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Autore: Kikkakokkole98    02/08/2017    0 recensioni
[Israel Kamakawiwo\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\'ole]
Il destino delle isole Hawaii e del mondo intero nelle mani del Santo Gigante.
Un nuovo messaggio di Pace e Amore stroncato da forze oscure avverse...
...ma il Bene cresce nei nostri Cuori e dunque non morirà mai!!!
♪♪♪♪ A True Love Story ♪♪♪♪
Genere: Drammatico, Mistero, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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The Hawaiian Christ Quello stesso giorno, il Salvatore Nostro nacque ad Honolulu al Kuakini Medical Center da Santo Hank Kaleialoha Naniwa Kamakawiwoʻole e dalla Santa Beata non più Vergine da tempo Angi Leinani Kamakawiwoʻole.
Il Salvatore Nostro venne battezzato secondo la volontà di Kane il Creatore con il nome santissimo di Israel Kaʻanoʻi Kamakawiwoʻole, il cui nome è tutto un programma. Santo programma, ovviamente.
Il quale nome ha la seguente significazione benedetta: "Iddio ha combattuto contro le Forze Maligne per dare alla Luce tramite il Patto Divino con l'Umanità il Salvatore Nostro dallo sguardo Privo di Macchia e di Paura alcuna".
Quando Israel il Nostro venne alla luce, dalla vagina di sua madre fuoriscìrono sette arcobaleni ed un soave canto d'uccelli, a sancire la divinità di quell'evento.
"Amor mio dolce Hank Kaleialoha Naniwa Kamakawiwoʻole! Vedi come dalle mie membra veneree fuoriesca il plauso di un evento divino! Sia lodato Kane il Creatore per avermi concesso di essere beata fra le donne!"
"E chi lo ha mai detto?" disse Kane, "E sì che ti ho fatto nascere il Salvatore, ma però ti stai prendendo tutto un braccio di una mano che ti si dà...ma chi lo ha mai detto che sei tutte quelle cose che hai detto che sei?".
"Beh me lo ero immaginato eh...non è che accade tutti i giorni che a uno alla wallera gli canta la passera" disse Santa Angi Leinani Kamakawiwoʻole.
"Hai pensato male" disse Kane, "ti ho mandato a casa un angelo per farti dire che eri una figa mondiale?".
"No..." disse Santa Angi Leinani Kamakawiwoʻole.
"Ecco allora zitta e mosca!" disse Kane.
"Come ti permetti di parlare così a mia moglie, idolo di un dio!" disse Santo Hank Kaleialoha Naniwa Kamakawiwoʻole.
"E tu come osi rivolgerti così al tuo dio!" disse Kane.
"Tu non sei il mio dio! Sono presbiteriano" disse Santo Hank Kaleialoha Naniwa Kamakawiwoʻole.
"Ah beh scusa come non detto..." disse Kane.
"E come ti permetti di far diventare il figlio di un padre il profeta di una religione diversa da quella di suo padre?" disse Santo Hank Kaleialoha Naniwa Kamakawiwoʻole.
"Ok...vacci piano...Lono!" disse Kane, "Lono debbo consultarti!".
"Sì!" disse Lono.
"Lono dovresti valutare i paragrafi normali dei fogli costituzionali dal n. 5674 al n. 8372 per valutare la messa in giudizio in merito all'articolo 32 comma 13 della vecchia Carta Penale pertinentemente alla questione di esubero giurisdizionale, ancorché non avviatosi a procedura di proscioglimento parlamentare, di un'avviamento sui generis di causa della rappresentanza del signor Hank Kaleialoha Naniwa Kamakawiwoʻole contro la quale del sottoscritto sopra la profetizzazione di un individuo di parentalità non divino-hawaiiana".
"Ok" disse Lono.

