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Autore: Mary Rosemary    02/08/2017    10 recensioni
"Non hai guardato il calendario? E' impossibile che tu non conosca Lughnasadh, uno dei giorni del potere.”
La mattina stessa – una mattina estiva qualunque, dove il Sole probabilmente non era mai tramontato ed era già onnipresente alle sei del mattino – Flora l'aveva fatta alzare ad un orario a dir poco improponibile; almeno, non che l'avesse fatto apposta, ma condividendo la stanza con lei, non avrebbe potuto non accorgersi del forte odore di fiori che per poco l'aveva fatta soffocare.
Il locale era stato accuratamente riempito con diverse varietà di fiori, dai girasoli ai papaveri, dall'edera sul muro alle spighe di grano che pendevano dalle mensole; le stesse che Bloom, con moltissimo entusiasmo, aveva estratto dai propri capelli.
E, fosse solo la loro camera conciata a quel modo, avrebbe potuto pensare che la fata della natura avesse avuto qualche rotella fuori posto; ma no, l'intera Magix era completamente impazzita, agghindata a festa peggio del Giorno della Rosa.
“Lughna-che?”
Lughnasadh, fatina. Pensavo fosse facile anche per una mente semplice come la tua.”
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Bloom, Flora, Trix
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'The Wheel of the Year'
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Lughnasadh



Warning: Questa robba potrebbe contenere tracce di una Bloom abbastanza complottara e sarcastica, della festività pagana relativa al primo di agosto e di fiori (perché sono clonati nello stesso stabilimento della one-shot).






Lughna-che?”

La mattina stessa – una mattina estiva qualunque, dove il Sole probabilmente non era mai tramontato ed era già onnipresente alle sei del mattino – Flora l'aveva fatta alzare ad un orario a dir poco improponibile; almeno, non che l'avesse fatto apposta, ma condividendo la stanza con lei, non avrebbe potuto non accorgersi del forte odore di fiori che per poco l'aveva fatta soffocare.
Il locale era stato accuratamente riempito con diverse varietà di fiori, dai girasoli ai papaveri, dall'edera sul muro alle spighe di grano che pendevano dalle mensole; le stesse che Bloom, con moltissimo entusiasmo, aveva estratto dai propri capelli.
E, fosse solo la loro camera conciata a quel modo, avrebbe potuto pensare che la fata della natura avesse avuto qualche rotella fuori posto; ma no, l'intera Magix era completamente impazzita, agghindata a festa peggio del Giorno della Rosa.
Fiori sulla via, fiori sui davanzali, fiori ovunque.
Per non parlare dei fasci di grano e delle pannocchie.
E la gente, oh la gente, era messa anche peggio di quanto si aspettasse: vestiti lunghi, stampe floreali, colori sgargianti – di quelli che non rientravano nemmeno nello spettro usato da Stella per i suoi capi d'abbigliamento – e soprattutto estrema tolleranza verso le streghe.
Doveva essere opera delle Trix, un incantesimo che aveva gettato la Dimensione Magica in un tale oblio.
Bancarelle di oggetti magici erano state allestite per l'occasione in ogni angolo della città, aggeggi sia di magia bianca che nera riempivano i teli verdeggianti sui quali erano esposti; molta gente vi si fermava davanti, chi per comprare costose sfere di cristallo, chi per acquistare della polvere di fata.
Non potevano farlo anche loro, invece di rischiare la pelle per raggiungere l'Enchantix? Ovviamente no.
Grazie al cielo, Flora aveva frenato con il suo intervento una delle più lunghe invettive contro la scuola per fate di Alfea, la sua preside e l'intero universo.
Intervento provvidenziale, in quanto la compagna, evidentemente con la testa fra le nuvole, stava per sbattere contro una delle ultime persone sulla faccia del pianeta Magix che avrebbe voluto avere un contatto ravvicinato con lei, che andasse oltre al prenderla a ginocchiate nelle gengive.
Perifrasi che si poteva benissimo riassumere con un solo nome: Stormy.
La suddetta strega delle tempeste aveva appena agguantato una manciata di monete dalla tasca del suo romper scarlatto da rifilare – con una grazia che rasentava quella di uno scaricatore di porto con la luna storta – al povero commerciante che aveva finito di imbustarle una dozzina di candele, quando si era trovata accanto una familiare massa di capelli fulvi.
Fin troppo familiare; e, voltandosi, non aveva potuto evitare di accennare un sorrisetto soddisfatto.

