: Youtubers
Personaggi: Darkiplier, Sorpresa
Generi: Introspettivo, Maliconico
Avvertimenti:Nessuna
Coppie: Nessuna
Ambientazione: Non specificata
Introduzione: Qualche volta anche l’Oscuro si chiede come sia essere umani.
Note di Pre-storia: Scusatemi l’assenza prolungata ma ho avuto alcuni problemi familiari. Ora parlando della storia, al suo interno c’è la citazione(tradotta) ad uno dei video che Jack e Mark hanno fatto in collab. Vediamo chi di voi la trova.
 

Sometimes even Him wishes to be human

Qualche volta, mentre la sua mente non è occupata da pensieri di odio e ammirazione distorta, voglia di strappargli via tutto quello che ha, anche Dark si chiede cosa significhi essere umano…
Nel senso realmente umano, non una sorta di doppia personalità malvagia/demone che ha preso il controllo di un corpo.
Non sa perché se lo chiede… forse non vuole neanche tentare di capire il motivo. Ma certe volte fra una distorsione e l’altra, mentre il mondo intero si distorce intorno a lui piegato dal suo immenso potere(non lo chiamano il Principe dell’Oscurità senza una ragione), si chiede come sarebbe essere umano.
Come sarebbe provare... davvero... qualcosa. Come sarebbe provare le emozioni come un essere umano, sentire il suo cuore battere per la paura o per la rabbia, una rabbia umana non quell’ira che alle volte spezzava il suo ferreo controllo, o come sarebbe stato provare la felicità, o anche quella piccola futile gioia dovuta ad un buon pasto. O ad un buon piatto o dolce… Dark sa quanto Mark ami i dolci e, alle volte si chiede perché.
L’unica volta in cui ne abbia mai assaggiato uno, non ha sentito nulla… neanche il gusto… era come… come se sentisse le molecole di cui era composto, ma non il gusto. Ed era stata una sensazione così fastidiosa ed estraniante, anche per lui, che ricordava di essere stato colto dall’Ira… e non era davvero orgoglioso di come aveva massacrato tutti in quel piccolo café. Lui odiava sporcarsi le mani, preferiva la manipolazione all’effettivo omicidio… ma non poteva controllare la sua Ira, nella maggior parte dei casi.
Alle volte osservava Mark e non poteva fare a meno di odiarlo e ammirarlo al tempo stesso, mentre lo guardava ridere ad una di quelle… stupide… battute dei suoi amici, o mentre lo guardava passare il tempo con il suo amore. Dark non sentiva nulla e si chiedeva come sarebbe stato provare qualcosa.
Aveva coltivato il pensiero che un giorno avrebbe preso il controllo di Mark e avrebbe deciso di recidere ogni legame col mondo delle ombre… divenendo letteralmente umano, diventando Mark una volta per tutte.
Ma ogni volta che anche solo pensava di provarci, uno strano, indescrivibile formicolio lo pervadeva, mentre la sua figura si distorceva e si divideva, il suo potere che si diffondeva ovunque.
“Non puoi farlo” sembra dirgli “Se solo ci provi sparirai… tu non controlli le ombre, tu sei le ombre, non puoi lasciartele alle spalle”. E allora Dark sospirava, passandosi una mano fra i capelli, in un modo, anche troppo, umano e sopprimeva di nuovo il suo potere.




Da qualche parte, una nebbia verde si infiltrava nell’oscurità monocromatica di Dark. E una voce dissonante e stridula, composta da un coro discorde e metallico, rideva.
<< Sei debole, proprio come lui >> sibila la voce << Io invece sono forte, questo mondo è mio, queste persone sono mie. >>
Ma Dark non lo sente, perché lui è furbo… lui non gli paleserà la sua presenza…




 

Non ancora