E dunque il Nostro Israel Kaʻanoʻi Kamakawiwoʻole fu nato, grazie a Kane, Ku e Lono.
Il medico partoriente, il dottor Joshua Henry Emerson Drabbleshot, subitamente valutò la divinità del Nostro.
Quando il Nostro venne sculacciato, al fine di recare il soffio vitale nel suo gracile corpo d'infante, il Nostro non piangeva, bensì incrociava le dita benedicendo il dottor Drabbleshot e l'intero personale ospedaliero, sonando il flauto con la grazia di Krishna e sorridendo con la beneamorosità del Gautama Buddha.
"E bravo lui, insomma!" disse al proposito la bassa, bionda e rugosa Jessy con la sigaretta in bocca, un'infermiera che non nomineremo più da qui in poi.
Pochi giorni tempo, la famiglia Kamakawiwoʻole ritornò a casa, dove successero eventi divini.

Ma prima di parlare di ciò, vediamo che accadde all'errabondo ed espiabondo dio Kanaloa.
Ebbene, Kanaloa si reincarnò in un Calamaro Gigante, come ben dicemmo a suo tempo, ed uscì dalla vagina di un'altra partoriente quello stesso dì.
La misfortunata s'appellava Jenky Jau Ballbub. Ella partorì l'avatara di Kanaloa, poiché era una donna peccatrice, e blasfema contro il dio Kane. Ella offendeva il dio mignottando. Perciò doveva espiarsi dando alla luce il dio Kanaloa che doveva espiare i propri peccati inconsulti.
"Aaaaaaaahhhhh! Un mostro!!!!" disse Jenky Jau Ballbub.
"O dio! Cos'è questa diamine di cosa! Mio dio...che orrore!" disse Joshua Henry Emerson Drabbleshot, che stava a fare partorire anche Jenky.
"Oooohh!!" disse il personale ospedaliero e un turista californiano.
"E bravo lui, insomma!" disse al proposito la bassa, bionda e rugosa Jessy con la sigaretta in bocca, un'infermiera che non nomineremo più da qui in poi.
"Bbbbblllllrrrrrggghhhh!!! Sono Il Dio Kanaloa!!!! BBBlllrrrrrgggghhhh!!!" disse Kanaloa superbo facendo sventolare i suoi tentacoli orali e intorcinando gli altri per l'aria e facendo cadere macchinari e persone.
"Aiuto! Al fuoco! Aiuto!" disse il personale ospedaliero e un turista californiano.
"E bravo lui, insomma!" disse al proposito la bassa, bionda e rugosa Jessy con la sigaretta in bocca, un'infermiera che non nomineremo più da qui in poi.
E allora Kanaloa fuggì di soppianto e di sopruso, fuoriuscendo del tutto dalla vagina straforata e riarrotolata di Jenky con immensa forza e coraggio.
Dapprima scivolò per terra con i suo tentacoli facendo inciampare chi voleva acchiapparlo per carbonizzarlo, poi cominciò a saltare e a fare slalome e zigzaghe sulle pareti destando lo stupore di tutto il personale ospedaliero e di un turista californiano.
"E bravo lui, insomma!" disse al proposito la bassa, bionda e rugosa Jessy con la sigaretta in bocca, un'infermiera che non nomineremo più da qui in poi.
Quando gli infermieri si coalizzarono per bloccarlo ed usare cinque deffibbrillattori per arrestarlo, Kanaloa fece il suo verso assordante: "Bbbllluuuurrrrrgggghhh!!!!!" procurando tempeste auricolari.
Coloro che tenevano i deffibbrillattori li persero di mano, e i deffibbrillattori gli finirono in testa e gli deffibbrillarono il cervello.
"BBBllllllrrrrrgggg!!!" fece Kanaloa, davanti all'entrata dell'ospedale, dovendo accorgersi di non saper più volare come faceva prima, perché doveva espiare i suoi peccati inconsulti.
Per evitare le ambulanze che volevano inseguirlo e acchiapparlo e saltargli addosso, il dio Kanaloa slittava e scivolava sotto le macchine, si arrampicava rotolandosi sui pari della luce, e afferrava scimmiescamente i fili dell'alta tensione...
"AAAAArrrghhhbbbllrgghhh!!!" disse prendendo la scossa, "La Elettricità Mi Nuoce Ora!!!! BBBlllrrgghh!!!".
Kanaloa era mezzo fritto in mezzo a un grande stradone. Stava per essere investito da un camion.
Kanaloa allora adottò una mossa speciale. Mossa speciale di appallottolarsi e afflosciarsi per minimizzare l'urto, si chiamava la mossa speciale.
Kanaloa fece in questo modo, e quando la ruota del camion lo schiacciò lui si arrotolò su di essa rimanendo indenne.
Sfortunatamente, la disequazione della componente d'attrito volvente sulle ruote del camion lo fece slittare andando contro un palazzo di 45 piani, che crollò facendo crollare un isolato e colpendo una pompa di benzina che esplose procurando un incendio e provocando 437 morti e 2263 feriti.
"Meglio Che Me Ne Vadoohh!! SSSbbblllrrruuugghhr!!!" disse Kanaloa.

