Merlin, 'Un fiore per un sorriso' di Always

UN FIORE PER UN SORRISO

Merlin camminava per i corridoi del castello con un mazzo di fiori variopinti in mano. Aveva pensato di raccoglierne per Morgna e darglieli per farle capire che le era vicino, che nonostante tutto lei fosse come quei fiori: innocente e forte come loro che hanno resistito alle intemperie. Il giovane mago però conosceva un’altra persona da paragonare a quei fiori profumati: Arthur. La sua personalità era vivace come i colori sgargianti dei petali,e come l’odore che ti penetra nelle narici e ti fa desiderare di annusare ancora una volta quella fragranza, Arthur con il suo carattere ti entrava nel cuore e desideravi che rimanesse lì.
I pensieri del corvino vennero interrotti dall’oggetto dei suoi pensieri che lo scrutava con i suoi occhi color del mare. Merlin nascose i fiori dietro la schiena per non attirare l’attenzione del principe, sfortunatamente però ottenne l’effetto contrario. Il biondo gli si avvicinò con passo sicuro e la fronte corrugata. “Cosa nascondi dietro la schiena?” Gli domandò schietto e Merlin, dopo aver incastrato i fiori nella cintura mostrò le mani vuote e sfoggiò uno dei suoi sorrisi più innocenti:”Niente.” Il biondo però non parve convinto e avvicinandosi gli ripose la domanda. Il corvino si scansò e ribadì il fatto di non aver nulla da nascondere. Per evitare che Arthur tornasse all’attacco chiese:”Avevate bisogno di me?” L’altro si distrasse dalla sua missione di scoprire cosa il suo servo gli nascondesse:”La mia cotta deve essere pulita.” Merlin, con una punta di delusione nella voce, gli comunicò che sarebbe andato subito.
Che cosa si aspettava da quella testa di fagiolo? Era inutile che si illudesse. Non gli avrebbe mai rivolto un commento gentile. Neanche un semplice ‘Grazie Merlin.’. Probabilmente l’unica volta in cui il principe l’aveva visto come qualcuno diverso dal suo servo era quando, per proteggerlo, aveva bevuto dal calice avvelenato e Arthur, molto preoccupato a parere di Gaius, era andato alla ricerca della cura per salvarlo.
Per salvare lui.
Lui, il servo incompetente.
Lui, la persona di cui si fidava ciecamente.
Dopo aver lanciato un’ultimo sguardo distratto al biondo Merlin si girò con l’impressione di aver dimenticato qualcosa. All’improvviso si sentì afferrare per il braccio. Si fermò e girandosi si ritrovò due iridi azzurre fisse sulla schiena. “Per chi sono?” La voce di Arthur giunse minacciosa alle orecchie del giovane mago che percepì anche una nota di gelosia, ma scacciò subito via quel pensiero in quanto impossibile. Il corvino con le gote lievemente arrossate per essere stato colto in flagrante balbettò:"M-Morgana." La presa sul braccio si affievolì e lo sguardo del giovane Pendragon si incupì. Nei suoi occhi leggeva preoccupazione, frustrazione e... tristezza? Merlin non sopportava l'idea del suo Asino triste, anche se non l'avrebbe ammesso neanche sotto tortura, avrebbe fatto di tutto per rivedere quel ghigno spavaldo che gli illuminava il viso quando erano soliti battibeccare. Istintivamente prese dal mazzolino di fiori destinato a Morgana un mughetto* e con timidezza lo porse ad Arthur. Con gli occhi fissi sulla punta degli stivali disse:"Un fiore per un vostro sorriso?" Arthur sorpreso schiuse le sue labbra carnose in una piccola 'o', prese il fiore tra le dita e prima di poter fare domando o dire una delle sue battute che facevano esasperare Merlin, il corvino aveva girato i tacchi e si era avviato verso le stanze di Morgana salendo i gradini due a due. Il biondo rimase lì, immobile, a fissare le candide campanelle del fiore che l'amico gli aveva porto. Poi le labbra del ragazzo si incresparono in un sorriso, avverando la richiesta di Merlin.
Quella sera, dopo aver augurato la buona notte a Gaius, entrò nella sua stanza, poggiò la schiena contro la porta e si lasciò cadere sul pavimento sospirando. I suoi pensieri corsero agli avvenimenti di quel pomeriggio. Sicuramente Arthur lo avrebbe schernito con le sue battute finché il moro non lo avesse trasformato nell'asino che era e sarebbe stato condannato a morte per aver usato la magia. Dopo essersi rialzato accese la candela sul comodino con uno sguardo. La flebile luce della candela illuminò l'ambiente,facendo notare a Merlin un particolare che stonava con l’arredamento scarno della stanza. Un garofano* rosso risaltava sul cuscino bianco. Davanti ad esso c'era un bigliettino sul quale faceva capolino una frase scritta in caratteri eleganti:
"Un fiore per un sorriso della persona che amo.
Arthur."
E Merlin non poté fare altro che accontentare la richiesta del suo Asino.

Minuscolo spazio vitale di Always_Merthur:
*I due fiori citati hanno un significato e non sono stati scelti a caso.
Mughetto: è simbolo di felicità ritrovata
Garofano: viene regalato alla persona a cui si desidera rivelare il proprio amore
Salve!
Prima di porvi domande sappiate che non ho la più pallida idea di come ciò sia nato. Semplicemente un bel giorno (questa mattina -.-") mi sono svegliata e ho pensato perchè non scrivere una OS su ciò? E quindi eccomi qui a pubblicare.
Essendo la mia prima FF accetto molto volentieri commenti sia positivi che costrurrivi. Quindi non siate timidi e ditemi sinceramente che cosa ve ne è sembrato.^^
Detto ciò non ho molto altro da aggiungere quindi vi saluto.
Always_Merthur