon sorrise, domandando ironicamente: “Non ti aspettavi che questo giorno sarebbe arrivato così presto?”.
 
“Veramente non mi aspettavo di sposarmi!” rispose lei, sorridendo “Sa, mia madre voleva che mi sposassi, ma mio padre non mi faceva pressione, quindi ho sempre pensato ad essere solo una degna regina” fece un piccolo sorriso, ma i suoi occhi erano malinconici.
 
Mon capì e rispose: “I tuoi sarebbero molto fieri di te, anche se non ci sono più, saranno sempre con te” fece un sorriso rassicurante. 
 
Leia lo ricambiò, pensando che aveva molte persone care dentro al suo cuore, che l’avrebbero accompagnata nel suo grande giorno, il giorno più importante della sua vita.
Era anche felice che Luke le avrebbe fatto da testimone. Ci sarebbero stati anche Chewbe, R2 e C-3PO, che ormai erano diventati la sua famiglia.
 
“Comunque, si deve ricordare che questo matrimonio è molto importante per la nuova repubblica. È il primo matrimonio ufficiale dopo la caduta dell’Impero. Ci saranno i senatori più importanti e deve essere tutto perfetto perché venga dimostrata la gloria della nuova repubblica” spiegò la Senatrice Mothma con un sorriso.
 
“Certamente, io e Han sappiamo che questo matrimonio è molto importante per l’immagine della nuova repubblica e cercheremo di mostrarci al meglio” rispose lei sicura.
 
Sapeva che la loro cerimonia era anche una occasione per mettere in luce la nuova repubblica appena nata. Non solo, era anche un simbolo di speranza per la pace.
 
La senatrice Mon spiegò che sarebbe arrivata la loro wedding planner (dal momento che avevano deciso di sposarsi dopo tre mesi invece che dopo sei, la Senatrice aveva deciso di assumere una wedding planner per organizzare la cerimonia in tempo) che avrebbe spiegato ad entrambi come comportarsi con i senatori delle altre razze e culture; avrebbe anche mostrato tutto quello che aveva organizzato.
 
“Speriamo che il generale Solo non rovini tutto, o peggio, speriamo proprio che non scappi all’ultimo momento” concluse la Senatrice con tono sarcastico.
A Leia non piacque la sua battuta, ma forse il senato aveva dei dubbi sul comportamento di Han per via del suo passato. 
 
“Le assicuro che Han si comporterà in un modo impeccabile. Sa che questo matrimonio è importante sia per me che per la nuova repubblica” fece un sorriso convito.    
 
“Allora sarà così” rispose la senatrice Mon, convinta “Bene, allora è meglio che vi lasci in pace, so che oggi avete una giornata piena di impegni prima del gran matrimonio di domani” si salutarono e la Senatrice Mothma spense la chiamata.
 
Leia sopirò, sperando che quella giornata finisse presto. Si mise la mano sul ventre, sperando che ancora non si vedesse niente.
 
“Bongiorno” disse una voce maschile, facendola tornare alla realtà.
 
Si voltò verso la porta del bagno e vide Han con indosso i suoi pantaloni, la camicia semi aperta e con i piedi scalzi. Stava sorridendo, appoggiato allo stipite della porta.
 
“Buongiorno” disse e fece il suo sorriso beffando.
 
Lei si alzò, andò verso di lui: “Buongiorno” rispose.
 
Si diedero un bacio affettuoso sulle labbra. 
 
“Come ti senti?” domandò lei, sorridendo.
 
“Per domani? Bene, in fondo mi devo solo sposare” fece un sorriso beffardo.
Leia alzò gli occhi al cielo, con aria paziente, ma ridendo.
 
“Tu come ti senti?” domandò Han, prendendole le mani.
 
“Per domani? Bene, in fondo mi devo solo sposare con una canaglia” rispose lei ironica.
 
“Lo sai che cosa intendo dire quando chiedo come ti senti” disse Han, guardando il ventre di Leia.
 
“Bene” rispose lei, posandosi la mano sulla pancia “In fondo sono al terzo mese. Il dottore mi ha detto che non è ancora tutto formato e che ci vorrà qualche mese prima che si veda tutto…” si accarezzò di nuovo il ventre.
 
“Però, il petto si è gonfiato un po’ di più” disse Han.  
 
Leia lo guardò con aria irritata, andando verso alla cabina armadio, mentre Han rideva.
 
“Comunque, oggi viene Lando” disse lui, tornando serio e andando verso alla cabina.
 
“Allora, alla fine, ha creduto davvero che ti sposi” rispose Leia, ironica.
 
“Già, quando ha ricevuto l’invito mi ha contattato per sapere se fosse vero” disse Han, ed entrambi risero.  
“Comunque, sono contento che ci siano tutti i testimoni. Oggi dovremo vedere Hairra Jir per le ultime spiegazioni e le prove della cerimonia”.
 
“Perché dovremmo fare le prove e ricevere delle ‘istruzioni’?” Chiese Han perplesso per tutte quelle formalità.
 
“Perché ci saranno più di quattrocento persone. Ovvero, almeno la metà del senato galattico” rispose Leia, guardandolo con aria seria “Dobbiamo dimostrare di essere rispettabili a tutte le razze presenti con dei piccoli gesti e i loro saluti fino alla fine della serata. Così la nuova repubblica sarà felice per la nostra unione” fece un sorriso, ritornando ai vestiti.
 
Han sospirò, con aria paziente. Aveva sentito il discorso tra lei e la senatrice Mon. Pensava che la Senatrice pretendesse troppo da un matrimonio. In più, aveva paura di non riuscire a essere perfetto come Mon e Leia volevano.
 
 
Dopo qualche minuto…
 
Si recarono fuori dal palazzo dove avrebbero incontrato la loro wedding planner: si trattava di una Twi'lek dalla pelle blu, con indosso una tuta bianca e con una piccola cartella trasparente tra le mani.  
 