Ma guarda chi si rivede.” aveva detto, abbassando leggermente i tondi occhiali da sole per mimare un falso gesto di sorpresa. Le aveva scrutate per qualche secondo con i suoi grandi occhi verdi e poi aveva fatto una bolla con la gomma da masticare, quasi annoiata dal loro silenzio.
E tu cosa ci fai qui?!” aveva quasi urlato Bloom, attirando parecchia attenzione; alla strega, contrariamente da ciò che si sarebbe aspettata, non era importato più di tanto avere così tanti sguardi addosso.
Sono fuori solo per oggi. E' festa, se non te ne sei accorta, idiota.” la risposta di Stormy l'aveva fatta innervosire ancora di più; non potevano essere sempre le Trix a spiegarle ciò che non sapeva, ed il fatto di essere costretta a chiedere spiegazioni ad una di loro – perché chiederle a Flora, tenendo conto del suo spiccato entusiasmo verso le piante ed i fiori, che l'avrebbe fatta dilungare su quale fiore andasse meglio per un determinato infuso, sarebbe stato abbastanza inutile – le faceva crollare l'orgoglio in un colpo solo.
E che tipo di festa sarebbe? Hippie?”
Eh? Che razza di nome sarebbe 'Hippie' ?! Una di quelle cazzate di voi inutili terrestri? - Aveva cominciato, ridendo in modo forse troppo strafottente – Non hai guardato il calendario? E' impossibile che tu non conosca Lughnasadh, uno dei giorni del potere.”
L
'espressione ebete che aveva assunto la fata della Fiamma del Drago non aveva fatto che confermare l'ipotesi della strega delle tempeste, provocando in lei una sonora risata, ancora più forte della precedente, che era stata incapace di trattenere.

Lughnasadh, fatina. Pensavo fosse facile anche per una mente semplice come la tua.”
A
rispondere non fu Stormy, ma una profonda voce che veniva da dietro di loro; un lungo bocchino in avorio sfiorò i capelli della fata della natura, mentre un pesante odore di fumo riempiva l'aria circostante.

Non ci credo, sei riuscita a trovare la stronzata più tamarra della festa. A cosa ti serve quel coso poi?” fece la riccia, mettendo nella borsa il pacchetto con le candele in modo piuttosto distratto.
Icy prese un lungo tiro, espirando con tutta calma una nuvola di fumo bianco; come se non si fosse accorta minimamente della presenza delle due fate –
e tralasciando il fatto che avesse appena corretto la rossa prese qualche passo in avanti e controllò con una mano il peso della borsa della sorella.

Se hai già fatto fuori tutti i soldi ti uccido. Comunque serve a filtrare il catrame.”
Ne ho ancora di soldi, cagacazzo. E poi ho comprato solo cose utili, a differenza tua: ammettilo, l'hai preso solo perché ti senti una strafiga con quello.”
Come ti pare. – e finalmente si girò verso Bloom e Flora, degnandole un minimo della sua attenzione – Le Winx. Quanto è passato dall'ultima volta, un anno?”
Il suo tono palesemente disinteressato avrebbe fatto passare la voglia di rispondere a tale domanda anche alla solitamente pacata e gentile fata della natura; tuttavia si apprestò a precedere la sua compagna, che già fumava di rabbia per aver incontrato
di nuovo la sua acerrima nemica.
Che, malgrado il tempo che era trascorso dal loro ultimo incontro, non era cambiata di una virgola.

Sì, più o meno...”
Un anno e mezzo, Icy. Ah, la vecchiaia si fa sentire, eh?” ed eccola, la strega dell'oscurità, che pareva mancare all'appello.
Dopo aver ignorato l'occhiataccia della maggiore, Darcy
prese posizione accanto a Stormy, in quello che sembrava più un accerchiamento che un gruppo di persone intente a parlare in modo civile.

Cosa ci fanno qui? Non sanno che è una festività tipica delle streghe?” disse, abbandonando la punta di ironia con la quale aveva pronunciato la frase precedente. Il suo sguardo, leggermente celato dalle lenti arancioni degli occhiali che portava, si era fissato sulle fate in maniera quasi inquietante.
Veramente – cominciò Flora, acquistando un briciolo di sicurezza man mano che andava avanti – il primo giorno di raccolto lo festeggiamo anche su Linphea. Da noi si chiama Lammas.”
Hm, già sentito.” rispose la mora, annuendo.
La terrestre non lo sapeva.” intervenne la strega dai capelli ricci, cercando di provocare la fata della Fiamma del Drago, ma senza ottenere alcun risultato.
B
loom, che era straordinariamente rimasta in silenzio per tutto il tempo, una volta ottenute le risposte che voleva, si fece avanti.

Se vi hanno fatte uscire da Roccaluce solo per oggi, dove sarebbero le guardie incaricate di controllarvi?”
Icy scosse la testa, accennando una risata asciutta all'ingenuità della sua acerrima nemica; con le mani si sollevò poi il lungo vestito bianco, scoprendo le caviglie e mostrando all'ottusa fatina il localizzatore legato alla sua gamba.