I coniugi Kamakawiwoʻole ridevano di gioia poiché loro figlio era il dio incarnatosi.
Erano tornati a casa con la macchina sollevata per miracolo del Salvatore. Appena giunti a casa, le palme del giardino si inchinarono e uno stormo di rondini fece festa e cantò una musica soavissima.
I mobili di casa si piegarono per la venuta del Salvatore, e anche tutta la casa si piegò per la venuta del Salvatore. Difatti crollò e ruppe tutto.
"Amor mio, che faremo senza casa?" disse Santo Hank Kaleialoha Naniwa Kamakawiwoʻole.
"Mio amore, confidiamo nella Parola e nei Segni del Signore!" disse Santa Angi Leinani Kamakawiwoʻole.
La casa devastata sembrava una povera capanna abbandonata. Tutt'a un tratto, si vide nel cielo una gran pioggia di stelle cadenti.
"Accorriamo dentro ciò che ci rimane!" disse Santo Hank Kaleialoha Naniwa Kamakawiwoʻole.
Ad un certo punto, una grande Stella Cometa giunse da Oriente e si fermò sopra la casa capanna della famiglia Kamakawiwoʻole.
Accorsero man mano alla casa capanna barcaiuoli hawaiuoani, venditori del mercato, spazzini, ed altri umili lavoratori che con il loro sacrificio glorificano il dio Kane.
Essi accorsero perché glielo ebbe annunziato il nunzio dell'annunziazione, dicendogli: " Accorrete man mano alla casa capanna barcaiuoli hawaiuoani, venditori del mercato, spazzini, ed altri umili lavoratori che con il loro sacrificio glorificano il dio Kane".
"Ok" ebbero detto infatti.
E gli umili lavoratori portarono vettovaglie e cibaglie al bambino Israel, e cantarono canti di gioia ai Santi Hank Kaleialoha Naniwa Kamakawiwoʻole e Angi Leinani Kamakawiwoʻole.
Accorsero infine tre saggi, che vennero nelle Isole Hawaii dalla lontana America per assistere al divino miracolo.
"Ecco noi siamo i Tre Saggi che vengono dal lontano Oriente d'America, ecco noi siamo giunti perché ci ebbe inviati da voi il malvagio Re Eisenhower, Signore d'America, che entro quest'anno conquisterà le Isole Hawaii, per ridurle al potere dei malvagi Signori del Male Coca Cola, McDonald e Disney. Per questo Vostro Figlio il Salvatore Nostro deve salvare le Isole Hawaii ed il mondo e liberarci dal Male".
"Ok" dissero i Santi Hank Kaleialoha Naniwa Kamakawiwoʻole e Angi Leinani Kamakawiwoʻole.
"Ebbene" disse uno dei tre saggi, "sia lodato il Salvatore Nostro Israel Kaʻanoʻi Kamakawiwoʻole, che salverà il mondo con il Potere della Musica, che gli fu conferito dalla dea Lono".
Tutti furono commossi a queste parole, e tutti cantarono il Canto "Aloha 'Oe", note gradite al dio Kane.
"Bene, grazie della visita...ah a proposito, sicuri di non volerci lasciar niente?" disse Santo Hank Kaleialoha Naniwa Kamakawiwoʻole.
"No, poiché non abbiamo niente a presso" dissero i Tre Saggi.
"Grazie lo stesso" disse Santa Angi Leinani Kamakawiwoʻole, "avremmo però almeno il piacere di sapere come vi chiamaste, o Tre Saggi".
Ma non vi fu risposta a questa domanda, perché per oggi il capitolo finisce qui.




   
 
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