Quando arrivarono, lei disse con tono gentile: “Senatrice Organa, generale Solo, è bello rivedervi” e sorrise.
 
“Anche per noi è bello di rivederti, Hairra” rispose Leia, gentile.
 
“Allora, il gran giorno sta arrivando. Emozionati?” domandò lei, con tono gentile ed affettuoso.
 
“Perché? In fondo, devo solo sposare la donna che amo e dimostrare a tutti che una canaglia può sposare una principessa!” esclamò Han, mettendo la mano sul fianco di Leia, mentre lei alzava gli occhi al cielo.
 
“Sì, ecco, generale Solo… la senatrice Montha mi ha chiesto di dirti di evitare di parlare del tuo passato da contrabbandiere” disse Hairra, un po’ intimorita.
 
Han la guardò con aria seria, dicendo: “Come?”.
 
Hairra spiegò che tra gli invitati ci sarebbero stati dei senatori, che sui loro pianeti dovevano affrontare il contrabbando come piaga sociale molto forte; e l’idea che l’ultima principessa di Andeeran si sposi con un ex contrabbandiere non sarebbe andata loro a genio.
 
“Se qualcuno dovesse chiedergli che cosa ha fatto prima di entrare nella ribellione, dovrà dire che era un pilota di trasporto” aggiunse la wedding planner.
 
“Quindi, devo fingere” disse Han, serio, ma con aria irritata.
 
“No, generale Solo, si tratta solo di una mezza verità” rispose Hairra.
 
“Poi, sei veramente un pilota. Giusto?” domandò Leia, guardandolo.
 
Han voleva rispondere, ma rimase muto, sospirando pazientemente e aggiunse: “Va bene, dirò che ero un pilota di trasporti…” sopirò con aria paziente.
 
Leia sorrise e anche Hairra.
 
“Posso fare una domanda?” aggiunse poco dopo Hairra.
 
“Certo” rispose Leia.
 
“Quando la senatrice mi ha assunta per questo lavoro, la data era prevista per sei mesi dopo. Poi mi ha detto che la data era stata anticipata di tre, ed io non avevo fatto domande. Ma ora vorrei sapere, per curiosità, come mai avete deciso di anticipare la data a così presto?” domandò.
 
“Vedi, Harria” cominciò a spiegare Leia “La nuova repubblica è appena nata e anche se è ormai operativa, la gente è ancora un po’ pessimista dopo anni di dittatura dell’impero. Serve qualcosa che dia speranza e fiducia alla repubblica. Quindi, quale miglior occasione per un matrimonio ufficiale?” sorrise.
 
Han non era convito, sapeva che quella era solo una bugia per nascondere il vero motivo, ovvero la gravidanza; ma l’idea di usare il suo matrimonio come “immagine pubblica” per far buona impressione alla nuova repubblica, non gli piaceva affatto.
 
“Bene” disse Harria, sorridendo, soddisfatta dalla risposta, quindi accese la cartella dove si trovavano degli ologrammi.  
 
“Qui c’è tutto quello da fare oggi, dalle decorazioni, al cibo, fino ai discorsi di fine serata” guardò i suoi appunti.
 
L’ex contrabbandiere aveva lo sguardo preoccupato dopo aver sentito la spiegazione del programma. Leia invece era più tranquilla.  
 
Così passarono tutta la mattinata ad imparare: che posate usare per determinati piatti, i saluti di rispetto per varie razze aliene e, infine, andarono a vedere la cappella del castello dove si sarebbe svolta la cerimonia.
 
Han trovò tutto strano e superficiale, ma era quello che voleva Leia, anzi, era quello che la senatrice Mon voleva, quindi non poteva lamatasi. Così decise solo di sopportare tutto. In fondo, voleva sposarsi con Leia, avrebbe sopportato di tutto per arrivare al grande giorno.
 
Verso il pomeriggio si presero una pausa. Han si sedette nella sala da pranzo, prendendo fiato e massaggiandosi le tempie per concedersi un minuto di calma. Il tutto finché non si sentì una voce familiare dietro di lui che disse: “Ehi, Han!”.
 
Si girò e vide Luke con tanto di tunica bianca da Jedi.
 
“Luke!” esclamò Han, sorridendo.
 
Lo Jedi si sedette vicino a lui al tavolo.
 
“Dove sei finito per tutto questo tempo?” chiese Han, sorridendo.
 
“A meditare. Leia mi ha detto che mi avrebbe chiamato per le prove della cerimonia”.
 
Han sopirò, dopo aver sentito quella frase.
 
“A proposito, dove sono Leia e Chewbe?” chiese subito Luke.
  
“Chewbe è andato a perdere Lando, Leia a riprovarsi il vestito” rispose Han.    
Luke notò che Han era un po’ stanco, ma pensò che fosse normale data la quantità di preparativi ancora in corso e chiese: “Allora? Come ti senti? Nervoso per domani?”.
 
“Ovvio che no!” rispose Han, guardando Luke e cercando di mostrarsi sicuro di sé “Devo solo sposarmi. In fondo, che cosa potrebbe cambiare della nostra vita?”.
 
Luke ci pensò: “Beh… non lo so. Potrebbe anche non cambiare nulla o potrebbe cambiare tutto”.
 
Han lo guardò un po’ sorpreso dalle sue frasi.
 
“Infondo, matrimonio significa unione per tutta la vita. Bisogna stare accanto alla persona che si ha promesso di amare per tutta la vita. Si deve starle accanto nel bene e nel male e essere pronti a tutto” aggiunse Luke.
 
Han si spaventò un po’ per la frase: “unione per tutta la vita” e “essere pronto a tutto”.
 
Perché con la parola “stabilità” non era mai andato d’accordo. Non si sarebbe mia aspettato di prepararsi ad avere una stabilità per tutta la vita. Sperava di essere pronto.
 