Di certo i templari sono stupidi, ma non si fidano così ciecamente di noi. Se lasciassimo la città ci verrebbero subito a riprendere.”
Ah, ecco. Ero convinta che mi avreste attaccata per prendere il mio potere.” rispose la fata con un tono profondamente sprezzante. Nessuna delle tre perse la calma, incredibilmente neanche la minore.
Il mondo non gira intorno a te, Bloom. Pensavo l'avessi capito.” disse Darcy, lanciando una rapida occhiata all'orologio.
Già, e poi abbiamo di meglio da fare. – continuò Stormy, per poi accorgersi dell'interesse della sorella verso il suo polso destro – E' già ora?”
Sì. Abbiamo il coprifuoco, fatine. Ci rivedremo un giorno, forse.”
La fata dai capelli rossi, ancora poco convinta, fece per fermarle; ma Flora lo impedì, forse sarebbe stato meglio lasciarle andare per
evitare eventuali danni. Non era sicura che le cavigliere limitassero anche i loro poteri, se avessero voluto dar loro una lezione, l'avrebbero fatto.
Senza curarsi delle conseguenze che avrebbero dovuto affrontare una volta tornate alla Camera Purificatrice.

Flora, non se ne possono andare in giro come se niente fosse! E poi non ti sembra che se la siano filata troppo in fretta?
Lo so, lo penso anche io… Ma non possiamo farci nulla. Dai, andiamo a vedere le altre bancarelle, di solito a Lammas fanno tutti del pane ottimo.”


Faragonda, nel suo ufficio, era intenta a rivedere in modo nostalgico i volumi dedicati alle imprese della Compagnia della Luce.
Lughnasadh stava giungendo al termine, i falò illuminavano la Dimensione Magica più della Luna stessa la sera, crea
ndo una piacevole atmosfera di quiete per chi vi stava a distanza, esternato dai frenetici balli e dai riti tipici.
La grande finestra del locale offriva una meravigliosa visuale sulla magica notte che stava trascorrendo anche troppo velocemente,
fra l'ultimo assalto del caldo d'agosto ed i primi accenni di settembre.
La preside della scuola per fate si stava beando di tutta quella tranquillità, quando un ologramma illuminò di colpo la stanza; al suo interno, uno dei templari di Roccaluce, nella sua solita compostezza, aspettò la sua attenzione prima di parlare.

Preside Faragonda: Icy, Darcy e Stormy sono evase dalla Camera Purificatrice. Ce ne siamo accorti solo poco fa, quando setacciando Roccaluce non le abbiamo trovate.”


A qualche centinaio di chilometri da Alfea, un'auto sfrecciava ben oltre i limiti di velocità, allontanandosi sempre di più da Magix. La sua carrozzeria scura si confondeva con il buio, se non fosse stato per il rumore prodotto dal motore ed i fari accesi, sarebbe passata totalmente inosservata.
Non riesco ancora a credere che se la siano bevuta.” disse Stormy, sghignazzando e svaccandosi sui sedili posteriori. Icy accennò un sorriso compiaciuto, premendo ulteriormente il piede sull'acceleratore e stringendo il filtro di una delle sue sigarette fra le labbra.




Avvertenze e condizioni per l'uso:
Che bello essere in ritardo, una meraviglia. L'ispirazione mi è venuta solo alle sette di sera, quindi mi sono messa a scrivere questa one-shot fino ad ora, per far uscire una robba decente (si spera).
Peccato che ora sia tipo mezzanotte e dieci, quindi, di fatto, sarebbe il due agosto. But anyway-
Ho intenzione di fare una serie di storie simili, prendendo come filo conduttore “The Weel of the Year”, ossia l'insieme delle festività pagane, come Lughnasadh.
Lughnasadh, festeggiata all'incirca il primo di agosto (quindi non sarei neanche in ritardo) simboleggia l'estate che giunge al termine, insieme con il primo raccolto. In tale festa si usa cucinare del pane fatto in casa, raccogliere frutti, decorare la propria casa con spighe e fiori. Ho provato a trasporre tale festa nel mondo magico (come probabilmente farò con le altre feste), sperando di tirare fuori una storia a cuor leggero, che non sia qualcosa di angst come quello che scrivo di solito. Ho tagliato le parti dove Icy scoppia di caldo, Stormy si lamenta e Darcy cerca di ipnotizzare Bloom e Flora, quando dovrebbe fare finta di non avere i poteri. Spero sia più scorrevole così.
Dichiaro di non essere pro commercio dell'avorio (anzi) e che nessun animale è stato maltrattato dalla nostra strega del ghiaccio per permetterle di fare la figa in giro.
Detto questo, mi eclisso, sperando che una robba del genere possa piacervi.


Mary

   
 
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