“Perché? Prima pensavi che non volevo stare con lei? Pensavi che ti avrei preso in giro per sempre?” disse Han, ridendo, nel tentativo di sdrammatizzare la situazione.
 
Luke rise, ma rispose: “Dico solo che da domani sarà una cosa ufficiale. Tutti si aspetteranno che starete insieme per sempre”.
 
Il sorriso di Han si spense lentamente dalle sue labbra. Non solo doveva pensare che saluto fare davanti a una determinata razza o che forchetta dover prendere per un pasto; doveva anche ricordarsi che sposare Leia significava rimanere con lei per sempre.
 
E lo avrebbe dovuto giurare davanti ai pezzi grossi del senato. Se la tensione e lo stress erano molto alti in lui, dopo quei pensieri aumentarono ancora di più.  
 
“Han? Tutto bene?” chiese Luke, un po’ preoccupato dal suo silenzio.
Il pilota rintonò con i piedi per terra.
 
“Sì, sì. Tutto bene, voglio solo che domani passi velocemente” rispose Han, cercando di apparire convito, sebbene i suoi occhi lo tradissero.
 
Luke lo notò, ma finse di non vederlo, rendendosi contro che forse gli aveva messo ansia da prestazione per il suo discorso di poco prima.
 
Dopo pochi istanti ricevettero un messaggio da parte di Chewbe, che annunciava il suo arrivo assieme a Lando. Han sorrise dolcemente e chiese a Luke di chiamare Leia e di andare verso l’ingresso del palazzo per accogliere Chewbe e Lando.
 
 
Qualche minuto dopo…
 
I tre erano davanti alla porta del palazzo, che poco dopo si aprì: Lando entrò, con il completo elegante blu, il mantello abbinato, i capelli e i baffetti messi in ordine. Si avvicinò ad Han a braccia aperte, chiamandolo, lui sorrise e lo abbracciò.  
 
Leia e Luke sorrise per la scena insieme a Chewbe.
 
“Brutto vecchio pirata! Allora è vero che ti sposi!” esclamò Lando con tono sarcastico, staccandosi dall’abbraccio.
 
“A quanto pare è così!” rispose Han, con lo stesso tono.
 
“Ed io che pensavo che fosse solo un brutto scherzo di cattivo gusto!” risero entrambi.
 
Lando andò da Luke per abbracciarlo, dicendo: “Luke, Maestro Jedi! Come stai?”.
 
“Molto bene” rispose lui, sorridendo.
 
Si staccarono e si scambiarono uno sguardo.
 
“Allora? Contento che la tua sorellina si sposa?” chiese Lando.
 
“Moltissimo! Non vedo l’ora che sia domani. Sarà un nuovo inizio per noi!” rispose Luke convito e sorrise a Lando.
 
“Speriamo che in questo nuovo inizio non ci sia un altro impero del male” scherzò Lando, ridendo.
 
Luke rise, Leia alzò gli occhi al cielo pazientemente ma sorridendo. Han invece si sforzò di ridere, ma era molto spaventato dalla frase: “un nuovo inizio”.
 
Lando andò da Leia, dicendo: “Senatrice” e sorrise.
 
“Primo ministro” rispose lei, ricambiando il sorriso. 
 
“È un onore rivederla” disse Lando, poi le prese la mano e ne baciò il dorso “Futura singola Solo”.
 
Leia rise, dicendo: “Veramente, ho deciso di tenere il mio cognome”.
 
Lando le lasciò la mano e domandò: “Davvero?” sembrava sorpreso dall’affermazione di Leia.  
 
“Sì, ha deciso di tenersi il suo reale cognome” rispose Han.
 
“Altrimenti ci sarebbero due generali Solo nella stessa base” aggiunse Leia.
 
“E poi, farebbero a gara a chi è il migliore” concluse Luke.
 
“E chi vincerebbe?” domandò sarcasticamente Lando.
 
“Ovviamente io” risposero in coro Han e Leia.
 
I due rimasero sopresi per aver detto la stessa frase contemperamento e si guardarono.
 
Luke e Lando risero, mentre Chewbe alzò gli occhi al cielo per la pazienza, pesando che avrebbe dovuto subire i loro litigi per molti anni.
 
“Comunque, come è andato il viaggio?” domandò Han.
 
“Bene. In fondo, è bello guidare l’astronave che una volta era mia” rispose Lando.  
“Ehi! Ho vinto il Falcon ad una onesta partita a carte. E poi, dopo anni di avventure insieme, te la giochi così?” rispose Han.  
 
“Beh, almeno non dico in giro che ho percorso: la rotta di Kessel in meno di quattrodici parsec” disse Lando a braccia conserte e con un sorriso beffardo.
 
Dodici parsec” lo corresse Han un po’ offeso dal fatto che nessuno credesse a quell’episodio.
 
“Andiamo, Han, è impossibile!” disse Leia, con tono gentile.
 
“È vero. E poi, secondo me, racconti questa frottola solo per farti grosso agli occhi di ingenui contadini come me” aggiunse Luke, sorridendo.
 
Han lanciò un’occhiataccia al trio, dicendo: “Bene, la prossima volta che mi dite che ci sono dei problemi, non vi crederò!” e guardò in basso, offeso. 
 
I tre e più Chewbe risero per il suo sguardo irritato.
 
Quando smisero di ridere, Leia propose di dirigersi tutti ai giardini del palazzo. Cominciarono a camminare, ma Lando prese Han sotto al braccio, facendolo allontanare dal resto del gruppo: “Ehi, Han, guarda che cosa hanno creato per me su Cloud City” disse.  
 
Dalla tasca dei pantaloni tirò fuori una piccola sfera di metallo, con un pulsante sulla parte superiore e dei bordi neri.
 
Han guardò l’oggetto con aria interrogativa e domandò: “Che cosa sarebbe?”. 
 
“Un electric shock. Anche se mi piace chiamarlo ‘self-defense’” rispose Lando.
 
“In pratica, tu la fai cadere, si attiva, diventa una specie di insetto, che può strisciare fino al nemico e dargli una violenta scossa fino a stordirlo” spiegò Lando, con un sorriso fiero.
 
Han guardò l’oggetto con aria scettica: “E questa palla sarebbe un’auto difesa?”.
 
“Beh, quando non hai un blaster con te o vieni catturato, puoi usare questo”.
 
“Perché lo hai portato qui?” domandò Han un po’ perplesso.
 
“Tranquillo. È solo un prototipo, l’ho portato qui per fartelo vedere. Poi, puoi usarlo se qualcuno volesse impedire il tuo matrimonio” rispose ironico Lando, rimettendoselo in tasca “Sarebbe un colpo di scena”.
 
Un colpo di scena? Che un senatore con la puzza sotto al naso decida di opporsi al mio matrimonio con l’ultima principessa di Alderaan, tu lo chiami colpo di scena? Sarebbe una scena scontata” entrambi risero.
 
“Ma ora, ricordati di una cosa: quando ti sposerai, la tua vita sarà divisa in due parti: la vita prima di Leia e la vita durante Leia” disse Lando, quindi sorrise.
 
Han ricambiò il sorriso, ma pensò a quella frase e si chiese quel durante potesse davvero durare.
 
Quando arrivarono ai giardini, dove si sarebbe svolta la cena e la festa dopo aver celebrato la cerimonia matrimoniale, rimasero sopresi per l’organizzazione: tavoli ben apparecchiati e tantissime luci soffuse sopra gli alberi, insieme alle decorazioni bianche.
 
Dopo che Lando si presentò a Hairra Jir con il suo solito bacio mano, lei chiese anche Chewbe se avrebbe celerato la cerimonia.
 
“Ma certo!” rispose Han, con aria offesa “Chewbecca è il mio testimone insieme a Lando e in più è un eroe di guerra persino più di me!”.
 
Leia gli prese il braccio, cercando di farlo stare calmo.
 
Hairra si spaventò un po’ per la sua reazione e spiegò: “Okay, mi scusi se l’ho offesa. Solo che i rappresentanti del pianeta Kashyyyk non verranno. Perché non riescono ad adattarsi ad una situazione o ad un ambiente diversi dal loro pianeta d’origine”.
 
Han rimase un po’ deluso: visto che al matrimonio avrebbero preso parte i senatori più importanti, almeno avrebbe voluto vedere i senatori di Kashyyyk.
Dopo la spiegazione, Hairra spiegò perché i centro tavola erano diversi in ogni tavolo e dove si sarebbero dovuti sedere gli sposi e i testimoni.
 
A un certo punto, Hairra starnutì per via dei fiori del centro tavola degli sposi, Lando tirò fuori dalla sua tasca un fazzoletto di stoffa che offrì alla organizzatrice. La sua self-defense cadde a terra, la sfera si attivò, straformandosi in un piccolo insetto robotico che cominciò a strisciare nel prato; si diresse fino alla sua “preda”, striando sulla pelliccia dello Wookie, nascondendosi sulla zampa destra, si appiccicò alla sua coscia e iniziò a dare la scossa.
 
Quando Chewbe sentì quella fortissima scossa, iniziò ad agitarsi violentemente. Tutti si allontanarono da lui, spaventati dalla reazione violenta dello Wookie, che, nel frattempo, stava ribaltando tutti i tavoli.
 
Erano terrorizzati e confusi da quella scena, Luke portò Lando e Hairra a nascondessi sotto a uno dei tavoli ribaltati. Han cercò di parlare con Chewbe, ma lui urlava solo di dolore.
 
Han cercò di avvicinarsi, ma Leia gli prese il braccio, trascinandolo dietro al tavolo insieme a Luke e agli altri.
 
“Ma che cosa gli è preso?!” domandò Hairra, terrorizzata.
 
“Non lo so! Non ha mai fatto così!” gridò Han, girandosi con aria preoccupata per vedere il suo amico arrabbiato che ribaltava i tavoli.
 
Lando capì che cosa era successo, controllò le tasche e esclamò: “Oh, no!”.
 
“Che significa ‘Oh, no’?!” domandò Han, intuendo già quale sarebbe stata la risposta.
 
“La Self-defense”.
 
Lando e Han si guardarono spaventati, con gli occhi spalancati, mentre Luke, Leia e Hairra non sapevano di che cosa stessero parlando. Così Lando spiegò brevemente la storia del suo electric shock.
 
“Ma perché lo hai portato con te?!” domandò Luke agitato.
 
“Volevo solo farlo vedere e poi mi avevano detto che era solo un prototipo! Non pensavo che funzionasse davvero!” rispose Lando, dispiaciuto.
 
“Ma come lo togliamo di dosso a Chewbe?!” chiese Leia preoccupata ma irritata alla situazione. 
 
In quel momento, Chewbe cadde a terra e cominciò ad agitarsi convulsamente per il dolore.
 
Leia fu colpita da una idea improvvisa, guardò il fratello e disse: “Luke! Cerca di tenere fermo Chewbe, così possiamo togliergli di dosso quella tortura!”.
 
“E come faccio a tener fermo uno Wookie di due metri?!” chiese il gemello spaventato.
 
“Usando la forza!”.
 
Così Luke uscì da sotto al tavolo, si avvicinò lentamente a Chewbe con le mani alzate e usò la forza per tenerlo immobile, ma non con molta facilità.
 
Così Lando, Han e Leia si avvicinarono allo wookie. La senatrice e il primo ministro cercarono l’electric shock, mentre Han tentava di parlare con Chewbe per capire dove si trovasse, ma lui continuava a urlare di dolore.
 
Alla fine Leia lo trovò attaccato alla zampa destra, lo prese, schiacciò il pulsante e l’oggetto si staccò, ritornando alla forma sferica.
 
“Preso!” disse Leia.
 
Chewbe smise di urlare, Luke lo liberò dalla presa dalla forza, sospirando di solvevo, come il resto del gruppo.    
 
“Chewbe! Stai bene?” domandò Han preoccupato.
 
Il wookie fece dei versi tranquilli dicendo di sì, e si alzò lentamente.
 
“Oh, meno male” disse Lando sollevato.
 
“Non pensavo che una scossa che può mettere K.O un essere umano potesse scatenate una reazione così violenta in uno wookie adulto!”.
 
Leia riconsegnò l’electric shock a Lando.
 
“Almeno non ti sei ferito” disse Han con un piccolo sorriso e Chewbe rispose con un verso tranquillo.
 
“Oh, santissimo creatore!” urlò Hairra, uscendo anche lei da sotto al tavolo “Il mio ricevimento!”.
 
Il gruppo si guardò intorno e si accorse che tutto era quasi distrutto: gran parte dei tavoli e delle sedie erano capovolti per terra, le tovaglie erano rovinate e lacerate in più punti, i centro tavola erano distrutti e quasi tutte le decorazioni erano staccate. 
 
Leia e Luke rimase sconvolti da quella scena, Lando e Chewbe si sentivano in colpa, mentre ad Han non importava molto. Era più preoccupato per il suo amico.
 
Ma era Hairra la più sconvolta da quella scena.
 
“Il mio ricevimento! Le mie decorazioni! I centro tavola! Tutto distrutto!” con sguardo arrabbiato indicò Chewbe con il dito “Tutto per colpa di uno wookie impazzito!”.
 
“Ehi!” rispose il contrabbandiere offeso e si avvicinò alla Twi'lek “Il mio amico di certo non voleva causare tutto questo! Anzi, al contrario! E poi, un po’ di rispetto! È pur sempre un eroe di guerra della Ribellione!”.
 
Chewbe rimase felice delle sue parole e chiese scusa.
 
“No, Chewbe, non ti devi scusare di niente” disse Han, rivolgendosi all’amico.
“E poi è colpa mia” disse Lando, spostandosi davanti ad Hairra “Non avrei dovuto portare questo aggeggio, ma pensavo che fosse solo un prototipo, non credevo che funzionasse così” guardò in basso con aria colpevole.
 
“Va tutto bene, Lando” disse Han con tono confortante, mettendo una mano sulla sua spalla.
 
“No! Non va tutto bene!” gridò Hairra con tono isterico “Ho organizzato tutto questo in meno di due mesi! E ora è stata distrutta per colpa loro!” indicò Lando e Chewbe.
 
Han voleva rispondere a tono, ma Leia lo fermò, dicendo con tono più calmo: “Comunque, si può sempre sistemare tutto per domani, no?”.
Hairra sopirò con aria paziente: “Sì, possiamo sistemare tutto, ma ci vorrà probabilmente tutta la notte. Dovrei avvertire la senatrice Mothma di quello che è successo”.
 
“Oh, certo, in fondo non abbiamo avuto troppo controllo di questa cerimonia!” disse Han con tono irritato e impaziente. 
 
“Han!” lo riproverò Leia, guadandolo.
 
“Andiamo! È così” esclamò lui.  
 
“Non è così! La senatrice Mon ci è stata vicina e ci sta aiutando. Dovremmo…”
 
Han smise di ascoltarla, alzò gli occhi al cielo, stufo di tutte quelle parole e se andò.
 
Leia trovò quel gesto offensivo, quindi lo seguì, chiamandolo a gran voce.
Luke, Lando, Chewbe e Harrie li guardarono allontanandosi.
 
“È meglio che vada subito a contattare la senatrice” disse Hairra, fingendo di non aver assistito a quel litigio e se andò con aria imbarazzata.
 
“Dobbiamo preoccuparci?” chiese Luke a Lando seriamente “Ho percepito la rabbia di Leia e, credimi, era davvero infuriata. Anche Han non mi sembrava tanto calmo”.
 
“Tranquillo, Luke. Andrà tutto bene” rispose Lando convinto “In fondo, non è la prima volta che litigano, tu e Chewbe lo sapete bene”.
 
Chewbe concordò con lui, pensando a tutti i litigi senza senso a cui avevano dovuto assistere.
 
Luke non era dello stesso parere: “Non lo so, mi sono sembrati molto più arrabbiati dei soliti litigi. Se questa volta finisse male?”.
 
“Andiamo, Luke!” rispose Lando calmo, mettendo il braccio intorno alla spalla dello Jedi
 
 “Vedrai, litigheranno, faranno pace e andrà tutto bene”
 
Ma dentro di sé, anche lui era preoccupato per loro.
 
Nella camera di Leia e Han
 
Han entrò infuriato, mentre Leia gridò arrabbiata: “Come osi andare via così?! Poi come puoi parlare così della senatrice Mon dopo tutto l’aiuto che ci ha dato nel corso degli anni. Soprattutto per questo matrimonio!”.
 
“Questo non è un matrimonio!” rispose lui con lo stesso tono, guardandola con aria arrabbiata “È una stupida cerimonia politica, piena di senatori che mi guarderanno dall’alto in basso! Mentre noi dovremo essere assolutamente perfetti, per dimostrare delle cose a qualcuno! Ma solo del senso politico!”.
 
“Ho visto matrimoni tra contrabbandieri più romantici e reali di questo. E la maggior parte di questi matrimoni sono finiti a pugnalate a vicenda! Letteralmente!”.
 
“Oh, e da quando sei diventato un esperto di matrimoni?” chiese Leia irritata, tenendo le braccia conserte.
 
“Non sarò uno esperto di matrimoni, ma non è quello che avevo pensato quando ti ho chiesto se volevamo sposarci!”.
 
Si guardarono negli occhi, Leia aveva lo sguardo irritato, ma il suo sguardo era piuttosto perplesso dalla frase di Han e alzò un sopracciglio.
 
Han sopirò, abbassò lo sguardo, passandosi una mano fra i capelli, dicendo con tono più calmo: “Ascolta…” alzò lo sguardo e la guardò dei occhi
 
“Quando ti ho chiesto di sposarmi, e mi ha detto di sì, non so come mi sarei immaginato una nostra cerimonia. Avevo pensato che forse sarebbe stata solo una cosa tra noi con Chewbe, Luke e Lando. Una cosa tranquilla, dopo tutto quello ci è capitato nel corso degli anni, non un ‘evento’ politico in cui dobbiamo essere perfetti, politicamente corretti e dove dovremo mentire per evitare degli stupidi giudizi, dei quali, tra l’altro, non mi importa nemmeno”.
 
Leia guardò in basso, ascoltando senza dire nulla.
 
“Capisco che questa cerimonia è importante per te e la senatrice. Ma non è quello che voglio. Perché non ci rappresenta” aggiunse Han “Non sarò un esperto di matrimoni, ma più o meno so che cosa vuol dire sposarsi. L’unione di due persone che sono innamorate e vogliono ufficializzare il loro rapporto in un modo reale. Ma questa ‘cerimonia’ non è né romantica né reale e, soprattutto, non ci rappresenta. Non è quello che voglio, e so che nemmeno tu lo vuoi”. 
 
Leia sopirò, guardando dall’altra parte con aria inespressiva, dicendosi che Han aveva decisamente ragione.
 
“Voglio che sia speciale” concluse con aria paziente, guardando Leia.
 
Rimasero in silenzio, mentre lui aspettava almeno una reazione da parte sua.
 
Leia sopirò: “Senti Han, ormai ho organizzato questa cerimonia. Non possiamo annullare tutto” disse, poi lo guardò con aria seria “Quindi, dobbiamo seguire quello che è già stato organizzato”.
 
Han rimase sorpreso e quasi deluso per la sua risposta.
 
“Quindi, è così? Vuoi solo seguire quello ti hanno già ordinato, piuttosto che fare quello che voi? Neanche in questa occasione?!” la guardò con aria dura.
 
Leia ricambiò lo sguardo, dicendo: “Ho dovuto mentire per far in modo che questa cerimonia potesse essere celebrata prima! Dovrò mentire ancora! E almeno per il rispetto per la senatrice Mon e tutto il senato dobbiamo celebrare questo matrimonio!”.
 
Si guardarono con aria di sfida, Leia con le braccia conserte e Han con le mani sui fianchi.
 
“Sai? Pensavo che avessi superato il tuo odioso senso del dovere e degli ordini” disse lui per primo.
 
Leia si offese e rispose: “Ed io pensavo che avresti capito come ti devi comportare in questo ambiente, e se non vuoi affrontare questa cerimonia, allora vuol dire che sei sempre la solita canaglia che non sa affrontare i suoi problemi e doveri e che forse non merita nemmeno di sposarmi!” disse tutto in un fiato e con tono arrabbiato.
 
Han rimase sorpreso da quelle parole. Non la guardò con aria arrabbiata, peggio, la guardò con aria gelida e inespressiva. Leia si rese conto delle sue parole e cominciò a sentirsi in colpa.
“Quindi, per te è così?” domandò Han con tono gelido e con aria inespressiva
“Ed io che pensavo che dopo tutti questi anni, dopo tutto quello che ci è successo, avresti superato la diversità sociale. Soprattutto, avresti superato i tuoi doveri. Ma mi sbagagliavo”.
 
“Han, io…” cercò di spiegare Leia, ma lui la interruppe, dicendo: “Sai? Forse hai ragione. In fondo, sono solo la solita canaglia che non si merita una principessa. Non vorrei mai far fare una brutta figura alla vostra preziosa immagine, vostra altezza reale!” la guardò con aria severa.
 
Leia voleva dire qualcosa, ma non uscì a trovare le parole giuste, le venivano in mente solo delle assurde frasi fatte. Così guardò in basso con aria colpevole.
 
Han le diede le spalle, andando verso la porta.
 
“Dove stai andando?” chiese lei, alzando la testa.
 
“Scappo dai miei problemi!” e uscì, sbattendo la porta.
 
Leia si sedette sul bordo del letto, cercando di trattenere le lacrime, sospirando, dandosi della stupida e sentendosi sempre più in colpa. Doveva pensare a qualcosa per sistemare la situazione al più presto. 
 
Dopo qualche minuto dopo…
 
Han era insieme a Lando, in un locale al centro di Theed. Non era un locale pieno di criminali che Han era abituato a frequentare. Era seduto al bancone insieme a Lando.
 
Erano usciti fuori dal palazzo quasi di nascosto per evitare di incontrare Luke o Chewbe, che probabilmente gli avrebbero impedito di uscire.
 
Raccontò a Lando del litigio con Leia, bevendo un bicchiere di whiskey liscio.
 
“Davvero ti ha detto così?” domando l’amico sorpreso. 
 
“Sì” rispose Han, con tono quasi indifferente ma con gli occhi malconci
 
“Pensavo che dopo tutto quello che è successo, fosse almeno cambiata un po’! Ma credo che sia ancora la principessa altezzosa che pensa solo ai suoi doveri, persino più che al suo bene” finì il suo bicchiere. 
 
“Han, so che non pensa davvero le frasi che ti ha detto e tu lo sai.” disse Lando con tono sicuro.
 
L’ex contrabbandiere non rispose e guardò in basso.
 
“Solo che deve fare il suo dovere di senatrice e deve cercare di far contenti un po’ tutti” spiegò Lando.
 
“Anche se vuol dire rinunciare a quello che, teoricamente, dovrebbe essere il giorno più bello di una copia?” rispose Han e lo guardò con aria impressiva.
 
“Beh, almeno vi sposate, per lei è questo che conta di più”.
 
Han continuò a rimanere in silenzio.
 
“Ma lei ti ama. Durante quei sei mesi mentre eri congelato, voleva solo cercarti e piangeva di nascosto ogni giorno…” raccontò Lando, gli occhi bassi per i ricordi “E poi, che cosa vuoi fare? Abbandonare tutto e tutti adesso?” chiese con tono sarcastico.
 
“Forse dovrei farlo…” rispose Han serio, mettendo una mano sulla fronte.
Lando rimase quasi sconvolto dalla sua frase: “Che cosa?!” gridò.
 
“Che forse dovrei veramente abbandonare tutto” ripeté Han.  
 
“Solo perché non vuoi celebrare una cerimonia formale e politica?”.
 
“Non solo per questo!” rispose Han, guardolo con aria seria
 
 “Ma perché Leia ha ragione. Io non so comportami in questi ambienti regali, e sicuramente non mi interessa comportarmi come loro. Ma soprattutto, non la merito” disse e poi guardò in basso “Forse non avrei mai dovuto chiederle di sposarmi. Avrei dovuto capirlo quando cercavo di farle la proposta…” si ricordò la scena del ristorante di qualche mese prima.
 
 “Forse non la merito davvero, anche se lei dirà sempre che non è così. So che per me lei è troppo. Eppure, ha dovuto fare cose che poteva non fare e alla fine ha sofferto inutilmente…”.
 
Lando rimase stupito dalle sue frasi, non pensava mai che avrebbe sentito delle frasi così.
 
Voleva digli qualcosa, ma lui continuò:
 
“E lei si meriterebbe di meglio, uno più bello, più ricco, sofisticato e che sappia anche comportarsi bene” si girò verso il bicchiere.
 
“Han, è la cosa più stupida che io abbia mai dovuto sentire da te in tutti questi anni!” rispose Lando con aria severa e con tono da rimprovero.
 
Han non lo guardò, si aspettava quella reazione da parte sua.
 
“Pensi che per mei sia stato facile diventare primo ministro e farmi un nome su Cloud City?! No! Per niente! Soprattutto per colpa del mio passato! Ma non ho mollato! E non voglio che tu molli tutto, rinunciando alla tua felicità solo per la tua dannata paura di non essere all’altezza! E poi, non vuoi pensare al futuro felice che potresti avere con Leia? Essere felice, e chi lo sa, avere una famiglia un giorno, dopo tutto quello che hai dovuto sopportare”.
 
Han si ricordò della gravidanza, e si sentì in colpa all’idea di abbandonare Leia in attesa del loro figlio.
 
“E se quella vita non facesse davvero per me?” domandò Han e lo guardò “Stare con la stessa persona per tutta la vita, intendo” aggiunse, ricordandosi le frasi di Hairra e di Luke.
 
“Allora avresti dovuto lasciare Leia quando ne hai avuto l’occasione, e non innamorarti di lei” rispose duro Lando.
 
Han capì che Lando aveva ragione e rimase in silenzio.
 
“Che vuoi fare?” domandò Lando.
 
“Non lo so” rispose Han, guardando il bicchiere vuoto.
 
Lando non rispose, ma ricevette un segnale scritto e, poco dopo, apparve un ologramma di Luke.
 
“Luke?” disse Lando, perplesso.
 
Han guardò l’ologramma, confuso.
 
“Lando! Han è con te?” rispose Luke, frettoloso e preoccupato. 
 
Lando stava per rispondere, ma Han si avvicinò a lui, facendosi vedere dallo Jedi: “Che è successo, Luke?” domandò.  
 
“La senatrice Mon è qui! Vuole vederti insieme a Leia”.
 
“Che cosa vuole? Non le piacciono i nuovi centro tavola?” disse Han stufo.
 
“Si tratta dell’impero!” esclamò Luke, agitato.  
 
Lando e Han si guardarono confusi. Luke spiegò che Leia aveva scoperto che all’interno del palazzo reale qualcuno stava nascondendo vecchie armi dell’impero e che stavano per essere vendute ad un gangster locale. Così Leia aveva deciso di avvertire Luke e la senatrice.
 
Quando Luke spiegò dove si dovevano incontrare e chiuse il messaggio, Lando e Han lanciarono qualche credito sul bancone, uscirono e corsero al palazzo reale.
 
Quando arrivarono, precisamente sulla terrazza che dava sul lago, dove si sarebbe aspettato di vedere Leia, Luke e la senatrice Mon, trovò solo Luke con indosso il suo completo nero da Jedi, Chewbe che sorrideva, C3-PO, R2-D2 e Leia con uno sguardo sereno e con indosso un vestito stupendo:
 
Era lungo e color bianco perla, era senza maniche e aveva dietro uno strascico non troppo ingombrante. Portava i capelli sciolti e mossi, tutti dietro alle spalle, sulla fronte aveva una piccola coroncina di fiori bianchi. Oltre a ciò indossava un girocollo d’argento, degli orecchini di perle e un trucco leggero.
Han aveva la bocca semi aperta e guardava la scena con aria confusa, si girò verso Lando, che stava sorridendo invitandolo ad avvicinarsi.
 
Così, confuso andò da Leia e le chiese: “Ma… che sta scucendo?”.
 
“Ci sposiamo” rispose lei, sorridendo.
 
Han rimase confuso, si guardò intorno, dicendo: “Cosa?”.
 
Leia rise per la sua reazione e spiegò: “Ho deciso di anticipare le nozze”.
 
Leia spiegò che aveva chiamato la senatrice Mon, spiegando che voleva celebrare un matrimonio privato e intimo, e voleva anticiparlo di un giorno.
 
“E… ha accettato?” domandò Han, un po’ sospettoso.
 
“Secondo te perché siamo tutti qui?” chiese Leia sarcasticamente.
 
Han rimase sorpreso, Leia aveva disobbedito agli ordini della senatrice per far di testa sua.
 
“Leia, hai fatto tutto questo per me?” chiese Han, senza pensarci.
 
“Per noi” rispose Leia prendendogli le mani “E per il nostro inizio”.
 
Guardò in basso: “Mi dispiace per quello che ti ho detto. Non lo pensavo…”.
 
“Beh, nemmeno io pensavo quello che ti detto e forse non avrei dovuto andarmene così. Scusami” rispose Han e guardò in basso.
 
Poi si guardarono negli occhi e si sorrisero, di solito nessuno dei due voleva chiedere scusa per primo ma, talvolta, dovevano pur mettere da parte l’orgoglio e sistemare le cose.
 
Lo sguardo nei loro occhi sapeva di perdono.
 
“Bene, visto che è tutto sistemano, possiamo cominciare questo matrimonio?” disse Lando, rompendo il silenzio.
 
Han lo guardò, dicendo: “Aspetta, tu sapevi tutto fino dall’inizio?”.
 
“Beh, prima Luke mi aveva inviato un messaggio scritto nel quale mi aveva spiegato tutto il piano” rispose, guardando lo Jedi. 
 
“Siccome Leia voleva farti una sorpresa, non volevo far preoccupare Lando con il finto allarme” spiegò Luke.
 
“Solo io dovevo preoccuparmi inutilmente per un finto piano imperiale?” disse Han sarcasticamente e tutti gli altri risero.
 
“Allora? Ci sposiamo?” chiese ironicamente Leia.
 
“Diamine sì!” esclamò Han.  
 
Leia rise, Han si girò verso il lago, dove ormai il sole era quasi tramontato, e si chiese come mai Leia volesse sposarsi proprio in quel luogo. Lei spiegò che era la stessa terrazza sulla quale si erano sposati Anakin e Padmé in segreto.
 
La cerimonia cominciò, celebrata da C3-PO, Luke era il testimone di sua sorella, insieme a R2, che in più aveva anche l’onore di portare gli anelli. Lando e Chewbe erano i testimoni di Han.
 
Recitarono la cerimonia, lo scambio degli anelli: quello del generale era una fede d’argento e quello della senatrice era l’anello che Han voleva usare come decorazione: un anello d’oro, con un semi cerchio curvato e sopra e sotto due pietre blu*.
 
 Si giurarono amore e fedeltà finché morte non li avesse separati.
 
“E ora, potete bacarvi” concluse il droide protocollare.
 
Han e Leia si baciarono tra gli applausi di Chewbe, Lando e Luke e i bip felici di R2.
 
Luke andò da Lando che aveva gli occhi lucidi e tirava su il naso, lo guardò e disse: “Stai piangendo?”.
 
“No” mentì lui, trattenendo le lacrime.
 
“È solo che le cerimonie in generale mi commuovono. Non ti immagini la cerimonia per diventare primo ministro. Mi stavo trattenendo a fatica. E ora il mio più caro amico si sta sposando con la donna che ama, iniziando una nuova vita…” tirò su il naso.
 
Luke sorrise ed era felice. Sperava che quel nuovo inizio potesse essere il più felice per tutti noi.
 
La festa fu celebrata nei giardini del palazzo, dove prima si trovavano tutti i tavoli capovolti, ora c’era solo un lungo tavolo apparecchiato per loro quattro, dove avrebbero cenato insieme con allegria.
 
Dopo la cena
 
Leia voleva fare il primo ballo tra marito e moglie, così R2 mise un lento romantico. Han e Leia andarono a ballare al centro del giardino
.
Lei si appoggiò al petto di suo marito con le braccia intorno al suo collo, e Han teneva le braccia intorno ai suoi fianchi e posando il suo mento sopra alla testa di Leia.
 
“Ti amo” disse a bassa voce.
 
“Lo so”.
 
“Grazie di aver affrontato la senatrice e di esserti battuta per avere questo matrimonio” disse Han sincero. 
 
“Avevi ragione, Han, quella cerimonia non ci rappresentava. Il matrimonio è l’unione romantica e sincera. Volevo organizzare qualcosa di reale che rappresentasse noi tre” e sorrise.
 
Han capì che si riferiva al loro futuro figlio. Si sentì terribilmente in colpa per lo stupido pensiero di voler abbandonare tutto.
 
La baciò sulla fronte, dicendo di amarla più di qualsiasi altra cosa.
 
“Però, la senatrice vuole organizzare la nostra prima uscita ufficiale da marito e moglie” disse Leia, guardandolo con un piccolo sorriso nervoso.
 
“Beh, farò questo sacrifico” rispose Han, sospirando pazientemente.
 
Leia rise per il suo sguardo paziente.
 
“Però…” disse Han, avvicinandosi all’orecchio di Leia “Dopo la luuunga luna di miele” e fece un sorriso malizioso.
 
Leia sorrise, dicendo: “Sei uno stupido”.
 
“Lo so. Eppure, mi hai sposato” fece un sorriso vittorioso. 
 
Risero entrambi, continuando a ballare e godendosi il loro matrimonio e l’inizio di una nuova era.

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Note:
Ecco a voi il matrimonio di Han e Leia! 
O almeo per me :) 
Forse non sarà il mio racconto migliore
ma è comuque sempre meglio del libro
"L'amore per la pricipessa" 
(che schifo di libro...)
Ma tranqulli, presto c'è la 
storia dei luna di miele... ;)
Buona estate!
Evola

* l'anello di Leia che si vede in episodio 7
 

   
 
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